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Lavorare in ufficio stampa -Tutti i segreti della comunicazione in azienda

Lavorare in ufficio stampa -Tutti i segreti della comunicazione in azienda

Autore: Andrea Coli

Quale formazione è richiesta per lavorare in un ufficio stampa? Questa è la domanda che molti, desiderosi di entrare professionalmente nel mondo del giornalismo, si pongono. Non esiste una scuola e l’Università non ha corsi specifici. Esistono molte scuole esterne o esperienze con laboratori che aiutano ad afferrare i ferri del mestiere, ma il campo migliore dove far pratica è comunque sempre una realtà giornalistica. In questo, avere la tessera da pubblicista o professionista aiuta, non nella compilazione e nel lavoro specifico, bensì nella tessitura di conoscenze che possono poi essere utili per stabilire i contatti. Tutti i segreti dell’ufficio stampa in questo manuale.

ANNO 2019 GLI STATISTI

ANNO 2019 GLI STATISTI

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.

ANNO 2019 I PARTITI SECONDA PARTE

ANNO 2019 I PARTITI SECONDA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.

Fascisti immaginari

Fascisti immaginari

Autore: Luciano Lanna , Filippo Rossi

Numero di pagine: 602

"Il volume, scritto a quattro mani dai giornalisti Luciano Lanna e Filippo Rossi, indaga l'universo politico culturale delle destra italiana postbellica, le sue rappresentazioni e autorappresentazioni, i miti, le icone, le suggestioni, le invenzioni. Attraverso "l'immaginario" che nutre le molteplici forme del vivere sociale come il cinema, i fumetti e la musica pop, i personaggi dello spettacolo, gli slogan politici e tante altre, gli autori affrontano una ricostruzione nuova e meticolosa, raccontata in oltre cento voci: da "Adelphi" a "Zero Zero Sette", passando per "Battisti" e "Valle Giulia", "Berretti verdi" e "Via col vento", "Ragazzi di Salò" e "Paninari". Ne emerge un dizionario avvincente e provocatorio fra politica e costume nell'Italia degli ultimi cinquant' anni, con qualche mistero svelato"--provided by publisher.

Le occasioni perdute del PD di Artena

Le occasioni perdute del PD di Artena

Autore: Renato Centofanti

Numero di pagine: 135

Perché c'è bisogno di parlare e fare la cronaca di quel ch'è avvenuto dentro e fuori il Circolo del partito democratico di Artena, nel periodo antecedente le elezioni comunali del maggio 2014? La risposta l'avremo alla fine del pamphlet, che ovviamente è uno scritto "polemico" nei confronti dei "Gattopardi", ma non solo; è anche una radiografia dell'impotenza e della scarsezza culturale-politica di buona parte dei protagonisti di questa vicenda. Non aspetterò la fine di questo scritto per esprimere le mie tesi, ma le lancio subito nell'aria e nello spazio delle idee: "Sono contro i Gattopardi ed il passato che non passa".

La musica è leggera. Racconto autobiografico sul sentimental kitsch

La musica è leggera. Racconto autobiografico sul sentimental kitsch

Autore: Luigi Manconi

Numero di pagine: 224

Luigi Manconi, grande sociologo e uomo politico, in questo libro racconta mezzo secolo di musica leggera italiana, a partire dai primi anni sessanta. Sempre facendo altro, ha partecipato a concerti e incisioni, ascoltato in anteprima successi e insuccessi, stretto amicizie con tanti musicisti (da Gino Paoli a Fabrizio De Andrè a Francesco de Gregori, da Eugenio Finardi a Fiorella Mannoia e alla PFM, fino a Elio e le Storie Tese). Decine e decine di personaggi, di suoni e di vicende che parlano di come, in mezzo secolo, i mutamenti conosciuti dalla musica leggera abbiano accompagnato le grandi trasformazioni del nostro paese.

All'armi siam leghisti

All'armi siam leghisti

Autore: Antonio Rapisalda

Sono sovranisti e identitari. Con una mano occupano gli spazi virtuali, agendo sui social media, e con l'altra preparano la colla per i manifesti. Il mito delle patrie, il risveglio dell'Europa e la riconquista della proprietà della moneta, gli elementi centrali di questa nuova "comunità" politica. Matteo Salvini ne è il leader e la stampa mainstream l'ha già etichettata generazione nero-verde, ossia l'incontro di una Lega in evoluzione con i centri sociali non conformi e con la destra sociale. Fatta di studiosi, sindacalisti, riviste, associazioni, artisti, è una rete europea in forte crescita e pienamente in sintonia con il popolo degli invisibili. L'Unione europea, l'immigrazione incontrollata e le politiche d'austerità hanno fatto incontrare i protagonisti di questa destra inedita. Erano più simili di quanto si credesse. Ci voleva "l'altro" Matteo per farli incontrare.

Dancing Days

Dancing Days

Autore: Paolo Morando

Numero di pagine: 336

Un libro inconsueto, la storia microscopica di un periodo brevissimo, in cui l'autore accumula un intero patrimonio documentario, fra giornali, film, testimonianze personali, per metterlo in rapporto con un cambiamento d'epoca che rovescia in modo copernicano lo stile di vita dell'Italia di allora. Edmondo Berselli, "la Repubblica" A scavare dentro il biennio cruciale 1978-1979, scrutandone l'irruzione e la discontinuità, è questo libro scatenato e lucidissimo di Paolo Morando: una bellissima pagina nel giornalismo di inchiesta. Giorgio Boatti, "Tuttolibri" Una rilettura, molto documentata, del biennio 1978-1979. Dalle lettere d'amore sulla prima pagina del "Corriere" al boom degli stilisti milanesi, da Prova d'orchestra di Fellini al ritorno dei grandi concerti rock internazionali dopo il periodo del 'non si paga'. E sebbene Morando abbracci ogni settore espressivo, la musica diventa linea portante. Ranieri Polese, "Corriere della Sera" Dopo il '68, dopo il '77 delle P38, dopo il sequestro Moro, l'Italia è stanca delle piazze e sazia di politica. Tutto sta per cambiare e una singolare campagna giornalistica apre le danze della 'fuga nel privato'. Sentimenti e canzonette, nuove ...

Rivista di Politica 1/2014

Rivista di Politica 1/2014

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 2014

Il mercato della forza: dagli eserciti nazionali ai nuovi mercenari Marco Valigi Fenomenologia di Matteo Renzi Fabio Martini Gli attori politici non-statali e le nuove frontiere del multilateralismo Sonia Lucarelli Criminalità organizzata e terrorismo: le nuove sfide alla sicurezza globale Daniela Irrera Alle radici del cinema politico italiano Anton Giulio Mancino L’Iran e la questione nucleare: cosa è cambiato con Rohani? Alessandro Grossato La parte e il tutto: i partiti politici nella democrazia che cambia David Ragazzoni

Invano

Invano

Autore: Filippo Ceccarelli

Numero di pagine: 980

Settant’anni di costume, di scissioni, di precisazioni, di essere uguali ma diversi hanno finito per affollare il nostro paese di tribù e sottotribù politiche, ognuna con i suoi tic, le sue parole d’ordine e di contrordine, i suoi vizi privati e le sue pubbliche virtù. Ci sono i comunisti e gli scomunisti, i barbari padani e i democristiani, i socialisti craxiani e non craxiani, i postfascisti e i berluscones, fino ad arrivare a “questi qua”. Filippo Ceccarelli si inabissa nelle infinite pieghe di una storia cominciata con il dopoguerra e, in un paese senza memoria, ricuce ossessivamente i dettagli del lunghissimo romanzo italiano. Un romanzo politico che parla di noi, di chi il potere lo ha avuto e lo ha perso, di chi lo ha subìto e combattuto, alla ricerca delle tracce in grado di raccontarci come siamo diventati quello che siamo. Sostenuto dalle carte e dai ritagli contenuti nel suo impressionante archivio sui politici italiani (334 raccoglitori e 1500 cartelle, pari a una torre di 45 metri e al tir che è stato necessario per trasferirlo alla Biblioteca della Camera dei Deputati), Ceccarelli dà vita a un libro appassionato e definitivo che, attraverso una...

Dalla parte di Jekyll

Dalla parte di Jekyll

Autore: Filippo Rossi

Numero di pagine: 192

Autorevole ma non autoritaria, in grado di dare risposte concrete senza semplificare la realtà in italiani e stranieri, «onesti» e corrotti, quella che Filippo Rossi definisce «la buona destra» è una delle culture politiche che ha contribuito a fare dell’Italia un paese moderno. Eppure, come il rispettabile dottor Jekyll porta sempre con sé il fantasma del temibile Mister Hyde, ancora oggi chi si ispira a un pensiero liberale e conservatore non può non evocare allo stesso tempo immagini di sopraffazione dei più deboli, razzismo e altre barbarie del secolo scorso. All’alter ego capace di ogni nefandezza aizzato da chi sta al governo, e che esprime l’istinto di un paese in disarmo, livido e spaventato, l’autore contrappone nella sua analisi il racconto di una cultura di destra orgogliosa della propria differenza e della propria tradizione, ma che rischia di finire, come il protagonista del romanzo di Stevenson, vittima della sua stessa ombra. In un j’accuse tanto contro xenofobi e populisti quanto contro la sinistra anemica dei nostri tempi, Rossi propone un viaggio alla riscoperta di una politica che accetti la sfida del nuovo e faccia del cambiamento uno stile...

GIUSTIZIOPOLI PRIMA PARTE

GIUSTIZIOPOLI PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 548

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

LA VICENDA ALDO MORO

LA VICENDA ALDO MORO

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai.

La presa di Roma

La presa di Roma

Autore: Claudio Cerasa

Numero di pagine: 213

Il 28 aprile 2008 Gianni Alemanno viene eletto sindaco di Roma: la capitale d'Italia cambia bandiera dopo 15 anni. Cosa c'è dietro questa inversione di rotta che ha sconvolto la geografia del potere italiano? Quali sono state le mosse che hanno permesso di mettere le mani sulla Capitale e manovrarne il destino? In appena un anno di governo Alemanno, Roma si ritrova circondata da una nuova e ben salda rete di potere, fatta di palazzinari, avvocati, architetti, immobiliaristi e soci dei più prestigiosi circoli sportivi. E che mette insieme Vaticano, centri sociali, editori, giornalisti, tassisti, lobbisti, fascisti, ex comunisti e curvaroli. La presa di Roma è la cronaca della rivoluzione e dei segreti di una città dagli anni di Rutelli e Veltroni a oggi. È il ritratto della nuova destra romana, guidata da un sindaco, Lupomanno, che, conquistati quartieri e categorie sociali inascoltati dal centrosinistra, ha imparato a governare le stanze più segrete della Capitale. E si prepara a essere il prossimo vero candidato di centrodestra alla guida del Paese.

Intellettuali del piffero

Intellettuali del piffero

Autore: Luca Mastrantonio

Numero di pagine: 336

Per chi suonano il piffero gli intellettuali del piffero? Per se stessi, per avere un posto nella società dell’avanspettacolo politico, offrendo i loro servigi al mercato mediatico, dato che partiti e altre vecchie istituzioni non garantiscono più il ruolo e l’ingaggio di prima. Nell'ultimo ventennio hanno spesso commesso la truffa di travestire da militanza il proprio tornaconto personale: c’è chi ha goduto di posizioni di rendita grazie a opposti finti estremismi, facendo affari col nemico, e chi ha speculato, mettendo “in pegno” non la sua autorevolezza ma l’impegno stesso. Risultato? È ormai cronico quel bipolarismo che da sistema elettorale è diventato disturbo psichico: la sinistra è affetta dalla sindrome dei migliori, la destra ascolta gli istinti peggiori; il centro oscilla secondo convenienza, non coscienza. Così i cattolici fanno i libertini e il moralismo è l’arma delle femministe. E ancora: se le vecchie trombette castrano i figli blaterando di rivoluzione, i giovani senza futuro fanno i tromboni. Per questo il parricidio intellettuale è un diritto naturale, una legittima difesa da praticare azzerando i pregiudizi pregressi e mettendo al...

ANNO 2020 L'AMMINISTRAZIONE SECONDA PARTE

ANNO 2020 L'AMMINISTRAZIONE SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Giusva

Giusva

Autore: Luca Telese , Nicola Rao , Francesco Patierno , Andrea Colombo

Numero di pagine: 120

Era il bambino più amato dagli italiani, poi diventò il terrorista più ricercato d'Italia. Valerio Fioravanti raccontato in quattro saggi d'autore.

Pasolini contro Pasolini

Pasolini contro Pasolini

Autore: Nicola Mirenzi

Numero di pagine: 154

Da quel novembre del 1975 in cui fu ucciso, Pier Paolo Pasolini si è trasformato in un fantasma che si aggira per l’Italia. Da morto, lo scrittore friulano è stato usato da tutti: la destra, la sinistra, i cattolici, gli estremisti, i giustizialisti, i complottisti e i militanti della decrescita felice. Ognuno prende la parte che più gli fa comodo e butta via il resto. È stato detto che Pasolini ha previsto ogni cosa e oggi le sue analisi sono vissute come profezie, ma le sue parole scivolano sulla superficie delle nostre coscienze come balsami. Nessuna abrasione, nessuno scuotimento. Gli schiaffi che dava (e riceveva) sono diventati morbide carezze. Pasolini si è fatto specchio delle nostre brame, ognuno vi si vede più bello e pulito. Nicola Mirenzi appartiene alla generazione di chi non c’era nell’Italia di Pasolini, ma ha «vissuto con lui» perché Pasolini è onnipresente ancora oggi, sotto forma di spettro, icona pop, mito, oggetto di un’operazione di «beatificazione» che nasconde in realtà un atteggiamento superficiale e sostanzialmente indifferente verso la sua opera e le sue battaglie. Nel quarantennale della morte appare quindi impossibile parlare di...

La Repubblica di Sabbiolino. Ddr... ma non troppo!

La Repubblica di Sabbiolino. Ddr... ma non troppo!

Autore: Francesco Pietro Cristino

Numero di pagine: 184

Con la caduta del Muro di Berlino tutti i simboli della Repubblica Democratica Tedesca sono crollati uno ad uno, lasciando spazio a prodotti e stili di vita occidentali. Con una sola eccezione: Unser Sandmännchen (‘il nostro Sabbiolino’) era una trasmissione per bambini che andava in onda la sera sulla tv di Stato della Ddr e il cui protagonista aveva il compito di accompagnare i giovani telespettatori tra le braccia di Morfeo, spargendo su di loro la sua sabbia magica. Come tutti i prodotti della propaganda, anche Sabbiolino era pensato per far crescere le nuove generazioni nel mito del socialismo. Nonostante questo è riuscito a vincere la corrente contraria che, dopo la Wende, ha visto una progressiva occidentalizzazione della parte est della Germania, approdando al di là del Muro. Anzi, ad oggi, può essere considerato uno dei simboli più fulgidi della cosiddetta Ostalgie, ossia la nostalgia per alcuni aspetti di quella drammatica vicenda che fu la Ddr, depauperati ormai di ogni valenza politica e vissuti come simulacri di un’infanzia mitica e lontana. Narrare un periodo così delicato della Storia attraverso il personaggio di Sabbiolino fornisce quindi una chiave di...

'80

'80

Autore: Paolo Morando

Numero di pagine: 248

Troppo vicini per essere già storia. Sarà per questo che l'eredità italiana degli amati/odiati anni Ottanta stenta a trovare narratori. Paolo Morando ripercorre attraverso un racconto-reportage il decennio più ambiguo: vitale e al contempo feroce. Italians do it better: sono le parole d'ordine lanciate da una maglietta indossata da Madonna, mentre Paolo Rossi diventa il simbolo di un'Italia che vuole lasciarsi per sempre alle spalle stragi e terrorismo. Sono gli Ottanta: gli anni dell'edonismo, dell'arricchimento, quando eravamo un Paese invidiato da mezzo mondo. Gli adolescenti di allora ricordano quegli anni con nostalgia: Nikka Costa, Maradona, Goldrake, gli Europe di The Final Countdown, il tormentone Gioca Jouer, il Cacao Meravigliao di Arbore, Il tempo delle mele, il Ciao della Piaggio, il succo di frutta Billy, il piccoletto de Il mio amico Arnold, i Puffi, il Tom Cruise di Top Gun... Eppure, a guardar meglio, è il decennio delle mode effimere e classiste, dell'imbarbarimento della politica e della convivenza civile. Di baby pensioni. E debito pubblico al galoppo. Nella Milano da bere ci si spranga per rubarsi Timberland e Moncler, divise d'obbligo dei giovani paninari ...

Dal Sessantotto al crollo del Muro. I movimenti di protesta in Europa a cavallo tra i due blocchi

Dal Sessantotto al crollo del Muro. I movimenti di protesta in Europa a cavallo tra i due blocchi

Autore: Lomellini , Varsori

Numero di pagine: 248
Le notti gotiche di Triora

Le notti gotiche di Triora

Autore: Ippolito Edmondo Ferrario

Triora, borgo medioevale fortificato nell’entroterra di Sanremo, è conosciuto per il processo alle streghe avvenuto nel 1587. Sulla nomea di “paese delle streghe” Triora ha costruito la sua fama e la sua fortuna turistica. Esiste però una Triora completamente sconosciuta, fatta di antiche cisterne, acquedotti, passaggi sotterranei e antichi sepolcreti. Nessuno fino ad oggi aveva mai condotto uno studio su queste secolari cavità artificiali che nascondono segreti che tali sarebbero dovuti rimanere. Una forza oscura e terribile che affonda la propria origine nella storia del paese e nel suo sottosuolo sta per essere liberata. Spetterà a Leonardo Fiorentini rivestire, suo malgrado, i panni di sgangherato e approssimativo investigatore e speleologo per affrontare la grande calamità che rischia di travolgere il borgo.

Canale Mussolini

Canale Mussolini

Autore: Antonio Pennacchi

Numero di pagine: 468

Canale Mussolini è l'asse portante su cui si regge la bonifica delle Paludi Pontine. I suoi argini sono scanditi da eucalypti immensi che assorbono l'acqua e prosciugano i campi, alle sue cascatelle i ragazzini fanno il bagno e aironi bianchissimi trovano rifugio.

Diario clandestino 1943-1945

Diario clandestino 1943-1945

Autore: Giovannino Guareschi

Numero di pagine: 256

Questo Diario clandestino, come scriveva Guareschi, "è talmente clandestino che non è neppure un diario". Ma sono pagine che erano state scritte nel Lager e per il Lager, e lette da Giovannino passando da baracca a baracca per regalare un sorriso o un motivo di riflessione ai compagni di prigionia. Pagine che possono dare un'idea di quei momenti, di quei pensieri, di quelle sofferenze. Guareschi in quei giorni tragici non cedette, né materialmente né, soprattutto, spiritualmente. Diceva: "Non muoio neanche se mi ammazzano". Non morì. E oggi è più vivo che mai.

Mondo Candido (1958-1960)

Mondo Candido (1958-1960)

Autore: Giovannino Guareschi

Numero di pagine: 542

Passano i mesi e gli anni, ma lo spirito battagliero, la forte polemica di Giovannino Guareschi non vengono meno. Così è anche nelle pagine di questo Mondo Candido, che si riferiscono al periodo 1958-1960. Sono gli anni del tramonto dell'esperienza centrista degasperiana e delle forti avvisaglie di un orientamento a sinistra del partito di maggioranza relativa. La polemica guareschiana non prende di mira soltanto il mondo dei partiti, ma un più generale clima di abdicazione al senso di responsabilità personale, di dignità e di onestà che devono essere prima patrimonio del singolo, se vogliono, o devono, poi diventare patrimonio di un popolo, di una nazione. Guareschi si conferma critico del costume, coscienza che avverte al loro nascere fenomeni di crisi: dal pettegolezzo sempre più diffuso e diseducativo sui giornali, sui rotocalchi, all'invadenza della televisione, dall'abbandono dei valori umani a favore di un progresso scientifico che si allontana da quei valori medesimi, allo strapotere della partitocrazia, a scapito della centralità, della funzione, del Parlamento. È polemica sia scritta che disegnata, nel senso che questo Mondo Candido 1958-1960 offre, come i...

Don Camillo e Peppone

Don Camillo e Peppone

Autore: Giovannino Guareschi

Numero di pagine: 1134

“Questa favola vera vuol essere un po’ la storia degli ultimi vent’anni di vita politica italiana. La storia del Paese riflessa nella cronaca del paesello. Gli avvenimenti più clamorosi del mondo grande che trovano puntuale rispondenza nelle vicende paesane del Mondo Piccolo di don Camillo. È la versione, in tono minore e sorridente, di fatti importanti che, ridotti qui all’essenza e rivissuti da uomini che ancora odono la voce della coscienza, si spogliano della loro drammaticità e rinverdiscono la speranza in un mondo migliore.” Giovannino Guareschi, 1968

Romanzo comunale

Romanzo comunale

Autore: Giuliano Compagno , Umberto Croppi

Numero di pagine: 257

I segreti dei palazzi del potere di RomaUn racconto autobiografico tra scandali, malapolitica, prevaricazione e speranzeIl resoconto fedele e sconvolgente delle trame che hanno regolato la prima giunta Alemanno.Umberto Croppi, Assessore alla Cultura del Comune di Roma della prima Giunta Alemanno, si confessa e racconta l’ascesa al potere del primo cittadino e il proprio ruolo determinante nella strategia della vincente campagna elettorale, le prime battaglie vinte ma poi le scelte sbagliate, il dissenso fino alla rottura irreversibile e l’uscita di scena.Il dietro le quinte di uno degli uomini più potenti della politica romana, uno sguardo lucido sulle macerie di ciò che rimane di grandi opportunità gestionali travolte dalla bufera politica e finanziaria ribattezzata Parentopoli, sui meccanismi che hanno regolato “Roma capitale” e la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2016 (rivelatisi poi degli enormi flop).«Perché quel che è successo a Roma», ci dice Croppi, «la nostra imprevista esperienza di governo, rappresenta una metafora utile a comprendere lo stato di salute dell’intero Paese». La cronaca di un periodo (ma che è anche la storia del MSI dalla fine...

Linus. Agosto 2015

Linus. Agosto 2015

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 124

MAPPA DEL DIBATTITO IN RETE Un casino immenso di Valerio Mattioli e Raffaele Alberto Ventura La rivincita del tyrannosaurus di Alberto Piccinini Un tempo gli intellettuali erano incisivi. Oggi? Boh, forse, chissà... di Beppe Benvenuto Ultime notizie - Song’e Napule di Sergio Staino Più polemica ragazzi! di Veronica Raimo Cosa resterà di questi anni-luglio?vdi Lisa Nur Sultan LA SATIRA DÀ I NUMERI La commedia dei ventidue migranti di Giorgio Cappozzo Nessuna bestemmia a Teheran di Daniele Zaccaria Le barzellette vanno spiegate di Alessandro Gori I nuovi mostri di Giulio Calvani e Stefano Andreoli (Spinoza.it) E tu di che Piddì sei? di Francesco Lena Biblico Molise di Alessandro Antonelli PUGNI Poesia/Euro star di Valentino Zeichen Incubo di una notte greca di mezza estate di Franco “Bifo” Berardi La destra, il dolore e le morti di Stato di Flavia Perina Delle cicale, cicale cicale cicale, della formica, invece non cicale mica di Giacomo Papi Il Prodi del futuro? Non è un robot. Si chiama Graziano Delrio di Fabrizio D’Esposito STRAMILANI In Galera - Una duna larga 70 metri - Dove vai tu con la maschera di Carlo Conti? - Un caffè al bar della BCE - Eravamo a ragioneria ...

L'anno di Don Camillo

L'anno di Don Camillo

Autore: Giovannino Guareschi

Numero di pagine: 608

'L'anno di don Camillo' raccoglie quaranta episodi scelti tra le centinaia e centinaia pubblicati da Guareschi su riviste e finora mai apparsi in un volume. In queste pagine ritroviamo i personaggi di sempre: il simpatico Don Camillo, l'irruente Peppone, il Brusco, lo Smilzo... Ed è un po' come ritrovarsi con vecchi amici che hanno ancora tante storie da raccontare. E noi li stiamo a sentire.

Il decennio Moro-Berlinguer

Il decennio Moro-Berlinguer

Autore: Giorgio Galli

Numero di pagine: 256

Il decennio tra il maggio 1974 e il giugno 1984, tra il referendum sul divorzio e la morte di Enrico Berlinguer, è stato il periodo nel quale furono maggiori le occasioni per la costruzione di un assetto bipolare: questo non successe per ragioni non solo politiche ma anche proprie della società italiana. Ora ci troviamo sul finire di un altro decennio (1994/2005) durante il quale, pur con soggetti politici mutati, numerose questioni problematiche restano irrisolte. L'autore offre in questo libro una rilettura di quel periodo, necessaria per comprendere un passato che continua a riflettersi nel nostro presente, comparando due decenni in cui l'Italia è mutata, ma forse solo superficialmente.

ANNO 2017 PRIMA PARTE

ANNO 2017 PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 500

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

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