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Bobi Bazlen

Bobi Bazlen

Autore: Cristina Battocletti

Numero di pagine: 416

Bobi Bazlen (Trieste 1902 – Milano 1965) è stato uno dei protagonisti più influenti della cultura italiana del Novecento. Fondatore assieme a Luciano Foà di Adelphi, consulente di Einaudi e delle più importanti case editrici italiane, grazie a lui venne scoperto Italo Svevo e pubblicata la letteratura mitteleuropea fino ad allora sconosciuta, tra cui Franz Kafka e Robert Musil. Capace di leggere indifferentemente in tedesco, italiano, inglese e francese, indovinava il valore dei libri in base al fatto che avessero “il suono giusto”. Affascinato da oroscopi e mappe astrologiche, aveva una cultura vastissima che si spingeva fino all’antropologia e all’arte primitiva. Di madre ebrea e padre cristiano evangelico, da adulto abbracciò il taoismo e le filosofie orientali. Imprendibile, misterioso, bizzarro anche nel vestiario, è rimasto sempre nell’ombra. Chi era dunque Roberto, Bobi, Bazlen? Perché ha lasciato fantasmi irrisolti? Perché era amato da tanti, come la poetessa Amelia Rosselli, e avversato da altri, come il regista Pier Paolo Pasolini e lo scrittore Alberto Moravia? Una vita piena di passioni, sofferenze, amicizie profonde e frequentazioni di...

Bobi

Bobi

Autore: Roberto Calasso

Numero di pagine: 97

Di Roberto Bazlen, universalmente noto come «Bobi», non poco è stato scritto, ma il più rimane da dire e capire. Bazlen attraversò la prima parte del Novecento come un profilo di luce imprendibile. Nell’ultima fase della sua vita, fu l’ideatore di Adelphi, su cui riversò la sua sapienza, che non era solo quella – stupefacente – sui libri, ma investiva il tutto. L’idea e la fisionomia della casa editrice risalgono a lui. Quando Bazlen mi parlò per la prima volta di qualcosa che sarebbe stata Adelphi e non aveva ancora un nome mi disse: «Faremo solo i libri che ci piacciono molto». R. C.

ANNO 2021 LA SOCIETA' TERZA PARTE

ANNO 2021 LA SOCIETA' TERZA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

I quarantanove gradini

I quarantanove gradini

Autore: Roberto Calasso

Numero di pagine: 500

Nietzsche, Kraus, Robert Walser, Adorno, Bazlen, Céline, Benjamin, Freud, Benn, Brecht, Schreber, Wedekind, Bloy, Reich, Léautaud, Heidegger, Michelet, Stendhal, Marx, Weininger, Simone Weil, Stirner, Flaubert, Hofmannsthal: di loro – e di altri (tutti appartenenti a quell’età arcaica che fu chiamata «il moderno») – si parla in questo libro. Sono incontri che hanno lasciato traccia in saggi, indagini, articoli composti nel corso di più di vent’anni e qui presentati nell’ordine in cui sono stati scritti. Le connessioni sono molto fitte – e dovrebbero affiorare strada facendo. Così, se all’inizio incontriamo la tesi di Nietzsche su «come il “mondo vero” finì per diventare favola», alla fine le risponderà un saggio su quel «terrore delle favole» che sta sul fondo della disputa teologica di Platone contro Omero e ancora oggi opera fra le quinte della nostra mente. Come anche: percorre il libro da capo a fondo, ma già è accennato nel titolo, un simultaneo omaggio ai mani di Walter Benjamin e di Alfred Hitchcock.

Enrico Filippini a trent’anni dalla morte

Enrico Filippini a trent’anni dalla morte

Autore: Massimo Danzi , Marino Fuchs

Un’indagine a tutto campo sul lavoro culturale di Enrico Filippini (Cevio 1932 - Roma 1988), sullo sfondo di anni decisivi (1950-1990) per l’apertura dell’Italia a un orizzonte internazionale. I dodici contributi esplorano gli esordi di Filippini in Ticino; l’incontro a Milano con Antonio Banfi, Enzo Paci e la fenomenologia; il lavoro nell’editoria; la sua importante mediazione tra la cultura mitteleuropea e quella italiana, attraverso la traduzione di Husserl, Benjamin, Binswanger. Meno noti, e qui per la prima volta approfonditi, i rapporti con la Francia, la Spagna e l’America latina. Documenti e testimonianze inedite chiariscono l’attività letteraria di Filippini e il ruolo d’intermediario che ebbe tra l’editoria e la Neoavanguardia, importante per la fondazione del Gruppo 63. Emergono inoltre nuovi elementi sulla produzione giornalistica di Filippini a “la Repubblica”, articoli che, come pochi altri, hanno saputo raccontare la “cultura della crisi” e il “moderno”.

L'Italia di Adriano Olivetti

L'Italia di Adriano Olivetti

Autore: Alberto Saibene

Numero di pagine: 168

C’è stato un tempo in cui agli scrittori veniva offerto di diventare amministratori delegati di una multinazionale con decine di migliaia di lavoratori. C’è stato un tempo in cui in una cittadina all’imbocco della Valle d’Aosta un’azienda accoglieva giornalisti, poeti, architetti, psicologi e sociologi per immaginare e progettare una società diversa, migliore. Era l’Italia di Adriano Olivetti.

L'impronta dell'editore

L'impronta dell'editore

Autore: Roberto Calasso

Numero di pagine: 164

La vera storia dell'editoria è in larga parte orale – e tale sembra destinata a rimanere. Una teoria dell'arte editoriale non si è mai sviluppata – e forse è troppo tardi perché si sviluppi ora. Andando contro a questi dati di fatto, ho provato a mettere insieme due elementi: qualche passaggio nella storia di Adelphi, quale ho vissuto per cinquant'anni, e un profilo non di teoria dell'editoria, ma di ciò che una certa editoria potrebbe anche essere: una "forma", da studiare e da giudicare come si fa con un libro. Che, nel caso di Adelphi, avrebbe più di duemila capitoli. R.C.

Linus. Ottobre 2017

Linus. Ottobre 2017

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 116

EDITORIALINUS/Pietro Galeotti 4 COPERTINA Il tempo di Tomorrow intervista a Tom Tomorrow/Carlo Gubitosa 7 MAILINUS C’è posta per tutti /Fabio Deotto Rubrica delle lettere/Marina Terragni Posta indesiderata/Alberto Motta Cara Elsa, caro Adriano/Giulia Cavaliere 24 NON È SATIRA/UFFICIO LETTERE SMARRITE Cara terza classificata di Miss Italia /Valerio Lundini Egregio sig. Hitchcock/Nicole Balassone Peanuts, carteggio segreto/Federico Lai «Flai» «Pensionato, ti scrivo». Mittente: le Poste italiane/ Alessandro Antonelli 35 DON MILANI Oreste, Lorenzo e Saverio/Vanessa Roghi A Oreste del Buono/lettera di don Milani Gusti di classe/Ivan Carozzi 48 COMEDIANS Jerry Seinfeld/Giulio D’Antona 60 POLITICA Niente più sinistra dal 2018/Hamilton Santià 80 INTERVISTA Natalia vs lo Sgargabonzi/Lo Sgargabonzi 89 INTERVISTA Il Phil dei ricordi/Intervista a Tessa Dick di Ivan Carozzi FUMETTI 18 Peanuts/Charles M. Schulz 31 Gli scarabocchi/Maicol&Mirco 40 I sopravvissuti/Hurricane 47 This modern World/Tom Tomorrow 50 Doonesbury/Garry B. Trudeau 58 Papa Dictator/Michael Bayer 62 Wumo/Wulff & Morgenthaler 66 Dilbert/Scott Adams 82 Porn story/Ralf König 93 Perle ai porci/Stephan Pastis 98...

Farfalla di Dinard

Farfalla di Dinard

Autore: Eugenio Montale

Numero di pagine: 448

Con il passare dei decenni, Farfalla di Dinard (1956) sempre più consolida la sua natura di classico speciale per l'estro dei suoi brevi capitoli, in cui l'impareggiabile eleganza della scrittura, non lontana dall'idea del petit poème en prose, ci offre pagine che oltrepassano i normali confini di genere tra racconto, elzeviro e prosa poetica. Eugenio Montale, che aveva inizialmente destinato questi suoi testi alle pagine di un quotidiano, ci propone una formidabile e godibilissima serie di ambienti e personaggi, più o meno internazionali, tra i quali compare anche Clizia, figura chiave nei suoi versi. Come scrive nel suo importante saggio introduttivo Niccolò Scaffai, i movimenti interni di Farfalla di Dinard agiscono essenzialmente nell'incontro-scontro «tra la vivida presenza del ricordo privato e la sua marginalità rispetto allo sfondo storico, ai grandi eventi pur costantemente rievocati». Montale parte, in questo cammino, da episodi della sua infanzia e della sua giovinezza, tratteggiando poi, nella seconda sezione del libro, con essenzialità esemplare ravvivata da impeccabili battute di dialogo e momenti di raffinato humour, i brevi ritratti stilizzati di tipi...

Giacomo Debenedetti, interprete dell'invisibile

Giacomo Debenedetti, interprete dell'invisibile

Autore: Walter Pedullà

Numero di pagine: 288

In questa raccolta di scritti su Giacomo Debenedetti Walter Pedullà disegna con stile essenziale il ritratto del professore universitario attraverso un dialogo durato sedici anni, racconta con scrittura ad alto tasso metaforico la sua drammatica avventura intellettuale e analizza con una lettura originale e feconda saggi e lezioni nella cui energia di stile non si distingue l’attività critica da quella artistica. Se con geniali interpretazioni dei testi Debenedetti ha guidato il viaggio nell’inconscio che caratterizza la migliore poesia e narrativa contemporanea, Pedullà illumina il percorso segreto lungo il quale il maggiore critico letterario del Novecento insegue le tracce che conducono alle più probabili verità dell’arte con l’aiuto di quelle scienze fisiche e umane che sono impegnate a indagare nell’invisibile: la psicanalisi, la fisica dell’atomo, l’alienazione sociale, il linguaggio dell’espressionismo (nonché del surrealismo, come risulta da quel saggio postumo sulla comicità di Savinio che modifica e completa il profilo di Debenedetti). Il più penetrante lettore di Verga, Pascoli, D’Annunzio, Proust, Pirandello, Ungaretti, Svevo, Saba, Montale,...

La forma del passato

La forma del passato

Autore: Sabina Gola , Laura Rorato

Numero di pagine: 354

In periodi di transizione, quali la fine e l'inizio di un nuovo secolo, e in un contesto come quello dell'Unione Europea che porta inevitabilmente a riflettere sui concetti di nazionalità e cittadinanza o, più in generale, su tutte la questioni legate all'identità, il tema della memoria riveste una grande importanza. Attraverso un'analisi dettagliata di opere di autori, narratori e registi italiani degli ultimi vent'anni, gli autori dei saggi riuniti in questo volume intendono mettere in luce, da varie angolazioni, l'importanza della memoria e il ruolo fondamentale da essa svolto nel processo di acquisizione dell'identità individuale e collettiva, prendendo in esame specialmente la riscrittura dell'io e di eventi traumatici, la rappresentazione di avvenimenti storici e la raffigurazione, tra altre, della partecipazione femminile ad essi, la creazione dell'identità nazionale nel contesto contemporaneo e la ricostruzione del rapporto tra macrostoria e microstoria.

Quarantotti Gambini e il cinema

Quarantotti Gambini e il cinema

Autore: Luciano de Giusti

Numero di pagine: 124

Tra i testi letterari di cui il cinema si è nutrito figurano anche tre romanzi di Pier Antonio Quarantotti Gambini: L’onda dell’ incrociatore, La calda vita e La rosa rossa che hanno dato vita, rispettivamente, a Les Régates de San Francisco (1960) di Claude Autant-Lara, La calda vita (1964) di Florestano Vancini e La rosa rossa (1973) di Franco Giraldi. Nella pur vasta bibliografia sui rapporti tra cinema e letteratura queste trasposizioni non sono mai state adeguatamente esplorate. Eppure si tratta di momenti storiografici di grande interesse, in particolare se assunti come specifici casi di studio della controversa relazione tra le due forme di espressione. Cercando di vedere quanto la poetica dello scrittore filtri sullo schermo, l’analisi si allarga dal confronto testuale al quadro storico di riferimento. Ognuno di tali casi, benché unico, si offre come occasione per ripensare la complessa dinamica dell’adattamento cinematografico di opere letterarie.

La casa dalle finestre sempre accese

La casa dalle finestre sempre accese

Autore: Anna Folli

Numero di pagine: 272

A Torino, tra corso San Maurizio e il Lungo Po Cadorna, c’è un edificio color sabbia con le finestre che guardano il fiume e la collina: in questo palazzo sobrio, in un appartamento al secondo piano, vivono, «con il passo dell’illusione e con la generosità della speranza», Giacomo e Renata Debenedetti. Si sono incontrati una sera d’inverno del 1919, al Teatro Regio di Torino. Renata Orengo ha solo dodici anni quando il suo sguardo incrocia quello di Giacomo Debenedetti, di cui si innamora sin dal primo istante. Lei è una ragazza di buona famiglia, lui uno studente del politecnico dalla vivace intelligenza, le cui intime amicizie comprendono personaggi come Piero Gobetti, Mario Soldati, Umberto Saba e Eugenio Montale. Intellettuale ebreo perso nei suoi sogni, fondatore della rivista Primo Tempo, che in pochi mesi annovera tra i suoi collaboratori i futuri grandi nomi della letteratura italiana, per molto tempo Giacomo non si vede nei panni del critico letterario: vuole diventare uno scrittore, ma sarà solo dopo aver letto La Recherche di Proust che andrà incontro al suo destino. Il matrimonio con Renata si tiene il 4 dicembre 1930, in casa dei marchesi Orengo. Da quel...

Montale

Montale

Autore: Elio Gioanola

Questo non è un libro per specialisti, ma per i tanti appassionati della figura e dell’opera del massimo poeta del Novecento. Per questo presenta una sintesi totalizzante, che getta uno sguardo complessivo e unificante sui problemi biografico-espressivi montaliani. In genere la critica diffida altamente delle congiunzioni vita-opera, che invece sono la ragione stessa di questo lavoro, nella convinzione che il vissuto di un autore, cioè quanto del semplice accadere biografico è entrato nell’immaginario e nel fantasmatico, è determinante per cogliere le radici da cui si è nutrita l’opera. Il libro si apre con l'incontro dei due personaggi-simbolo del romanzo e della poesia italiana del secolo scorso, Svevo e Montale, il commerciante di vernici triestino che aveva scritto qualche capolavoro del tutto ignorato e il giovane aspirante poeta che ne aveva intuito la grandezza e per conto suo aveva già scritto la raccolta poetica destinata col tempo a diventare leggendaria, Ossi di seppia. Entrambi erano artisti «involontari», obbedienti solo a un demone che li spingeva irresistibilmente all’espressione. Entrambi rappresentavano a loro modo il profondo disagio...

Potresti anche dirmi grazie

Potresti anche dirmi grazie

Autore: Paolo Di Stefano

Numero di pagine: 402

Nelle officine di Mondadori e di Rizzoli, di Einaudi e di Bompiani, di Garzanti e di Feltrinelli, fino ai microlaboratori di e/o e di minimum fax. Quarant'anni di lavoro editoriale raccontati dalle voci dei protagonisti. Nel retrobottega dell'editoria troviamo i maggiori scrittori italiani e stranieri, più spesso al ristorante o in trattoria che in redazione, con le loro debolezze e le passioni, gli umori e i malumori. Leggere questa memoria orale della letteratura contemporanea è come trovarsi faccia a faccia con Oriana Fallaci che in cucina prepara un fritto di pesce, con Allen Ginsberg che si lancia su un piatto fumante di ravioli, con Sciascia che mette mano al portafogli prima di chiunque, con Simenon che aborre gli oggetti di colore verde, con Ellroy che in piena notte, a Milano, urla: «Sono il cane pazzo della letteratura!», con Kerouac sbronzo tra le braccia di mamma-Nanda (Pivano), con Terzani che saluta un amico per l'ultima volta. E poi: Moravia, Morante, Bufalino, Gadda, Calvino, Soldati, Kundera, Rushdie, Harris, Grisham, Eco, Biagi, Manganelli, Bunker, Tamaro, Allende, Tabucchi, Vázquez Montalbán, Doris Lessing, Arbasino, Tondelli, Ammaniti e tanti altri. Tutti ...

Addio a Roma

Addio a Roma

Autore: Sandra Petrignani

Numero di pagine: 288

Due poeti si scambiano versi di notte sul Tevere: sono Pier Paolo Pasolini e Sandro Penna. Una donna bellissima e coraggiosa, fra molti amori e lotte per il potere, si batte per imporre l’arte astratta: è Palma Bucarelli. Uno scrittore giovane e già carismatico fa la spola fra Torino e la capitale per amore: è Italo Calvino. Un artista prestigioso e chiacchierato conquista la città con una mostra sensazionale: è Picasso. Una scrittrice cerca casa nel centro di Roma bisticciando con il marito: è Natalia Ginzburg. Un giovane americano scribacchia pettegolezzi sui giornali per pagarsi la casa in via Margutta: è Truman Capote. Pittori leggendari si arrabbiano in continuazione con le generazioni piú giovani: sono Giorgio De Chirico e Renato Guttuso. Un marito e una moglie romanzieri litigano furiosamente in pubblico, ma forse si adorano: sono Elsa Morante e Alberto Moravia. Una grande poetessa austriaca e un importante autore svizzero si amano e si dicono addio in un Caffè di via del Babuino: sono Ingeborg Bachmann e Max Frisch. Un’icona della musica pop e un artista maledetto hanno un affair travolgente, ma lei lo lascia per tornare dal suo infedele innamorato: sono...

Traduzione e scrittura

Traduzione e scrittura

Autore: Johann Drumbl

Numero di pagine: 147

Frontespizio e Premessa – p. 7 - 1. Intertestualità e comprensione – p. 11 - 2. La cultura che unisce e che separa – p. 17 - 3. L’idea di traduzione in Benjamin – p. 29 - 4. Testo e contesto nel minnesang – p. 41 - 4.1. Ir sult sprechen willekomen (p. 41) – 4.2. Ich bin iemer ander (p. 53) – 4.3. Ir reinen wîp, ir werden man (p. 61) - 5. Due poesie di Goethe – p. 75 - 5.1. Parla Suleika (p. 75) – 5.2. Dornburg, September 1828 (p. 79) - 6. Un verso di Mörike – p. 83 - 7. Leggere Musil – p. 101 - 8. Lectio difficilior – p. 113 - 9. Il margine delle parole – p. 125 - 10. Viaggio, narrazione e forma – p. 131 - Riferimenti bibliografici – p. 145

Moderno Antimoderno

Moderno Antimoderno

Autore: Cesare De Michelis

Numero di pagine: 576

Fin dal titolo, l’opera saggistica più rilevante di Cesare De Michelis evoca la compresenza delle due anime del Novecento, «quell’intima contraddittorietà che non riusciamo a risolvere»: la corsa all’innovazione, da un lato, la resistenza antimoderna della letteratura, dall’altro. Questa ambivalenza è il filo rosso che il grande editore e docente di Letteratura italiana ha seguito per tutta la vita, mostrando come la sostanziale doppiezza del Novecento coinvolga e si specchi nei testi della letteratura, radendo al suolo distinzioni di genere e di stile. Il volume raccoglie scritti frutto di quarant’anni di ricerca, «tutti animati dal medesimo sforzo: penetrare il senso della scrittura e rivelare la relazione che essa intrattiene con l’universo dei valori perduti». I primi quattro saggi disegnano un profilo critico generale, che analizza il romanzo come genere della modernità e culmina nella critica al conformismo degli intellettuali, veri protagonisti del volume. Vi sono poi i ritratti degli scrittori che Cesare De Michelis ha seguito nel corso degli anni e sentito vicini, spesso per prossimità geografica – Stuparich, Berto, Tomizza, Camon, Magris – a cui...

Un uomo sottile

Un uomo sottile

Autore: Pierpaolo Vettori

«In inglese l’espressione vanish into thin air significa all’incirca sparire nel nulla...». Non poteva che iniziare con queste parole Un uomo sottile. Il protagonista di questo libro cerca un uomo che non ha mai visto e che da anni ormai è chiuso in un Istituto di cura di Venezia, colpito da una grave malattia degenerativa. Si tratta di un famoso scrittore, ridotto ormai a una vita assente, privo di memoria, dimentico di chi è stato e di cosa ha rappresentato. Il narratore lo cita solo con il suo acronimo, DDG, ma è evidente si tratti di Daniele Del Giudice: di lui ha letto tutto quello che ha scritto. E in una sorta di sfida impossibile con il destino prova a ritrovarlo, a dargli ancora consistenza, consapevolezza, andando a domandare ai personaggi letterari inventati dall’autore di Atlante Occidentale la storia di quell’uomo, quell’uomo che sembra sparito nel nulla. Ma il protagonista di Un uomo sottile non dialoga soltanto con i personaggi dei romanzi di DDG, racconta in parallelo anche una storia privata: quella della malattia e della guarigione di sua moglie, una malattia che potrebbe apparire simile a quella che ha colpito DDG. Alla fine il narratore decide di ...

Studi di letteratura italiana in onore di Francesco Mattesini

Studi di letteratura italiana in onore di Francesco Mattesini

Autore: Enrico Elli , Giuseppe Langella

Numero di pagine: 700

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