
Pachinko
Autore: Min Jin Lee
Numero di pagine: 600«Nonostante i venti del tempo e della storia che percorrono queste pagine, sono i personaggi - con le loro vite piccole e grandi e tumultuose - la vera sorpresa.» The New York Times
«Nonostante i venti del tempo e della storia che percorrono queste pagine, sono i personaggi - con le loro vite piccole e grandi e tumultuose - la vera sorpresa.» The New York Times
Un pomeriggio qualsiasi in una stazione della metropolitana di un paese orientale, ma potrebbe essere ovunque, visto che la scena è ovunque la medesima: una grande ressa e la gente che si urta senza nemmeno scambiarsi un cenno di scuse... Una coppia di anziani si precipita verso il treno appena arrivato. L’uomo, la borsa della donna in mano, riesce a malapena a salire in carrozza. Non appena si volta, però, scopre con sgomento che i suoi occhi non vedono più la camicetta celeste, la giacca bianca e la gonna beige a pieghe della moglie. Della donna non vi è più traccia. Sparita, letteralmente inghiottita dalla folla.
Nata in Corea e adottata da una coppia di americani quando aveva solo cinque mesi, la ventenne Anna Carlson non ha mai avvertito il desiderio di cercare la donna che la ha messa al mondo. Ma dopo la morte di Susan, la sua madre adottiva, Anna sente la necessità di raggiungere la Corea per conoscere le sue origini. Nell’orfanotrofio di Seoul in cui la giovane si reca per avere notizie del suo passato, tuttavia, la attende un’amara verità: sua madre è deceduta vent’anni prima, nel darla alla luce. Pronta a ripartire senza le risposte che cercava, Anna viene avvicinata da un’anziana con i capelli grigi legati in una treccia, che le mette in mano un pacchettino. All’interno c’è un foglio con un indirizzo di Seoul, scritto in un corsivo elegante, e un pettine in cui è intagliato un drago con il dorso d’oro massiccio. Qual è il significato di un dono tanto prezioso? Recandosi all’indirizzo scritto sul foglio, Anna non solo scoprirà che la donna, Hong Jae-hee, è la sua nonna materna, ma verrà a conoscenza della sua drammatica storia. Una storia che ha inizio nel 1943, quando Hong Jae-hee e la sorella maggiore, Soo-hee, vengono reclutate dall’esercito giapponese ...
«L’irlandese Catherine Dunne, autrice del fortunato La metà di niente, sa, come nessun altro, raccontare la vita intima, casalinga, quotidiana di una donna e di una famiglia.» Isabella Bossi Fedrigotti «Nei racconti della Dunne, collegati dal filo della sofferenza femminile, c’è un realismo minuto, quotidiano. Nelle trame c’è tutta una razza di donne dure, coriacee, abituate al dolore, alla lotta, ai sentimenti radicali.» Mirella Serri «Una grande maestra nell’analisi dei sentimenti. Senza sentimentalismi.» Giulia Borgese «I suoi personaggi sono le nostre amiche, le nostre sorelle, le nostre madri ricalcate in un’esperienza di reciprocità quotidiana che sorprende per intelligenza e sensibilità, oltre che per il raffinato lavoro artigianale con la scrittura.» Il Giornale Farrell ha un passato da dimenticare: un padre alcolizzato e violento, una madre che si è consumata a poco a poco, tre fratelli e una sorella più piccoli, che dopo la morte dei genitori sono stati strappati alle sue cure. Quando incontra e sposa Grace - bella, fragile, raffinata -, l'illusione di aver finalmente trovato il suo posto nel mondo sembra a portata di mano. Accomunati dalla...
Kim Ji-young, che è stata una normalissima bambina e adolescente, ora ha trent’anni, da un paio di anni è sposata e ha lasciato malvolentieri il lavoro per prendersi cura della sua bambina a tempo pieno. Un giorno, però, Ji-Young inizia a fingere di essere un’altra persona. Prima impersona sua madre, poi una vecchia compagna di scuola: non è uno scherzo, si immedesima completamente in loro, imitandone la voce e il pensiero in modo così perfetto che sembra quasi posseduta da un demone. All’inizio il marito liquida in fretta questi incidenti, ma la situazione peggiora e presto diventa chiaro che Ji-Young soffre di una sorta di disturbo mentale. Così le organizza sedute di terapia con uno psichiatra, che inizia a registrare la sua storia, che è poi la storia di tutte le donne: una storia di pregiudizi, di limitazioni, di accuse e di colpe attribuite gratuitamente; una storia di soprusi e di silenzi, di trattamenti differenziati – a scuola, a casa, nel lavoro; una storia in cui una donna è costretta a scegliere tra la carriera e la famiglia, in cui è sottoposta a severo giudizio qualunque cosa faccia e in cui la sua sofferenza – fisica e mentale – non conta mai...
La storia vera della fuga di un uomo che ha vissuto l’orrore del regime nordcoreano e lo ha raccontato al mondo Metà coreano e metà giapponese, Masaji Ishikawa è il protagonista di un’incredibile storia vera. Quando la sua famiglia si trasferì dal Giappone alla Corea del Nord aveva solo tredici anni. Nessuno poteva immaginare l’incubo che li attendeva. Suo padre, coreano di nascita, decise di tornare al paese natale sedotto dalla propaganda che prometteva abbondanza di lavoro, un’educazione di alto livello per i figli e uno status privilegiato. Ma, una volta arrivati, fu chiaro che la realtà era molto diversa. In un racconto che abbraccia tutta la sua vita, Ishikawa ripercorre le tappe di trentasei brutali anni sotto lo spietato regime totalitario nordcoreano, tra miseria assoluta, fame e repressione, fino al giorno della sua fuga in Giappone, nel 1996. Una fuga rocambolesca che lo costrinse ad abbandonare la moglie e i figli, con la speranza di riuscire, una volta arrivato, a fare qualcosa per loro. Una speranza che tutt’oggi non si è realizzata. Un libro che non è solo il racconto scioccante della vita di tutti i giorni in Nord Corea, ma anche un’importante...
«Chi può prevedere il giorno che verrà? Il futuro incalza, tutto ciò che possiamo fare è tenerci i ricordi e andare avanti». Dalla più nota autrice coreana una immersione toccante e malinconica nella memoria, nel silenzio di parole mai dette, nella bellezza e nello sgomento della gioventù.
Esiste un modo per avere relazioni sane con gli altri e trasmettere loro fiducia? Nunchi è un principio guida della vita coreana, considerato essenziale per la sopravvivenza, la felicità e il successo. È l’arte di entrare istantaneamente in sintonia con i pensieri e le emozioni degli altri, migliorando così le relazioni interpersonali: una sorta di intelligenza emotiva. Affinare il Nunchi può aiutare a scegliere il partner giusto nella vita o negli affari, a brillare sul lavoro, a proteggerci da coloro che ci ostacolano e a ridurre l’ansia sociale. Per farlo abbiamo già tutto a disposizione: gli occhi e le orecchie. Ricordarci di prestare attenzione agli altri, piuttosto che rimanere sempre concentrati su noi stessi, è indispensabile per avere rapporti proficui. Il metodo Nunchi ci invita a migliorare noi stessi concentrandoci sulle nostre relazioni. In un mondo in cui l’individualismo e lo scontro sembrano la regola, esiste un’alternativa che ci consente di creare un clima di armonia all’interno del quale diventa più facile essere felici, provare benessere e quindi avere maggiore successo in ogni ambito. La sottile arte di entrare in sintonia con i pensieri e le ...
Da ballerino italiano di K-pop in una band coreana, a indiscussa star del web seguita da centinaia di migliaia di fan, il diario esilarante di Seuf Mafia. Per chi vuole scoprire tutto sulla Corea, la felicitudine, il pannocchiume, l’amore e la celebrità. Quando Marco si imbatte nel primo video musicale K-pop su YouTube è amore a prima visualizzazione. Da ragazzino insicuro e bullizzato dai compagni di classe, trova finalmente la motivazione che cercava per far emergere il vero se stesso. La musica, i vestiti, le coreografie e la FAIGAGGINE interplanetaria dei cantanti lo trasportano in un mondo in cui si sente accettato, quello in cui un ragazzo con i capelli rosa può ballare, e non solo non viene insultato, ma viene addirittura idolatrato! E così, ecco che arriva l’illuminazione definitiva: Marco lascerà il suo paesello in Brianza per volare a Seoul – caotica e pazza megalopoli da oltre 10 milioni di abitanti – e diventare un vero idol, una popstar che si esibisce di fronte a migliaia di persone. Ben presto si trova intrappolato in un’accademia di formazione per aspiranti astri del K-pop, che si rivela un vero incubo, con prove da mezzanotte alle sei del mattino,...
Il volume racconta la storia di Megumi Yokota, una ragazzina giapponese di 13 anni scomparsa il 15 novembre 1977 nella sua città, Niigata. Il papà Shigeru e la mamma Sakie cominciarono subito a cercarla, coinvolgendo poi anche le forze dell’ordine, pubblicando la sua foto sui giornali, lanciando appelli in tv, ma nessuno sapeva nulla, nessuno aveva visto o sentito nulla, la ragazzina sembrava scomparsa in una sorta di buco nero. Era stata rapita? E se sì, da chi? E per quale motivo? O si era allontanata volontariamente? E nel caso, per andare dove? Per giorni, divenuti poi settimane, mesi, anni, i genitori della piccola furono tormentati da questi angosciosi interrogativi, che non trovavano risposta. Soltanto nel 1997, vent’anni dopo la scomparsa, cominciò a diradarsi il mistero: Megumi era stata rapita da spie nordcoreane, e portata in Corea del Nord. Oggi, il governo nordcoreano la dichiara deceduta, ma la notizia non ha riscontri assolutamente certi, e gli anziani genitori continuano a cercare la verità. Il testo alterna i racconti relativi alla scomparsa di Megumi e al calvario di sua madre e suo padre ad ampi excursus storici, che spiegano con dovizia di particolari...
UN CASO LETTERARIO IN USCITA IN 18 PAESI «Un emozionante esordio che svela l’orrore nascosto di una guerra.» The Washington Book Review «Un romanzo lirico e toccante, con una protagonista di cui ci siamo tutti innamorati.» D la Repubblica - Wlodek Goldkorn «Il racconto di una tragedia ancora ingiustamente sconosciuta ai più. "Figlie del mare" è una testimonianza che si pone l'obiettivo di far conoscere, di condividere.» Corriere della Sera - Nathascia Severgnini Corea, 1943. Per la sedicenne Hana sapere immergersi nelle acque del mare è un dono, un antico rito che si trasmette di madre in figlia. Nel buio profondo delle acque, è solo il battito del cuore che pulsa nelle orecchie a guidarla sino al fondale, in cerca di conchiglie e molluschi che Hana andrà a vendere al mercato insieme alle altre donne del villaggio. Donne fiere e indipendenti, dedite per tutta la vita a un’attività preclusa agli uomini. Nata e cresciuta sotto il dominio giapponese, Hana ha un’amatissima sorella minore, Emi, con cui presto condividerà il lavoro in mare. Ma i suoi sogni si infrangono il giorno in cui, per salvare la sorella da un destino atroce, Hana viene catturata dai soldati...
Nel saggio rivivono quindici figure femminili dei classici coreani. Si tratta di donne che rappresentano la società dell’epoca Chosŏn. Scaturite dalla fantasia di vari importanti autori, esse ci svelano i desideri e le fantasie che si celano nel cuore di ogni donna. L’autrice, Jo Hye-Ran, ci spiega come esse hanno vissuto il loro tempo e cosa avrebbero potuto rappresentare nella società odierna. Cinque i punti di vista: il mondo umano, l’ambizione, il patriarcato, la sensualità e le riflessioni sulle donne abbandonate.
"Il Giappone è un paese senza tempo, un luogo in cui tradizioni antichissime si fondono con la modernità, come se ciò fosse la cosa più naturale del mondo." Esperienze straordinarie: foto suggerite, i consigli degli autori e la vera essenza dei luoghi. Personalizza il tuo viaggio: gli strumenti e gli itinerari per pianificare il viaggio che preferisci. Scelte d'autore: i luoghi più famosi e quelli meno noti per rendere unico il tuo viaggio.
«Avevo tre anni quando un’assistente sociale mi portò a Villa Azzurra che di quel colore non aveva proprio nulla. Ci finii perché quella buona donna di mia mamma mi aveva avuto da un uomo che della paternità se ne infischiò allegramente, non l’ho mai incontrato. Lei era giovane e sola…». Comincia così – con una storia terribilmente simile a molte altre – questo libro scritto per non dimenticare; per ricordare a chi è vissuto al tempo dei manicomi e per informare chi non c’era. Ma scritto anche per smontare l’illusione che oggi la fabbrica della follia sia altro da quanto era in passato: fenomeno di massa, fenomeno di poveri, manicomi (o realtà troppo simili) come discariche umane e sociali.
Lo Sciamanesimo coreano, base religiosa e spirituale, e come un grande contenitore che accoglie le religione straniere. Esso e considerata una credenza superstiziosa, irreale incline alla propaganda del canto e del ballo come cultura tradizionale spesso sfruttata come risorsa turistica. La base psicologica e culturale dello sciamanesimo e di accoglienza percio si presta a comprendere piu facilmente il Dio del cristianesimo, il mondo dell'aldila: per intraprendere una vera evangelizzazione in Corea e necessario conoscere a fondo lo Sciamanesimo.
"Cambiami" è una storia d’amore e l’esigenza di diventare un altro. Ambientato in un prossimo futuro, Cambiami, con le sembianze di un’analisi sociale, ci racconta di come Borut ha abbandonato la sua vita per costruirne una nuova, totalmente diversa. Lui è un pubblicitario ricco e affermato, e non ne può più. Non ne può più di vendere illusioni, di vivere in modo smisurato in un mondo dove il capitalismo ha portato la realtà alle estreme conseguenze, dove tra ricchi e poveri c’è un baratro incolmabile, ma soprattutto non ne può più di non riuscire ad avere l’unica cosa importante per lui: la sensazione di fare la cosa giusta. Fare la cosa giusta è mangiare la frutta vera, e non più la frutta di plastica, è avere di nuovo un rapporto profondo con la moglie e non portare avanti la commedia di una vita. Il rifiuto di Borut è il rifiuto di un mondo decaduto, di una realtà priva di umanità, di relazioni che hanno perso ogni senso. Il suo rifiuto è il suo cambiamento, è l’abbandono di una vita per provare a essere un uomo nuovo. È così che Borut inizia il suo vagabondaggio e incontra personaggi che hanno capito che cosa è fare la cosa giusta, come il...
si potrebbe dire che sono solo racconti, storie, personaggi di un mondo improprio, governato da insapienti e stupidi; umani intenti a galleggiare nell'intento di sopravvivere. una letteratura oltre quella attuale, priva di umani ragionamenti.
Le sorelle Mitford racconta, con brio e humor britannico, la vera storia dietro l’allegria e la frivolezza delle sei figlie Mitford: Nancy, la cui luminosa esistenza sociale maschera un ossessivo amore non corrisposto, capace di inacidire il suo successo di scrittrice; Pam, una contadina sposata con uno dei migliori cervelli d’Europa; Diana, una bellezza iconica, già sposata quando a 22 anni si innamora di Oswald Mosley, il capo dei fascisti britannici; Unity, romanticamente innamorata di Hitler, che divenne un membro della sua cerchia ristretta prima di spararsi quando fu dichiarata la Seconda guerra mondiale; Jessica, la ribelle della famiglia, che si schierò con i comunisti, e la sorella più giovane, Debo, che diventa la Duchessa del Devonshire. Mary S. Lowell racconta la straordinaria storia di una famiglia fuori dal comune, esplorando le relazioni tra le sorelle e basandosi su interviste personali, documenti di famiglia e corrispondenza fino a oggi inedita.
Samarcanda, città lungo la Via della Seta, ha una storia che si confonde con l’immaginario dell’Oriente. Questo libro tratta invece di una città concreta, ne racconta il cambiamento nel periodo in cui è stata parte dell’Urss e in quelli successivi fino ad oggi. Il passaggio tra queste due epoche a Samarcanda diventa lo specchio della trasformazione più ampia avvenuta in Uzbekistan e negli altri paesi dell’Asia centrale, che furono prima colonie interne russe, poi sovietiche e poi divennero Stati indipendenti. Il lettore entra passo passo all’interno della città, in vari quartieri, in case private, in luoghi pubblici, e ascolta le vicende di individui e di famiglie diverse. Basato su documenti di archivio, interviste e fotografie, il libro descrive il cambiamento dei modi di vita e delle culture e indaga sulle tensioni degli anni post-sovietici. Sono scomparsi dalla città i russi che l’avevano colonizzata o guidata negli anni della “modernizzazione” sovietica, le molte popolazioni che erano state deportate ai tempi della seconda guerra mondiale e varie minoranze locali. L’indipendenza del paese porta a Samarcanda un clima nuovo che risulta minaccioso per le...
«Questo romanzo ha la stessa bellezza di un ventaglio di seta.» NPR
I telefilm che hanno segnato un’epoca, come Happy Days, Miami Vice, M.A.S.H. o I segreti di Twin Peaks. Quelli che hanno scatenato vere e proprie manie collettive e imposto nuovi divi, come Dallas, E.R. e Friends. Gli infallibili Derrick, Baretta, Starsky e Hutch, Colombo... I «cult» ai confini della realtà televisiva come Star Trek, Agente Speciale, Il prigioniero e X-Files o quelli «a quattro zampe» come Rin Tin Tin, Lassie, Flipper e Furia. Le sit-com dalla risata facile come I Jefferson, I Robinson o Tre cuori in affitto. Senza trascurare le serie «made in Italy», dallo Sheridan di Ubaldo Lay al Maigret di Gino Cervi fino a Un medico in famiglia. E poi le serie dimenticate, quelle interrotte dopo le prime puntate, quelle che hanno magari trovato pochi ma accanitissimi fan. L’elenco potrebbe continuare a lungo, suscitando una raffica di ricordi e di domande, perché i telefilm e i loro eroi hanno accompagnato i nostri anni, con vicende ora comiche ora drammatiche. Hanno proposto personaggi indimenticabili e imposto modelli di comportamento, hanno costruito trame appassionanti e situazioni coinvolgenti, e al tempo stesso sono stati specchio dei cambiamenti del costume ...
Una città magica. Un doppio mistero nascosto tra le pagine di un vecchio romanzo. Un libro, Nebbia a Tangeri, e un nome, Paul Dingle, scarabocchiato su un taccuino. Sono gli unici indizi che Flora ha a disposizione per ritrovare l’uomo misterioso che, incontrato per caso in un bar di Madrid, le ha regalato emozioni che credeva sopite per sempre. Perché adesso che lo sconosciuto sembra sparito nel nulla, smettere di desiderarlo è come smettere di respirare: semplicemente impossibile. Così la prudente Flora si lascia tutto alle spalle e parte alla volta di Tangeri, per cercare l’autrice del romanzo e scoprire chi è davvero Paul Dingle, personaggio di carta e insieme protagonista in carne e ossa della notte che le ha stravolto la vita. Coinvolgente, esotico e pieno di svolte inattese, Nebbia a Tangeri è la storia di un doppio amore proibito che si snoda tra passato e presente. Per raccontare, attraverso un romanzo nascosto tra le pagine di un altro romanzo, la vertigine del desiderio e i misteri più profondi del cuore. «Un romanzo di formazione e un romanzo che parla d’amore, nelle sue forme malate. Una storia di leggende e canti. Ma è anche un racconto che gioca con...
Un romanzo originalissimo e sorprendente che negli Stati Uniti ha raggiunto il successo con oltre un milione di copie vendute grazie al solo tam-tam dei lettori, stregati da questa delicata quanto imprevedibile storia d'amore.
Zed è un agente. Viene dal futuro, da una Società Perfetta in cui gli esseri umani hanno risolto ogni contrasto. Niente odio, niente violenza, niente guerre. Un mondo nuovo, rinato dalle proprie ceneri dopo la Grande Conflagrazione. Zed è un Protettore, incaricato dal Governo di difendere il corso di questi Eventi: deve viaggiare nel tempo per eliminare gli Agis, ribelli pronti a tutto pur di riscrivere la storia. In una Washington febbrile e paranoica, la sua missione incrocia le vite di quattro contemp: Tasha, avvocato delle multinazionali, sconvolta dalla morte del fratello in Iraq; Leo, ex agente della Cia, assoldato da una società di consulenza strategica; Sari, immigrata indonesiana al servizio di un diplomatico coreano; T.J., leader antimilitarista. Tutti hanno perso qualcosa, tutti sono ansiosi di fare la differenza, tutti cercano una verità che continua a sfuggire. In una realtà che si scrive e riscrive sotto i loro occhi, «come una tela bianchissima ancora da dipingere», si fa sempre più sfumato il confine tra presente e futuro, tra memoria e immaginazione. A poco a poco anche le certezze di Zed cominceranno a vacillare, finché non metterà in dubbio la...
In occasione dell'uscita del film Venuto al mondo, una nuova edizione digitale che, al testo del romanzo, affianca la sceneggiatura di Margaret Mazzantini e Sergio Castellitto e alcune suggestive immagini fotografiche tratte dal backstage delle riprese.
È una notte di luna piena quando, nella Libia dominata dagli italiani, Sara e Angela, nove e sette anni, vedono una donna a cavallo. Con un incedere libero e fiero, sembra prendere la rincorsa verso il cielo, senza voltarsi. Di lì a poco sono costrette a partire con la sorella minore Margherita, ma l'immagine dell'amazzone non la dimenticheranno più. È il 1940 e le attende il campo estivo del regime, tre mesi in Italia insieme a bambini come loro: tredicimila figli di coloni libici, lì per imparare la disciplina e i doveri di ogni buon fascista. Ma appena un giorno dopo il loro sbarco, Mussolini pronuncia la dichiarazione di guerra e la vacanza in Toscana di un'estate si trasforma in una prigionia infinita. Le tre sorelle crescono indossando una divisa, la testa rasata, piccole operaie della dittatura in balia di regole feroci, della propaganda e di un mondo senza più genitori. Quando la voglia di tornare a casa si fa insostenibile e i tentativi di fuga falliscono, quando l'incontro con donne magnifiche, ribelli, non basta a salvarle, nei loro cuori rimane il ricordo della guerriera a cavallo nel deserto. Manuela Piemonte ci consegna un romanzo che pulsa e ammalia, fatto di...
Questo libro, il più completo trattato sulla storia coreana mai scritto da un autore occidentale, nasce dalla necessità di avvicinare il lettore alla civiltà di un paese da un lato sempre più in prima linea nello sviluppo industriale e tecnologico globale, dall'altro ancora vittima instabile dei perversi giochi politici che portarono alla sua divisione alla fine degli anni '40 del XX secolo. Partendo dalle stesse mitiche origini della nazione coreana, dal territorio e dalla lingua, l'autore dipinge la grande avventura di un popolo di antica civiltà che, occupando da sempre un posto fondamentale nello scacchiere geopolitica dell'estremo oriente, contribuì considerevolmente alla formazione di quella cultura giapponese oggi nel mondo ben più conosciuta e apprezzata. Per secoli vaso di coccio fra vasi di ferro, la Corea sta ancora pagando per un'intrinseca debolezza e soprattutto per la protervia altrui, che proprio nel XX secolo l'ha portata prima a perdere un'indipendenza fino ad allora sempre difesa con successo e poi all'incommensurabile tragedia della divisione e della guerra fratricida. Questo libro, esaminando dalle sue stesse origini il complicato percorso storico della ...
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