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Origini romanze

Origini romanze

Autore: Stefano Asperti

Numero di pagine: 305

Nel corso dell’Alto Medioevo giunge a compimento l’evoluzione linguistica che porta dal latino al sistema delle parlate romanze: si dissolve una primitiva unità linguistica e culturale e nel corso del tempo si riorganizzano nuove unità linguistiche, dai caratteri più o meno coesi. Parallelamente si vengono formando nuove tradizioni letterarie, legate alle espressioni linguistiche neolatine. Queste nuove lingue e letterature costituiscono, congiuntamente, il nucleo originario essenziale delle attuali lingue e letterature nazionali romanze dell’Europa occidentale: portoghese, spagnolo, francese, italiano, con l’aggiunta non trascurabile almeno del catalano. Il volume intende seguire questo insieme di processi di sviluppo e formazione sino alle soglie del XII secolo, che vede l’affermazione cosciente delle nuove forme letterarie romanze (l’epica, la lirica cortese, il romanzo cavalleresco) e il consolidamento della posizione dei volgari come strumenti artistici e intellettuali.

La tradizione smarrita

La tradizione smarrita

Autore: Francesco Benozzo

Numero di pagine: 223

Che cosa hanno in comune gli anonimi cantori antichi come e più di Omero, i bardi e i druidi celti, i trovatori, e i poeti delle chansons de geste e dei romanzi arturiani? La risposta che qui si suggerisce è che questi professionisti della parola, prima orale e poi scritta, siano stati il tramite di una trasmissione culturale millenaria. Utilizzando una metodologia innovativa che incrocia linguistica, antropologia e archeologia, l’autore prende in esame in una prospettiva inedita fonti che vanno dall’Età del Bronzo al pieno Medioevo, indaga la continuità e le strategie di trasformazione di motivi mitici e leggendari dall’età dei metalli (ma forse ancora più indietro nel tempo) ai secoli XI-XIII e propone una nuova interpretazione delle letterature medievali e delle radici europee.

Critica del testo (2014) Vol. 17/1

Critica del testo (2014) Vol. 17/1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 339

Il testo ritrovato Erica Baricci, I Ma‛aśēy-’Estēr: un nuovo testo “giudeo-provenzale”(p. 9) Saggi Maria Teresa Rachetta, La Bible d’Herman de Valenciennes et le problème du genre littéraire(p. 53) Radiografie Stefano Resconi, Frammento di un testimone perduto della Conception Nostre Dame di Wace (con un’interpolazione sulla morte di Erode)(p. 107) Elena Spadini, «En autre penser». Il ms. Hamilton 49 nella tradizione del Lancelot in prosa(p. 141) Marco Bernardi, Il volgarizzamento toscano del Livre du gentil chevalier Philippe de Madien di Perrinet du Pin (ms. Marc. It. Z. 48 [4806])(p. 177) Letture Lorenzo Fabiani, Raimbaut d’Aurenga «poeta di testa»(p. 247) Letizia Leoncini, Sulla seconda visione in sogno della Vita Nova(p. 285) Maria Grazia Bonanno, Pasolini e l’Orestea: variazione su Pilade (ovvero la nuca di Pilade e di Guido)(p. 303) Summaries(p. 327) Biografie degli autori(p. 331)

Critica del testo (2015) Vol. 18/3

Critica del testo (2015) Vol. 18/3

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 423

Presentazione di Simone Marcenaro e Isabella Tomassetti Anomalie e trasmissione manoscritta Riccardo Viel, Interferenze linguistiche e trasmissione manoscritta: alcune note su Marcabru Giorgio Barachini, Tot franchamen, donna, venc denan vos (BdT 326.1): attribuzione ed edizione Fabrizio Costantini, Osservazioni sul corpus di Bernart de Ventadorn: anomalie macrotestuali, seriali e d’attribuzione Simone Marcenaro, Duplicazioni, doppie tradizioni e attribuzioni divergenti nella tradizione lirica galego-portoghese Maria Sofia Lannutti, Ancora sulle canzoni di Colin Muset: anomalie formali e tradizione manoscritta Sara Natale, Riflessioni in margine alla compilazione di TraLiRO. Sostanza e forma in alcune edizioni di testi italiani Isabella Proia, A proposito della koinè galego-castigliana. Alcune considerazioni sulla tradizione testuale dell’Arcediano de Toro Residui, tradizioni, canoni Armando Antonelli, Modalità eterodosse di trasmissione del testo romanzo tra Medioevo ed Età Moderna 157 Stefano Resconi, Tracce, ricontestualizzazioni, canali di trasmissione peculiari: percorsi tra le liriche oitaniche trascritte al di fuori dei canzonieri francesi Luca Barbieri, Thibaut le...

Manuale di linguistica italiana

Manuale di linguistica italiana

Autore: Sergio Lubello

Numero di pagine: 746

This manual aims to provide a systematic and up-to-date overview of Italian linguistics taking into account new research topics such as Italian outside of Italy, historical varieties, or the syntactic properties of early Italian. Particular focus will be placed on linguistic subfields that have grown more important and relevant in the past years and decades, such as pragmatics, textual linguistics, corpus linguistics, or language acquisition.

Retorica del trobar

Retorica del trobar

Autore: Oriana Scarpati

Numero di pagine: 481

La comparazione nella lirica trobadorica assolve al compito delicato di stabilire un legame tra l’io e il mondo, tra la condizione interiore del soggetto lirico e le immagini tratte dalla realtà quotidiana, dalla letteratura e dal folklore; è quindi unione dell’interiorità con l’esteriorità, reale o immaginifica che sia, ma è anche un efficace strumento per l’elogio, per l’invettiva, per la descrizione, per lo scherzo. Cardine della struttura argomentativa e, al contempo, dell’ornatus, le figure del simile trovano ampio impiego nella lirica in lingua d’oc, costituendo un precedente modellizzante per tutta la successiva poesia europea. Il volume offre uno studio d’insieme sul modus comparandi dei trovatori e propone un’analisi tipologica delle comparazioni, in relazione alle loro strutture formali e all’universo figurato cui attingono i poeti. Viene inoltre fornito un repertorio delle immagini e delle oltre milletrecento comparazioni impiegate dai trovatori.

Generazioni

Generazioni

Autore: Ida Fazio , Daniela Lombardi

Numero di pagine: 273

Il volume raccoglie contributi storici relativi soprattutto all’età moderna, che affrontano il tema dei rapporti tra le generazioni nel passato e delle loro ricadute sulle configurazioni attuali dei legami familiari, a partire dalle sollecitazioni delle scienze sociali quali l’antropologia, la sociologia e la demografia. Dal piano politico-simbolico a quello demografico, dalla questione dell’assistenza a quella della gestione dei conflitti, ci si interroga, tra l’altro, sul modello dualistico che ha contrapposto, in talune interpretazioni, un’Europa “mediterranea”, dai legami familiari forti, a un’Europa nord occidentale, in cui questi legami sarebbero stati da lungo tempo più deboli e quindi sostituiti dalla dimensione pubblica del welfare, con differenti andamenti demografici riguardo alle strutture familiari e alla fecondità.

Sposarsi nel medioevo

Sposarsi nel medioevo

Autore: Ermanno Orlando

Numero di pagine: 297

Il matrimonio medievale è stato considerato a lungo come un istituto sociale statico, quasi monolitico, soggetto ad una stretta disciplina da parte dei poteri costituiti, fossero essi la famiglia, la comunità, l’autorità pubblica o la chiesa. Solo di recente è maturata una consapevolezza diversa dell’istituzione, che ne ha colto gli aspetti di movimento e dinamicità e le capacità di adattamento alle sollecitazioni provenienti dalla società. In questo volume il fenomeno del matrimonio viene osservato, soprattutto in ambito veneziano e veneto, basandosi su una vasta gamma di fonti documentarie, dalle carte notarili ai processi matrimoniali. Ne risulta un vasto affresco che spazia dal cerimoniale all’aula di tribunale; dalle nozze simulate o “per gioco” alle spose bambine; dai matrimoni aristocratici a quelli “misti” tra persone di diversa religione.

Spagna e Italia in Età moderna: storiografie a confronto

Spagna e Italia in Età moderna: storiografie a confronto

Autore: Francisco Chacón , Maria Antonietta Visceglia , Giovanni Murgia , Gianfranco Tore

Numero di pagine: 377

Lo scambio storiografico tra storici italiani e spagnoli è stato, anche nel passato, molto intenso, soprattutto per la compenetrazione delle vicende della Monarchia ispanica e dell’Italia preunitaria. Il volume non focalizza però la storiografia sull’Italia “spagnola”, ma partendo dalla comune identità mediterranea di Spagna e Italia, mette a confronto gli studi più recenti su temi-chiave del dibattito storiografico europeo: il governo locale e le identità urbane, i consumi e gli stili di vita aristocratici, le frontiere, il controllo delle coscienze, la circolazione dei libri e dei saperi, la storia di genere. Se ciascuno dei saggi qui pubblicati è un utile strumento di aggiornamento bibliografico e di rassegna, nell’insieme dal volume risulta un quadro vivace che mostra intersezioni e specificità di esperienze di ricerca che hanno portato nuovi elementi di conoscenza storica alla difficile transizione alla modernità dei due paesi.

La condanna del modernismo

La condanna del modernismo

Autore: Claus Arnold , Giovanni Vian

Numero di pagine: 265

La crisi modernista rappresentò, a cavallo tra Otto e Novecento, la fase più acuta del confronto plurisecolare del cristianesimo con il moderno, inteso soprattutto come istanza di autonoma determinazione, emancipazione da ogni prospettiva e sistema di valori compiuto e di carattere assolutistico, affermazione delle scienze legate alle metodologie sperimentali e al vaglio della critica. Il modernismo si concretizzò in un articolato tentativo di ripensare il messaggio cristiano alla luce delle esigenze della società di inizio Novecento. La sua condanna da parte di Pio X chiuse ogni spazio al dibattito teologico e culturale con numerose istanze della modernità e contribuì in modo decisivo all’atteggiamento della Chiesa cattolica verso la società nel Novecento. Sono qui pubblicati studi innovativi sulle prime censure del “prete romano” Buonaiuti, sull’elaborazione del “nuovo Sillabo” Lamentabili, sulla ricezione dell’enciclica Pascendi da parte dei vescovi d’Italia e Francia e sulle reazioni di alcuni ambienti culturali legati a Lucien Laberhonnière, sul giuramento antimodernista del 1910, sulle tensioni a Vicenza tra gli antimodernisti e il vescovo Rodolfi. Il ...

Critica del testo (2009) Vol. 12/1

Critica del testo (2009) Vol. 12/1

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 325

Romània romana Premessa di Roberto Antonelli (p. vii) Roberto Antonelli, Giacomo da Lentini e l'«invenzione» della lirica italiana (p. 1-24) Simonetta Bianchini, Prolegomeni ad un dizionario dei simboli botanici in letteratura (p. 25-43) Corrado Bologna, La foresta di piume e i sei lati del mondo : per ricordare Giorgio Raimondo Cardona (p. 45-58) Eugenio Burgio, “Cartografie” del viaggio. Sulle relazioni fra la Mappamundi di Fra Mauro e il Milione (p. 59-106) María Luisa Cerrón Puga, Catalogo ragionato delle antologie petrarchiste del secondo Cinquecento (Rime I-IX, Rime delle donne, Rime scelte I-II, Stanze I-II) (p. 107-113) Giovannella Desideri, «Morire a torto». Appunti sul Mare amoroso (p. 115-131) Gaia Gubbini, Filtri d'oïl in Bernardo di Ventadorn (p. 133-152) Lorenzo Mainini, Il Medioevo e una disputa d'Antichi e Moderni. Sulla storiografia di Henri Pirenne, Étienne Gilson e Leo Strauss (p. 153-166) Dario Mantovani, Varietà metriche e scenarî satirico-parodici: un'ipotesi per due componimenti del Monge de Montaudon (p. 167-202) Stefano Resconi, Note sulla sezione iniziale del canzoniere provenzale P (p. 203-237) Luciano Rossi, Anonymat poétique et...

Or per empierti bene ogne disio. Lingua e letteratura, fede e ragione, amore e libertà in Dante

Or per empierti bene ogne disio. Lingua e letteratura, fede e ragione, amore e libertà in Dante

Autore: Elena Landoni

Numero di pagine: 298

Che concezione ha Dante dell’amore? Qual è la differenza rispetto ai colleghi che lo hanno preceduto, in primis Guinizzelli e Cavalcanti? Che cosa sono per lui la giustizia, la libertà, il bello, l’arte? Su quali basi fonda la sua fede, e in che modalità essa traspare nella sua opera? Questo volume intende rispondere partendo da una rigorosa indagine testuale.

La lirica romanza del Medioevo

La lirica romanza del Medioevo

Autore: Società italiana di filologia romanza. Convegno triennale , Furio Brugnolo , Francesca Gambino

Numero di pagine: 953
Nel mondo dei trovatori

Nel mondo dei trovatori

Autore: Linda M. Paterson

Numero di pagine: 422

L’Occitania, che oggi è semplicemente la parte meridionale della Francia, nel Medioevo era una regione che disponeva di una lingua propria e che aveva elaborato una cultura originale e un’identità specifica a lungo difesa dalle pretese espansionistiche del regno di Francia. Ai trovatori occitani del XII secolo si deve l’invenzione dell’amore cortese e l’elaborazione di un nuovo linguaggio poetico capace di influenzare per secoli lo sviluppo della letteratura e della riflessione intorno all’amore in Europa: senza di loro non avremmo avuto lo Stil Novo toscano, Dante e Petrarca.Questo libro è il primo studio a tutto tondo della società in cui i trovatori hanno vissuto e operato, un’area oggi ingiustamente trascurata e che non è, e soprattutto non era, soltanto una regione della Francia.Il lettore vi troverà descritto, con stile piacevole ma approfondito, la vita delle corti – come quella di Guglielmo d’Aquitania, poeta e governante illuminato – in cui si incontravano nobildonne, trovatori e cavalieri, ma anche la vita quotidiana delle campagne, delle donne e dei bambini, la religiosità – oggetto di forti tensioni e conflitti culminati nella crociata...

L'invenzione del romanzo

L'invenzione del romanzo

Autore: Rosamaria Loretelli

Numero di pagine: 272

Tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento nasce una forma letteraria nuova che si impone come il canone contemporaneo: il romanzo. La sua invenzione coincide con il passaggio dalla lettura orale e collettiva a quella silenziosa e individuale. E trasforma il nostro modo di pensare la realtà: da quel momento il racconto diventa lo stesso universo mentale degli uomini occidentali. La storia di una trasformazione essenziale per la nostra civiltà che coinvolge tutti i lettori di romanzi ma non solo.

Le radici storiche dell'Europa

Le radici storiche dell'Europa

Autore: Società italiana per la storia dell'età moderna. Conferenza , Maria Antonietta Visceglia

Numero di pagine: 256
Le letterature medievali romanze d'area iberica

Le letterature medievali romanze d'area iberica

Autore: Valeria Bertolucci Pizzorusso , Stefano Asperti , Carlos Alvar

Numero di pagine: 519
Il genere tenzone nelle letterature romanze delle Origini

Il genere "tenzone" nelle letterature romanze delle Origini

Autore: Université de Lausanne. Section d'italien

Numero di pagine: 412
Repertorio delle attribuzioni discordanti nella lirica trovierica

Repertorio delle attribuzioni discordanti nella lirica trovierica

Autore: Luca Gatti

Numero di pagine: 340

Questione assai spinosa per gli specialisti della lirica antico-francese, il cui corpus è costituito da oltre 2.500 componimenti, è quella della paternità: il 63% dei testi è anonimo; dei rimanenti, nel 17% dei casi le rubriche dei canzonieri propongono almeno due autori. Il fenomeno delle attribuzioni discordanti, di vasta portata, non è però evidenziato a sufficienza nei repertori attualmente disponibili: in questo studio si tenta di sondarne le principali casistiche e si propone, inoltre, una schedatura dei trovieri il più possibile neutra e non viziata da giudizi precostituiti. In ultima analisi, l’escursione attributiva non sembrerebbe solo un problema ecdotico, ma anche e soprattutto la testimonianza di una vitalità letteraria.

Storia della punteggiatura in Europa

Storia della punteggiatura in Europa

Autore: Giuseppe Antonelli

Numero di pagine: 650

Punto, virgola, punto e virgola, due punti, punto interrogativo ed esclamativo, apostrofi, accenti, virgolette, apici: i lettori (e scrittori) di oggi sono abituati a ricorrere con disinvoltura e immediatezza a un articolato corredo di segni, per riprodurre il ritmo del parlato aiutando il lettore a decifrare un testo. Questi segnali di interpunzione, il cui uso ci appare tanto naturale, hanno tuttavia alle spalle una storia lunga e complessa. Ad esempio pare che il punto interrogativo sia stato introdotto in età carolingia e l'esclamativo risalga solo alla seconda metà del Trecento. Il Morgante di Luigi Pulci, nella versione fiorentina a stampa del 1482-83, non contiene neppure un punto. Viceversa ci sono edizioni della Commedia di Dante in cui l'unica interpunzione utilizzata è il punto, ma inserito alla fine di ogni terzina. E che dire del punto e virgola? il suo uso moderno a indicare una pausa più debole di quella del doppio punto e più forte di quella della virgola risale a un'edizione quattrocentesca di un testo di Pietro Bembo, mentre nei manoscritti greci il punto e virgola era usato per suggerire l'interrogativo. In questo libro alcuni dei migliori specialisti del...

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