
Kronos
Autore: Gombrowicz Witold
Numero di pagine: 392«Kismet è una parola turca che signifi ca “destino”. Gombrowicz la scrisse, come fosse il sigillo posto a custodia della sua esistenza e insieme la sua inevitabile deriva, nelle pagine del diario privato: Kronos. Kronos come il dio del Tempo, Crono, che divorò i propri fi gli: un titolo in assonanza con il suo ultimo romanzo, Kosmos (Cosmo); l’Ordine e il Tempo, due elementi centrali della nostra esistenza: sfuggenti, indefi nibili, spesso in antitesi. Kronos è proprio un tentativo di puntellare il Tempo: di dare un Ordine al Caos. Il suo valore risiede nel fatto che ci permette di conoscere un Gombrowicz non “in posa”, privo delle numerose maschere che amava indossare. L’autore registra il flusso della sua coscienza mescolando fatti privati e pubblici, un flusso spessodisordinato ma in cui, per esempio, gli elenchi deibrani musicali funzionano come una sorta di ossaturaalla quale si aggrappa tutto il resto. Nel “caotico” Kronos, Gombrowicz riesce a sorprendere senza risultare mai banale o scontato: è come se ci lasciasse un messaggio abbandonato in una bottiglia, consegnato in una forma non lavorata, essenziale. Il messaggio di uno scrittore geniale, a lungo...