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Studi di protostoria in onore di Renato Peroni

Studi di protostoria in onore di Renato Peroni

Autore: Andrea Cardarelli , Marco Pacciarelli , Alessandro Vanzetti

Numero di pagine: 792

Con testi di Rosa Maria Albanese Procelli, Maria Emanuela Alberti, Maria Giulia Amadasi Guzzo, Luigi Arcovio, Peter Attema, Claudio Balista, Barbara Barbaro, Clarissa Belardelli, Marco Bettelli, Marco Bettelli, Angiola Boiardi, Maria Bonghi Jovino, Elisabetta Borgna, Jessica Botti, Arianna Bruno, Franco Campus, Andrea Carandini, Andrea Cardarelli, Paola Càssola Guida, Maria Antonietta Castagna, Alberto Cazzella, Cecilia Colonna, Serena Cosentino, Mauro Cremaschi, Massimo Cultraro, Michele Cupitò, Isabella Damiani, Wolfgang David, Sara De Angelis, Raffaele C. de Marinis, Carlo de Simone, Anna Depalmas, Francesco di Gennaro, Andrea Di Renzoni, Andrea Dolfini, Francesca Ferranti, Otto-Hermann Frey, Francesca Fulminante, Enrico Giannichedda, Claudio Giardino, Fausto Gnesotto, Maja Gori, Riccardo Guglielmino, Alessandro Guidi, Pier Giovanni Guzzo, Cristiano Iaia, Filippo Ianní, Assia Ingoglia, Katalin Jankovits, Richard E. Jones, Reinhard Jung, Marianne Kleibrink, Gioacchino Francesco La Torre, Donato Labate, Giovanni Leonardi, Valentina Leonelli, Sara T. Levi, Fulvia Lo Schiavo, Susan S. Lukesh, Giovanna Maggiulli, Caroline A.T. Malone, Elisabetta Mangani, Domenico Marino, Maria...

Scavi e ricerche archeologiche dell'Università di Roma La Sapienza

Scavi e ricerche archeologiche dell'Università di Roma La Sapienza

Autore: Luciana Drago Troccoli

Numero di pagine: 354
La storia della nostra pro loco

La storia della nostra pro loco

Autore: a cura di Vittorio Ottaviani, Guerino Perelli, Renato Peroni

Numero di pagine: 134
Ricerche sulla protostoria della Sibaritide, 2

Ricerche sulla protostoria della Sibaritide, 2

Autore: Lucia Vagnetti , Renato Peroni , Claudio Giardino , Andrea Cardarelli , Vittoria Buffa , Giovanna Bergonzi

Numero di pagine: 188

L’impostazione dei problemi relativi alle vicende dell’insediamento protostorico nella Sibaritide, quale si era enunciata introducendo la precedente relazione, Ricerche non aveva avuto ancora modo di subire una evoluzione molto sensibile al momento della stesura di questa puntata, anteriore alla campagna di scavo 1981.Da una parte infatti lo scavo 1980 a Broglio, pur incominciando ad evidenziare alcuni fatti nuovi, non aveva ancora affrontato obiettivi diversi da quelli inizialmente prefissi; dall’altra le ricognizioni di altri siti nella Sibaritide avevano proceduto secondo il disegno a suo tempo previsto.Ci si limita pertanto a segnalare qui quelle che paiono le più significative tra le questioni sollevate, per lo più in modo imprevisto, dalleevidenze emerse nell’ambito della nostra indagine; interrogativi che, a loro volta, hanno contribuito ad aprire alla ricerca nuove prospettive, che in questa sede possono essere solo sommariamente accennate.

Celti d'Italia

Celti d'Italia

Autore: Paola Piana Agostinetti

Numero di pagine: 685

Atti del convegno internazionale (Roma 2010) Gli obiettivi del Convegno hanno riguardato l’aggiornamento sulle numerose e importanti scoperte degli ultimi anni e la riflessione sui principali problemi ancora aperti tra i quali la cronologia e le forme della presenza celtica nella Penisola, l'identificazione delle tracce archeologiche di questa presenza, il rapporto con le popolazioni etrusche e italiche, l’elaborazione di una cronologia sufficientemente articolata e correlabile con quella transalpina.

Ricerche sulla protostoria della Sibaritide, 1

Ricerche sulla protostoria della Sibaritide, 1

Autore: Lucia Vagnetti , Andrea Cardarelli , Giovanna Bergonzi , Renato Peroni , Pier Giovanni Guzzo

Numero di pagine: 163

L’ampiezza del territorio calabrese, le sue difficoltà orografiche e di collegamento, la scarsità di personale scientifico e tecnico hanno sempre limitato, finora, le capacità di tutela territoriale della Soprintendenza Archeologica della Calabria.La differenza tra necessità e realizzazioni aumenta quando si tratta di resti materiali pre-e protostorici: alla ridotta evidenza di tali culture che rimane sul terreno si aggiunge lo scarso interesse a queste testimonianze che hanno quasi sempre mostrato gli studiosi di archeologia dell’Italia Meridionale.La storia delle acquisizioni scientifiche nel campo della protostoria nel territorio della Sibaritide dimostra, dalla più antica scoperta di Francavilla alla più recente di RoggianoPrunetta, quanto il condizionamento dei lavori pubblici ο agricoli abbia determinato un modo di procedere casuale, sempre in arretrato, inoltre, per quanto riguarda restaura, sistemazione museale e studio critico dei materiali.

Nel bosco degli antenati. La necropoli del Monsorino di Golasecca (scavi 1985-86)

Nel bosco degli antenati. La necropoli del Monsorino di Golasecca (scavi 1985-86)

Autore: Barbara Grassi , Claudia Mangani

Numero di pagine: 192

Le ricerche effettuate al Monsorino di Golasecca negli anni 1985-86 hanno portato in luce una porzione di necropoli risalente a un periodo compreso tra il secondo quarto dell’VIII secolo a.C. e il primo quarto del V secolo a.C. Nel volume si presentano i risultati degli studi condotti sugli oggetti rinvenuti all’interno delle sepolture, per la maggior parte a cremazione, delle analisi antropologiche e paleobotaniche, che contribuiscono a mettere in luce alcuni aspetti della cultura di Golasecca. Il volume è arricchito da contributi di approfondimento su tematiche specifiche.

La necropoli del Bronzo finale di Pianello di Genga

La necropoli del Bronzo finale di Pianello di Genga

Autore: Vera Bianco Peroni , Renato Peroni , Alessandro Vanzetti

Numero di pagine: 226

Il volume accoglie lo studio dei reperti della necropoli provenienti dagli scavi del 1965, integrato dai dati e dai reperti conservati provenienti dagli scavi Lollini del 1962 e Messina del 1912. Nei primi quattro capitoli vengono presentato gli elenchi completi dei reperti corredati dai disegni e suddivisi per scavo di provenienza. I successivi tre capitoli trattano della classificazione tipologica dei corredi, la sequenza cronologica della formazione del sepolcreto e l’analisi della sua struttura interna. Nell’ultimo capitolo vengono analizzati i dati antropologici e demografici e le associazioni dei corredi alle tombe per genere ed età dell’inumato.

ARIMNESTOS. Ricerche di Protostoria Mediterranea, 2/2019

ARIMNESTOS. Ricerche di Protostoria Mediterranea, 2/2019

Autore: Anna Esposito

Numero di pagine: 254

Le scoperte effettuate da Giovanni Gozzadini poco dopo la metà del XIX secolo a Villanova di Castenaso permisero non solo di scoprire un sepolcreto protostorico, ma anche di definire per la prima volta una importante civiltà della prima età del ferro, quella che tuttora viene chiamata villanoviana. La c.d. cultura villanoviana in seguito alle scoperte successive è stata datata perlopiù in corrispondenza dei secoli IX e VIII a.C. – arco cronologico che in Emilia Romagna si estende al VII – e messa in relazione con la formazione delle maggiori città etrusche. Il sepolcreto più rappresentativo di questa categoria è quello di Pontesanto, scoperto nel 1999 durante un sopralluogo in una località situata alla periferia nordoccidentale di Imola in cui era stato effettuato un ampio splateamento

Sviluppo storico della Teverina nell'età del Bronzo e nella prima età del Ferro

Sviluppo storico della Teverina nell'età del Bronzo e nella prima età del Ferro

Autore: Andrea Schiappelli

Numero di pagine: 290

Il volume analizza il popolamento in epoca protostorica della vasta area sulla sponda occidentale dell’alto corso del Tevere, tra Orvieto, Orte e Bolsena, detta Teverina. Lo studio si concentra sull’età del Bronzo e sulla Prima età del Ferro, e analizza le forme insediative e i sistemi territoriali presenti nell’area considerata in tali periodi. La prospettiva che emerge è quella di una forte diversificazione dei caratteri della zona, così da rimettere in discussione alcune conclusioni della protostoria date per certe (come la centralità di Orvieto per lo sviluppo dell’intera area). Le sezioni relative alla documentazione e agli apparati completano l’importante offerta scientifica del testo.

Origini – XXXVIII

Origini – XXXVIII

Autore: Vesa P. J. Arponen , Marco Bettelli , Timothy Earle , Anthony Harding , Robert Hofmann , Richard Lesure , Mario Liverani , Augusta McMahon , Johannes Müller , René Ohlrau , Susan Pollock , Giulia Recchia

Numero di pagine: 242

Thematic issue: THE ORIGIN OF INEQUALITY Edited by Andrea Cardarelli, Alberto Cazzella and Marcella Frangipane Indice / Contents NOTE INTRODUTTIVE / FOREWORD Andrea Cardarelli, Alberto Cazzella, Marcella Frangipane INCREASING INEQUALITIES – FROM THE EDEN TO THE PRESENT Mario Liverani A NEW WORLD OF WORK: ECONOMIC INEQUALITIES IN 4TH MILLENNIUM BC MESOPOTAMIA Augusta McMahon MATERIAL AND SOCIAL WORLDS IN NEOLITHIC AND EARLY CHALCOLITHIC FARS, IRAN Susan Pollock THE APPEARANCE OF SOCIAL INEQUALITIES: CASES OF NEOLITHIC AND CHALCOLITHIC SOCIETIES Johannes Müller, Vesa P. J. Arponen, Robert Hofmann, René Ohlrau CHIEFDOM SOCIETIES IN PREHISTORIC MALTA? Alberto Cazzella, Giulia Recchia THE EMERGENCE OF ELITE IDENTITIES IN BRONZE AGE EUROPE Anthony Harding FROM WANAX TO BASILEUS: ASPECTS OF MILITARY AND POLITICAL LEADERSHIP IN THE LATE MICENEAN SOCIETY Marco Bettelli DIFFERENT FORMS OF SOCIAL INEQUALITY IN THE BRONZE AGE OF ITALY Andrea Cardarelli WEALTH INEQUALITY AND THE PRISTINE HAWAIIAN STATE: A POLITICAL ECONOMY APPROACH Timothy Earle THE ORIGINS OF INEQUALITY IN ARCHAEOLOGICAL NARRATIVES: THE CASE OF MESOAMERICA IN THE FORMATIVE PERIOD Richard Lesure

Latium vetus in the Bronze Age and Early Iron Age / Il Latium vetus nell’età del Bronzo e nella prima età del Ferro

Latium vetus in the Bronze Age and Early Iron Age / Il Latium vetus nell’età del Bronzo e nella prima età del Ferro

Autore: Luca Alessandri

Numero di pagine: 630

The aim of this book is to present an in-depth analysis of the socio-economic dynamics that took place from the Bronze Age until the middle of the eighth century BC, in the Latium Vetus (Italy). To understand the archaeological record, knowledge of the transformations through time of the various landscape units is necessary. Such knowledge was obtained by studying historical, geological and pedological maps, and by using air photography, pollen diagrams and soil augering as well as observations in the field. The presentation of the evidences takes the form of a catalogue that lists 232 sites: settlements, tombs (both isolated and necropoleis), hoards and ritual loci. This is the first time that all available archaeological evidence of the study area is catalogued in a single format. Furthermore, a number of locational variables for each site were analysed, using GIS techniques and statistical analysis, in order to identify certain tendencies in the location of settlements. A functional analysis of the catalogued sites was also conducted considering the potential natural harbours along the coast and evaluating the agricultural potential of the sites’ territories. In the...

Italia meridionale e mondo miceneo. Ricerche su dinamiche di acculturazione e aspetti archeologici, con particolare riferimento ai versanti adriatico e ionico della penisola italiana

Italia meridionale e mondo miceneo. Ricerche su dinamiche di acculturazione e aspetti archeologici, con particolare riferimento ai versanti adriatico e ionico della penisola italiana

Autore: Marco Bettelli

Numero di pagine: 264

Il testo prende in considerazione il fenomeno delle relazioni tra le popolazioni indigene dell’Italia meridionale e i Micenei, focalizzando l’attenzione su alcuni aspetti meno noti. Si tratta nello specifico dei complessi fenomeni di acculturazione che hanno interessato le popolazioni indigene nel corso della media e tarda età del bronzo, e che sono da porre in relazione proprio con gli intensi rapporti intercorsi tra queste e i Micenei. A partire dalla ricerca sulla natura dei contatti e delle relazioni tra le due diverse popolazioni (importanti oltre che per la sfera “economica” anche per quella culturale in senso ampio), viene ricostruito il quadro demografico e la sequenza delle occupazioni che interessano l’area, rendendo conto della progressiva complessificazione dell’organizzazione territoriale e socio-politica. Il grosso della ricerca si concentra sulla cultura materiale, approfondendo i caratteri della produzione ceramica indigena, e la diffusione di tali materiali in area micenea. L’attenzione si rivolge soprattutto a quelle testimonianze in grado di mettere in luce l’universo simbolico e di senso proprio delle popolazioni della regione.

L’evoluzione millenaria di uno stile. La civiltà del Bronzo castellucciana nella Sicilia meridionale

L’evoluzione millenaria di uno stile. La civiltà del Bronzo castellucciana nella Sicilia meridionale

Autore: Rosy Gennusa

Numero di pagine: 248

Il volume presenta, per la prima volta, una classificazione sistematica e una sequenza cronologica relativa delle ceramiche dipinte, e delle associate ceramiche acrome, del Castellucciano della Sicilia meridionale, facies preistorica dalle complesse e multiformi manifestazioni socio-culturali, sviluppatasi nell’isola nell’arco di quasi un millennio (2300-1500 circa a.C.). Lo studio, dopo una revisione critica dei contesti archeologici e dell’eterogenea documentazione edita, affronta le peculiarità della ceramica dipinta attraverso l’elaborazione di due classificazioni indipendenti e parallele: l’una per le forme vascolari, l’altra per i complessi e variabili schemi che regolano la sintassi decorativa. Le associazioni fra i diversi tipi di forme e decorazioni vascolari, e la loro compresenza nei diversi contesti, confluiscono in una seriazione cronologica del Castellucciano in 4 fasi, che consente di proporre una nuova ricostruzione dell’evoluzione formale e stilistica della sua produzione vascolare.

Il Fucino nella protostoria

Il Fucino nella protostoria

Autore: Nicola Ialongo

Numero di pagine: 346

Il volume accoglie lo studio integrale delle evidenze protostoriche presenti nella Piana del Fucino e nasce dalla esgenza di mettere ordine in una grande massa di dati, accumulati nel corso degli ultimi cinquant’anni, fortemente eterogenei per data, modalità e natura dei rinvenimenti e delle ricerche archeologiche. L’opera è articolata in quattro ‘sezioni’. Ad una rassegna critica delle fonti archeologiche e della storia degli studi segue un catalogo esaustivo dei siti e dei materiali protostorici del Fucino che costituisce la base documentaria dell’intero lavoro. La terza sezione, suddivisa in tre capitoli, si occupa dell’inquadramento crono-tipologico del materiale studiato. Ogni fase cronologica viene trattata separatamente e la cronologia si basa su una fitta rete di confronti con altri contesti dell’Italia centro-meridionale. Da segnalare in particolare la cronologia proposta per il Bronzo Antico. La quarta sezione, infine, delinea i profili dello sviluppo insediativo protostorico nella conca del Fucino in analogia con il bacino dell’antico lago Velino, due sistemi territoriali che hanno sviluppato la loro economia e la loro organizzazione sociale...

Dal villaggio alla città. La svolta protourbana del 1000 a.C. nell'Italia Tirrenica

Dal villaggio alla città. La svolta protourbana del 1000 a.C. nell'Italia Tirrenica

Autore: Marco Pacciarelli

Numero di pagine: 311

Il volume getta nuova luce sui processi che portarono alla formazione di ampi insediamenti indigeni nell’Italia tirrenica, caratterizzati da una complessa organizzazione sociale, al punto da poter essere considerati in alcuni casi come centri protourbani. Questi insediamenti, per la maggior parte sorti alla fine dell’Età del Bronzo (in particolare a partire dal 1000), si evolvono progressivamente in centri effettivamente urbani, come i grandi centri villanoviani e etruschi. Lo studio tende quindi a presentare l’urbanizzazione dell’area come parzialmente locale e autonoma. Il testo si articola a partire da una generale analisi della periodizzazione in questione, attraverso l’esame specifico delle varie forme di insediamento nell’età del bronzo e del ferro, fino alla discussione di particolari strutture sociali nell’analisi di contesti funerari significativi, rappresentati infine dallo studio della necropoli di Quattro Fontanili a Veio.

La necropoli della terramara di Casinalbo

La necropoli della terramara di Casinalbo

Autore: Andrea Cardarelli

Numero di pagine: 924

Fino alla pubblicazione di questa opera le necropoli delle terramare emiliane (1650-1150 a.C.) erano poco note, soprattutto in confronto alla notevole quantità di abitati conosciuti. La pubblicazione degli scavi effettuati nel sepolcreto di Casinalbo colma ampiamente questa lacuna. Il primo dei due tomi che costituiscono l’opera è dedicato alle ricerche e scavi effettuati nella necropoli a partire dal 1880, e con particolare riguardo alle ricerche effettuate fra il 1994 e il 2009 che hanno portato in luce diverse centinaia di sepolture (cap. 1). Segue il catalogo delle tombe con l’edizione grafica di ogni tomba, delle relative planimetrie e sezioni e le analisi dei resti umani (cap. 2). Il secondo tomo include la classificazione tipologica (cap. 3), estesa a tutte le necropoli emiliane, venete e della Lombardia orientale, la cronologia (cap. 4), che ha permesso di collocare la necropoli fra il BM2B/3 A e il BR2 (ca. 1450 -1150 a.C.), l’analisi antropologica (cap. 5), l’integrazione dei dati archeologici e antropologici e il conseguente commento alle evidenze distributive e “sociali” (cap. 6), la sequenza pedostratigrafica, le ricerche archeobotaniche,...

Atlante dei Beni Archeologici della Provincia di Modena. Volume III. Collina e Alta Pianura. Tomo 1, Tomo 2

Atlante dei Beni Archeologici della Provincia di Modena. Volume III. Collina e Alta Pianura. Tomo 1, Tomo 2

Autore: Andrea Cardarelli , Luigi Malnati

Numero di pagine: 296

Il volume conclude la serie dedicata al censimento completo e aggiornato dei siti archeologici dell'intero territorio modenese. I due tomi, che compongono il terzo volume, raccolgono i dati relativi ad una serie di comuni tra i più rilevanti per estensione e densità di popolazione, aree a vocazione assai diversificata che comprendono tutta la cintura circostante il comune di Modena con l'eccezione della parte settentrionale (compresa nel vol. I relativo alla pianura) e la parte terminale delle due vallate del Panaro e del Secchia. Si tratta di un'area con una lunga tradizione insediativa, che risale alla preistoria più antica, per cui in alcuni siti nel corso del tempo è stato possibile il recupero di reperti risalenti addirittura al paleolitico. L'impegnativo progetto, promosso dalla Provincia in collaborazione con il Museo Civico Archeologico di Modena e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, con un lavoro durato oltre sette anni ha costruito una Carta archeologica del territorio modenese che fotografa oltre tremila siti, mettendo in luce un quadro complesso e articolato del suo popolamento nell'antichità. Museo Civico Archeologico Etnologico di...

La necropoli Veiente dei Quattro Fontanili nel quadro della fase recente della prima età del ferro italiana

La necropoli Veiente dei Quattro Fontanili nel quadro della fase recente della prima età del ferro italiana

Autore: Alessandro Guidi

Numero di pagine: 123
Rassegna di Archeologia, 10, 1991-1992. Congresso L'Età del Bronzo in Italia nei secoli dal XVI al XIV a.C.

Rassegna di Archeologia, 10, 1991-1992. Congresso L'Età del Bronzo in Italia nei secoli dal XVI al XIV a.C.

Numero di pagine: 779

Congresso L’Età del Bronzo in Italia nei secoli dal XVI al XIV a.C. I contributi sono corredati di un riassunto in lingua inglese o francese.

ARIMNESTOS Ricerche di Protostoria Mediterranea 1 / 2018

ARIMNESTOS Ricerche di Protostoria Mediterranea 1 / 2018

Autore: Patrizia von Eles

Numero di pagine: 250

La rivista nasce con l’intento di proseguire l’attività di ricerca avviata ormai da molti anni dal Museo Civico Archeologico di Verucchio. Obiettivo centrale del Museo è sempre stato quello di unire un approccio scientifico rigoroso ad una proposta accessibile e godibile da parte del pubblico. Il primo numero si articola in tre sezioni distinte. La prima, dedicata a Verucchio, si apre con due relazioni sui dati d’archivio relativi ai materiali conservati nel Museo Nazionale Preistorico Etnografico L. Pigorini di Roma e nel Museo Civico Archeologico di Bologna e alle ricerche e dati di archivio relativi alla Necropoli Lippi. Si prosegue con la presentazione dei dati di scavo: schede preliminari di ulteriori tombe scavate nella necropoli Lippi tra il 2006 e il 2008; studio dei resti botanici della ricchissima tomba Lippi 12/2005; relazione sull’intervento in area di insediamento in Via Nanni. Vengono inoltre inserite altre presentazioni complete di classi di materiali classificati tipologicamente. Nella seconda sezione, dedicata all’Emilia-Romagna, viene presentato il tema dei troni in legno, anche alla luce di altri scavi condotti a Bologna e Imola, e lo scavo della...

Prima delle colonie

Prima delle colonie

Autore: Massimo Osanna, Marco Bettelli, Cecilia De Faveri (a cura di)

Numero di pagine: 454

Nella prima età del ferro, in Basilicata e nella Calabria settentrionale ionica si avvertono forti segni di cambiamento rispetto all’epoca precedente: accanto allo sviluppo di sistemi insediativi già esistenti sono documentate, infatti, nuove forme di occupazione del territorio, con scelte che privilegiano terrazzi pianeggianti in prossimità dei letti fluviali. Tali fenomeni sono connessi ad una notevole crescita demografica e ad un generale sviluppo economico. In questo quadro si inserisce, attorno alla metà dell’VIII sec. a.C., l’arrivo dei primi Greci sulla costa, i quali sicuramente ebbero un’influenza fondamentale nei decisivi processi in atto. L’analisi della ceramica matt-painted, attraverso la definizione di aree di produzione, circuiti di circolazione, modalità di consumo, consente di comprendere dinamiche socio-economiche proprie delle comunità indigene ma anche di rintracciare e interpretare complessi rapporti che iniziano ora ad instaurarsi tra centri locali ed elementi esterni. Sono i primi passi di un lungo processo che terminerà, nel secolo successivo, con la fondazione di colonie lungo tutto l’arco ionico.

Dalla Valdelsa al Conero. Ricerche di archeologia e topografia storica in ricordo di Giuliano de Marinis. Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Supplemento 2 al n. 11/2015

Dalla Valdelsa al Conero. Ricerche di archeologia e topografia storica in ricordo di Giuliano de Marinis. Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Supplemento 2 al n. 11/2015

Autore: Giacomo Baldini , Pierlugi Giroldini

Numero di pagine: 480

Ad un anno dallo svolgimento del convegno “Dalla Valdelsa al Conero. Ricerche di archeologia e topografia storica in ricordo di Giuliano de Marinis” il Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana dedica il suo secondo supplemento alla pubblicazione degli atti. Nel testo sono riportate le ricerche e gli studi che amici, colleghi e studiosi del settore hanno voluto dedicare al ricordo di Giuliano de Marinis, ripercorrendo idealmente le fasi del suo lavoro nei ruoli della Soprintendenza: dai primi studi sulla Valdelsa fino al fondamentale apporto all’archeologia delle Marche, passando attraverso le ricerche su Firenze e sull’ager Faesulanus. Non poteva mancare una parte dedicata al restauro, alla valorizzazione ed ai temi di archeologia urbana, ambiti nei quali Giuliano de Marinis rappresenta ancora oggi un punto di riferimento essenziale. Il volume è diviso in due parti: nella sezione saggi sono riportati gli interventi presentati durante le sessioni di lavoro, mentre nella sezione poster trovano posto gli oltre trenta elaborati proposti da giovani studiosi o gruppi di ricerca sulle tematiche affrontate nel convegno.

Prima di Lavinium

Prima di Lavinium

Autore: Alessandro M. Jaia

Numero di pagine: 98

La missione archeologica dell'Università di Roma la Sapienza a Lavinium - Pratica di Mare, avviata ufficialmente nel 1958 da Ferdinando Castagnoli, ha da poco superato i 50 anni di attività. Al grande pubblico sono noti soprattutto i ritrovamenti del santuario delle Tredici Are, dell'Heroon di Enea e del complesso coroplastico del santuario orientale con la statua di Minerva che attualmente accoglie i visitatori nel Museo Civico Archeologico Lavinium di Pratica di Mare - Pomezia. Il ritrovamento della necropoli del Bronzo Finale nell'area centrale di Lavinium, tredici sepolture datate tra XI e X sec. a.C., per la prima volta esposte al pubblico, offre lo spunto per comunicare al di fuori della ristretta cerchia scientifica i rilevanti contributi forniti dalla ricerca sul campo a Lavinium. Le problematiche che questo ritrovamento suscita sono molteplici e rilevanti: quale ruolo sociale avevano i personaggi sepolti nella necropoli nell'ambito di questa primitiva comunità. Quali erano i rapporti con il mondo esterno, in particolare con altre culture, da quella Protovillanoviana a quelle Egee. Quale connessione è possibile istituire tra lo spostamento della necropoli in area...

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