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I piaceri dei grandi

I piaceri dei grandi

Autore: Giuseppe Scaraffia

Numero di pagine: 252

La vita è fatta di piccole cose: una passeggiata, un flirt, dei fiori, una bambola, una corsa in motocicletta, una coppa di champagne, una valigia. Ma anche di esperienze che a prima vista possono sembrare cupe: una sbornia, un tradimento, uno scambio di pugni. Un dizionario di cento e più voci alla scoperta delle gioie dell’esistenza, attraverso racconti, citazioni, aneddoti e storie tratti dalla letteratura.

Le signore della notte

Le signore della notte

Autore: Giuseppe Scaraffia

Numero di pagine: 168

Erano le signore della notte, come le chiamava Samuel Beckett. A frequentarle erano uomini di tutti i ceti sociali: attingendo a un vasto patrimonio letterario e con stile narrativo e brillante, Giuseppe Scaraffia ci racconta i rapporti di molte delle menti più illuminate dell'Ottocento e del Novecento con queste donne, oggi sottoposte a leggi perfino più repressive di quei tempi.

Il demone della frivolezza

Il demone della frivolezza

Autore: Giuseppe Scaraffia

Numero di pagine: 240

Anello, bastone, capelli. Cappotto, corna, New York, sedere, trasparenza, vestaglia, e molte altre voci: la dittatura delle cose frivole e superflue nell’opera e nella vita dei grandi dell’arte e del pensiero.

L'altra metà di Parigi

L'altra metà di Parigi

Autore: Giuseppe Scaraffia

Numero di pagine: 416

Quando si pensa a Parigi, si pensa sempre alla Rive Gauche e alla bohème di Montparnasse. Tra il 1919 e il 1939, però, il centro artistico, letterario e mondano della Ville Lumière era la dimenticata Rive Droite: lì c’erano il Palais Royal e il Louvre, l’Opéra e la Bibliothèque Nationale, i grandi boulevard con i loro lussuosi caffè, gli Champs-Élysées con i ritrovi, i teatri e i cinematografi, il Faubourg Saint-Honoré, i grandi alberghi e i negozi alla moda, i quartieri dell’alta borghesia dove si svolgeva la vita mondana, le periferie e Montmartre. Lì vivevano révolté come André Breton e Céline, esuli e diseredati come Marina Cvetaeva e Henry Miller, ma anche altoborghesi come Proust e Gide, viveur come Francis Scott Fitzgerald e Jean Cocteau. Su una cosa sola tutti gli artisti, poveri o ricchi, erano d’accordo: si poteva vivere soltanto a Parigi.

Dizionario del dandy

Dizionario del dandy

Autore: Giuseppe Scaraffia

Numero di pagine: 220

Desideroso di stupire, di affascinare prima ancora che piacere, dotato di senso dell’umorismo, raffinato sino all’esasperazione: questo è il dandy. E 38 voci ne delineano il ritratto attraverso una serie di aneddoti, citazioni e racconti sui più illustri dandies tra Otto e Novecento.

Sade

Sade

Autore: Guillaume Apollinaire

Numero di pagine: 96

Le opere di Sade, protagonista emblematico di un’epoca culminata nella Rivoluzione francese, hanno trovato lettori d’eccezione in Baudelaire, Rimbaud, Nietzsche, nei surrealisti e in genere nei ribelli ai canoni borghesi. Apollinaire gli dedicò questo saggio equanime e chiarificatore, oltre che ricco dove occorra di sotterranee complicità. Leggendolo si arriva a capire come il genio, mal amministrato e peggio consigliato da una vocazione alle esperienze estreme, abbia condotto il “divin marchese”, discendente della Laura petrarchesca e amico d’infanzia del principe Luigi Giuseppe di Borbone, a trascorrere ventisette dei suoi settantacinque anni in carcere o in manicomio. Introduzione di Giuseppe Scaraffia.

Gli ultimi giorni di Mata Hari

Gli ultimi giorni di Mata Hari

Autore: Giuseppe Scaraffia

Numero di pagine: 160

Parigi, nel 1917, è immersa nel buio del coprifuoco. L’esercito tedesco incombe sulla città. Qua e là le truppe francesi si ammutinano, mentre la produzione è messa in pericolo dagli scioperi. Non si sa a chi dare la colpa di questo disastro, che rischia di travolgere la capitale del XIX secolo. Sui giornali i caricaturisti ritraggono le figure più odiate: i ricchi, privilegiati e imboscati, i profittatori di guerra, le spie. Margaretha Geertruida Zelle, meglio nota come Mata Hari, si candida così al ruolo di capro espiatorio perfetto. Ricca non lo è, forse, ma ha calcato i palchi di molti teatri, e i parquet di molti salotti; ha avuto amici e amanti importanti, è conosciuta da tutti e tutti conosce nel mondo dorato della Belle Époque, che dal fronte si tiene certo ben lontano. Dall’inizio della guerra ha incontrato e amato anche tenenti, colonnelli e capitani, cui, a quanto si dice, ha carpito informazioni da vendere al miglior offerente. Così, nonostante le prove inconsistenti, Mata Hari viene arrestata, processata e condannata a morte. Nei giorni che precedono il 15 ottobre, data fissata per l’esecuzione, quel mondo di scrittori, intellettuali, dandy,...

Chez Maxim's. Ricordi di un fattorino

Chez Maxim's. Ricordi di un fattorino

Autore: José Roman

Numero di pagine: 267

I ricordi del fattorino José Roman del leggendario ristorante Maxim’s, uno dei luoghi esemplari di Parigi e della sua storia, riscritti, solo per la forma, da un giovane Raymond Queneau.

Infanzia

Infanzia

Autore: Giuseppe Scaraffia

Numero di pagine: 290

Attraverso le pagine di scrittori, Rilke, Baudelaire, Ruskin, Tolstoj, Rousseau, Goethe e tanti altri, Scaraffia gira nelle stanze dei bambini, tra caramelle e bambole, giocattoli e golosità, ma anche tra le paure notturne, carillon, dispetti e tesori nascosti, premi e castighi. E svela il senso più profondo della breve stagione infantile, senza nulla concedere alla nostalgia.

Anche gli sciocchi sanno scrivere in francese

Anche gli sciocchi sanno scrivere in francese

Autore: Max Beerbohm , Lytton Strachey

Numero di pagine: 80

Università di Cambridge, 1943. Max Beerbohm dedica la lectio annuale all’amico e collega Lytton Strachey. Perfetto nei ritratti insieme virtuosi e viziosi dei suoi eminenti contemporanei, critico e ironico nei confronti dei vittoriani inglesi, Strachey era uno scrittore puro, un prosatore eccezionale. La sua aspirazione era però di poter scrivere in francese. Considerava Chénier, Chateaubriand, Lamartine, Dumas, De Musset, Balzac e Stendhal i suoi veri compatrioti letterari. Il suo debutto avvenne nel 1912 con i saggi sulla letteratura d’oltremanica, tra i quali spiccano in particolare le pagine sul Romanticismo qui riproposte.

Gli ultimi dandies

Gli ultimi dandies

Autore: Giuseppe Scaraffia

Numero di pagine: 216

«Quando i miti scompaiono - scrive l'autore nella Prefazione al volume - lasciano dietro di se, come un'ultima eco, il loro nome, ancora intriso di fascino che nessuno sa più definire. Così il mito del dandy, liquidato dalla modernità, riaffiora in una serie di citazioni, spesso erronee, sui giornali e sullo schermo. Il lento tramonto del dandy non si è consumato casualmente. Nella democrazia dominata dai media la vera eleganza è sospetta. Chi la pratica deve per forza nascondere narcisismo e potenziale slealtà verso le masse lontane da tanta raffinatezza. Affascinante, irraggiungibile e quindi minacciosa viene metodicamente rimossa e concessa soltanto alle donne».

La mia biblioteca

La mia biblioteca

Autore: Walter Benjamin

Numero di pagine: 64

Nel 1931 un trasloco costrinse Benjamin ad affrontare la mole sterminata dei volumi accumulati nel corso degli anni. Dal mezzogiorno alla mezzanotte, senza essere riuscito a terminare l’impresa, il filosofo tedesco aprì le casse che contenevano la sua biblioteca. Le ore passate tra la polvere e gli scatoloni ispirarono questo saggio. Dalla tensione non risolta tra ordine e disordine, alla presenza massiccia di libri mai letti sugli scaffali, passando per gli acquisti memorabili e le tattiche da adottare nelle aste pubbliche: tutto concorre a delineare la figura del collezionista, il cacciatore di libri, il flâneur che, perdendosi nelle grandi e piccole città, va alla ricerca di una botteguccia antiquaria o di una sperduta cartoleria. Un testo curioso, qui presentato insieme ad altri due scritti, Presso il camino e Come si spiega un grande successo editoriale?, nei quali Benjamin indaga la magia della lettura e le cause che possono rendere un trattato sulle erbe un imprevedibile best seller.

Giornale militare ossia Raccolta uffiziale delle leggi, regolamenti e disposizioni relativi al servizio e all'amministrazione militare di terra e di mare

Giornale militare ossia Raccolta uffiziale delle leggi, regolamenti e disposizioni relativi al servizio e all'amministrazione militare di terra e di mare

D'annunzio come personaggio nell'immaginario italiano ed europeo (1938-2008)

D'annunzio come personaggio nell'immaginario italiano ed europeo (1938-2008)

Autore: Luciano Curreri

Numero di pagine: 308

Il tentativo di rileggere d'Annunzio a settant'anni dalla morte, pensandolo come un personaggio, nasce dall'idea di far «evadere» un po' l'autore, che tutti noi crediamo di conoscere, dalla «prigione» del canone ideologico e critico. In questa prospettiva, il curatore ha cercato di riunire un gruppo di più o meno giovani colleghi europei, invitandoli a «mettere in scena» il loro d'Annunzio non tanto in seno alla tradizionale storia letteraria quanto al romanzo, al giallo, al saggio storico, alla cronaca, alla stampa e alla pubblicità, alla moda e all'arredamento, allo sport, alla fotografia e al cinema, alla televisione, al fumetto, al teatro e alla poesia.

Wonders of Italy

Wonders of Italy

Autore: Pialuisa Bianco

Numero di pagine: 190

In Italia si trovano 41 siti iscritti nella lista UNESCO che rappresentano un significativo repertorio delle eccellenze nel campo dell'architettura della pittura dell'urbanistica e del paesaggio che l'UNESCO si propone di conservare nello spirito della convenzione. Il volume intende documentare con immagini splendide tale patrimonio di valore eccezionale.

All'inizio del settimo giorno

All'inizio del settimo giorno

Autore: Luc Lang

Numero di pagine: 576

Alle quattro di notte squilla il telefono. È la polizia, che informa Thomas che sua moglie è in rianimazione a causa di un incidente d’auto. L’uomo non sa perché Camille si trovasse su quella strada, né perché andasse così veloce e tantomeno come abbia fatto a perdere il controllo del veicolo su un rettilineo. Era in pericolo, o c’è dell’altro? E come dire a Elsa e Anton, i figli di otto e dieci anni, che la madre è in coma e non si sa se tornerà mai a casa? E poi le consegne urgenti per il nuovo progetto, i clienti che scalpitano e la concorrenza dei nuovi soci: Thomas cerca disperatamente di tenere tutto insieme, ma non è facile, qualcosa continua a sfuggirgli. A dire il vero, sono molte le cose che gli sfuggono: segreti nascosti dalla moglie sulla loro vita di coppia, ma anche segreti sepolti nella storia della sua famiglia, che coinvolgono i genitori e i fratelli in vicende dolorose sulle quali tutti hanno sempre preferito tacere. L’infanzia serena e l’incontestato successo della sua vita adulta hanno avuto un costo che qualcuno si è addossato al suo posto. Da Parigi a Le Havre, dai Pirenei al Camerun, Thomas attraverserà territori intimi e distanze...

Bici zen

Bici zen

Autore: Juan Carlos Kreimer

Numero di pagine: 160

Lo Zen, come la bicicletta, non è un metodo, non è un dogma, non è una religione ma un modo di affrontare la vita, un’esperienza che consente di stabilire un contatto migliore con noi stessi. Le mani che stringono il manubrio, i piedi che spingono sui pedali attivando il movimento armonico delle gambe; il respiro calmo e regolare, l’energia che fluisce per tutto il corpo, mentre la mente vaga libera in uno stato di piena coscienza. Questa sensazione, ben nota a milioni di appassionati ciclisti in tutto il mondo, nella tradizione Zen è chiamata consapevolezza. Per raggiungere quello stato in cui i pensieri vagano alla deriva in modo semplice e naturale, infatti, non è necessario restare per ore a gambe incrociate, con gli occhi socchiusi e i palmi delle mani all’insù, anzi. La bicicletta, secondo Juan Carlos Kreimer, oltre a essere a un agile mezzo di trasporto, uno strumento per allenare il corpo o per fare scampagnate domenicali nella natura, è soprattutto un dispositivo che ci consente di arrivare a uno stato mentale molto più ricco di quanto si possa pensare possibile,uno stato molto simile a quello ottenuto attraverso la meditazione. In anni di pratica Zen e...

Shooting up

Shooting up

Autore: Łukasz Kamieński

Numero di pagine: 516

Tutte le storie di guerra, dall’antichità ai giorni nostri, sono anche storie di droga. Quasi senza eccezioni, combattenti e soldati, governi e organizzazioni militari, nel corso dei secoli, hanno sfruttato il potenziale bellico di alcol e sostanze stupefacenti. I primi furono gli opliti omerici in viaggio verso Troia, poi le truppe di Annibale, i guerrieri dell’Amazzonia e i berserker vichinghi. Nel mondo antico, oppio, funghi allucinogeni o piante con poteri energetici sono spesso parte dei riti tribali, delle cerimonie per risvegliare lo spirito guerriero. Con la nascita della “guerra moderna” e lo sviluppo degli eserciti nazionali, l’uso di droghe diventa un’abitudine diffusa. I soldati al fronte assumono calmanti per tenere a bada gli incubi e il dolore, e stimolanti per dominare la paura e trovare la forza per andare all’attacco. I vertici militari spesso fingono di ignorare o addirittura agevolano la diffusione di sostanze psicotrope tra le truppe. La droga diventa un’arma a tutti gli effetti. Dalla diffusione della cocaina tra i piloti francesi e tedeschi durante la prima guerra mondiale, all’utilizzo del Pervitin con cui la Wehrmacht sbaragliò le...

¡La lingua feliz!

¡La lingua feliz!

Autore: Andrea De Benedetti , Carlo Pestelli

Numero di pagine: 176

«Sono figli dello stesso letto, ma sono cresciuti in luoghi diversi; condividono buona parte del patrimonio genetico, ma non hanno avuto le stesse frequentazioni; si somigliano molto, ma da vicino è impossibile confonderli; si vogliono bene, ma sotto sotto un po’ si invidiano. È davvero difficile accostarsi alla lingua spagnola senza affiancarle la fotografia dell’italiano e senza riconoscere nei suoi tratti un’inconfondibile aria di famiglia.» Per molto tempo, in Italia, ci siamo affidati a questa affinità di sangue dello spagnolo come scusa per non studiarlo, confidando nell’itañol caricaturale costruito a forza di tormentoni estivi e filmetti natalizi. Poi, quando finalmente abbiamo cominciato a fare sul serio e abbiamo squarciato il velo degli stereotipi, ci siamo accorti che lo spagnolo era molto meno facile, ma anche molto più utile, di quanto pensassimo. Andrea De Benedetti e Carlo Pestelli hanno dedicato alla «lingua Real» anni di frequentazioni e vagabondaggi, e in questo libro ci conducono alla scoperta dei suoi segreti e delle sue curiosità: dai legami con l’arabo ai falsos amigos, dai proverbi più divertenti ai giochi di parole più scivolosi, dai...

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