La metafisica in Edmund Husserl
Autore: Nicoletta Ghigi
Numero di pagine: 255
Contrariamente a ciò che la critica letteraria è solita pensare, secondo la ricerca compiuta in questo volume, il problema della metafisica ha avuto anche in Edmund Husserl, padre della fenomenologia, un'importanza fondamentale. Se è vero che nella prima fase della sua produzione la metafisica sembra avere soltanto un'accezione negativa (ma egli è critico soltanto verso un certo tipo di metafisica), nella seconda fase e, soprattutto, nell'ultima, ne viene recuperato anche un significato "positivo". Seguendo le difficoltà che il filosofo tedesco incontra nel tentativo di conferire alla metafisica uno statuto suo proprio e di fondarla come scienza, è possibile evidenziare un senso di metafisica "implicito" nel lavoro di Husserl a cui, nonostante non vi sia mai un richiamo diretto, le sue opere alludono. Se infatti egli si riferisce a una teleologia interna alla storia - la quale si rivela come idea finale che guida implicitamente (secondo un'intenzionalità "indiretta") dall'interno tutti i filosofi verso la realizzazione del telos filosofia -, scopo della sua filosofia, una volta rinvenuto tale telos nella realtà storica, è quello di additare in maniera implicita il senso...