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Carmelo Bene: fonti della poetica

Autore: Leonardo Mancini

All’apice della sua multiforme carriera, estesa dal teatro alla letteratura, dalla radio al cinema e alla televisione, Carmelo Bene propose sulle scene italiane un genere ibrido che era stato senz’altro minore nella storia del teatro europeo, ma sempre presente e gravido di conseguenze per gli sviluppi delle arti della scena e della musica. La stagione dei melologhi fu, da un lato, frutto di intuizioni e di sensibilità condivise con alcuni protagonisti della scena musicale di quegli anni; dall’altro, fu l’esito di percorsi storici e di eredità culturali, oggetto di scavo in questo studio, che consentono di rintracciare alcune fonti inattese nella poetica dell’attore salentino. Il libro si conclude con una sezione dedicata alla rielaborazione da parte di Bene del Manfred di Byron-Schumann, esaminata attraverso l’ampio ventaglio degli strumenti dispiegati dall’attore per esaltare la presenza vocale e la forza espressiva del poema drammatico con musica.

Un Uomo Finito (Classic Reprint)

Autore: Giovanni Papini

Numero di pagine: 312

Excerpt from Un Uomo Finito No: io non ho mai conosciuto la fanciullezza. Non ricordo affatto d'essere stato bambino. Mi rivedo, sempre, selvatico e soprappensiero, appartato e silenzioso, senza un Sorriso, senza uno scoppio di franca gioia. Mi rivedo pallido e attonito conie nel mio primo ritratto. About the Publisher Forgotten Books publishes hundreds of thousands of rare and classic books. Find more at www.forgottenbooks.com This book is a reproduction of an important historical work. Forgotten Books uses state-of-the-art technology to digitally reconstruct the work, preserving the original format whilst repairing imperfections present in the aged copy. In rare cases, an imperfection in the original, such as a blemish or missing page, may be replicated in our edition. We do, however, repair the vast majority of imperfections successfully; any imperfections that remain are intentionally left to preserve the state of such historical works.

Alberto Martini (1931-1965)

Autore: Federica Nurchis

Numero di pagine: 455

Nei ruggenti anni Cinquanta, in pieno miracolo economico, quando i benefici indotti dal boom liberavano risorse in grado di affacciare alla cultura un nuovo, grande pubblico, Alberto Martini, appena laureatosi a Firenze con Roberto Longhi, si avviava al mestiere di storico dell’arte. Una disciplina che di lì a pochi anni il giovane avrebbe rivoluzionato, almeno dal punto di vista della ricezione divulgativa, entrando nelle case degli italiani grazie ai mitici «Maestri del Colore» Fabbri Editori, distribuiti in edicola a 350 lire a fascicolo, sessanta milioni venduti solo in Italia. Progetto che gli aveva permesso di girare il mondo e di accumulare una serie di contatti con direttori e funzionari di musei, in un raggio d’azione internazionale: strabilianti viaggi, su e giù da un aereo all’altro, per dirigere le campagne fotografiche, finalmente a colori, delle opere da riprodurre nella fortunata collana. Al grande cantiere divulgativo aveva affiancato rilevanti studi scientifici, dalle indagini sul Trecento riminese alla chiarificazione delle tappe nella carriera giovanile di Bartolomeo della Gatta. A Milano dal 1958, al fianco di Franco Russoli aveva conosciuto in Brera...

Se tornasse san Francesco

Autore: Carlo Bo

Numero di pagine: 64

Cosa faremmo, oggi, se Francesco d'Assisi bussasse alla nostra porta? Probabilmente non lo lasceremmo entrare, così come non capiremmo la sua scelta di seguire l'esempio di Cristo deviando dallo status quo, dall'accumulo del possesso, dalla protesta sterile. Il "no" che la nostra società oppone a san Francesco e a Gesù, mentre continua tuttavia a venerarne le immagini svuotate di significato, è il segno di una coscienza condivisa che inaridisce, di una mancanza di coraggio, anche solo per immaginare una realtà diversa. In queste pagine, scritte all'inizio degli anni Ottanta, la visione e l'attitudine di Bo rispetto al presente emergono nella loro interezza. C'è il critico militante, attento al valore della cultura come forza di cambiamento individuale e sociale, convinto che la letteratura debba essere "una guida e non un rifugio". E c'è il credente che avverte chiara la crisi della religione nel confronto con la modernità, ma non cessa di pensare che "il Cristianesimo è stato e resta la più bella delle tentazioni, la più pura idea dell'uomo, ciò che vorremmo attuare e non ci riesce perché ci manca l'obbedienza, l'amore per gli altri che annulla l'amore per noi...

Cos’è questo mio amore

Autore: Federico García Lorca

Numero di pagine: 96

«Il mio bacio era un melograno / profondo e aperto: / la tua bocca una rosa / di carta.» Federico García Lorca ha dedicato all’amore versi intensissimi e immortali che celebrano desiderio e attrazione in un vero e proprio trionfo dei sensi: nel profumo dei gigli, nella tinta accesa dei limoni, nel dolce canto di un usignolo, nella «farfalla» lieve di un bacio. Cos’è questo mio amore raccoglie i celebri Sonetti dell’amore oscuro, interamente dedicati alla passione omosessuale, insieme a un’ampia selezione di testi in cui risuona, struggente e inconfondibile, la voce di un grandissimo poeta del Novecento.

Critica della trasparenza

Autore: Riccardo Donati

Numero di pagine: 208

Ci sono miti culturali che consentono di riflettere sulla modernità a partire dalle sue radici, permettendo di indagarne gli sviluppi e le polarità fondamentali: tra questi, il mito della trasparenza che, nato in ambito architettonico con l’erezione del Crystal Palace di Londra nel 1851, da tempo non riguarda più soltanto la creazione di spazi caratterizzati da una totale reversibilità ottica di interno ed esterno, ma è ormai divenuto un concetto chiave del dibattito politico e sociale di tutto l’Occidente. Con un taglio agile ma teoricamente agguerrito e un linguaggio che unisce rigore e scorrevolezza, Riccardo Donati affronta qui le tappe evolutive di tale fenomeno, seguendone la progressiva trasformazione da sogno a incubo attraverso lo studio di quelle discipline che da sempre hanno il compito di forgiare e diffondere i miti: la letteratura e le arti della visione. Da T hackeray a Dumas, da Dostoevskij a Ruskin, passando per il Novecento modernista di Tzara, Breton, Scheerbart, Benjamin, Joyce, Palazzeschi, Bontempelli, Duchamp, Ejzenštejn, Zamjatin, fino ad autori del Dopoguerra e della contemporaneità (tra gli altri, Nabokov, Calvino, Rodari, Ballard, Romero), il...

Vittorio Sereni, un altro compleanno

Autore: Edoardo Esposito

Numero di pagine: 368

Preziosa testimonianza di quanto il lavoro poetico e l’impegno intellettuale di Vittorio Sereni abbiano segnato profondamente il percorso letterario del nostro Novecento, e di quanto siano tuttora capaci di promuovere adesioni non effimere e riflessioni non scontate, i saggi che costituiscono questo volume ne approfondiscono la conoscenza e ne rinnovano, nel centenario della nascita, la memoria.

Confini, identità, appartenenze

Autore: Angela Fabris , Ilvano Caliaro

Numero di pagine: 308

I saggi raccolti in questo volume affrontano il complesso e dinamico rapporto tra l’identità e il confine in autori che appartengono a territori che, in seguito alla dissoluzione dell’Impero asburgico e alla seconda guerra mondiale, sono distribuiti tra Italia, Austria, Slovenia, Croazia e le regioni limitrofe. In questo contesto l’identità deve essere intesa essenzialmente come espressione di lingua, cultura e tradizioni, ossia di una memoria e un’esperienza individuale che si radicano in una memoria e in un’esperienza collettiva. Il confine – che per effetto di vicende storiche viene a spostarsi nello spazio – deve essere indagato, a sua volta, in ottica geostorica oltreché in funzione costruttiva dell’identità. Tuttavia vi è anche un altro confine, quello tra lingue, culture e tradizioni diverse, che attraversa un medesimo territorio. Ecco quindi le identità stratificate, composite, fluide, ma anche conculcate e costrette a ridefinirsi, nella difficoltà ma anche nella necessità del dialogo, nella ricerca di valori condivisi, di ciò che unisce piuttosto di ciò che divide, in quella vocazione alla pluralità che potrebbe e dovrebbe costituire e definire...

L'angelo di Avrigue

Autore: Francesco Biamonti

Numero di pagine: 144

«Verso le undici Gregorio andò ad Avrigue. Il pomeriggio lo avrebbe passato al bar dell'olandese dove di solito lo aspettava Jean-Pierre. Era un bel posto su uno sperone quasi sempre dorato e ventoso».

Furor mathematicus

Autore: Leonardo Sinisgalli

Numero di pagine: 408

Libro unico nel panorama italiano, Furor mathematicus testimonia, fin dal titolo, una volontà di contaminazione, associando all'idea di ordine, purezza, razionalità, calma e regolarità, propria della matematica, l'entusiastica, irrazionale, disordinata impulsività caratteristica dell'atto creativo. I temi affrontati da Leonardo Sinisgalli spaziano infatti dalla matematica alla poesia, dalla pittura all'architettura, al design, alla fisica, fino alla filosofia, ma anche alla tecnologia, all'artigianato e oltre. C'è una storia degli automi, in queste pagine; dialoghi che ricordano Calvino e Le città invisibili; apologhi leopardiani e studi sulle correlazioni tra le leggi della fisica e le migrazioni dei popoli Il confronto tra diversi saperi e linguaggi, che si fa sovrapposizione e compenetrazione, permette di ottenere sempre nuove idee e nuove suggestioni: un eclettismo che si ispira al concetto rinascimentale di "uomo universale" incarnato da Leonardo da Vinci. Ma il libro si pone anche come pietra miliare del Novecento, è un'opera in grado di cogliere lo spirito della modernità e di offrire alla "civiltà delle macchine" nuovi canoni stilistici che, partendo dall'arte e...

Il sogno di una cosa

Autore: Pier Paolo Pasolini

Numero di pagine: 222

Tre ragazzi friulani alla soglia dei vent’anni vivono la loro breve giovinezza e affrontano il mondo: la miseria delle origini, la fuga in Jugoslavia, le lotte contadine, l’emigrazione..., ma anche l’amicizia, l’amore, la solidarietà. Si comincia con l’ebbrezza di una festa, si finisce con la tristezza di una morte: «la meglio gioventù» è già conclusa. Concepito e scritto nel 1948 e 1949, cioè prima di Ragazzi di vita e di Una vita violenta, Il sogno di una cosa viene pubblicato solo nel 1962, trovandosi perciò a essere al tempo stesso il romanzo d’esordio e di conclusione della stagione narrativa di Pier Paolo Pasolini.

Le parole rimaste : storia della letteratura italiana dell'Istria e del Quarnero nel secondo Novecento. 2

Autore: Sandro Cergna

Numero di pagine: 832

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