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Allegoria e teatro tra Cinque e Settecento: da principio compositivo a strumento esegetico

Allegoria e teatro tra Cinque e Settecento: da principio compositivo a strumento esegetico

Autore: Elisabetta Selmi , Enrico Zucchi

Numero di pagine: 398

Sin dalle origini della nostra tradizione romanza il fascino dell’allegoria promana dal suo essere un oggetto di riflessione problematico e sfuggente nel suo carattere di alieniloquium che rinvia ad un’alterità: un tropus che «aliud enim sonat, aliud intelligitur», capace di collegare il «visibile» con l’«invisibile», il profano con il sacro, l’immanente con il trascendente. La sua connaturata ambivalenza, che nei secoli la raffina sia come strumento concettuale dell’interpretazione sia come modalità poetica ed estetica dell’espressione, fa dell’allegoria una categoria cardine, di assoluto rilievo per la conoscenza delle strutture culturali e delle forme rappresentative che contraddistinsero la mentalità e la sensibilità delle diverse epoche storiche. Il volume, che comprende saggi volti ad affrontare la questione da angolazioni critiche e metodologiche differenti, intende raccogliere la sfida ambiziosa di una perlustrazione sistematica sulla presenza e i caratteri della fenomenologia allegorica nel teatro della prima modernità. Nella drammaturgia italiana ed europea tra Cinque e Settecento emerge, infatti, con evidenza una dimensione allegorica che...

Complete Madrigals, Part 2

Complete Madrigals, Part 2

Autore: Giovanni Maria Nanino

Numero di pagine: 248

Giovanni Maria Nanino (1543/44–1607) was one of the most important musicians of late-sixteenth-century Rome. Active as papal singer, chapel master, composer, teacher, and one of the protagonists of the newly founded Compagnia dei Eccellenti Musici di Roma, he had a deep impact on Roman musical development in the decades around 1600. The madrigal, the most popular genre of the cinquecento, demonstrates Nanino’s capability to combine tradition with elements of the modern styles commented on by Vincenzo Giustiniani in his Discorso sopra la musica of the early seicento. Most of Nanino’s published music is secular—either madrigals or canzonettas. He published three volumes of madrigals, the second together with his Roman colleague Annibale Stabile. The inclusion of at least one madrigal by Nanino in every important anthology of his time attests to his popularity; by some measures he was the most anthologized madrigal composer of his age.

Finalmente ho perso tutto

Finalmente ho perso tutto

Autore: Giulio Tampalini , Marcello Tellini

Numero di pagine: 128

Giulio Tampalini è oggi uno dei più grandi, conosciuti e carismatici chitarristi classici europei. Vincitore del Premio delle Arti e della Cultura (2014), oltre 25 dischi solistici all’attivo, un sorriso magnetico, una tecnica unica, una cattedra al conservatorio e l’onore di aver suonato per il Papa in Vaticano. I concerti di Tampalini sono sempre tutti esauriti, la sua musica affascina e fa sognare. Ma dietro alla chitarra, in pochi conoscono l’uomo. Questo libro ne traccia con leggerezza il percorso di vita e professionale, da quando la chitarra era un sogno e Giulio era una promessa del calcio giovanile italiano, conteso da Brescia e Cremonese e con un futuro che sembrava già scritto… “Leggere questo libro assomiglierà a compiere un viaggio in auto o in aereo con l’artista sempre disposto a parlare con voi, e con lo sguardo rivolto al prossimo concerto. Sorvegliando l’orizzonte, vi darà tutto quello che ha”. (Angelo Gilardino) “Il controllo tecnico di Giulio, l’eccezionale potenza sonora, l’infinita gamma di sfumature timbriche e agogiche che riesce a estrarre dalla chitarra lo rendono oggi uno dei maggiori virtuosi sulla scena internazionale. E un...

Il Leone Trionfante

Il Leone Trionfante

Autore: Gualtiero Scapini Flangini

Numero di pagine: 148

Ispirata al diario di un giovane allievo della Veneta Armata Grossa, fortunosamente ritrovato fra le carte dimenticate di un'antica famiglia il cui ramo nobile è ormai estinto, ecco la storia vissuta di un periodo glorioso della Serenissima. La storia del giovane orfano Michele, fuggito dal collegio per sete d'avventura, preso a servizio da un Capitano Veneto e passato, dopo il suo riconoscimento, nel seguito del più illustre parente, è solo parte del grande affresco di una guerra che sconvolse un'intera società e la portò a dismettere l'armatura del fante da mar e la sacca del mercante per adottare la tenuta del cicisbeo. La passione per il carnevale perenne e l'abbandono dell'antico carattere portarono ai Veneziani, oltre alla pace e alla neutralità disarmata, il seme della decadenza, che germoglierà otto decenni più tardi nella resa e nella fuga dell'intero Senato e nell'abbandono del Doge. Con la caduta della millenaria Repubblica e l'occupazione straniera, la Serenissima cesserà di esistere come Stato sovrano.

D'une scène à l'autre, l'opéra italien en Europe: La musique à l'épreuve du théâtre

D'une scène à l'autre, l'opéra italien en Europe: La musique à l'épreuve du théâtre

Autore: Damien Colas , Alessandro Di Profio

Numero di pagine: 532

De sa naissance à l'aube du XXe siècle, l'opéra italien n'a cessé de s'enrichir au contact des littératures européennes. Parmi ces dernières, la littérature française - en particulier le théâtre - a toujours occupé une place privilégiée. De tout temps, compositeurs, librettistes et théoriciens italiens se sont tournés vers la France en quête de modèles et de sujets d'inspiration. Or le genre de l'opéra italien possédait une poétique particulière, liée aux conditions de production, à la mobilité des musiciens et au fonctionnement des théâtres d'Italie. Pour adapter une source française, il fallait donc en extraire la matière et la retranscrire selon les codes de représentation propres à l'opéra italien. Les échanges entre le théâtre français et l'opéra italien se caractérisent donc par ce double jeu de proximité et de distance qui existe entre les deux genres. A la lumière des développements récents de la recherche en dramaturgie musicale, en études interculturelles et intermédiales, le présent ouvrage se propose d'examiner les multiples questions auxquelles étaient confrontés traducteurs, librettistes et compositeurs dans leurs...

La filosofia dei Radiohead

La filosofia dei Radiohead

Autore: Stefano Marino , Eleonora Guzzi

Nell’universo della popular music contemporanea, i Radiohead sono tra i pochi gruppi che hanno unito un notevole impatto commerciale a un riconosciuto successo artistico. In un’epoca in cui la riflessione sulla tecnica è di primaria importanza in ogni campo dell’agire umano, spicca la sua applicazione alla musica. Partendo dalla concezione della tecnica artistica sviluppata da Theodor W. Adorno e altri pensatori del Novecento, queste pagine offrono un’interpretazione filosofica della produzione musicale dei Radiohead, da cui emerge la qualità intrinsecamente dialettica della tecnica: da un lato, un abuso inconsapevole rischia di “disumanizzare” la società; dall’altro, un uso consapevole – e non un’aprioristica rinuncia – permette all’umanità di conquistarsi nuovi spazi espressivi nel mondo contemporaneo. La presente interpretazione della poetica musicale dei Radiohead o, per così dire, della “filosofia dei Radiohead” apre nuovi orizzonti sul rapporto tra musica, filosofia e società.

Dal ragtime a Wagner

Dal ragtime a Wagner

Autore: Luca Cerchiari

Numero di pagine: 176

Scott Joplin (1867-1917), pianista e compositore afro-americano, è stato il maggior esponente dello stile ragtime, fiorito tra Ottocento e Novecento fra il Sud e il Midwest degli Stati Uniti. Musicista originale e curioso, melodista di straordinario talento, Joplin è nato e cresciuto tra i repertori propri dell’oralità, ma ha anche ricevuto un’educazione alla musica eurocolta ed è stato influenzato dall’opera di Richard Wagner e di altri autori classici. Anche per questa ragione, negli ultimi anni della sua carriera, ha scritto un balletto, una sinfonia e due opere, tra cui la bellissima Treemonisha (1911), riscoperta mezzo secolo dopo, andata nuovamente in scena e incisa più volte su disco. Il saggio analizza la complessa sintesi di elementi europei e afro-americani, propria di quest’opera visionaria e in anticipo sui tempi, e la sua diversa ricostruzione filologica da parte di due autorevoli esperti statunitensi quali Gunther Schuller e Rick Benjamin. La postfazione presenta uno scritto inedito di Giorgio Gaslini.

Uscire dal ghetto?

Uscire dal ghetto?

Autore: Eros Roselli

Numero di pagine: 184

La riforma dei Conservatori di musica, avviata con la legge 508/1999, induce a riflettere sulla vocazione tecnico professionale degli istituti e sull’irriducibile peculiarità del loro impianto normativo. Due aspetti questi che hanno caratterizzato l’ordinamento previgente e che, avendo influito sulla formazione di generazioni di musicisti che adesso insegnano nei Conservatori, hanno indotto abitudini culturali e comportamenti che sembrano costituire ostacolo ad uno sviluppo positivo della riforma.

Cool, Hip, Beat

Cool, Hip, Beat

Autore: Francesco Meli

Alcuni aspetti dell’identità statunitense e la forza del suo soft power hanno concorso a rendere celebre, verso la metà del Novecento, uno stile creativo (tra musica, spettacolo e letteratura) e un atteggiamento sociale e comportamentale espressi da termini sintetici e fortunati come hip e cool. È stato soprattutto il jazz moderno, con personaggi di primo piano quali Duke Ellington, Lester Young, Miles Davis, Dizzy Gillespie, Thelonious Monk, Dave Brubeck, Chet Baker, John Lewis e il suo Modern Jazz Quartet, a sviluppare musicalmente il concetto di cool, al quale hanno contribuito anche raffinati interpreti vocali quali Billie Holiday e Frank Sinatra, con una sensibilità venata di sottile understatement. Ma il jazz moderno ha a sua volta influenzato la letteratura della beat generation, in particolare l’opera di Jack Kerouac (ispirata da Charlie Parker), il cui ampio lascito risulta ancor oggi imprescindibile.

Bob Dylan & Like a Rolling Stone

Bob Dylan & Like a Rolling Stone

Autore: Mario Gerolamo Mossa

Numero di pagine: 336

Like a Rolling Stone, pubblicata da Bob Dylan nel 1965, è una pietra miliare del rock e della popular music contemporanea. In questo libro, Mario Gerolamo Mossa indaga per la prima volta tutte le fasi creative del capolavoro dylaniano, dalla sua ideazione fino alle più significative esecuzioni dal vivo, facendo ricorso a numerosi materiali inediti e adottando una metodologia interdisciplinare particolarmente attenta al rapporto tra oralità e scrittura. Come scrive Alessandro Carrera nella prefazione, questo saggio “offre l’analisi più ampia, minuziosa e ossessiva mai condotta di Like a Rolling Stone in qualsiasi lingua”, ricostruendo la storia di una voce che da oltre mezzo secolo affida alla cruciale domanda “Come ci si sente?”, How does it feel?, la ricerca di una verità imprevedibile e transitoria, libera da ogni ideologia come da ogni pregiudizio.

Guccini

Guccini

Autore: Francesco Brusco

Le canzoni, afferma Guccini, “non sono né poesia né musica, sono canzoni, hanno cioè una loro specificità artistica e una loro precisa dignità”. Eppure, gran parte della letteratura relativa all’opera dei cantautori tende ancora a concentrarsi quasi esclusivamente sui testi. Se ciò è indicativo dell’altissima qualità letteraria della canzone d’autore italiana, è senz’altro riduttivo e anacronistico astrarre i versi dalla musica, componente imprescindibile di questa particolare forma espressiva. Partendo dalle parole che Francesco Guccini ci regala nell’intervista iniziale, questo volume intende quindi contribuire alla bibliografia a lui dedicata analizzando la sua poetica musicale, tracciandone origini, influenze, contesto, linguaggio. Un racconto in cui alla voce narrante del cantautore rispondono in coro quelle dei suoi musicisti, protagonisti di una pluridecennale esperienza artistica. Una storia di basiliche e mulini, luci rosse e suoni gialli, sale d’incisione, palchi, osterie di fuori porta. Un discorso musicale, da leggere ma soprattutto da ascoltare.

Pietro Mascagni

Pietro Mascagni

Autore: Cesare Orselli

Numero di pagine: 504

Che cosa conosciamo di Pietro Mascagni, oltre a Cavalleria rusticana? Eppure una quindicina sono i suoi melodrammi, e numerose sono le composizioni per orchestra, da camera, per pianoforte, ampio il repertorio corale (sia sacro che profano), curioso il suo interesse per il teatro e il cinema. Amico-nemico di Puccini, col quale rivaleggiò sui palcoscenici per lunghi anni, favorito dal regime ma amato in tutta Europa, per la prima metà del Novecento musicale italiano Mascagni fu molto più che un semplice autore verista, come mostrano le sue musiche, di volta in volta decadenti, liberty, neoclassiche e molto altro. Con approfondito spirito musicologico e con l’ausilio di documenti inediti – non ultimo il prezioso Pietro Mascagni di Bastianelli e le lettere del librettista Guido Menasci -, Cesare Orselli ci guida alla scoperta del grande compositore toscano.

Il profumo del jazz

Il profumo del jazz

Autore: Arrigo Cappelletti

Qual è il ruolo dell’improvvisazione nella musica jazz? Qual è il rapporto tra scrittura e improvvisazione? Come si ascolta jazz nel modo “giusto” e perché chiamiamo l’ascolto del jazz ascolto “attivo”, “strutturale”, “globale”? Esiste un modello specifico di didattica jazzistica, per quanto la definizione sembri apparentemente un ossimoro? Qual è il rapporto tra jazz e altri generi musicali, tra jazz e teatro, tra jazz e poesia e letteratura? Questi e altri temi, insieme ad alcuni sintetici profili di musicisti amati dall’autore, sono affrontati qui in modo concreto e avvincente da Arrigo Cappelletti, pianista, didatta e compositore che il jazz lo fa e lo vive ogni giorno. Il presente libretto sfugge al modello della classica storia del jazz, così come a quello dell’arido manuale didattico, e riesce a far “sentire” il particolare “profumo” di questa musica: quel carattere di esplorazione gioiosa e non pre-ordinata senza cui il jazz scadrebbe nel manieristico e nel cerebrale.

Arrigo Polillo

Arrigo Polillo

Autore: Luca Cerchiari , Roberto Polillo

Avvocato e dirigente editoriale ma soprattutto acuto storico e brillante cronista della musica afro-americana dal secondo dopoguerra agli anni Ottanta, nonché attivissimo organizzatore di concerti e festival, Arrigo Polillo (1919-1984) è stato uno dei maggiori protagonisti, a livello internazionale, dell’opera di diffusione culturale del jazz e indimenticabile direttore della rivista Musica jazz. Dopo un approfondito studio che colloca Arrigo Polillo nel contesto internazionale della critica jazz, il volume offre le riflessioni personali e professionali del figlio Roberto, che per anni ha seguito il padre come fotografo, numerose testimonianze di musicisti, esperti e organizzatori (Ambrosetti, Biriaco, Buono, Castelli, Cogno, D’Andrea, Fasoli, Federighi, Linzi, Pagnotta, Patruno, Piacentino, Rava, Salvatore, Sessa) e alcuni scritti dello stesso Polillo su grandi del jazz come Louis Armstrong, Duke Ellington, Thelonious Monk e John Coltrane. Infine, in appendice, una eccezionale serie di documenti inediti, tra i quali le corrispondenze epistolari del critico con i maggiori musicisti, organizzatori, produttori e studiosi americani ed europei.

Complete Unaccompanied Madrigals, Part 3

Complete Unaccompanied Madrigals, Part 3

Autore: Luzzasco Luzzaschi

Numero di pagine: 163

Recent Researches in the Music of the Renaissance Pagination: xl + 122 pp.

Luca Marenzio

Luca Marenzio

Autore: Marco Bizzarini

Numero di pagine: 151

"Regarded by his contemporaries as the leading madrigal composer of his time, Luca Marenzio was an important figure in sixteenth-century Italian music, and also highly esteemed in England, Flanders and Poland. This English translation of Marco Bizzarini's study of the life and work of Marenzio provides valuable insights into the composer's influence and place in history, and features an extensive, up-to-date bibliography and the first published list of archival sources'containing references to Marenzio. Women play a decisive role as dedicatees of Marenzio's madrigals and in influencing the way in which they were performed. Bizzarini examines in detail the influence of both female and male patrons and performers on Marenzio's music and career, including his connections with the confraternity of SS Trinit'nd other institutions. Dedications were also a political tool, as the book reveals. Many of Marenzio's dedications were made at the request of his employer Cardinal d'Este who wanted to please his French allies. Bizzarini examines these extra-musical dimensions to Marenzio's work and discusses the composer's new musical directions under the more austere administration of Pope...

Liuteria e musica strumentale a Brescia tra Cinque e Seicento: Sessione organologica

Liuteria e musica strumentale a Brescia tra Cinque e Seicento: Sessione organologica

Autore: Marco Bizzarini

Numero di pagine: 415

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