
Nella conversazione con Silvia Paoli, Italo Zannier ripercorre – attraverso gli incontri, le collaborazioni, l’insegnamento e le committenze – la sua intera carriera, dagli esordi fino agli scritti più recenti, esito di uno straordinario percorso condotto tra ricerca storica, impegno critico e riflessione militante.
“Beati voi che siete tutti contenti quando potete mettere su un delitto la sua bella etichetta.” Con queste parole cariche di profetico sarcasmo, Pasolini liquidava i suoi colleghi giornalisti e intellettuali. E lo faceva poche ore prima di essere ucciso e diventare lui stesso uno di quei delitti etichettabili, carne da prima pagina e niente più. Infatti, all’indomani della sua morte, quasi tutti i giornali trovarono il modo più remunerativo per presentare il caso: Pasolini era stato ammazzato dal povero ragazzo che aveva tentato di violentare. L’opinione pubblica abboccò e così, quella notte del 1975, Pasolini fu ucciso due volte: prima dalle mani di chi lo aveva aggredito, poi da quelle di chi ne ha per sempre cancellato il ricordo. In La Macchinazione David Grieco, che di Pasolini è stato amico e collaboratore, racconta una storia che comincia proprio nel punto in cui finisce il suo omonimo film. Se la pellicola ricostruisce la spaventosa rete di complicità che si nasconde dietro al delitto, nel libro Grieco presenta le prove, le testimonianze e i documenti di un caso giudiziario complesso, abilmente ripercorso nei suoi chiaroscuri dalla postfazione di Stefano...
«Tutti vivono nella storia, anche se ne abitano solo la periferia.» Ascoltare o leggere Ascanio Celestini oggi sembra un po' come guardare dall'alto un'autostrada a tre corsie piena di berline aerodinamiche e rimanere ipnotizzati da una piccola 500 del 1967 che procede per conto proprio. Protagonista della scena teatrale italiana, voce di coloro che non compaiono mai nelle storie ufficiali, Celestini è capace di ascoltare tante storie e distillarne una sola e collettiva.
Giangiacomo Feltrinelli, editore con "la testa tra le nuvole e i piedi per terra". L'infanzia, il legname di famiglia, il dopoguerra, la militanza nel Pci, lo spirito del "fare le cose", "un mausoleo bavarese", le "carte della Rivoluzione", un viaggio a Osnabrück, gli anni cinquanta, la Cooperativa del Libro Popolare, la nascita della casa editrice, "il terribile 1956", un dattiloscritto in cirillico, Operazione Gattopardo, la luna di miele tra Bassa California e Zihuatanejo, "la politica estera", Africa, l'Eskimosa nel fiordo di Trondheim, libri "osceni", libri "necessari", Fratelli d'Italia a Villadeati, la Biblioteca di Psicologia e Psichiatria Clinica, i beatnik e un "bruco agrimensore", ping-pong con Henry Miller, juke-box in libreria, Cuba Cuba Cuba, un politico-politico e un politico-impolitico, la prima intervista di Yasser Arafat, Sgt.Pepper's e la stanza del camino, una lettera a Lyndon Johnson, la Bolivia e il diario del Che, il Sessantotto, "dipingi di giallo il tuo poliziotto", il Vietnam, il colpo di stato "all'italiana", Piazza Fontana, "l'irreperibilità", "Caro Carlino, è tanto tempo che non ti scrivo...", la pistola del console, i Gap, la lotta armata, le...
Poeta, romanziere, critico letterario, saggista politico, sceneggiatore e regista, Pier Paolo Pasolini è stato uno dei maggiori intellettuali del dopoguerra e ha esercitato una profonda influenza sulla cultura italiana. Questa nuova edizione di Pasolini Requiem offre un ritratto completo e inedito del suo genio eclettico e multiforme. Intrecciando l'analisi delle opere e le interviste di amici, ammiratori e detrattori, Barth David Schwartz segue la crescita di Pasolini da poeta di provincia a romanziere di successo, il suo passaggio alla regia , fino a giungere all'enigma ancora irrisolto della tragica scomparsa. Schwartz racconta le incomprensioni e le polemiche con gli intellettuali, spesso sospettosi e prevenuti, ricostruisce efficacemente lo scandalo che destava e le persecuzioni di cui fu oggetto da parte dei media, ne mostra le tante contraddizioni e gli inevitabili abbagli. Emerge l'immagine letteraria e storica di un artista solo nel suo genio, spesso incompreso, comunque profetico.
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