
Istanbul. Il doppio viaggio
Autore: Adele Cambria
Numero di pagine: 2406 settembre 1983 «Le cupole galleggiano leggere, ampie, d’un grigio inaspettato che sfuma nel celeste costellando il profilo della città come una flotta di astronavi planate sul Bosforo...» 12 settembre 2011 «Oggi le moschee sono circa 3000,ma oggi c’è internet e si possono contare ... Sono tornata qui perché non l’avevo mai dimenticata, Istanbul». La scoperta fortuita, nel caos del suo archivio personale, di un diario di viaggio scritto quasi trent’anni prima: è questa la molla – un misto di desiderio e rimorso – che spinge Adele Cambria a chiedersi perché avesse lasciato passare tanto tempo «senza Istanbul». Da qui l’urgenza di partire di nuovo, dopo quel lontano settembre 1983... È dunque un doppio viaggio quello che l’autrice compie in queste pagine, con uno sguardo all’indietro sulla Istanbul di allora e gli occhi puntati sulla Istanbul dei giorni nostri. Questa volta, oltre all’inseparabile taccuino, Adele Cambria si fa accompagnare da tre scrittori, o meglio «descrittori»: Edmondo De Amicis, Pierre Loti e Orhan Pamuk. Se De Amicis è un magnifico cronista, e non si può partire per Istanbul senza portarselo in tasca, allo stesso modo non si ...