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Giovanni Preziosi e «La vita italiana». Biografia politica e intellettuale

Giovanni Preziosi e «La vita italiana». Biografia politica e intellettuale

Autore: Luca Menconi

Numero di pagine: 672
Storia della Repubblica Sociale Italiana 1943-1945

Storia della Repubblica Sociale Italiana 1943-1945

Autore: Mimmo Franzinelli

Numero di pagine: 640

Tra il 1943 e il 1945 l'Italia conosce la sua ora più buia: il Paese diviso in due; la guerra tra le truppe alleate e gli occupanti nazisti; lo scontro tra la Resistenza e i tedeschi supportati dai fascisti. È l'estrema stagione politica di Benito Mussolini, la pagina più sanguinosa e dolorosa del Novecento italiano. La Repubblica Sociale Italiana ha avuto una storia breve: venti mesi convulsi che vanno dal settembre del 1943 all'aprile del 1945. Un periodo che rappresenta la pagina più buia del nostro Paese, in cui gli italiani sperimentarono la fine dello Stato, la fine della monarchia sabauda, la fine del fascismo e la sua rinascita, l'occupazione tedesca e la guerra civile al Nord. Un dramma di grande complessità, destinato a lasciare un segno duraturo nelle esperienze individuali e in quelle collettive. Questo libro, avvalendosi delle più recenti ricerche e di fonti poco conosciute, restituisce al lettore l'immagine complessiva delle sue varie (e contraddittorie) componenti: l'azione di governo, il dispiegamento repressivo, il collaborazionismo, lo scarto tra i progetti e le concrete realizzazioni. Un'attenzione particolare viene rivolta al ritorno di Mussolini,...

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Maffeo Pantaleoni in soccorso di Giovanni Preziosi e Pietro Bianchini

Autore: Gino Clerici , Maffeo Pantaleoni , Giovanni Preziosi , Pietro Bianchini

Numero di pagine: 34
La razza nemica

La razza nemica

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 194

Catalogo della mostra aperta a Roma, Casina dei Vallati E cominciò l’antisemitismo. Si sentiva, la polizia, la gente per la strada, lo seminaveno, guarda, l’antisemitismo. [...] Tutti quanti cominciavano a dì parolacce. Raimondo Di Neri La mostra sulla propaganda antisemita nella Germania nazista e nell’Italia fascista prosegue, ampliandolo verso altri orizzonti, il percorso e gli obiettivi che ci siamo dati da tempo come Fondazione Museo della Shoah. In modo particolare vogliamo che un numero sempre maggiore di persone capisca come sia potuto accadere che centinaia di migliaia di uomini comuni abbiano potuto condividere e sostenere una delle pagine più tragiche e tristi della storia dell’umanità e che gli storici, comunemente, definiscono un unicum. Il lavoro svolto dai nostri ricercatori e dallo staff della Fondazione, a cui va il mio ringraziamento, affronta un tema estremamente delicato e lo fa attraverso una serie di documenti e filmati che fanno comprendere, anche con un impatto visivo molto forte, come i due regimi abbiano lavorato abilmente e in modo insidioso sulle popolazioni arrivando a inoculare il veleno dell’odio verso l’ebreo mostrandolo in tutte le...

Le altre facce della storia

Le altre facce della storia

Autore: Sergio Romano

Numero di pagine: 313

“Con uno stile asciutto e vibrante, d’intensità giornalistica, Sergio Romano ci presenta cento fulminanti ritratti di personaggi noti e meno noti della storia, e racconta magistralmente il nostro passato.” — Panorama

I carnefici italiani

I carnefici italiani

Autore: Simon Levis Sullam

Numero di pagine: 160

“Ecco il libro che mancava e che gli insegnanti dovrebbero portare in classe” Furio Colombo La sera del 5 dicembre 1943, il giovane pianista Arturo Benedetti Michelangeli suona al Teatro La Fenice di Venezia. In quelle stesse ore, polizia, carabinieri e volontari del ricostituito Partito fascista – i carnefici italiani – compiono in città una delle maggiori retate di ebrei nella penisola. Oltre centocinquanta tra uomini, donne, vecchi e bambini vengono stanati dalle loro case e tradotti alle locali carceri. Nei giorni successivi i loro beni vengono sequestrati, gli appartamenti sigillati o destinati ad altri italiani. I prigionieri saranno poi trasferiti a Fossoli di Carpi, il principale campo di transito degli ebrei nella Repubblica sociale, gestito da forze italiane. Qui saranno detenuti in condizioni precarie e, quindi, caricati su vagoni piombati su cui verranno condotti alla morte nel campo di sterminio di Auschwitz. Questi eventi si ripeterono in modo analogo, tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945, nelle principali città e in una miriade di piccoli paesi del centro-nord. Perché raramente si ricorda che almeno metà degli arresti di ebrei fu condotta da...

La bella morte

La bella morte

Autore: Gianni Oliva

Numero di pagine: 312

Per la vulgata dell'Italia repubblicana i «ragazzi di Salò» hanno rappresentato il «male assoluto». Hanno assorbito su di sé tutte le colpe storiche del fascismo, facendo da schermo ai tanti opportunisti che durante il Ventennio hanno accumulato ricchezze e onori, ma non si sono compromessi con la Repubblica sociale. Settant'anni fa Italo Calvino, partigiano combattente, scriveva invece: «Quel furore antico che è in tutti noi è lo stesso che fa sparare i fascisti, con la stessa speranza di riscatto. Ma allora c'è la storia. C'è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall'altra». Sdoganata prima dal presidente della Camera Luciano Violante, poi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la questione dei «ragazzi di Salò» anima da due decenni un dibattito spesso strumentale, sospeso tra demonizzazioni e riabilitazioni ugualmente improprie. Gianni Oliva ne propone quindi una lettura storiograficamente equilibrata, rintracciando le motivazioni dei volontari che scelsero di continuare a combattere accanto a Mussolini una guerra persa: i valori sedimentati dall'educazione di regime (la sacralità della patria e dell'onore, la lealtà alla...

Sotto il segno della razza

Sotto il segno della razza

Autore: AA. VV.

L’esercizio della memoria è un dovere, sia per i cittadini sia per le stesse istituzioni, perché, come diceva Antonio Gramsci, la storia è maestra, ma non ha scolari. Certo, la storia non si ripete mai in modo uguale; trova invece sempre nuove, tragiche forme di espressione. Il monito della Shoah, però, pur nella unicità di quella tragedia, è sempre attuale nel metterci in guardia, in ogni tempo, dai pericoli della “banalità del male”. (dalla Introduzione di Andrea Patroni Griffi) Credo... che questo bambino, al quale non fu mai dato neanche il nome, ci abbia lasciato un messaggio enorme: quello dell’inestimabile valore della vita di ogni essere umano. (dall’Intervento di Ariel Finzi) La Shoah, come terribile e tragico evento storico, se non è il punto di partenza della discussione bioetica né dell’opportuna enfasi dei diritti umani nel dibattito della bioetica contemporanea, è certamente il punto di svolta verso una riflessione corale e accorata sulla persona umana in tutto l’arco della sua esistenza. (dall’Avvio alla lettura del volume di Pasquale Giustiniani e Carmela Bianco) È fonte di grande speranza, orgoglio, fiducia vedere gli sguardi dei tanti...

ANNO 2019 I MEDIA

ANNO 2019 I MEDIA

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.

La grande vergogna

La grande vergogna

Autore: Carlo Brusco

Numero di pagine: 176

Italia, 1938: è l’anno della vergogna. Dopo il Manifesto della razza e il censimento della popolazione ebraica è la volta delle leggi razziali. In pochi mesi è un susseguirsi di lesioni gravissime ai diritti fondamentali degli ebrei. Le leggi razziali incidono sulla possibilità di sposarsi, di iscrivere i figli a scuola, di lavorare e fare impresa, di possedere terreni e fabbricati e via seguitando. Tutto ciò prepara le persecuzioni del fascismo e dell’alleato nazista, fino all’olocausto. Ripercorrere – come fa questo libro – quelle scelte e le loro conseguenze, le teorizzazioni sulla razza, le reazioni dell’opinione pubblica, le diffuse sottovalutazioni anche delle comunità ebraiche è un’operazione di verità che serve a ricordare – per usare le parole di Liliana Segre – che «il fascismo fu violento, omicida, razzista e discriminatorio sin dalle origini, sicché le leggi razziali del 1938 si rivelarono come la conseguenza di un movimento per sua natura totalitario».

Lo squalo e le leggi razziali

Lo squalo e le leggi razziali

Autore: Gianni Scipione Rossi

Numero di pagine: 286

Una vita spericolata, che sembra un romanzo, quella del triestino Camillo Castiglioni (1879-1957), che da Vienna riuscì a edificare un impero industriale e finanziario tra i più rilevanti della sua epoca. Amico di Ferdinand Porsche ed Ernst Heinkel, porta al successo la Austro-Daimler e la Bmw, mentre costruisce aerei e dirigibili. Proprietario di banche, acciaierie, giornali, aziende elettriche, con la Comit di Giuseppe Toeplitz e la Fiat di Giovanni Agnelli partecipa all'espansione economica italiana nell’Europa centrale e balcanica dopo la Grande guerra. Collezionista d’arte e mecenate, collabora con la diplomazia italiana e aderisce al fascismo ma, nonostante si appelli al duce, non ottiene la "discriminazione" dalle leggi antiebraiche né riesce a riparare negli Stati Uniti. Tra cadute e rinascite, lo “squalo” – sospettato di aver riciclato in Svizzera fondi neri di Mussolini e Ciano – s’inventa sempre nuove imprese. Fino a ingaggiare un Ancoraepico duello legale con il maresciallo Tito. Attraverso una vita la complessità del Novecento.

Alle radici dell'odio

Alle radici dell'odio

Autore: Maria Teresa Pichetto

Numero di pagine: 148

Analyzes the personal, ideological, and religious motivations of two relentless supporters of Italian antisemitism before the promulgation of the racial laws in 1938, Giovanni Preziosi (1881-1945) and Mons. Umberto Benigni (1862-1934). Chs. 1-4 (pp. 11-102) deal with Preziosi, who published the Italian version of the "Protocols of the Elders of Zion" in 1921 and was known mainly for his bitter antisemitic campaign between 1938-45. Benigni published an Italian version of the "Protocols" as well and directed a scathing anti-Jewish polemic throughout his life, in journals and various writings. Concludes that antisemitism in Italy, although not widespread, existed before fascist propaganda and was not only an imitation of Hitler's antisemitic policy.

L’Amnistia Togliatti

L’Amnistia Togliatti

Autore: Mimmo Franzinelli

Numero di pagine: 408

Lo spartiacque tra passato e presente, nel decisivo passaggio tra dittatura e democrazia, per chiudere i conti con il Ventennio mussoliniano e punire gli artefici della dittatura, è l’Amnistia Togliatti. Emanata il 22 giugno 1946 per celebrare la nascita della Repubblica italiana, prende nome dal segretario del Partito comunista, Palmiro Togliatti, che la firmò quale ministro della Giustizia del governo De Gasperi. Ispirata all’esigenza di pacificazione, si è però trasformata – per l’interpretazione estensiva fornita dalla magistratura (in particolare dalla Suprema corte di cassazione) – nel generalizzato perdono, applicato anche a torturatori e ad assassini. Il fior fiore dei gerarchi, i peggiori spioni dell’Ovra, i collaborazionisti con l’occupante tedesco, i delatori di ebrei deportati nei lager ottengono generalizzato e immeritato perdono. Piero Calamandrei definì l’Amnistia un clamoroso errore della nuova classe dirigente italiana, gravido di conseguenze. Il mancato accertamento giudiziario dei crimini fascisti ha infatti determinato un enorme vuoto di conoscenze sulle dinamiche repressive del regime e della Repubblica sociale italiana. A una simile...

Quale democrazia?

Quale democrazia?

Autore: Walter E. Crivellin

Numero di pagine: 240

Il concetto di democrazia ha attraversato una storia complessa e controversa e ancora oggi siamo alla ricerca di una definizione universalmente condivisa. La cultura della democrazia ha conosciuto tuttavia progressive tappe di maturazione e di...

«Ben venga la propaganda»

«Ben venga la propaganda»

Autore: Claudio Siniscalchi

Numero di pagine: 200

Questo lavoro di ricerca prende avvio da una constatazione e da una curiosità. Partiamo dalla constatazione. Studiando la produzione cinematografica realizzata dal nazionalsocialismo tra il 1933 e il 1945, il confronto – estetico produttivo, comunicativo e ideologico – con un film si rivela imprescindibile: Süss, l’ebreo (Jud Süss, 1940) di Veit Harlan. Lo è per l‘evidente qualità formale dell’opera, ma, soprattutto, per l’altrettanto evidente, quanto radicale, carica antisemita. Ed essendo l’antisemitismo uno snodo imprescindibile dell’ideologia nazionalsocialista, studiare Süss, l’ebreo significa, in fondo, studiare il totalitarismo hitleriano attraverso il punto di vista di un’«opera mondo» (un film di finzione), universo visivo di significati che racchiude l’essenza di un’epoca: la lotta tra l’elemento ariano minacciato dal suo nemico storico, l’ebreo. Quando oggi vediamo Süss, l’ebreo in realtà ci troviamo davanti a due differenti rappresentazioni del passato: la storia settecentesca di Süss, manipolata nella finzione cinematografica; e la storia del 1939-1941, quando la risoluzione della «questione ebraica» imboccò la strada che...

Mussolini e Hitler

Mussolini e Hitler

Autore: Renzo De Felice

Numero di pagine: 300

Qual è stato il rapporto tra l’Italia fascista e la Germania nazista? Quali differenze e quali somiglianze tra i due totalitarismi? L’Asse e il Patto d’acciaio erano insiti nella logica di una comune natura dei due regimi o furono solo atti politici, rispondenti a esigenze particolari, sostanzialmente tattiche e contingenti? Renzo De Felice scopre documenti inediti in archivi italiani mentre lavora alla sua biografia di Mussolini. Sono dispacci segreti, lettere, relazioni tra il duce e Hitler, dalla marcia su Roma alla salita al potere del nazionalsocialismo. Alla loro luce, è inequivocabile – i documenti di questo libro lo dimostrano – che l’Italia fascista fu il primo regime totalitario al mondo e che la strategia con la quale i fascisti arrivarono al potere servì da significativo punto di riferimento per l’affermazione del regime nazista. I documenti, i dispacci segreti, le lettere, le relazioni tra Mussolini e Hitler, dalla marcia su Roma alla salita al potere del nazionalsocialismo, raccolti e introdotti dallo storico più noto del fascismo.

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