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Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2005) Vol. 4/1

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2005) Vol. 4/1

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 237

Il tema: Italia giudicata, a cura di Andreina De Clementi e Dianella Gagliani Andreina De Clementi e Dianella Gagliani | Open access Elisabetta Bini, Dal fascismo alla democrazia. Interpretazioni americane dei ruoli di genere nell’Italia del secondo dopoguerra (p. 23-43). Mark Seymour, Condiscendenza con affetto. Le due culture e la questione del divorzio in Italia vista dagli anglofoni (1900-1974) (p. 45-71). Ricerche Giulia Barrera, Memorie del colonialismo italiano fra le donne eritree: la storia di Frewini (p. 73-98). Giulia Calvi, Mode, modi, mondi. Per un’antropologia delle identità di genere in Europa (XVI secolo) (p. 99-124). Maria Clara Donato, Conquiste, censure, dissimulazioni. Donne cinesi negli anni Cinquanta (p. 125-150). Mirta Zaida Lobato, «Quello non era un concorso di bellezza». Le voci delle regine del lavoro sotto il regime peronista (p. 151-167). Forum: Ancora su Italiane, a cura di Ida Fazio Ida Fazio, Ancora su Italiane (p. 169-172). Michela De Giorgio, Quali Italiane? (p. 173-182). Anna Scattigno, Committenza pubblica e costruzione della memoria negli studi di storia delle donne (p. 182-192). Madel Crasta, La variabile differente (p. 193-195). Marina ...

Luoghi, figure e itinerari della Restaurazione in Umbria (1815-1830)

Luoghi, figure e itinerari della Restaurazione in Umbria (1815-1830)

Autore: Chiara Coletti , Stefania Petrillo

Numero di pagine: 365

Gli anni che seguono il Congresso di Vienna rappresentano uno snodo complesso al quale gli storici oggi si avvicinano con modelli interpretativi nuovi, tesi a mettere in luce, nel giusto equilibrio, l’eredità della cultura settecentesca, il portato rivoluzionario della dominazione francese ma anche gli intrinseci e non meno fecondi elementi di novità e di rilancio. Con questa prospettiva, studiosi di varia formazione e provenienza si sono confrontati per ricostruire le vicende dell’Umbria, territorio dello Stato Pontificio permeabilmente aperto a dinamiche sovraregionali. L’indagine multidisciplinare ha individuato i punti di forza di processi articolati che, pur non essendo né omogenei né lineari, rivelano tuttavia un tessuto socio-culturale vivace e propositivo dal quale germoglierà l’identità moderna della regione.

De Sanctis e la Storia

De Sanctis e la Storia

Autore: Amedeo Quondam

Numero di pagine: 337

La Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis (in prima edizione nel 1870) è stata protagonista della scena culturale e politica dopo l’Unità: pur non avendo niente del manuale scolastico, piacque ai borghesi colti della nuova Italia. A loro consegnò un’idea della nostra letteratura che è diventata il duraturo paradigma dell’intera storia d’Italia e della stessa identità nazionale. Un’idea al tempo stesso semplice, chiara e forte: con l’eccezione di Dante, unico padre della patria, la nostra letteratura conferma la lunga “decadenza” e la “servitù” della storia d’Italia nell’età moderna. De Sanctis, sempre con la tensione e la passione narrativa che della Storia fa un capolavoro, giudica negativamente gli scrittori da Petrarca a Metastasio: li ritiene dediti al culto di una bella forma indifferente al contenuto, moralmente indegna nella sua vuota frivolezza, incapaci di quella «serietà di un contenuto vivente nella coscienza» che è, o dovrà essere, il fattore distintivo della «nuova letteratura» della nuova Italia. Questo libro, che nella sua prima edizione ha vinto il Premio De Sanctis 2018 per la saggistica, descrive...

Lotte di parte

Lotte di parte

Autore: Carlo Taviani

Numero di pagine: 181

Nonostante i molti studi comparativi sulle guerre d’Italia del primo Cinquecento, un tema è passato di moda senza aver ricevuto la debita attenzione: i conflitti interni alle città e in generale alle comunità, che in molti casi sfociarono in esiti violenti, in rivolte cetuali e in conflitti di faida, coinvolgendo non solo le oligarchie, ma anche soggetti normalmente distanti dalla partecipazione diretta alla vita politica. Le guerre e la presenza degli eserciti d’oltralpe nella penisola italiana misero in moto e favorirono conflitti interni nella Terraferma veneta, in Lombardia, a Brescia, a Padova, a Cremona, nella Patria del Friuli, a Bologna, a Pisa, a Genova, nell’area di Urbino e a Roma. Il libro si occupa di alcuni di questi conflitti, indagando da un lato la conflittualità cetuale, che si espresse nelle molte “rivolte di popolo”, e dall’altro gli scontri di fazione, che spesso culminarono nel fenomeno degli esili o nelle pratiche di pacificazione.

L’editoria italiana nell’era digitale - Tradizione e attualità

L’editoria italiana nell’era digitale - Tradizione e attualità

Autore: Accademia della Crusca

Numero di pagine: 244

L’e-book celebra la grande tradizione del libro italiano: si apre con la storia del libro italiano dalle origini della stampa ai giorni nostri (G. Chiarle); una carta mostra i luoghi in cui fiorirono le prime tipografie (F. Sabatini); F. Malaguzzi descrive alcune splendide rilegature d’arte, mentre L. M. Sebastiani si sofferma sulle iniziative per la catalogazione e la rivitalizzazione delle biblioteche nazionali e M. Biffi illustra la biblioteca digitale dell’Accademia della Crusca. C. Marazzini presenta dieci grandi opere italiane nate all’estero, mentre L. Tomasin esamina l’editoria italiana in Svizzera. E. Lanfranchi affronta il ruolo storico e futuro dei vocabolari con interviste ai maggiori lessicografi italiani. Chiude l’opera il glossario su “Le parole del libro” (a cura di A. Musazzo).

Nazioni d’Italia

Nazioni d’Italia

Autore: Angela De Benedictis , Irene Fosi , Luca Mannori

Numero di pagine: 301

Tipica «nazione di nazioni», l’Italia della tarda età moderna e del primo Ottocento si caratterizza non solo per l’elaborazione progressiva di una comune identità culturale e politica, ma anche per un parallelo, e non meno vivace, processo di rafforzamento/rinnovamento dei sensi di appartenenza di livello regionale o sub regionale. Talvolta coincidenti con le antiche «patrie» cittadine, talaltra con comunità territoriali più ampie, talaltra ancora con gli spazi segnati dai confini stessi degli Stati, queste nazioni locali non possono essere comunque considerate come un mero tratto recessivo del nostro panorama preunitario. È attorno ad esse, non meno che al soggetto-Italia, che si condensa quel nuovo bisogno d’inclusione e di partecipazione attiva ai processi politici che accompagna un po’ ovunque lo sbiadire della vecchia società di corpi; e poco capiremmo del processo risorgimentale se non tenessimo conto della continua tensione che già alla fine del Settecento si profila tra questi diversi livelli di appartenenza.

San Francesco d’Italia

San Francesco d’Italia

Autore: Tommaso Caliò , Roberto Rusconi

Numero di pagine: 313

Nell’ottobre 1926 le celebrazioni per la ricorrenza del settimo centenario della morte di san Francesco d’Assisi davano modo ai rappresentanti della S. Sede e del governo italiano di incontrarsi e mettevano in moto il processo che portò alla “conciliazione” del 1929. A dieci anni di distanza, il 18 giugno 1939, pochi mesi prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale, papa Pio XII proclamava patroni d’Italia santa Caterina da Siena e san Francesco d’Assisi, che definiva «il più Santo degli italiani, il più italiano dei Santi». Nel nesso sempre più stretto che si instaurava in Italia fra patria e nazione, la figura del santo di Assisi assumeva, nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, un volto alquanto diverso dalla sua riscoperta romantica ottocentesca, e il francescanesimo si inseriva all’interno dei nuovi orientamenti del cattolicesimo, di cui restano simbolo due francescani, pur diversissimi tra loro, quali Pio da Pietrelcina e il medico Agostino Gemelli, fondatore del l’Università Cattolica. La storiografia, l’arte, il cinema, la radio, in Italia come all’estero, esploravano nuovi volti del Poverello.

Il castello di Carbonana. Storia archeologia arte

Il castello di Carbonana. Storia archeologia arte

Autore: Andrea Augenti , Sonia Merli

Numero di pagine: 266

Considerati a giusto titolo come una delle eredità più importanti del Medioevo, i castelli sono sempre più spesso oggetto di indagini che, condotte da studiosi appartenenti a vari ambiti disciplinari, beneficiano del fondamentale apporto dell’archeologia medievale. Un caso esemplare in tal senso è costituito dal castello di Carbonana, che, analizzato dal punto di vista materiale, documentario e storico-artistico, si è rivelato un sorprendente luogo di incontro tra macrostoria e microstoria. Recentemente restaurato, e dunque ancor meglio visibile percorrendo la strada di fondovalle che da secoli collega Gubbio a Umbertide, il castrum Carbonane figurava già nel 1192 nel privilegio con cui Celestino III confermava al vescovo Bentivoglio il possesso di alcuni siti incastellati collocati a presidio del territorio eugubino. Con il venire meno della signoria vescovile, ad avvicendarsi furono due importanti lignaggi cittadini: i Gabrielli del ramo di Frontone e i Porcelli, di origine fiorentina. E furono proprio questi ultimi a legare indissolubilmente l’onomastica familiare al castello che ne aveva consacrato l’ascesa sociale, divenendo così, nei secoli, i conti di Carbonana.

Un mondo di Relazioni

Un mondo di Relazioni

Autore: AA. VV. , Elisa Andretta , Romain Descendre , Antonella Romano

Numero di pagine: 589

Nella Roma di fine Cinquecento vedono la luce le Relazioni universali di Giovanni Botero, un’opera che descrive da prospettive diverse lo stato del mondo contemporaneo. Fondato su una ricerca collettiva che ha riunito studiose e studiosi provenienti da diversi ambiti accademici e disciplinari, il volume intende indagare, a partire dalle Relazioni universali e dalla traiettoria intellettuale e istituzionale del loro autore, le dinamiche della produzione dei saperi sul mondo in un luogo e in un momento specifico: l’Urbs al tempo della ricomposizione della curia post-tridentina sempre più proiettata su una scala globale.

Il mito delle Amazzoni nell’opera barocca italiana

Il mito delle Amazzoni nell’opera barocca italiana

Autore: Andrea Garavaglia

Numero di pagine: 227

L’ambigua identità delle Amazzoni e la loro rivendicazione di un potere esclusivamente femminile hanno affascinato fin da subito il mondo operistico seicentesco, che ne ha sfruttato con prontezza il potenziale drammaturgico e spettacolare. La significativa ricorrenza, fra Sei e Settecento, di opere sul mito delle Amazzoni è stata più volte segnalata, ma finora mai studiata nella sua complessità, come avviene in questo lavoro. L’analisi di opere basate sulle stesse figure e sugli stessi nuclei narrativi permette di indagare il teatro musicale barocco attraverso punti di vista assai proficui e spesso inediti. Gli episodi scelti e le differenti configurazioni assunte dai medesimi consentono di evidenziare le specificità culturali e politiche dei vari contesti teatrali, dei singoli committenti, nonché di ripercorrere le evoluzioni della drammaturgia operistica in un importante arco cronologico. Inoltre, il caso specifico delle Amazzoni – guerriere che vivono in regni femminili autonomi e si scontrano con eserciti maschili – porta alla ribalta figure che nel dibattito dell’epoca simboleggiano la capacità femminile di governare stati e di maneggiare le armi,...

Alfabeto italiano

Alfabeto italiano

Autore: Giuliano Amato , Paolo Peluffo

Numero di pagine: 276

I problemi di oggi non possono essere affrontati se siamo inconsapevoli della storia, studiata con impegno, anche da non specialisti. È questo l’intento del libro, nato nella squadra del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia: un alfabeto che permetta di appuntare le cose essenziali, che giovani e meno giovani giusto sappiano per ricercare un senso complessivo allo stare insieme come italiani, come italiani in Europa e come italiani nel mondo. Fuori da ogni retorica il libro, articolato in 70 brevi capitoli in ordine alfabetico, racconta l’Italia così come si è formata, con le sue spinte ideali, con i compromessi, con la qualità delle sue lite dirigenti, con i problemi che in quel contesto seppero risolvere e quelli che lasciarono al futuro. Con le incompiutezze e gli errori, che tocca a noi contemporanei affrontare. L’alfabeto, con i tanti fatti, le mille storie, i luoghi, le persone, le parole-chiave, è un contributo a trovare le ragioni per un futuro comune, da Nord a Sud, anche se la risposta alla domanda sull'esistenza di un sentimento nazionale o sulla volontà di costruire tale futuro è in ciascuno di noi. E si proietta ben oltre le celebrazioni dei 150...

La giustizia del papa

La giustizia del papa

Autore: Irene Fosi

Numero di pagine: 244

Tra Sette e Ottocento si crea e si rafforza una sorta di leggenda nera sulla giustizia del papa, espressione della generale decadenza italiana. Ma quale era veramente il rapporto con i tribunali laici ed ecclesiastici di uomini e donne comuni, di nobili, di religiosi e di intere comunità soggette al potere papale? Scavando nel ricco materiale inedito degli archivi giudiziari, negli atti dei processi e in numerosi carteggi dell'epoca, Irene Fosi ricostruisce le sfaccettature del governo della giustizia, percorsi individuali e vicende esemplari. Si disegna così un quadro sfumato e complesso, dove trovano spazio violenza e repressione, moderazione e clemenza.

L'Italia immaginata

L'Italia immaginata

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 400

ll racconto iconografico di una nazione fa parte dell’identità di un popolo come le parole dei poeti e le ricorrenze storiche. Dai francobolli ai monumenti, dai volantini politici alle opere d’arte, in ogni epoca le comunità nazionali mettono in scena e adattano l’immagine che hanno di sé, riproducendola in una miriade di forme e significati diversi. In particolare, anche per rappresentare il Belpaese si è fatto spesso uso di archetipi femminili che affondano le proprie radici nell’antichità, ben prima che la moderna idea di nazione facesse la sua comparsa. Da certe raffigurazioni sulle monete greche alla Libertà che guida il popolo di Delacroix, queste immagini, benché segnate da discontinuità e battute d’arresto, hanno accompagnato alcuni dei passaggi cruciali della storia europea. Ma se in altri paesi tale evoluzione è da tempo studiata e approfondita, la debolezza del processo di unificazione in Italia ha spesso posto in secondo piano l’importanza di allegorie così potenti. Con l’aiuto della ricca e approfondita introduzione di Giovanni Belardelli, che ripercorre una storia per immagini lunga due millenni, i saggi contenuti in questo libro accompagnano...

Gli incunaboli italiani in lingua volgare: preliminari di una ricerca

Gli incunaboli italiani in lingua volgare: preliminari di una ricerca

Autore: Gianfranco Crupi

Numero di pagine: 111

Il saggio anticipa i risultati di una ricerca in corso sugli incunaboli italiani in lingua volgare, che prende spunto da un progetto scientifico di digitalizzazione, ideato da Amedeo Quondam e realizzato da "Biblioteca Italiana" dell’Università La Sapienza di Roma, per conto della Fondazione BEIC (Biblioteca europea di informazione e cultura), finanziatrice dell’iniziativa. Il corpus digitalizzato (1711 edizioni, pari al 77,3% di quelle presenti, al momento dell’avvio dell’impresa, nel repertorio ISTC Incunabula Short Title Catalogue, che ne comprendeva 2212) è di notevole consistenza e ha un valore scientifico rilevante, per l’opportunità che offre a bibliografi, filologi, storici del libro e della letteratura, di mettere a confronto e studiare la specifica tipologia dell’incunabolo volgare. Il libro è costituito da cinque capitoli, il primo dei quali, Breve excursus sulla storia dell’incunabolistica, vuole profilare storicamente la ricerca in atto nel contesto storico dell’incunabolistica, e dell’appassionato dibattito che ha visto confrontarsi da più di un secolo diverse metodologie e scuole di pensiero.

Politica e amicizia. Relazioni, conflitti e differenze di genere (1860-1915)

Politica e amicizia. Relazioni, conflitti e differenze di genere (1860-1915)

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 290

1573.383

Vedere per credere

Vedere per credere

Autore: Massimo Baioni

Numero di pagine: 268

Risorgimento, Grande guerra, Fascismo, Resistenza. Gli snodi cruciali dell’Italia contemporanea sono passati anche attraverso la loro “messa in scena” tramite oggetti, dipinti, documenti. Parte integrante del paesaggio memoriale, i musei costituiscono un dispositivo narrativo che contribuisce a plasmare una peculiare lettura e trasmissione del passato. Il libro ricostruisce vicende ed evoluzioni dei musei storici – con particolare riferimento a quelli intitolati al Risorgimento – dagli ultimi decenni dell’Ottocento agli anni Sessanta del secolo scorso, quando il loro impianto “patriottico” mostra incrinature sempre più vistose. Coinvolgimento delle istituzioni e ruolo dei direttori, linguaggi e tipologie degli allestimenti, battaglie politiche e ricadute sociali: l’operazione museale si rivela un osservatorio ricco di implicazioni, utile anche a decifrare l’attuale fase di ripensamento dei modelli di rappresentazione, comunicazione e uso pubblico della storia.

Papato e politica internazionale nella prima età moderna

Papato e politica internazionale nella prima età moderna

Autore: Maria Antonietta Visceglia

Numero di pagine: 653

Il volume offre un panorama assai ampio e innovativo su cosa abbia significato e come si sia sviluppata la politica internazionale del papato in età moderna. Oltre a precisare le istituzioni e gli uomini che ne furono i protagonisti, i saggi qui riuniti mettono a fuoco gli obiettivi che il papato si propose rispetto al mondo cattolico, al mondo riformato, ai cristiani delle zone di frontiere con il mondo russo-ortodosso e in Medio Oriente e rispetto agli “infedeli” in Asia e in America. Tutta la complessità del rapporto papato/politica internazionale è qui fotografata, esaminata, spiegata, compreso il suo essere determinata tanto dal carattere multiplo della sovranità papale e dall’evoluzione dei dibattiti intorno ad essa, quanto dal mutare della concezione della sovranità degli Stati e dalla trasformazione dei rapporti di forza internazionali.

Storica (2002) Vol. 22

Storica (2002) Vol. 22

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 233

Indice Primo piano Marcello Verga, Decadenza italiana e idea d'Europa (XVII-XVIII secc.) (p. 7-33) 1. Decadenza italiana e civiltà europea. 2. «Ogni nazione ha sempre parlato secondo il suo genio». 3. Decadenza e storia d’Italia nel Settecento. Filo rosso Mark Kramer, Breznev e l'Europa dell'Est (p. 35-102) 1. Nazione e storia in Nehru. 2. Storia e tradizione indiana. 3. Nazione e nazionalismi. Arundhati Virmani, «The Burden of the Past». L'uso politico della storia nell'India coloniale del ventesimo secolo (p. 103-133) 1. Premessa. 2. Le relazioni tra Urss e Europa orientale agli inizi dell’era brezneviana. 3. La crisi cecoslovacca, 1968. 4. L’ingannevole calma seguita all’invasione. 5. La crisi polacca, 1980-1981. Questioni Emanuele Conte, «Storicità del diritto». Nuovo e vecchio nella storiografia giuridica attuale (p. 135-162) 1. Francesco Calasso e la storicità del diritto. 2. L’età del diritto comune: rinascimento o continuità?. 3. Il peso della tradizione storiografica tedesca. 4. Diritto tradizionale germanico e scienza giuridica nella prospettiva dei germanisti dell’Ottocento. 5. Il condizionamento della tradizione nelle attuali visioni...

Il carattere degli Italiani

Il carattere degli Italiani

Autore: Simonde de Sismondi , Roberto Bizzocchi

Numero di pagine: 141

Gli stranieri continuano e noi stessi continuiamo a domandarci se il nostro sia o meno un “paese normale”, se gli Italiani siano in Europa più particolari di altri, se il carattere italiano abbia qualcosa d’incompiuto e problematico. Il testo qui presentato in una nuova traduzione e con un commento – gli ultimi due capitoli della Histoire des républiques italiennes du Moyen Âge, pubblicati nel 1818 dal calvinista ginevrino Simonde de Sismondi –, è il testo chiave sul tema, perché raccoglie le polemiche antitaliane delle lotte di religione del Cinque e Seicento e del settecentesco Grand Tour e le rilancia nello spirito liberale della costruzione della nuova Europa delle nazioni. Secondo Sismondi l’Italia, faro di civiltà all’epoca dei Comuni, era poi decaduta sotto il dominio spagnolo per colpa dell’immoralità del Cattolicesimo della Controriforma, che aveva lasciato profonde tracce negative nell’indole degli Italiani. Alessandro Manzoni, che gli rispose a caldo, non era d’accordo; molti altri, in seguito e fino ad oggi, hanno invece aderito più o meno consapevolmente alla sua tesi. Vale la pena tornare su queste pagine che ci riportano alle ragioni...

Il Centro studi sulla civiltà del tardo Medioevo in San Miniato

Il Centro studi sulla civiltà del tardo Medioevo in San Miniato

Autore: Francesco Salvestrini

Numero di pagine: 98
Sanctorum 6: Plasmare il suono

Sanctorum 6: Plasmare il suono

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 377

Indice Il tema: Plasmare il suono. Il culto dei santi e la musica (secc. XVI-XVIII). A cura di Simon Ditchfield Simon Ditchfield, Introduzione (p. 7-13). Robert L. Kendrick, «Honore a Dio, e allegrezza alli santi, e consolazione alli putti»: The Musical Projection of Litanies in Sixteenth-Century Italy (p. 15-46). Stefano Patuzzi, Cantare la santità negli anni di Sisto V (1585-1590) (p. 47-65). Drew Edward Davies, St. Peter and the Triumph of the Church in Music from New Spain (p. 67-89). Dinko Fabris, Gennaro, Rosalia, Teresa e gli altri... I santi nel teatro musicale sacro del Seicento a Napoli (p. 91-125). Summaries (p. 126-128) La discussione Il corpo e il sacro. Confronti culturali, a cura di Francesco Scorza Barcellona Introduzione, di Francesco Scorza Barcellona (p. 129-135). Tonino Griffero, La materia sottile e i suoi paradossi. Note sulla corporeità spirituale (p. 136-147). Maria Giovanna Stasolla, Riflessioni storiografiche in margine alla lettura di Le corps et le sacré en Orient musulman (p. 148-152). Biancamaria Scarcia Amoretti, Il corpo nell’Islam: un’entità ambigua (p. 153-161). Giovanna Calasso, Il corpo, il sacro e la gerarchia dei sensi...

L'archivio del mondo

L'archivio del mondo

Autore: Maria Pia Donato

Numero di pagine: 192

All'inizio dell'Ottocento, Napoleone conquistava l'Europa. E mentre l'impero si estendeva fino alla Vistola e al Danubio, prese forma il progetto di trasferire a Parigi gli archivi più importanti dei paesi annessi e degli Stati satelliti: un Archivio del Mondo, che sotto l'astro di Bonaparte avrebbe riunito le testimonianze scritte della civiltà. Parigi sarebbe diventata la capitale della Storia. Una gigantesca impresa di confisca degli archivi fu dunque avviata nel 1809 in tutta Europa. Decine di funzionari, uomini di lettere, gendarmi, operai furono mobilitati. Con la Restaurazione i documenti ripresero (quasi tutti) la via del ritorno, a suggellare il nuovo ordine emerso dal Congresso di Vienna e la nascente Europa delle nazioni. Questo libro racconta un'impresa titanica, forse la più folle tentata da Napoleone e da un impero in cerca di radici. Un grande sogno che nasceva dalla consapevolezza che chi possiede gli archivi, possiede la Storia. E chi possiede la Storia, controlla la visione del futuro. Una impresa che oggi, nel mondo digitale, può apparire come una curiosità da relegare a un remotissimo passato in cui si facevano le guerre per possedere atti e pergamene. In...

Un paese senza eroi

Un paese senza eroi

Autore: Stefano Jossa

Numero di pagine: 298

Gli eroi dei romanzi sono spesso diventati eroi nazionali, col compito di rappresentare la comunità tutta all'insegna di un leggendario passato unificante, com'è accaduto a Robin Hood o a d'Artagnan. In Italia, invece, i personaggi letterari si sono sottratti a ogni tentativo di uso iconico e mitizzazione popolare. Eppure tutta la letteratura italiana tra Otto e Novecento è attraversata dalla riflessione sull'eroe e l'eroismo in una prospettiva nazionale. Le candidature non sono certo mancate: da Jacopo Ortis ed Ettore Fieramosca fino al partigiano Johnny e al commissario Montalbano, passando per Pinocchio, Gian Burrasca e Metello. Persino Mattia Pascal e Zeno Cosini. Nessuno di loro, però, è approdato allo statuto di eroe patriottico: perché? Perché l'Italia ha una debole storia nazionale o perché i protagonisti letterari del nostro paese hanno saputo resistere a ogni tentazione simbolica? Più realistici e moderni di quello che si pensa di solito, i personaggi italiani si riveleranno dotati di anticorpi che li hanno preservati da ogni forma di sacralizzazione.

Dalle vaghe fantasie al patrio zelo

Dalle vaghe fantasie al patrio zelo

Autore: Angelo Colombo

Numero di pagine: 336

Il volume propone una ricognizione organica delle esperienze molteplici praticate dal poeta Vincenzo Monti (1754-1828) e da chi gli fu vicino nei suoi ultimi anni di vita, conferendo spessore a vicende di rilievo che si fondono in un orizzonte unitario, ma che risultano abitualmente sottaciute o sacrificate dalle indagini più recenti. Emerge in primo luogo la natura sottilmente sperimentale che qualifica l’estremo compito poetico affrontato dal Monti nel corso della sua carriera prolungata e feconda: esso consistette nel ‘volgarizzamento’ dal tedesco in sciolti italiani (1825-26), realizzato insieme con il giovane trentino Andrea Maffei, di parte del poema (Tunisias) del patriarca magiaro di Venezia, János László Pyrker. Intrecciandosi con l’epopea cristiana e con il sentimentalismo ‘nordico’ di quella prova letteraria, un secondo nucleo di interessi riguarda la simpatia crescente che il Monti seppe esprimere dinanzi alle rivoluzioni liberali in atto negli stessi anni Venti del secolo: sia nel caso del tentativo, fallito, di sedizione antiaustriaca previsto a Milano nella primavera del 1821, sia nei confronti della vittoriosa insurrezione popolare che diede invece...

Padron mio colendissimo...: Letters about Music and the Stage in the 18th Century

"Padron mio colendissimo...": Letters about Music and the Stage in the 18th Century

Autore: Iskrena Yordanova , Cristina Fernandes

Numero di pagine: 820

This volume explores the important role that epistolary exchanges play in the reconstruction of musical and theatrical contexts all over Europe in the early modern age, with particular attention to the century of the Enlightenment. Correspondence often bears witness to the reconstruction of performers' careers and theatrical venues, and to the transfers of professionals and repertoires, as well as to social themes and production issues. Archival sources, private letters, and official documents are not only rich in precious data and information, but can also provide material for new research perspectives, related both to their methodological implications and to the interpretation of music and theatre in a given time and place, along with raising questions about historical performance practices and their current revival.

Guida alla lettura della «Gerusalemme liberata» di Tasso

Guida alla lettura della «Gerusalemme liberata» di Tasso

Autore: Emilio Russo

Numero di pagine: 208

La struttura, i personaggi, gli episodi più significativi e il valore di passaggio cruciale all'interno della cultura italiana del Rinascimento della Gerusalemme liberata. Dagli esordi carichi di speranze del Tasso dei primi anni Sessanta del Cinquecento all'ostinazione nel riscrivere il poema durante gli ultimi anni di vita, fino alla stampa della Gerusalemme conquistata, attraverso tutte le fasi della composizione dell'opera. Passo dopo passo, sono illustrate le scelte narrative del poema in venti canti della conquista di Gerusalemme e analizzati i personaggi principali: da Goffredo a Rinaldo, dagli eroi pagani alle figure femminili. Con uno sguardo d'insieme, gli ultimi capitoli sono dedicati ad alcuni temi decisivi e agli elementi espressivi che fanno della Gerusalemme liberata il capolavoro della letteratura italiana del Cinquecento.

I cognomi degli Italiani

I cognomi degli Italiani

Autore: Roberto Bizzocchi

Numero di pagine: 256

Questo non è l'ennesimo repertorio etimologico-linguistico sull'origine dei Rossi, dei Messina o dei Parodi, ma un libro che ragiona di una storia lunga mille anni e si addentra con curiosità nella giungla dei cognomi italiani. Sergio Luzzatto, "Il Sole 24 Ore" Un'indagine appassionata lungo i secoli alla ricerca della nascita e dell'affermazione della funzione sociale del cognome. Francesca Bolino, "la Repubblica" Nel corso del tempo gli Italiani si sono chiamati fra loro in tanti modi, e quello che noi chiamiamo cognome si è sviluppato molto lentamente, come risultato dell'interazione di vari fattori: la coscienza di sé degli individui e delle famiglie (a cominciare da quelle nobili), la necessità di distinguersi e riconoscersi all'interno delle comunità di appartenenza, la spinta proveniente dalla Chiesa e dagli Stati verso la regolamentazione dell'identità onomastica di ognuno... È una storia non del tutto finita e che non finirà mai. Tutti hanno un cognome: oggi è un fatto così scontato che lo si potrebbe quasi considerare naturale. In realtà si tratta dell'esito di una lunga storia.

Delle cause della grandezza delle città

Delle cause della grandezza delle città

Autore: Giovanni Botero , Romain Descendre

Numero di pagine: 153

Quali sono i fattori della crescita urbana? Per quali motivi alcune città si sviluppano più di altre? Come spiegare perché in certi casi la popolazione di un dato luogo cessa di aumentare? Sono domande che animano tuttora le scienze sociali, e che troviamo già perfettamente enunciate in questo classico del pensiero urbano europeo, pubblicato da Giovanni Botero nel 1588. Stimolato dall’enorme ampliamento delle conoscenze in seguito alle scoperte geografiche cinquecentesche e fondato su un metodo comparativo allora inedito, questo libro – nel proporre un approccio “globale” alle questioni urbane – illustra una nuova, aurorale, idea di città.

Sulle congiure

Sulle congiure

Autore: Niccolò Machiavelli

Numero di pagine: 344

Il tema delle congiure ricorre con frequenza nelle opere di Machiavelli. Ad esso ha dedicato uno dei capitoli più famosi dei Discorsi, composto inizialmente alla stregua di un trattato autonomo. Ma storie di intrighi e cospirazioni ricorrono di continuo nelle Istorie fiorentine come nei suoi scritti di natura diplomatico-cancelleresca. Si parla diffusamente di trame e macchinazioni politiche nel Principe (nel capitolo XIX) come nei suoi testi storico-politici minori. Diversamente da altri autori classici, a partire da Sallustio, Machiavelli non si è però limitato alla descrizione di singole congiure. Di questa particolare ed estrema forma di lotta politica ha offerto una vera e propria teoria, mai tentata prima da altri pensatori. Ha classificato le congiure, ne ha individuato le diverse varianti storiche, ne ha messo in luce la dimensione tecnico- operativa, ne ha illustrato le fasi e le modalità di svolgimento, le motivazioni ideali, le giustificazioni d’ordine materiale e le matrici sociologiche. Soprattutto ne ha offerto una chiave di lettura eminentemente storico-politica, mentre per lungo tempo ci si era limitati a ragionare sulla psicologia dei congiurati. In questo...

Stile d’autore

Stile d’autore

Autore: Anna Carocci

Numero di pagine: 282

Il Mambriano del Cieco da Ferrara è il più felice risultato della letteratura cavalleresca del Quattro-Cinquecento dopo i capolavori di Ariosto, Boiardo e Pulci. È un poema capace di una caratterizzazione innovativa di personaggi tradizionalissimi come Orlando, Rinaldo e Bradamante, di una gestione originale della trama e dei meccanismi narrativi, e con un sistema ideologico del tutto sui generis nel panorama cavalleresco coevo. Eppure, al di là di una cerchia piuttosto ristretta di studiosi, è ancora poco conosciuto e spesso anche sottovalutato. Il libro indaga gli aspetti centrali del Mambriano (dal rapporto con la tradizione alla figura del personaggio-autore) e le pietre di volta della narrazione cavalleresca (l’ottava, la rima, il lessico), in modo da portare alla luce lo stile d’autore del Cieco da Ferrara e le peculiarità del suo poema.

«L’Italia è»

«L’Italia è»

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 385

Fuori dalla retorica e dai revisionismi arbitrari e strumentali, il volume si interroga sul ruolo del Mezzogiorno nel fare l’Italia e nel costruire lo Stato-nazione lungo il Risorgimento e fino ai primi cinquant’anni. Lo fa chiamando in causa il dialogo tra specialismi diversi con proposte di ricerche i cui esiti dal caso studio convergono verso linee interpretative più generali. Intanto il problema della partecipazione alla causa patriottica; emerge dai lavori la presenza di figure collocabili nei gruppi dirigenti, ma anche quella di un popolo minuto, di figure più “nascoste”: di artieri, bottegai, modesti commercianti, di artigiani/strumentisti componenti le bande musicali e per la maggior parte analfabeti. Viene così messa alla prova la categoria di «rivoluzione», ma anche quella di “controrivoluzione”, “guerra civile”, “conflittualità”. Dopo l’Unità, di fronte alle complesse problematiche legate alla transizione e al progetto di nazionalizzazione, si ricorre ai canali istituzionali (scuola, esercito, famiglia) ma si mettono anche in campo pratiche e modalità diverse per educare e sollecitare senso comune: oltre a scritture e a comunicazione orale, ...

Notai

Notai

Autore: Attilio Bartoli Langeli

Numero di pagine: 273

La storia del notariato italiano è tema di grande interesse per gli studiosi della società e delle istituzioni medievali, se non altro perché sono di mano notarile gran parte delle fonti d’archivio tramandate da quel periodo. Attilio Bartoli Langeli propone questa storia attraverso l’esame diretto dei documenti scritti da alcuni notai, che operarono in periodi diversi: dapprima il notariato longobardo e italico, poi il cambiamento del XII secolo, infine il solido professionismo due-trecentesco. Troviamo un toscano, un padovano, molti perugini e umbri; un capitolo verte sul confronto tra i notariati genovese e veneziano, e un altro insiste sulla situazione bolognese. Al di là dei luoghi, gli esempi valgono a rappresentare fenomeni di portata generale, che segnano l’intera Italia centro-settentrionale. Nel libro, in fondo, più che un’ambizione storiografica gioca il piacere dell’osservazione e della descrizione, l’accanimento paziente nella lettura dei testi, la curiosità per certi profili personali. E poiché i notai firmavano col proprio nome i loro prodotti – l’autografia era la condizione dell’autenticità – anche i capitoli del libro hanno per titolo...

Nel labirinto del passato

Nel labirinto del passato

Autore: Tommaso di Carpegna Falconieri

Numero di pagine: 216

Costantino donò l'impero al papa? I Templari hanno scoperto l'America? Un esercito di spettri fermò i tedeschi durante la prima guerra mondiale? Lo sbarco sulla Luna fu un falso ricostruito negli studi televisivi? È vero che i campi di sterminio non sono mai esistiti? E perché le statue di Cristoforo Colombo vengono abbattute? La storia è sempre stata oggetto di manipolazioni e falsificazioni. Oggi sembra proprio essersi smarrita: aiutiamola a ritrovare la strada. «Papà, a che serve la storia?»: questa era la domanda che quasi 80 anni fa Marc Bloch poneva all'apertura di Apologia della storia, un libro che ha segnato generazioni di lettori. Oggi, di fronte a un tempo radicalmente diverso dal passato, dove le categorie di continuità tra le generazioni appaiono saltate, la risposta più semplice sembra essere: «a nulla». La storia sembra diventata nient'altro che un racconto suggestivo, da rendere il più possibile spettacolare, intrigante e misterioso. Se poi ci si inventa qualcosa, pazienza, tanto è sempre più arduo distinguere tra fatto e racconto, tra avvenimento e propaganda, tra vita reale e virtual reality. Ma è proprio per questo che la storia serve, anzi è...

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