
Il volume raccoglie gli scritti di David Hume sulla guerra: L’insurrezione giacobita del 1745 e la difesa del prevosto di Edimburgo, L’incursione britannica del 1746 sulla costa francese e La spedizione del 1748 presso le corti di Vienna e Torino. I primi due, qui pubblicati per la prima volta in italiano, fanno luce sulla guerra civile e sul conflitto Inghilterra-Francia, mentre il terzo riproduce integralmente un diario di viaggio tra le capitali europee settecentesche in tempo di guerra. Tali testi, da cui emerge lo sguardo realista e a tratti ironico di Hume sulla “miserabile guerra”, si collocano in una fase decisiva per lo sviluppo del suo pensiero politico e ci consegnano una figura inedita del filosofo come cultore dell’arte bellica, esperto di strategie militari, ufficiale amico di generali e ministri, osservatore acuto delle personalità dei sovrani e delle dinamiche internazionali.
495.1.6
Lo studio dell’Uddhava-gītā rappresenta una sintesi straordinaria che permette al neofita di cogliere in panoramica l’intera cultura dei Veda e delle Upanisad. È questo il “testamento” finale di Krishna; egli, prima di tornare nel suo regno dal fascino infinito, ha rivolto ad Uddhava un invito per ogni essere vivente: è l’invito della bellezza eterna, della pura contemplazione nell’azione, è il segnale per andare oltre ogni illusione... Nell’Uddhava-gītā sono presenti alcuni temi già trattati nel dialogo con Arjuna, ma tali temi vengono qui approfonditi e svelati secondo prospettive esoteriche ignote all’altra gītā. In particolare il tema fondamentale della Bhakti (devozione) viene esaminato in modo così dettagliato da rappresentare un unicum rispetto ad ogni altra scrittura devozionale vedica.
Una riflessione maturata negli accesi dibattitidegli anni ’60 sul tema dell’autonomia delle discipline, contro la quale Feyerabend argomentaappoggiando le proprie posizioni su esempi ecasi storici provenienti dai contesti disciplinaripiù disparati e sorprendenti: da una valutazionecritica dell’empirismo, alla disputa tra cattolici eprotestanti; da problematiche riguardanti il teatroal conflitto fra le teorie dei colori di Newtone Goethe. La ricca intervista rilasciata da Feyerabend nel 1985 a Grazia Borrini, permette poidi valutare, in qualche misura, l’evoluzione delsuo pensiero, scorgendo già nello scritto deglianni ’60 i germi di una riflessione sviluppatasipienamente in seguito.
495.232
2000.1314
Il confronto permanente con il pensiero antico di conoscenza e dialogo svela nel mondo d’oggi la rilevanza di appellarsi ancora al discorso in una maniera che risulta utile a chiarire gli stessi limiti epistemologici di certe discipline, per discutere infine sulla filosofia, sul metodo scientifico e sulla storia della cultura scientifica. Infatti, a partire dalla filosofia antica, si stabiliscono nel tempo dei momenti nei quali si è portati a seguire una marcata significazione che conduce all’epistemologia e a una versione differenziata dei saperi evidenziati dal corso delle/nelle materie filosofiche e scientifiche. In particolare il dialogo si rappresenta come pratica sociale, oltre che letteraria. Ciò si compie quasi naturalmente e a partire dai principali pensatori e filosofi greci che fronteggiano in prospettiva una critica progressiva al modello idealistico anche se mantengono i suoi riferimenti più generali. Una attenzione particolare va rivolta alla logica minore (che studia le leggi del pensiero) e alla definizione del discorso in Michel Foucault che parlava della necessità nel secolo scorso di imporre una liberazione del pensiero e della storia delle idee dalla...
Con la presente traduzione, condotta sulla recente edizione critica tedesca delle opere di Walter Benjamin, Il concetto di critica d’arte nel Romanticismo tedesco appare in veste monografica per la prima volta in Italia. Nel 1919, il filosofo tedesco concluse la sua carriera da studente universitario con questa dissertazione. Per il suo rigore, la profondità delle intuizioni e la sua struttura sistematica, quest’opera è diventata un costante riferimento negli studi sul Romanticismo tedesco. Il suo testo è tuttavia altrettanto importante poiché vi si trovano, ancora in germe, alcuni tra i motivi fondamentali del pensiero maturo di Walter Benjamin.
Benvenuti in un giardino rigenerativo ideato per promuovere il benessere, prevenire il disagio, sostenervi nella quotidianità, attraverso l’”Educazione al Cambiamento”. Quali sono i “demiurghi” che hanno reso possibile “Ritrovare la felicità” attraverso la “ri-costruzione di noi stessi” per l’umanità? Nel vivaio in cui scoprire la felicità riuniremo educatori, pedagogisti, psicologi, filosofi, scrittori, sociologi. Abbiamo accolto il pedagogista Martin Buber per desiderare di assumere un compito che affermi e confermi l’umano; Il pedagogista Paulo Freire ci ha accompagnato, nel creare un uomo che voglia un mondo nuovo; Don Lorenzo Milani ci ha guidati nella scoperta di cosa può generare una parola, in un dialogo “vero”, improntato alla ricerca di “Valori. La proposta è quella di chi vuole coniugare il principio di continuità proposto da Dewey, alla meta- riflessione del professionista riflessivo di Schön. E’ possibile nell'epoca della post-modernità “Ritrovare la Felicità, ri-costruendo se stessi e facendo riemergere l' “Umanità”. Quale consapevolezza svilupperà la nostra “seconda identità umana”? Cosa ha a che fare in tutto...
La nascita dell’idea che ha cambiato il mondo Dall’inizio dei tempi la creatività e l’ingegno scientifico si sono sviluppati di pari passo con la capacità dell’uomo di generare orrori. Queste spinte parallele hanno condotto l’umanità verso una scoperta in grado di cambiare per sempre il modo in cui conosciamo l’universo: la teoria della relatività generale. Sono in pochi a ricordare che, durante la Grande Guerra, il massacro sistematico che sconvolse l’Europa dal 1914 al 1918 fu proprio la causa dell’intuizione di Albert Einstein. Il grande fisico formulò infatti la sua teoria rivoluzionaria stremato dalla fame. Alcuni dei più brillanti scienziati dell’epoca erano impegnati a opporsi ai nazionalismi, oppure a diventare pedine nelle mani del potere, che usava la loro conoscenza per sviluppare le micidiali armi chimiche. La relatività era una scoperta rivoluzionaria al punto da rimettere in discussione la concezione dell’intero universo e gli scienziati che la sostenevano vennero perseguitati, così come i giornali che ne avevano parlato. L’astronomo inglese A.S. Eddington guidò una pericolosissima spedizione per provare la fondatezza della teoria di...
1305.246
Il 10 maggio 1901 Giovanni Laterza diffondeva una circolare nella quale annunciava l'esordio della casa editrice Laterza con i volumi della "Piccola biblioteca di cultura moderna" e il cantiere della "Biblioteca di Cultura Moderna". Ai primi, incerti, passi di un'iniziativa con forte matrice locale seguì l'incontro con Croce e il decollo di una sigla che da allora ha acquisito un solido posto nell'editoria italiana ed europea. Nel 2001 è stata realizzata la prima edizione di questo Catalogo storico, per celebrare il centenario della casa editrice ma anche per onorare la memoria di chi l'ha guidata, trasformata, rilanciata, dal secondo dopoguerra alle soglie del Duemila: Vito Laterza, scomparso nel maggio di quell'anno. Questa edizione del Catalogo, aggiornata al 31 dicembre 2020, viene pubblicata vent'anni dopo per testimoniare come l'impegno di Vito Laterza, al pari di quello del fondatore Giovanni Laterza, è stato portato avanti. Con problemi, soluzioni e iniziative nuovi, ma sempre con l'obiettivo di selezionare, dare forma, diffondere contenuti culturali di qualità. Nel Catalogo storico sono contenuti tutti i titoli pubblicati in centoventi anni dalle Edizioni Laterza....
495.207
Grazie alla crescente importanza delle teorie sociali e all’attenzione rivolta dalla cultura contemporanea agli studi sulla natura umana, gli scritti di Arnold Gehlen, filosofo e sociologo tedesco, vengono tradotti e commentati in varie lingue e in diversi ambiti culturali. Questo volume vuole offrire un contributo al ricco dibattito internazionale sul significato delle sue posizioni, specie con riferimento alle delicate domande concernenti la “disposizione” dell’uomo per la tecnica, il ruolo della morale e il valore delle istituzioni.
495.1.2
495.222
Sebbene gli studi critici italiani intorno al pensiero di Ernst Bloch, soprattutto negli ultimi anni, si siano espressi con un particolare vigore, mancava ancora una ricostruzione teorica e storica adeguata della filosofia della musica in Geist der Utopie, che tenga conto da un lato della concezione primigenia dell’utopia, quale si presenta in questa stessa opera, e dall’altro lato della ricca ed elaborata costellazione di figure, nelle quali si sviluppa proprio il concetto di utopia, che deve gran parte della sua ispirazione e genesi teoretica alle riflessioni su tematiche filosofico-musicali. Si tratta, allora, cominciando da Geist der Utopie, di rintracciare i concetti chiave della filosofia della musica in tutta l’opera di Bloch.
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