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Storia della Letteratura Inglese. I.7. Il primo teatro elisabettiano

Storia della Letteratura Inglese. I.7. Il primo teatro elisabettiano

Autore: Franco Marucci

Numero di pagine: 77

Storia della letteratura inglese è un’esauriente rassegna, in otto volumi totali, della letteratura inglese dal Medioevo agli inizi del ventunesimo secolo. L’opera – già uscita a stampa (Firenze, Le Lettere, 2003-2018) – fornisce informazioni precise e interpretazioni originali e revisionistiche dei testi fondamentali del canone letterario inglese, inquadrate nel contesto storico e biografico e intellettuale per ogni autore trattato. Il primo volume – da cui è riprodotto questo estratto – inizia discutendo la letteratura anglosassone e concentrandosi sui tre principali poeti medio - inglesi del fine secolo XIV, Gower, Langland e Chaucer. Affronta quindi i romanzi in prosa del XVI secolo di Sidney e la poesia di Spenser e di Donne. Un’ampia a trattazione è dedicata alla leggendaria fioritura cinquantennale del teatro elisabettiano, da Kyd e Marlowe fino a Jonson, Webster, Middleton, Ford e Shirley, escludendo Shakespeare. La parte finale si rivolge alle opere di Lyly, Greene e Nashe, all’omiletica di Hooker e alla letteratura elisabettiana storiografica e di viaggio. SOMMARIO: Elenco delle abbreviazioni - 1. I "termini" di questo volume - 85. Il masque e...

Tutto il teatro

Tutto il teatro

Autore: William Shakespeare

Numero di pagine: 3730

Introduzione di Tommaso Pisanti Edizioni integrali «Non appartenne a un’epoca, ma a tutti i tempi», disse di Shakespeare Ben Jonson. William Shakespeare è considerato infatti da sempre il più grande autore teatrale mai esistito. La straordinaria energia creativa e la vastità della sua produzione suscitarono nei romantici l’immagine di una «forza immane della natura», di un «genio universale». Oggi, dopo oltre quattro secoli dalla nascita, Shakespeare non cessa di stupirci per la complessità, la bellezza, la varietà della sua poesia e per la “modernità” dei personaggi e delle trame. • La tempesta • I due gentiluomini di Verona • Le allegre comari di Windsor • Misura per misura • La commedia degli errori • Molto rumore per nulla • Pene d’amor perdute • Sogno di una notte di mezza estate • Il mercante di Venezia • Come vi piace • La bisbetica domata • Tutto è bene quel che finisce bene • La dodicesima notte • Il racconto d’inverno • Enrico IV • Enrico V • Enrico VI • Riccardo III • Riccardo II • Re Giovanni • Enrico VIII • Troilo e Cressida • Coriolano • Tito Andronico • Romeo e Giulietta • Timone d’Atene...

TUTTO Teatro

TUTTO Teatro

Autore: Aa. Vv.

Numero di pagine: 258

Per conoscere e ricordare la storia del teatro, dalle primitive forme rituali alle sperimentazioni contemporanee. Sintesi e approfondimenti su periodi storici e correnti teatrali, grandi autori e interpreti, recitazione e azioni sceniche. Lo studio: le prime rappresentazioni e la nascita del teatro nella Grecia classica, la tragedia e la commedia a Roma, le sacre rappresentazioni, le feste rinascimentali, il grande teatro baracco in Italia e in Europa, la commedia dell’arte, il romanticismo, il Novecento e l’età contemporanea. La sintesi: inquadramenti storici e geografici, schemi riassuntivi per ogni capitolo, approfondimenti su generi teatrali, autori e grandi interpreti, glossario di termini tecnici.

Tutto è bene quel che finisce bene

Tutto è bene quel che finisce bene

Autore: William Shakespeare

Numero di pagine: 231

Traduzione di Nicoletta Rosati Bizzotto Edizione integrale con testo inglese a fronte Tutto è bene quel che finisce bene, commedia scritta fra il 1602 e il 1603 e ispirata a una novella del Decameron di Boccaccio, è la più picaresca fra le opere shakespeariane. La protagonista, Elena, guarisce il re di Francia da una grave malattia e come ricompensa viene concessa in sposa all’uomo di cui è innamorata, il conte Bertram. Questi però, vanesio e sfuggente, non ricambia i suoi sentimenti e parte per la guerra, avvertendo Elena che potrà davvero considerarsi sua moglie solo se riuscirà a sfilargli un anello che lui ha sempre al dito e se resterà incinta di colui che ha preteso come marito. Lei, determinata nei suoi intenti, sa cosa vuole ed è disposta a tutto pur di ottenerlo, tuttavia Bertram sembra alla fine cedere più per sfinimento che per reale convinzione: il lieto fine ha insomma il gusto un po’ amaro della rassegnazione. «Sono distrutta; la mia vita è finita, finita, senza Bertram; tanto varrebbe che amassi un fulgido astro e sperassi di farne il mio sposo, a tal misura egli è al disopra di me. Nel suo radioso splendore, nella sua luce riflessa debbo trovare...

La tempesta

La tempesta

Autore: William Shakespeare

Numero di pagine: 278

Cura e traduzione di Guido Bulla Edizione integrale con testo inglese a fronte Vero archetipo della cultura moderna, La tempesta, forse l’ultima opera scritta per intero da Shakespeare, è uno scrigno di significati. Grazie alla sua consuetudine con le pratiche di magia, Prospero, duca di Milano esiliato su un’isola deserta insieme alla candida figlia Miranda, riesce a vendicarsi dell’usurpatore, suo fratello Antonio, e del suo complice Alonso re di Napoli. Avversato dal subumano Caliban, servo diabolico e deforme, ma assecondato da Ariel, delicato spirito dell’aria, Prospero riprende infine il proprio ducato. Il matrimonio tra Miranda e Ferdinando, figlio di Alonso, stende un velo di riconciliazione sulla vicenda. Eterea come l’essenza di Ariel, profonda come la saggezza di Prospero, la commedia cela dietro la trama fiabesca una stupefacente ricchezza di spunti e motivi. Innumerevoli le interpretazioni critiche (d’impostazione filosofica, politica, religiosa, psicoanalitica, postcoloniale, neostoricistica, di gender...) che l’opera continua a suscitare. Ma forse La tempesta è “solo” la splendida favola della virtù, intesa come bellezza, integrità morale e...

Re Lear

Re Lear

Autore: William Shakespeare

Numero di pagine: 348

Cura e traduzione di Guido Bulla Edizione integrale con testo inglese a fronte Opera di alta poesia e immensa forza teatrale, il Re Lear nasce nella massima fase creativa di Shakespeare, situandosi quasi certamente fra Otello e Macbeth. Partendo dalla dimensione favolistica e folclorica della spartizione del regno a opera del vecchio sovrano, il dramma ci trascina per gradi nel cuore di una spietata riflessione sui rapporti familiari, sulla crudeltà della lotta per il potere, sugli istinti predatori mai sopiti nell’uomo, fino a raggiungere, dopo un’immersione nel baratro della follia, una sanguinosa e ambigua rigenerazione. È significativo che questa tragedia, manifestando un’allarmante “modernità”, abbia trovato interpreti sensibili ed efficaci nei maggiori registi teatrali e cinematografici del Novecento. «Noi ci faremo carico dei misteri del mondo Come fossimo spie per conto degli dèi. E sopravviveremo, pur tra i muri Di una prigione, ai branchi e alle fazioni dei potenti, Guardandoli fluire e rifluire Come onde di marea sotto la luna.» William Shakespeare nacque a Stratford on Avon nel 1564. Nel 1592 era già conosciuto come autore di teatro e fra il 1594 e il...

Misura per misura

Misura per misura

Autore: William Shakespeare

Numero di pagine: 262

“Alcuni s’innalzano grazie al peccato, altri cadono a causa della virtù.” A Vienna vi è un’immoralità diffusa. Il duca Vincenzo, preoccupato per gli atteggiamenti dei sudditi e il loro disprezzo per l’istituzione matrimoniale, finge di assentarsi e affida il governo a un vicario all’apparenza retto e intransigente, Angelo. Travestito da frate, osserverà l’incapacità di Angelo di governare con autentica equità e giustizia, attaccato com’è al semplice dettato della legge e travolto dalle stesse passioni che dovrebbe punire. Fra tutte le scelte severe di Angelo spicca quella di condannare a morte il giovane Claudio, promesso sposo di Giulietta, colpevole di averla sedotta prima che il matrimonio fosse celebrato. Ma questa durezza Angelo non la applica a se stesso: quando la virtuosa sorella di Claudio, la novizia Isabella, lo supplica di graziare il fratello, il vicario le propone di esaudire la sua richiesta a patto che la giovane gli si conceda. Shakespeare scrive qui un testo in equilibrio fra commedia e tragedia, dove la luce del comico è continuamente bilanciata dalle ombre di un’amara riflessione sull’iniquità dei potenti e il vizio che si cela in...

Tito Andronico

Tito Andronico

Autore: William Shakespeare

Numero di pagine: 271

Tito Andronico, come i successivi “drammi romani”, non è una celebrazione della romanità, bensì una lucida e insieme sgomenta e inorridita analisi dei meccanismi del potere, dove Roma è metafora dello stato moderno. La qualità ancora sperimentale del Tito Andronico, il suo muoversi tra l’esperienza classica (Ovidio e Seneca) e quella della “nuova” tragedia di vendetta di Thomas Kyd, il possibile intervento, secondo le consuetudini elisabettiane, di altri autori (tra cui, forse, il grandissimo Marlowe), non deve farlo considerare un reperto archeologico. Al contrario, come hanno visto Peter Brook e Peter Stein e, in Italia, Aldo Trionfo e Gabriele Lavia, la tragedia, la prima di Shakespeare, non solo annuncia alcune opere della maturità, ma vede delinearsi anche alcuni motivi centrali dell’arte shakespeariana. Una fosca e truculenta vicenda di sangue e potere, uno spietato studio sullo scatenarsi della violenza, ispirata al mito di Progne e Filomena narrato nelle Metamorfosi di Ovidio, al Tieste di Seneca e alla novella sul “crudel moro” di Matteo Bandello.

La bisbetica domata

La bisbetica domata

Autore: William Shakespeare

Numero di pagine: 284

Cura e traduzione di Guido Bulla Edizione integrale con testo inglese a fronte Commedia dalla datazione problematica (1593, 1590-91 o 1588?), La bisbetica domata è una festa di trame incrociate, scambi d’identità, manipolazioni linguistiche. In una Padova reinventata, ci viene descritta la vigorosa conquista dell’indomita Caterina da parte del caparbio veronese Petruccio. Non tutti sanno però che il testo shakespeariano è contenuto in una cornice che rende i due protagonisti personaggi di una rappresentazione teatrale cui altri personaggi assistono in scena. Una commedia nella commedia, quindi. Una sorta di distanziamento che ridimensiona un finale tutto giocato sul trionfo della fallocrazia: una brutale asserzione della superiorità maschile o un fine gioco teatrale che decostruisce tale assunto dall’interno? Il dibattito è aperto. Della vivacissima, spumeggiante commedia di Shakespeare è famosa la versione cinematografica di Zeffirelli che vide Richard Burton e Liz Taylor nei panni di Petruccio e Caterina. «La lingua esprimerà la rabbia che ho nel cuore, O, a tenerla nascosta, il cuore scoppierà. Piuttosto che ciò avvenga, sarò del tutto libera Di sfogarmi, a...

Otello

Otello

Autore: William Shakespeare

Numero di pagine: 366

Cura e traduzione di Guido Bulla Edizione integrale con testo inglese a fronte L’uxoricidio che suggella nel sangue il breve incontro fra la bianca Desdemona e il nero Otello fa sì che da oltre quattrocento anni – la sua scrittura potrebbe infatti risalire al 1603-4 – quest’opera venga vista soprattutto come la tragedia della gelosia, quasi come il ritratto di un’Italia esotica e proverbialmente passionale. Non sorprende che l’Otello abbia ispirato i grandi melodrammi di Rossini e Verdi. Ma, come hanno avvertito anche i nostri migliori talenti teatrali (Gassman, Randone, Carmelo Bene, Leo De Berardinis, Gabriele Lavia, per citarne solo alcuni), in questa tragedia “privata” si intrecciano molte altre dimensioni: oltre a essere una parabola che parla di scontro di civiltà, di razzismo e di emarginazione, l’Otello è anche, grazie all’arcana creazione shakespeariana di un personaggio come Iago, l’inquietante cronaca di un malvagio condizionamento psichico. Tra le versioni cinematografiche, geniale quella interpretata e diretta da Orson Welles, forse ancor più della riduzione operata dal grande sir Laurence Olivier. Da ricordare anche la magistrale...

La Moda contiene la Storia e ce la racconta puntualmente

La Moda contiene la Storia e ce la racconta puntualmente

Autore: Giovanna Motta

Numero di pagine: 272

La moda, pure di difficile definizione, può essere considerata con riferimento al modus (maniera, regola, norma) che sovrintende al cambiamento di stile di ogni epoca. Nella storia politica, economica, sociale, antropologica, ogni segno serve a indicare un cambiamento che assume nuove forme e nuovi significati e trasmette, attraverso l’immagine di sé, i valori, i codici, i simboli per mezzo dei quali manifesta la sua identità. Attraverso l’evoluzione dell’abbigliamento si seguono i ceti dominanti e quelli emergenti, l’antica nobiltà e le nuove borghesie multiformi che per mezzo dell’abito dichiarano il proprio ruolo sociale e professionale. La moda propone una concezione filosofica ed estetica, afferma un progetto politico ed economico, esprime arte e tecnica, coniuga stoffe, colori, misure costruendo un proprio linguaggio.

Exposhakespeare

Exposhakespeare

Autore: Collectif

Numero di pagine: 148

Come un Sommo Gourmet, William Shakespeare è attento ai temi dell’alimentazione e pronto a combinare gli ingredienti del pianto e del riso, della commedia e della tragedia con i sapori più piccanti dell’eros e delle sue molte tavole imbandite. Basti pensare alle allegre crapule di Falstaff, il grasso cinghiale divorato dai triumviri di Antony and Cleopatra, il ricco ma fugace banchetto che appena s’intravede in The Tempest, oltre alle numerose altre scene in cui il cibo è metafora importante e portante dei molteplici sensi del testo. Nella cucina del bardo si sono inoltre formati autori che in modo cannibalesco hanno attinto a piene mani a ingredienti e sapori per cucinare testi inediti, succulenti o rivoltanti. Dai lecca-lecca dei burlesque ottocenteschi, passando per il grano dei Coriolanus di Bertold Brecht e Günter Grass, gli ingredienti shakespeariani lievitano misteriosamente e in modi sorprendenti nella dieta mediterranea di Franco Zeffirelli e Kenneth Branagh oltre che negli allegri brindisi del Falstaff verdiano.

Il teatro di Eduardo De Filippo

Il teatro di Eduardo De Filippo

Autore: Donatella Fischer

Numero di pagine: 205

Eduardo De Filippo (1900-1984) e uno dei maggiori drammaturghi del novecento. Nel suo teatro, la famiglia rappresenta il punto nevralgico della societa. Attraverso quest'unita archetipica, le opere qui considerate si propongono come un lungo esame dei rapporti familiari e sono, al contempo, il barometro dei mutamenti sociali e culturali delle diverse epoche in cui si svolge l'azione. In questo nuovo lavoro, Donatella Fischer analizza ogni commedia come un ulteriore passo verso l'inarrestabile frantumazione dell'universo familiare e, soprattutto, della famiglia patriarcale i cui precetti si rivelano sempre piu anacronistici. Eduardo De Filippo ritrae famiglie divise dal conflitto fra illusione e realta (Natale in casa Cupiello), aggrappate alla speranza (Napoli Milionaria! e Questi fantasmi!), sovversive dietro la cornice borghese (Filumena Marturano), in balia del proprio tempo (Mia famiglia) e ridotte infine all'involucro di se stesse nell'ultima opera dell'autoreGli esami non finiscono mai.

E tu chi eri?

E tu chi eri?

Autore: Dacia Maraini

Numero di pagine: 283

Quando nel 1968 "Vogue" le chiede di intervistare Eugenio Montale, un'intimorita Dacia Maraini si prepara con scrupolo all'incontro con una lunga lista di domande sul mestiere di scrivere. Ma quando si trova faccia a faccia col poeta, non riesce ad aprire bocca, travolta dall'emozione. È in quel momento che ha un'intuizione: aprirsi un varco nei pensieri e nel cuore di Montale chiedendogli della sua famiglia. Lo fa con delicatezza e voce tremante, Dacia Maraini, e il burbero poeta si apre. Imprevedibilmente, ma come un fiume in piena. È così che l'infanzia diventa la cifra delle interviste che seguono, condotte a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta ai protagonisti della scena artistica e culturale italiana. Una porta d'accesso sull'intimità di donne e uomini che ora non ci sono più, e di cui tra le righe sembra quasi di distinguere le voci: quella cerimoniosa di Gadda e quella squillante di Maria Callas o quella bassa e gentile di Natalia Ginzburg, e poi ancora quelle di Pasolini, De Chirico, Rossellini... Dacia Maraini ci porta per mano in un dialogo col passato, emotivo e dolente ma sempre autentico: un'indagine sul mistero della personalità racchiuso nei primi anni...

Il teatro nella storia

Il teatro nella storia

Autore: Raimondo Guarino

Numero di pagine: 139

Dall’antica Grecia alla regia del Novecento, dagli interpreti di Shakespeare al clown circense: le geografie e le cronologie, le tradizioni e le memorie, le connessioni del teatro con arti, spazi e comportamenti, gli attori come protagonisti di processi culturali specifici, oggetto di uno studio che confronta tecniche della rappresentazione e documenti della vita teatrale, nel corso del tempo e nei mutamenti della civiltà.

TUTTO - Letteratura Inglese

TUTTO - Letteratura Inglese

Autore: Aa. Vv.

Numero di pagine: 418

Schemi riassuntivi e quadri d'approfondimento per memorizzare rapidamente la storia della Letteratura Inglese e americana dalle origini ai giorni nostri. Studiare in sintesi gli scrittori, le scuole, le correnti, le forme e i generi letterari.

ANNO 2020 LA SOCIETA' TERZA PARTE

ANNO 2020 LA SOCIETA' TERZA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 638

Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Macbeth

Macbeth

Autore: William Shakespeare

Numero di pagine: 251

Cura e traduzione di Guido Bulla Edizione integrale con testo inglese a fronte Tragedia dell’ambizione e del potere, questo capolavoro shakespeariano, tra gli esiti più alti della letteratura drammatica di tutti i tempi, narra di una torbida e violenta ambizione che trasforma Macbeth, uomo di doti eccezionali, in un autentico criminale; di forze oscure e incontrollabili, da cui ci lasciamo dominare (incarnate nelle tre streghe) e di valori imprescindibili, che non si possono impunemente infrangere, pena la pazzia, il baratro in cui Macbeth scivola distruggendo con le sue mani ogni possibilità di salvezza. Insieme con lui si perde la sua complice, la moglie, quella Lady Macbeth che è una delle più tragiche e intense figure femminili di tutti i tempi. Rappresentata probabilmente nel 1606, Macbeth è opera di grandi passioni, grandi caratteri, grandi inquietudini e di perenne attualità. Ne ricordiamo le splendide versioni cinematografiche di O. Welles (1948), di A. Kurosawa (1957) e di R. Polanski (1971). William Shakespeare nacque a Stratford on Avon nel 1564. Nel 1592 era già conosciuto come autore di teatro e fra il 1594 e il 1595 vennero rappresentati almeno quattro suoi...

Molto rumore per nulla

Molto rumore per nulla

Autore: William Shakespeare

Numero di pagine: 212

Cura e traduzione di Maura Del Serra Edizione integrale con testo inglese a fronte Scritta sullo scorcio del sedicesimo secolo, alla fine della fase giovanile della produzione shakespeariana e congenere alle altre tre “commedie romantiche” o tragicommedie coeve (Il mercante di Venezia, Come vi piace, La dodicesima notte), Molto rumore per nulla è improntata a un fresco gioco scenico che decanta in accenti lirici e meditativi la consumata eleganza della scenografia verbale. Prendendo spunto dalla commedia cortese e dalla novellistica italiana, fonde i succhi compositi dell’arguzia concettista con quelli sapidi della farsa popolare. Ne risulta una polifonia lirica brillante e persuasiva, che ritrae con mano inimitabile il gioco dei sentimenti e dei destini. «Allora, per la verità, mi sembra troppo bassa per un’alta lode, troppo scura per una chiara lode, e troppo piccola per una grande lode. Solo questo posso riconoscerle di buono, che se fosse diversa da com’è, non sarebbe bella, e che, essendo com’è, non mi piace.»

Giulio Cesare

Giulio Cesare

Autore: William Shakespeare

Numero di pagine: 365

Cura e traduzione di Flavio Giacomantonio Edizione integrale con testo inglese a fronte Giulio Cesare (1599) fu composta nel difficile periodo di transizione tra un’età dominata dalla tradizione aristotelica e tolemaica a una nuova, segnata dalle idee di Copernico, Bacon e Galileo e attraversata da fermenti di democrazia. È la prima delle tre tragedie ispirate alla storia di Roma. Seguiranno Antonio e Cleopatra (1606/7) e Coriolano (1607/8). L’opera, che prelude alla grande stagione di Amleto, Otello, Macbeth, Re Lear, è imperniata sul conflitto tra fautori del governo di uno e sostenitori della repubblica, fra le ragioni del tiranno “buono”, cui dà voce Marco Antonio, e quelle dei tirannicidi. Non esiste, in Giulio Cesare, un protagonista convenzionale: Cesare, Bruto, Cassio, Antonio, Ottavio sono solo simboli che operano in funzione dello scontro delle ideologie. In tal senso, Antonio è il vendicatore di Cesare, il fantasma rappresenta la continuità del cesarismo e Ottavio ne è l’erede. Questa tragedia ha conosciuto anche una celebre trasposizione cinematografica in cui Marlon Brando interpretava magistralmente il ruolo di Antonio. «Amici, romani, concittadini, ...

Le allegre madame di Windsor

Le allegre madame di Windsor

Autore: William Shakespeare

Numero di pagine: 260

Nella borghese cittadina di Windsor, dove mogli e mariti si intrattengono progettando matrimoni vantaggiosi per il proprio patrimonio a scapito delle naturali propensioni affettive della prole, arriva il cavaliere Falstaff. Come una balena spiaggiata, in tutto e per tutto, a cominciare dalle dimensioni, diverso dagli uomini comuni, Falstaff il gaudente, Falstaff l’amorale, urta contro la mentalità benpensante della provinciale cittadina. Non se la passa bene, il signorile cavaliere, così pensa di profittare delle mogli di due ricchi capitalisti locali e, facendosi credere di loro innamorato, prova ad allungare le mani sulle loro sostanze, per l’appunto. Ma a Windsor le donne, niente affatto comari, ma “allegre”, e cioè intelligenti, vivaci e inventive madame, nella guerra dei sessi avranno la meglio. Saranno loro a umiliare l’estro del grasso cavaliere che si finge Romeo (mentre loro non si sentono affatto Giulietta) e a fustigare la gelosia dei mariti, potenziali Otello o Leonte. La commedia che da registe e protagoniste provette mettono in scena è perfetta: esplosiva e crudele. Un trionfo di vitalità della lingua, e del potere liberatorio della risata. Testo...

Le arti della scena. Lo spettacolo in Occidente da Eschilo al trionfo dell'opera. Con CD-ROM

Le arti della scena. Lo spettacolo in Occidente da Eschilo al trionfo dell'opera. Con CD-ROM

Autore: Nazzareno Luigi Todarello

Numero di pagine: 459

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