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Sciascia l'eretico

Autore: Felice Cavallaro

Si è sempre battuto da «eretico» per far prevalere la ragione e il diritto in un Paese che ha spesso preferito le scorciatoie e i gattopardismi. Leonardo Sciascia con le sue invettive e ossessioni ha anticipato temi cruciali della vita pubblica, nodi rimasti drammaticamente irrisolti, dalla lotta alla mafia alla corruzione, dagli errori della macchina della giustizia a quelli dello Stato, dal caso Moro al travaglio di Enzo Tortora, passando da forti intese a grandi contese, da Calvino a Guttuso. Con qualche rimpianto, come nel caso di Pier Paolo Pasolini e del «ritorno delle lucciole». Una vita controcorrente, quella dello scrittore siciliano, sempre tesa tra profezia letteraria e drammatica realtà, lungo l’asse fra Palermo e Roma, Milano e Parigi, fra case editrici e commissioni di Montecitorio, o a caccia di stampe antiche sul Lungosenna e di documenti negli archivi dell’Inquisizione spagnola: una storia che Felice Cavallaro ricostruisce in un racconto originale e ricco di aneddoti con lo sguardo privilegiato di chi lo ha conosciuto da vicino. A trent’anni dalla scomparsa dello scrittore di Racalmuto, un viaggio affascinante tra umori, amicizie e battaglie, tra vita...

Storia di Sciascia

Autore: Massimo Onofri

Numero di pagine: 364

«Ne è venuto fuori uno Sciascia sottratto all’etichetta di superficialità giornalistica cui ancora, non di rado, lo si riconduce: quella dell’illuminismo. Nella convinzione, credo suffragata qui da una vasta mole di documenti, che gli stessi indici di razionalità e laicità della sua opera possano e debbano essere fortemente problematizzati. Per uno scrittore che fu profondamente suggestionato dai meccanismi inquisitoriali del Potere, dalla sua natura costitutivamente controriformistica: e che, sotto le rigorosissime arcate della sua ipotassi, sotto la limpida architettura della sua prosa, mi s’è rivelato come lo scrittore d’un suggestivo barocco mentale. Per non dire della questione del realismo, che lo ossessionò nelle vesti di lettore e interprete dei suoi conterranei, come perlustratore della «sicilitudine»: ed in effetti, scrittore della realtà quale fu, si trovò a sostenere, soprattutto negli anni ultimi, che la realtà può essere generata dalla letteratura, e che dalla letteratura acquisti il suo sigillo di verità».

Percorsi di Nuova Secondaria - Letteratura Italiana

Autore: AA.VV. , Alice Locatelli (ed.)

Il volume offre alcuni contributi di argomento letterario pubblicati su “Nuova Secondaria” tra il 2007 e il 2017: Dante, Ariosto, Shakespeare, Leopardi, Manzoni sono solo alcuni dei grandi classici al centro degli studi e dei percorsi didattici qui riproposti. In un percorso che dalle origini della storia della letteratura italiana giunge al Novecento si evidenziano molteplici aspetti di celebri opere che costellano il panorama letterario italiano ed europeo.

Il maestro di Regalpetra

Autore: Matteo Collura

Numero di pagine: 413

Nato da un’amicizia totale quanto discreta, sviluppatasi nel corso di un ventennio, tra Leonardo Sciascia e Matteo Collura, questo libro è più di una biografia, è quasi un romanzo e insieme una sorta di guida alla lettura e alla comprensione delle opere di Sciascia, nel contesto della sua vita e della società della quale ha denunciato barbarie e ingiustizie. Il racconto muove dalla Sicilia degli anni venti del secolo scorso e arriva alla fine dei “decisivi” anni ottanta; e la forza della ragione e della passione civile dell’autore del Giorno della civetta fin dal suo esordio di scrittore è tale da gettare luce sulle ambiguità e i misteri di una tormentata stagione italiana. Un’esistenza che si riteneva fin troppo serena e lineare rivela i suoi momenti drammatici, lo straordinario apprendistato in una Sicilia di frontiera, gli imprevedibili sviluppi. Tutto raccontato in un avvincente intreccio tra vita e opere, dove i felici momenti creativi si alternano con quelli in cui pare dominare lo sgomento o si affaccia l’altrui incomprensione. Particolare attenzione Collura dedica all’impegno civile di Sciascia e alle sue scelte politiche (prima indipendente nel Partito ...

Leonardo Sciascia / Mario Dell’Arco: il “regnicolo” e il “quarto grande”

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 230

Il rapporto fra Mario dell’Arco (1905-1996) e Leonardo Sciascia (1921-1989) ha prodotto vari esiti, come l’antologia curata da Sciascia Il fiore della poesia romanesca: Belli, Pascarella, Trilussa, Dell’Arco (1951) e i suoi primi libri Favole della dittatura (1950) e La Sicilia, il suo cuore (1952), promossi editorialmente da Dell’Arco. Si aggiungano i numerosi articoli (recensioni, elzeviri, prose d’arte) dell’uno e dell’altro, accolti nelle riviste da loro dirette. Quell’intenso interscambio veniva alimentato da una fitta corrispondenza epistolare, rivelata per la prima volta nel volume La stagione romanesca di Sciascia fra Pasolini e Dell’Arco (Quaderno dell’Associazione degli Amici di Sciascia, 2003). Il carteggio – la cui pubblicazione è stata resa possibile dalla generosa disponibilità degli eredi – documenta un fecondo sodalizio, il cui focus è rappresentato dalla poesia in dialetto romanesco. La riproduzione delle lettere è integrata da testi che ricostruiscono il contesto culturale dell’epistolario, protrattosi dal 1949 al 1974. Una parte finale è dedicata al vivo interesse dei due intellettuali per l’arte figurativa: un elemento di...

Una ragnatela di fili d'oro

Autore: Agnese Amaduri

Numero di pagine: 144

Nelle opere di Sciascia sono rintracciabili alcuni temi durevoli che emergono come pensieri dominanti e nodi critici intorno ai quali si è arrovellata la riflessione dello scrittore: l’Inquisizione storica e i totalitarismi che ne rappresentano le moderne varianti; l’eresia come scelta radicale, sia essa religiosa, sociale, politica; lo scetticismo inteso come propensione al dubbio, all’antidogmatismo e all’inchiesta. È su questi paradigmi che si focalizza il presente volume, in un percorso che si dipana nel corso dei decenni e che, a partire da alcuni testi degli anni sessanta (Morte dell’inquisitore, Il Consiglio d’Egitto), giunge fino agli estremi approdi della scrittura sciasciana (La strega e il capitano, Porte aperte, Il cavaliere e la morte).

Servi disobbedienti - Leonardo Sciascia e Michele Pantaleone: vite parallele

Autore: Gino Pantaleone

Numero di pagine: 224

L’analisi peculiare e raffinata di Sciascia, quella cruda e senza peli sulla lingua di Pantaleone hanno fatto di questi due scrittori due icone scomode, mettendoli da un lato sotto gli occhi dei riflettori, dall’altro tra le sbarre della gogna sino a portarli all’isolamento. Questo libro rivisita oggi, dell’uno e dell’altro, il personale percorso culturale, politico e letterario rendendo una testimonianza fondamentale. Come scrive infatti Gaetano Savatteri nella sua prefazione, “ricostruire la tensione e le difficoltà del tempo passato, ricordando che dobbiamo ringraziare Pantaleone e Sciascia per averci spiegato, con rigore e metodo, cos’era la mafia (o, addirittura, che esisteva la mafia, quando cardinali, politici e magistrati ne negavano perfino l’esistenza), è il merito di questo lavoro, essenziale per non perdere la memoria. Anche, e soprattutto, quando la memoria è fatica e responsabilità”.

LA MAFIA IN ITALIA

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

La definizione di mafie del dr Antonio Giangrande è: «Sono sodalizi mafiosi tutte le organizzazioni formate da più di due persone specializzati nella produzione di beni e servizi illeciti e nel commercio di tali beni. Sono altresì mafiosi i gruppi di più di due persone che aspirano a governare territori e mercati e che, facendo leva sulla reputazione e sulla violenza, conservano e proteggono il loro status quo». In questo modo si combattono le mafie nere (manovalanza), le

Manuale di letteratura italiana contemporanea

Autore: Alberto Casadei , Marco Santagata

Numero di pagine: 464

Se ogni insegnamento comporta di necessità una certa dose di semplificazione, quello della letteratura affronta una duplice complessità, dovendo rispondere all'esigenza di ridurre una ricca materia di studio e di analisi al doppio compito di trasmettere conoscenza comunicando un contenuto d'arte. Il manuale di Santagata e Casadei viene incontro alle esigenze della nuova università, che chiede strumenti facilmente fruibili da tutti gli studenti, ma non per questo semplicistici o semplificati. I due volumi sono divisi in sezioni cronologiche corrispondenti ai secoli presi in esame e ai relativi movimenti letterari più importanti. All'interno di ogni sezione si distingue una prima parte dedicata alle caratteristiche fondamentali del periodo letterario studiato, una seconda che illustra i principali avvenimenti politici, sociali e culturali dell'epoca e propone confronti con le letterature straniere e con altre arti. Segue una terza parte con la trattazione dettagliata della letteratura italiana del periodo, introdotta da un quadro d'insieme che richiama i principali concetti da memorizzare. Agli autori maggiori sono riservate sezioni speciali e alla letteratura più recente è...

Il giorno della civetta

Autore: Leonardo Sciascia

Numero di pagine: 137

Set in the 1960s, this book tells the story of of a caribinieri captain investigating the mafia killing of a local building contractor in a small town in western Sicily. It is an attempt to bring to a wide audience an awareness of the problem of the mafia and its hold on Sicily.

Treni letterari

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 464

Il treno, con la sua comparsa e la sua diffusione, ha modificato il modo di viaggiare e di concepire gli spostamenti, ma ha trasformato profondamente anche lo sguardo sul mondo circostante, ha inciso sulla concezione del tempo e ha alimentato l’immaginario, divenendo protagonista di molte pagine letterarie, realistiche o simboliche, demonizzatrici nei confronti del nuovo mostro meccanico o dominate dall’entusiasmo per la velocità e il progresso. Un unico mezzo di trasporto (il treno), per quanto tecnologicamente modificato nel tempo, e le sue molteplici rappresentazioni, stanno alla base di questo volume. Dai treni letterari del secondo ’800 (tra Carducci, Pascoli, Verga, Tarchetti e Fogazzaro) si passa così alle locomotive novecentesche di Pirandello e di Svevo, delle avanguardie, del Neorealismo, di Sciascia e Brancati, di Buzzati, Calvino e di Anna Maria Ortese, con percorsi tematici sui treni parlamentari, di guerra, in «giallo e in nero», utilizzati per le vacanze o per il lavoro, al centro di narrazioni fantastiche o di storie d’amore, tra incontri e addii.

Note 2015

Autore: Carmelo Sciascia

Numero di pagine: 106

Questo libro che, a prima vista, potrebbe essere considerato un’opera di assemblaggio, raccolta di semplici note, è in realtà un’opera avveduta, c’è un filo conduttore, la consapevolezza dell’Autore che attraverso semplici articoli di giornale divulga le proprie concezioni politiche ed estetiche: Come i veri filosofi!

De Florence à Venise

Autore: François Livi , Carlo Ossola

Numero di pagine: 710

Depuis la parution de son premier livre Les Marchands écrivains, affaires et humanisme à Florence (1375-1434), Christian Bec a ouvert un sillon original et fécond et s'est imposé comme un éminent spécialiste du Quattrocento et du Cinquecento, ne cessant de questionner la littérature italienne comme vision du monde tant d'un point de vue littéraire, qu'historique et politique. La plupart de ses travaux porte sur ces deux principaux foyers de la civilisation italienne que furent Florence et Venise à l'heure de la Renaissance et de l'Humanisme triomphant. Les civilisations de la cîté des Doges et de la cîté des Médicis proposent un enseignement toujours actuel pour notre conscience européenne et pour les défis que celle-ci est appelée à relever. On trouvera ici, au long de la cinquantaine de chapitres qui constituent ce livre, la marque des recherches de Christian Bec sur le sujet et, au-delà, la continuité d'une tradition culturelle d'esprit cosmopolite à la fois régionale et universelle.

Altri Italiani, Saggi sul Novecento

Autore: Massimo Onofri

Numero di pagine: 182

Venti studi su un secolo fin troppo controverso e ribollente, il Novecento italiano, ma redatti da una particolarissima angolazione: che è quella d’una speciale autobiografia della nazione, in cui, a costruirla, non sono stati solo i grandi e indiscussi protagonisti, ma anche personaggi apparentemente minori e, talvolta, persino laterali, quando non completamente rimossi. Ecco perché, accanto al ritratto di Grazia Deledda, restituita in tutto il suo valore di scrittrice tragica e irredimibile, o d’un inatteso e risentito Pirandello, di un euforico Soldati o dei lucidissimi Brancati e Sciascia, molto acclarati, ma rivisitati per aspetti secondari o magari minori della loro vasta opera, il lettore troverà qui, non soltanto Pratolini e Cassola, Lalla Romano e Ottieri, ma anche gli ormai dimenticatissimi Frateili, Tecchi e Gorresio, fino a un Mannuzzu, che ci riporta ai giorni nostri. Con la partecipazione straordinaria di un pittore celeberrimo ma molto discusso come Renato Guttuso. Né mancano, in una chiave di militante attualizzazione, quasi una sorta di autobiografia dell’ombra, le figure di alcuni grandi lettori e critici come Borgese, Debenedetti, Baldacci e Raboni....

Disìo

Autore: Silvana Grasso

Numero di pagine: 256

Al capezzale della madre morente, la figlia Memi – ormai adulta e psichiatra a Milano –, seguendo il lento e muto gocciolio della flebo, scandisce l’azzanno di un suo dolore mai sanato, solo narcotizzato, lo scippo d’un affetto materno dovuto ma negato, mendicato in penombra. Alla morte della madre, Memi torna in Sicilia, stregata da un “disìo” carnefice e salvifico a un tempo, insensato e irrinunciabile, disperato e incomprensibile per chi non si sia mai abbandonato al canto delle sirene. Partecipa come dirigente medico a un concorso in Ospedale, concorso già manipolato, già infettato. Nulla è mutato dunque, il lutto del Diritto è ancora lutto, la Giustizia è solo un nomen, l’omertà è ancora calvario, sotto il peso di una nuova e più potente mafia, che veste in camice, in toga, in giacca e cravatta, e vanta curricula di prim’ordine. Combattuta tra tornare a Milano e restare, Memi resta a lottare in una terra arsa e disperata, per una terra magica e maciullata, decisa a vivere l’unica maternità possibile, il “disìo”.

Scrittore contro

Autore: Stefano Lanuzza

Ora trascurato, ora tenuto in considerazione dalla critica letteraria accademica, Leonardo Sciascia, per sua stessa ammissione, sfugge e vuole sfuggire a ogni etichetta precostituita, ancor più a quella diffusa o risaputa d’intellettuale. “Se qualcuno mi corre dietro chiamandomi ‘intellettuale’, non mi volto nemmeno”, avverte. Non intellettuale, ma homme de lettres, artista della parola e scrittore solitario quantunque impegnato, soprattutto con la propria coscienza: il contrario, per Sciascia, della malafede e dell’imbecillità morale. Questo libro di Stefano Lanuzza è un efficace strumento per avvicinarsi a Sciascia e al suo universo, imparando ad apprezzare, a leggere e a rileggere i suoi capolavori, ma anche un vivo affresco della personalità di Sciascia e della realtà italiana. Non si può avere un’idea precisa dell’Italia dagli anni Cinquanta del Novecento in poi, infatti, senza frequentare l’opera di Sciascia, coscienza laica e critica, libera e antagonista, della società italiana: scrittore scomodo, scrittore contro.

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