
Ciccilla. La soria della brigantessa Maria Oiverio, del brigante Pietro Monaco e della sua comitiva
Autore: Peppino Curcio
Numero di pagine: 366l brigantaggio fu guerra civile? Oppure una reazione alla conquista del Sud da parte dei Mille di Garibaldi e, quindi, una conseguenza, nefasta e negativa, della guerra per la nostra indipendenza nazionale? Sono punti di vista differenti che partono da presupposti e sistemi di valori diversi, che hanno influenzato e influenzano grandemente le interpretazioni dei fatti, ma sono due facce della stessa medaglia. Il libro si inserisce in questo contesto, offrendo un terzo elemento di analisi. Non più lotta filo-borbonica contro gli stranieri invasori o lotta per l'Italia unita contro la reazione borbonica, ma il tentativo da parte di un gruppo organizzato di banditi o briganti di imporre la propria egemonia nell’uso della forza in concorrenza con quella del potere costituito in un ambito territoriale limitato a gran parte dei paesi presilani e al territorio della Sila, in Calabria. Pietro Monaco e Maria Oliverio sono stati al centro dell’attenzione di importanti studiosi e letterati come Nicola Misasi (scrittore verista cosentino) e Vincenzo Padula (sacerdote, patriota e scrittore. Contemporaneo dei due briganti). Il primo, nel suo romanzo La Magna Sila scritto nel 1883, racconta ...