
Gli alchimisti
Autore: Margaret Doody
Numero di pagine: 200Un «college novel»: l'educazione alla vita, tra un gruppo di falsari, di una giovane americana a Oxford. Una storia di base autobiografica dell'autrice di Aristotele detective.
Un «college novel»: l'educazione alla vita, tra un gruppo di falsari, di una giovane americana a Oxford. Una storia di base autobiografica dell'autrice di Aristotele detective.
Venti di guerra fredda nel Mediterraneo del IV secolo a.C.: una spy story sballotta Aristotele detective da un'isola all'altra, dentro il gioco di dominio che oppone mortalmente il partito greco e quello di Alessandro.
Senza Aristotele niente Sherlock Holmes. É questa, verosimilmente, l'idea alla base di questo giallo investigativo. Il metodo del tipo di detective alla Sherlock Holmes - di enumerare indizi, trarne ipotesi, dedurne nuovi particolari, sino alla spiegazione del delitto e la scoperta conseguente del colpevole - non sarebbe stato possibile se non applicando il metodo dimostrativo della logica aristotelica al crimine. Stefanos, un simpatico giovanetto dell'Atene del IV secolo, dunque, guidato dallo Stagirita che non si muove di casa come Nero Wolfe, indaga sull'assassinio di un ricco oligarca, di cui è accusato ingiustamente il cugino, esule per un precedente errore.
I culti esoterici di Demetra e Kore, tra Atene ed Eleusi, sullo sfondo di una serie di delitti. Aristotele vi legge la trama di una cospirazione ma anche lo smarrimento del suo mondo classico.
Il quarto caso di Aristotele è un giallo casalingo, quasi da bottega che spiega la riuscita del personaggio: logica e attaccamento al reale sono le doti del filosofo di Stagira e del buon investigatore.
Con questo nuovo romanzo, l’autrice ci conduce ancora una volta nel mondo dell’antichità ricostruito in maniera filologicamente perfetta. Mentre Aristotele e il suo fedele Stefanos si districano tra mille avventure e risolvono l’enigma adoperando la filosofia come strumento d’indagine, noi ci troviamo trasportati nel mitico regno di Persia, tra i giardini pensili di Babilonia, una delle sette meraviglie del mondo. Sui sentieri della storia, una nuova affascinante detective story nella Grecia classica.
Aristotele e il suo fido discepolo Stefanos si trovano nell'isola di Idra impegnati in due casi diversi: il complotto ai danni di Caronide, cittadino ateniese, e il traffico illecito di grano. Ma le due indagini finiscono per incrociarsi e saldarsi, fino al ritorno ad Atene e allo scioglimento dell’enigma.
Continua la saga dello Stagirita in veste di detective. Alessandro Magno, la festa delle Antesterie, l'Oracolo di Delfi, e tra le righe un'attenta lettura del trattato sulla Poetica, introducono il lettore nel 332 a.C. in cerca con Aristotele di un'ereditiera misteriosamente scomparsa.
Il nuovo romanzo della saga di Aristotele detective. Mille intrighi, complotti e colpi di scena in un giallo storico magistralmente orchestrato sullo sfondo dei luoghi mitici della Sicilia antica.
Sui sentieri della storia, tra cospirazioni, intrighi e colpi di scena, un affascinante giallo con Aristotele nei panni di Sherlock Holmes e il suo fido Stefanos in quelli di Watson. Pubblicato in Italia in anteprima mondiale assoluta il dodicesimo romanzo di una saga straordinaria che unisce il mondo della Grecia classica, fedelmente ricostruito, alle emozioni, alle psicologie, alla suspense e alle peripezie del romanzo moderno. Alla Morte di Alessandro Magno il filosofo e il suo discepolo sono chiamati in Macedonia e lì si trovano a barcamenarsi tra morti misteriose, personaggi ambigui e strategie ambiziose legate al nuovo assetto dell’Impero.
C’è la carestia ad Atene. Stefanos, il Watson di Aristotele detective, inviato in Egitto per un carico di grano, è invischiato in un intrigo internazionale che rovinerà la città. Ma Aristotele vigila.
Siamo nel 330 a.C., Atene è in preda ai veleni (veri e metaforici): tre casi giudiziari celebri. Persone accusate di assassinio e di empietà. Così Aristotele si improvvisa detective per aiutare il suo allievo prediletto.
Nell’Inghilterra del Settecento nasce il romanzo quale ancora oggi noi l’intendiamo, ossia come il più capace e minuzioso, il più prodigioso ingranaggio di discorsi, immaginario e forme che si sia mai inventato. Ed è da allora, nonostante continue ridefinizioni di codice, erosioni di confini e salti di paradigma (e più di un tentativo di suicidio), che le modalità narrative attuate da Daniel Defoe, Samuel Richardson, William Godwin, Henry Fielding e Laurence Sterne sono fra i cardini semiotici della nostra cultura letteraria e visiva. Perché con le sue configurazioni di trama il romanzo si costituisce attraverso proprietà morfologiche che hanno segnato indelebilmente la teoria della letteratura e delle arti visive, così come la storia dell’estetica e dell’epistemologia. Giovane ma già audace, e da subito raffinato, il romanzo inglese del Settecento lavora con geometrie del tempo che sono tanto costrutti cronologici quanto strutture visuali. Stefania Consonni imposta il problema della configurazione romanzesca in chiave intermediale e interdisciplinare, come luogo di un’articolazione complessa fra tempo e spazio, come dialogo fra segni e linguaggi differenti e...
Storie, miti e temi sono oggi sempre più disseminati attraverso ogni forma possibile di medium. È quella che Henry Jenkins ha chiamato cultura della convergenza, caratterizzata da prodotti come Matrix, pensati per essere transmediali, ma in fondo più antica di quanto si creda. L’immaginario è sempre stato plurale: polifonico, politeista, polimorfico (un termine, quest’ultimo, con cui Freud definiva il desiderio): e ad alcune di queste disseminazioni è dedicato questo volume. Dopo aver attraversato alcune categorie estetiche fondamentali del mondo contemporaneo (il camp, il sublime, il pastiche), vengono ripercorsi miti (Edipo, Antigone, Medea, Ulisse, Pentesilea, Dioniso) e temi di lunga durata (il mostro, il doppio, la metamorfosi, la finestra, la seduzione, il duello), nella loro metamorfosi infinita fra letteratura, teatro, musica, e soprattutto cinema.
Dalle collane più celebri e orami storiche - come Lo specchio e i Gialli di Mondadori, I coralli e I gettoni di Einaudi, I Narratori di Feltrinelli, la Biblioteca Adelphi - fino alle tendenze più recenti e innovative dell'editoria, Storie di uomini e libri è un prezioso strumento di lavoro per studenti e cultori della materia, ma anche una guida accessibilissima per chi desidera affacciarsi, da lettore curioso, nel dietro le quinte della letteratura, dove accanto a chi i libri li scrive c'è anche chi «li fa»: progettandoli e curandoli con passione, coraggio, e talvolta persino un po' di sana incoscienza.
Sellerio, e/o, L'orma, Giunti, il Mulino, Zanichelli, Einaudi, Bao, Il Castoro, NN, La nave di Teseo, Feltrinelli, GeMS, Mondadori: un viaggio in 14 case editrici italiane, per scoprire come e chi progetta i libri, ne cura i testi e le immagini, ne disegna le copertine, li promuove presso i lettori. Le case editrici sono, prima di tutto, case. I tavoli per le riunioni sostituiscono i tavoli da pranzo, gli sgabuzzini diventano piccole cucine, le cantine archivi, biblioteche o studi di registrazione per gli audiolibri. Piccoli marchi in appartamenti di poche stanze, holding che occupano interi palazzi o che occupano sedi pensate su misura. Questo libro parte da qui: accompagna il lettore dietro quei portoni, mostra chi abita quelle stanze, in quali spazi si pensano e si realizzano i libri che leggiamo, come arrivano i grandi bestseller internazionali sui tavoli degli editor o qual è la strada che percorre un dattiloscritto per arrivare nelle librerie.Da Palermo a Milano, da Roma a Bologna e Torino, un viaggio per raccontare dall'interno marchi storici o sigle appena nate, piccole imprese artigianali e grandi gruppi editoriali.
Il problema del canone date le continue trasformazioni culturali e le diverse prospettive e correnti critiche, le fluttuazioni del mercato editoriale, i media, che influenzano e differenziano al suo interno anche il solo canone accademico, lo spostamento dei confini tra letteratura "alta" e "bassa", la commistione dei generi, le trasmodalizzazioni da un medium all'altro, in un processo tanto vitale quanto multiforme è tra i più dibattuti in ambito letterario soprattutto negli ultimi due decenni, in cui, fattori politici, economici e sociali hanno determinato in modo incisivo cambiamenti spesso radicali. L'idea di un corpus di opere comprendenti i "classici" della letteratura, che rappresentino il momento più alto della storia letteraria dell'Occidente, è stato contraddetto e scalzato da una serie di orientamenti critici e culturali che, a partire dagli Anni Sessanta, si sono affermate in scuole e università.
1748, corte di Federico II, Re di Prussia. Chi ha assassinato il copista reale e chi ha trafugato l'Offerta musicale, la composizione che stava eseguendo Johann Sebastian Bach? Un romanzo in bilico fra realtà storica e finzione narrativa dove protagonista è la Musica, arte per eccellenza, in grado di fomentare passioni e smuovere coscienze.
Un’indagine sull’indagatore più famoso di tutti i tempi: questo libro informatissimo ci mette sulle tracce di Sherlock Holmes con garbo e con dovizia di particolari (di «indizi», per dirla con parole sue). È un viaggio nel mondo creato da Arthur Conan Doyle alla scoperta di un personaggio più vivo che mai, continuamente rivisitato dal cinema e dalla letteratura, il più grande investigatore di tutti i tempi che da 130 anni continua a risolvere nuovi casi; ma è anche la biografia di un uomo che avrebbe voluto ottenere la fama e la gloria per mezzo dei romanzi storici, e che invece finì involontariamente per reinventare e rendere opera d’arte il romanzo giallo.Scopriremo i legami con il metodo diagnostico dei medici, il fatto che Conan Doyle un po’ ce l’aveva con Holmes, la profondità di ragioni e di idee, ma anche di turbamenti, che si nascondono sotto l’apparente levità di quelle storie avvincenti.E alla fine si capisce che in gioco c’è niente di meno del problema del male e di come affrontarlo, e che i gialli, almeno «questi» gialli, sono una metafora della condizione umana.
Nelle officine di Mondadori e di Rizzoli, di Einaudi e di Bompiani, di Garzanti e di Feltrinelli, fino ai microlaboratori di e/o e di minimum fax. Quarant'anni di lavoro editoriale raccontati dalle voci dei protagonisti. Nel retrobottega dell'editoria troviamo i maggiori scrittori italiani e stranieri, più spesso al ristorante o in trattoria che in redazione, con le loro debolezze e le passioni, gli umori e i malumori. Leggere questa memoria orale della letteratura contemporanea è come trovarsi faccia a faccia con Oriana Fallaci che in cucina prepara un fritto di pesce, con Allen Ginsberg che si lancia su un piatto fumante di ravioli, con Sciascia che mette mano al portafogli prima di chiunque, con Simenon che aborre gli oggetti di colore verde, con Ellroy che in piena notte, a Milano, urla: «Sono il cane pazzo della letteratura!», con Kerouac sbronzo tra le braccia di mamma-Nanda (Pivano), con Terzani che saluta un amico per l'ultima volta. E poi: Moravia, Morante, Bufalino, Gadda, Calvino, Soldati, Kundera, Rushdie, Harris, Grisham, Eco, Biagi, Manganelli, Bunker, Tamaro, Allende, Tabucchi, Vázquez Montalbán, Doris Lessing, Arbasino, Tondelli, Ammaniti e tanti altri. Tutti ...
«Altamente istruttivo e altamente divertente, questo è un libro di etica narrata. Una cosa di cui si sente sempre più il bisogno. Leggere per credere». Prof. Carmelo Vigna, Università Cà Foscari, Venezia
Ad Atene, dentro una palestra, un giovane viene ucciso con un giavellotto. Sembra un incidente. Le indagini del detective Aristotele rivelano però una verità diversa. Ambientato nella Grecia classica, 'Aristotele e il giavellotto fatale' è un giallo costruito con fedeltà nei suoi risvolti storici.
È stato ucciso un bambino di nove anni. Il piccolo corpo viene ritrovato nel fondo di un pozzo. Un delitto atroce di cui è accusato un ambulante senegalese, Abdou Thiam, che lavora nella spiaggia vicino la casa dei nonni dove il bambino è solito giocare. Inchiodano il senegalese indizi e testimonianze, ma soprattutto una foto e le dichiarazioni di un barista. Un destino processuale segnato: privo di mezzi, lo attendono una frettolosa difesa d'ufficio e vent'anni con rito abbreviato. Ma è un destino che si scontra con quello di un avvocato in crisi che trova, nella lotta per salvare Abdou in una spasimante difesa, un nuovo sapore alla vita.
Una ragazza accusata di omicidio e in attesa di essere impiccata pubblicamente continua a dichiararsi innocente mentre uno scrittore, non convinto della sua colpevolezza, cerca di capire cosa è realmente accaduto. Una bella istitutrice che lavora in una villa appartenuta a un conte dalla pessima fama sparisce misteriosamente per ore e notti intere per poi far ritorno come nulla fosse. Una tranquilla giornata tra le vigne californiane si trasforma in un incubo per Sylvia e George via via che un uomo a cui hanno dato un passaggio racconta loro una vecchia, inquietante storia. L'immaginazione sconfinata e divertita di Margaret Doody dà superba prova di sé in questa breve raccolta di racconti dove l'occulto, la suspense e il mistero entrano con prepotenza nella vita quotidiana, a gettare un po' di scompiglio, ma soprattutto allegria. Una piccola gemma da non perdere per gli amanti della celebre autrice di Aristotele detective.
Roman om Sicilien under fascismen
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