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La grande bellezza dell'italiano

La grande bellezza dell'italiano

Autore: Giuseppe Patota

Numero di pagine: 384

Bellezza e utilità. Cosa si può chiedere di più a una lingua? Le opere d'arte, che siano fatte di linee e di colori o che siano fatte d'inchiostro e di parole, devono produrre bellezza. Di qui il titolo La grande bellezza dell'italiano, di qui l'organizzazione del libro in sale, come accade nelle mostre e nei musei. In ciascuna è esposto il magnifico italiano di Pietro Bembo, Ludovico Ariosto e Niccolò Machiavelli. Ascoltando il suono delle loro parole, che echeggia da una parete all'altra, rincorrendo il ritmo dei loro versi, che scivola sul marmo dei pavimenti, ammirando la forma delle loro frasi, che adorna volte, colonne e soffitti, compiamo un atto d'amore per la nostra lingua. E lanciamo al tempo stesso un atto di accusa nei confronti di chi la sta progressivamente trasformando in una lingua violenta, rozza, insultante. In una parola: brutta.

Critica del testo (2003) Vol. 6/1

Critica del testo (2003) Vol. 6/1

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 685

Premessa, di Roberto Antonelli (p. ix) Il Libro e la sua tradizione Cesare Segre, Petrarca e gl’incunaboli della critica genetica (p. 3-8) Anatole Pierre Fuksas, L’edizione muratoriana delle Rime di Petrarca: un esempio “preistorico” di critica delle varianti d’autore (p. 9-29) Francisco Rico, «Sospir trilustre». Le date dell’amore il primo “Canzoniere” (p. 31-48) Roberto Antonelli, Perché un Libro (-Canzoniere) (p. 49-65) Roberto Mercuri, Frammenti dell’anima, e anima del frammento (p. 67-92) Maria Serena Sapegno, TU, VOI: a chi si parla? (p. 93-102) Arianna Punzi, «ma ’l vento ne portava le parole»: scrivere la fine nei Rerum vulgarium fragmenta (p. 103-131) Maddalena Signorini, Fortuna del “modello-libro” Canzoniere (p. 133-154) Nadia Cannata, La percezione del Canzoniere come opera unitaria fino al Cinquecento (p. 155-176) Maria Antonietta Passarelli, Petrarca scelestus auctor in una censura (non piú anonima) di Gabriele Barri (ms. Vat. lat. 6149, ff. 142r-150v) (p. 177-220) María Luisa Cerrón Puga, Censure incrociate tra Italia e Spagna: il caso di Petrarca (1559-1747) (p. 221-256) Paolo Cherchi, Mistral traduttore di Petrarca (p. 257-278)...

Dispositio carminum Catulli

Dispositio carminum Catulli

Autore: Susanna Bertone

Numero di pagine: 360

At the dawn of the Renaissance, Liber Catulli was difficult to read not only for the text but also for the arrangement of the poems: few were identified, even less had titles or graphical devices to mark them. After a century, nevertheless, the book became a poetic collection in modern terms: what happened? This work provides an overview of the process, comparing paratestual evidences in latest manuscripts and first printed editions of Catullus, in order to better understand his concrete transmission, types of book or poem titles used by scribes and their relations with the meaning of the text. Following a time criterion, the author collected the most relevant paratextual facts in witnesses, searching for the innovations and constants: the first seems to coincide with philological vanguards of the XV century, while the second sheds useful lights on contamination phenomenon, that deeply affects the transmission of Catullus. This book helps to trace an outline of the comprehension of the poems and fata libelli from the late XIV to early XVI century.

I venerdì del Petrarca

I venerdì del Petrarca

Autore: Francisco Rico

Numero di pagine: 219

Di nessun altro uomo vissuto prima di Petrarca abbiamo una così vasta messe di informazioni biografiche, diceva Ernest H. Wilkins. Ma precisava che tali informazioni si fondano per lo più su lettere e altri scritti petrarcheschi. Bisognerà allora chiedersi: che cosa sappiamo di lui con certezza? La verità è che ogni scrittore mira a diventare, per usare le parole di Ortega y Gasset, «romanziere di se stesso, originale o plagiario». E, come dimostra l'affascinante indagine di Francisco Rico, Petrarca non sfugge alla regola: anzi, la incarna in sommo grado. Il che significa non solo che l'autoritratto che egli va componendo nel tempo è ispirato a exempla illustri, ma che nulla di quanto ci dice è letterale e innocente. Dietro ogni data, dietro la semplice menzione di un giorno della settimana (il venerdì, ad esempio, giorno marcato per eccellenza), si cela una fitta rete di rispondenze, una raffinata simbologia – e un audace disegno: trasformare i momenti vissuti o immaginati in frammenti di un racconto unitario capace di sottrarli alla corrosione del tempo. Ma Petrarca si spinge ancora più in là nella costruzione di un'esistenza ideale: grazie a Rico, lo vediamo...

Rime

Rime

Autore: Dino Frescobaldi

Numero di pagine: 199

«Famosissimo dicitore per rima» e «uomo d’alto intelletto»: così Giovanni Boccaccio definì Dino Frescobaldi, facendone il continuatore della tradizione poetica fiorentina dopo la morte di Cavalcanti e la cacciata di Dante. Dino è uno stilnovista dopo e oltre lo stilnovo. Le sue rime, fedeli al magistero cavalcantiano, intrecciano stretti rapporti con quelle di Cino da Pistoia e seguono la parabola della poesia dantesca: dalla Vita nova alle petrose fino, probabilmente, ai primi canti della Commedia. Andando al di là del luogo comune che fa di Dino un pedissequo imitatore, il volume ripropone l’intero corpus secondo un nuovo ordinamento, frutto di recenti acquisizioni sulla tradizione manoscritta, arricchito di un commento sistematico che con nuove e calibrate proposte interpretative mira ad approfondire la comprensione dei testi e le relazioni con la lirica coeva. Tale corredo fa emergere un sottile lavorio interno al codice stilnovista e una intensa dialettica con le più importanti innovazioni di Dante.

Donne e scienza nella Roma dell’Ottocento

Donne e scienza nella Roma dell’Ottocento

Autore: Federica Favino

Numero di pagine: 289

Sede del Papato, del Santo Uffizio, della Compagnia di Gesù, Roma moderna non ha la reputazione di un centro di produzione e di consumo di scienza. Eppure, nel corso dell’Ottocento, ben prima che Quintino Sella progettasse di trasformare la nuova capitale d’Italia in un «centro scientifico di luce», le due donne che coltivarono in Italia un interesse non dilettantesco per le scienze vissero proprio nella città del papa: la botanica Elisabetta Fiorini Mazzanti (1799-1879) e l’astronoma Caterina Scarpellini (1808-1873). Consuetudini e pregiudizi impedirono loro di frequentare l’Università e di coltivare apertamente la loro vocazione entro le istituzioni pubbliche; tuttavia entrambe ricavarono per sé degli spazi dove perseguire una ricerca di prim’ordine, degna della scienza “professionale”, ancora interamente maschile. Attraverso una ricca documentazione inedita, questo libro ripercorre le tappe salienti del loro percorso, con l’obiettivo di gettare luce sulla cultura scientifica romana nell’Ottocento preunitario, tuttora assai poco conosciuta. Figure perfettamente complementari – per estrazione sociale, per aree di interesse, per credo politico – Fiorini ...

Rime

Rime

Autore: Giovanni Agostino Caccia

Numero di pagine: 432

Le Rime (Venezia, 1546) del novarese Giovanni Agostino Caccia sono l’espressione significativa di quel petrarchismo settentrionale del primo Cinquecento ossequioso al modello di riferimento ma, allo stesso tempo, aperto alle suggestioni stilistiche e tematiche di autori appartenenti a una tradizione consolidata o in via di assestamento. Attraverso i suoi versi è possibile ricostruire il complesso intreccio di influssi culturali e sociali grazie ai quali il poeta novarese fu in grado di plasmare il suo originale universo poetico.

Canzoniere

Canzoniere

Autore: Francesco Petrarca

Numero di pagine: 600

Meditato, scritto e continuamente riscritto da Petrarca per tutta la vita, il Canzoniere è insieme la cronaca di una storia d’amore, uno studio spietato del proprio io, l’autobiografia intellettuale e umana di un uomo ansioso e inquieto che cerca, e mai trova, la sua pace. Ma ogni definizione suona riduttiva per questa raccolta di rime, indiscutibilmente la più importante della nostra letteratura e destinata a fondare, attraverso innumerevoli epigoni, il gusto poetico dell’intera Europa: il Canzoniere anticipa, contiene e quasi riassume in sé ogni argomento e tendenza della tradizione poetica occidentale, tanto che parlare di Petrarca ha sempre finito per corrispondere al parlare semplicemente della poesia. Questa edizione, che si distingue per l’esemplare equilibrio tra rigore filologico e attenzione al lettore moderno, presenta un nuovo e ricco apparato di commento al testo e di raffronto fra le liriche petrarchesche e la letteratura contemporanea.

L’Archivio Gnoli

L’Archivio Gnoli

Autore: Chiara Licameli

Numero di pagine: 358

Il volume offre un’analisi dei testi contenuti nell’Archivio Gnoli, appartenente a una delle famiglie di letterati più notevoli della Roma ottocentesca. I documenti – perlopiù inediti – consentono di descrivere i profili poco noti di Tommaso e Teresa Gnoli, nonché di indagare i primi passi di autore del più giovane Domenico, offrendo uno sguardo dall’interno sulle vicende di una città in divenire, tra Restaurazione e Risorgimento. Ne emerge una realtà complessa e sfaccettata in cui le vie della cultura si articolano attorno ad alcuni nodi problematici come la declinazione romana del discorso nazionale, il rapporto tra la circolazione dei saperi e il controllo pontificio, le reti di relazioni e le pratiche della sociabilità che intercorrevano tra gli abitanti dell’Urbe e quanti provenivano dal contesto italiano ed europeo.

Stefano Maderno scultore 1571 ca. - 1636

Stefano Maderno scultore 1571 ca. - 1636

Autore: Harula Economopoulos

Numero di pagine: 288

La produzione giovanile dello scultore romano Stefano Maderno, che va dai primi suoi esordi all'inizio degli anni '90 del Cinquecento fino alla Santa Cecilia per l'omonima basilica romana (1600 ca.), costituisce un capitolo finora totalmente negletto dagli studi storico-artistici. Questo contributo si propone di riconsiderare in toto tale fase dell'attività del maestro con l'intento di evidenziarne i debiti nei confronti di una delle botteghe di scultura più attive ed operose a Roma alla fine Cinquecento, quella a cui capo fu lo scultore fiammingo Nicolò Piper d'Arras. Tale revisione si è avvalsa di un'indagine sistematica delle fonti documentarie (per lo più inedite) riguardanti i rapporti intercorsi tra il giovane apprendista Maderno e il suo maestro Nicolò Piper. Da essa emerge una realtà alquanto complessa e non priva di frizioni di carattere professionale tra i due, di cui precedentemente non si era a conoscenza. Per quanto riguarda invece la Santa Cecilia, finora erroneamente considerata la prima opera del Maderno, essa viene presentata sotto una nuova veste interpretativa che la vede non più come fedele immagine del corpo della santa martire ritrovato sotto l'altare ...

Novelle

Novelle

Autore: Matteo Bandello

Numero di pagine: 722

Dopo il Decameron, la raccolta di novelle più conosciuta nell'Europa del Cinquecento fu quella di Matteo Bandello. Frate girovago, Bandello conobbe il fasto delle corti e gli intrighi della politica, le raffinatezze del costume e la violenza delle lotte di potere, all'ombra dei signori (dai Bentivoglio agli Sforza ai Gonzaga) cui successivamente si legò. La sua vasta esperienza si riflette nelle sue 214 novelle, ciascuna delle quali è preceduta da una lettera dedicatoria, che precisa l'occasione del racconto. Quest'opera ricchissima, il cui fascino ha alimentato nei secoli la fantasia di grandi artisti da Shakespeare a D'Annunzio, è qui corredata dall'approfondito saggio di Luigi Russo e dalle note di Ettore Mazzali.

Una lingua morta per letterature vive: il dibattito sul latino come lingua letteraria in età moderna e contemporanea

Una lingua morta per letterature vive: il dibattito sul latino come lingua letteraria in età moderna e contemporanea

Autore: Valerio Sanzotta

Numero di pagine: 460

The debate on Latin as a literary language in modern and contemporary times La straordinaria polifonia di lingue che caratterizza le letterature nazionali di età moderna è ormai un dato acquisito nelle più aggiornate ricostruzioni di storia letteraria. Meno nota è forse la dialettica vivace che innerva questo delicato equilibrio, nel quale – almeno in Italia – si inseriscono a pieno titolo i dialetti. I lavori raccolti in questo volume, che trae origine da un convegno organizzato dal Ludwig Boltzmann Institut für Neulateinische Studien, si propongono di fare il punto sui dibattiti intellettuali, in tutte le loro gradazioni e forme, intorno al latino come lingua per la letteratura dalla fine dell’Umanesimo in poi: dall’uso del latino in un contesto dove ormai domina il volgare alle traduzioni latine di testi vernacolari, fino al ruolo del latino nella scuola. Una sezione considerevole del volume è dedicata all’uso del latino dalla fine del sec. XIX a oggi, ovvero quando il latino si trasforma da vettore di comunicazione in lingua poetica, come avviene nel caso di Pascoli e di Bandini, oppure quando a esso vengono affidate le funzioni di solennità e di prestigio...

Un paese senza eroi

Un paese senza eroi

Autore: Stefano Jossa

Numero di pagine: 298

Gli eroi dei romanzi sono spesso diventati eroi nazionali, col compito di rappresentare la comunità tutta all'insegna di un leggendario passato unificante, com'è accaduto a Robin Hood o a d'Artagnan. In Italia, invece, i personaggi letterari si sono sottratti a ogni tentativo di uso iconico e mitizzazione popolare. Eppure tutta la letteratura italiana tra Otto e Novecento è attraversata dalla riflessione sull'eroe e l'eroismo in una prospettiva nazionale. Le candidature non sono certo mancate: da Jacopo Ortis ed Ettore Fieramosca fino al partigiano Johnny e al commissario Montalbano, passando per Pinocchio, Gian Burrasca e Metello. Persino Mattia Pascal e Zeno Cosini. Nessuno di loro, però, è approdato allo statuto di eroe patriottico: perché? Perché l'Italia ha una debole storia nazionale o perché i protagonisti letterari del nostro paese hanno saputo resistere a ogni tentazione simbolica? Più realistici e moderni di quello che si pensa di solito, i personaggi italiani si riveleranno dotati di anticorpi che li hanno preservati da ogni forma di sacralizzazione.

con l'appendice di molti eccellenti poeti

"con l'appendice di molti eccellenti poeti"

Autore: Franco Minonzio

Numero di pagine: 232

Quando nel 2006 fu pubblicata da Einaudi l’edizione in traduzione italiana (Elogi degli uomini illustri) delle due serie degli Elogia gioviani, quella dei letterati (1546) e quella degli uomini d’arme (1551), ragioni di opportunità editoriale dettate dal rispetto dell’economia quantitativa dell’edizione ne fecero escludere le appendici poetiche degli Elogia degli uomini d’arme, decisamente ipertrofiche nel numero e nell’estensione. Consapevole del loro rilievo strutturale nel disegno degli Elogia e della loro importanza documentaria, mentre ancora attendeva alla cura dell’edizione Einaudi, Franco Minonzio decise di offrirne una presentazione separata in un saggio che li rendesse accessibili in traduzione italiana con testo latino, ed assicurasse spazio e risalto ai poeti, per lo più giovani, numerosi e dal profilo sfuggente, autori dei carmina. Tale studio, destinato al Periodico della Società Storica Comense, rimasto finora inedito per la lunga stasi conosciuta dalle pubblicazioni della rivista, vede ora la luce nel fascicolo LXVI della stessa, cumulativo degli anni 2005-2010. Con vera magnanimità, la Società Storica Comense ha consentito la pubblicazione, nel...

Lo scorpione sul petto

Lo scorpione sul petto

Autore: Giuseppe Capriotti

Numero di pagine: 210

Collana Helicona di Monografie di Storia dell'Arte a cura di Marco Gallo In uno scomparto di predella della Madonna del Pergolato, venduta nel 1447 da Giovanni Boccati alla confraternita dei Disciplinati di Perugia, il personaggio che sta puntando la lancia alle spalle di Cristo, percuotendolo e incitandolo a camminare, porta sul petto un grosso scorpione nero, che campeggia su una vistosa casacca gialla: lo scorpione è il simbolo del popolo ebraico, il giallo è per eccellenza il colore dell’infamia. Grazie a questi e ad altri attributi, come ad esempio il naso adunco, il cappello a punta, il segno giallo, la scarsella da usuraio, il tallit o la lunga barba, è possibile identificare con chiarezza nella pittura tra ‘400 e ‘500 la figura dell’ebreo, effigiato in genere in modo peggiorativo, talora con tratti del volto deformi e ripugnanti, mentre compie gesti oltraggiosi nei confronti della Cristianità o mentre riceve un’esemplare punizione per la sua azione profanatoria. Questo libro illustra una serie di soggetti iconografici antiebraici, diffusi su un territorio che solo orientativamente coincide con le attuali regioni Umbria e Marche. Analizzate nei loro contesti e ...

Principi di Santa Romana Chiesa. I Cardinali e l'Arte

Principi di Santa Romana Chiesa. I Cardinali e l'Arte

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 68

All'insegna dello studio del connubio fra porporati e artisti, alla cui volontà di educare e catechizzare per mezzo della bellezza dobbiamo molta parte del nostro patrimonio artistico e culturale, si svolge questo ciclo di Giornate di Studio. I contributi, presentati da studiosi attivi nell'ambito di istituzioni accademiche, museali e ministeriali italiane ed estere, concernono soprattutto il tessuto storico-culturale della città di Roma e del Lazio tra il Medioevo e il Settecento. Il primo volume contiene un inquadramento della storia del cardinalato e della committenza artistica cardinalizia (M. Gallo, Ricerc. Storia dell'arte moderna, Lumsa) e studi sul card. Riario e la decorazione dell'Episcopio di Ostia (D. Frapiccini, Dott. Ricerca, Università Sapienza, Roma), sul card. Truchsess von Waldburg (M. Nicolaci, Dott. Ricerca, Università Sapienza, Roma), su Guido Reni e il card. Sfondrati (H. Economopoulos, Adj. Prof. Saint Mary's College, Notre Dame, Indiana), sul card. Lante (R. Randolfi, Università Sapienza, Roma).

Nella scatola nera

Nella scatola nera

Autore: Fabrizio Miliucci

Diviso in due parti, Motivi e Autori, il libro commenta il corpus critico-giornalistico di Giorgio Caproni, composto da una lunga collaborazione giornalistica condotta, fra gli anni Trenta e Ottanta, con quotidiani e riviste come “La Nazione”, “La Fiera letteraria”, “Il Politecnico” etc. Nella prima parte si è scelto di approfondire i temi che costituiscono il tentativo più impegnato da parte del poeta di prendere parola come critico, e cioè il ragionamento sul valore intrinseco della parola, gli articoli dedicati alla “linea ligustica” (ovvero ligure) della poesia italiana, i reportages sulle periferie di Roma, gli scritti sociali, etc. Nella seconda parte ci si occupa invece della lettura ininterrotta con cui Caproni attraversa un’ampia zona della poesia e della prosa italiana e non, dedicandosi ad autori come Luzi, Sereni, Gadda, Rebora, Betocchi, Pasolini e molti altri. Recuperare in uno sguardo d’insieme questo materiale (raccolto nel 2012 dall’editore Aragno in 4 volumi) significa approfondire la geografia dello scrittoio caproniano e avere uno spaccato inedito della letteratura novecentesca.

Piedi nudi sulla pietra

Piedi nudi sulla pietra

Autore: Marco Gallo

Numero di pagine: 178

Verso la metà dell'anno 1606, proprio nel momento in cui Caravaggio fugge via da Roma, il suo acerrimo nemico Giovanni Baglione, autore delle celebri Vite che immortaleranno la Roma artistica del primo Seicento, mette mano a un'opera redatta in uno stile prossimo a quello del rivale, dall'iconografia potente quanto inedita: si tratta di una pala d'altare – rinvenuta solo lo scorso anno – raffigurante san Giovanni Evangelista che indica la luce della grazia divina a san Pietro, il quale, facendo quotidiana penitenza col suo pianto, cerca di espiare il tremendo peccato del rinnegamento di Cristo. L'analisi del quadro, che fu commissionato dal cardinale Paolo Sfondrati o da suo fratello, il duca di Montemarciano Ercole I, e che affronta di petto il problema della definizione del fondamentale sacramento della penitenza nel rispetto dei canoni del Concilio di Trento, permette all'Autore di indagare sia l'iconografia del pentimento e della penitenza di Pietro sia gli altri dipinti che Baglione, in quello stesso torno di tempo e poi anche più tardi, dedicò all'apostolo, dalla pala per la Sala del Concistoro in Vaticano alla Lavanda dei piedi per la Basilica di San Pietro: ne...

Principi di Santa Romana Chiesa 2

Principi di Santa Romana Chiesa 2

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 100

All'insegna dello studio del connubio fra porporati e artisti, alla cui volontà di educare e catechizzare per mezzo della bellezza dobbiamo molta parte del nostro patrimonio artistico e culturale, si svolge questo ciclo di Giornate di Studio. I contributi, presentati da studiosi attivi nell'ambito di istituzioni accademiche, museali e ministeriali italiane ed estere, concernono soprattutto il tessuto storico-culturale della città di Roma e del Lazio tra il Medioevo e il Settecento. L'argomento di questo secondo volume è l'ambiente artistico romano del secolo XVII dall'epoca del caravaggismo sino ai fasti del pieno barocco. Gli interventi vertono su Michelangelo Merisi da Caravaggio e il card. Alessandro Peretti Montalto (B. Granata), su Giovanni Baglione e il card. Paolo Sfondrati (H. Economopoulos; M. Gallo) su Nicolas Poussin , Gianlorenzo Bernini e il card. Giulio Rospigliosi (M. Gianfranceschi) e su Mattia e Gregorio Preti (L. Calenne): quest'ultimo contributo intende anche essere un omaggio a Mattia Preti nell'anno delle celebrazioni in occasione del IV centenario delle nascita del pittore.

L'età aurea di Giulio II

L'età aurea di Giulio II

Autore: David Frapiccini

Numero di pagine: 208

I primi anni del pontificato dell'impetuoso Giulio II Della Rovere appaiono come i meno indagati sul piano delle committenze artistiche: eppure furono propedeutici alla costituzione dei grandi cantieri romani e all'affermazione di prestigiose personalità, quali l'architetto Donato Bramante, l'urbinate Raffaello e l'incommensurabile Michelangelo. Il presente studio esamina il costituirsi della grande epopea giuliana, scovando i protagonisti e gli intermediari attraverso la lettura incrociata di un gran numero di informazioni archivistiche: cosí emergono la reale complessità degli apparati amministrativi, il sovrapporsi di interessi comuni o particolari, la formazione di consorterie all'interno degli organismi curiali. Le dinamiche, collegate ai cantieri vaticani del Palazzo Apostolico e degli appartamenti pontifici in particolare, evidenziano fasi di intervento distinte, che offrono un quadro ben diverso dal solito calderone solitamente proposto con i nomi più vari genericamente invocati: da Cesare da Sesto, a Sodoma, Bramantino, Perugino, Signorelli, Lotto e, naturalmente, Raffaello. Ampio spazio è concesso all'individuazione di un articolato cantiere tosco-fiorentino,...

Critica del testo (2003) Vol. 6/3

Critica del testo (2003) Vol. 6/3

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 305

Lavori in corso Francesco Benozzo, Un nuovo reperto celto-romanzo: nota sul gatto rosso di Guglielmo IX (p. 907-913) Silvia Conte, Ancora sull’interpretazione di Marcabru, Soudadier, per cui es jovens (BdT 293, 44), v. 21: l’ipotesi della sirena pisciforme (p. 915-931) Roberto Rea, «Avete fatto como la lumera» (sulla tenzone fra Bonagiunta e Guinizzelli) (p. 933-958) Filippo Massoli, Le fiere del I canto dell’Inferno (p. 959-968) Fabrizio Costantini, Le unità di scrittura del Vaticano latino 3793 (p. 969-1008) Giorgio de Marchis, Note sulla fortuna dei canzonieri barocchi portoghesi nell’epoca neoclassica (p. 1009-1028) Ion Pop, Les “voyages” de l’avant-garde littéraire roumaine (p. 1029-1048) Questioni Giovanna Santini, La tradizione indiretta della lirica trobadorica. Le traduzioni siciliane: alcune lezioni da inserire nell’apparato delle edizioni critiche (p. 1051-1088) Su Guido Guinizzelli. Interventi di: Corrado Bologna (p. 1089-1106), Guido Capovilla (p. 1106-1126), Guglielmo Gorni (p. 1127-), Luciano Rossi (p. 1135-1144) Recensioni Massimiliano Gaggero, Keith Busby, Codex and Context. Reading Old French Verse Narrative in Manuscript (p. 1147-1158)....

Ai margini dei giganti

Ai margini dei giganti

Autore: Dario Internullo

Numero di pagine: 557

Un antico pregiudizio incombe sulla vita culturale di Roma nel Trecento. Abbandonata dai papi, in questo periodo stabili ad Avignone, la città è considerata dai più come un luogo decadente, privo di fermento; a volte come una sorta di centro minore rimasto ai margini delle più rinomate Firenze e Padova, culle dell’Umanesimo, altre volte persino come un deserto, rinverdito dai due soli nomi di Francesco Petrarca e Cola di Rienzo. Ripartendo dalle fonti coeve e dialogando con la storiografia più recente, questo libro si propone di restituire all’Urbe la vivacità culturale che le apparteneva, portando alla luce gli eventi, i gruppi, gli individui, i libri, le letture e le scritture che andavano a comporre un panorama complesso, variegato e in fondo non così distante da quello dei più noti centri di cultura dell’Italia comunale e signorile.

Bibliografia dei fondi manoscritti della Biblioteca vaticana (1991-2000)

Bibliografia dei fondi manoscritti della Biblioteca vaticana (1991-2000)

Autore: Massimo Ceresa , Biblioteca apostolica vaticana

Numero di pagine: 737
Boccaccio geografo

Boccaccio geografo

Autore: Andrea Cantile

Numero di pagine: 271

English summary: This collection of articles explores the work of the Renaissance geographer De Boccaccio, with texts, indices, maps and reproductions of portulans, all of which communicate his rich curiosity for the peoples and cultures of the Mediterranean. De Boccacio's writings combine physical and human geography, literature and culture to bring readers to the heart of a Mediterranean almost more imagined than experienced. Scholarly articles guide the reader through the different historical and cultural aspects of De Boccaccio's work. Italian text. Italian description: Dopo i rivoluzionari studi di Manlio Pastore Stocchi sul De Canaria , innovativo contributo alla letteratura di scoperta ed esplorazione oceanica, per la prima volta storici, geografi e letterati si fermano a discutere di Boccaccio geografo. Il testo, unico nel suo genere, ripercorre le tappe umane e intellettuali dei viaggi di Boccaccio, indaga sulle sue conoscenze geografiche, descrive la sua vivace curiosità per il mondo e per culture e popoli lontani dalle coste mediterranee. Boccaccio geografo , corredato da un accurato indice dei luoghi e da preziose mappe e portolani custoditi nei manoscritti delle...

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