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L’eccezione italiana

L’eccezione italiana

Autore: Ronald G. Witt

Numero di pagine: 665

Il libro indaga l’elemento distintivo e caratterizzante della vita culturale italiana: la nascita della prima classe intellettuale laica dell’intera Europa e il fondamentale ruolo che i laici esercitarono sulla cultura. Coprendo un arco di tempo di oltre quattro secoli e mezzo, dalla conquista carolingia al Duecento, lo studio offre la prima analisi esaustiva degli scritti in latino prodotti nel regno d’Italia. Esaminando i testi religiosi, letterari e giuridici, ma non solo, Ronald G. Witt mostra come i cambiamenti presenti in questi testi siano il risultato dell’interazione del pensiero con le tendenze economiche, politiche e religiose della società italiana, nonché con le influenze intellettuali provenienti dall’estero. Il punto di arrivo della ricerca è costituito dall’insorgere dell’Umanesimo nell’Italia settentrionale: proprio il precoce sviluppo di una classe intellettuale laica e la sua partecipazione alla cultura latina incoraggiarono infatti la nascita di quel movimento culturale che, da ultimo, avrebbe rivoluzionato l’intera Europa.

Storia di un dottorato

Storia di un dottorato

Autore: Andrea Zorzi

Numero di pagine: 311

The PhD course in Mediaeval History of the University of Florence is one of the oldest in the Italian university circuit. Founded in 1983 by Girolamo Arnaldi, Elio Conti and Raoul Manselli, all the cycles of the courses were launched, achieving results of the greatest significance in the sphere of research. Over the years, about sixty young students and a couple of dozen teachers have given shape to a human and intellectual experience based on exchange and the acceptance of different points of view. Traced out in this book is a brief history of the first twenty years, rendering account of the activities fostered and the research carried out, and providing the scientific and bibliographic profiles of each member.

Atti e memorie - Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna

Atti e memorie - Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna

Autore: Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna, Bologna

Nobili e re

Nobili e re

Autore: Paolo Cammarosano

Numero di pagine: 400

Dagli anni di Odoacre e di Teoderico fino alle soglie dell'età romanica, nascite, crisi e trasformazioni di aristocrazie protagoniste di strutture differenti di potere: da quelle di stampo classico, legittimate da un'antichità di stirpe e da un ruolo di pubblica ufficialità, a quelle sviluppatesi nelle vicende delle conquiste militari e delle carriere ecclesiastiche, ai notabilati cittadini dei secoli VIII e IX, ai nuovi meccanismi della fedeltà personale di età carolingia, alle formazioni di marchesi e prìncipi in endemico conflitto per la corona d'Italia, ai conti delle città, al pullulare dei cavalieri e al loro radicarsi nei castelli nel X secolo. Agli inizi dell'XI secolo, con l'irrequietudine politica sia nelle città che nelle campagne, si avranno le prime importanti manifestazioni di una dinamica che finirà per imporre forme nuove di vita sia civile che ecclesiastica.

101 donne che hanno fatto grande Bologna

101 donne che hanno fatto grande Bologna

Autore: Serena Bersani

Numero di pagine: 288

Sante, artiste, scienziate, patriote e avventuriere (ma anche assassine): centouno ritratti di donne bolognesi, a volte nascosti nelle pieghe del passato, che compongono un unico quadro della storia al femminile della città. Da Bitisia Gozzadini, vestita da uomo per insegnare all’Università senza turbare i suoi allievi, a Cristina Dudley Paleotti e Teresa Zani, spregiudicate animatrici dei salotti di fine Seicento. E poi le muse di grandi artisti: Teresa Malvezzi, che ispirò Leopardi, Cornelia Rossi Martinetti amata da Foscolo, Laura Betti, icona di tanti film di Pasolini. E, ancora, donne pronte a combattere per un ideale come la giovanissima Irma Bandiera, indomita partigiana. E poi Virginia Galluzzi e Imelda Lambertazzi, protagoniste di strazianti storie d’amore. Nobili o di semplici natali, ricche o indigenti, bellissime o di poca avvenenza, comunque figure forti e volitive che hanno contribuito alla crescita della città di Bologna. Sante, artiste, scienziate, patriote e avventuriere: centouno ritratti che compongono un unico quadro della storia al femminile della città Tra le 101 donne che hanno fatto grande Bologna: Aelia Laelia Crispis: un mistero inciso nella...

Potere, società e popolo nell'età sveva

Potere, società e popolo nell'età sveva

Autore: Università di Bari. Centro di studi normanno-svevi

Numero di pagine: 310
Venezia medievale nella Modernità

Venezia medievale nella Modernità

Autore: Daniela Rando

Numero di pagine: 477

In che modo la fase storica iniziata ai primi dell’Ottocento e conclusasi dopo la seconda guerra mondiale concepì, immaginò e “costruì” il Medioevo veneziano? Fu Venezia stessa – la più antimoderna fra le città italiane, dalla forte carica metaforica – a sollecitare uno specifico immaginario storico, cui parteciparono anche medievisti, studiosi e critici della cultura. Questa l’ipotesi di partenza, formulata attraverso un itinerario che intreccia il nuovo interesse per Bisanzio, percepibile a partire dai primi decenni dell’Ottocento e oscillante fra eredità classica e fascino orientale, con la categoria interpretativa del “Gotico”, decisiva nel passaggio storico fra XIX e XX secolo, per poi valutare la considerazione della Venezia medievale nel dibattito su origine e natura del capitalismo, e infine come paradigma del colonialismo e dell’imperialismo. Pur offrendo dati puntuali su biografia e formazione intellettuale dei singoli autori presi in considerazione, il volume si allontana dai canoni della storia della storiografia per proporre riflessioni interdisciplinari in un più ampio contesto di storia della cultura, con attenzione critica a una scrittura ...

Nuove ricerche sui castelli altomedievali in Italia settentrionale

Nuove ricerche sui castelli altomedievali in Italia settentrionale

Autore: Gian Pietro Brogiolo , Sauro Gelichi

Numero di pagine: 248

Da oltre un ventennio il problema dei castelli medievali è al centro della ricerca storiografica e archeologica. Il modello insediativo fortificato ha infatti rappresentato l’espressione ‘forte’ dei sistemi politico-istituzionali difensivi e, soprattutto degli assetti economici e sociali. Se questo appare evidente fin dai secc. X-XI, rimangono ancora ampi margini di discussione e di interpretazione per quanto riguarda gli insediamenti fortificati ascrivibili cronologicamente fra tardo antico e i secoli centrali del medioevo. Proprio per questo l’impegno degli autori si è rivolto ad una attenta disamina sui resti dei castelli individuati in Italia settentrionale (Lombardia, Veneto, Emilia) databili all’alto medioevo, partendo dai castra romani per giungere ai castra-civitates longobardi e bizantini. La ricerca si completa con la descrizione delle parti costituenti i vari castelli (Castelseprio, Monselice ecc.) degli edifici di culto, dei corredi tombali.

Archeologia Medievale XLII, 2015

Archeologia Medievale XLII, 2015

Numero di pagine: 360

Questo numero si apre con tre saggi, il primo sviluppa una riflessione sull'incastellamento e sullo studio dell'insediamento toscano (Bianchi), il secondo (Cantini et al.) presenta gli scavi e il progetto di ricerca della valle dell'Egola (PI) e l'ultimo saggio rappresenta un primo studio sul progetto Philosophiana (Sicilia centrale) nella media età bizantina, attraverso lo studio delle fornaci e dei reperti provenienti dallo scavo di queste ultime, con l'ausilio delle analisi di superficie e della magnetometria. La rivista ospita la consueta sezione Notizie scavi e lavori sul campo in Italia (Tor dei Pagà a Vione [Valcamonica, BS], Treviso medievale, Villa del ninfeo a Cupra Marittima [AP], Amiternum [AQ], Ocre e Cesura [AQ], Sant'Angelo dei Lombardi [AV] e la sezione Note e discussioni (corredi ceramici di fabbri e vetrai a Pisa, incastellamento dei Cadolingi nel territorio di Fucecchio, origine ed evoluzione del castello di ioe [SA], studio sui paesaggi medievali in Sicilia). La rivista contiene anche la sezione Schede con aggiornamento sugli scavi di archeologia medievale in Italia, curata dal prof. Nepoti. Tutti i contributi sono corredati da riassunti in inglese.

Krypton N. 8 (2017): Oblio

Krypton N. 8 (2017): Oblio

Numero di pagine: 47

Periodico semestrale del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere. Editore: RomaTrE-Press ISSN: 2282-3301 Direttore Responsabile Giorgio de Marchis (Università Roma Tre) Redazione Alberto Basciani (Università Roma Tre), Paolo Broggio (Università Roma Tre), Carmen Burcea (Universitatea din Bucuresti), Julián José Lozano Navarro (Universidad de Granada), Luigi Magno (Università Roma Tre), Álvaro Santos Simões Junior (Universidade Estadual Paulista), Simone Trecca (Università Roma Tre) Comitato Scientifico Anxo Abuín González (Universidade de Santiago de Compostela), Manuel Aznar Soler (Universitat Autònoma de Barcelona), Marcos Bagno (Universidade de Brasília), Harald Braun (University of Liverpool), Massimo Canevacci (Universidade do Estado do Rio de Janeiro), Romain Descendre (École Normale Supérieure de Lyon), Rudolf M. Dinu (Universitatea din Bucuresti), Dan Dungaciu (Universitatea din Bucuresti), Franco Giacone (Sapienza Università di Roma), Boris Gobille (École Normale Supérieure de Lyon), Keith Hitchins (University of Illinois), José Luis Molinuevo (Universidad de Salamanca), Berardino Palumbo (Università di Catania), José Antonio Pérez...

Oblio

Oblio

Autore: Giorgio De Marchis

Numero di pagine: 47

Periodico semestrale del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Straniere La memoria come fatto individuale è necessariamente un’incessante operazione di cancellazione e conservazione. In maniera analoga, le comunità mnemoniche (famiglie, gruppi etnici o sociali, nazioni, etc.) non si fondano soltanto su pratiche di memoria collettiva – che, attraverso commemorazioni cicliche, ricordano un passato considerato comune – ma, in base a precise norme della rimembranza, si riconoscono anche attraverso strategiche forme di oblio condiviso, indispensabili per mantenere la coesione del gruppo. La cancellazione – involontaria o deliberata – del ricordo o della memoria – individuale o collettiva – appare uno strumento fondamentale per cogliere le modalità attraverso le quali gli attori sociali modellano e rappresentano le identità, anche e soprattutto in relazione ai rapporti di potere nei quali sono irrimediabilmente immersi.

La vita quotidiana a Firenze ai tempi di Dante

La vita quotidiana a Firenze ai tempi di Dante

Autore: Pierre Antonetti

Numero di pagine: 368

Agli inizi del XIV secolo Firenze è al centro di un incredibile boom economico, che permette l'espansione urbanistica e l'arrivo di oltre 100.000 abitanti, il doppio di quanti ne conta Londra. Ed è qui, nella città toscana che si sta trasformando in una metropoli dell'Occidente medioevale, che viveva Dante, non solo nelle aspre contese e nelle lotte politiche che ci riporta nella Commedia. Oltre ai guelfi e ai ghibellini, nelle strade di Firenze c'erano donne che calzavano zoccoli in legno altissimi su strade trafficate e fangose, banchi di cambiatori, sarti, rigattieri, medici, barbieri e ciarlatani che vendevano droghe miracolose. Antonetti ci racconta diffusamente la tipica giornata del fiorentino medioevale, che fosse un aristocratico, un nuovo borghese, un artigiano o un contadino. Entriamo nei meccanismi delle magistrature, nei segreti delle corporazioni di artigiani, e scopriamo come venivano combinati fidanzamenti e matrimoni. Proprio in questo periodo ha inizio il grande sviluppo artistico di Firenze, che oltre alle rime di Dante si concretizza con gli affreschi di Giotto e i primi disegni per il progetto del Duomo. Un racconto immersivo per vivere il secolo che ha...

La Domus Casotti e San Salvatore di Ficarolo con le dipendenze di San Lorenzo alle Caselle e Santa Croce di Salara

La "Domus Casotti" e San Salvatore di Ficarolo con le dipendenze di San Lorenzo alle Caselle e Santa Croce di Salara

Autore: Luciano Pigaiani

Numero di pagine: 190

La scoperta nell’Archivio di Stato di Lucca di alcune pergamene ancora inedite nelle quali compare la chiesa di San Salvatore di Ficarolo, edificata dalla famiglia nota successivamente dal nome di uno dei suoi esponenti come domus Casotti, ha dato avvio al presente studio su questa casata, che annoverando fra i suoi componenti, oltre a Casotto, il vescovo di Ferrara Landolfo, ha avuto un ruolo molto importante nelle vicende storiche dell’XI e XII secolo inerenti non solo Ficarolo e la Transpadana ma anche Ferrara. Sono altresì esposte in questa trattazione le vicende della chiesa di San Salvatore di Ficarolo, affidata dagli stessi membri della famiglia di Casotto agli agostiniani di San Frediano di Lucca, e viene indagata la presenza di questa Congregazione nel territorio della Transpadana e a Ferrara, non prima però di aver chiarito alla luce delle ultime pubblicazioni il ruolo di quella benedettina in questo angolo di Polesine. Completa il lavoro, oltre alla raccolta della documentazione notarile inerente la gestione del patrimonio immobiliare del priorato di San Salvatore, un’appendice con documenti di notevole interesse per questa trattazione che sempre vengono citati...

Dives episcopus

Dives episcopus

Autore: Jacopo Paganelli

Numero di pagine: 218

Quali erano le risorse di un signore rurale nella Toscana dei comuni? Quanta ricchezza riusciva a drenare tramite i suoi poteri di comando? E a quanto ammontavano, nel complesso, le sue entrate? Ecco gli interrogativi cruciali da cui ha preso avvio la ricerca, focalizzata sul dominato dei vescovi di Volterra nella seconda metà del Duecento. La signoria, intesa come il controllo sulle risorse, sugli uomini e sui luoghi, riempì i forzieri di quei prelati, consentendo loro di essere ricchi. A dispetto della narrazione consueta che assegna ai comuni cittadini il ruolo di protagonisti nell’Italia duecentesca, dalla documentazione volterrana la signoria emerge come un fenomeno centrale, non trascurabile e non relegabile alla periferia del medioevo toscano.

The Languages of Political Society

The Languages of Political Society

Autore: Andrea Gamberini , Andrea Zorzi , Jean-Philippe Genet

Numero di pagine: 497

Studies of the political languages worked out in the late Middle Ages and Early Modern age have investigated up to now above all the role of the discursive practices in the construction of class and community spaces, the definition of the relation between the various institutions, and the shaping of the forms and contents of obedience to higher powers and authorities. Gathering together the papers presented in a symposium on The Languages of the Political Society, this book widens the spectrum of analysis to take in some topics that have received less attention until now in the study of the processes of state-building in late medieval and Early Modern Europe: the formulation of the value of the common good in relation to citizenship; the linguistic, musical and theatrical vectors for expressing political relations; the control and expression of public emotions and collective feelings; and the capacity of some financial and monetary systems to translate ideals and to produce legitimacy. The book thus intends to bring to the reader’s attention some paths of research that appear particularly promising and open to further interesting developments. Le ricerche sui linguaggi politici...

Le città di Dante

Le città di Dante

Autore: Damiano Iacobone

Numero di pagine: 352

Il volume raccoglie una serie di contributi riferiti sia alle città in cui Dante Alighieri ha vissuto o che ha visitato nel corso della sua vita, sia ai luoghi menzionati nella Divina Commedia, al fine di delineare – con un approccio interdisciplinare – le trasformazioni urbane e territoriali, in particolar modo in Italia, tra la seconda metà del XIII e la prima metà del XIV secolo. Le celebrazioni per i settecento anni della morte del poeta sono state un momento importante per una riflessione su questa fase cruciale della storia urbana, a cui hanno contribuito studiosi afferenti a diversi settori disciplinari, specialisti per gli ambiti territoriali presi in esame.

Falsi e falsari nella Storia

Falsi e falsari nella Storia

Autore: Paolo Preto

Numero di pagine: 621

I falsi percorrono la storia come un filo rosso, a volte impalpabile, a volte capace di modificare il corso degli eventi. Solo a distanza di anni, se e quando vengono svelati, rivelano la loro efficacia: così la Donazione di Costantino per la storia della Chiesa o i Protocolli dei savi anziani di Sion nel diffondere l’antisemitismo. Si falsificano atti diplomatici, lettere, testamenti, documenti storici, ma anche le antiche epigrafi, e non solo per denaro. Anche la letteratura e l’erudizione vengono coinvolte, come nel caso dei falsi ottocenteschi della poesia ceco-medievale. La falsificazione abbonda nell’arte: una legione di imbroglioni pratica una lucrosa professione, che fa il paio con quella dei falsari di merci e di monete. Dietro i falsi ci sono appunto i falsari, ora nascosti nell’ombra, ora proiettati verso una fama spesso ambiguamente ammirata, come nei casi di Annio da Viterbo, che riscrive una falsa storia antica o di George Psalmanazar che offre agli inglesi una Formosa inesistente. Sono solo alcuni dei capifila di un esercito che, con alterna fortuna, ha conquistato la nostra civiltà fin dai tempi antichi.

Pavia alla fine del Duecento

Pavia alla fine del Duecento

Autore: Bertoni Laura

Numero di pagine: 284

La seconda metà del Duecento è stata interpretata dagli storici come una fase di trasformazione della civiltà comunale, con l’inversione di un secolare trend di crescita verso la cosiddetta «crisi del Trecento». Gli studi dedicati a questo importante snodo non ne hanno tuttavia esaurito la complessità, lasciando ampi margini di approfondimento, in particolare per ciò che riguarda la stretta connessione tra riassetto produttivo e commerciale, mutamento del tessuto sociale e cambiamenti politici. Pavia, nei decenni finali del secolo, stava affrontando una fase di rallentamento della propria economia e significative trasformazioni del profilo istituzionale. Lo studio di questa città ha costituito un valido terreno di ricerca per indagare questo controverso periodo: i segnali dei lenti mutamenti in atto sono emersi dalla lettura delle fonti, svelando il manifestarsi di un nuovo atteggiamento adottato dai cittadini nelle loro strategie d’investimento e di un più attento intervento da parte delle istituzioni, il Comune e la Mercanzia. Di fronte ai primi segnali di cambiamento, la reazione pavese si orientò verso l’intensificazione nello sfruttamento delle risorse del...

Il castello di Monte Lucio. La chiesa e la necropoli

Il castello di Monte Lucio. La chiesa e la necropoli

Autore: Nicola Mancassola

Numero di pagine: 230

Sui primi rilievi collinari degli Appennini emiliani, nel comune di Quattro Castella (RE), su di una piccola altura, immersa in un bosco di querce, si trovano i resti di Monte Lucio. Di questo sito fortificato poco si conosceva. La sua storia era solo in minima parte nota, nascosta all’ombra dei più imponenti castra limitrofi di Monte Zane e Bianello. Oggi fortunatamente non è più così. Le indagini archeologiche hanno messo in luce un castello di nuova fondazione, eretto nel Duecento su di un poggio, fino ad allora, non abitato. Risalgono al primo impianto la torre, la cinta muraria e un piccolo oratorio dedicato a San Leonardo. La piccola chiesa alla metà del Trecento assunse funzioni cimiteriali del tutto particolari: all’interno furono deposti bambini e donne, all’esterno solo uomini adulti, la probabile guarnigione militare. Quanto emerso rende Monte Lucio un caso del tutto particolare, ricostruito attraverso l’analiticità dell’archeologia (che passa per lo scavo stratigrafico, l’archeologia dell’architettura, l’analisi dei reperti ceramici fino allo studio delle sezioni sottili, ed altro ancora) integrata con una analisi a tappeto delle fonti scritte...

L’organizzazione della ricerca storica in Italia

L’organizzazione della ricerca storica in Italia

Autore: Andrea Giardina , Maria Antonietta Visceglia

Numero di pagine: 313

Centinaia di istituzioni pubbliche e private, centrali e locali, operano in Italia nel campo della ricerca storica e della sua diffusione. Questo patrimonio di saperi e di tradizioni intellettuali ha pochi confronti a livello internazionale. Le trasformazioni sociali e culturali recenti impongono una riflessione ampia sul presente e sul futuro di questa realtà complessa e fragile, dalla quale dipendono le ragioni di una comunità civile.

La viabilità medievale in Italia. Contributo alla carta archeologica medievale. Atti del V Seminario di Archeologia Medievale (Cassino, 2000)

La viabilità medievale in Italia. Contributo alla carta archeologica medievale. Atti del V Seminario di Archeologia Medievale (Cassino, 2000)

Autore: Stella Patitucci Uggeri

Numero di pagine: 236

Questo volume raccoglie gli Atti del V Seminario di Archeologia Medievale, dedicato al tema “La viabilità medievale in Italia. Problemi e prospettive della ricerca”, svoltosi nell’Università di Cassino nei giorni 24 e 25 Novembre 2000. Il volume si articola in due parti. Esso si apre con un saggio introduttivo che comprende una parte metodologica generale e propone un modello interpretativo dei caratteri e della periodizzazione della viabilità di terra e d’acqua in Italia nell’alto e nel tardo medioevo. Si sono fatte seguire puntuali ricerche topografiche su alcune strade dell’Italia medievale relative all’Emilia, alle Marche, all’Umbria, al Lazio e al Molise. In particolare, due saggi si riferiscono alla via Francigena, che – nonostante la cospicua bibliografia – manca tuttora di una puntuale ricerca topografica, qui intrapresa per i due settori dell’attraversamento dell’Appennino e dell’alto Lazio. Viene confermata infine l’importanza che lo studio della viabilità riveste per la comprensione della distribuzione e del carattere dei siti archeologici medievali, fornendo l’ossatura portante del territorio antropizzato e giustificando le relazioni e ...

Creare comunità

Creare comunità

Autore: Paolo Pirillo

Numero di pagine: 297

Tra la fine del Duecento e la prima metà del secolo successivo il Comune di Firenze decise la pianificazione di alcune Terre Nuove: abitati e comunità destinati a costituire i nuovi poli di riorganizzazione politica, economica e demografica delle rispettive aree ove dovevano sorgere. La classe dirigente fiorentina in quell’occasione trasse insegnamento dalle esperienze che nei secoli XII e XIII, in Toscana come altrove, avevano visto signori, vescovi ed altri Comuni cittadini procedere alla realizzazione di simili iniziative. Il libro osserva da vicino tempi, modi e strategie delle nuove fondazioni fiorentine, anche alla luce di un passato in cui Firenze aveva tentato o appoggiato alcuni progetti sperimentali che precedettero la stagione delle Terre Nuove di San Giovanni Valdarno, Scarperia, Firenzuola e degli altri abitati sorti nel contado fiorentino

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