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Parole come gemme

Autore: Vincenzo Cicero

Numero di pagine: 400

Una riedizione, con una sistematica revisione che in moltipunti è divenuta riscrittura o integrazione di parti inedite, dei lavori preparatori a Essere e analogia (2012), il testo che costituisce sia il momento culminante di queste varie riflessioni sul rapporto tra dispositivo analogico, lingua e pensiero, sia la loro cornice teoretica. L’analogizzazione in Platone tra ontologia, matematica e mito; la questione del metaforico considerata compiutamente in due contesti classici (il pensiero di Aristotele e di Heidegger); la critica all’interpretazione linguistica delle categorie aristoteliche; le acute intuizioni di Bachelard e di alcuni filosofi analitici (Black, Hesse, Boyd) sul ruolo delle metafore nella scienza – queste trattazioni, per la prima volta raccolte insieme, attestano la coerenza delle indagini speculative condotte dall’autore nell’ultimo quarto di secolo, in vista di una nuova ontologica del sapere.

Filologia e interpretazione a Pergamo

Autore: Maria Broggiato

Numero di pagine: 226

Tra il II e il I secolo a.C. la biblioteca di Pergamo fu uno dei più importanti centri culturali del mondo ellenistico. Questo libro raccoglie e discute i frammenti del lavoro di un gruppo di interpreti e filologi attivi a Pergamo e seguaci di Cratete di Mallo, un intellettuale di assoluto rilievo nell’ambito della filologia e della critica nell’antichità.

Dialetti: per parlare e parlarne

Autore: Del Puente Patrizia (a cura di)

Numero di pagine: 368

Il volume raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale di Dialettologia – Progetto A.L.Ba. (Atlante Linguistico Basilicata), alla sua quarta edizione, svoltosi in tre sedi diverse, in interazione continua con il territorio, e quindi itinerante: per far conoscere la Basilicata agli studiosi che partecipano al convegno, ma anche per rendere noto quanto si fa nel mondo per e sui dialetti italiani. Esso rappresenta, per numero e qualità di contributi offerti da studiosi di Università nazionali ed estere, un momento di interessante riflessione su temi dialettologici che hanno riguardato diverse aree dialettali del territorio italiano. Tanto più significativo in tempi come quelli attuali in cui sempre più viva risulta l’attenzione, anche delle giovani generazioni, verso le parlate locali.

Pompeii Commentum in Artis Donati partem tertiam

Autore: Pompeius Pompeius

Numero di pagine: 570

Nel vasto panorama dei commentatori delle Artes di Donato, l'africano Pompeo, attivo tra il V e il VI secolo, si distingue per l'instancabile verve con cui espone ogni aspetto della tradizione grammaticale di cui è orgoglioso portavoce. La particolarità del suo Commentum è lo stile irregolare, spontaneo e vicino all'oralità, che ha fatto pensare a una composizione 'stenografica' dell'opera, ricavata forse dalle lezioni viva voce del maestro, e che si rivela di fondamentale importanza per la nostra conoscenza delle pratiche didattiche nelle periferie dell'impero. Il volume di Anna Zago propone una nuova edizione critica del Commentum relativo alla terza parte dell'Ars maior donatiana, il cosiddetto Barbarismus, su pregi e difetti del discorso: il testo di Pompeo offre una prospettiva assai interessante sulla consapevolezza dei grammatici rispetto ai mutamenti della lingua latina, poiché spesso testimonia fenomeni di evoluzione verso il cosiddetto 'neostandard' del latino tardo. L'edizione, basata su tutti i testimoni fino a questo momento noti (19, contro i 4 utilizzati dal Keil), è preceduta da un'ampia introduzione storica e filologica. Il testo è fornito di indici e...

Il giallo del colore

Autore: Alice Barale

«Mostra un panno rosso a un toro e questo si arrabbierà», scrive Goethe, «ma parla anche soltanto di colori a un filosofo e lo farai infuriare». I colori ci sono familiari da sempre, ma per la filosofia rappresentano da sempre una sfida, un enigma che la spinge a interrogarsi sulle sue stesse condizioni di possibilità. Che cos’è, infatti, il colore? È una proprietà degli oggetti? O la scienza moderna ci mostra invece – come sostengono molti filosofi contemporanei – che il mondo non è affatto colorato? Partendo da questa domanda, che attraversa tutta la filosofia anglo-americana degli ultimi quarant’anni, l’investigatore-filosofo seguirà le tracce del colore in fuga, cercandolo nel laboratorio del pittore (che cos’ha il colore dell’arte da insegnare al filosofo?) e nel linguaggio di tutti i giorni (la parola «blu» è blu?). Ne uscirà con la convinzione che, come canta in una famosa canzone Kermit la Rana (il pupazzo dei Muppets): «it’s not easy being green», «non è facile essere verde» (e neppure giallo)...

Varro: De lingua Latina IX

Autore: Antonella Duso

Numero di pagine: 270

Di fronte al naufragio di molte opere grammaticali dell'antichità, il 'De lingua Latina' rappresenta un tassello fondamentale nella storia della linguistica del mondo classico. Nel nono libro, in particolare, Varrone si presenta come difensore convinto dell'analogia, intesa come forza predominante e regolatrice del linguaggio. Nell''argumentatio' varroniana, caratterizzata da fitte sequenze di 'exempla' probatori tratti da diversi ambiti della realtà e del sapere, trovano spazio le prime importanti riflessioni teoriche sui meccanismi della morfologia flessiva e derivazionale latina. Preceduto da un'ampia introduzione, il testo latino è accompagnato in questa edizione da una traduzione italiana e da un commento che rende conto della complessa 'polymatheia' del «terzo gran lume romano» - come lo definì il Petrarca - e della modernità del suo approccio alla lingua e ai suoi problemi. *** Angesichts des Verlusts zahlreicher Grammatikwerke der Antike stellt 'De lingua Latina' einen zentralen Mosaikstein in der Geschichte der Linguistik der klassischen Welt dar. Insbesondere im neunten Buch erscheint Varro als überzeugter Verfechter der Analogie, die als wichtigste regulierende...

M. Terenti Varronis: De lingua Latina IX

Autore: Antonella Duso

Numero di pagine: 284

Di fronte al naufragio di molte opere grammaticali dell’antichità, il "De lingua Latina" rappresenta un tassello fondamentale nella storia della linguistica del mondo classico. Nel nono libro, in particolare, Varrone si presenta come difensore convinto dell’analogia, intesa come forza predominante e regolatrice del linguaggio. Nell’'argumentatio' varroniana, caratterizzata da fitte sequenze di 'exempla' probatori tratti da diversi ambiti della realtà e del sapere, trovano spazio le prime importanti riflessioni teoriche sui meccanismi della morfologia flessiva e derivazionale latina. Preceduto da un’ampia introduzione, il testo latino è accompagnato in questa edizione da una traduzione italiana e da un commento che rende conto della complessa 'polymatheia' del «terzo gran lume romano» – come lo definì il Petrarca – e della modernità del suo approccio alla lingua e ai suoi problemi. *** Angesichts des Verlusts zahlreicher Grammatikwerke der Antike stellt "De lingua Latina" einen zentralen Mosaikstein in der Geschichte der Linguistik der klassischen Welt dar. Insbesondere im neunten Buch erscheint Varro als überzeugter Verfechter der Analogie, die als wichtigste...

"Artes Grammaticae" in frammenti

Autore: Maria Chiara Scappaticcio

Numero di pagine: 599

Making a corpus of Latin grammatical papyri is not simply a contribution to Latin Papyrology, but especially a decisive element for our knowledge of ‘manuals’ in schools in the Eastern Roman Empire, their linguistic theories and the way in which they used to ‘write’ Grammar. A diachronical and diatopical analysis, in parallel with the known (Tèchnai and the) Late Antiquity’s Artes, will support a new step while making a corpus of Grammaticae Romanae Fragmenta. In 1979, Alfons Wouters published a corpus containing twentyfive grammatical papyri. Only one was Latin, the P.Lit.Lond. 184 (Brit. Libr. inv. 2723) + P.Mich. VII 429, which contains an Ars concerning the parts of speech and other grammatical themes, written on the verso of a military document (II a.D.). Today, after more than thirty years, new documents can be added to Wouters’ corpus, and the book inglobes all of them. Artes Grammaticae in frammenti collects and scrutinizes all the known Latin and bilingual (Greek-Latin and Latin-Greek) grammatical texts on papyrus in order to add further tesserae in the mosaic of our knowledge of forms, practices and circulation of Latin grammar and Roman education.

Derivati da nomi geografici (M-Q)

Autore: Wolfgang Schweickard

Numero di pagine: 877

The Deonomasticon Italicum provides a systematic historical treatment of, and commentary on, the lexemes of Italian derived from proper names. It covers both derivations from geographical names (including those from ethnic roots, which are of especial interest both for the history of vocabulary and for cultural history) and from the names of persons. The first part of the Dictionary (4 volumes) is devoted to derivations from geographical names, the second (2 volumes) to the names of persons. The Deonomasticon Italicum will be published in complete volumes and no longer in the form of single fascicles. Key features: Desiderat in der Lexikographie des Italienischen Insgesamt 6 Bände (1 Band alle 3 Jahre) Breite Quellengrundlage auch zeitgenössischer Texte Indices und regelmäßig aktualisierte Bibliographie online (http://romanistik.phil.uni-sb.de/schweickard/images/suppbibdi/supplementobibliografico.pdf)

Basi linguistiche della semiotica

Autore: Cosimo Caputo

“Basi linguistiche” come “basi epistemologiche” della semiotica; basi che delineano una teoria molto precisa: la semiolinguistica, contrapposta a un generico “campo semiotico”. Qui il segno verbale occupa un posto di rilievo essendo condizione imprescindibile della riflessione su tutti i segni, verbali e non verbali. È pertanto difficile per la semiotica fare a meno della linguistica, la quale, a sua volta, deve partire dalla nozione di segno, e dunque darsi una costituzione semiotica, per potersi occupare del segno verbale stesso. Una buona ricerca teorica, inoltre, non può prescindere da una “tradizione scientifica”: la dimensione storica acquista così una valenza epistemica. In questo quadro il libro colloca la questione dell’arbitrarietà del segno, della traduzione, dell’onnipotenza semiotica delle lingue, della dialettalità della semiosi, della natura stratificazionale del linguaggio, muovendosi con un passo teorico e storico.

Bilinguisme et terminologie grammaticale gréco-latine

Autore: Louis Basset , Frederique Biville , Bernard Colombat , Alfons Wouters , Pierre Swiggers

Numero di pagine: 463

Les 21 contributions dans ce volume traitent de problemes historiques, philologiques, methodologiques (et epistemologiques) dans l'etude de la relation entre bilinguisme (ou diglossie) et terminologie grammaticale, dans l'Antiquite, au Moyen Age et a la Renaissance. La discussion de problemes methodologiques, dans les sept premieres contributions, a trait a la constitution, au developpement, a la transformation (et deformation) de la terminologie grammaticale, ou a des phenomenes de transfert terminologique. Les huit etudes qui suivent examinent le fonctionnement de la terminologie grammaticale en contexte bilingue, et l'evolution de la terminologie greco-latine de la phonetique et de la prosodie. Ensuite, trois contributions ont pour sujet la conception de l'analogie et de la proportion(nalite) dans les traditions grecque et latine. Les trois derniers articles etudient la reception et l'adaptation de la terminologie grammaticale greco-latine au Moyen Age et a la Renaissance. Le volume se termine par trois index (noms propres, termes grecs et latins, concepts). - Les contributions sont en francais, anglais, espagnol et italien. The 21 contributions in this volume deal with...

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