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Storia della menzogna

Autore: Jacques Derrida

Numero di pagine: 120

La favola e il mito mentono? Esistono bugie necessarie o inevitabili? La menzogna fa parte strutturalmente della cultura umana? E possiamo tracciarne una storia che scorra parallela a quella del sapere? In questo breve saggio, sviluppo di un seminario tenuto al Collège International de Philosophie, Jacques Derrida si pone il compito di disegnare il perimetro del concetto di menzogna, confrontandosi con l'incerto statuto che la porta, fin dall'origine, a confondersi con la falsità, l'astuzia, l'errore, l'inganno e anche l'invenzione poetica. Ma se il filosofo francese è consapevole, con Montaigne, che "il rovescio della verità ha centomila aspetti e un campo indefinito", non rinuncia al suo tentativo di formalizzazione e procede con ironia e rigore nella sua indagine. Chiamando in causa Platone e Freud, Heidegger e sant'Agostino, Kant e Hannah Arendt, si delinea così il complesso (e spesso malinteso) rapporto tra menzogna e sapere, una relazione destinata a frustrare ogni tentativo di assolutizzazione teorica.

Trattato della menzogna e dell'inganno. Con appendice di aggiornamento

Autore: Luisella De Cataldo Neuburger , Guglielmo Gulotta

Numero di pagine: 328

Breve storia della bugia

Autore: Maria Bettetini

Numero di pagine: 176

Ulisse mentì per salvarsi la vita, ma anche per il piacere di farlo. Platone consigliava ai governanti di mentire nell'interesse del popolo. Nel Medioevo si pensava che la bugia fosse un attacco alla parola di Dio, la Verità e gli attori, bugiardi di professione, venivano sepolti fuori dalle mura delle città, insieme a ladri, maghi e falsari. Poi, improvvisamente, la bugia diventò un'arte, attraverso il pensiero di Machiavelli, i manuali dei gentiluomini e l'esplosione dell'"arte di stupire". Questo libro racconta la storia della bugia: le bugie di governanti, giocatori, artisti e bambini, visti dalla parte dei filosofi e poeti, i grandi bugiardi di sempre.

Metafisica dell’immanenza - Volume I - Ontologia e storia

Autore: AA. VV.

In occasione del suo settantesimo compleanno, amici, colleghi e allievi esplorano – in tre volumi che restituiscono il panorama del dibattito filosofico contemporaneo non solo italiano – i molteplici sentieri che caratterizzano l’impegno teorico di Eugenio Mazzarella. L’opera è organizzata attorno a tre diadi: ontologia e storia, etica e politica, poesia e natura, ciascuna indagata nel suo sviluppo storiografico e nella sua articolazione concettuale. Occasione più di confronto che di celebrazione, Metafisica dell’immanenza ben rappresenta il magistero di Mazzarella, che dell’incontro tra prospettive, talora all’apparenza anche poco compatibili, ha fatto il centro del suo pensiero, della sua poesia e della sua prassi politica.

Falsi e falsari nella Storia

Autore: Paolo Preto

Numero di pagine: 621

I falsi percorrono la storia come un filo rosso, a volte impalpabile, a volte capace di modificare il corso degli eventi. Solo a distanza di anni, se e quando vengono svelati, rivelano la loro efficacia: così la Donazione di Costantino per la storia della Chiesa o i Protocolli dei savi anziani di Sion nel diffondere l’antisemitismo. Si falsificano atti diplomatici, lettere, testamenti, documenti storici, ma anche le antiche epigrafi, e non solo per denaro. Anche la letteratura e l’erudizione vengono coinvolte, come nel caso dei falsi ottocenteschi della poesia ceco-medievale. La falsificazione abbonda nell’arte: una legione di imbroglioni pratica una lucrosa professione, che fa il paio con quella dei falsari di merci e di monete. Dietro i falsi ci sono appunto i falsari, ora nascosti nell’ombra, ora proiettati verso una fama spesso ambiguamente ammirata, come nei casi di Annio da Viterbo, che riscrive una falsa storia antica o di George Psalmanazar che offre agli inglesi una Formosa inesistente. Sono solo alcuni dei capifila di un esercito che, con alterna fortuna, ha conquistato la nostra civiltà fin dai tempi antichi.

L'arte della menzogna politica

Autore: Jonathan Swift

Il primo dei due brevi scritti che qui vengono raccolti è un articolo dal titolo “The art of political lying” scritto da Jonathan Swift (1667-1745) e pubblicato sul numero del 2 novembre 1710 del giornale “The Examiner”, che proprio in quel periodo lo scrittore angloirlandese era stato chiamato a curare con il preciso intento di utilizzarlo come strumento di propaganda in diretta polemica contro i Whigs, che prima di quel momento avevano dominato e indirizzato per quasi due decenni la vita politica inglese. Il secondo è un saggio che con ironia si riallaccia idealmente al precedente, “Proposals for printing a very curious discourse, intitled Pseudologia politikè, or The art of political lying”, scritto da un amico di Swift, lo scrittore e matematico John Arbuthnot (1667-1735), membro insieme al primo dello Scriblerus Club, e che fu dato alle stampe anonimo sul finire del 1712 da Swift stesso, e che per tali ragioni all’inizio fu invece erroneamente ritenuto opera dell’autore de “I viaggi di Gulliver”.

Il linguaggio della menzogna

Autore: Marco Pacori

Numero di pagine: 288

Ricco di informazioni esclusive e sorprendenti tratte da recentissime ricerche psicologiche, questo ebook spiega quali sono i molteplici segnali, verbali e non, capaci di rivelare la menzogna.

La più nobile delle arti - Saggi, racconti e riflessioni su bugia, falsità, inganno e menzogna

Autore: Mario Faraone , Gianni Ferracuti , Valentina Oppezzo

Breve storia delle bugie dei fascismi

Autore: Federico Finchelstein

Da Hitler a Mussolini, i capi dei regimi fascisti hanno fatto della menzogna la base del proprio potere. I seguaci delle ideologie fasciste credevano ad ogni affermazione del capo, ritenendolo una sorta di incarnazione della verità stessa. Perché un fascista considera le menzogne più assurde, e spesso odiose come quella della razza, pura verità? Nel fascismo è l’idea stessa della verità empirica ad essere messa in discussione: la verità non corrisponde a ciò che si vede, ma a ciò che si crede, indipendentemente da qualsiasi prova o dimostrazione. Federico Finchelstein riprende la sua definizione ampia di fascismo e post-fascismo – secondo la quale gli attuali governi populisti non sono che manifestazioni di una forma di fascismo adattata alle regole democratiche – per far emergere la centralità delle bugie nei fascismi, a suo avviso uno degli elementi essenziali per comprendere il funzionamento non solo del fascismo storico, ma anche delle sue versioni odierne. La menzogna, infatti, è tornata a ricoprire un ruolo fondamentale nella politica: basti pensare a ciò che accade con la pandemia da coronavirus in paesi governati da «post-fascisti», come gli Stati Uniti ...

Le virtù della menzogna

Autore: Martin Jay

Numero di pagine: 265

«Washington non sapeva dire le bugie, Nixon non sapeva dire la verità, e Reagan non sapeva la differenza». La vecchia facezia mette allo scoperto la tensione agonistica tra verità e menzogna che attraversa la cultura politica, non solo americana. Dalla storiella edificante illustrata in copertina – un piccolo George Washington che ammette virilmente al cospetto del padre di essere stato lui ad abbattere con l’accetta l’albero di ciliegio – alle dichiarazioni di George W. Bush sulle armi di distruzione di massa irachene, va in scena qualcosa di più dell’alternanza tra limpide condotte e infingimenti plateali: a scorrere sul teatro politico è l’intera drammaturgia del pensiero occidentale intorno al governo della cosa pubblica. Grande storico delle idee, Martin Jay aggira le scarne dicotomie sincerità/doppiezza, moralismo/realismo, rettitudine/impudenza per sondare i rapporti meno convenzionali che il culto della verità, la sua distorsione deliberata e le arti del potere intrattengono tra loro. E comprova che, dall’antichità a Leo Strauss e Hannah Arendt, fustigatori e apologeti dell’inganno muovono da nozioni differenti del «politico» come dimensione...

Menzogna, tra verità e giustizia. Per una presentazione

Autore: Marina Lalatta Costerbosa

La menzogna è diventata oggi uno strumento di umiliazione e di disprezzo dell’Altro. Si mente veicolando insieme alla menzogna un giudizio implicito più o meno consapevole dell’idea che abbiamo dell’Altro. Mentire corrisponde a disprezzare. Io mento, quindi io disprezzo. Il mentire va insieme alla scomparsa del rispetto per l’Altro, non moralisticamente nel senso che respinge l’incondizionato dovere della sincerità, ma per ciò che rivela esservi alle sue spalle, celato dietro a essa o quale sua indicibile base di appoggio. La menzogna non si risolve nell’inganno qui e ora a fronte di uno specifico aspetto della realtà. Non si circoscrive e autolimita a questo, cioè a qualcosa davvero di afferrabile con la più intuitiva precettistica o la più elementare pedagogia infantile, e neppure, semplicemente, all’accettazione della menzogna per sopportare la vita.

Enciclopedia dell'ecclesiastico, ovvero Dizionario della teologia dommatica e morale, del diritto canonico, delle principali nozioni bibliche, della storia della chiesa, de ss. padri, dei grandi scrittori ecclesiastici, dei papi, dei concilii generali, degli scismi, delle eresie, della liturgia ecc. opera compilata sulla Biblioteca sacra dei pp. Richard e Giraud, sul Dizionario enciclopedico della teologia di Bergier e su altre opere di scrittori chiarissimi

Numero di pagine: 927

Che storia la storia

Autore: Giovanni Randazzo

Numero di pagine: 52

L’ignoto è l’eterno presente. L'intelligenza è usata per adorare l'invisibile e negare il visibile. L’imperversante rovesciamento democratico è l’espressione fallimentare del capitalismo. Il disumanesimo è il figlio fertile dell'imperialismo lobbistico del potere economico e politico, sempre più concentrato nelle mani delle élite (corporation e banche in testa). E così vendiamo armi, permettendo l’assassinio e il genocidio, nella completa indifferenza della maggioranza dei cittadini. I prodotti “equo solidali” sono più accessibili ai ricchi. Fra una manciata d'anni saranno più numerosi e gli odierni "equo solidati" ancora più poveri. Nel mondo sono rimasti vivi solo sei rinoceronti bianchi. La scuola continuerà a essere partnership inclusiva del circo mediatico della menzogna e la storia non sarà ancora un'altra storia. Se proprio a scuola si perpetua la storia di sempre, sarà forse necessaria una rivoluzione educativa epocale?

Sulle spalle dei giganti

Autore: Umberto Eco

Numero di pagine: 442

Sulle spalle dei giganti rappresenta per i lettori di Eco un evento festoso. Lontano dalle aule universitarie, dai congressi accademici, dalle cerimonie onorarie, Eco scrive questi testi, nel corso di tre lustri, per intrattenere gli spettatori (che ogni volta per lui accorrono a frotte) della Milanesiana, il festival ideato e diretto da Elisabetta Sgarbi. Testi che il più delle volte traggono spunto dal tema stesso che ogni anno la Milanesiana si dà, per poi scorrere lungo rivoli di un repertorio che attinge alla filosofia quanto alla letteratura, all’estetica, all’etica e ai mass media. Come dire: la quintessenza dell’universo echiano, raccontato con un linguaggio affabile, intriso di ironia, talora giocoso, affilato quando necessario. Le radici della nostra civiltà, i canoni mutevoli della bellezza, il falso che si invera e modifica il corso della storia, l’ossessione del complotto, gli eroi emblematici della grande narrativa, le forme dell’arte, aforismi e parodie sono alcuni degli spunti di attrazione di un libro arricchito dalle immagini che l’autore usava proiettare nel corso del suo dire.

Dizionario enciclopedico della teologia, della storia della chiesa, degli autori che hanno scritto intorno alla religione, dei concilii, eresie, ordini religiosi (etc.)

Autore: Nicolas Silvestre Bergier

Tossicodipendenza e doppia diagnosi: la relazione d'aiuto in comunità

Autore: Alessandro Bonetti

Numero di pagine: 400

Il volume nasce dall'esperienza degli autori presso la Comunità "Fermata d'Autobus", dove risiedono tossicodipendenti che presentano anche disturbi di natura psichiatrica: i cosiddetti pazienti con doppia diagnosi. Nonostante di solito venga sottolineata la necessità di un approccio eclettico ai problemi di questi pazienti, data la loro multicausalità, il più delle volte nella realtà clinica predomina la scelta di trattamenti in funzione di un modello teorico interpretativo unico, che assume per gli operatori significato ideologico. Gli autori hanno cercato di superare le difficoltà che ne derivano, proponendo come modello operativo "l'integrazione funzionale" di Gian Carlo Zapparoli, secondo cui la scelta degli interventi degli operatori deve nascere dalla comprensione dei bisogni manifestati dai pazienti e condurre a risposte specifiche ed adeguate ad essi. Il testo vuole proprio sottolineare l'importanza di tradurre nella pratica clinica questa scelta metodologica: viene inoltre tracciato un percorso formativo che porti gli operatori a porsi in un'ottica di comprensione dei bisogni attraverso una partecipazione emotiva all'esperienza della persona che soffre e ad una...

Cambiamo

Autore: Jorge Bergoglio

Numero di pagine: 340

C’è un’ansia di cambiamento nel mondo. Papa Francesco la raccoglie nei suoi gesti e nelle sue parole, specialmente in un tempo di crisi quale quello che stiamo vivendo. È chiaro che abbiamo tutti bisogno di capire che cosa ci sta accadendo, di dare una lettura umana e spirituale di quel che viviamo. Francesco, come si comprende in questo volume, assimila la visione di sant’Ignazio di Loyola così come emerge negli Esercizi Spirituali. E afferma che i «desideri allargano il cuore»: è in essi che «si può discernere la voce di Dio» nella storia di oggi. Immergendoci in queste pagine ritroviamo le chiavi per comprendere l’esperienza religiosa e i criteri di azione del primo Papa gesuita della storia della Chiesa, e oggi unico leader mondiale dall’impatto veramente globale. Quello di Francesco è un invito alla ricerca, al cammino, al vivere un’inquietudine che ci libera dalle «reti e catene» dell’ipocrisia e del peccato, così come dalle «false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti». Questo volume ci aiuta a capire il Pontefice e la sua convinzione di quanto sia importante l’utopia intesa non come astrazione, ma ...

Il sapere agonistico

Autore: Sergio de Marchi

Numero di pagine: 186

Questo breve saggio non è altro che un percorso personale ed intimo in cui l’autore ci fa capire l’essenza della pratica sportiva e il suo intrinseco collegamento con la filosofia e la spiritualità. “È questo percorso che trascende la mera pratica sportiva che ci permette di capire il vero significato della Via ricercata dagli antichi guerrieri: senza la spiritualità, la filosofia e la moralità intrisa nelle arti marziali, queste si ridurrebbero a semplice esercizio fisico, perdendo il fascino che invece le contraddistingue. Ed è proprio di filosofia che di questo libro tratta, ma da un punto di vista inedito, con associazioni tra il pensiero socratico e la tattica del combattimento che di primo acchito sembrano azzardate, ma che in realtà dimostrano l’arguzia e la profonda conoscenza dei due differenti ambiti (filosofico e marziale) dell’autore.” Sergio de Marchi, classe 1991, inizia la pratica del karate all’età di 5 anni a Ferrara, sua città natale, per poi dedicarsi alla kickboxing già a 6. Attualmente è Maestro Cintura Nera VI Dan di kickboxing; Istruttore C. N. III Dan di karate; Istruttore C. N. I Dan di kobudo; personal trainer. È inoltre...

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