LITTERATURE ITALIENNE
È tra la fine degli anni settanta, primi ottanta che in Italia, grazie ai brillanti esordi letterari dei vari Palandri, Tondelli, De Carlo, si inizia a parlare del cosiddetto fenomeno della «giovane narrativa». Ripudiati alcuni categorici postulati della neoavanguardia, voltate le spalle al totalizzante impegno politico e ai valori collettivistici dei successivi movimenti studenteschi, questa nouvelle vague di autori – che presto si arricchirà di ulteriori interessanti personalità – si caratterizza al contrario per un gioioso ritorno a raccontare, costruire intrecci, trame; per un recupero di storie private, intimiste; per la creazione di testi multimediali, ovvero carichi di suggestioni mutuate non più solo dalla letteratura ma anche e soprattutto da universi paralleli come cinema, musica, teatro, fumetto, internet, tv. Si restringe, fino quasi ad annullarsi, la forbice tra una presunta arte colta, nobile, e una bassa, popolare. Sulla scia delle assimilate teorie postmoderne si impongono così opere «meticciate», comprensibili appieno solo da chi con disinvoltura si muove entro tali variegati ambiti. Ed è proprio a questo ricco, intrigante panorama culturale di fine...
Fratello minore del ’68, detonatore degli anni di piombo, incubatore del “riflusso”, irripetibile spazio liberato? Sfuggente a ogni definizione univoca e luogo di contraddizioni non componibili, disperato e radicale – nonostante l’insistito ricorso all’ironia e al paradosso – come solo i momenti di passaggio sanno essere, il movimento del ’77 fu effige della transizione epocale che avrebbe traghettato il paese dal secolo breve agli incerti lidi della postmodernità. Una peculiarità tutta italiana, al termine di un decennio, i Settanta, che rappresentò un tornante decisivo della modernizzazione culturale e civile, ma nel quale i conflitti sociali, la violenza politica e i fenomeni eversivi di destra e di sinistra raggiunsero livelli imparagonabili al resto d’Europa. Frutto di ricerche storiche originali, i saggi qui raccolti gettano nuova luce – affrontandone gli snodi politici, le peculiarità culturali, le articolazioni territoriali – su un movimento collettivo che si confrontò frontalmente e drammaticamente, senza alcuna ipocrisia, con la crisi che investiva i fondamenti politici e ideali della società di massa del Novecento.
• Una vita • Senilità • La coscienza di Zeno • I racconti A cura di Mario Lunetta Edizioni integrali Una vita è il primo passaggio obbligato per entrare in quella sorta di “presa di coscienza”, individuale e collettiva, della crisi della cultura e dei valori dell’uomo europeo, che i romanzi di Svevo in qualche modo rappresentano. Nel racconto di un’esistenza che si svolge tutta all’insegna del non vivere, si scontrano la poetica del verismo e del naturalismo, l’oggettività con cui vengono descritti ambienti e tematiche sociali con la tensione, tutta nuova, dell’introspezione psicologica e autobiografica. La parabola esistenziale di un sognatore, implacabile analizzatore di se stesso, negato all’azione e quindi destinato all’inevitabile fallimento. Con Senilità Svevo entra nel pieno della sua maturità letteraria. Pubblicato per la prima volta nel 1898 con scarso successo, fu salutato come un capolavoro nel 1927, dopo che Joyce ebbe dichiarato pubblicamente il suo grande apprezzamento per questo libro. È la storia, in una Trieste allietata dai clamori del Carnevale, di un “eroe esistenziale” la cui protesta sociale, il cui non ritenersi figlio dei ...
A cura di Mario Lunetta Edizioni integrali Senilità è il secondo romanzo di Svevo, che segue Una vita e precede La coscienza di Zeno. Pubblicato per la prima volta nel 1898 con scarso successo, fu salutato come un capolavoro nel 1927, dopo che Joyce ebbe dichiarato pubblicamente il suo grande apprezzamento per questo libro. È la storia, in una Trieste allietata dai clamori del Carnevale, di un “eroe esistenziale” la cui protesta sociale, il cui non ritenersi figlio dei tempi si arrendono all’amore per una donna, miscuglio irresistibile di sensualità e devozione, di grazia e sfacciata volgarità, di egoismo e pietà. Con Senilità Svevo entra nel pieno della sua maturità letteraria. Nell’opera si respira, ormai libera e naturale, quella che Montale definì «l’epica della grigia casualità della nostra vita di tutti i giorni». Nel Corto viaggio sentimentale, protagonista l’anziano signor Aghios, tornano i temi che furono cari a Svevo: il bisogno di vivere e l’incapacità di aderire al reale senza dolorose scissioni; l’idea dell’eros come trasgressione al sano comportamento borghese; l’influenza delle teorie psicoanalitiche. Italo Svevo (pseudonimo di...
Nel 1865 furono emanate le leggi di unificazione amministrativa del Regno d’Italia. In occasione del centocinquantenario, il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze ha organizzato un progetto di studi sulle trasformazioni che nell’ultimo cinquantennio hanno interessato gli apparati e le attività dell’amministrazione della Repubblica, vista nel suo articolato governo locale e nella sua appartenenza all’Unione europea. Le ricerche hanno coinvolto, nell’arco di quasi due anni, più di centocinquanta studiosi di Università italiane. I risultati sono stati presentati il 15 e 16 ottobre del 2015 a Firenze, la città che centocinquant’anni prima era stata Capitale d’Italia e che nel 1965 aveva ospitato il convegno celebrativo del centenario delle stesse leggi di unificazione amministrativa. Gli studi condotti sono ora pubblicati in forma definitiva e organizzati in otto volumi. Piano dell’opera I. L’organizzazione delle pubbliche amministrazioni tra Stato nazionale e integrazione europea, a cura di Roberto Cavallo Perin, Aristide Police, Fabio Saitta II. La coesione politico-territoriale, a cura di Gabriella De Giorgi Cezzi, Pier Luigi...
SOMMARIO: PIER FRANCESCO ZARCONE: La Shar
Al confine fra linguistica, estetica e critica letteraria, la stilistica novecentesca ha una storia complessa. Con un approccio a mezza via fra ricostruzione storiografica e attenzione alle questioni teoriche, il libro indaga alcuni momenti della stilistica italiana e tedesca fra Otto e Novecento: dalle “Lettere critiche” di Ruggiero Bonghi e i suoi rapporti con la “Lateinische Stilistik” di Nägelsbach alla critica retorico-formale della scuola carducciana; dalle polemiche sulle cattedre di Stilistica in Italia a inizio Novecento al percorso critico di Karl Vossler tra Gustav Gröber e Benedetto Croce; dai dibattiti della stilistica europea negli anni Venti e Trenta sull’«Archivum Romanicum» di Giulio Bertoni alla riflessione sullo stile di alcuni studiosi italiani (Cesare De Lollis, Giuseppe De Robertis, Mario Fubini, Benvenuto Terracini).
Turisti Non a Caso è un’associazione nata nel 2009 a Bologna, di cui fanno parte studenti, professori e ricercatori universitari, giornalisti, videomaker e in generale persone accumunate dalla passione per il viaggio, utilizzato come strumento primario per fare ricerca culturale: il viaggio «non a caso» parte dai luoghi massmediatici o turistici dell’immaginario, per dirottare verso le periferie dell’informazione ribaltando dall’interno la staticità delle visioni. «...Il viaggio può essere uno strumento di ricerca atto a creare una dimensione, un luogo di discussione. Paradossalmente, il viaggio può essere un luogo statico di riflessione. Non è il movimento verso una meta che caratterizza il concetto di movimento del viaggio, ma è la predisposizione mentale, percettiva e sensoriale che lo rende dinamico. È la curiosità che stimola la dinamicità del muoverci. Il movimento è l’atto finalizzato allo scopo, ma lo scopo non è noto perché troppe sono le variabili per stabilire un obiettivo. Viaggiare ti focalizza sul processo e non sulla meta...»
Questo volume raccoglie gli atti del secondo convegno di studi sull’Italia organizzato dal Dipartimento di Italiano e Serbo dell’Università di Banja Luka e dall’AIBA (Associazione degli Italianisti nei Balcani), che si è tenuto a Banja Luka (RS/BiH) venerdì 18 e sabato 19 giugno 2010. Il tema del sogno è stato scelto sia per la sua grande valenza simbolica, psicologica, sociale e artistica, sia perché tanti sono i ‘sogni’ legati all’Italia, alla sua cultura, alla sua storia. I lavori qui presentati, a cui hanno contribuito studiosi provenienti da molti paesi europei ed extraeuropei, sono stati divisi in due sezioni: la prima, The Italian Dream, accoglie i contributi che rientrano nell’area della linguistica, della storia della lingua, della filologia e degli studi culturali, mentre la seconda, Sogni e favole io fingo, contiene articoli di ambito letterario, inteso nel senso più ampio del termine. Con questo volume si inaugura anche, presso Aonia edizioni, la collana Italianistica balcanica.
Il panorama e presentato in una sintesi essenziale ed il piA' possibile limitata ai dati oggettivi dell'informazione e ad una prima presentazione critica dei problemi. Questo testo, nato dalla diretta e personale esperienza didattica dell'autore, puo offrire piena conoscenza generale.