
ANNO 2019 LO SPETTACOLO E LO SPORT PRIMA PARTE
Autore: ANTONIO GIANGRANDE
Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.
Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.
Un figlio che racconta il padre. Un padre a volte lontanissimo, a volte lì, a un passo. Il figlio si chiama Simone, e il padre Walter. Fin qui, tutto normale. Salvo che i due di cognome fanno Annicchiarico, che abbreviato diventa Chiari. Come Walter Chiari, appunto: il padre in questione. Simone Annicchiarico racconta Walter Chiari. Un padre capace di capitare all'improvviso e dirgli si parte per l'Australia, così, da un momento all'altro. Un padre che dal cappello, sempre all'improvviso, imprevedibilmente, tira fuori incontri da lasciare senza fiato, da Macario a Roger Moore, da Gino Bramieri a Gene Hackman, da Ugo Tognazzi a una misteriosa diciannovenne oggi celebre soubrette... Una miriade di episodi, un solo strettissimo legame: la storia di un uomo unico raccontata come nessun altro avrebbe potuto raccontarla.
Le parole non dette rivelano molto di più di quelle che si sceglie di pronunciare. Mondi diversi, incubi o sogni, gesti mancati, scelte ancora inesplorate, felicità senza voce sono i sottili confini attorno a cui si muovono queste brevi narrazioni. Sorta di dialoghi mancati in cui la voce narrante si rivolge all'ipotetico interlocutore rivelando i sentimenti più segreti, le sfumature e la forza delle sensazioni più vive. Amanti, figli, genitori, bambini ma anche luoghi e paesaggi mettono in moto le storie che si aprono tutte con la medesima frase: Non ti ho detto. Non ti ho detto che mi hai commossa, non ti ho detto che ti amo, non ti ho detto che non capisco, non ti ho detto che sono brutta... Un ritornello che ritma e lega tra loro racconti molto diversi per ambientazione e per intensità. Così un ragazzo si rivolge all'amico, un vecchio al nipote, una amante all'amato, una signora al mendicante incontrato sulla via di casa, una moglie alla casa che l'aspetta. Sono voci che non prevedono una risposta ma che definiscono e includono l'altro nel loro stesso monologare.Attraverso una scrittura stringata ed essenziale, in ogni storia si rivelano altre vite possibili, occasioni...
Yoshua è il figlio di Dio, venuto in terra per portare il suo verbo tra gli uomini. Ha impressionato il popolo d’Israele con i suoi miracoli – ha resuscitato un morto, sfamato un’intera folla moltiplicando pani e pesci – e turbato la tranquillità dell’Impero romano. I suoi discepoli, nonostante qualche perplessità da parte delle mogli, sembrano seguirlo con fiducia cieca, finché Giuda non lo tradisce. Poi «trascorsero gli anni e i secoli. Le civiltà umane cambiarono di nome e di significato: l’Impero romano si dissolse, la croce di Yoshua diventò il simbolo di una nuova civiltà, capace di trasformare la vita degli uomini e i loro stessi pensieri, gli Ebrei abbandonarono la Palestina e poi vi ritornarono. Essendo un diavolo, Giuda di Quéirot non morì: o, per meglio dire, morirono i suoi corpi mentre lui vagava da un’epoca all’altra», fino a incarnarsi in Ali Agca, e attentare alla vita di Papa Giovanni Paolo II. La notte del lupo è la storia di tutte le storie, di come il bene non sia che un male rovesciato: è la storia di come le infantili follie umane finiscano per determinare ogni atrocità della storia.
Il compianto romanziere Sebastiano Vassalli, recentemente scomparso, nel corso della sua vita è stato un vivace polemista, capace di dividere gli animi sugli argomenti più disparati. Gli italiani sono gli altri raccoglie i suoi corsivi – apparsi su «Repubblica» e sul «Corriere della Sera» – che più hanno saputo creare un dibattito. «Nella prima fase della sua ideazione, questo libro doveva intitolarsi “guerre perdute”: ognuna delle sezioni che lo compongono rappresenta, infatti, un incontro-scontro con il carattere nazionale italiano, da cui l’autore è uscito sempre soccombente e qualche volta anche malconcio.» Così ci ritroviamo a riflettere su Don Milani e il suo Lettere a una professoressa: dovremmo davvero pensare il nostro sistema educativo sulla base degli insegnamenti di un «mascalzone» che considerava «scapaccioni, scappellotti, frustate e qualche salutare cinghiata» come strumenti didattici? E sulla mafia: perché c’è in Sicilia e non in Svezia? Non sarà perché «i siciliani si vogliono più bene degli svedesi»? La storia potrebbe finire per dare ragione ad Andreotti... E, poi, ancora sui premi letterari («dividono la letteratura per annate ...
Atipica, iconica, sorprendente, Maria De Filippi negli ultimi trent’anni ha – secondo le sue stesse parole – «vissuto nella scatola» che è la tv, guadagnandosi sul campo la qualifica di conduttrice nel significato più pieno e opponendo alla critica facile la consapevolezza della propria professionalità. I suoi programmi travalicano le generazioni e sono sempre riusciti a parlare a persone di ogni età, inclusa quella più difficile da raggiungere, i giovani, oggi prevalentemente orientati sulla fruizione on demand in rete. L’autore, attraverso articoli, interviste e notizie di prima mano, ricostruisce una “mariologia”, una poetica, una fenomenologia (come altri l’hanno chiamata) mariana, dimostrando fra l’altro quanto impegno e intuizione servano per confezionare un prodotto televisivo popolare.
SAGGIO (33 pagine) - SPORT - Una caleidoscopica carrellata fra i tifosi milanisti DOC, da quelli arcinoti come Abatantuono e Pellegatti a quelli insospettabili come Tom Cruise, Banderas o il "giovane" Chiellini, corredata con svariate dichiarazioni celebrative e gaffe esilaranti. Che personaggi come Diego Abatantuono, Carlo Pellegatti o Enzo Jannacci fossero milanisti DOC è risaputo, ma, pescando nel passato e nel mondo, chi avrebbe mai immaginato che anche Antono Banderas, Kimi Räikkönen, Laura Pausini, Carlo Cracco, Nicole Minetti, Novak Đoković, e i "giovani" Giorgio Chiellini e Vincenzo Montella fossero tifosi o simpatizzanti del Diavolo? In questa nostra ampia carrellata di vip milanisti, non solo avrete occasione di imbattervi in nomi insospettabili, suddivisi in categorie che vanno dagli attori ai cantanti, ai politici, ai giornalisti o ai calciatori, ma troverete anche svariate dichiarazioni "viste da vicino", cioè celebrative dal mondo rossonero, e "viste da lontano", magari anche pungenti da parte di chi "casciavit" non è. Dulcis in fundo, una gustosa rassegna di esilaranti gaffe riconducibili alla galassia rossonera. Dietro lo pseudonimo Marco Stretto si nasconde ...
Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.
Ci sono giorni in cui gli amici si presentano a sorpresa per cena e non resta che improvvisare. E altri in cui si avrebbe solo voglia di stare a casa per mettersi ai fornelli e sfogare la golosità. E poi giorni in cui viene voglia di stupire chi si ama con qualche leccornia speciale. Pensando a questi stati d'animo Benedetta Parodi ha raccolto più di 450 ricette, fotografate step by step e arricchite da suggerimenti per creare tavole a tema e preparare piatti adatti a vegetariani o intolleranti al glutine e alle uova. Un libro utile e ricchissimo, premiato da uno straordinario successo di pubblico.
Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.
Molti poeti e scrittori, più o meno noti, ma anche librai, editori, curatori di collane hanno, in questi anni, fatto dono ad Antonio Pellegrino di un loro testo. E lui li ha stampati, regalati, fatti girare. Soprattutto li ha raccolti, con cura e passione, e una dedizione pudica, da filologo, da classificatore, da appartato redattore di erbari. Questo non fa di lui un editore, ovvio: fa molto di più. (Massimiliano Varnai)
Donne di strada e grandi cortigiane, ruffiane e mezzane, case chiuse private e pubblici bordelli: fino al XVI secolo il mondo degli amori venali è onnipresente e tollerato. Gli uomini di governo e di Chiesa considerano la prostituzione inestirpabile e naturale, una forma di risposta spontanea alla miseria dei tempi e l'arma più efficace di lotta contro il caos. La Chiesa gregoriana, pur instauratrice di un ordine coniugale rigoroso, accetta la concupiscenza maschile e ammette donne votate al peccato. La giustificazione è quella del male minore: minore rispetto alla violenza, allo stupro, all'adulterio, all'incesto. L'elemento monetario aggiunge paradossalmente all'insieme un elemento positivo; il denaro, questo nemico di Dio, è l'amico della donna venale: giustifica e legittima la sua pratica e fa di lei una lavoratrice che riceve il prezzo della sua fatica. Rese socialmente visibili, le prostitute pubbliche si ritengono in grado, in Alta Germania come in Linguadoca, di far fronte agli abusi e di reclamare i propri diritti. Perfettamente integrate? Certamente no. Ma in grado di diventarlo? Probabilmente. Ma il tempo di promozione del corpo finisce bruscamente a metà del XVI...
La componente territoriale dei servizi sanitari e socio-sanitari è in una fase storico-culturale di rilevante espansione sia in termini di volumi di prestazioni, sia di importanza clinica. Questo fenomeno è reso possibile dai nuovi modelli di medicina, sempre più rivolti a contesti assistenziali ambulatoriali e diurni e a logiche preventive, e ha come obiettivo principale quello di dare risposta ai bisogni di assistenza sul territorio da parte di una quota crescente di pazienti anziani e affetti da patologie croniche. La complessità nell’organizzazione e nell’erogazione di tali servizi, nello specifico, richiede competenze manageriali e capacità organizzative da parte delle aziende e dei professionisti finalizzate al coordinamento delle prestazioni sanitarie e socio-assistenziali sul territorio. Nell’ambito di tale dibattito culturale, il presente volume propone un framework teorico e metodologico per la definizione e la rilevazione di alcune dimensioni rilevanti per un’efficace organizzazione dei servizi sul territorio: l’integrazione dei professionisti (siano essi medici di medicina generale, specialisti e altri attori) coinvolti nei percorsi di cura delle...
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