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Critica del testo (2013) Vol. 16/3

Critica del testo (2013) Vol. 16/3

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 397

Premessa (p. vii) Problematiche Roberto Antonelli, Il Decameron oggi (p. 3) Charmaine Lee, La cultura a Napoli al tempo di Boccaccio (p. 15) Boccaccio in biblioteca Marco Cursi, Boccaccio architetto e artefice di libri: i manoscritti danteschi e petrarcheschi (p. 35) Carlo Pulsoni, Rassettare il rassettato: le avventure di un postillato del Decameron di Salviati (1582) (p. 63) Boccaccio e i suoi modelli Paolo Cherchi, Gli “inventori delle cose” nelle Genealogie di Boccaccio (p. 85) Roberto Mercuri, Il Proemio del Decameron (p. 119) Filippo Petricca, Ghismonda e Beatrice. Il cuore mangiato e l’idea dell’amore tra Boccaccio e la Vita Nuova (p. 131) Roberto Rea, Dante «passionato» secondo Boccaccio (p. 163) Ilaria Tufano, Boccaccio e la letteratura religiosa: la Prima e la Seconda Giornata del Decameron (p. 185) Letture Valentina Atturo, Passione negata, redenta, riscritta. Boccaccio e le emozioni di Didone (p. 211) Alfonso D’Agostino, Da cappa a cappa. L’autodistruzione di frate Alberto (Decameron, IV 2) (p. 241) Roberta Morosini, «Quell’antica pazzia» di Alessandro e i «passaggi» di Olimpiade. Dal De casibus e De mulieribus alle Genealogie (p. 273) Marco...

Il trovatore Elias de Barjols

Il trovatore Elias de Barjols

Autore: Giorgio Barachini

Numero di pagine: 562

L’edizione di Elias de Barjols, trovatore attivo nella contea di Provenza dagli anni Dieci agli anni Trenta della prima metà del secolo XIII, propone al lettore un nuovo testo critico dei suoi componimenti, accompagnato dalle traduzioni e corredato delle opportune note esplicative. Accanto al primario lavoro ecdotico, essa ridefinisce le coordinate biografiche e artistiche dell’autore e delinea gli aspetti principali della sua tradizione manoscritta.

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Avviamento alla filologia provenzaleConstanzo Di Girolamo [e] Charmaine Lee

Autore: Constanzo Di Girolamo

Numero di pagine: 271
La Virago Evirata

La Virago Evirata

Autore: Serena Lunardi

Numero di pagine: 398

LA DAME ESCOILLEE (NRCF,83) La Dame escoillee è un fabliau anonimo composto nel Nord della Francia intorno alla metà del Duecento: l’autore offre una versione per molti aspetti originale della celeberrima “Bisbetica domata”, un nucleo narrativo assai prolifico nella letteratura e nel folclore, dal quale trae spunto anche la nota commedia di William Shakespeare, The Taming of the Shrew. Il racconto antico-francese è per molti versi affine a un coevo Schwankmäre medio-alto tedesco, la Vrouwen Zuht di Sibote: entrambi gli autori tendono ad accentuare la valenza esemplare della vicenda narrata e ad attenuarne i risvolti comici, attuando trasformazioni profonde rispetto al nucleo narrativo di partenza. La rielaborazione in chiave misogina e moraleggiante proposta dai due racconti raggiunge il culmine nell’episodio conclusivo, tutto giocato sull’ambiguo confine tra violenza e ruse, scherzo e verità, realtà e finzione: se le altre ricorrenze del motivo tendono a fare della megera una figura essenzialmente comica ed esaltano perciò gli aspetti buffi e farseschi del nucleo narrativo di partenza, i due testi medievali si chiudono invece sulla terribile e brutale punizione...

XIV Congresso Internationale di Linguistica e Filologia Romanza

XIV Congresso Internationale di Linguistica e Filologia Romanza

Autore: Alberto Varvaro

Numero di pagine: 3281

These acts of the 1974 Congresso Internazionale di Linguistica e Filologia Romanza (Naples) were co-published by John Benjamins Publishing Company and Gaetano Macchiaroli. The five volumes are subdivided into sections by linguistic sub-fields. Vol. 1 contains the plenary papers and papers from the round tables. Volume 2 contains sections on I. General problems, II. Geographical linguistics and sociolinguistics, and III. Languages in contact. Volume 3 contains section IV. Grammar, subdivided into Phonology and phonetics, Morphology, and Syntax. Volume 4 contains sections V. Lexicology, VI. Semantics, and VII. Texts and languages. Volume 5 continues section VII. Texts and languages, and further includes sections VIII. Problems of philology, and IX. History of Romance Philology. The papers are written in Italian, French, and Spanish.

I romanzi arturiani in Italia

I romanzi arturiani in Italia

Autore: Ilaria Molteni

Numero di pagine: 445

Tra la seconda metà del Duecento e la fine del Trecento, la diffusione dei romanzi arturiani nella penisola italiana dà vita a un fenomeno culturale di lunga durata e dalle molteplici sfaccettature. Le storie della Tavola Rotonda catturano l’interesse di categorie di pubblico disparate, dai lettori delle Repubbliche marinare toscane e liguri ai sovrani angioini, fino agli esponenti dei regimi signorili, che ne fanno l’oggetto di trascrizioni, traduzioni, compilazioni, elaborazioni originali. In Italia, il nutrito numero di manoscritti arturiani copiati e miniati e la varietà di soluzioni testuali e figurative adottate dai vari codici testimoniano quanto il fenomeno sia stato vivace e trasversale. Questo libro, tramite lo studio dell’interazione tra contenuti testuali, corredi illustrativi e dinamiche di ricezione, mette in luce il ruolo centrale del mito arturiano e delle sue tante “appropriazioni” nei processi di costruzione identitaria e nelle politiche culturali dell’Italia dei comuni e delle corti.

Decameron

Decameron

Autore: Giovanni Boccaccio

Numero di pagine: 1835

È il 1348: mentre la peste infuria a Firenze, dieci giovani si rifugiano in campagna e per passare piacevolmente il tempo si raccontano per dieci giornate una novella ciascuno. Questa la nota "cornice" che racchiude la più celebre raccolta di novelle della letteratura europea: un capolavoro che ancora affascina per la pluralità dei toni, per la capacità di dipingere l'infinita varietà della vita. Per i settecento anni dalla nascita di Boccaccio, i massimi esperti italiani della sua opera danno vita a un'edizione innovativa, fondante di una nuova tradizione interpretativa, in cui il massimo rigore filologico è associato a una inedita apertura verso i lettori d'oggi. Il nuovo testo critico stabilito da Maurizio Fiorilla è preceduto dalla rigorosa e appassionata introduzione di Amedeo Quondam, cui si deve anche il ricchissimo apparato di note; le introduzioni alle singole giornate di Giancarlo Alfano approfondiscono i rapporti che legano tra loro le novelle.

Critica del testo (2020) Vol. 23/3

Critica del testo (2020) Vol. 23/3

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 385

Premessa di Paolo Maninchedda Paolo Maninchedda, Lo statuto metodologico di una filologia della contemporaneità Roberto Antonelli, La filologia nel vortice della contemporaneità Antonio Pioletti, La “pienezza del tempo” nella filologia della contemporaneità. Sette tesi su ricerca e formazione oggi Luciano Formisano, Filologia e contenuto degli enunciati Giuseppe Noto, Filologia e sistema formativo nella contemporaneità Stefano Rapisarda, “Declararsi” o perire. Appunti per una filologia della contemporaneità Riccardo Viel, Filologia come spazio del lógos Arianna Punzi, Il ruolo delle “emozioni” nella formazione del filologo Massimo Bonafin, Oltre la filologia e la critica del particolare e dell’universale Patrizia Serra, Etica e estetica medievale vs. contemporaneità: tentativi di dialogo Maurizio Virdis, Medioevo e contemporaneità. Metodo/metodi, consapevolezza e coscienza del filologo Gaetano Lalomia, Quali sono i testi “propri” della filologia? Maria Serena Sapegno, Oltre Auerbach: la questione del Soggetto nella critica della contemporaneità Sara De Simone, L’eroe medievale nel romanzo modernista: permanenze, discontinuità e nuovi respiri Roberto...

Moralitas Sancti Heustacii

Moralitas Sancti Heustacii

Autore: Giuseppe Marrani

Numero di pagine: 356

La Moralitas Sancti Heustacii è esponente tra i più autorevoli del corpus dei Misteri alpini, pregevole repertorio di otto testi drammatici provenzali tardo-medievali redatti e successivamente messi in scena in alcuni villaggi nei dintorni di Briançon in una forbice cronologica assai ristretta (tra la fine del Quattrocento e l’inizio del secolo successivo) e in un’area sorprendentemente circoscritta. L’edizione critica che qui si presenta si fonda su «un ritorno al testo nella prospettiva di una nuova e rigorosa trascrizione, maggiormente attenta alla fenomenologia grafica del copista, integrata da indagini particolareggiate volte ad accertare, con piglio scientifico, veste linguistica, connotati metrico-stilistici [e] modelli di riferimento», e acquisisce un particolare rilievo soprattutto se raffrontata alla recente ristampa anastatica (Kessinger Publishing, 2010) della prima e, fino a ora, unica edizione della sacra rappresentazione (1883).

Scène, évolution, sort de la langue et de la littérature d’oc

Scène, évolution, sort de la langue et de la littérature d’oc

Autore: Rossana Castano , Saverio Guida , Fortunata Latella

Numero di pagine: 1407

Carlos Alvar, Reyes trovadores (p. 15-24). -Gemma Avenoza, Poetas catalanes del XV y trovadores. Pere Torroella y el Perilhos tractat (p. 25-40). -Pietro G. Beltrami, Per una rilettura di Deiostals breus jorns els loncs sers (p. 41-70). -Roberto Benedetti, Un terzo foglio del canzoniere provenzale A’ (p. 71-98). -Maria Pia Betti, Propaggini provenzali alla corte di Alfonso X di Castiglia: suggestioni metriche (p. 99-108). -Eduardo Blasco Ferrer, La désinence de la 3p. du présent de l’indicatif en occitan médiéval (estai, fai, plai, vei). Étude typologique, textuelle et étymologique (p. 109-132). -Luciana Borghi Cedrini, Nuove indagini sulla antica letteratura valdese (p. 133-141). -Michel-André Bossy, Les Capétiens épiés par Guiraut Riquier (p. 143-155). -William E. Burgwinkle, Raimbaut de Vaqueiras et les rites de l’identité (p. 157-165). -Danielle Buschinger, Les troubadours et l’Allemagne à la fin du Moyen Age. Un exemple: la légende du «cour mangé» de Guilhem de Cabestanh à Boccace et Hans Sachs (p. 167-177). -Miriam Cabré, Mors et vita in manibus linguae: la metafora della lingua nei trovatori (p. 179-199). -Francesco Carapezza, Per...

Concupiscenza libraria

Concupiscenza libraria

Autore: Giorgio Manganelli

Numero di pagine: 454

Lettore accanito e onnivoro, Manganelli comincia assai presto a scrivere di libri, nel 1946, e nel giro di qualche anno la recensione si trasforma nelle sue mani in un vero e proprio genere letterario che esige uno scrittore, capace non tanto di giudizio – compito «da professore o da irto pedagogo» – quanto di un «gesto critico, esatto, lucido, veloce e non precipitoso, felicemente prensile». I presupposti di tale nuovo genere li ritroveremo tutti in questa raccolta, dove Manganelli rivela una prodigiosa capacità di aprire i suoi pezzi con un ‘presentimento di racconto’ («Se sono in preda ad un rissoso malumore, tre pagine di Singer mi “stigrano”, come si dice in certi dialetti emiliani»); di cogliere le peculiarità di un autore come si infilza una farfalla in una bacheca (L’«Iguana» è un libro che «sembra non avere autore, ma solo essere un perfetto “apporto”, come dicono gli spiritisti»); di dare sfogo a una «concupiscenza libraria» che lo trascina da Omero a Chaucer, all’amato Seicento, a Vincenzo Monti, Keats, Ivy Compton-Burnett sino a Oliver Sacks e Anna Maria Ortese; di brandire irresistibilmente ironia e sarcasmo («Stretto nella teca dei ...

Il testo e l'opera. Studi in onore di Franco Brioschi.

Il testo e l'opera. Studi in onore di Franco Brioschi.

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 610

Il volume che presentiamo raccoglie i lavori scritti da amici e allievi di Franco Brioschi che hanno voluto ricordarlo a dieci anni dalla sua prematura scomparsa. La ricca varietà di problemi, autori e testi dispiegata nei saggi qui proposti trova nella persona di Brioschi un centro unificante: questi studi testimoniano di molteplici percorsi teorici e pratiche critiche che rendono onore all’ampio orizzonte attraversato dalla sua riflessione sulla letteratura, dal suo insegnamento universitario, dalla sua personalità intellettuale, e ne riconoscono l’imprescindibile lascito. La prima parte del libro, intitolata Teoria, filologia, filosofia, presenta lavori più inclini alla riflessione di taglio sincronico; la seconda, intitolata Autori, generi, contesti, è a sua volta organizzata da un criterio diacronico. Naturalmente è difficile stabilire confini netti tra i diversi ambiti, proprio perché il campo è quello eterogeneo, multiplo e dialogicamente polifonico della letteratura, della critica e della teoria. (Dall’introduzione)

La grande bellezza dell'italiano

La grande bellezza dell'italiano

Autore: Giuseppe Patota

Numero di pagine: 384

Bellezza e utilità. Cosa si può chiedere di più a una lingua? Le opere d'arte, che siano fatte di linee e di colori o che siano fatte d'inchiostro e di parole, devono produrre bellezza. Di qui il titolo La grande bellezza dell'italiano, di qui l'organizzazione del libro in sale, come accade nelle mostre e nei musei. In ciascuna è esposto il magnifico italiano di Pietro Bembo, Ludovico Ariosto e Niccolò Machiavelli. Ascoltando il suono delle loro parole, che echeggia da una parete all'altra, rincorrendo il ritmo dei loro versi, che scivola sul marmo dei pavimenti, ammirando la forma delle loro frasi, che adorna volte, colonne e soffitti, compiamo un atto d'amore per la nostra lingua. E lanciamo al tempo stesso un atto di accusa nei confronti di chi la sta progressivamente trasformando in una lingua violenta, rozza, insultante. In una parola: brutta.

La meccanica dell’errore

La meccanica dell’errore

Autore: Giulia Lanciani

Numero di pagine: 181

«In effetti, mi sembra più vantaggioso – prima di effettuare qualsiasi intervento su un testo medievale – cercare di capire la meccanica dell’errore, il perché quel segmento si è trasformato in un locus criticus, sforzarsi di ricostruire le condizioni contestuali che hanno indotto il copista all’equivoco». Con questo spirito Giulia Lanciani, consapevole dei danni che il tempo, la precarietà dei materiali, l’incuria degli uomini e il mutare delle mode e dei gusti provocano alle opere letterarie, esplora la letteratura medievale galega e portoghese, proponendone un’interpretazione ampia e raffinata che dalle prime manifestazioni della produzione trobadorica si estende sino alle propaggini cinquecentesche di una tradizione ancora ricca e fertile.

Riccardo cuor di leone

Riccardo cuor di leone

Autore: Roberto Romano

Numero di pagine: 168

Nell’immaginario collettivo, dentro e fuori della Gran Bretagna, Riccardo I «Cuor di Leone» è assurto a simbolo dello chevalier sans peur et sans reproche. Fu uno dei più grandi condottieri inglesi, un soldato di altissimo valore e di ineguagliabile ardimento; sempre fra i primi, con l’esempio trascinava i suoi uomini a nuovi atti di eroismo. Quest’immagine stereotipata, veicolata dalle ballate anglo-sassoni, ha trovato la sua più compiuta sublimazione letteraria nell’Ivanhoe di sir Walter Scott, ma l’indagine storiografica ha, da tempo, di molto sfrondato tali romanticherie. In questo libro si viene a dimostrare che, nei fatti, Riccardo dovette indossare una «maschera» – che egli stesso si impose, data la sua personale posizione – del re cristiano, generoso, benefattore, mistico soldato della Crociata, sotto la quale stava il «volto» autentico di un normanno, crudele, selvaggio, sanguinario, volubile, avido di ricchezze. Le sue azioni, nel bene e nel male, risentono del contrasto fra essere e apparire, fra il suo status di re e i suoi impulsi celati. Talora prevaleva la maschera, talora il volto: donde l’evidente contraddittorietà dei suoi comportamenti.

Retorica del trobar

Retorica del trobar

Autore: Oriana Scarpati

Numero di pagine: 481

La comparazione nella lirica trobadorica assolve al compito delicato di stabilire un legame tra l’io e il mondo, tra la condizione interiore del soggetto lirico e le immagini tratte dalla realtà quotidiana, dalla letteratura e dal folklore; è quindi unione dell’interiorità con l’esteriorità, reale o immaginifica che sia, ma è anche un efficace strumento per l’elogio, per l’invettiva, per la descrizione, per lo scherzo. Cardine della struttura argomentativa e, al contempo, dell’ornatus, le figure del simile trovano ampio impiego nella lirica in lingua d’oc, costituendo un precedente modellizzante per tutta la successiva poesia europea. Il volume offre uno studio d’insieme sul modus comparandi dei trovatori e propone un’analisi tipologica delle comparazioni, in relazione alle loro strutture formali e all’universo figurato cui attingono i poeti. Viene inoltre fornito un repertorio delle immagini e delle oltre milletrecento comparazioni impiegate dai trovatori.

Critica del testo (2002) Vol. 5/3

Critica del testo (2002) Vol. 5/3

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 317

Ricordo di Giorgio Brugnoli, di Fabrizio Beggiato (p. 639) Lavori in corso Giorgio Brugnoli, L’invidia di Pier della Vigna (p. 643-654) Alvise Andreose, La lingua del frammento VA del Milione (ms. 3999 della Biblioteca Casanatense di Roma). Studio linguistico (p. 655-668) Il testo ritrovato Eleonora Carinci, Una lettera autografa inedita di Moderata Fonte (al granduca di Toscana Francesco I) (p. 671-681) Giuseppe Tavani, L’intollerabile precarietà del testo (il testo ritrovato di Eça de Queiros) (p. 683-692) Recensioni Enrico Zimei, Carlo Pulsoni, Repertorio delle attribuzioni discordanti nella lirica trobadorica (p. 695-702). Corrado Bologna, Dante Alighieri, Rime, a cura di Domenico De Robertis (p. 703-720). Elisabetta Sarmati, Stefano Arata, Textos, géneros, temas. Investigaciones sobre el teatro del Siglo de Oro y su pervivencia, a cura di F. Antonucci (p. 721-732) Schedario romanzo Elenco dei periodici spogliati (p. 735) Linguistica (p. 737) Letterature (p. 761) Varia (p. 761), Storie letterarie e antologie (p. 800), Provenzale (p. 802), Francese (p. 823), Italiano (p. 849), Castigliano (p. 900), Catalano (p. 912), Portoghese (p. 915), Da Internet (p. 918). Riassunti - ...

Archeologia dei castelli nell'Europa angioina (secoli XIII-XV)

Archeologia dei castelli nell'Europa angioina (secoli XIII-XV)

Autore: Paolo Peduto , Alfredo Maria Santoro

Numero di pagine: 280

Il volume pubblica gli atti del convegno internazionale promosso dall’Università di Salerno su un tema che accomuna storici ed archeologi. Sono indagati gli insediamenti urbani e castrensi dei territori dell’Italia meridionale in cui si rinvengono cospicue fasi e reperti “angioini”, analizzando anche il tessuto economico-sociale e l’organizzazione dell’habitat, tra la fine del XIII e il XIV sec., quando si assiste ad uno dei momenti storici più importanti per l’investimento di energie economiche e sociali, sia nell’edificazione e l’ammodernamento delle strutture difensive, sia nell’organizzazione della produzione artigiana. Nel convegno sono state confrontate le esperienze degli studiosi dei secoli XIII e XIV in Italia meridionale e negli altri territori di influenza angioina. In particolare il volume si articola in quattro sezioni: Gli indicatori sociali: produzioni, tecnologie e consumo (dove vengono analizzate le produzioni degli insediamenti castrensi della Calabria, del castel Lagopesole [PZ] e del castello di Mercato San Severino); Sistemi difensivi e tecniche costruttive (vengono studiate le pratiche costruttive dei castelli nella Valle della Loira e...

Critica del testo (2015) Vol. 18/3

Critica del testo (2015) Vol. 18/3

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 423

Presentazione di Simone Marcenaro e Isabella Tomassetti Anomalie e trasmissione manoscritta Riccardo Viel, Interferenze linguistiche e trasmissione manoscritta: alcune note su Marcabru Giorgio Barachini, Tot franchamen, donna, venc denan vos (BdT 326.1): attribuzione ed edizione Fabrizio Costantini, Osservazioni sul corpus di Bernart de Ventadorn: anomalie macrotestuali, seriali e d’attribuzione Simone Marcenaro, Duplicazioni, doppie tradizioni e attribuzioni divergenti nella tradizione lirica galego-portoghese Maria Sofia Lannutti, Ancora sulle canzoni di Colin Muset: anomalie formali e tradizione manoscritta Sara Natale, Riflessioni in margine alla compilazione di TraLiRO. Sostanza e forma in alcune edizioni di testi italiani Isabella Proia, A proposito della koinè galego-castigliana. Alcune considerazioni sulla tradizione testuale dell’Arcediano de Toro Residui, tradizioni, canoni Armando Antonelli, Modalità eterodosse di trasmissione del testo romanzo tra Medioevo ed Età Moderna 157 Stefano Resconi, Tracce, ricontestualizzazioni, canali di trasmissione peculiari: percorsi tra le liriche oitaniche trascritte al di fuori dei canzonieri francesi Luca Barbieri, Thibaut le...

Nocera. Il castello dello Scisma d'Occidente. Evoluzione storica, architettonica e ambientale

Nocera. Il castello dello Scisma d'Occidente. Evoluzione storica, architettonica e ambientale

Autore: Rosa Fiorillo , Angela Corolla

Numero di pagine: 192

Teatro di importanti vicende storiche, come la prigionia di Elena degli Angeli e lo Scisma d’Occidente, il castello di Nocera raccoglie l’eredità dell’insediamento romano di Nuceria e prepara lo sviluppo della città moderna. Il volume illustra i risultati delle ricerche archeologiche svolte nel 2007 presso la collina di S. Andrea e sull’intero territorio nocerino, ricerche rese possibili attraverso una convenzione realizzata tra il Dipartimento di Latinità e Medioevo dell’Università di Salerno e il Parco Territoriale dell’Agro. Il rilievo planimetrico e l’analisi delle strutture murarie rese libere dalla vegetazione hanno portato all’individuazione delle numerose fasi architettoniche del complesso castrense che, attestato nelle fonti a partire dal 984, ha subito nel corso del tempo numerosi rimaneggiamenti che hanno fortemente alterato l’impianto originario. Lo studio si avvale del contributo di studiosi di diversa estrazione fornendo un quadro generale sulle trasformazioni storiche e ambientali del sito e si conclude con una esaustiva appendice bibliogra? ca realizzata e commentata dal suo autore.

Chrétien de Troyes et la tradition du roman arthurien en vers

Chrétien de Troyes et la tradition du roman arthurien en vers

Autore: Annie Combes

Numero di pagine: 353

Ce volume explore les différentes formes de réécriture dont a fait l'objet Chrétien de Troyes, abordant aussi bien le rôle des critiques que les modalités de la reprise. La gamme va des cas d'intertextualité stricte à l'interdiscursivité et l'interculturalité où affleurent l'histoire et le mythe.

Studi vari di lingua e letteratura italiana

Studi vari di lingua e letteratura italiana

Autore: Giuseppe Velli , Università di Milano. Dipartimento di filologia moderna

Numero di pagine: 902
L'ars nova italiana del trecento

L'ars nova italiana del trecento

Autore: Francesco Zimei , Centro di studi sull'ars nova italiana del Trecento (Certaldo, Italy)

Numero di pagine: 276

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