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La grande storia della Resistenza (1943-1948)

La grande storia della Resistenza (1943-1948)

Autore: Gianni Oliva

Numero di pagine: 528

Negli ultimi anni la Resistenza è stata oggetto di narrazioni e contronarrazioni, non di rado discutibili. Ma se molti ne hanno analizzato la portata etica e politica – e altrettanti, in modi diversi, hanno cercato di contestarla o ridimensionarla – pochissimi hanno avuto il coraggio di fare un passo indietro rispetto alle ideologie, e ripartire da una rigorosa cronistoria dei fatti. Gianni Oliva racconta per intero e senza pregiudizi La grande storia della Resistenza, offrendo una mappa dettagliata e precisa a chi voglia comprendere le ragioni, il senso e le conseguenze di un’esperienza complessa, fondamentale per capire meglio il paese in cui viviamo. Fernand Braudel l’avrebbe chiamata «histoire événementielle»: storia di avvenimenti, di battaglie e di trattative, di donne e uomini decisivi, di giorni memorabili. Dal 25 luglio 1943, quando, alla notizia delle dimissioni di Mussolini, le città esplodono in una festa spontanea presto repressa dall’occupazione nazista, fino al referendum del 2 giugno 1946, che segna la nascita di un’Italia repubblicana ancora tutt’altro che unita. Passando per l’armistizio dell’8 settembre, la creazione della r.s.i., lo...

Anche i partigiani però...

Anche i partigiani però...

Autore: Chiara Colombini

Numero di pagine: 192

Avventurieri e ladri di polli. Protagonisti di una guerra inutile. Vigliacchi che colpiscono i nemici a tradimento. Terroristi. L'elenco dei luoghi comuni e delle falsificazioni sulla Resistenza è lunghissimo e continua a rafforzarsi a dispetto di ogni prova contraria. Perché? Irresponsabili che con le loro azioni scatenano le rappresaglie naziste e fasciste che si abbattono sulla popolazione inerme. Esaltati che combattono per imporre una dittatura comunista in Italia. Assassini che infieriscono sui vinti. E ancora, autori di un racconto falsificato della storia, imposto a tutti. Questi giudizi sui partigiani oggi sono parte integrante di un senso comune diffuso, popolato di frasi fatte. Con un meccanismo connaturato ai media in generale ma amplificato dalla rete, prende forma un racconto che azzera i contesti, semplifica brutalmente, trasporta gli avvenimenti del passato nel presente per giudicarli con il metro dell'oggi. Come possiamo rispondere a questa offensiva pluridecennale? Chiara Colombini restituisce concretezza alla distanza che ci separa da quegli anni, calandosi nella realtà dura e drammatica, ma anche piena di speranza, di quei venti mesi che tanto hanno...

Il passato di bronzo

Il passato di bronzo

Autore: Gabriele Ranzato

Numero di pagine: 160

È giusto che i teatri del lutto e del sangue lascino il posto alla pace quotidiana, a lunghi momenti di oblio e a una conoscenza degli eventi passati meno carica di sentimenti di rivalsa e di ogni altra passione distruttiva che possa essere evocata dal vivido ricordo dei caduti di una guerra fratricida. Sentire troppo l'uno o l'altro dei singoli dolori di cui si compone una guerra civile impedisce di sentire il dolore collettivo e di attenuarlo quel tanto che occorre per capirne le ragioni. Nella Spagna attuale gli impedimenti perché questo avvenga sono ancora molto forti. Lo spazio civico è ancora molto ingombro di salme della guerra civile. Ma ciò non avviene perché gli spagnoli siano più di altri implacabili e inclini alla vendetta. C'è una sequenza di eventi che spiega questo. Essi attengono più alla storia recente che a quella remota. Ed è dunque dalla storia recente che occorre partire per capire le ragioni di quella sorta di immortalità della guerra civile, la sua perdurante presenza nella vita degli spagnoli, che li ha costantemente accompagnati nel corso del tempo come fantasma familiare sia nel silenzio che nelle dispute aperte.

La grande paura del 1936

La grande paura del 1936

Autore: Gabriele Ranzato

Numero di pagine: 336

Vincendo la guerra civile Franco impose alla Spagna una dittatura di tipo fascista. Per molti anni dopo la fine della guerra egli ha continuato, con grande spietatezza, a uccidere e tenere in prigionia un enorme numero di oppositori. Poiché per tutto questo il regime franchista è restato il simbolo della più oscura e longeva antidemocrazia nella storia dell'Europa occidentale, la Repubblica che egli ha abbattuto è rimasta il simbolo della democrazia. È noto però che la Spagna repubblicana all'avvio della guerra fu immediatamente travolta da un'ondata rivoluzionaria, e solitamente si considera questo stravolgimento della sua natura una conseguenza del golpe militare, per far fronte al quale era occorso armare il popolo. Ma è veramente così? I generali golpisti vollero affossare la Repubblica per la loro ostilità verso le riforme che essa stava attuando nell'ordine e nel rispetto delle norme di una democrazia liberale? Oppure essi poterono contare sull'attivo sostegno, o quanto meno sulla sconcertata passività, di un'ampia parte della cittadinanza, perché diversi eventi e segnali diffusero la paura che il paese stesse già imboccando la via di un'irreversibile rivoluzione?

Persecuzione

Persecuzione

Autore: Mario Arturo Iannaccone

Numero di pagine: 618

Le persecuzioni a cui fu sottoposta la Chiesa cattolica all’avvento della Seconda Repubblica spagnola (1931) e sino al termine della Guerra Civile (1939) sono state a lungo omesse o trascurate dalla storiografia, perlomeno fuori dalla Spagna franchista. L’interesse del Caudillo per quella che lui chiamava «cruzada» ha poi cancellato la memoria di questi eventi a partire dal 1975. Da allora la storiografia è rimasta ostaggio di opposte ideologie e solo da pochi anni un’impressionante serie di beatificazioni ha richiamato l’attenzione su quanto realmente accadde. La Seconda Repubblica spagnola si caratterizzò per posizioni sempre più radicali, di cui sono proprio un esempio la politica di laicizzazione forzata e la persecuzione scatenata contro la Chiesa e i cattolici. Tentativi di colpi di Stato, oscure trame, conati secessionistici, intrighi internazionali, esplosioni di violenza sempre più sconvolgenti portarono allo stato prerivoluzionario del 1935-1936. La reazione al regime repubblicano non venne però in particolare dai cattolici, ma soprattutto da componenti interne a esso, dall’esercito, da ex monarchici e da radicali, oltre che dalle forze rivoluzionarie di ...

L'ordine è già stato eseguito

L'ordine è già stato eseguito

Autore: Alessandro Portelli

Numero di pagine: 480

Qual è il significato delle Fosse Ardeatine? Quale memoria ha lasciato la strage nazista compiuta a Roma il 24 marzo 1944, come rappresaglia dell’attentato partigiano di via Rasella, in cui il giorno prima erano morti trentatré tedeschi? E quale rapporto si può istituire tra il ricordo di quella strage e l’identità collettiva di un’intera città? L’eterogeneità sociale e politica delle 355 persone uccise fa delle Fosse Ardeatine un avvenimento emblematico, che lega insieme “tutte le storie” di Roma: a cadere sotto il piombo tedesco furono infatti generali e straccivendoli, operai e intellettuali, commercianti e artigiani, un prete e settantacinque ebrei; monarchici e azionisti, liberali e comunisti, ma anche persone prive di appartenenza politica. Protagonista assoluta del libro è la voce diretta dei portatori della memoria: duecento intervistati, di cinque generazioni, e di estrazione sociale e politica diversissime (compresi fascisti ed ex fascisti). Le vicende personali dei superstiti e dei protagonisti (e a sopravvivere e a ricordare sono soprattutto donne) mostrano come tutti abbiano convissuto, e convivano ancora, con una drammatica eredità. Ancora oggi,...

La misura del potere

La misura del potere

Autore: David Bidussa

I decenni più neri dell’Europa: tra gli anni Trenta e l’inizio della guerra fredda. Un tempo in cui tutto cambia e anche la Chiesa deve confrontarsi con i nuovi poteri via via emergenti: prima i totalitarismi europei, poi le due superpotenze del mondo bipolare. In questo quadro, risulta centrale la questione del rapporto tra mondo cattolico ed ebraismo, non solo negli anni della persecuzione e dello sterminio ma anche dopo, con un «ritorno a casa» dei sopravvissuti segnato da ostilità e da pogrom, e con la partita aperta della questione mediorientale. Quale fu, rispetto a questi temi, la posizione della Chiesa e in particolare di papa Pio XII, che era stato nunzio apostolico a Berlino durante l’ascesa di Hitler? Come mutò in quegli anni la visione di politica internazionale della Santa Sede? Chi era il nemico irriducibile: il nazismo pagano, il fascismo con i suoi richiami alla religione di Stato, o il comunismo tenacemente ateo? Quando, e in quali modi, la Chiesa si avvicinò alle posizioni dell’alleato americano, non sempre in sintonia con le priorità strategiche del Vaticano? Interrogando i documenti, molti inediti, alcuni recentemente desecretati, questo saggio...

Il mestiere di storico (2012) vol. 1

Il mestiere di storico (2012) vol. 1

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 277

Indice Questo numero (p. 5) Riflessioni Andrea Graziosi, Vittorio Foa e la sinistra italiana, 1933-2008 (p. 7-34) Adolfo Scotto di Luzio, Vent’anni di storia della scuola, 1990-2010 35-50) Discussioni Mary Nolan, Anders Stephanson, Arnaldo Testi e Daniel T. Rodgers, Fratture (a cura di Mario Del Pero) (p. 51-67) Rassegne e letture Vittorio Beonio Brocchieri, La rivoluzione industriale in una prospettiva globale (p. 69-72) Chiara Ottaviano, Stampa e giornalisti in Italia (p. 73-75) Filippo De Pieri, Spazi domestici (p. 76-78) Antonella Salomoni, Chiese e comunismo (p. 79-81) Paolo Prato, Canzoni, suoni e «rumori» d’Italia (p. 82-85) Maria Serena Piretti, Sull’ultimo Tony Judt (p. 86-87) Altri linguaggi Francesco Buscemi, Napoléon III et l’Italie (p. 89-90) Luca Di Mauro, La Commune 1871 (p. 91-2) Alessandro Polsi, Dalla lira all’euro (p. 93-94) Tiziano Bonazzi, The Conspirator (p. 95-96) Arturo Marzano, The Promise (p. 97-98) Mario Del Pero, The Kennedys (p. 99-100) Carolina Castellano, Pro patria (p. 101-102) Memorie e documenti (p. 103-130) I libri del 2011/1 Collettanei (p. 133-144) Monografie (p. 145-272) Indice dei recensori (p. 273-275)

La bella morte

La bella morte

Autore: Gianni Oliva

Numero di pagine: 312

Per la vulgata dell'Italia repubblicana i «ragazzi di Salò» hanno rappresentato il «male assoluto». Hanno assorbito su di sé tutte le colpe storiche del fascismo, facendo da schermo ai tanti opportunisti che durante il Ventennio hanno accumulato ricchezze e onori, ma non si sono compromessi con la Repubblica sociale. Settant'anni fa Italo Calvino, partigiano combattente, scriveva invece: «Quel furore antico che è in tutti noi è lo stesso che fa sparare i fascisti, con la stessa speranza di riscatto. Ma allora c'è la storia. C'è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall'altra». Sdoganata prima dal presidente della Camera Luciano Violante, poi dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la questione dei «ragazzi di Salò» anima da due decenni un dibattito spesso strumentale, sospeso tra demonizzazioni e riabilitazioni ugualmente improprie. Gianni Oliva ne propone quindi una lettura storiograficamente equilibrata, rintracciando le motivazioni dei volontari che scelsero di continuare a combattere accanto a Mussolini una guerra persa: i valori sedimentati dall'educazione di regime (la sacralità della patria e dell'onore, la lealtà alla...

La liberazione di Roma

La liberazione di Roma

Autore: Gabriele Ranzato

Numero di pagine: 680

Sebbene Alleati e Resistenza romana avessero gli stessi nemici, combatterono due guerre quasi parallele con scarsi punti di contatto. La loro distanza è ben rappresentata dai modi diversi con cui designarono il fine immediato che volevano conseguire: la 'caduta della prima capitale dell'Asse' per gli Alleati, la 'liberazione di Roma' per le forze resistenziali. La presa della città per gli angloamericani fu solo un momento saliente del loro sforzo per impedire, a prezzo di altissime perdite, che si avverasse l'orrendo disegno hitleriano di un'Europa nazista, ed è in questa cornice che si può valutare il tentativo della Resistenza romana di enfatizzare, attraverso la lotta armata in città, l'esistenza di un'Italia antifascista pronta a battersi per concorrere alla propria liberazione. Un tentativo quasi eroico a fronte di una popolazione che per la maggior parte odiava quasi in egual misura tedeschi e fascisti, Alleati e partigiani, come portatori di una guerra di cui non si sentiva responsabile. Questo libro, sulla base di un'ampia documentazione di fonti archivistiche, ripercorre in una visione d'insieme, con le vicende belliche, i fatti – e gli episodi controversi –...

L’Europa e le sue memorie

L’Europa e le sue memorie

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 317

La fine della Guerra fredda e il riassetto dell’ordine europeo dopo il 1989 si sono tradotti in una lotta per la ridefinizione delle coordinate della memoria pubblica e istituzionale che ha investito tutta l’Europa. Nuovi paradigmi di memoria sono subentrati a quelli elaborati dopo la fine della Seconda guerra mondiale: quello antifascista ha subito un costante processo di critica e di erosione, radicale nei paesi ex-comunisti, e al suo posto si è andato affermando un paradigma fondato sull’antitotalitarismo. Al centro delle nuove master narratives si trova la figura della vittima, che ha sostituito progressivamente quella dell’eroe partigiano. Si ricordano soprattutto le vittime dello sterminio nazista degli ebrei e le vittime dei regimi comunisti. Ma la memoria della Shoah e il modello antitotalitario possono costituire la base di una memoria comune europea? Non dovrebbe tale memoria includere anche altre esperienze che ne hanno segnato il passato, come ad esempio il colonialismo? Dove conduce poi quest’ossessione del passato, che spesso assume i contorni di una competizione fra vittime che sfociano in vere e proprie «guerre della memoria»? I saggi contenuti nel...

Cuori rossi contro cuori neri

Cuori rossi contro cuori neri

Autore: Paolo Sidoni , Paolo Zanetov

Numero di pagine: 576

Storia segreta della criminalità di destra e di sinistra Il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro. Le stragi di piazza Fontana e della stazione di Bologna. Sono forse questi i momenti più drammatici della storia della democrazia italiana. Azioni cruente di destra e di sinistra, pagine scritte con il sangue da uomini e donne che la passione politica ha trasformato in fuorilegge, aguzzini, assassini. La contrapposizione tra destra e sinistra, neofascisti e comunisti, rivoluzionari dell’una e dell’altra posizione, è stata a lungo condizionata dal ricorso a una violenza spietata, sorretta da teorie folli e deliranti comunicati. Una scia di sangue che arriva fino ai giorni nostri tra minacce, faide, lotte intestine, attentati e stragi. Gli anni di piombo segnano l’apice di questo processo: organizzazioni terroristiche frontalmente opposte hanno compiuto destabilizzanti azioni eversive, spesso in accordo con la criminalità organizzata e i servizi segreti deviati. Dal bandito Giuliano alle Brigate rosse, passando per le vicende di Giangiacomo Feltrinelli e dei Nuclei armati rivoluzionari, gli autori ripercorrono gli ultimi settant’anni di storia italiana, alla ricerca delle...

I fantasmi del fascismo

I fantasmi del fascismo

Autore: Simon Levis Sullam

Numero di pagine: 208

Questa storia ha quattro protagonisti: lo storico Federico Chabod, il giurista Piero Calamandrei, il critico letterario Luigi Russo e lo scrittore Alberto Moravia. Quattro grandi intellettuali che, noti antifascisti nel dopoguerra, mantennero durante il fascismo un atteggiamento perlopiù di cautela e inazione politica, talora con cedimenti rispetto alla collaborazione al regime. Nell’immediato dopoguerra essi tesero invece a ridefinire e riscrivere il proprio precedente percorso rappresentandolo sempre coerentemente improntato all’antifascismo. Se l’intellettuale viene solitamente immaginato come anticonformista e critico del potere, in realtà tende spesso ad adeguarsi alla maggioranza e a esprimerne gli orientamenti. Contano i condizionamenti politici e istituzionali, per esempio del sistema universitario, o delle istituzioni culturali in cui operano; conta l’esigenza di affermarsi sul piano culturale o artistico. Conta, in ogni tempo, anche la tendenza dell’intellettuale a dar voce e interpretare i sentimenti della maggioranza e talora cedere al potere. L’autoassoluzione degli intellettuali italiani rispetto alla propria implicazione con il fascismo ha tuttavia...

Fascismo

Fascismo

Autore: Paolo Mieli

Numero di pagine: 240

Cento anni fa, il 1921, fu un anno fondamentale nella storia del fascismo. Il movimento politico dei Fasci italiani di combattimento, fondato il 23 marzo del 1919, completò allora il suo processo di "istituzionalizzazione" e si trasformò nel Partito Nazionale Fascista, dando inizio al cosiddetto Ventennio. Una parabola, dagli esordi fino al regime, passando per la marcia su Roma, che ha segnato la storia dell'Italia del Novecento. In questo libro, in occasione del centenario della fondazione del partito, il 9 novembre 1921 a Roma, Paolo Mieli, erede della migliore storiografia italiana, da De Felice a Rosario Romeo, mette in luce i momenti fondamentali di questa storia, evidenziandone le ombre ma soprattutto mettendo in rilievo le vicende chiave dimenticate o mistificate nel tempo: dall'immagine ambigua del primo fascismo all'esercizio del potere, dalle opposizioni al rapporto con gli intellettuali, dal crollo del regime alle verità ancora nascoste di un periodo storico che continua a influenzare e a far dibattere il nostro Paese. Un'analisi profondamente documentata, che restituisce al lettore il ritratto delle contraddizioni di un'Italia che ancora oggi, dopo un secolo, non...

Alba nera

Alba nera

Autore: Antonio Carioti

Numero di pagine: 440

Il 23 marzo 1919, in piazza San Sepolcro a Milano, Benito Mussolini fonda i Fasci di Combattimento: davanti a lui ci sono meno di duecento persone, molte delle quali presto prenderanno altre strade. Alle elezioni politiche del 16 novembre 1919 la sua lista, presente solo a Milano, raccoglie meno di cinquemila voti. Sembra un uomo finito,ma tre anni dopo diventa capo del governo e avvia il percorso che lo porterà a imporsi come dittatore. Com’è potuto accadere? Quali fattori politici, economici e sociali consentirono al fascismo di sottomettere l’Italia? Quanto influirono il carisma e l’intuito del Duce? Come poté svilupparsi un partito armato dedito all’uso sistematico della violenza? Quali errori commisero icapi del movimento operaio e la vecchia classe dirigente liberale? Il libro di Antonio Carioti ricostruisce i fatti dalla nascita dei Fasci fino alla marcia su Roma, affidandone il commento a quattro interviste con studiosi di vario orientamento (Simona Colarizi, Alessandra Tarquini, Fabio Fabbri e Marco Tarchi). Completa il volume una raccolta di documenti dell’epoca, che restituiscono al lettore con immediatezza le passioni, le polemiche e le svolte politiche...

La Resistenza perfetta

La Resistenza perfetta

Autore: Giovanni De Luna

Numero di pagine: 256

Sono decenni, ormai, che la Resistenza è sottoposta a uno scrutinio costante da parte di storici, ma anche di giornalisti e opinionisti. E se una volta poteva essere provocatorio fare le pulci al mito dei partigiani e parlare di guerra civile mettendo sullo stesso piano le fazioni in lotta, oggi molta di questa vulgata è diventata un sottofondo dato quasi per scontato. Il rischio è che ci dimentichiamo, e le giovani generazioni non sappiano mai, quanto di nobile, puro e davvero all’altezza del suo mito c’è stato nella lotta partigiana. Nel settantesimo anniversario della Liberazione, Giovanni De Luna ha voluto mettere di nuovo a punto un’immagine della Resistenza che si stava offuscando. Con grande efficacia, De Luna ha scelto una storia, un luogo, alcuni personaggi: un castello in Piemonte, una famiglia nobile che decide di aiutare i partigiani, la figlia più giovane, Leletta d’Isola, che annota sul suo diario quei mesi terribili ma anche meravigliosi in cui comunisti e monarchici, aristocratici e contadini, ragazzi alle prime armi e ufficiali dell’ex esercito regio lottarono, morirono, uccisero per salvare la loro patria, la loro libertà, il futuro di una nazione ...

Mestiere di storico e impegno civile

Mestiere di storico e impegno civile

Autore: Marcello Flores , Autori Vari

Numero di pagine: 229

Oltre agli studi dedicati all’amministrazione dello Stato e al tema della continuità delle istituzioni fra fascismo e Repubblica, l’opera di Claudio Pavone rappresenta una pietra miliare nella storiografia sulla Resistenza, per la sua capacità di innovare, con uno sguardo originale, profondo e documentato, l’analisi della guerra di liberazione, dei programmi politici che si confrontarono allora, delle spinte ideali e morali che condussero migliaia di giovani a scegliere di partecipare alla battaglia per liberare l’Italia dall’occupazione nazista e dalla violenza repressiva della Repubblica sociale. L’Istituto nazionale Ferruccio Parri e l’Istituto romano per la storia d’Italia dal fascismo alla Resistenza, cui Pavone ha dedicato molte delle sue energie di studioso e organizzatore culturale, hanno voluto ricordare la sua figura di intellettuale in un convegno che si è tenuto a Milano nel maggio 2017. Dagli archivi all’insegnamento universitario e alla formazione di nuove generazioni di studiosi, dalle riviste agli istituti culturali, all’impegno nell’Istituto nazionale della Resistenza e in quello romano, Claudio Pavone ha sempre coniugato impegno...

Come foglie al vento

Come foglie al vento

Autore: Riccardo Calimani

Numero di pagine: 324

Lo struggente racconto di un nonno ai nipotini è l'occasione per ripercorrere i giorni drammatici delle persecuzioni contro gli ebrei veneziani, in una testimonianza in cui il ricordo personale si alterna ai documenti e agli avvenimenti pubblici dell'epoca, e che restituisce non solo la storia di quegli anni, ma anche il senso di straniamento e incredulità delle vittime della Shoah. Proprio come le foglie al vento, anche le donne e gli uomini evocati nel racconto sono travolti da una forza superiore, violenta, incomprensibile, e da un orrore inimmaginabile. Molte cose, infatti, fino alla fine della Seconda guerra mondiale, non si sono sapute, e anche quello che si sapeva era troppo terribile per essere creduto, e chi ha vissuto in quegli anni ha preso coscienza di quella tragica realtà a poco a poco, tra incertezze e contraddizioni. Riccardo Calimani, uno dei massimi studiosi ed esperti di Venezia e della storia degli ebrei italiani, fonde in questo libro la dimensione privata con quella storica, e dà vita così a una affascinante memoria famigliare e nello stesso tempo a una ricostruzione rigorosa e densa degli anni più terribili del Ventesimo secolo.

Cinema Italia

Cinema Italia

Autore: Giovanni De Luna

Numero di pagine: 339

Nel 1914 esce Cabiria, forse il più grande kolossal della storia del cinema italiano. La trama, in teoria, dovrebbe ricostruire l’epico scontro tra Roma e Cartagine, ma l’estetica orientaleggiante e liberty dell’epoca, con tanto di Gabriele D’Annunzio alla sceneggiatura, racconta facilmente in controluce il presente di quell’Italia desiderosa di guadagnare visibilità e credibilità internazionale. Come spiega Giovanni De Luna in Cinema Italia, di fronte a Cabiria lo storico finisce per «aggirarsi tra quelle immense scenografie, fiutando non l’aria del iii secolo a.C. ma quella carica di odori e di miasmi pestiferi del primo Novecento, di quella incredibile e paradossale stagione in cui stava finendo l’Ottocento e fragorosamente e maledettamente stava nascendo il terrificante xx secolo». Parte da qui il percorso affascinante di uno storico che utilizza i film come documenti del periodo in cui venivano realizzati, dei gusti del pubblico e della temperie culturale, avvicinandoci così a un’inedita lettura del modo in cui il cinema ha contribuito a “fare gli italiani”. I film, infatti, spesso sono lo specchio di un presente in procinto di farsi storia:...

Dopo Mussolini

Dopo Mussolini

Autore: Andrea Martini

Numero di pagine: 373

Il 25 aprile 1945 l’Italia volta pagina, lasciandosi alle spalle un ventennio di dittatura e la drammatica esperienza del conflitto mondiale. Dimenticare il passato, però, non è possibile o per lo meno non lo è per tutti. Coloro i quali hanno subito, direttamente o indirettamente, le violenze dei nazisti e dei fascisti esigono giustizia. Richiesta analoga giunge dal fronte antifascista. Comincia così un periodo di transizione durante il quale i governi che si succedono mettono in atto misure epurative finalizzate a sanzionare chi ha collaborato con l’occupante tedesco e chi ha concorso all’ascesa e al consolidamento della dittatura fascista. Ricorrendo allo studio ravvicinato di alcune vicende processuali e analizzando più in generale l’attività di molti tribunali impegnati nei procedimenti giudiziari in tutta la penisola, questo libro vuole gettare una nuova luce sull’epurazione che ha segnato i destini di molti italiani – migliaia furono infatti le persone coinvolte – e che ha condizionato nel breve, ma anche nel medio e lungo termine, la storia del Paese.

Dopo il 16 ottobre

Dopo il 16 ottobre

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 385

La raccolta di saggi presentata in questo volume nasce da un’iniziativa della Fondazione Museo della Shoah, che ha coinvolto la Comunità Ebraica di Roma e il suo Archivio Storico per ricostrui­re le vicende degli ebrei durante l’occupazione nazifascista della capitale nel periodo successivo alla prima grande retata fino alla liberazione della città (4 giugno 1944). Il proposito è quello indagare di le dinamiche che caratterizzarono le diverse fasi delle deportazioni e di comprendere come molti ebrei riuscirono a sfuggire alla «caccia all’uomo» organizzata dai nazifascisti. Attraverso la comparazione tra la prima retata e le successive catture si delinea infatti con chiarezza lo spartiacque determinato dallo shock della mattina del 16 ottobre 1943 in termini di organizzazione della clandestinità. Decisivi furono il ruolo delle istituzioni laiche e religiose, e l’atteggiamento della cittadinanza nelle sue diverse declinazioni tra i poli opposti dell’accoglienza e della solidarietà, da una parte, e del collaborazionismo e della delazione, dall’altra. Emerge così un più nitido profilo dei deportati romani e degli ebrei di varia provenienza presenti in città, che ...

Dal Sud al Nord. Una chiamata alla guerra partigiana del 1943-'45

Dal Sud al Nord. Una chiamata alla guerra partigiana del 1943-'45

Autore: Giovanni Magnifico

Numero di pagine: 228

La storia parte dall’analisi del processo evolutivo che la memoria storica del periodo resistenziale con la successiva emanazione della Carta Costituzionale ha registrato negli anni. Un percorso molto travagliato e segnato dall’avvicendarsi di eventi terroristici, eversivi e stragisti con la partecipazione anche di associazioni massoniche e agenti stranieri. Non manca un cenno alla rivoluzione partita dal Movimento Studentesco del ‘68-69 con relativi risultati. Giunge così a chiedersi come può oggi interessare e raggiungere le nuove generazioni. Quindi viene a prendere in esame gl’inizi dell’organizzazione della lotta partigiana subito dopo l’8 settembre nel nord - Italia e precisamente nelle Valli Valdesi in provincia di Torino per omaggiare amici/che e fratelli /sorelle delle Valli, cui l’autore si sente sinceramente legato da vincoli di fede e di fraternità. Anche se nel sud con lo sbarco degli Alleati in Sicilia fin dal 10 luglio del ‘43 la lotta al nazifascismo comincia molto prima dell’8 settembre. Dunque, viene rivalutata la storiografia locale meridionale con la lotta per la terra e l’intervento di Giuseppe Di Vittorio, per lo più sconosciuta a...

Calendario civile europeo

Calendario civile europeo

Autore: Guido Crainz , Angelo Bolaffi

LA STORIA D'EUROPA DA SARAJEVO A BREXIT. I MOMENTI FONDATIVI, LE TRAGEDIE RIMOSSE, I TEMI CONTROVERSI. QUARANTA STUDIOSI EUROPEI. UN PROGETTO ORIGINALE DI DONZELLI EDITORE. LE DATE: 1789 Dichiarazione dei Diritti dell’uomo - 1889 Primo Congresso della II Internazionale - 1914 Attentato di Sarajevo - 1918 Proclamazione della Repubblica tedesca - 1919 Diritto di voto per tutte le donne tedesche - 1920 Trattato del Trianon - 1924 Esce Der Zauberberg di Thomas Mann - 1932 Fine della Repubblica di Weimar - 1932 Primo governo socialdemocratico in Svezia - 1933 Decreto dei pieni poteri a Hitler - 1936 Rimilitarizzazione della Renania - 1937 Inizio del Grande terrore staliniano - 1939 Invasione nazista della Polonia - 1944 Insurrezione di Varsavia - 1945 Liberazione del campo di Auschwitz - 1945 Conferenza di Potsdam - 1945 Elezione della prima Costituente in Francia - 1946 Entra in vigore la Costituzione dell’Unesco - 1947 Annuncio del piano Marshall - 1948 «Colpo di Stato» di Praga - 1949 Esce Le deuxième sexe di Simone de Beauvoir - 1956 Inizio della rivoluzione ungherese - 1957 Trattato costitutivo della Cee - 1962 Fine della guerra d’Algeria - 1967 Concerto dei Rolling...

I conti con la storia

I conti con la storia

Autore: Paolo Mieli

Numero di pagine: 432

Lo storico ha il compito di trasmettere la memoria. Quando, invece, dimenticare diventa una virtù essenziale a ricomporre una comunità? Nell'Atene del V secolo, dopo il regime dei Trenta Tiranni, venne imposto il Patto dell'oblio, che vietava di rivangare il passato al fine di anteporre "alle rivalse private la salvezza della città". Da allora la storia ci ha imposto molte volte di concederci una sospensione della memoria per rimettere le cose in ordine, sia pure provvisorio. Oggi, dopo la fine del Novecento - il secolo delle febbri ideologiche -, fare i conti con la nostra memoria condivisa è diventato più che mai necessario. Perché la scomparsa di fascismo e comunismo non ha significato la fine dell'uso politico del passato: queste pagine attraversano oltre due millenni di storia, di interpretazioni, errori di valutazione e menzogne. Dalla Firenze di Savonarola alla Roma fascista, da Giuda a Napoleone, l'autore intraprende un viaggio coraggioso nella memoria intermittente, con la convinzione che, se saremo capaci di fare i conti con la storia senza preconcetti, saremo finalmente in grado di "ritrovare una base comune da cui avventurarci nella ricerca sul passato".

Il fascismo in persona

Il fascismo in persona

Autore: AA. VV.

Tra i gerarchi del regime Italo Balbo è probabilmente quello maggiormente studiato. Eppure, ogni qualvolta ci si avvicina alla sua fi gura, ci si rende conto che ancora molto rimane da fare. Tanto più che, specie se lo si guarda avendo come obiettivo quello di raggiungere una più profonda conoscenza dei meccanismi di funzionamento del regime, dell’ambiguità del rapporto tra centro e periferia o dell’importanza del mito quale strumento dell’agire politico, l’analisi della vita e dell’opera di Italo Balbo appare forse ancor più decisiva di quella dello stesso Mussolini. Insomma, se indagato ponendosi domande nuove, il gerarca nato a Quartesana può rappresentare una sorta di passe-partout per accedere alle stanze rimaste in penombra: la ripresa d’interesse per Balbo promette di riservare molte sorprese. Il volume intende essere il punto di partenza per l’avvio di un nuovo cantiere di ricerca, potenzialmente in grado di offrire scoperte molto fruttuose.

2 giugno. Nascita, storia e memorie della Repubblica vol. 1

2 giugno. Nascita, storia e memorie della Repubblica vol. 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 245

La crisi degli anni Novanta ha segnato una profonda cesura tra la storia e le memorie del Paese, al punto da offuscare il racconto di tutta la vicenda repubblicana, a partire dal suo momento fondativo. Guardando agli anni dell’età costituente, possiamo ripercorrere quei passaggi (culture politiche e istituzionali, esperienze e orizzonti di aspettativa) che nel 1946 permisero il “miracolo” della nascita della Repubblica e la costruzione della democrazia italiana: in questo contesto il referendum istituzionale del 2-3 giugno fu il punto di svolta che chiuse la transizione dopo la fine della dittatura fascista. Se all’indomani del conflitto bellico si riproposero le fratture del Paese sul piano sociale ed economico (Nord e Sud, città e campagna, contadini e proprietari, operai e ceti medi), la consultazione popolare rappresentò l’effettivo “momento repubblicano” nella storia dell’Italia unita e nel suo accesso al novero delle democrazie europee.

Uomini in grigio

Uomini in grigio

Autore: Carlo Greppi

Numero di pagine: 384

Gino ha undici anni e della guerra sa solo che porta la fame, e che quando arrivano gli aerei si scappa in cantina. L’emigrato Italo vive a Parigi, si è sposato da poco ed è felice, ma stanno arrivando i tedeschi, e con loro le cacce all’uomo. Fiorella è la figlia del maggiore Gastone Serloreti, a capo del famigerato Ufficio politico investigativo della caserma-prigione di via Asti, a Torino, ma lei è lontana dal terrore della Repubblica di Salò. E poi c’è il brigadiere Antonio M, che di quella caserma è l’ultima ruota del carro, e dopo la guerra sarà processato per stabilire se è stato anche lui un carnefice, o soltanto uno che ha lasciato fare. Oppure, addirittura, se cercava di aiutare i perseguitati, per quanto possibile. Ben poche delle persone investite dalla guerra in casa furono senza dubbio carnefici, o divennero vittime senza scampo. La verità è che tutti cercarono, ogni giorno, di prendere decisioni e di sopravvivere in un contesto sempre più difficile, in una dimensione esistenziale che non può coesistere con facili schematismi, ma è immersa nel grigio della nebbia morale. Come hanno fatto loro i conti con quel passato? E come li abbiamo fatti...

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