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I capolavori della letteratura dell'Ottocento

I capolavori della letteratura dell'Ottocento

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 2160

Goethe, Le affinità elettive • Austen, Orgoglio e pregiudizio • Manzoni, I promessi sposi • Melville, Moby Dick • Flaubert, Madame Bovary • Dostoevskij, Delitto e castigo • Wilde, Il ritratto di Dorian Gray Edizioni integrali Geniale rappresentazione della disgregazione della società aristocratica settecentesca e del tramonto di un mondo, Le affinità elettive di Goethe cela in sé, sotto apparenze semplicissime, una malinconica riflessione sulla potenza dell’eros e sull’irreversibile scorrere del tempo, ma anche sul contrasto tra natura e istituzioni dell’uomo. Orgoglio e pregiudizio è certamente l’opera più popolare e più famosa di Jane Austen: la storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, è un vero e proprio long-seller, ineccepibile per l’equilibrio della struttura narrativa e lo stile terso e smagliante. Vertice della letteratura italiana, la storia di Renzo e Lucia, don Abbondio e padre Cristoforo, don Rodrigo e l’Innominato ha appassionato generazioni di lettori, tanto che I promessi sposi di Manzoni occupa ancora oggi un posto del tutto speciale nelle biblioteche d’Italia. Moby Dick è l’opera più celebre...

Soggettività, identità nazionale, memorie

Soggettività, identità nazionale, memorie

Autore: Bertuccelli, Fulvio

Numero di pagine: 210

Questo volume si propone di indagare le ragioni per cui in Turchia la memoria individuale e la costruzione della soggettività, intese in senso lato, debordino così spesso dai confini dell'individuo per inglobare le problematiche dell'identità nazionale. Le "scritture del sé", che siano confessioni, memorie, romanzi autobiografici e biografici, sono state scelte quali strumenti per giungere a comprendere i meccanismi di costruzione della memoria individuale e collettiva. Le problematiche relative alla costruzione della moderna nazione turca con i suoi eventi storici traumatici, gli approcci al tema della memoria da parte dei segmenti esclusi dal discorso dominante ed egemone, costituiscono i nuclei tematici centrali attorno a cui si sviluppa la riflessione degli autori.

Lettere di Margherita Guidacci a Mladen Machiedo

Lettere di Margherita Guidacci a Mladen Machiedo

Autore: Lombardi, Sara

Numero di pagine: 440

La raccolta delle Lettere di Margherita Guidacci a Mladen Machiedo rilegge il percorso culturale e poetico dell’autrice alla luce delle affinità con gli scrittori cattolici fiorentini, del legame con la terra dell’originario Mugello, della formazione di anglista, del lavoro critico, della costante fedeltà alla poesia (dagli esordi poetici con La sabbia e l’angelo nel 1946, fino all’ultima prova, Anelli del tempo del 1993). Il volume raccoglie le lettere che tra il 1968 e il 1989 la Guidacci scrisse a Machiedo, poeta, traduttore e insigne italianista croato, a cui la legavano comuni interessi culturali e una profonda amicizia. Il carteggio, riccamente annotato, consente di chiarire la genesi delle opere e permette il recupero di testi poetici difficilmente reperibili in Italia.

Attraversamento di luoghi simbolici. Petrarca, il bosco e la poesia

Attraversamento di luoghi simbolici. Petrarca, il bosco e la poesia

Autore: Adelia Noferi

Numero di pagine: 204

Adelia Noferi (1922-2014) è stata tra i più grandi studiosi di Petrarca, Bruno, D’Annunzio, poesia del Novecento, e tra i più raffinati teorici del XX secolo e delle sue poetiche. Questo libro riunisce testi mai prima raccolti, alcuni dei quali risultato di corsi universitari, che riflettono con ricchezza di dottrina e di suggestioni sulla poesia e sulla critica attraverso letture petrarchesche e un avventuroso percorso tra i topoi del bosco in letteratura. Dal locus amoenus al labirinto l’indagine si svolge a livello strutturale, formale, simbolico, culturale e ripercorre forme e snodi dell’immaginario attraverso testi esemplari (da Dante a Bigongiari, a Zanzotto). La seconda sezione, arricchita da un apparato iconografico, contiene profili e testimonianze a molteplici voci, una biografia tra generazioni, la bibliografia completa.

Forme di narrazione autobiografica nelle letterature scandinave. Forms of Autobiographical Narration in Scandinavian Literature

Forme di narrazione autobiografica nelle letterature scandinave. Forms of Autobiographical Narration in Scandinavian Literature

Autore: Ciaravolo, Massimo , Culeddu, Sara , Meregalli, Andrea , Storskog, Camilla

Numero di pagine: 396

Le istanze autobiografiche sono un tratto caratteristico delle letterature scandinave a partire dai grandi autori del passato. Oggi, dopo le sperimentazioni moderniste della costruzione dell’io, si affermano opere narrative e poetiche che mettono in discussione il confine tra verità autobiografica e finzione, stimolando ulteriormente il dibattito sull’autobiografia che nel Nord Europa si sviluppa dagli anni Ottanta del Novecento ed è vivace, innovativo e articolato. I 24 autori del volume – studiosi italiani e scandinavi attivi in Italia o all’estero, ricercatori e scrittori scandinavi interessati all’Italia – illustrano la pluralità e gli usi delle scritture autobiografiche dal Cinquecento a oggi, illuminano zone di un territorio vasto, indagano testi poco studiati o tornano a interrogare i classici.

Connettivi tedeschi e poeticità: l’attivazione dell’interprete tra forma e funzione

Connettivi tedeschi e poeticità: l’attivazione dell’interprete tra forma e funzione

Autore: Sabrina Ballestracci

Numero di pagine: 169

Prendendo le mosse dalla definizione jakobsiana di poeticità, nel volume si studiano i meccanismi attraverso cui i connettivi, quali segni linguistici deputati alla connessione tra parti del discorso, concorrono alla poeticità, intesa come peculiarità testuale in grado di attivare l’interprete presente nella lingua tout court, ma in particolar modo nel testo letterario. I primi due capitoli del volume, una panoramica sui fondamenti teorici e metodologici che giustificano la scelta di acquisire i connettivi come possibili indicatori di poeticità, offrono un’introduzione propedeutica al terzo capitolo nel quale si descrivono i risultati di uno studio condotto sulla base di testi poetici tedeschi della prima metà del Novecento e avente per oggetto la sintassi e la semantica del connettivo in.

Inquietudine spettrale

Inquietudine spettrale

Autore: Caprili, Gian Luca

Numero di pagine: 252

Inquietudine spettrale. Gli uccelli nella concezione poetica di Jacob Grimm tratta un aspetto peculiare della concezione poetica di Jacob Grimm: nel quadro di una natura pervasa da spiritualità, fonte di fascinazione per i suoi segreti difficilmente accessibili, gli uccelli, in qualità di abitatori dell’aria, sono percepiti come creature fantasmatiche, suscettibili di infondere nell’osservatore un senso di inquietudine. I singolari richiami al tema riscontrati in saggi, epistole ed opere avvalorano uno spiccato interesse per questa categoria di animali e costituiscono materiale di analisi nel contesto della vasta produzione grimmiana. Oggetto di ricognizione particolarmente approfondita è la celebre raccolta dei Kinder- und Hausmärchen (nella sua prima e poco nota versione), libro capitale del movimento romantico tedesco, in cui il ruolo liminare dei volatili è riconducibile a miti e credenze popolari arcaiche.

«Si risponde lavorando». Lettere 1941-1992

«Si risponde lavorando». Lettere 1941-1992

Autore: Andrea Giusti

Numero di pagine: 523

«Si risponde lavorando». Lettere 1941-1992. Nel 1941 Macrí era uno studioso affermato, Spagnoletti soltanto un poeta esordiente, ma la loro conoscenza avvenuta per libri e riviste li porterà a un intenso scambio epistolare che si interromperà nel 1956 a causa di profondi dissensi in merito alla poesia e alla valutazione dell’ermetismo. Questo carteggio, trascritto nella sua integralità e attentamente annotato da Andrea Giusti, ricostruisce quel rapporto intellettuale in anni decisivi della storia italiana. Sullo sfondo del fascismo, della guerra, della ricostruzione, a emergere è il fermento sotteso alle collaborazioni culturali, l’attività di antologista di Spagnoletti e il profilo di un Macrí comparatista, ispanista, sempre più sensibile e aperto alla cultura europea.

Mare, fiume, ruscello

Mare, fiume, ruscello

Autore: Stöckle, Susanne

Numero di pagine: 240

Mare, fiume, ruscello. Acqua e musica nella cultura romantica rilegge la letteratura tedesca tra Sette e Ottocento tematizzandone la figura dell’acqua, seguendo le linee teorico-metodologiche tracciate da Gaston Bachelard nei suoi studi sull’immaginazione materiale, in particolare in L’eau et les rêves del 1942. Il lavoro indaga le affinità elettive tra sostanza liquida, parola poetica e musica nel periodo romantico. La rilettura mette in risalto il grande numero di metafore “liquido-acquatiche” nell’opera liederistica di Franz Schubert, con una particolare attenzione ai cicli Die Schöne Müllerin (1823) e Winterreise (1828). Lo studio viene condotto in prospettiva interdisciplinare che si estende alla lettura e all’ascolto dei Lieder e si situa tra l’analisi letteraria e musicale.

«The good comic novel»: la narrativa comica di Henry Fielding e l’importanza dell’esempio cervantino

«The good comic novel»: la narrativa comica di Henry Fielding e l’importanza dell’esempio cervantino

Autore: Annalisa Martelli

Numero di pagine: 174

«The good comic novel». La narrativa comica di Henry Fielding e l’importanza dell’esempio cervantino analizza l’influenza del Don Chisciotte sulla narrativa di Henry Fielding, a partire da un excursus della ricezione del romanzo spagnolo in Inghilterra. Da una analisi del Joseph Andrews e del Tom Jones di Fielding in relazione al Don Chisciotte, affiorano evidenti paralleli nell’uso della parodia letteraria, di specifiche innovazioni diegetiche e nel ricorso ad alcuni episodi e personaggi. Rilevando come nella narrativa dei due autori l’innovazione letteraria proceda dalla decostruzione e attualizzazione della letteratura precedente, e dal precetto classico dell’«istruire divertendo», il volume si sofferma sul ruolo di Fielding e Cervantes nella nascita del romanzo di finzione e del self-conscious novel.

Jacqueline Risset. Scritture dell’istante

Jacqueline Risset. Scritture dell’istante

Autore: Sara Svolacchia

Numero di pagine: 288

«Nata il 25 maggio 1936. Due desideri precisi: non diventare adulta, scrivere». Jacqueline Risset (1936-2014) è stata traduttrice dal francese (Ponge, Sollers, i poeti di Tel Quel,) e dall’italiano (Dante, Machiavelli, Balestrini), nonché nota studiosa per i suoi lavori su Scève, Proust, Bataille. Questo volume si propone di analizzare l’opera poetica di Risset, dagli esordi con la scrittura testuale nell’ambito dello sperimentalismo di Tel Quel, passando per una traiettoria che, incrociando Dante e lo stilnovismo attraverso il lavoro di traduzione della Commedia, portò l’autrice all’elaborazione di una poetica incentrata sugli «istanti privilegiati» che aprono «all’altrove».

Lettere a Oreste Macrí

Lettere a Oreste Macrí

Autore: Dario Collini

Numero di pagine: 3354

Con questo libro curato da Dario Collini, che raccoglie il lavoro di giovani ricercatori guidati da Anna Dolfi («GREM» «NGEM») che si sono occupati dei 17.000 pezzi epistolari del Fondo Macrì, si offre uno straordinario strumento di lavoro a chi si interessa di Ermetismo, di critica e poesia del Novecento italiano. Ombre dal fondo o ‘luci intermittenti’ che siano, i bagliori mandati dagli epistolari sono segni della genesi umana della cultura, visto che conservano traccia di quanto è legato al quotidiano che contribuisce alla costruzione della ‘grande’ storia e della progettualità; intellettuale e politica che l’accompagna. Ecco allora che letture, libri, riviste, collaborazioni, amicizie, risentimenti, viaggi, passioni letterarie e private emergono da questi regesti, a dare voce a un’epoca e ai suoi protagonisti.

William Blake e William Butler Yeats. Sistemi simbolici e costruzioni poetiche

William Blake e William Butler Yeats. Sistemi simbolici e costruzioni poetiche

Autore: Arianna Antonielli

Da Blake a Yeats. Sistemi simbolici e costruzioni poetiche è una indagine sull'influsso, per molti aspetti determinante, che il sistema simbolico e la poesia visionaria del grande romantico inglese, William Blake, ebbero sull'immaginazione di William Butler Yeats fin dalla sua giovinezza. Decisivo ai fini della formazione del sistema simbolico yeatsiano che avrebbe nutrito tutta la sua poesia, fu per lui quel vero e proprio apprendistato poetico e visionario sull'opera di Blake, che si concluse nel 1893 con una edizione in tre volumi, riccamente introdotta e commentata: The Works of William Blake Poetic, Symbolic, and Critical. Adottando un percorso di lettura che si snoda a partire dall'analisi del corpus poetico blakiano e quindi dal pantheon mitico-simbolico che da esso affiora, per poi attraversare il primo particolare hodos chameliontos yeatsiano, profondamente segnato da esperienze magiche ed esoteriche, entrando quindi nei meandri del rapporto estetico, filosofico e poetico tra il sistema simbolico di William Blake e quello di W.B. Yeats, Da Blake a Yeats mette in luce come Works of William Blake costituisca la prima vera formalizzazione degli insegnamenti blakiani ed...

“Granito e arcobaleno”. Forme e modi della scrittura auto/biografica

“Granito e arcobaleno”. Forme e modi della scrittura auto/biografica

Autore: Arianna Antonielli , Donatella Pallotti

Numero di pagine: 444

"Granito e arcobaleno". Forme e modi della scrittura auto/biografica raccoglie saggi che affrontano questioni che attengono alle relazioni, e ai loro fragili equilibri, tra realtà e finzione, esperienza e memoria, privato e pubblico, autonomia e relazionalità, verità referenziale e verità soggettiva, tra il sé e l’Altro. I contributi chiamano in causa, inoltre, concetti quali lo spazio – sociale, culturale, geopolitico, ma anche retorico – nel quale il soggetto auto/biografico è posizionato; la 'materialità' del corpo che percepisce e interiorizza le immagini, le sensazioni e le esperienze del mondo esterno; l’agentività (agency) e i vincoli linguistici, discorsivi, sociali e culturali cui è sottoposta. Dopo un’apertura teorica, il volume approfondisce singoli casi di studio riconducibili a realtà culturali diverse e, talora, distanti tra loro, per approdare a una riflessione d’artista sull’arte e sulla vita.

Il piccolo Pantheon

Il piccolo Pantheon

Autore: Barbara Innocenti

Numero di pagine: 619

Il Piccolo Pantheon è a Parigi il teatro della rue de Chartres che, con altre sale di spettacolo, fra Sette e Ottocento fa concorrenza al grande Pantheon di rue Soufflot. Il piccolo Pantheon è portatore di un’idea di Grande Uomo che abbraccia personalità escluse dal Pantheon ufficiale e categorie fino ad allora emarginate, quali gli attori. Il volume prende in considerazione un nuovo genere teatrale che porta in scena la vita pubblica e privata, reale o immaginaria, di Grandi Uomini delle Lettere, della Filosofia e delle Arti. Originale per la sua analisi della mentalità rivoluzionaria che plasma un concetto nuovo di Fama, il libro è anche uno strumento di lavoro grazie ai Cataloghi che mirano a rendere conto dell’ampiezza del fenomeno dal punto di vista cronologico e tematico.

Gli anni Sessanta a Leningrado. Luci e ombre di una Belle Époque

Gli anni Sessanta a Leningrado. Luci e ombre di una Belle Époque

Autore: Stefania Pavan

Numero di pagine: 158

Il volume propone un ritratto di Leningrado degli anni Sessanta, della sua vita culturale nell'Unione Sovietica, in quegli anni attraversata da una forte speranza di cambiamento. Leningrado, oggi San Pietroburgo, è erede e testimone della parabola della 'speranza sovietica' di un mutamento autentico, del suo evolversi e inevitabile esaurirsi. Stefania Pavan, attraverso l'analisi dei versi di Iosif Brodskij, disegna il percorso che ha condotto l'intelligencija di Leningrado nel 'disvelare' le proprie istanze, nel dare forma alla coscienza intellettuale della Città, e che l'ha vista costretta ad adottare successivamente la via inversa, a 'celare' in uno spazio semivisibile e tramite infinite modalità del 'samizdat', i valori, i nomi e le immagini della speranza del cambiamento. Con l'analisi delle particolarità linguistiche di La feccia, uno dei racconti 'classici' di Boris Ivanov, Simonetta Signorini propone una micro-storia della lingua russa negli anni Sessanta, alla quale lo studio di Ljudmila Zubova condotto sui versi di Viktor Sosnora dà un utile contributo. Il saggio di Irina Dvizova mette in evidenza un aspetto della cultura di Leningrado che è da considerare molto...

Scarti, tracce e frammenti: controarchivio e memoria dell’umano

Scarti, tracce e frammenti: controarchivio e memoria dell’umano

Autore: Francesca Valdinoci

Numero di pagine: 220

Letteratura e arte, sempre più interessate al lato oscuro della produzione, appaiono ormai come un serbatoio di frammenti e rifiuti di ogni sorta. L’attrazione nei confronti degli scarti, concepiti alla stregua di antimerci, testimonia l’esistenza di un mondo parallelo in cui i miti di crescita e produttività mostrano il loro volto tragico. Attraverso testualità e media differenti, il rifiuto emerge come testimonianza di una marginalità sovversiva da cui scaturiscono inattese prospettive in grado di minare l’ordine costituito. Il volume, tramite l’immagine del rifiuto, propone una controstoria occultata o marginalizzata che tuttavia ‘ritorna’ prepotente per donare la sua informe sostanza alla contemporaneità.

Tra sensi e spirito. La concezione della musica e la rappresentazione del musicista nella letteratura tedesca alle soglie del Romanticismo

Tra sensi e spirito. La concezione della musica e la rappresentazione del musicista nella letteratura tedesca alle soglie del Romanticismo

Autore: Marco Di Manno

Tra sensi e spirito indaga le origini di una sorta di 'rivoluzione copernicana' vissuta nella cultura occidentale quando la musica conquista un primato indiscusso sulle altre arti, divenendo il medium privilegiato della conoscenza metafisica, se non addirittura l'emblema stesso della Verità assoluta. A partire dall'analisi delle principali opposizioni (tra melodia e armonia, parola e suono, voce e strumenti) che emergono dal dibattito estetico sviluppatosi nel secondo '700 prima in Francia e poi in Germania, Tra sensi e spirito mette in luce l'ambivalenza di fondo della musica, nella quale si riscontra una doppia natura: sensuale-erotica e mistico-spirituale. Esaminando questi due aspetti, che trovano una rappresentazione esemplare nelle opere di Heinse e Wackenroder e nei personaggi da loro creati, il volume fa emergere la figura dell''artista problematico' in senso moderno, che vive con profondo disagio l'ambiguità, la "delittuosa innocenza" del fenomeno musicale; un fenomeno musicale che agisce contemporaneamente come forza redentrice e 'narcotico', facendo perdere contatto con la realtà.

Testo. Dialogo. Traduzione. Per una analisi del tedesco tra codici e varietà

Testo. Dialogo. Traduzione. Per una analisi del tedesco tra codici e varietà

Autore: Maria Chiara Mocali

Numero di pagine: 119

"Testo. Dialogo. Traduzione. Per una analisi del tedesco tra codici e varietà" applica la terminologia e i metodi di analisi di diverse discipline che, in area tedesca, si occupano di analisi testuale, ovvero la linguistica testuale, la semiotica, la pragmatica, la linguistica del discorso e la psicologia linguistica, che si ritrovano unite in questo studio per tentare di sviluppare, insieme alla ricerca specifica, una metodologia della scienza del testo nei suoi caratteri generali. Alcune traduzioni dall'umorista ottocentesco Wilhelm Busch, la versione italiana di un testo chiave del Bauhaus e la trascrizione dal duello televisivo elettorale tra Angela Merkel e Helmut Schröder del 2005 documentano l'ampio spettro cronologico e variazionale dell'indagine.

Elfriede Jelinek

Elfriede Jelinek

Autore: Rita Svandrlik

Numero di pagine: 181

Elfriede Jelinek. Una prosa altra, un altro teatro è una raccolta di saggi, di cinque germaniste di varie università italiane, R. Calabrese, R. Caruzzi, M. Fancelli, L. Perrone Capano, R. Svandrlik (curatrice), e N. Šlibar dell'Università di Lubiana. Le autrici evidenziano come ricerca formale, struttura e andamento musicale si coniugano con la radicalità spietata e con la coerenza dei temi, in primo luogo con la denuncia della sopraffazione all'interno dei rapporti di potere. Nell'impegno a svelare i meccanismi manipolatori, da quelli più evidenti a quelli più sottili, l'autrice diventa essa stessa una manipolatrice di linguaggio dall'eccezionale creatività e audacia, con il filo conduttore del punto di vista di genere. Il volume si chiude con la traduzione del discorso che la scrittrice austriaca tenne in occasione del conferimento del Nobel nel 2004, e con una bibliografia (a cura di Claudia Vitale) che dà conto in particolare della ricezione in Italia e della scarsità di studi scientifici in ambito italiano.

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