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La commedia all'italiana

La commedia all'italiana

Autore: Masolino D'Amico

Una storia del cinema comico nel nostro paese nel suo periodo più luminoso, dal dopoguerra alla metà degli anni settanta, sette capitoli che ripercorrono le tappe più importanti di un’arte solo apparentemente d’evasione, che, dopo la censura e le limitazioni del periodo fascista, si fa specchio dell’Italia e diventa uno strumento per raccontare in chiave umoristica la società. Autobiografia di un popolo, la commedia all’italiana descrive passioni, sogni, necessità, vizi e virtù di una intera nazione. Nel racconto di Masolino d’Amico accanto ai mostri sacri – attori come Totò, Sordi, Gassman, Mastroianni, Tognazzi, Manfredi, diretti dai maestri Monicelli, Risi, Germi, Comencini, Scola – trovano spazio storie e personaggi, vissuti in prima persona dall’autore e spesso trascurati dalla critica ufficiale, che hanno contribuito a fare grande il cinema italiano, trasformando lo sguardo sul presente in un genere cinematografico, per strappare un sorriso sulle piccole grandi miserie e fortune italiche.

La casa ritrovata

La casa ritrovata

Autore: Marinella Grosa

Numero di pagine: 144

Il nome del paese dove sono nato è stato per anni il mio personale tormentone. «Villarbasse» dicevo io. «Quel Villarbasse?» mi chiedevano subito. «Proprio quel Villarbasse» ero costretto ad ammettere ogni volta. Un po’ di tempo fa, qualcuno dei miei...

La giurisprudenza casalese collezione delle sentenze in materia civile, commerciale e amministrativa della Corte d'appello di Casale

La giurisprudenza casalese collezione delle sentenze in materia civile, commerciale e amministrativa della Corte d'appello di Casale

Qualcuno era comunista

Qualcuno era comunista

Autore: Luca Telese

«Non pensi che ora il pci dovrebbe cambiare nome?» è la domanda che viene rivolta ad Achille Occhetto, leader del più grande e anomalo partito comunista d’Occidente, nel giorno in cui cade il Muro di Berlino. Da quel novembre del 1989 saranno molte cose a cambiare mentre un mondo finisce, la storia accelera e la Sinistra italiana cerca con difficoltà di tenere il passo. Quella delle sue metamorfosi, dalla Svolta a oggi, è una vicenda che passa per molti leader – da Occhetto fino a Zingaretti – e si consegna a un presente pieno di sfide. È una singolare sinfonia di note epocali suonate in minore, dalla domanda del giornalista Riccardo Ehrman – l’italiano che «fece cadere» il Muro – alla manifestazione partigiana della Bolognina, dove una rottura storica col passato si consumò al cospetto di un solo fotografo. Ed è una colorata e dolorosa vicenda di popolo, che intreccia percorsi di vita simbolici: dal meccanico-pittore di Berlinguer al compagno che rubò il ritratto di Stalin; da Bruno, il grafico che inventò la quercia, a Palmiro, il volontario che nel baracchino dei fritti alla festa dell’Unità sosteneva fiducioso: «Matteo non se ne andrà mai». Nel...

Romanzo popolare

Romanzo popolare

Autore: Pedro Armocida , Laura Buffoni

Numero di pagine: 352

La storia che racconteremo si ambienta in Italia e comincia all’incirca nel 2000. Sono gli anni di L’ultimo bacio e L’uomo in più, L’imbalsamatore e Respiro, I cento passi e Le fate ignoranti. Anni in cui si afferma una nuova generazione di registi che di lì a poco renderà il cinema italiano di nuovo esportabile. Ma il 2000 è anche l’anno in cui il Grande Fratello televisivo spazza via ogni residua distanza tra soggetto e oggetto dello sguardo, tra pubblico e privato, e prefigura la “registrazione continua” della vita resa oggi possibile dai vari Google Glass e Lifelogging camera; iniziano in quel periodo a diffondersi gli smartphone, nascono iTunes e Wikipedia (e poi YouTube, Facebook e gli altri social network), sull’onda del nuovo valore-diktat della condivisione: “to share”, “condividere”, ma lo share è anche la misura monetizzabile su cui si fondano tutti i broadcaster del mondo. In questo scenario che corre velocissimo sui binari di una rivoluzione morale, tecnologica e della visione che sono ancora in atto, qual è il ruolo del cinema? Che posto ha la settima novecentesca arte nel mondo contemporaneo? E poi: il cinema è ancora un’arte...

Pesaro nell'età dei Della Rovere

Pesaro nell'età dei Della Rovere

Autore: Guido Arbizzoni , Antonio Brancati , Maria Rosaria Valazzi

Numero di pagine: 456
CASTOPOLI

CASTOPOLI

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

IL MOVIMENTO 5 STELLE...CADENTI

IL MOVIMENTO 5 STELLE...CADENTI

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 600

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Il nostro PCI

Il nostro PCI

Autore: Fabrizio Rondolino

Numero di pagine: 448

Le tessere, i manifesti, i leader. E ancora immagini uniche, cimeli, aneddoti: a 100 anni dalla fondazione del PCI un viaggio sentimentale in una stagione epica: «La tessera del PCI è oggi il coriandolo colorato di un mondo che non c'è più: ne è un frammento minore e minimo, e tuttavia di grande significato, sia per la storia dell'iconografia e della propaganda comunista, sia per il valore sentimentale che ha rivestito nella storia soggettiva di chi in quel partito ha militato e, soprattutto, vissuto.». Sono passati cento anni dal 1921, l'anno in cui i comunisti si separarono dai socialisti, e dalla prima tessera del grande partito di massa che segnerà la storia del nostro Paese. E proprio dalle immagini delle tessere, raccolte nel tempo dall'autore, nasce questo volume: una collezione che ripercorre le evoluzioni politiche e iconografiche vissute dal partito di Gramsci, Togliatti e Berlinguer fino allo scioglimento nel 1991. Alle tessere si aggiungono le spille dei movimenti sindacali e operai, i manifesti delle campagne elettorali dalla Costituente in poi, le cartoline e le medaglie, le coccarde delle Feste dell'«Unità», la stampa clandestina: una galleria di...

ANNO 2021 I PARTITI QUINTA PARTE

ANNO 2021 I PARTITI QUINTA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Proteggere e dominare

Proteggere e dominare

Autore: Aldo A. Settia

Numero di pagine: 450

A cavallo del primo millennio, in un momento segnato da sviluppo economico e da pericoli incombenti, mentre si vanno dissolvendo i regni postcarolingi, si assiste in Italia alla creazione ex novo di abitati difesi. Per almeno cinque secoli la presenza dei castelli, non solo influenza la multiforme variabilità degli insediamenti umani, ma si fa supporto di poteri locali che, supplendo alla perduta efficacia dell’autorità centrale, provvedono alla protezione delle popolazioni rurali e, nel contempo, le mantengono sottomesse. Il libro ripercorre le impronte lasciate dai castelli nel tessuto insediativo italiano nei secoli centrali del medioevo e le relazioni molteplici tra castelli e città, specialmente nel quadro di alcune specifiche realtà regionali, proponendo, infine, un consuntivo generale delle implicazioni fra gli aspetti più propriamente tecnici delle fortificazoni, la dinamica del popolamento rurale e lo svolgimento dell’attività militare.

Un'arma poderosissima. Industria cinematografica e Stato durante il fascismo 1922-1943

Un'arma poderosissima. Industria cinematografica e Stato durante il fascismo 1922-1943

Autore: Daniela Manetti

Numero di pagine: 263
Introduzione alla metodologia del cineforum

Introduzione alla metodologia del cineforum

Autore: Alberto Bourlot

Numero di pagine: 208

Un altro? Ancora un libro sul linguaggio audiovisivo e sull’analisi del film? Non sono già abbastanza le opere di questo tipo che – più o meno polverose – popolano gli scaffali delle librerie? Questi immagino possano essere gli interrogativi che...

Annali della giurisprudenza italiana raccolta generale delle decisioni delle Corti di cassazione e d'appello in materia civile, criminale, commerciale, di diritto pubblico e amministrativo, e di procedura civile e penale

Annali della giurisprudenza italiana raccolta generale delle decisioni delle Corti di cassazione e d'appello in materia civile, criminale, commerciale, di diritto pubblico e amministrativo, e di procedura civile e penale

Immagini della Modernità

Immagini della Modernità

Autore: Claudio Siniscalchi

Numero di pagine: 320

Questo studio si apre con l'analisi di un film italiano, Ossessione (1943) di Luchino Visconti, e si conclude con l'analisi di una altro film italiano, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini. In mezzo c’è la storia del cinema europeo sviluppatasi nell’arco di tempo compreso tra la fine del secondo conflitto mondiale e i primi anni Sessanta del Novecento (nella vicinanza di un passaggio epocale per la cultura occidentale, il sessantotto). Il confronto con alcuni film «esemplari» - essendo le opere cinematografiche un prezioso «documento» per interpretare la storia – consente un avvicinamento alle questioni di maggior rilievo dell’epoca della secolarizzazione. Il neorealismo rappresenta la rivoluzione estetica dalla quale prende avvio il cinema moderno. La politica degli autori a livello teorico, la successiva nouvelle vague e soprattutto il nuovo cinema d’autore affermatosi negli anni Sessanta, non rappresentano solo una «forma» nuova. La «forma» naturalmente ha una rilevanza non trascurabile. Ma dietro le questioni meramente formali, se si amplia il campo di osservazione, si scorgono le profonde mutazioni antropologiche. Il neorealismo...

ANNO 2017 SECONDA PARTE

ANNO 2017 SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 500

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Il cinema neorealista italiano

Il cinema neorealista italiano

Autore: Gian Piero Brunetta

Numero di pagine: 326

«Negli anni inaugurati da Roma città aperta, il pubblico è al tempo stesso destinatario e protagonista e lo schermo diventa proiezione dell’anima collettiva. La gente va al cinema per ritrovare le speranze che la guerra ha disperso, per sentir parlare dei propri problemi, per vedere dei personaggi con i quali si identifica in tutto. Il cinema del dopoguerra attraversa, in modo più o meno inconsapevole, la storia del paese. Per merito di Rossellini e De Sica, ma anche di De Santis, Visconti, Germi, Lattuada, Soldati, Castellani, Zampa e di titoli che in vario modo rientrano nel campo di tensioni del neorealismo, si assiste a una bruciante scoperta dell’Italia, con tutti i suoi problemi e la sua voglia di ripartire da zero.» Di fatto, il cinema italiano del dopoguerra riparte da zero e ridisegna interamente l’organizzazione dell’industria culturale. Nel giro di poco la risorta Cinecittà stravincerà la lotta impari con il cinema americano, affiancando i capolavori del neorealismo a grandi successi di botteghino come le coproduzioni alla Quo vadis?, i film di Totò, le pellicole di Sofia Loren e Gina Lollobrigida.

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