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Nel labirinto del passato

Nel labirinto del passato

Autore: Tommaso di Carpegna Falconieri

Numero di pagine: 216

Costantino donò l'impero al papa? I Templari hanno scoperto l'America? Un esercito di spettri fermò i tedeschi durante la prima guerra mondiale? Lo sbarco sulla Luna fu un falso ricostruito negli studi televisivi? È vero che i campi di sterminio non sono mai esistiti? E perché le statue di Cristoforo Colombo vengono abbattute? La storia è sempre stata oggetto di manipolazioni e falsificazioni. Oggi sembra proprio essersi smarrita: aiutiamola a ritrovare la strada. «Papà, a che serve la storia?»: questa era la domanda che quasi 80 anni fa Marc Bloch poneva all'apertura di Apologia della storia, un libro che ha segnato generazioni di lettori. Oggi, di fronte a un tempo radicalmente diverso dal passato, dove le categorie di continuità tra le generazioni appaiono saltate, la risposta più semplice sembra essere: «a nulla». La storia sembra diventata nient'altro che un racconto suggestivo, da rendere il più possibile spettacolare, intrigante e misterioso. Se poi ci si inventa qualcosa, pazienza, tanto è sempre più arduo distinguere tra fatto e racconto, tra avvenimento e propaganda, tra vita reale e virtual reality. Ma è proprio per questo che la storia serve, anzi è...

L'ultimo ebreo

L'ultimo ebreo

Autore: Ivo Scanner

Numero di pagine: 340

L’ultimo ebreo è un romanzo che ha gli ingredienti tipici del noir e del thriller, ma si svolge in due universi paralleli, immaginando un mondo in cui la Seconda guerra mondiale è stata vinta dai nazifascisti e lo sterminio degli ebrei è arrivato a compimento. Ambientata nel 1958, la trama si impernia su due protagonisti principali, l’uomo accusato di essere l’ultimo ebreo, un italiano, e il maggiore nazista che gli dà la caccia. La fuga dell’ultimo ebreo parte da Berlino e si conclude in una Roma mussoliniana, con una rivelazione che scompagina le certezze iniziali. Nella seconda parte, Sotto la casa, l'incubo nazista si ripresenta ai nostri giorni, in un differente universo, più simile a quello in cui viviamo: i giovani di un centro sociale occupano un vecchio casolare abbandonato, ma scopriranno che quell’edificio nasconde molti segreti e molti misteri. In chiusura del volume, un saggio di Fabio Giovannini sull'ucronia (le situazioni storiche alternative, diverse da quelle realmente avvenute) nella letteratura e nell'immaginario.

La svastica sul sole. Un caso di storia controfattuale

La svastica sul sole. Un caso di storia controfattuale

Autore: Tomas Bolettino

Numero di pagine: 96

Il volume propone un’analisi in termini narratologici del romanzo di Philip K. Dick La svastica sul sole, sottolineando come l’opera in questione non solo sia un ottimo prodotto di fantascienza, ma anche come possa funzionare in termini di storia controfattuale tramite l’analisi di eventi storici, reali e del romanzo e le loro relazioni semiotiche, permettendo di evidenziare come la narrazione presenti un mondo alternativo ma che “avrebbe potuto essere”. Indice: RingraziamentiPrefazioneIntroduzioneLe premesse teoriche Semantica dei mondi possibiliCooperazione interpretativaStoria controfattuale e letteraturaUn mondo controfattuale: L’Universo dello Specchio di Star Trek Philip K. Dick e i mondi alternativi Wn e W(-n) I mondi alternativi nella poetica dickianaLa struttura di WnI fatti storici in W(-n) Controfattualità e accessibilità tra i tre mondi Plausibilità storica degli eventi di Wn e W(-n)Plausibilità dei personaggi storici: Roosevelt e HitlerL’accessibilità come evento del romanzoIl sequel del romanzo: un interessante accenno alla Nebenwelt La Svastica sul Sole e la poetica di Philip K. DickBibliografia

Hybris

Hybris

Autore: Alistair Horne

Numero di pagine: 400

Una riflessione sulla sconfitta attraverso sei battaglie simbolo del Novecento, da Port Arthur a Mosca, da Pearl Harbor alla guerra dei Sei giorni.

Le lettere

Le lettere

Autore: John Cheever

Numero di pagine: 448

“Conservare una lettera è come cercare di preservare un bacio” diceva John Cheever per esortare parenti e amici a gettare quelle che lui scriveva. E proprio perché convinto che i destinatari gli avrebbero dato ascolto, il Cechov dell’America suburbana ha confidato per lettera pensieri e timori, eventi importanti e cose di tutti i giorni, e lo ha fatto con un candore, una freschezza, un senso dell’umorismo, una verità che non si riscontrano neppure nei diari. Recuperata e riunita dal figlio dello scrittore, la corrispondenza di Cheever può essere considerata a tutti gli effetti un’autobiografia involontaria, e per questo più sincera e incantevole di una normale autobiografia. “Queste lettere sono le piscine delle villette coi giardini curati; sono l’estate; sono il chiacchierare del tempo e di altre minuzie; sono le persone care alle quali amorevolmente mentiamo; sono lo scrivere frettolosamente a macchina per parlare di questa vita.” Tommaso Pincio

La forza del mito

La forza del mito

Autore: Marcello Flores

Numero di pagine: 240

A cento anni dalla Rivoluzione russa e a venticinque dal crollo dell’Unione sovietica, si deve tornare a fare i conti con alcune questioni cruciali: qual è il ruolo della Rivoluzione d’ottobre nella storia? Che impatto ha avuto in Occidente e nel resto del mondo? Marcello Flores ha una risposta radicale: la creazione del primo stato socialista costituisce la tomba del socialismo, se con questo s’intende il progetto di ribaltamento del sistema capitalista. L’origine di questo fallimento, spiega Flores, sta nella vittoria del bolscevismo. Perché l’imporsi del comunismo sovietico come unico modello vincente ha finito per sostituire il socialismo e la sua spinta rivoluzionaria con il dogma della difesa dell’Urss, con l’idea che la rivoluzione corrisponda alla conquista giacobina del potere, con la necessità di costruire uno stato forte, aggressivo ed espansionista. Flores ritorna alle radici della rassegnazione con cui la gran parte del movimento operaio ha ceduto ai dogmi del comunismo sovietico, rinunciando alla prospettiva di un cambiamento di sistema che il socialismo, dalla metà dell’Ottocento alla Rivoluzione, aveva perseguito e dibattuto in una grande...

Lezioni di strategia

Lezioni di strategia

Autore: John Lewis Gaddis

Numero di pagine: 368

Esistono criteri strategici generali in grado di assicurare la vittoria nella guerra contro i nemici, oppure nella lotta contro un avversario politico? O che, semplicemente, possano garantire maggiori probabilità di successo quando si devono affrontare e risolvere situazioni critiche? John Lewis Gaddis, storico della guerra fredda e autorevole esperto di politica internazionale, risponde a questi interrogativi traendo spunto da un enigmatico frammento del poeta greco Archiloco: «La volpe sa molte cose, ma il riccio ne sa una grande». In un serrato confronto sia con i classici della storiografia (da Erodoto a Tucidide), del pensiero strategico (da Clausewitz a Sun Tzu) e del pensiero politico (da Machiavelli a Isaiah Berlin), sia con le opere di sant'Agostino e l'immortale Guerra e pace di Tolstoj, per citare solo alcune delle sue numerose fonti, Gaddis rivisita eventi e snodi epocali della storia dell'Occidente per mostrare gli esiti felici, o viceversa fallimentari, delle diverse scelte strategiche adottate dai protagonisti. Dal disastroso progetto d'invasione della Grecia del «re dei re» persiano Serse alle drammatiche contorsioni della guerra del Peloponneso, dalla...

Berlino 1945

Berlino 1945

Autore: Antony Beevor

Numero di pagine: 520

Prosecuzione ideale di Stalingrado, quest'opera racconta un altro assedio: la battaglia casa per casa con la quale l'Armata Rossa conquistò Berlino nel maggio del 1945, ponendo fine alla guerra in Europa. Il racconto, corredato da un ricco apparato illustrativo e cartografico, non si limita all'epilogo, ma abbraccia per intero gli ultimi mesi del conflitto, decisivi e atroci: l'avanzata sovietica e la resistenza accanita delle forze tedesche; la tragedia dei profughi della Prussia orientale; la vendetta dei sovietici in risposta alle atrocità commesse dai nazisti quando occupavano buona parte della Russia; il delirio di Hitler nel bunker in attesa di un miracolo che rovesciasse all'improvviso le sorti della guerra; la rivalità fra gli Alleati; i suicidi e le fughe misteriose dei gerarchi nazisti. Questa tragica vicenda viene rivista alla luce dei nuovi documenti emersi dagli archivi (soprattutto russi, ma anche tedeschi, americani, inglesi francesi e svedesi) e delle molte interviste con i soldati e i civili di entrambi i fronti. Grazie alle sue straordinarie doti di narratore, Antony Beevor riesce a ricostruire gli atti, i pensieri, le scelte dei capi politici e militari e la...

La seconda guerra mondiale

La seconda guerra mondiale

Autore: Antony Beevor

Numero di pagine: 1114

Giugno 1944: sulla costa della Normandia gli Alleati catturano il coreano Yang Kyoungjong. Yang è stato arruolato a forza dall'esercito imperiale nipponico, dall'Armata Rossa, dalla Wehrmacht, ed emigrerà poi negli Stati Uniti. È solo uno dei protagonisti del ricco mosaico composto da Antony Beevor in un'opera ardita e avvincente che, attingendo alle ultime scoperte d'archivio, affronta la seconda guerra mondiale da una prospettiva nuova. Beevor spazia da fronti noti ad altri meno conosciuti, dal Sahara alla giungla birmana, dalle atrocità dei gruppi d'assalto delle SS e dei gulag sovietici fino alla barbarie dello scontro sino-giapponese. E sul solido telaio di un racconto globale del conflitto, tesse i fili di mille micro-storie personali, restituendo alla guerra più crudele e distruttiva che il mondo ricordi una dimensione e una verità profondamente umane.

La Croce e la Mezzaluna

La Croce e la Mezzaluna

Autore: Alberto Leoni

Numero di pagine: 464

Gli avvenimenti dell’11 settembre 2001, che avevano gettato ombre angosciose sul futuro dell’umanità, non sono stati dimenticati (non del tutto, per lo meno) e non hanno perduto uno iota del loro valore storico, nonostante la smemoratezza e l’incoscienza dell’Occidente. Nella loro cifra simbolica gli attentati di al Qaeda, condotti in luoghi ove era inimmaginabile potessero accadere, recano ancora un secco, ma significativo messaggio: la forma di vita occidentale divenuta egemone sull’intera Terra può essere vinta attraverso la guerra del terrore, odierna modalità di quel duro conflitto che per secoli oppose (e oppone) cristiani e musulmani in Europa, Asia e Africa. Di questo conflitto Alberto Leoni narra la storia dalle guerre arabo-bizantine ai giorni nostri, situando il confronto militare e le relative operazioni belliche (battaglie, assedi, strategie) entro i sistemi di valori propri delle civiltà islamica e cristiana e rendendo, in pari tempo, contemporaneo un passato con troppa faciloneria rimosso per convinzioni ireniche o per opportunismo politico. Emerge da queste pagine una verità incontrovertibile, che l’asfittica e provinciale storiografia italiana non ...

La metamorfosi del mondo

La metamorfosi del mondo

Autore: Ulrich Beck

Numero di pagine: 248

«Non capisco più il mondo»: è l'affermazione su cui si troverebbe d'accordo la maggioranza delle persone di ogni parte del globo. E con ragione. Il nostro mondo è attraversato da un vero e proprio processo di metamorfosi: non è cambiamento sociale, non è trasformazione, non è evoluzione, non è rivoluzione, non è crisi. La metamorfosi è una modalità di cambiamento della natura dell'esistenza umana. Chiama in causa il nostro modo di essere nel mondo. È innegabile che viviamo in un mondo sempre più difficile da decodificare. Non sta semplicemente cambiando: è in metamorfosi. Ciò che prima veniva escluso a priori, perché totalmente inconcepibile, accade. Sono eventi globali che passano generalmente inosservati e si affermano, al di là della sfera della politica e della democrazia, come effetti secondari di una radicale modernizzazione tecnica ed economica. Basta pensare alla serie di avvenimenti accaduti negli ultimi decenni: la caduta del Muro di Berlino, gli attentati dell'11 settembre, il catastrofico mutamento climatico in tutto il mondo, il disastro del reattore di Fukushima, fino alle crisi della finanza e dell'euro e alle minacce alla libertà create, come ci...

Prima lezione di storia contemporanea

Prima lezione di storia contemporanea

Autore: Claudio Pavone

Numero di pagine: 244

Al passato ci si può volgere sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l'erba che coprono corti e palagi; ricostruire, per compiacercene o dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una sua parte.

Ulisse di James Joyce

Ulisse di James Joyce

Autore: James Joyce

Numero di pagine: 1000

Una nuova e originale traduzione del capolavoro di Joyce per il centenario della prima pubblicazione. Edizione interamente annotata e completa di schede di sintesi per agevolare la comprensione del testo. L’Ulisse di Joyce è una parodia moderna dell’Odissea. Episodi e personaggi riecheggiano le vicende omeriche, seppur attraverso ricercati espedienti narrativi come i tanti riferimenti letterari e non disseminati nel libro. I tre protagonisti si inseguono, avvicendandosi sulla scena, per le strade di Dublino nell’arco di una giornata, il 16 giugno 1904. Essi ricalcano i mitici personaggi omerici: Stephen Dedalus è Telemaco; Leopold Bloom, Ulisse; Molly Bloom, Penelope. Dedalus è in cerca di un padre, seppur putativo, e di un rifugio dalle sue oppressioni: patria, chiesa e impero britannico. Egli rappresenta il giovane artista, Joyce stesso, con tutte le sue teorie più ardite. Bloom non disdegna la compagnia del giovane Stephen ma quello che vuole soprattutto è riconquistare la moglie Molly che nel frattempo lo tradisce. Bloom rappresenta l’uomo comune, nei suoi ragionamenti o nelle sue esigenze, ma per la sua rappresentazione a tutto tondo, con le sue plurime capacità ...

Ulisse

Ulisse

Autore: James Joyce

Numero di pagine: 972

«Il più bello e interessante dei soggetti è quello dell'Odissea. È più grande e più umano di quello dell'Amleto, superiore al Don Chisciotte, a Dante, al Faust... A Roma, quando avevo finito circa la metà del Portrait, mi resi conto che l'Odissea doveva esserne il seguito». Così nel 1917 James Joyce spiegava a Georges Borach. E cominciò a scrivere l'Ulisse, che uscì a Parigi il 2 febbraio 1922, giorno del suo quarantesimo compleanno, per iniziativa di un'intraprendente americana di Baltimora, la ventitreenne Sylvia Beach. Sei anni di intenso lavoro, di stesure e continue revisioni per trasformare il grande mito in grande pantomima. Diciotto episodi, diciotto luoghi, diciotto ore e momenti, diciotto stili, una miriade di personaggi e situazioni per raccontare l'eroicomica giornata di un ebreo irlandese di origini magiare, l'agente pubblicitario Leopold Bloom. Un uomo a spasso per Dublino dalle otto alle due di notte del 16 giugno 1904: le sue azioni, i suoi pensieri, le azioni e i pensieri della città, delle cose, della gente che incontra, di Stephen Dedalus, ovvero l'altra parte di sé, il giovane intellettuale in cerca di un padre (così come Bloom è in cerca di un...

Vita e campagne del duca Arturo di Wellington nell' India e nell'Europa sino alla battaglia di Waterloo inclusivamente, estratte dall'opera del cavaliere (Giorgio) Elliot e d'altri autentici documenti inediti. Di G. L

Vita e campagne del duca Arturo di Wellington nell' India e nell'Europa sino alla battaglia di Waterloo inclusivamente, estratte dall'opera del cavaliere (Giorgio) Elliot e d'altri autentici documenti inediti. Di G. L

Autore: Giorgio Elliot

L'alienista

L'alienista

Autore: Caleb Carr

Numero di pagine: 480

Su Netflix la serie più attesa dell'anno Bestseller del New York Times Un successo internazionale pubblicato in oltre 24 Paesi NEW YORK 1896. Il reporter John Schuyler Moore riceve la chiamata inaspettata di Laszlo Kreizler – psicologo e “alienista” –, un suo amico di vecchio corso. Il dottore lo prega di raggiungerlo al più presto per assistere al ritrovamento di un cadavere. Il corpo è stato orrendamente mutilato e poi abbandonato nelle vicinanze di un ponte ancora in costruzione. La vista di quel macabro spettacolo fa nascere nei due amici un proposito ambizioso: è possibile creare il profilo psicologico di un assassino basandosi sui dettagli dei suoi delitti? In un’epoca in cui la società considera i criminali geneticamente predisposti, il giornalista e il dottore dovranno fare i conti con poliziotti corrotti, gangster senza scrupoli e varia umanità. Scopriranno, a loro spese, che cercare di infilarsi nella mente contorta di un assassino può significare trovarsi di fronte all’orrore di un passato mai cancellato. Un passato pronto a tornare a galla di nuovo, per uccidere ancora. Bestseller internazionale pubblicato in oltre 24 Paesi Su Netflix la serie TV...

Un ragionevole uso dell'irragionevole

Un ragionevole uso dell'irragionevole

Autore: Flannery O'Connor

Numero di pagine: 140

«A parer mio quasi tutti sanno cos’è una storia, fino a che non si siedono a scriverne una». Così afferma Flannery O’Connor in uno dei suoi saggi. E considerazioni analoghe, sulla scrittura, sui suoi dilemmi e sul mistero della creatività, si possono trovare in molte delle lettere nelle quali discute della sua opera e chiede consigli ad amici del calibro di Robert Lowell o Elizabeth Bishop.Un ragionevole uso dell’irragionevole (che raccoglie in un solo volume Nel territorio del diavolo e Sola a presidiare la fortezza) si rivolge tanto a scrittori che non hanno mai provato a raccontare una storia quanto a quelli che lo fanno abitualmente, per cercare di scoprire qual è la natura e qual è lo scopo di questo mestiere. E se nei saggi l’autrice, pur rifiutando ogni degenerazione moralista, mette apertamente in campo la sua profonda religiosità cattolica e ci offre esempi cristallini di teoria letteraria in cui i concetti di grazia e di mistero acquistano forza e fascino, nelle lettere ci guida in un mondo popolato da autori, lettori, critici e agenti, intrecciando alle riflessioni letterarie un florilegio di osservazioni amare, ma sempre ironiche, su ogni aspetto del...

Sciamanesimo senza sciamanesimo

Sciamanesimo senza sciamanesimo

Autore: Leonardo Ambasciano

Numero di pagine: 626

Sono passati più di sessant’anni da quando lo storico delle religioni Mircea Eliade ha dato alle stampe la sua monografia dedicata allo sciamanesimo, un testo rivelatosi decisivo per imporre l’argomento nel dibattito interno alla storia delle religioni. La seconda edizione, aumentata e tradotta nel 1964 per il mercato editoriale statunitense, ha poi avuto un impatto significativo sui riferimenti culturali della giovane generazione dell’epoca. Sorprendentemente, e malgrado il successo dell’opera, non esiste a tutt’oggi un’analisi critica dedicata alla formazione eliadiana del concetto di sciamanesimo. Si è così creato un vuoto storiografico che ha gravato sulle ricostruzioni e sulle interpretazioni del pensiero dello storico delle religioni. Evoluzionismo antidarwiniano, psicoanalisi, te(le)ologia, folklore, paletnologia e paleoantropologia, letteratura fantastica, paranormale e sovrannaturale, politica reazionaria e anti-occidentale sono alcuni tra gli strumenti discorsivi che entrano a vario titolo nel laboratorio della complessa macchina mitografica eliadiana. Andare a monte di questi riferimenti bio-bibliografici, tracciare le coordinate dei contatti...

La saggezza nel sangue

La saggezza nel sangue

Autore: Flannery O'Connor

Terminato il servizio di leva, Hazel Motes torna nella sua città natale, nel profondo Sud degli Stati Uniti, dove incontra un predicatore di strada cieco, Asa Hawks, che lo convince a seguire il suo stesso cammino. Hazel comincia così a predicare una propria religione, quella della «Chiesa senza Cristo», finendo in un mondo completamente nuovo per lui, dove si trovano truffatori, «lolite» e poveri di spirito in cerca di affetto. Presto si troverà a vivere situazioni difficili da fronteggiare, tra opportunisti e falsi predicatori, imboccando una china tragica nella quale in gioco è la sua stessa integrità di cercatore assoluto, tanto onesto quanto incapace di governare i propri istinti e la propria vocazione. Dopo le fortunate raccolte di racconti torna, in una nuova traduzione, il romanzo d'esordio di Flannery O'Connor: la storia di un uomo in conflitto con la sua comunità, sospeso tra fede e blasfemia, nella quale sono già presenti tutti gli inconfondibili ingredienti di un talento narrativo ineguagliabile, tra i più puri e sconcertanti del Novecento letterario.

Sola a presidiare la fortezza. Lettere

Sola a presidiare la fortezza. Lettere

Autore: Flannery O’Connor

Numero di pagine: 268

Flannery O'Connor (1925-1964) ha scritto due romanzi, "La saggezza nel sangue" (Garzanti) e "Il cielo è dei violenti" (Einaudi), ma è soprattutto celebre per i suoi racconti (pubblicati da Bompiani) che l'hanno consacrata come una delle voci più rappresentative, insieme a William Faulkner, della letteratura del Sud degli Stati Uniti. Per Minimum fax è uscita la raccolta di saggi letterari "Nel territorio del diavolo". Sul mistero di scrivere. L'epistolario "Sola a presidiare la fortezza", qui ripubblicato con l'aggiunta di numerose lettere inedite, presenta le riflessioni dell'autrice sulla scrittura: la voce della O'Connor, di volta in volta ironica, meditativa o polemica, ci conduce in un affascinante viaggio tra le difficoltà e le soddisfazioni del processo creativo.

Il cielo è dei violenti

Il cielo è dei violenti

Autore: Flannery O'Connor

Numero di pagine: 240

Francis Marion Tarwater è stato costretto a crescere fin dall’età di quattro anni con il prozio Mason, un fanatico religioso che vive come un eremita nei boschi, è convinto di essere un profeta e ha sottratto il bambino al nipote Ryber, un maestro elementare che vive seguendo i dettami della ragione e della scienza. Quando Mason muore, Francis, ormai quattordicenne, torna a casa di Ryber, ma con una missione da compiere. Deve battezzare a ogni costo Bishop, il figlio del maestro, che a detta del prozio è nato «deficiente» per grazia divina. Comincia così una guerra senza esclusione di colpi, nella quale Ryber cerca in ogni modo di riportare Francis alla ragione e alla «normalità», mentre nella mente del ragazzo continuano a risuonare gli insegnamenti di Mason, e il richiamo di una fede tanto brutale quanto potente e liberatoria. Riproposto da minimum fax in una nuova traduzione a sessant’anni dalla sua pubblicazione, nel 1960, Il cielo è dei violenti è considerato una pietra miliare della letteratura americana: un esempio della sensibilità gotica e della potenza satirica che convergono nell’opera di Flannery O’Connor.

Un brav'uomo è difficile da trovare

Un brav'uomo è difficile da trovare

Autore: Flannery O'Connor

Numero di pagine: 288

Uscito nel 1955 e composto da dieci racconti inarrivabili per forza espressiva e spietatezza dello sguardo, Un brav’uomo è difficile da trovare impose immediatamente Flannery O’Connor come l'esponente di punta di quello che sarebbe stato ribattezzato il «gotico sudista».Unica sua raccolta pubblicata in vita, ha esercitato un’influenza incalcolabile su scrittori, musicisti, filosofi, politici per la ricchezza dell’apparato simbolico e la potenza e originalità del tema religioso.Dal racconto che dà il titolo al volume – con l’esplosione finale di violenza e le parole misteriose con le quali il Balordo, capo di una banda di rapinatori e assassini, chiude la storia, –all’irruzione di uno straniero nella tranquilla esistenza della «brava gente di campagna» di un’altra memorabile novella, fino alla sarcastica rielaborazione del tema razziale nel «Negro artificiale», O’Connor attinge al grottesco e a un umorismo a tratti feroce per costruire un un microcosmo umano in miracolosa sospensione tra commedia e tragedia, amore e crudeltà, dannazione e salvezza. Con una postfazione di Joyce Carol Oates.

Il Padre di Bloom e il Figlio di Dedalus

Il Padre di Bloom e il Figlio di Dedalus

Autore: Ennio Ravasio

Numero di pagine: 204

L’Ulisse di Joyce contiene numerosi riferimenti al dogma cattolico della SS. Trinità, al pensiero di Aristotele e al rapporto fra Shakespeare e le sue creazioni letterarie. Tendenzialmente, la critica joyciana vede in questi temi altrettante metafore dell’incapacità creativa di Stephen Dedalus, ma questo saggio intende dimostrare che sulla base di alcuni passaggi specifici di Tommaso d’Aquino e di Aristotele, opportunamente rielaborati, Joyce attribuisce a Dedalus il ruolo di Creatore del romanzo nonché Padre, Prima Persona di una trinità completata da Bloom e Molly. Nell’interpretazione di Ennio Ravasio, Ulisse è il prodotto finale della teoria estetica di Dedalus, che individua nel mistero dell’Incarnazione la più alta manifestazione di quella che Walter Pater, importante punto di riferimento nella formazione culturale di Joyce, ritiene essere il fine ultimo di ogni prodotto artistico: la sintesi perfetta fra materia e forma. La questione del rapporto interattivo fra materia e forma è alla base di una serie di scelte stilistiche operate da Joyce. In particolare, questo saggio rivela l’esistenza in Ulisse di una “sezione presocratica”, dall’undicesimo al...

La storia fatta con i se. Se Napoleone avesse vinto a Waterloo e altri eventi che avrebbero potuto cambiare il mondo

La storia fatta con i se. Se Napoleone avesse vinto a Waterloo e altri eventi che avrebbero potuto cambiare il mondo

Autore: Robert Cowley

Numero di pagine: 412
Storia delle armi e della tecnologia militare sin dal suo inizio

Storia delle armi e della tecnologia militare sin dal suo inizio

Autore: Peter Skalfist , Daniel Mikelsten , Vasil Teigens

Numero di pagine: 406

L'uso di oggetti come armi è stato osservato tra gli scimpanzé, portando alla speculazione che i primi ominidi usassero armi già cinque milioni di anni fa. Tuttavia, ciò non può essere confermato utilizzando prove fisiche perché mazze di legno, lance e pietre non sagomate avrebbero lasciato un record ambiguo. Le prime armi inequivocabili da trovare sono le lance Schöningen, otto lance da lancio in legno risalenti a più di 300.000 anni fa. Le prime armi antiche erano miglioramenti evolutivi degli strumenti del tardo neolitico, ma miglioramenti significativi nei materiali e nelle tecniche di lavorazione portarono a una serie di rivoluzioni nella tecnologia militare. Durante l'età del bronzo apparvero anche le prime strutture e strutture difensive, a indicare un accresciuto bisogno di sicurezza.Lo sviluppo della lavorazione del ferro intorno al 1300 a.C. In Grecia ebbe un impatto importante sullo sviluppo delle armi antiche. Non fu l'introduzione delle prime spade dell'età del ferro, tuttavia, poiché non erano superiori ai loro predecessori in bronzo, ma piuttosto l'addomesticamento del cavallo e l'uso diffuso di ruote a raggi da c. 2000 a.C. Ciò ha portato alla creazione ...

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