(A Borgo Mirtillo della Malinconia vivono il tribolato Mario, Valentina ed il cane Poldo a cui piace il tonno in scatola) Il libro, ambientato in una piccola cittadina immaginaria della nostra Italia, con ironia, racconta la vita e le vicende di un gruppo di persone, le cui esistenze si intrecciano in modo talvolta imprevedibile. Fa vivere la giovane coppia Mario (professore precario di filosofia ) e Valentina. Descrive il rapporto insegnante studenti, trattando i temi della felicità, del dolore, del bene e del male. I capitoli si alternano dal punto di vista temporale, legando episodi relativi ai primi incontri di Mario e Valentina, la vita quotidiana, prima e dopo il matrimonio, ed il presente. In esso si muovono il cane Poldo, anche lui filosofo, la zia Filippa e la bidella Giuditta, entrambe regine indiscusse dei fornelli ed Elena, volontaria in Brasile ed amica fraterna di Valentina. E' un libro che racconta la vita, sottolineando con ironia i difetti caratteriali e le debolezze di ognuno. Nelle pagine, si ribadisce con forza il diritto alla felicità che tutti noi abbiamo. Diritto alla felicità che è anche dovere; il dovere di non sprecare la vita che ci è stata donata e ...
In una Palermo guardata con occhi incantati, come la vedevano i Fenici che la chiamavano Zyz, il fiore, due ragazzi palermitani, Lidia Gullotta e Salvo Niccolosi, si innamorano e vivono una storia d’amore intensa, travolgente e un po’ folle. Come travolgente e folle è l’amore a quindici anni. I due devono tenere nascosta la loro storia e sono costretti a costruire bugie e sotterfugi per incontrarsi, sia per la mentalità delle famiglie, sia per l’ostilità che c’è tra i loro padri. Solo alla vigilia della laurea di Salvo, escono allo scoperto e si impongono coi genitori per avere il loro consenso. Salvo però, per motivi di studio e di lavoro, si trasferisce prima a Milano e poi negli Stati Uniti d’America. Non mantenendo le promesse. E lasciando Lidia ad aspettare a Palermo. In un’attesa che sembra non avere fine. Gli anni che passano, la distanza e le vicissitudini della vita li allontanano piano piano, inesorabilmente, fino a quando nel loro rapporto si insinuano delusione, sfiducia, rabbia, rancore… E la passione che li lega cambia volto. Le loro strade, dunque, si separano inesorabilmente e irrimediabilmente. Ma non sempre è così perché ci sono cose...
Una data brutta da ricordare e nello stesso tempo da non dimenticare, 8 un numero che se girato in orizzontale, rappresenta il simbolo dell'infinito, 12 un numero che rappresenta la fine di ogni anno, numeri che messi nell'insieme hanno rappresentato un infinita fine per me!
Attraverso le storie realmente vissute dai protagonisti, il libro vuole gettare un ponte tra tre generazioni, descrivendo un quadro della società italiana degli ultimi cento anni e sottolineando il ruolo fondamentale che la storia ha nella comprensione degli avvenimenti contemporanei. Come afferma Hobsbawm nella sua opera più famosa "Il secolo breve" infatti, "la maggior parte dei giovani è cresciuta in una sorta di presente permanente, nel quale manca ogni rapporto organico con il passato storico del tempo in cui essi vivono". Il libro mette al centro la memoria storica come mezzo di continuità per avere piena coscienza di ciò che è accaduto perché, senza di essa, una comunità perde la sua identità. Attraverso l'esperienza umana del singolo, che percorre e subisce il suo tempo, non pienamente consapevole degli eventi che vive, emerge la vera importanza della memoria. L'autore si interroga sui valori che tre generazioni hanno cercato di seguire o mettere in discussione, cercando da questo di trarre la giusta via per una società più equa e per un agire futuro.
“Vedo la matematica tutta intorno a me: quando cucino, mentre mi danno il resto al bar…”Vi siete chiesti anche voi perché i numeri sono disposti in quella sequenza nella ruota della roulette? Giocate al Lotto ogni settimana inseguendo i numeri ritardatari... E ancora, avreste mai pensato che la matematica possa svelare quanto è forte il caffè, o che esista una formula per determinare se il nostro guardaroba è davvero fornito? Nel suo fare matematica, Giovanni Filocamo sembra accogliere lo spirito delle Lezioni americane di Italo Calvino: il suo racconto della matematica ha i pregi semplici della leggerezza, della rapidità nel passare agile e disinvolto da una divagazione all’altra, ma sempre pronto a ritrovare il filo, dell’esattezza (numerica, certo, ma anche nel rendere nitide le sfumature del pensiero), della visibilità – la capacità di pensare per immagini e veder scaturire, a occhi chiusi, numeri dalle forme – e, infine, della molteplicità: ogni oggetto è visto dal matematico curioso come il centro di una rete di relazioni da seguire, fino ad abbracciare l’intero universo. Alla fine Filocamo trascina il lettore in una cavalcata sfrenata e divertente...
Chi sono i figli del sogno? Tutti coloro che nacquero dopo la drammatica parentesi della II Guerra Mondiale, i frutti di quelle donne che, finalmente libere di votare democraticamente e consce dei loro diritti riversarono sui loro figli tutti i sogni rimasti chiusi nell'ermetico cassetto della dittatura fascista. Anacleto Bottoni è uno di quei figli. Con questo romanzo ci racconta la sua vita, la passione per il lavoro di orafo che gli ha dato tante soddisfazioni (e tanti grattacapi), i suoi amori, le sue "incazzature" verso il sistema, i suoi incontri con volti, sguardi e persone, disseminati di ironia, spleen, amarezza e rimpianto, slanci vitali e furore. I figli del sogno, però, è anche un atto d'amore di un uomo verso il suo lavoro (che lo ha portato a definirsi "artigiano con le ali"), è la storia personale che si fonde con quella universale, è la memoria di un tempo passato, presente e futuro che riesce a far ridere e commuovere, a far pensare e indignare, a farci ricordare quanto l'oggi sia ancorato ad un passato indelebile. Ne fuoriesce un quadro disincantato della storia del nostro Paese che, partendo dagli anni bui del fascismo e dall'ancor più difficile...
Dopo Il professor Z e l’infinito un altro romanzo matematico intelligente, ironico e appassionante, per ragazzi e non solo, per chi odia la matematica e per chi già la ama.
Quanti di noi hanno sognato di cadere tra le pagine di un libro... E se finissimo proprio dentro una storia scritta da noi? Che bellissima avventura! È proprio quella che vive, incredulo, il nostro Raffaele, scrittore in erba. A Raffaele piace scrivere al computer e scrive storie fantastiche Un giorno comincia un racconto di pirati, quando un virus s’impossessa del sistema. L’antivirus ha fallito e tutto sta per essere distrutto. Che cosa si può fare? Si può diventare un personaggio della storia e salvare i pirati. Ed è proprio quello che fa Raffaele, ma i pirati non gli credono e non credono neppure che la loro isola sia minacciata da un mostro orrendo. Fino a che però il primo devastante attacco li convince del pericolo mortale che pende sulla loro vita. Il capitano Joe, allora, salpa insieme alla sua ciurma con il veliero per bombardare il mostro con la potente artiglieria della nave, ma tutto è inutile perché il mostro ingoia le bombe, come se fossero chicchi d’uva. Che finale può adesso scrivere Raffaele alla sua storia? Il capitano Joe Benda Nera e il mostro mangia tutto è una storia di fantasia, avventura, creatività e fiducia in se stessi. Le parole di...
L'album di fotografie: Una fotografia racchiude un mondo. Cattura colori, volti, paesaggi, luci ed ombre ma, soprattutto, ferma per sempre emozioni importanti. Ogni volta che ci soffermiamo ad osservare una fotografia i ricordi ci inebriano di sensazioni, profumi, gioia o tristezza. Le fotografie raccontano di noi, del nostro mondo. "La fotografia" ha scritto il celebre fotografo Ferdinando Scianna "è una maniera di vivere" e in queste pagine Adriana Raimondi ci racconta la storia di Anna, partendo proprio dall'album di fotografie che la madre Irene ha realizzato per lei dal 1949 al 1959. Foto che ritraggono giornate bellissime e serene e altri momenti più difficili, destini che si incrociano e sullo sfondo Palermo, città ricca di antiche testimonianze e profonde contraddizioni, tra bellezza e degrado. Un viaggio tra immagini rievocate, parole ed emozioni che ci raccontano non solo di Irene ma anche della società e della vita di quegli anni.
“Orizzonti” è una storia d’amore per lo sconfinato “lontano” dello spazio, delle stelle e del tempo, e per il “vicino” degli umani, terreni confini. Quindi è un libro nel quale per un verso si cerca un senso e, perché no, qualche insegnamento in molta Fanta accompagnata da frammenti e non più che frammenti di Scienza. Ed è un libro, per altro verso, nel quale si mescolano storie della Politica, dell’Economia, e di persone, e di luoghi. Ma ciò che più conta – se ricordate la struggente canzone “Il vecchio e il bambino” di Francesco Guccini – “Orizzonti” è la storia di un vecchio e un bambino che “si preser per mano e andarono insieme incontro alla sera”. Solo che, nel caso nostro, il vecchio e il bambino sono la stessa persona: il vecchio che è oggi e il bambino che fu.
Finalmente, dopo quarant’anni, per la prima volta un’antologia raccoglie 34 racconti scritti da Edward D. Wood Junior tra la fine degli Anni Sessanta e i primi Anni Settanta quando, per pagare l’affitto, il regista americano avviò un’intensa attività di scrittore. Sono storie che, in origine, erano destinate a riempire gli spazi bianchi tra le foto delle pin-up nei girlie magazines dell’epoca. Wood, che aveva tentato in tutti i modi di sfondare a Hollywood, affronta nei racconti tematiche scomode per quegli anni, come il feticismo e il travestitismo, che lui stesso praticò. Cimiteri, bordelli, strade di provincia, ma anche palazzi lugubri e verdi campi da golf fanno da scenario alle ossessioni di un uomo che in vita ha subìto umiliazioni e fallimenti, ma che, decenni prima dell’avvento di Facebook e di Instagram, ha saputo creare la propria identità attraverso l’artificio. E che, tra fiumi di alcol, schizzi di sangue e golfini d’angora, emerge ora come l’autentico maestro del pulp. “Ora che l’originalità sembra consistere nell’avere un account sui social media, Wood ci ricorda cosa sia davvero l’anticonformismo” The New York Times “Un libro...
Un viaggio nel tempo articolato in tappe: trenta capitoli monografici, dedicati ciascuno a un'opera particolarmente significativa, dagli inizi romanzi della letteratura europea fino alla grande rottura romantica della Tradizione, ricompongono come in un puzzle la fisionomia culturale degli autori, il loro contesto storico, i legami che hanno intrattenuto con la letteratura del tempo.
Il primo caso di Gunnarstranda e Frølich Una folle corsa in macchina in una tiepida notte di inizio estate, dall'autoradio le note di Leonard Cohen, capelli al vento e la voglia di spazzare via la buona educazione per essere finalmente se stessa. Alle spalle della cabriolet che sfreccia per le strade silenziose dei dintorni di Oslo, la città risplende delle sue luci notturne. Per Katrine Bratterud potrebbe cominciare una nuova vita. È arrivato il momento di confidare all'amico-amante il suo grande segreto, di dividere con lui la gioia di una clamorosa scoperta che le permetterà di rinascere. Ma quella stessa notte qualcuno spezza per sempre i suoi sogni. Katrine viene strangolata con freddezza, il suo magnifico corpo nudo gettato in un fossato. Una morte inspiegabile: all'ispettore capo Gunnarstranda e al suo collega Frølich, cui viene affidato il caso, non resta che scavare nel passato della vittima, un passato di droga, prostituzione, violenza e menzogne. Cercando di mettere insieme i pezzi della sua sfortunata vita, scoprono che anche Katrine, da anni, stava svolgendo una sua indagine privata.
Il giardino degli Dei è un romanzo fantasy. Tutto inizia con la scoperta di un tunnel che conduce in un posto sconosciuto. In un mondo parallelo. E' anche un viaggio alla scoperta di sé stessi, un percorso di crescita individuale che si sviluppa nel corso dei vari capitoli. La storia è raccontata in prima persona da Agata che, diplomatasi da poco, trascorre tranquillamente le vacanze estive in attesa di frequentare l’esclusiva Scuola Moderna di Comunicazione. Ma la quiete viene interrotta dalla sua amica Emma che le propone di far parte di una spedizione per capire dove sbuca la misteriosa galleria...
Un giorno mi trovavo in un parco pubblico. Era d’estate e le farfalle svolazzavano numerose e libere in mezzo ai fiori. La mia attenzione si focalizzò su due farfalle: una era bellissima perché variopinta, l’altra bruttina perché scura. Esse si rincorrevano di fiore in fiore. Vidi la farfalla scura nascondersi dentro il grande calice di un tulipano giallo. L’altra farfalla la perse di vista e allora la cominciò disperatamente a cercare agitando vertiginosamente le piccole ali. Era come impazzita perché velocemente sfiorava tutti i fiori che incontrava, certamente nel tentativo di farla venire fuori. Riuscì ben presto ad individuarla e allora anche essa s’infilò nel grande calice di quel tulipano. Vidi quel fiore sussultare come se percorso dalla corrente elettrica. Allora scorsi le due farfalle uscire appaiate da quel fiore per rincorrersi ancora in piena libertà. Feci subito una riflessione su quello che avevo visto e realizzai che per le farfalle così come per gli animali tutti non ci sono diverse bandiere, non ci sono discriminazioni razziali, non ci sono emarginazioni. Non c’è nemmeno alcuna forma di xenofobia. Per quelle farfalle c’era solo l’amicizia...
Era una bel pomeriggio di primavera il giorno in cui Mauro Urbani, carico di catene d'oro e anelli, per gioco e per scommessa decise di tuffarsi dal Ponte Sant'Angelo. Era giovane, forte e nulla sembrava potesse succedergli. E quando riemerse dall'acqua il nome del fiume era diventato il suo: con un misto di rispetto e ammirazione amici, rivali e conoscenti da lì in poi lo avrebbero chiamato "Tevere". Ma gli anni sono passati, e a cinquanta ormai compiuti, Tevere è appena uscito di galera e gli toccano insostenibili lavori socialmente utili. Finché una sera non riceve la visita di Monya, sua figlia: il tempo di rifiutare la sua amatriciana perché intanto è diventata vegana e gli annuncia solenne: "Sono incinta". Ma lei e Mattia, il suo fidanzato, sono ancora all'università. Hanno bisogno di un aiuto economico. Dopo tutti i pasticci della sua vita, è ora che suo padre faccia qualcosa per lei. A Tevere non resta che prometterglielo: ci penserà lui. Dopo la promessa però sorge il problema: che fare? La soluzione è una sola, rimettere in piedi l'antica banda. Comincia così il giro di reclutamento, partendo dai due amici più antichi e fidati: Peppe Loria detto "il Fachiro", ...
Quaranta racconti, brevi storie di fantasia che fanno viaggiare tra personaggi e situazioni diversi fra loro, ma accomunati da tre cose fondamentali: l’ironia, la pazzia e la felicità.
Miles Halter è affascinato dalle ultime parole di personaggi famosi ed è stanco della sua vita a casa. Parte quindi in collegio per cercare il suo "Grande Forse", come ebbe a dire il poeta François Rabelais in punto di morte. Alla scuola di Culver Creek lo aspetta, tra gli altri, Alaska Young. Intelligente, spiritosa, svitata e molto sexy, trascinerà Miles nel labirinto della sua complicata esistenza, catapultandolo nel mondo dei Grande Forse. Un esordio che in pochissimi anni è diventato un classico della narrativa per ragazzi (e non solo), arricchito di contenuti speciali in occasione del decimo anniversario della sua pubblicazione.
Il Trinity College è un istituto cattolico per la middle class: divisa, disciplina e tradizioni. Tra queste, vendere scatole di cioccolatini per beneficienza. Jerry, il nuovo arrivato, osa dire no, ma la banda dei Vigilanti, ragazzi dominanti, non accetta il suo rifiuto e tra i banchi di scuola si scatena la violenza.
Miles Halter è affascinato dalle ultime parole di personaggi famosi, e stanco della sua vita a casa. Parte quindi in collegio per cercare il suo "Grande Forse", come ebbe a dire il poeta François Rabelais in punto di morte. Alla scuola di Culver Creek lo aspetta, tra gli altri, Alaska Young. Intelligente, spiritosa, svitata e molto sexy, trascinerà Miles nel labirinto della sua complicata esistenza, catapultandolo nel mondo dei Grande Forse. Cercando Alaska narra in modo magnifico l'impatto travolgente che una vita puШ avere su un'altra. Un classico moderno che ha segnato l'esordio di John Green. CONTENUTI EXTRA: Introduzione di John Green Domande e risposte: John Green risponde alle più frequenti domande poste dai lettori Scene eliminate dal manoscritto originario
L’eterno canto dell’estate è un romanzo in versi liberi composto in ventuno capitoli chiamati canti in virtù del fatto che il narrare si svolge principalmente in versi . Romanzo con dialoghi surreali ed espressionisti assai originali per contenuti e forma di linguaggio , dove emerge la figura di un moderno Pulcinella eroe contemporaneo tormentato dalle sue passioni , dal sesso in generale , dal bisogno d’evadere dalla grigia realtà in cui vive, insieme a sua moglie Milly ed il figlio Tommasino ,spina del suo costato . Un Pulcinella emigrato dapprima in America, poi ritornato nella sua città natale con Milly là conosciuta con la promessa di vivere un amore appagante il suo animo tormentato. Ritornato in Napoli va a vivere in un basso ed apre una sua bottega tra intrigati vicoli sempre più luogo di malessere, covo di spacciatori e delinquenti d’ogni genere. L’eterno canto dell’estate è anche un lungo viaggio in una estate in cui l’amore ti conduce lontano nel libero immaginare nel senso dell’essere soli nel sibillino verseggiare , nella lasciva libertà espressiva che esalta il nostro vivere per mondi sovrumani con canti in riva al mare dove la giovanile...
Le vicende delle famiglie genovesi Risso e Manzi dall'inizio degli anni '50 ai giorni nostri. Attraverso le generazioni e gli avvenimenti collettivi. I giovani, gli anziani e le diverse prospettive di vita. L'affacciarsi alla ribalta e il passare in secondo piano... La vita ci mette sempre tutto davanti. Basta rievocarlo. La storia di una famiglia non altro che una lunga rievocazione. Simile a quella di tante altre confluite, nel tempo, nel gorgo inarrestabile delle piccole storie che fanno la Storia, quella importante, quella dell'Umanit DEGREE
Red in Italy. Il libro sull’Italia che nessun viaggiatore scriverà mai. Il Made in Italy è uno dei marchi più famosi al mondo. Questo vuol dire che là fuori è pieno di gente che sta comprando italiano, che ha incluso l’Italia nella lista dei Paesi da visitare prima di morire e che magari accarezza l’idea di trasferirsi a vivere nel Bel Paese. Red in Italy è un libro di viaggio anomalo che si rivolge direttamente al consumatore straniero, chiarendo aspetti che anche noi italiani conosciamo poco. Cucina, turismo e arte sono alcuni dei settori presi in esame: in ogni capitolo stereotipi e miti sono vivisezionati, nel tentativo di capire cosa ci sia di vero in essi. Che tu sia un patriota o un acerrimo nemico dei costumi nostrani, Red in Italy cambierà il tuo punto di vista sull’Italia. Per intrattenere il lettore il libro è disseminato di QR code che rimandano a una canzone, un video o un sito web e che permettono di approfondire i temi trattati. Red in Italy rappresenta il primo passo verso un nuovo modo di concepire i libri di viaggio.
Un fotoreporter è chiamato a risollevare le sorti di una prestigiosa casa editrice. Il suo modo di catturare le immagini ruota attorno al concetto del come relazionarsi con ciò che ci circonda. Il luogo deputato per la sua mission è una spiaggia della Sicilia orientale. Un luogo quasi inaccessibile, un'oasi protetta, che regala al protagonista gli elementi primari per viaggiare in mondi paralleli, fonte di ispirazione e di sollecitazioni del suo essere artista. Una storia che si sviluppa durante l'intero arco della giornata dove il trascorrere del tempo, “sotto l'ombrellone”, porta il protagonista a modificare sistematicamente il suo punto di vista percependo di volta in volta situazioni diverse nelle quali si trova coinvolto. Lo scandire delle ore, come metronomo del tutto naturale, evidenzia le magiche sensazioni e le forti emozioni che egli stesso fissa attraverso gli scatti della sua inseparabile macchina fotografica. Un racconto che fa riaffiorare stati d'animo, umori e sentimenti di chi, seppur solo per un attimo, si lascia trasportare al di fuori della sua timeline
La storia di Cecilia è la storia di una donna alla ricerca di sé, che ripercorre le tappe della sua esistenza, passata e presente, dando voce a tutto ciò che voce non aveva mai avuto. Attraverso l'incontro fatidico con un uomo molto particolare, Cecilia scopre per la prima volta di poter ascoltare il suo dolore, la sua angoscia, la sua fatica e di potersi riappropriare del diritto di esistere. Di poter, d'un tratto, abbandonare la maschera e far scorrere su una tastiera lettere che una accanto all'altra formano le parole della sua vita. Parole, mai dette nemmeno a se stessa, tenute chiuse, nascoste, sigillate in fondo ai cassetti della sua anima. Parole che raccontano di una bambina il cui compito principale era quello di non disturbare e di tenere per mano il filo rosso che legava tutti i membri della sua famiglia. Di una ragazza allegra, forte, capace di far ridere e consolare tutti, fuorché se stessa. Della ricerca di un padre, irraggiungibile e lontano, che tiene dentro gli occhi tutto ciò che non sa dire. E così, l'assenza e il vuoto di quel padre così amato rompe gli argini e diventa lo spartiacque tra la negazione e l'esondazione di un fiume in piena che la travolge...
Hai presente quando la radio passa la canzone che ascoltavi sempre alle superiori, e ti immaginavi nel futuro, libero e felice di fare quel che volevi... be', se a sentirla il cuore ti si stringe e alla fine devi cambiare stazione, vuol dire che in quel futuro qualcosa non è andato come sognavi. Così è per Fabio, che ha ventiquattro anni e studia giurisprudenza. La materia non lo entusiasma per niente, ma una serie di circostanze lo ha condotto lì, e lui non ha avuto la forza di opporsi. Perciò procede stancamente, fin quando - siamo nel 1998 - per evitare il servizio militare obbligatorio viene spedito in un ospizio per preti in cima ai monti. Qua il direttore è un ex missionario ottantenne ruvido e lunatico, che non esce dalla sua stanza perché non gli interessa più nulla, e tratta male tutti tranne Gina, una ragazza che si crede una gallina. Diversi come sono, qualcosa in comune Fabio e Don Basagni ce l'hanno: la passione per il ciclismo. Così iniziano a guardare insieme il Giro d'Italia, e trovano in Marco Pantani l'incarnazione di un sogno. Un uomo coraggioso, tormentato e solo, che si confronta con campioni colossali che hanno il loro punto di forza nella prudenza e ...
La complessità dei testi teatrali di Vincenzo Ziccarelli fa il pari con la complessità delle relazioni che essi hanno instaurato e continuano a instaurare tanto con i fenomeni teatrali nati e sviluppatisi negli ultimi quarant’anni, quanto con le tensioni vibranti all’interno della società e del dibattito pubblico. Ziccarelli ha creato un modello drammaturgico in grado di dialogare impetuosamente e ad ampio raggio con la realtà del suo tempo. La Calabria evocata nei suoi testi non rappresenta esclusivamente la matrice della sua ispirazione, ma anche una sorta di lente attraverso cui l’autore tenta di studiare il mondo e le relazioni tra gli uomini, anche al di là dei confini della sua «piccola patria». L’opera di Ziccarelli è infatti un ricco mosaico pluri-tematico e pluri-stilistico, in cui il territorio d’origine si presenta come condizione spirituale e memoria, tese alla ricerca di una parola poetica universale in grado di esprimerle. Attraverso questa universalità, l’autore ha coltivato la sua non del tutto celata ambizione di essere considerato un classico. Diffondere il teatro di Ziccarelli significa essenzialmente dotare il pubblico e la critica di uno...
19 aprile 1972: l’ex colonnello delle SS Herbert Kappler, detenuto all’ergastolo nel carcere militare di Gaeta, sposa Annelise Wenger, un’infermiera conosciuta circa sei anni prima. Il matrimonio rinfocola la polemica sul regime carcerario riservato al prigioniero, secondo alcuni troppo blando. C’è chi ne attribuisce la responsabilità al Vaticano e c’è chi se la prende con il governo italiano. Di certo, neppure i terribili fatti di cronaca di quei giorni sopisce la diatriba e Fräu Kappler, che da tempo soggiorna varie settimane all’anno in albergo a Gaeta, riceve gravi intimidazioni telefoniche e per posta. Lei, evidentemente abituata al biasimo per la sua scelta coniugale, mostra più fastidio che timore per le reiterate minacce almeno fino alla notte in cui una sua giovane connazionale, la bella e disinibita Sabine Werner, anche lei ospite dell’hotel, viene brutalmente ammazzata durante un misterioso black-out telefonico. A indagare sul caso non troppo ufficialmente tocca ancora una volta al commissario Soccodato, convinto a tradire la riviera romagnola per Gaeta dal cugino, vicedirettore dei Servizi segreti inviato col compito di vigilare in incognito...
Protagonista de Le due città è Emilio Viotti, personaggio dai tratti fortemente autobiografici, nato e cresciuto a Torino in un clima di conformismo borghese, ipocrita e classista, e finito a dannarsi l'anima e perdere la vita a Roma, la città della seduzione e della tentazione.
Ieri una bambina faceva i compiti sul tavolo della cucina mentre il fuoco dei fornelli trasformava ingredienti semplici in cibo superbo. Ieri quattro bambini, Rosario, Anna, Catena e Giuseppe, osservavano quasi inconsapevoli la mamma mentre compiva magie per far quadrare i conti, e ridevano insieme a un papà che al ritorno dal lavoro aveva voglia di scherzare con loro. Oggi Catena racconta quegli anni, in cui a vincere è sempre stata la serenità unita alla forza di credere nel futuro: perché la vera ricchezza della sua famiglia era racchiusa tutta nei piatti che sua madre Sara preparava ogni giorno, ispirandosi unicamente alla propria fantasia. Un libro intimo, commovente, ironico, un manuale di cucina atipico e per questo autentico, che porta con sé i sapori e gli odori di una famiglia vera. Una come tante.
"Racconti di famiglia - Una generazione fortunata" è un romanzo autobiografico nel quale la protagonista ripercorre le sue vicende personali ed anche, parallelamente, i principali avvenimenti nazionali ed internazionali e le innovazioni che hanno caratterizzato il ventesimo secolo modificando radicalmente il modo di vivere, di pensare e di interagire di ognuno di noi. Questo viaggio inizia ai primi del Novecento catapultando il lettore in una società contadina, patriarcale e poverissima poi, decennio dopo decennio, lo porta fino all'inizio del nuovo millennio...Ogni periodo è legato indissolubilmente a fenomeni di costume, personaggi, spettacoli televisivi, canzoni, films,… passati alla storia e divenuti parte integrante dei nostri ricordi. Un vero tuffo nel passato, quasi un bilancio, per capire chi eravamo ma soprattutto per farci riflettere e proiettarci verso un futuro migliore perché come dice l'autrice: «La speranza di un futuro migliore c'è. Voi giovani dovete crederci veramente e ricordare sempre che l'Umanità sembra una entità astratta ma, invece, è costituita dai vari popoli, i popoli dalle famiglie, le famiglie dai singoli individui... Ognuno di noi è...
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