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Le cucine di Romagna

Le cucine di Romagna

Autore: Graziano Pozzetto

Numero di pagine: 448

Quattrocento pagine ricche di storia, cultura, ricette (sono oltre 200) con approfondimenti sulla grande tradizione dei brodetti di mare delle Marinerie romagnole, le minestre tradizionali e povere, i miti e le passioncelle gastronomiche dei vecchi romagnoli, le specialità romagnole dei primi decenni del ’900, i piatti della memoria di Tonino Guerra, le ricordanze di cibo di Tino Babini, i vini di Romagna tra innovazione, nuove regole, grande tradizione, e consolidato Rinascimento.

La salama da sugo ferrarese

La salama da sugo ferrarese

Autore: Graziano Pozzetto

Numero di pagine: 580

Tutto, ma proprio tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulla salama da sugo ferrarese!La salama nella storia, in tavola e in cucina, gli abbinamenti e i matrimoni d'amore, le ricette innovative e di tradizione.

La cucina del Parco del Delta

La cucina del Parco del Delta

Autore: Graziano Pozzetto

Numero di pagine: 416

Un’opera antropologica ed enciclopedica sul Parco del Delta; un bagno eno-gastronomico ricchissimo e peculiare: erbe, frutti, cacciagione, funghi, pesci, rane, lumache, riso, sale, ortaggi, pane buono, tartufi e pinoli di pineta, vini delle sabbie del Bosco Eliceo DOC, mieli e melate, e altro ancora. Ritroviamo quasi 200 ricette, a tema, di grandi chef: Igles Corelli, Adalberto Migliari, Grazia Soncini, Vincenzo Cammerucci, Stefano Faccini, Elio Bison, Paola Pirini, della migliore tradizione e innovative, comunque espressione dell’identità del territorio.

La cucina e i prodotti della Valmarecchia

La cucina e i prodotti della Valmarecchia

Autore: Graziano Pozzetto

Numero di pagine: 472

Questo lavoro di Graziano Pozzetto è frutto di ricerca ed esplorazione gastronomica, culturale, antropologica (con saggi, fonti, documenti, testimonianze, storie e racconti di cibo). Il volume racconta la cucina - storica, tradizionale e dei giorni nostri - e dei prodotti della terra, identitari, tipici, della migliore tradizione, talvolta eccellenti, spesso artigianali, che qui si sono stratificati e consolidati. L’area di riferimento è la Valmarecchia; di recente definizione territoriale riminese comprende i quattro comuni da sempre riminesi - Santarcangelo di Romagna, Verucchio, Poggio Berni e Torriana - ai quali si sono uniti i sette comuni marecchiesi - Novafeltria, Talamello, San Leo, Maiolo, Pennabilli, Casteldelci e Sant’Agata Feltria.

I grandi mangiatori di Romagna

I grandi mangiatori di Romagna

Autore: Graziano Pozzetto

Numero di pagine: 256

Con questo ennesimo lavoro di ricerca culturale e antropologica Graziano Pozzetto si occupa del fenomeno dei grandi mangiatori e bevitori di Romagna, una terra che Piero Camporesi ha definito: «pantagruelica, tribale, barbarica, ma ospitale e conviviale...». L’autore non ha trascurato i mangiari delle osterie, quelli rituali e delle grandi e opulente occasioni dell’anno.

La cucina piacentina

La cucina piacentina

Autore: Andrea Sinigaglia , Marino Marini

Numero di pagine: 256

La cucina piacentina è cucina ricca e antica. Sono secoli che a Piacenza si mangiano cose buone, come quel “tortello del Petrarca” offerto al grande poeta nel 1351. Il cardinale Alberoni, alla corte di Spagna, se ne faceva un vanto, e spesso omaggiava i nobili con i prodotti della sua terra di origine. La corte di Maria Luigia porta una ventata di freschezza e i suoi pasticceri fanno conoscere ai piacentini le loro specialità come i chìfàr, ancor oggi nella colazione di tanti cittadini. C’è la bomba di riso, dove il giovane piccione della colombaia finiva la sua carriera, i pesci del Po che da “Cattivelli” finiscono in fritture croccanti, quegli gnocchetti tirati a mano detti pùarèi che, accompagnati ai fagioli, si trasformano in una zuppa energetica, le mezze maniche di frate ripiene che ti conciliano con i tuoi peccati, almeno a tavola. Ci sono i piatti di tante feste che, iniziate con “burtlèina” e salumi, continuate con i tortelli con la coda, la polenta e lo stracotto, finivano in gloria con la torta di fichi di Albarola. Il tutto innaffiato con i generosi vini delle valli piacentine.

La cucina bresciana

La cucina bresciana

Autore: Marino Marini

Numero di pagine: 224

Una cultura gastronomica ricca e articolata, che vanta antipasti come il capriolo sott’olio, il carpione alla salsa di sardine, i peperoni al formaggio, primi piatti come la zuppa di rosolaccio, il risotto con le fave, i casoncelli di magro, i ravioli di Breno..., secondi come l’anguilla all’iseana, il coregone gratinato con le melanzane, il “cuz” di pecora... Un mondo di sapori antichi e attuali, un tesoro di cultura gastronomica di cui Marini ci spiega anche la storia. 222 ricette

La cucina della Terra di Bari

La cucina della Terra di Bari

Autore: Luigi Sada

Numero di pagine: 192

Mitica tra le altre italiane è la terra di Puglia. Centro di questa regione per motivi storici e geografici è la Terra di Bari: una terra nella quale Luigi Sada ha radici profonde e ramificate. È uno studioso che usa le proprie scoperte e il proprio sapere gastronomico per consigliare, indirizzare e sorvegliare chi fa cucina nella realtà. E questa sua capacità si vede da come le ricette sono scritte, alcune senza inutili pignolerie, altri puntuali fino all’uno o due rametti di rosmarino. Presentazione di Marco Guarnaschelli Gotti

La cucina picena

La cucina picena

Autore: Beatrice Muzi , Allan Evans

Numero di pagine: 192

In questo libro affascinante la cucina è, come deve essere, la punta deliziosa e solleticante di un iceberg fatto di altri momenti culturali, da una disincantata storiografia a una ricerca calendariale ricca di colore: tutto per darci il ritratto di una zona delle Marche, il Piceno, della quale gli autori si sono davvero innamorati e della quale poco si sa. Beatrice Muzi e Allan Evans vivono tra New York e il Piceno: causa non ultima della insolita freschezza di sguardo con cui tutte le cose sono osservate, le storie lette, gli aneddoti scelti; e della freschezza di palato con cui le ricette antiche e nuove (circa 150) sono state valutate prima di essere proposte.

Il boccon del prete

Il boccon del prete

Autore: Giovanni Ballarini

Numero di pagine: 160

Un vassoio di pasticcini da cui pescare golose curiosità sulla tavola e sulle nostre tradizioni gastronomiche: è questa l’impressione che si ha leggendo Il boccon del prete di Giovanni Ballarini, Presidente onorario dell’Accademia italiana della cucina. Assaggiamo infatti l’origine di proverbi come “gallina vecchia fa buon brodo”, o il collegamento tra personaggi celebri e piatti omonimi, come il “filetto alla Chateubriand”, assaporiamo leggende e verità sulla pizza e sui maccheroni, ci deliziamo di distinzioni ormai dimenticate tra cibi magri e grassi che hanno dettato legge sulle tavole dei nostri nonni. E se l’appetito vien mangiando, la curiosità vien leggendo: così ci troviamo al termine del libro con il desiderio di sapere di più, di approfondire, di affrontare con interesse culturale quello che per l’Italia rappresenta un patrimonio inestimabile, ossia le innumerevoli cucine del suo territorio e la storia e le tradizioni che ruotano intorno a esse.

La cucina dei numeri primi

La cucina dei numeri primi

Autore: Giovanni Ballarini

Numero di pagine: 160

“Perché la parmigiana si chiamava parmigiana?”, uno dei tanti perché che possono nascere nelle conversazioni di fine pasto. Come le briciole prima del dessert erano raccolte (ma non buttate), ancor oggi non è male raccogliere alcune delle tante briciole d’intelligenza che un tempo accompagnavano una brillante e amabile conversazione su argomenti anche frivoli di cucina. Una raccolta che inizia da antiche consuetudini, perdute o in via di sparizione, e dalle molte etimologie, a proposito delle quali valgono forse più l’immaginazione e la fantasia che una rigorosa ricerca linguistica, capace soltanto, il più delle volte, di ridursi al riconoscimento di un etimo incerto. Del resto, come ci fa notare Massimo Montanari nella prefazione “le briciole..., una per una, sembrano piccole cose. Ma non disperdetele. Legatele insieme con un po’ di uova e farina, istituendo connessioni fra una pagina e l’altra, l’una e l’altra miniatura, l’una e l’altra suggestione: ne uscirà una vivanda gustosa, un quadro d’insieme di cui apprezzeremo la piacevolezza, accompagnandola con la bevanda calda dell’intelletto, ragionando insieme, una volta ancora, sui mille segreti...

La cucina del Piemonte collinare e vignaiolo

La cucina del Piemonte collinare e vignaiolo

Autore: Giovanni Goria

Numero di pagine: 288

La cucina del Piemonte esprime poi il meglio del Goria “protagonista” sulla scena del mangiare piemontese attuale, perché il corpus delle ricette è anche lo strumento del suo appassionato, quotidiano intervento nella “cucina reale”, quella dei ristoranti e delle trattorie: è insomma il breviario di un curatore di anime e di cuochi e cuoche, cui tanti operatori gastronomici del settore devono il successo e il paradiso attraverso confessione e redenzione dei loro peccati contro la ricca e sensualissima tradizione culinaria del territorio. 270 ricette tradizionali Presentazione di Marco Guarnaschelli Gotti

La cucina ferrarese

La cucina ferrarese

Autore: Maria Alessandra Iori Galluzzi , Narsete Iori , Marco Jannotta

Numero di pagine: 128

Pane ferrarese e salama da sugo: non è un caso che gli autori abbiano dedicato due capitoli del libro sulla cucina ferrarese all’analisi di questi due prodotti simbolici. Ma ci sono molte altre ricette (150) storiche faticosamente raccolte dagli autori: i cappellacci di zucca, l’anguilla con le verze, le rane fritte, il pasticcio di maccheroni, la torta delle rose...

La cucina trevigiana

La cucina trevigiana

Autore: Giuseppe Maffioli

Numero di pagine: 448

Quest’opera di Maffioli, è testimonianza d’amore per questa nobile terra, e soprattutto un punto di riferimento autorevole e ineguagliabile, la cui importanza può essere colta da ognuno quando si pensi che Treviso e la sua Marca sono divenute la città e la provincia gastronomicamente al primo posto in Italia. Il volume illumina, attraverso rapidi excursus storici, personali memorie di tempi più vicini e una ricchissima proposta di ricette remote e attuali (sono ben 850), un aspetto non trascurabile della civiltà di questa terra, che ha saputo usare con amore, intelligenza e continua creatività le risorse di una natura ricca, varia e amabile come quella trevigiana.

La cucina fiorentina

La cucina fiorentina

Autore: Aldo Santini

Numero di pagine: 320

Per chi vuole entrare in un rapporto non solo culturale ma anche tattile, emozionale, carnale con la grande cucina di Firenze. Un viaggio nella memoria in 225 splendide ricette, la loro storia, le diverse versioni che alcuni celebri ristoranti hanno introdotto. Ci sono i piatti dimenticati come la “carabaccia” e la squisita elaborazione dell’antico cibreo fatta da Annie Feolde, dell’Enoteca Pinchiorri, la “pappa al pomodoro” dell’“Antico Fattore”, ci sono le idiosincrasie di Emilio Cecchi e le curiosità dell’alcova di Caterina de’ Medici...

La cucina dei genovesi

La cucina dei genovesi

Autore: Paolo Lingua

Numero di pagine: 224

Frittelle e focacce, farinata, pesto, stoccafisso, meringhe e pandolce sono alcuni dei prodotti di questa cucina, che possiamo assaporare fino in fondo solo conoscendone anche la storia, a partire dalla posizione geografica di Genova. Chiusa tra mare e colline, ha potuto sviluppare una sua gastronomia solo grazie alla fantasia dei suoi abitanti, che con grande ingegno hanno saputo coniugare i prodotti del bosco, dell’orto, del mare e, soprattutto, dei loro traffici mercantili. Ma la sua cucina è anche ricca di paste fresche: pansotti, ravioli, ripieni di vitello, animelle, uova, erbe, pangrattato e parmigiano. Una tecnica, quella del ripieno, utilizzata dai marinari per fare tesoro dagli avanzi del pranzo, tecnica che ritroviamo anche nelle torte come la “Pasqualina” e nei secondi come la “Cima”. E per il pesce? Troviamo soprattutto quello adatto alla conservazione come il pesce azzurro.

Lo scquacquerone di Romagna

Lo scquacquerone di Romagna

Autore: Graziano Pozzetto

Numero di pagine: 352

In questa nuova monografia del gusto, Graziano Pozzetto racconta dei mangiari tradizionali con lo squacquerone, del suo uso in cucina ai giorni nostri, delle varie sfiziosità moderne, delle eccellenze casearie della Comunità di San Patrignano e delle interpretazioni che dello squacquerone di Romagna danno autorevoli chef (con l’apporto di oltre 270 ricette), senza tralasciare i contributi storici e letterari sulle tradizioni casearie romagnole.

Tonino Guerra. Il cibo e l'infanzia. Noi continuiamo a mangiare nei piatti della mamma

Tonino Guerra. Il cibo e l'infanzia. Noi continuiamo a mangiare nei piatti della mamma

Autore: Graziano Pozzetto

Numero di pagine: 168
I tesori gastronomici dell'Appennino casentinese. Raviggiolo, tortello alla lastra, ciavarro o salsiccia matta romagnola all'aglio, o sambudello toscano

I tesori gastronomici dell'Appennino casentinese. Raviggiolo, tortello alla lastra, ciavarro o salsiccia matta romagnola all'aglio, o sambudello toscano

Autore: Graziano Pozzetto

Numero di pagine: 200

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