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Diventare musicista. Indagine sociologica sui conservatori di musica in Italia

Diventare musicista. Indagine sociologica sui conservatori di musica in Italia

Autore: Clementina Casula

Numero di pagine: 346

Diventare musicista professionista non è impresa semplice, né apprezzata in Italia. Più che in altri Paesi, il percorso storico di riconoscimento sociale della professione si è rivelato incompiuto e ancora oggi la pratica musicale e artistica risulta prevalentemente associata - dall'opinione pubblica, dai media, ma anche dagli studi accademici - alla sfera del tempo libero e dell'intrattenimento, piuttosto che a una dimensione lavorativa e a un sapere specialistico. Eppure la tradizione musicale dei secoli passati e la fama di celebri compositori, cantanti, direttori, strumentisti, è annoverata tra i principali miti che alimentano l'orgoglio identitario dell'Italia in ambito mondiale. Tale paradosso è riconducibile alla storia moderna e contemporanea dell'apprendimento musicale in Italia. Qual è lo sviluppo storico di questa istituzione? Quali strutture sono state previste per organizzare la formazione musicale pre-accademica degli allievi? Quali sono stati i risultati? Queste sono solo alcune delle domande a cui risponde il presente studio.

Per una sociologia dell'infanzia. Dinamica della ricerca e costruzione delle Conoscenze

Per una sociologia dell'infanzia. Dinamica della ricerca e costruzione delle Conoscenze

Autore: Marina D'Amato

Numero di pagine: 440

Childhood and Society /Infanzia e Societa Vol.2 Special Issue no. 1-2. Per una sociologia dell'infanzia. Dinamica della ricerca e costruzione delle conoscenze. Proceedings of the international colloquium in Rome 9-11 November 2005 edited by Marina D'Amato. Writings by: A. Petitat, A. Milanaccio, D. Ottavi, D. Buhler-Niederberger, J. Delalande, V. Cicchelli, C. Pugeault Cicchelli, S. Mougel, L. Benadusi, M. Tessarolo, A. M. Curcio, G. Mangiarotti, L. Gavarini, R. Maragliano, P. Landi, M. Morcellini, A. Piromallo Gambardella, I. Danic, M. Lozzi, K. Scannavini, M. Jacinto Sarmento, M. Gammaitoni, S. Drasigh, C. Piantoni, V. Grassi, B. Schlemmer, C. Baraldi, L. Hamelin, A. Saporiti, F. Casas, D. Grignoli, A. Mancini, M. Rago, C. Alsinet, C. Figuer, M. Gonzalez, M. Guso, C. Rostan, A. Sadurn, S. Andrini, S. Chistolini, F. M. Battisti, P. Pantano, A. De Stefano Perrotta

La cultura musicale degli italiani

La cultura musicale degli italiani

Autore: Andrea Estero

Una riflessione del tutto inedita sull’entità e la qualità della consapevolezza musicale degli italiani lungo tutto il Novecento, che va oltre le limitazioni di “genere” e abbraccia una definizione il più ampia possibile di “cultura”: si prende in considerazione infatti non solo il “sapere” musicale strettamente inteso, dunque, ma - allargandosi su una declinazione di campo culturale più aggiornata dal punto di vista teoretico e storiografico – ogni tipo di esperienza che può configurarsi come pratica culturale. Le grandi direttrici di ricerca individuate sono tre: 1) la formazione musicale all’interno dei percorsi educativi istituzionali e i percorsi formativi non istituzionali; 2) le pratiche musicali non professionali e partecipative (dilettantismo, associazionismo, usi sociali della musica); 3) la fruizione collettiva e individuale di musica, con particolare accento sul ruolo svolto dai mezzi di comunicazione di massa lungo il corso del Novecento. Dai Conservatori alle bande di paese ai cori amatoriali, dalla programmazione dei teatri e delle istituzioni musicali alle trasmissioni radiofoniche e televisive e all'editoria musicale, fino alla musica in...

Pop music, media e culture giovanili

Pop music, media e culture giovanili

Autore: Lello Savonardo

Numero di pagine: 170

Il premio Nobel per la letteratura, assegnato nel 2016 al cantautore Bob Dylan «per avere creato una nuova espressione poetica nell'ambito della tradizione della grande canzone americana», pone l’accento sulla rilevanza che la popular music sta assumendo nella società contemporanea e sottolinea anche quanto i tradizionali confini tra le diverse forme artistiche siano sempre più labili. La pop music è strettamente connessa allo sviluppo dei media, alla cultura di massa, all'universo giovanile e ai suoi linguaggi espressivi. Le nuove generazioni si rivelano portatrici di una spinta rivoluzionaria che esplode alla fine degli anni Sessanta. Una spinta che favorisce l’emergere di una vera e propria cultura giovanile. La musica pop/rock determina nuove tendenze ed è a sua volta influenzata dai fermenti sociali e culturali. Rappresenta la colonna sonora di intere generazioni, accompagnando non solo le diverse forme di intrattenimento ma anche l’impegno sociale, la necessità di appartenenza e l’esigenza di riconoscibilità e di protagonismo dei giovani. Il rock riflette l’universo giovanile, nei suoi riti e miti, oltre a rappresentare un significativo strumento di...

Non è musica leggera

Non è musica leggera

Autore: Franco Fabbri

Quella di definire una musica «al contrario» è una pratica più comune di quanto non sembri. Nell’Ottocento si dovette trovare un nome per la musica che non era d’arte né folk, e nacquero i concetti di popular music, di musica leggera, di musique de variétés. Ancora quarant’anni fa qualcuno la chiamava musica extracolta. E allora perché non definire la musica colta come quella musica «che non è leggera»? Spesso un cambiamento di prospettiva fa vedere le cose sotto un’altra luce. La prima parte di questo libro (con un’unica eccezione) contiene saggi su musiche nate fra l’inizio del Novecento e i primi anni Duemila, da Mahler a Donatoni, Sciarrino e France-sconi, passando per Ives, Bartók, Weill, Šostakovič, Schönberg, Bernstein, Glass, Zappa (lo Zappa «colto», naturalmente) e altri. La seconda parte contiene saggi teorici su musica e musicologia, che affrontano la musica eurocolta come una delle culture musicali del pianeta, non la sola. Non è musica leggera, appunto.

Simmel e la cultura moderna

Simmel e la cultura moderna

Autore: Consuelo Corradi , Donatella Pacelli , Ambrogio Santambrogio

Numero di pagine: 480
Lo spettatore musicale

Lo spettatore musicale

Autore: Piero Violante

Numero di pagine: 240

La musica come fattore di crisi e i musicisti come sismografi all’interno del loro contesto socio-culturale sono il tema di questa raccolta di saggi che trova la propria coerenza partendo dalle peculiarità della produzione artistica di Franz Schubert. Nella sua sequenza, va letto come un tentativo di illustrare il rapporto dialettico tra forma e società, nella convinzione che la forma sociale e la forma musicale siano liberamente interattive.

Musica e sociologia

Musica e sociologia

Autore: Marcello Sorce Keller

Numero di pagine: 161

La sociologia della musica è un campo di studi difficile da definire e da afferrare nel suo insieme. La difficoltà risiede nel fatto che, sotto l'etichetta di "sociologia della musica", si trovano catalogate cose davvero diverse ed eterogenee che vanno dall'indagine di tipo crudamente statistico-empirico (sulla ricorrenza di eventi particolari di vario genere) a grandi interpretazioni storico-filosofiche (che del fenomeno musica ambiscono a comprendere questioni addirittura essenziali). C'è poi la complicazione che i sociologi della musica fanno in ambito occidentale molto di ciò che gli etnomusicologi fanno nelle culture extraeuropee. Sociologia della musica ed etnomusicologia sono dunque campi di studio separati, ma imparentati. È possibile comprendere perché le cose stiano così ritracciando la storia delle idee che si sono sviluppate in sociologia e in antropologia, a partire dall'Ottocento, e che successivamente si sono riversate nelle "filiazioni musicofile" dei due grandi campi di studio. Alla luce di questa storia, il lettore troverà una breve ricognizione dei principali filoni di ricerca sociomusicale e della letteratura che fa capo a essi.

Il segreto della musica: L-DNA

Il segreto della musica: L-DNA

Autore: Giuseppe Monetti

Numero di pagine: 262

Dal silenzioso gene del linguaggio (Foxp2), alla robotica musicale, dalla teoria del caos fino a parallelismi con lo spaziotempo di Einstein e al bosone di Higgs, risulta possibile ipotizzare l’esistenza di un logobosone del linguaggio e si dimostra come una qualsiasi composizione musicale risulta traducibile in un sistema elicoidale simile a quello del DNA con una genesi logogravitazionale. Il mondo teorico esposto in queste pagine si fonde con quello reale nella sua interezza, viaggiando nel parallelismo esistente tra la musica e le scienze più diverse.

La canzone napoletana. Tra memoria e innovazione

La canzone napoletana. Tra memoria e innovazione

Autore: A. Pesce, M. Stazio

Numero di pagine: 472

Studiosi scrivono di un’imprenditoria musicale napoletana che, in un territorio considerato comunemente dalla storiografia economicamente arretrato e depresso, è in grado di tessere alleanze strategiche fra produzione culturale e segmenti economico-produttivi come il commercio e il turismo, e di produrre e diffondere, in sinergia con la stampa d’informazione e con le organizzazioni dello spettacolo dal vivo, prodotti con caratteristiche adatte a incontrare un pubblico vasto, internazionale, interclassista e multiculturale. Fra i diversi motivi d’interesse legati a un’indagine multidisciplinare sulla canzone napoletana, inoltre, c’è il fatto che essa rimane un “fattore distintivo” dell’immagine locale, dal quale sarebbe lecito aspettarsi ricadute nelle strategie di differenziazione del prodotto turistico napoletano e dei prodotti napoletani sui mercati globali.

Formazione e musica

Formazione e musica

Autore: Elena Madrussan

A partire dalla centralità della musica nella formazione della personalità, soprattutto giovanile, il volume offre una prospettiva pedagogica tesa a valorizzarne il significato estetico nel quotidiano. È nel vissuto del quotidiano, infatti, che educazione informale e formale s’incontrano (o si scontrano) nei processi di costruzione identitaria. Se da un lato, nell’analisi sociologica, la musica è vista soprattutto come fattore determinante per il condizionamento del gusto individuale, secondo processi di adesione e distinzione che caratterizzano la struttura della società, dall’altro lato, nell’analisi filosofica e antropologica, l’accento è posto sull’esperienza sensibile del mondo, dalla quale emergono occasioni decisive per la conoscenza personale e per l’azione sociale. Nell’intreccio critico tra questi due approcci prevalenti, l’analisi pedagogica si situa come apertura di orizzonti di consapevolezza e di significazione ideativo-generativa, capaci di incidere nella formazione delle soggettività emancipandole dalle attese sociali. Di qui la necessità di approfondire e valorizzare le potenzialità di senso della musica, soprattutto in relazione alla...

Musica pop ed educazione musicale

Musica pop ed educazione musicale

Autore: Oscar Francani

L’analisi del possibile connubio formativo tra popular music e nuove tecnologie, all’interno dei quattro ambiti fondamentali dell’educazione musicale (abilità vocali, abilità strumentali e compositive, ascolto e storia della musica), occuperà l’intero quinto capitolo. Cercando di individuare in che modo collocare all’interno di un discorso educativo, l’utilizzo di nuovi strumenti didattici informatici e lo studio della popular music come spazio di applicazione di nuovi modelli educativi, verranno prese in considerazione alcune realtà scolastiche visitate durante la mia ricerca, per arrivare a definire una possibile soluzione didattica che, in ambito anglosassone, viene descritta con i termini polymusicality e polimodality.

Sociologia Italiana - AIS Journal of Sociology

Sociologia Italiana - AIS Journal of Sociology

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 192

Rivista dell'Associazione Italiana di Sociologia.

Words and music

Words and music

Autore: Pierpaolo Martino

Numero di pagine: 144

Words and Music rappresenta il primo esito di una ricerca che ha visto coinvolti docenti di università di tutta Italia – tra cui Iain Chambers (Napoli), Silvia Albertazzi (Bologna), Enrico Reggiani (Milano), Augusto Ponzio (Bari) – e musicisti attivi sia in ambito concertistico (internazionale) che didattico, quali il M° Gianni Lenoci. La ricerca è ancora in corso e dovrebbe dare adito a ulteriori eventi – seminari, convegni, performance – e pubblicazioni (volumi, CD, supporti multimediali).

Fare musica insieme

Fare musica insieme

Autore: Alfred Schutz

Questo breve saggio appartiene all’opera più matura di Schutz e bene esplicita l’oscillazione della riflessione degli anni americani tra “pure theory” e “applied theory”. Come anticipa il sottotitolo, A Study in Social Relationship, l’interesse principale è quello di avviare una ricerca sulla struttura dell’interazione sociale e dimostrare che molte forme di comunicazione, dalle relazioni face to face alle più complesse mediazioni, possono essere spiegate solo in funzione del reciproco sintonizzarsi. La musica è quindi il tramite che Schutz qui sceglie per introdurci alla varietà dei problemi che ruotano intorno alla costituzione intersoggettiva della realtà. Pubblicato dall’Autore nella rivista «Social Research» (1951), e poi inserito nei Collected Papers vol. II , Making music together è qui riportato nella sua prima traduzione integrale in italiano, introdotto dal curatore che discute l’originalità di un progetto teso a far luce sull’aspetto non concettuale interno ad ogni forma di comunicazione e/o scambio sociale e l’applicabilità della teoria elaborata da Schutz, ai fini dell’orchestrazione della vita quotidiana.

L’armonia nel diritto. Contributi a una riflessione su diritto e musica

L’armonia nel diritto. Contributi a una riflessione su diritto e musica

Autore: Giorgio Resta

Numero di pagine: 347

Questo volume indaga le relazioni intercorrenti tra diritto e musica, seguendo in particolare tre registri tematici: a) il diritto della musica; b) il diritto nella musica; c) la musica nel diritto.

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