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Gulaschkanone

Gulaschkanone

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 50

“Ormai l’avrete intuito, ne sono certo. Questo non è uno spettacolo. Se lo fosse avremmo spento le luci in platea. Avrete anche capito che questa non è una commemorazione; non so voi, ma io personalmente ho le scatole piene di commemorazioni a orologeria, di anniversari dovuti che svuotano di senso la memoria. A maggior ragione non mi si parli di celebrazione. Mia nonna diceva che non si può celebrare un massacro. Ma soprattutto questa nostra cosa non è il riassunto di un libro, anche se è nata da un libro. Ma allora cos’è?” Tre personaggi si muovono su un palcoscenico. Insieme a loro le ombre dei ragazzi che un secolo fa partirono per essere inghiottiti dalla morte anonima e di massa della Grande Guerra. Una morte che risuona nel cigolìo del gulaschkanone, la cucina da campo austroungarica su ruote che inghiottiva carne animale per sputare spezzatino. Gli studi e le interviste per scrivere Come cavalli che dormono in piedi, hanno ispirato Paolo Rumiz a realizzare anche questo dolente e immaginifico testo, la cui messa in scena è a cura del Teatro stabile del Friuli-Venezia Giulia (Trieste 2016). Numero di caratteri: 100.000

L’ultima alba di guerra

L’ultima alba di guerra

Autore: Paul Dowswell

Numero di pagine: 176

Dopo il nazismo di Ausländer. Dopo la Germania dell’Est del Ragazzo di Berlino. Un altro pezzo di storia raccontato magistralmente da Paul Dowswell: l’ultimo giorno della Prima guerra mondiale.

La fanteria tedesca nella Seconda Guerra Mondiale - Parte I

La fanteria tedesca nella Seconda Guerra Mondiale - Parte I

Autore: Alex Buchner

Numero di pagine: 500

Questa è la prima traduzione italiana dell’opera di Alex Buchner Das Handbuch der deutschen Infanterie 1939-1945, dedicata alla fanteria tedesca nella seconda guerra mondiale, riveduta e corretta, notevolmente ampliata nelle sezioni relative alle armi, equipaggiamenti e uniformi, e presentante un’iconografia completamente rinnovata, includente centinaia di fotografie in bianco e nero e a colori, in larga parte inedite, provenienti da archivi militari e dalla collaborazione di ricercatori storici e collezionisti di tutto il mondo. Il testo descrive l’organizzazione, le dotazioni di uomini, mezzi e armi, gli ordini di battaglia, l’armamento, l’equipaggiamento e le uniformi delle divisioni di fanteria tedesche e dei singoli reparti organici (fanteria, artiglieria,Panzerjäger, ricognizione, genio e trasmissioni, dei reparti medici e della sussistenza, comandi e amministrazione) e come combatterono e prestarono servizio nella seconda guerra mondiale, con approfondimenti sulle innumerevoli battaglie combattute su ogni fronte dai reparti delle Infanterie-Division e le biografie militari e le coraggiose azioni degli assi della Infanterie maggiormente decorati. In appendice,...

Il diario perduto del nazismo

Il diario perduto del nazismo

Autore: David Kinney , Robert K. Wittman

Numero di pagine: 432

Dal vincitore del premio Pulitzer Il libro evento dell’anno I segreti di Adolf Hitler nei diari inediti di Alfred Rosenberg e del Terzo Reich Nell’aprile del 2013, Robert Wittman, ex agente dell’FBI con grande esperienza nel recupero di reperti storici, ha ritrovato il diario di Alfred Rosenberg, il filosofo tedesco conosciuto come il padre dell’ideologia nazista e membro di spicco della ristretta cerchia di Hitler. Un documento unico e prezioso, ricco di riflessioni, conversazioni e progetti condivisi con il Führer, che aveva nominato Rosenberg capo ad interim del partito nazista, quando nel 1923 era stato arrestato per un fallito colpo di stato. Rosenberg aiutò a pianificare l’invasione nazista e la successiva occupazione dell’Unione Sovietica e nel 1933 fu nominato da Hitler Responsabile Esteri per il Partito. Il ruolo svolto da Rosenberg nel Terzo Reich e le tragiche conseguenze che ne sono derivate, non devono essere sottovalutati: le sue idee hanno gettato le basi per il lavaggio del cervello di un’intera nazione, e fornito alla gente il lasciapassare per il massacro di milioni di persone. Il diario, già rinvenuto negli ultimi giorni della seconda guerra...

L'ultima vittoria di Hitler

L'ultima vittoria di Hitler

Autore: Antony Beevor

Numero di pagine: 624

Nel settembre del 1944 l'esercito del Terzo Reich sta lentamente arretrando verso la Germania, mentre gli Alleati avanzano in Belgio puntando ai Paesi Bassi. Intanto, sul fronte orientale, anche l'Armata rossa mette pressione ai generali tedeschi, ormai in balia di Hitler sempre più ansioso e delirante. Per il feldmaresciallo britannico Bernard Montgomery è l'occasione perfetta: vuole mettersi al comando delle operazioni alleate nel continente, una risposta alla nomina - a suo parere ingiusta - di Dwight Eisenhower come comandante supremo. "Monty" sostiene con vigore un piano a dir poco ambizioso: l'operazione Market Garden, con la quale prendere il controllo dei ponti che attraversano il basso Reno e sfondare in territorio nemico. Una prima ondata di truppe paracadutate oltre le linee tedesche aprirà la strada all'avanzata trionfale della fanteria. Ma gli alti ufficiali stanno dimenticando una massima fondamentale della strategia militare: nessun piano sopravvive intatto all'incontro con il nemico. Troppe cose devono andare lisce perché l'operazione riesca. Quel piano avventato si tradurrà in un disastro costato la vita a migliaia di soldati, costretti a giorni di scontri...

Ardenne

Ardenne

Autore: Antony Beevor

Numero di pagine: 510

Nel dicembre del 1944, in una vera e propria scommessa per costringere gli Alleati a chiedere la pace, Adolf Hitler ordinò la più grande controffensiva tedesca della Seconda guerra mondiale nello scacchiere europeo occidentale. Un'iniziativa spericolata e pericolosissima con obiettivo Anversa, passando attraverso le Ardenne. Messi duramente alla prova, molti soldati americani disertarono o si arresero, altri resistettero eroicamente rallentando l'avanzata del nemico, in un teatro di guerra in cui uomini e natura rivaleggiarono in ferocia e crudeltà. Avvalendosi degli studi più recenti e obiettivi, Antony Beevor ricostruisce in queste pagine appassionate una delle battaglie simbolo della Seconda guerra mondiale, il colpo di coda di Hitler.

Berlino 1945

Berlino 1945

Autore: Antony Beevor

Numero di pagine: 520

Prosecuzione ideale di Stalingrado, quest'opera racconta un altro assedio: la battaglia casa per casa con la quale l'Armata Rossa conquistò Berlino nel maggio del 1945, ponendo fine alla guerra in Europa. Il racconto, corredato da un ricco apparato illustrativo e cartografico, non si limita all'epilogo, ma abbraccia per intero gli ultimi mesi del conflitto, decisivi e atroci: l'avanzata sovietica e la resistenza accanita delle forze tedesche; la tragedia dei profughi della Prussia orientale; la vendetta dei sovietici in risposta alle atrocità commesse dai nazisti quando occupavano buona parte della Russia; il delirio di Hitler nel bunker in attesa di un miracolo che rovesciasse all'improvviso le sorti della guerra; la rivalità fra gli Alleati; i suicidi e le fughe misteriose dei gerarchi nazisti. Questa tragica vicenda viene rivista alla luce dei nuovi documenti emersi dagli archivi (soprattutto russi, ma anche tedeschi, americani, inglesi francesi e svedesi) e delle molte interviste con i soldati e i civili di entrambi i fronti. Grazie alle sue straordinarie doti di narratore, Antony Beevor riesce a ricostruire gli atti, i pensieri, le scelte dei capi politici e militari e la...

D-Day

D-Day

Autore: Anthony Beevor

Numero di pagine: 635

"Il giorno più lungo", come lo definì Rommel, sta per iniziare. Sono le ore 0.00 del 6 giugno 1944 e le truppe vengono allertate: è il D-Day, gli Alleati stanno per sbarcare in Normandia. L'obiettivo è la resa incondizionata della Germania nazista. Il contingente coinvolto è massiccio: 5000 navi e mezzi anfibi, 104 cacciatorpedinieri, 130.000 soldati che quella notte si avvicineranno via mare alla costa francese e 20.000 uomini paracadutati. Nonostante i dubbi di Churchill sull'invasione dell'Europa attraverso la Manica e l'arroganza del generale Montgomery, Eisenhower fuma nervoso mentre scrive, oltre all'annuncio della vittoria, una dichiarazione in cui si assume ogni responsabilità dell'operazione Overlord, che poteva rivelarsi un disastro. Cosa andò storto? Cosa rese la battaglia che salvò l'Europa un selvaggio spargimento di sangue? Lettere dal fronte, diari e memorie personali delle truppe alleate si intrecciano con la documentazione ufficiale della grande Storia, in questo libro che è la ricostruzione definitiva della battaglia sulla spiaggia di Omaha: Antony Beevor sa dare spazio alle voci autorevoli della storiografia, ma anche all'orrore del soldato atterrato...

Come cavalli che dormono in piedi

Come cavalli che dormono in piedi

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 272

“Rumiz viaggia nelle terre che ama, nelle atmosfere immortali di Joseph Roth” La Stampa Nell’agosto del 1914, più di centomila trentini e giuliani vanno a combattere per l’Impero austroungarico, di cui sono ancora sudditi. Muovono verso il fronte russo quando ancora ci si illude che “prima che le foglie cadano” il conflitto sarà finito. Invece non finisce. E quando come un’epidemia si propaga in tutta Europa, il fronte orientale scivola nell’oblio, schiacciato dall’epopea di Verdun e del Piave. Ma soprattutto sembra essere cassato, censurato dal presente e dal centenario della guerra mondiale, come se a quel fronte e a quei soldati fosse negato lo spessore monumentale della memoria. Paolo Rumiz comincia da lì, da quella rimozione e da un nonno in montura austroungarica. E da lì continua in forma di viaggio verso la Galizia, la terra di Bruno Schulz e Joseph Roth, mitica frontiera dell’Impero austroungarico, oggi compresa fra Polonia e Ucraina. Alla celebrazione Rumiz contrappone l’evocazione di quelle figure ancestrali, in un’omerica discesa nell’Ade, con un rito che consuma libagioni e accende di piccole luci prati e foreste, e attende risposta e...

La Padania

La Padania

Autore: Paolo Rumiz

Ma questa fantomatica "Padania" esiste davvero? Un viaggio fra nebbia e musica, alle radici di un fenomeno politico e sociale che si scontra con la "riserva indiana" della Bassa.Tratto da La secessione leggera, pubblicato da Feltrinelli. Numero caratteri: 72397.

Die Neueren Sprachen

Die Neueren Sprachen

Autore: Wilhelm Viëtor

Vols. 1-5 include a separately paged section "Phonetische Studien. Beiblatt."

In compagnia della tua assenza

In compagnia della tua assenza

Autore: Colette Shammah

Numero di pagine: 219

Sophie, ebrea bella, colta ed elegante, nasce ad Aleppo negli anni ’20. Studia in Francia e dopo essere sfuggita alle leggi razziali si trasferisce in Italia con l’amato Maurice e la primogenita Aline. Nella Milano del dopoguerra si fa notare per lo stile anticonvenzionale: è una giovane donna sofisticata e benestante che con le figlie parla solo in francese e preferisce andare alla Scala invece che in sinagoga. Elegante e indomabile, Sophie guida (anche il motoscafo), gestisce e amministra la famiglia come fosse lei “il maschio” (il marito è spesso lontano per lavoro e di lei si fida). La sua vita scorre raccontata dalla figlia Esther: sullo sfondo la guerra, l’esilio, i profughi, il boom economico, il bel mondo, gli ebrei e la loro cultura. Fino a che Sophie, che è diventata nonna e ha perso Maurice, comincia a sentirsi isolata. Soffre. La sua camminata eretta e svelta si fa tentennante. Il dolore alla schiena è pungente. Il passo piano piano più debole. Sophie, che ha sempre curato molto il suo aspetto, è sconvolta dal decadimento. E quando la malattia la mangia piano piano, lei decide di offrire tutta se stessa prima di abbandonare il gioco. Con fermezza e...

Ombre sulla corrente

Ombre sulla corrente

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 75

“Contemplammo i gorghi del fiume bambino senza avere idea di cosa ci aspettasse a valle e senza percepire la distanza che ci separava dal mare. Stavamo per penetrare nello spazio più popoloso d’Italia, il più inquieto e produttivo, quello dove si decide il destino della nazione, ma quel grumo di interessi, luoghi e persone oscuramente ci sfuggiva. Nemmeno degli ostacoli avevamo un’idea chiara.” Un viaggio in canoa sul Po è un'avventura. E, inaspettatamente, la principale sfida, quella mai prevista, attende sulle rive del placido, mai davvero conosciuto, Piemonte. Un viaggio quasi epico tra insenature inesplorate, fauna mozzafiato e tratti di fiume devastati dalla mano dell'uomo. Tratto da “Morimondo”, pubblicato da Feltrinelli. Numero di caratteri: 95.719

Maledetta Cina

Maledetta Cina

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 40

Paolo Rumiz, in visita al figlio lontano per ragioni di lavoro, ci porta in dono pezzi di una Cina poco conosciuta: le guardie immobili sulle soglie dei condomini, i grattacieli-vivai in cui lavorano migliaia di formiche operose, a cui fanno da contrasto i galoppanti risciò; le robuste e affatto attraenti massaggiatrici che, lontane dagli erotismi associati a vanvera al loro mestiere, rasentano la forza bruta; i campi da basket installati con dissacrante violenza nella mitica Città Proibita; i flussi delle masse simili al “sistema circolatorio di un organismo immenso e complesso, da radiografare dalle arterie principali fino ai più minuti capillari”. Tutto, persino l'assai discussa e diffusa usanza dello sputo, assume un nuovo aspetto. Potenza dello sguardo acuto di un grande narratore e osservatore che si posa sull'inquinato cuore pulsante della Cina. Numero di caratteri: 51.623.

Amor perduto

Amor perduto

Autore: Antonio Socci

Numero di pagine: 228

Avviciniamoci all'INFERNO dantesco con la stessa curiosità che si avrebbe per un poema riportato alla luce dalle ricerche su una civiltà perduta. Solo così la storia immortale del viaggio più estremo e grandioso verso la felicità e la salvezza potrà rivelarsi in tutta la sua meraviglia.

Trans Europa Express

Trans Europa Express

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 240

2008. Seimila chilometri a zigzag da Rovaniemi (Finlandia) a Odessa (Ucraina). Un percorso che sembra tagliare, strappare l’Europa occidentale da quella orientale. È una strada, quella di Rumiz, che tra acque e foreste, e sentori di abbandono, si snoda tra gloriosi fantasmi industriali, villaggi vivi e villaggi morti. Rumiz accompagna il lettore, con una voce profonda, ricca di intonazioni, per paesaggi inediti, segreti, struggenti di bellezza. E più avanza, più ha la sensazione di non trovarsi su qualche sperduto confine ma precisamente al centro, nel cuore stesso dell’Europa. Attraversa dogane, recinzioni metalliche, barriere con tanto di torrette di guardia, vive attese interminabili e affronta severissimi controlli, ma come sempre – nel frattempo – conosce anche la generosità degli uomini e delle donne che incontra sul suo cammino: un pescatore di granchi giganti, prosperose venditrici di mirtilli, un prete che ha combattuto nelle forze speciali in Cecenia. Siamo di fronte a un libro raro, dettato da una scrittura che magnifica il viaggiare e la conoscenza del mondo – di quel mondo – attraverso il viaggiare.

Gun Love (edizione italiana)

Gun Love (edizione italiana)

Autore: Jennifer Clement

Numero di pagine: 264

Un romanzo lirico e toccante sull’America di oggi, che svela un sottomondo popolato di poesia, amore e brutalità. Pearl ha poche settimane quando Margot, la giovanissima madre, lascia con lei una famiglia ricca ma brutale per ricominciare da zero, lontano da tutto e da tutti. Insieme attraversano la Florida a bordo di una Mercury del ’94 che diventerà la loro casa in un campo per roulotte. Pearl cresce sul sedile davanti, respirando tossine e spazzatura: va a scuola, ha un’amica del cuore e una routine che scandisce le sue giornate, ma conosce solo quel piccolo mondo, e quello ancora più piccolo dell’auto, una bolla che isola lei e la mamma dalla realtà. Fuori c’è la Florida più selvaggia, quella degli alligatori, dei cacciatori, di chi pur di proteggere la famiglia è disposto a qualunque cosa. La vita fra le roulotte e i loro abitanti – disperati e spostati di ogni genere, ma dotati di un ferreo codice morale – è al tempo stesso straziante e piena di tenerezza; ci si sostiene a vicenda, c’è speranza, a volte anche divertimento. Quando il campo diventa uno snodo per la vendita di armi illegali, la pace apparente che regnava su Pearl verrà...

Morimondo

Morimondo

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 320

“Po era uno di noi. Po doveva parlare. Poi mi venne il nome, Morimondo, e ricordai” Il Po, anzi Po senza articolo, è il grande fiume, il fiume per eccellenza. Forse ne sappiamo pochissimo, e conoscerlo significa lasciarlo apparire là dove muore un mondo perché un altro nasca. Paolo Rumiz ci racconta che quando gli argonauti, lui e il suo equipaggio, hanno cominciato a solcarne le acque è andata proprio così: Po visto dal Po è un Dio Serpente, una voce sempre più femminile – irruente e umile, arrendevole e solenne –, silente fra le sue rive deserte. Nessuno sembra scendere a reclamarlo, e sopra, a un’altezza che sembra distante secoli, passano ponti che poggiano su piloni ignari e indifferenti. È allora che bisogna ascoltarlo, è allora che le sue voci diventano richiami, inviti. È allora che il viaggio è una storia che viene da lontano, una storia di uomini stupefatti a cui è chiesta molta interiorità, molta memoria. Paolo Rumiz sa fare del Po un vero protagonista, per la prima volta tutto narrato a fior d’acqua, in un abbandono dei sensi inedito, coinvolgente, che reinterpreta i colori delle terre e dei fondali, i cibi, i vini, i dialetti, gli occhi che lo ...

Il Ciclope

Il Ciclope

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 160

“Gli arcipelaghi dell’anima sono infinitamente più misteriosi e complicati di quelli reali” Un’isola uncinata al cielo con le sue rocce plutoniche, attracco difficile, fuori dai tracciati turistici, dove buca il cielo un faro tuttora decisivo per le rotte che legano Oriente e Occidente. Paolo Rumiz, viandante senza pace, va a condividere lo spazio con l’uomo del faro, con i suoi animali domestici: si attiene alle consuetudini di tanta operosa solitudine, si arrende all’instabilità degli elementi, legge la volta celeste. Il faro sembra fondersi con il passato mitologico, austero Ciclope si leva col suo unico occhio, veglia nella notte, agita l’intimità della memoria, richiama le dinastie dei guardiani e delle loro mogli (il governo dei mari è legato all’anima corsara delle donne), ma soprattutto apre le porte della percezione. Nell’isola del faro si impara a decrittare l’arrivo di una tempesta, ad ascoltare il vento, a convivere con gli uccelli, a discorrere di abissi, a riconoscere le mappe smemoranti del nuovo turismo da crociera e i segni che allarmano dei nuovi migranti, a trovare la fraternità silenziosa di un pasto frugale. Rumiz ci porta con sé...

Il veliero sul tetto

Il veliero sul tetto

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 128

Nel vuoto della quarantena, la bora pulisce l’aria, il mondo è sfebbrato, respira. La casa miagola, geme, rimbomba come un pianoforte pieno di vento mentre la città stessa vibra come un sismografo su linee di faglia. E un mattino l’autore sale per una botola fin sul tetto, che diventa il suo veliero. Lì il suo sguardo si fa aeronautico, gli spalanca la visione della catastrofe e allo stesso tempo del potenziale di intelligenza e solidarietà che può ancora evitarla. Gli svela un’Europa col fiato sospeso, dai villaggi irlandesi alle isole estreme delle Cicladi, dalle valli più segrete dei Carpazi al lento fluire della Neva a Pietroburgo. Milioni di persone che vegliano, incerte sul loro futuro. Gli affetti veri sono resi più vicini dalla forzata lontananza, e si scrive a chi si ama come soldati in trincea, mentre il virus accelera la presa d’atto di un processo che obbliga a riprogettare il proprio ruolo di cittadini in un mondo diverso. Della clausura Rumiz tiene un diario che entra sotto la pelle della cronaca, per restituirci il cuore di una grande mutazione, “al termine della quale non saremo più gli stessi”. Non è più tempo di guardarsi l’ombelico. Ora i ...

Il cappottone di Antonio Pitacco

Il cappottone di Antonio Pitacco

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 9

“Se per caso nei giorni di buriana come questi vi par di vedere una pelliccia nera in volo sui tetti di Trieste, sappiate che è quella di Antonio Pitacco, mio zio.”La storia di zio Antonietto, quello che in famiglia è conosciuto per riempire diari di informazioni inutili, e di quella sua pelliccia con i sassi nelle tasche. Numero di caratteri: 6741

La secessione leggera

La secessione leggera

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 208

"La secessione è acqua passata? Può darsi. Intanto, basta sporgersi un attimo nell'immaginario del profondo Nord, guardare dentro il 'capannone' padano, per capire che una secessione è già avvenuta, da tempo. Nel mondo minore, quello dello sviluppo molecolare, c'è una parte della gente che ormai ragiona, sogna e protesta in modo diverso dal resto del Paese. In leggerezza, inavvertitamente, è cresciuto un uomo nuovo, e la secessione sta prima di tutto nella sua testa. È un distacco mentale dalla politica, dallo Stato, dalla Res Publica, persino da quel supremo bene comune che si chiama territorio. A questa nuova razza padana, alle sue rabbie e ai suoi spaesamenti, la Lega ha offerto mitologie, Berlusconi megafoni. La sinistra l'ha ignorata; e i risultati si vedono. La secessione leggera è un viaggio in questa identità bifronte, ricca e insicura, radicata al territorio eppur spaesata, solidale ma impaurita. È un viaggio attorno al Po che va oltre la politica e si immerge nella cultura - o nell'incultura - della provincia profonda. Sullo sfondo di questa ricerca le acque del Paese, i ponti, gli argini. Soprattutto il Grande Fiume, solidale e iracondo, ci dice che proprio al ...

Nessuno può volare

Nessuno può volare

Autore: Simonetta Agnello Hornby

Numero di pagine: 208

Quando si nasce in una famiglia come quella di Simonetta Agnello Hornby, sin da piccoli si cresce con la consapevolezza che si è “tutti normali, ma diversi, ognuno con le sue caratteristiche, talvolta un po’ ‘strane’”. Attraverso una serie di ritratti sapidi e affettuosi, facciamo così la conoscenza della cugina Ninì, sordomuta (“Ninì non parla bene,” si spiega agli estranei), dell’amata bambinaia ungherese Giuliana, un po’ zoppa, del padre con una gamba malata, e della “pizzuta” prozia Rosina, cleptomane – quando l’argenteria scompare dalla tavola, i parenti le si avvicinano di soppiatto per sfilarle le posate dalle tasche, piano piano, senza che se ne accorga, perché “la zia non deve sentirsi imbarazzata”... E poi naturalmente conosciamo George, sia attraverso le parole di sua madre – non è facile accettare la malattia di un figlio, eppure è possibile (la chiave sta proprio nel titolo: “nessuno può volare”) –, sia grazie alla sua voce, che si alterna come un controcanto ironico (cento per cento british), ma deciso nel raccontare i tanti ostacoli di chi si muove in carrozzina. E proprio come Simonetta con le storie di un tempo passato ...

Appia

Appia

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 384

Paolo Rumiz ha percorso a piedi, con un manipolo di amici, la prima grande via europea, l’Appia, e ce ne riconsegna l’itinerario perduto, da Roma fino a Brindisi. Lo ha fatto spesso cavando dal silenzio della Storia segmenti cancellati, e ora ci chiama come un pifferaio magico a seguirlo con le gambe e l’immaginazione lungo la via del nostro giubileo, la nostra Santiago di Compostela, della quale viene restituito l’itinerario dopo un secolare abbandono. Da Orazio ad Antonio Cederna (appassionato difensore dell’Appia dalle speculazioni edilizie), da Spartaco a Federico ii, prende corpo una galleria di personaggi memorabili e, mentre si costeggiano agrumeti e mandorleti, si incontrano le tracce di arabi e normanni. Intanto le donne vestite di nero, i muretti a secco, la musicalità della lingua anticipano l’ingresso nell’Oriente. Per conquistarsi le meraviglie di un’Italia autentica e segreta è necessario però sobbarcarsi anche del lavoro sporco – svincoli da aggirare, guardrail, sentieri invasi dai canneti, cementificazioni, talvolta montagne intere svendute alle multinazionali dell’acqua e del vento – e affrontare la verità dei luoghi pestando la terra col ...

Maschere per un massacro

Maschere per un massacro

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 208

“Il bene prevale numericamente sul male, ma non sa fiutare il pericolo”“Ci fu un attimo di silenzio e si sentirono solo le cicale. Poi dalla gola di Drago uscì un lungo grido isterico: ‘Ma come cazzo fa un cristiano a proteggere gli infedeli?’. L’uomo in mimetica si mise a battere il calcio del mitra sul terreno. Fermo sull’uscio, Gojko guardava muto, con le mutande abbassate. Dentro, qualcuno piangeva, probabilmente donne. Quando partì la raffica e il vecchio si accasciò di traverso sulla stuoia con la scritta Dobrodošli, ‘benvenuti’, l’espressione di disarmato stupore gli si era già fissata, definitivamente, sulla bocca e sugli occhi. [...] Drago e il vecchio Gojko divennero per me l’immagine stessa del dualismo chiave di quella guerra: la spavalda astuzia del male e l’inerme cecità del bene. Da allora, tutto ciò che avevo visto in Bosnia si illuminò di significato nuovo e semplice.”

L'Italia in seconda classe

L'Italia in seconda classe

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 160

‟Per una volta, ladies and gentlemen, non allacciatevi le cinture. Don't fasten your seat belts. Si parte in treno, la Cenerentola dei trasporti. Si fa l'Italia in seconda classe, per linee dimenticate. Buttate dunque a mare duty free, gate, flight, hostess e check-in. Lasciate le salette business a parlamentari e commendatur. Questo è un viaggio hard, fatto di scambi, pulegge, turbocompressori e carbone. E noi lo faremo, anche a costo di farci sbattere da una squinternata vagona baldracca, un glorioso rudere che cigola e scoreggia sulla rete di ferro, in attesa di rottamazione. ‟In tasca, un'idea corsara. Percorrere 7480 chilometri, come la Transiberiana dagli Urali a Vladivostok. Una distanza leggendaria, un gomitolo lungo come l'Asia da srotolare dentro la Penisola. Non sappiamo ancora dove andremo e in quanto tempo consumeremo questo buono chilometrico che nessun biglietto può contenere. Sappiamo solo che il nostro è un conto alla rovescia che ci obbligherà a scendere al chilometro zero. Il treno, non l'aereo, ha fatto l'Italia. Un piccolo treno come questo che arranca tra praterie e fichi d'India. Siamo in ballo. Il viaggio comincia.”

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