
AUGUSTALI
Autore: Francesco Corona , Raffaele Nigro
Numero di pagine: 316Miscellanea in due volumi di studi e di saggi riguardanti la storia, la letteratura ed i personaggi della Basilicata, in special modo di Melfi e dell'area del Vulture.
Miscellanea in due volumi di studi e di saggi riguardanti la storia, la letteratura ed i personaggi della Basilicata, in special modo di Melfi e dell'area del Vulture.
“Si dice in molti modi”: con questo titolo, ripreso liberamente dalla metafisica aristotelica, si intende dar conto di ciò che ha ispirato non solo il libro che qui presentiamo, ma anche la filosofia che inevitabilmente ispira ogni studio linguistico concreto: l’attenzione alla varietà delle lingue, alle loro diversità, a quelle caratteristiche strutturali e d’uso che permettono non solo alle comunità linguistiche, ma anche a ogni singolo parlante di esprimersi in maniera mai del tutto prevedibile, spesso nuova, talvolta unica. Questa illimitata molteplicità si manifesta, in maniera del tutto peculiare, nella fraseologia, ambito lessicale che non a caso rappresenta uno dei maggiori punti di “resistenza” alla traduzione interlinguistica, e non solo letteraria. Ecco perché le studiose e gli studiosi che hanno collaborato a questo libro, partendo dal romanzo Il Visconte dimezzato (1952) di Italo Calvino, hanno indagato in maniera coordinata la traduzione della sua fraseologia in dodici lingue diverse: ceco, francese, giapponese, inglese, lituano, macedone, nederlandese, rumeno, russo, spagnolo, svedese e tedesco. I risultati di tali ricerche sono integrati ...
Quando si parla di invettiva, la caratteristica principale sembra essere quella dell’attacco, dell’insulto, della violenza verbale. Si dice infatti “pronunciare un’invettiva”, o “lanciare, scagliare un’invettiva”. L’invettiva è definita nel Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612), con le parole di Francesco da Buti, come «riprensione, che l’huomo fa crucciosamente. E perciò si chiama invettiva, cioè commozione contro altrui». Essa pone a chi se ne occupa numerose questioni, tra le quali fondamentale è quella che riguarda la sua natura di genere letterario o di registro retorico appartenente allo sfogo o all’offesa contro qualcuno (un avversario, un’istituzione). Questo volume indaga proprio la forma invettiva così come si è presentata in alcuni testi della nostra letteratura, nel suo percorso storico dal Trecento al Novecento. Si è perciò trovata la formula di “scritture dell’ira” (enfatizzando le varie esperienze e i diversi contesti), attraverso cui collocare i testi riconosciuti di una tradizione letteraria italiana. In questa prospettiva, l’invettiva si presenta come una forma codificata di indignazione, di maledizione, di...
In the last few years, the headlong development of electronic data carriers and electronic data transmission has occasioned changes in historical lexicography that mark the onset of a new epoch. The volume contains articles by authors specializing in Italian Studies, French Studies, and German Studies on the establishment and use of databases on the internet and on CD-ROM, editorial principles and problems in the preparation of textual base material, and case studies on the significance of the new media for ongoing projects in the historical lexicography of Italian.
Al confine fra linguistica, estetica e critica letteraria, la stilistica novecentesca ha una storia complessa. Con un approccio a mezza via fra ricostruzione storiografica e attenzione alle questioni teoriche, il libro indaga alcuni momenti della stilistica italiana e tedesca fra Otto e Novecento: dalle “Lettere critiche” di Ruggiero Bonghi e i suoi rapporti con la “Lateinische Stilistik” di Nägelsbach alla critica retorico-formale della scuola carducciana; dalle polemiche sulle cattedre di Stilistica in Italia a inizio Novecento al percorso critico di Karl Vossler tra Gustav Gröber e Benedetto Croce; dai dibattiti della stilistica europea negli anni Venti e Trenta sull’«Archivum Romanicum» di Giulio Bertoni alla riflessione sullo stile di alcuni studiosi italiani (Cesare De Lollis, Giuseppe De Robertis, Mario Fubini, Benvenuto Terracini).
Matteo Salvetti, Premessa Cenni biografici (La formazione tra Padova e Verona; Da cappellano a curato di provincia; Il ritorno a Venezia; Il processo) Il carisma del principe Cosimo (L'ascesa del gran Cosimo; I contrasti con Paolo III; I sentimenti spirituali e la corona granducale) Il trattato cinquecentesco sotto forma di dialogo (Il Ritratto come dialogo cinquecentesco; Il manoscritto) Il Ritratto (Una dedica erasminiana per un trattato machiavellano; Una fine operazione politica mascherata da smaccata apologia; La dedica e il Primo ragionamento; Il Secondo ragionamento) Rosello traduttore di Isocrate (Isocrate e Platone nel Cinquecento; L'Isocrate di Rosello) Cenni conclusivi Nota al testo Fonti (Bibliografia primaria; Bibliografia secondaria) Il ritratto del vero governo del prencipe (A don Francesco de' Medici; Ragionamento primo; Ragionamento secondo; Oratione d'Isocrate a Nicocle; Oratione d'Isocrate finta in persona di Nicocle) Appendice: Collazioni (I due diversi stati del Ritratto a stampa; L'esemplare a stampa e il manoscritto del Ritratto; L'esemplare a stampa e il manoscritto delle orazioni isocratee) Indice dei nomi.
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