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Il trauma di Caporetto

Il trauma di Caporetto

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 352

La battaglia di Caporetto (24 ottobre - 9 novembre 1917) ha rappresentato un trauma nella storia italiana del Novecento. Ancor oggi, nel linguaggio comune, la parola Caporetto è sinonimo di disastro. In quella battaglia i soldati della 2a Armata vengono respinti dagli austriaci e dai tedeschi al di qua dell’Isonzo e del Tagliamento fino al Piave, mentre i Comandi militari li accusano di diserzione e tradimento. Cento anni dopo, questo volume affronta, in un’ottica pluridisciplinare e interdisciplinare, e alla luce della nozione di “trauma”, gli aspetti storici, politici e militari della disfatta. Esso fa largo spazio anche alle testimonianze dei soldati-scrittori la cui esperienza di quei giorni acquista senso se inserita in una dimensione collettiva e storica.Le stratificazioni temporali – relative tanto alla lettura storiografica, militare e politica quanto agli scritti memoriali e letterari – costituiscono un fattore importante per la riappropriazione di un evento che tocca la storia e l’identità italiane. Nel processo di rievocazione del trauma, la rappresentazione dello choc subìto tiene conto sia dell’immediatezza del vissuto che della simbolizzazione...

Caporetto

Caporetto

Autore: Camillo Pavan

Numero di pagine: 471

Il paesaggio è avvolto nella nebbia e immerso nella più profonda oscurità quando, alle ore 2 del 24 ottobre 1917, si scatena il fuoco delle migliaia di cannoni che stavano in agguato fra Plezzo e Tolmino. Il rumore dei colpi , amplificato dall'eco delle montagne, è talmente terrificante che anche i veterani delle infernali battaglie della Somme e di Verdun esclamano convinti: "Oggi non vorrei proprio essere un italiano". (Krafft von Dellmensingen) - Nessuna battaglia era stata prevista con tanta precisione e nessuna battaglia fu affrontata con tanta fiducia quanta se ne aveva il 23 ottobre alla vigilia di Caporetto.(Relazione ufficiale italiana) - Era stato tutto previsto, tranne che gli attaccanti puntassero alla rottura del fronte partendo dal fondovalle. "Difendevamo con vigore i sentieri alpestri e trascuravamo le vie maestre". (Gen. Caviglia)

Francesco Rosi. Il cinema e oltre

Francesco Rosi. Il cinema e oltre

Autore: Nicola Pasqualicchio , Alberto Scandola

Racchiusa nell’angusta etichetta del realismo, contrapposto in più occasioni a un non meglio precisato «cinema di invenzione», la poetica di Francesco Rosi rinvia a una storia sola: quella di un Paese, l’Italia del secondo dopoguerra, segnato da crimini, misfatti e misteri ancora oggi indecifrabili. Film come Le mani sulla città, Salvatore Giuliano, Il caso Mattei e Cadaveri eccellenti appaiono ancora oggi esempi insuperati di un cinema al contempo poetico e politico, dove la ricerca espressiva si coniuga con l’impegno civile. I saggi contenuti nel presente volume, che raccoglie gli atti del convegno di studi svoltosi a Verona nel 2017, cercano di offrire nuove strade di lettura per un’opera che, come dimostrano i contributi della terza sezione, in tre occasioni ha trasceso i confini dello schermo per valicare quelli del palcoscenico.

Il trauma di Caporetto

Il trauma di Caporetto

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 352

La battaglia di Caporetto (24 ottobre - 9 novembre 1917) ha rappresentato un trauma nella storia italiana del Novecento. Ancor oggi, nel linguaggio comune, la parola Caporetto è sinonimo di disastro. In quella battaglia i soldati della 2a Armata vengono respinti dagli austriaci e dai tedeschi al di qua dell’Isonzo e del Tagliamento fino al Piave, mentre i Comandi militari li accusano di diserzione e tradimento. Cento anni dopo, questo volume affronta, in un’ottica pluridisciplinare e interdisciplinare, e alla luce della nozione di “trauma”, gli aspetti storici, politici e militari della disfatta. Esso fa largo spazio anche alle testimonianze dei soldati-scrittori la cui esperienza di quei giorni acquista senso se inserita in una dimensione collettiva e storica.Le stratificazioni temporali – relative tanto alla lettura storiografica, militare e politica quanto agli scritti memoriali e letterari – costituiscono un fattore importante per la riappropriazione di un evento che tocca la storia e l’identità italiane. Nel processo di rievocazione del trauma, la rappresentazione dello choc subìto tiene conto sia dell’immediatezza del vissuto che della simbolizzazione...

1915. L'anno della passione

1915. L'anno della passione

Autore: Massimo Coltrinari , Giancarlo Ramaccia

Numero di pagine: 296

Il Compendio 1915, dopo l’introduzione dedicata completamente all’Italia in cui è descritta la sostanziale impreparazione alla guerra del nostro Esercito e della nostra Marina, riporta in modo analitico il Quadro di Battaglia sia del primo che della seconda al 24 maggio 1915. Nei due capitoli successivi sono descritte le operazioni sul fronte isontino e sul fronte montano, mentre il capitolo terzo è dedicato alla guerra per mare. Tutti e tre trattano della guerra dell’Italia all’Austria-Ungheria. Il quarto capitolo descrive, in succinto, la Grande Guerra nel resto dell’Europa, dando indicazioni sulle operazioni sul fronte occidentale (Francia), su quello orientale (Russia), sul fronte balcanico (Serbia), sulla guerra navale ed, infine, sulla guerra nelle colonie, condotta negli altri continenti. Il capitolo quinto traccia un bilancio di sintesi dei primi sei mesi di guerra e tratteggia il valore militare italiano nello stesso periodo, poi sono tratte delle rapide conclusioni. Una analitica cronologia del 1915 è posta a corredo insieme alla bibliografia consultata e di riferimento.

La sonnambula

La sonnambula

Autore: Luciano Marrocu

Numero di pagine: 496

Il Novecento in Italia è stato un secolo imprevedibile e drammatico come i passi di una sonnambula, sempre sul filo di cadute rovinose, risvegli improvvisi e svolte impreviste. Un racconto originale e appassionante di una storia nella quale tutti noi siamo i protagonisti. L'Italia nel Novecento ha spesso camminato come una sonnambula, inconsapevole dei rischi e delle difficoltà a cui andava incontro. Salvo risvegliarsi all'improvviso sull'orlo del precipizio o mentre cadeva. Così anche chi voglia farne il ritratto si trova a inseguire un'ombra sfuggente, affascinante e difficile da definire. Così abbiamo l'Italia di Cadorna a Caporetto che si desta sulla linea del Piave, l'Italia sonnambula sotto il balcone del duce che si sveglia mentre passeggia sui tetti delle città bombardate; l'Italia narcotizzata dalla corruzione che apre gli occhi con l'inchiesta Mani pulite, l'Italia illusa dall'idea di un progresso inarrestabile e di un benessere inattaccabile che si risveglia di soprassalto con la recessione del 2009. E allora, forse, l'unico modo che abbiamo per conoscere e comprendere meglio questa sonnambula è quello di realizzare un grande affresco. Un dipinto, capace di tenere ...

1967 l'anno prima

1967 l'anno prima

Autore: Francesco Omodeo Zorini

Numero di pagine: 256

Francesco Omodeo Zorini è Presidente del Consorzio Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nel Novarese e Verbano Cusio Ossola (www.isrn.it) dal 1998. Ha pubblicato sulle seguenti riviste Italia contemporanea" (Milano), "Rivista di storia contemporanea" (Torino) e "Scuola e città" (Firenze). Ha collaborato a Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza (Milano) e a Enciclopedia pedagogica (Roma-Brescia). Ha pubblicato numerosi saggi circa il legame tra cultura, educazione del cittadino e Resistenza. Francesco Omodeo Zorini ha la solidità di temperamento e la tenacia dell'azione che sono "classicamente" le doti del figlio di proletari fattosi da sé, intellettuale impegnato pagando sempre di persona. Lo conobbi quando lavorava all'Istituto Storico della Resistenza di Novara e molto mi colpì l'entusiasmo col quale si lanciava in un'attività che era insieme culturale e politica, riuscendo subito, come d'istinto, a cogliere il legame strettissimo, direi indissolubile, tra il fare e il pensare. Non mi poté sfuggire che nel suo caso l'istinto era, più propriamente, un esempio di quel pessimismo dell'intelligenza che convive e opera con l'ottimismo...

ANNO 2021 IL GOVERNO PRIMA PARTE

ANNO 2021 IL GOVERNO PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Storia popolare dei sardi e della Sardegna

Storia popolare dei sardi e della Sardegna

Autore: Luciano Marrocu

Numero di pagine: 304

Una storia millenaria quella della Sardegna. Una storia che nasce con la civiltà dei nuraghi, passa attraverso lo sviluppo dei giudicati, l'egemonia di Pisa e Genova, la conquista catalano-aragonese, fino ai Savoia, allo Stato unitario e ai problemi dell'oggi.Una storia 'popolare' perché mantiene una dimensione epica e speciale come in fondo è fatale per una grande isola distante da ogni sua possibile terraferma. Tra 500.000 e 300.000 anni fa i primi, isolati, esseri umani raggiunsero la Sardegna a partire dal litorale toscano. Per migliaia di anni questa presenza fu effimera o occasionale, fino al 5.000 a.C., quando coloni giunti dal mare introdussero l'agricoltura, l'allevamento e la ceramica. A partire da questo momento è possibile raccontare la storia di un'isola che, pur essendo al centro del Mediterraneo, ha sempre tenuto a elaborare un'immagine di sé all'insegna della lontananza e di una spiccata e per certi versi irrimediabile alterità. E proprio con questa alterità dobbiamo fare i conti se vogliamo capire meglio cosa è stata e cosa è quest'isola. Conosceremo meglio la misteriosa civiltà nuragica, le caratteristiche della presenza fenicia e cartaginese, le...

Il paesaggio violentato

Il paesaggio violentato

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 362

Già da qualche anno i due conflitti mondiali, da tempo non più oggetto di interesse dei soli storici politici e militari, sono stati esaminati considerando anche gli aspetti socio-economici e, soprattutto, il grado di coinvolgimento delle popolazioni civili. Si tratta adesso di “dare voce” anche a chi non la possiede: gli animali, la natura, il paesaggio. Questo volume intende offrire alcuni contributi originali o, per usare le parole di Emilio Sereni, l’autore della Storia del paesaggio agrario italiano, dei «limitati sondaggi», per suggerire nuove ricerche, ispirate anche dalle nuove sensibilità del nostro tempo.

Ritorni di fiamma

Ritorni di fiamma

Autore: Mario Isnenghi

Numero di pagine: 528

“L’attivo e il passivo di una storia collettiva – tanto più se drammatica e divisiva – si misurano anche così, da come si vivono le sconfitte da parte dei vinti, e le vittorie da parte dei vincitori.” Da Mazzini a Mussolini, da Garibaldi a D’Annunzio, dai partigiani della Resistenza rossa e dell’“occasione perduta” ai neofascisti e ai brigatisti, i ritorni di fiamma sono una cifra di lungo periodo della storia d’Italia. Nel fare l’Italia e nella dialettica tra Stato e Nazione, a ogni svolta epocale – dall’Italia liberale a quella fascista, a quella repubblicana – si sono riproposti fronti alternativi inconciliabili, con i corrispondenti miti e politiche della memoria. Dall’eterna contrapposizione tra guelfi e ghibellini a quella tra repubblicani e monarchici, neutralisti e interventisti, fascisti e antifascisti, terroristi e vittime del terrorismo. Si fa l’Unità, ma Garibaldi è un vincitore-vinto; si vince la Grande guerra, ma è una “vittoria mutilata”; il fascismo prende il potere, ma tradisce la rivoluzione; la repubblica nasce dalla Resistenza, ma al governo va la Democrazia cristiana. La nostra storia è piena di svolte deludenti per...

Il mestiere di storico (2009) vol. 1

Il mestiere di storico (2009) vol. 1

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 273

Indice Questo numero (p. 5) Saggi Erik-Jan Zürcher, The Late Ottoman Empire as Laboratory of Demographic Engineering (p. 7-18) Roman Szporluk, Mapping Ukraine: From Identity Space to Decision Space (p. 19-29) Timothy Snyder, Galicia (XVIII-XX Century). A Laboratory of European History? (p. 31-36) Rassegne e letture Marta Verginella, Storia del confine orientale e dell’area balcanica (p. 37-46) Sandro Rinauro, Migrazioni (p. 47-51) Marco Meriggi, Come nacque la modernità? (p. 52-54) Piero Craveri, Impero, nation-building e politica di potenza (p. 55-57) Giulio Sapelli, Banche e storia d’Italia (p. 58-61) Musei e mostre (p. 63-76) Film e fiction (p. 77-87) Memorie, carteggi e autobiografie (p. 89-98) I libri del 2008/1 (p. 99-267) Indice dei recensori (p. 269)

Attualità Lacaniana 22

Attualità Lacaniana 22

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 224

“Campo freudiano Anno Zero” è il nome che Jacques-Alain Miller ha dato a un nuovo tempo della psicoanalisi lacaniana: un tempo in cui gli psicoanalisti possono, e perciò devono – poiché si tratta di un dovere etico – far sentire la propria voce nel campo della politica, implicarsi nelle impasse della civiltà, apportare al campo sociale il contributo che possono trasmettere e che deriva dalla loro esperienza dell’analisi. Questo numero di “Attualità Lacaniana” – pubblicato con un nuovo editore, con un nuovo formato e una nuova veste grafica, in continuità con i numeri precedenti ma anche in una discontinuità che punta sempre più a farne uno strumento di trasmissione dentro e fuori il Campo freudiano – vuole essere un passo deciso in questo nuovo tempo. Vi si interroga il discorso che caratterizza la nostra epoca e le modalità sintomatiche che produce. Vi si dispiega il modo con cui l’analista, col suo desiderio, si implica nell’uno e nelle altre.

Lo spazio del tempo. vol. 3 Dal XX al XXI secolo

Lo spazio del tempo. vol. 3 Dal XX al XXI secolo

Autore: Andrea Giardina , Giovanni Sabbatucci , Vittorio Vidotto

Numero di pagine: 728

Da tre grandi storici, autori conosciuti e apprezzati da lungo tempo nella scuola, Lo spazio del tempo, dal XX al XXI secolo, un manuale a norma del DM 781/2013, con una narrazione dal respiro mondiale, arricchita da nuovi dossier di fonti e storiografia. Un manuale che fornisce tutti gli strumenti per esplorare e comprendere lo “spazio del tempo”. Questo prodotto contiene link esterni per la fruizione delle espansioni digitali correlate. Alcuni e-reader potrebbero non gestire questa funzionalità.

Massoneria e cultura laica in Sardegna dal Settecento ai giorni nostri

Massoneria e cultura laica in Sardegna dal Settecento ai giorni nostri

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 481

Attraverso l’analisi del ruolo svolto dalla massoneria nel più ampio contesto della società civile e della sfera pubblica, i saggi contenuti in questo volume rileggono la storia delle classi dirigenti regionali, del tessuto associativo popolare e borghese, delle dinamiche politico-amministrative e culturali della Sardegna negli ultimi tre secoli. Sulla base di una vasta documentazione d’archivio in buona parte inedita, emerge così l’attività massonica di parlamentari e amministratori locali, di imprenditori e liberi professionisti, di insegnanti, impiegati e commercianti. Si parla delle logge di Cagliari, Sassari, Olbia, Nuoro, Oristano, Alghero, ma anche di quelle di Iglesias, Tempio Pausania, Ozieri, La Maddalena, Dolianova, Bosa, Villasor e di tutti gli altri centri dove vi è stata traccia di insediamenti massonici. Si tratta di un’opera di ampio respiro, che guarda alla storia dell’intero territorio regionale e soprattutto non resta chiusa nella dimensione iniziatico-esoterica, ma cerca di ricostruire la presenza massonica nella società, evidenziando i reciproci condizionamenti e il lento affermarsi, nel processo di modernizzazione dell’isola, dei valori...

Al rombo del cannon

Al rombo del cannon

Autore: Franco Castelli , Emilio Jona , Alberto Lovatto

Numero di pagine: 832

La prima guerra mondiale, conclusasi un secolo fa, fu un bagno di sangue senza precedenti, che all’Italia costò seicentomila morti e oltre un milione di feriti. Eppure, nonostante l’orrenda carneficina, la Grande Guerra fu anche una straordinaria fucina di canti popolari. Durante il conflitto si cantò molto, come non era mai avvenuto in passato e come non avverrà più nel futuro, ma mentre i canzonieri ufficiali risuonarono di inni patriottici colmi di retorica, la guerra realmente cantata dalle classi popolari ci raccontò il dolore della partenza, l’orrore della trincea, la morte negli assalti alla baionetta, lo strazio delle famiglie, il lutto infinito di un’intera popolazione che vedeva decimata la sua gioventù. Anche se del canto nella Grande Guerra si è scritto con abbondanza, è mancato a tutt’oggi uno studio di ampio respiro storico, antropologico, sociologico e folklorico che ne tentasse una lettura e una sistematizzazione a tutto campo. Al rombo del cannon compendia gli esiti di un’ampia ricerca effettuata, nel corso di molti anni, dagli autori del libro e dai maggiori ricercatori italiani di cultura orale tra i soldati reduci da quel conflitto e tra le...

G. B. Vico nel pensiero di Silvio Trentin

G. B. Vico nel pensiero di Silvio Trentin

Autore: Giuseppe Gangemi

Numero di pagine: 132

Collana «Nuovo Millennio» seconda serie direttore: Francesco Mercadante condirettori: Nino Borsellino, Antonio Punzi, Maria Stella Barberi In questo volume, l'autore si riallaccia alla nuova interpretazione del pensiero di Silvio Trentin, che aveva già proposto nel 2006 (Trentin influenzato da Giambattista Vico attraverso la presentazione che ne fanno Giorgio del Vecchio e la Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto), e la rilancia, sulla base di alcuni scritti di Trentin considerati minori (in particolare la recensione del romanzo Un anno sull'altipiano di Emilio Lussu). La prima parte del volume tratta il tema della identità nazionale, riproposto da Trentin sulla scorta del pensiero di Vico, e quello della guerra, in particolare la prima guerra mondiale, cui Trentin ha partecipato come volontario e come aviatore. Nella seconda parte, l'autore sostiene che sempre l'interpretazione che Trentin propone di Vico sia la chiave di lettura del duro giudizio che questi esprime, sull'operato della Massoneria italiana, nel suo ultimo manoscritto. GIUSEPPE GANGEMI, professore ordinario di Scienza dell'Amministrazione all'Università di Padova, ha pubblicato varie opere sul tema...

Epifanie entomologiche nella cultura italiana, numero monografico di Filoloski pregled, XLVI 2019 1

Epifanie entomologiche nella cultura italiana, numero monografico di "Filoloski pregled", XLVI 2019 1

Autore: Ellen Patat , Stefania La Vaccara , Roberta Maugeri , Michele Comelli , Chiel Monzone , Marianna Nespoli , Salvatore Pugliese , Luca Danti , Remo Castellini , Diego Varini , Elisabetta Convento , Davide Italia , Cristiano Bedin , Daniela Bombara , Armando Rotondi , Roberto Russi

Numero di pagine: 277

In questo numero monografico di Filoloski pregled ci si propone di indagare la presenza e la metaforologia dell’insetto nella cultura e letteratura italiana anche in prospettiva comparatistica, prendendo in considerazione le seguenti linee di ricerca : rappresentazioni di insetti nella tradizione letteraria italiana: tematizzazioni didascaliche e allegorie entomologiche; trasformazioni diacroniche del motivo entomologico attraverso i secoli e i contesti ; intersezioni fra generi e discorsi letterari/artistici; simboli e stigmi legati all’immagine dell’insetto; riscritture del tema. Sporchi, brulicanti, orribili, ma anche aerei, armonici, ‘sapienti’, gli insetti sono presenze costanti, spesso problematiche e inquietanti, nel panorama letterario italiano. Agli antipodi dell’umano, gli insetti incarnano un grado zero dell’essere – l’esistenza irriflessa e senza pensiero, puro istinto di sopravvivenza –, pre-umano e pre-individuale. Il loro affollarsi nella pagina scritta individua, talvolta descrive in chiave allegorica le paure dell’uomo: la catastrofe improvvisa, il Male in sé, l’angoscia dell’omologazione, in senso biologico e politico. Le minime...

Dove la sorte ti ha voluto chiamare. Angelo Astolfoni detto Nino, artista e giornalista di Venezia, sottotenente esploratore nella Grande Guerra

Dove la sorte ti ha voluto chiamare. Angelo Astolfoni detto Nino, artista e giornalista di Venezia, sottotenente esploratore nella Grande Guerra

Autore: Paolo Seno

Numero di pagine: 356

Un pacchetto di cartoline in franchigia scritte nel 1916 da un ufficiale di Venezia, Angelo Astolfoni detto Nino. Una serie di scoperte che hanno dato a quel ragazzo un volto e ne hanno svelato la vita, le passioni, il profilo morale, le vicende militari. E una ricerca durata diversi anni che ha portato l’autore a consultare documenti, fonti bibliografiche, e le testimonianze conservate negli archivi militari di Roma e Vienna. Questo e molto altro è alla base della stesura di un romanzo che, prendendo a pretesto la vita di Nino, getta uno sguardo sugli ideali e sulle aspirazioni della generazione che si è mossa nel contesto ricco di fermenti culturali della Venezia di inizio ‘900, ma che è stata travolta dalla prima delle tragedie che hanno caratterizzato il “secolo breve”. Un racconto che, senza alcuna concessione alla retorica, rappresenta un tributo alla memoria della nostra Storia.

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