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Primo Levi. Una vita

Autore: Ian Thomson

Numero di pagine: 816

Nel luglio 1986 Ian Thomson, un giovane giornalista inglese già autore di interviste a scrittori italiani come Calvino, Moravia o Natalia Ginzburg arriva a Torino per incontrare Primo Levi. L’autore di Se questo è un uomo ha quasi sessantotto anni, la barba ben spuntata e gli occhiali con la montatura di metallo. Le maniche della camicia arrotolate rivelano il tatuaggio sull’avambraccio sinistro con il numero 174517 ma nonostante lo spettro di Auschwitz che aleggia per la stanza, Thomson racconta di un uomo serio e dolce allo stesso tempo, che parla con generosità di chimica e alpinismo, editoria e fantascienza, dando vita a una conversazione piena di un’allegria inaspettata. Nove mesi dopo, l’11 aprile 1987, Levi si suicida gettandosi nella tromba delle scale della sua casa di Torino. Un evento tragico in cui si enuclea il più profondo dramma del Novecento. Non solo l’Italia ma il mondo intero è sconvolto dalla perdita di un uomo con “lo spessore morale e l’equilibrio intellettuale di un titano del Ventesimo secolo” come lo definisce Philip Roth. Ian Thomson ha passato più di cinque anni inseguendo parenti, amici o semplici testimoni: annota oltre 300...

Se questo è un uomo come opus unicum del genere memorialistico

Autore: Rosalia Battista

Da avvocata, mi è piaciuta l'idea di pubblicare questo "MANOSCRITTO" - interamente scannerizzato - che ho scritto nel periodo conclusivo delle scuole superiori, per una cosiddetta tesina (probabilmente un modo della scuola di avvicinarci all'informatica, anche se all'epoca non sapevo neanche accendere un computer!). E' un "libro" che ho conservato sempre molto gelosamente per due motivi soprattutto: sia perché scritto con una macchina da scrivere dell'epoca Milano Blanca (infatti per alcuni caratteri non presenti o tasti non funzionanti ritenni di integrarli a mano), sia per l'argomento che tratta e di partenza - l'olocausto ebraico come esposto in "Se questo è un uomo" di e da Primo Levi la cui lettura mi impressionò moltissimo e "grazie" al quale compresi il triste periodo storico - da cui ripercorro la vita letteraria dell'autore e le motivazioni dei suoi contenuti legati, prevalentemente, alla tragedia vissuta. La scelta del colore della copertina - il grigio - la ritengo in linea con l'argomento trattato, anche in questa edizione rivista. Aggiungo, inoltre, che la semplicità del linguaggio (visto il periodo in cui l'ho scritto), possa portare questo ebook ad essere un...

Ad ora incerta

Autore: Primo Levi

Numero di pagine: 158

«Chi non ha mai scritto versi?... Anch’io, ad intervalli regolari, “ad ora incerta”, ho ceduto alla spinta: a quanto pare, è inscritta nel nostro patrimonio genetico». In realtà, il fare poesia non è stato in Primo Levi un’attività marginale o minore; egli stesso ci racconta come, scampato al Lager, gli fosse venuto spontaneo fissare la tragedia di Auschwitz nei versi che poi avrebbero aperto Se questo è un uomo: «Voi che vivete sicuri / Nelle vostre tiepide case...». Nei testi poetici raccolti in questo volume ritroviamo, come ha osservato Giovanni Raboni, «lo stesso acume morale, la stessa forza di memoria, ammonimento e pietà che rendono sostanziosa, così giusta, così naturalmente memorabile la sua prosa... In Levi lo scatto, l’impulso iniziale di ogni singola poesia nasce dalla ragione, dalla lettura morale della realtà, da quella capacità di capire la propria sofferenza e la propria indignazione come patrimonio comune a tutti gli uomini, che formano la peculiarità e l’insostituibilità della sua prosa».

Se questo è un uomo

Autore: Primo Levi

Numero di pagine: 362

Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignita e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, "Se questo è un uomo" è un capolavoro letterario di una misura, di una compostezza già classiche. Levi, ne "La tregua", ha voluto raccontare anche il lungo viaggio di ritorno attraverso l'Europa dai campi di sterminio: una narrazione che contempera il senso di una libertà ritrovata con i segni lasciati dagli orrori sofferti.

Primo Levi di fronte e di profilo

Autore: Marco Belpoliti

Numero di pagine: 736

UN LIBRO PER ENTRARE NEI MOLTEPLICI MONDI DI PRIMO LEVI, PER CAPIRE L'OPERA DI UNO DEGLI AUTORI DECISIVI DEL XX SECOLO. Frutto di un lavoro ventennale, questo è un libro-universo, e l’universo è quello di Primo Levi, lo scrittore che negli ultimi settant’anni si è imposto come il testimone per eccellenza dello sterminio ebraico: la sua vita tormentata, la sua vicenda di scrittore e intellettuale, ma soprattutto la sua opera sfaccettata, complessa, ricchissima di temi, rimandi e suggestioni. È un libro-mosaico, in cui ogni opera di Levi dà il tema a un capitolo; ma oltre alla storia della composizione, della pubblicazione, delle influenze letterarie, l’analisi si muove in profondità nei contenuti, nell’immaginario, nelle passioni e nei molti mondi di Primo Levi: dalla chimica all’antropologia, dalla biologia all’etologia, dai voli spaziali alla linguistica. Se questo è un uomo, l’opera capolavoro che pure inizialmente era stata rifiutata, viene riletta in maniera nuova: si parla di sogni, animali, viaggio; di scrittura letteraria, commedia e tragedia; di vergogna, di memoria, del rapporto con altri scrittori come Kafka e Perec, Améry e Šalamov... Temi come...

Oltre la crisi della memoria

Autore: Silvia Ferrari

Il Novecento è stato un secolo breve ed eccezionale per varie ragioni, in primis per aver dato luogo a quell’unicum storico, l’Olocausto, che secondo alcuni avrebbe spostato il limite della rappresentazione oltre la soglia del rappresentabile. In questo limite estetico, come è possibile testimoniare, se il ricordo è un dovere etico insito nei sopravvissuti dell’Olocausto? Come viene rappresentata la testimonianza nella scena pubblica? Rimane sempre la stessa, come in uno scatto fotografico che cattura un’eterna istantanea, o cambia, si trasforma, con il passare del tempo, dalla fine degli anni Quaranta fino all’avvicinarsi dell’inevitabile tramonto di tutti i testimoni? Primo Levi è il testimone perfetto per rispondere a queste domande, lasciando emergere le modalità con cui la testimonianza viene rappresentata nella sua vasta produzione letteraria e storica, da Se questo è un uomo a I sommersi e i salvati. Attraverso la ricostruzione del processo mnemonico e testimoniale di Primo Levi, mai pacificato, si delineerà, in forme diverse, una testimonianza sempre trasformata, pur rimanendo sempre vera e viva, a seconda del contesto in cui essa viene pronunciata,...

Voci dal mondo per Primo Levi

Autore: Luigi Dei

Numero di pagine: 196

Vent'anni fa rientrava drammaticamente nel mondo dei "sommersi" un personaggio unico nella storia del nostro Paese, uno degli sparuti "salvati" che aveva trovato la forza di testimoniare i drammi del ventesimo secolo: Primo Levi. Nel ventesimo anniversario della scomparsa Firenze University Press ha deciso di vivificare la sua lezione con un omaggio che non vuol essere celebrazione, bensì pausa di riflessione per riascoltare le parole di questo grande scrittore, atomizzate nel mondo intero originando germi di memoria auspicabilmente universali al pari dei segni matematici e geometrici o delle formule chimiche da lui tanto amati. Voci dal mondo per Primo Levi. In memoria, per la memoria curato da Luigi Dei, docente di chimica fisica dell'Ateneo fiorentino, consta di quindici contributi di dimensioni circoscritte realizzati da un insieme multiforme e poliedrico di autori, sia a livello di provenienza geografica che di formazione e professione.

Conversazione con Primo Levi

Autore: Ferdinando Camon

Numero di pagine: 96

Il lager nazista è l’emblema più tragico del secolo appena finito; l’esperienza che più costringe noi contemporanei, e soprattutto noi europei, a riflettere sugli aspetti bui della condizione umana, sul male e le sue radici. In questa conversazione – terminata pochi mesi prima della morte di Levi – Ferdinando Camon e l’autore di Se questo è un uomo affrontano l’argomento in tutta la sua vastità, ciascuno alla luce delle proprie convinzioni e della propria formazione (non sfugge al lettore l’insistenza sul concetto di «colpa» in una discussione in cui uno degli interlocutori è di matrice cattolica). La «colpa» di essere nati; la responsabilità di chi obbedisce; se la storia sia fatta dai capi o dai popoli; popolo ebreo e stato di Israele; lager nazista e lager comunista; le SS e la polizia di Stalin; se Auschwitz sia la prova della non-esistenza di Dio; scienza e letteratura; se scrivere possa guarire: in questo dialogo intenso e serrato tutte le questioni vengono toccate, e nel suo svolgersi non mancano i momenti di acuto e doloroso disaccordo. Ma anche qui, forse soprattutto qui, si misura la ricchezza di esiti di un confronto appassionato.

Die Rezeption von Dantes 'Inferno in Primo Levis 'Se questo è un uomo'

Autore: Simone Mihm

Numero di pagine: 15

Studienarbeit aus dem Jahr 2009 im Fachbereich Romanistik - Italienische u. Sardische Sprache, Literatur, Landeskunde, Note: 1,7, Martin-Luther-Universität Halle-Wittenberg (Institut für Romanistik), Veranstaltung: Juden, Exilierte und Verbannte in der italienischen Nachkriegsliteratur, Sprache: Deutsch, Abstract: Primo Levi, einer der bekanntesten Autoren der so genannten Holocaust-Literatur, beschäftigte sich als einer der Ersten öffentlich mit seinen schrecklichen Erlebnissen im Konzentrationslager der Nationalsozialisten während des Zweiten Weltkriegs. Nur kurze Zeit nach seiner langwierigen Rückkehr zu seiner Familie nach Turin begann er mit der Niederschrift seines Buches Se questo è un uomo, das bereits im Dezember 1946 abgeschlossen war. Darin beschreibt er nicht nur den Tagesablauf des Lagers, sondern schildert explizit persönliche Erfahrungen mit Leidensgenossen und seinen ‚Vorgesetzten’. Im Vordergrund stand für Levi die „Aufgabe des Zeugnisablegens“. Seine Erzählhaltung ist jedoch durch eine sachliche, emotionslose Beschreibung der Dinge geprägt, die im absoluten Gegensatz zu den schrecklichen Erlebnissen steht. An einigen Stellen, und in einem...

L’anticiviltà

Autore: Sibilla Destefani

Auschwitz è il luogo, simbolico e materiale, in cui si compie l’ultimo atto della modernità europea. Auschwitz, in questo senso, divide la storia in un «prima» e un «dopo» tra cui non c’è più nessuna comunicazione, dando vita a una vera e propria frattura che mette fine ai miti e alle illusioni di quella stessa modernità. Ad Auschwitz la parabola gloriosa inaugurata dall’Uomo vitruviano di Leonardo collassa, sostituita dal suo doppio speculare e negativo: quel Muselman in cui Primo Levi identifica l’emblema di «tutto il male del nostro tempo » e che abita l’anticiviltà del genocidio. Le testimonianze italiane della Shoah, per la prima volta studiate nel loro insieme, esibiscono e raffigurano proprio i contorni e gli abissi di questa civiltà capovolta e dimostrano come la profonda cesura storica, culturale e antropologica di Auschwitz, ben lungi dall’essere una costruzione teoretica posteriore, sia già presente in nuce nei racconti dei superstiti. Attraverso la mise en abîme dei testi fondativi dell’etica giudaicocristiana (la Torah, il Nuovo Testamento e la Commedia dantesca), la koinè mortifera di Auschwitz dà vita all’«antinarrazione delle...

Il potere e il dispositivo: il Nazismo

Autore: Chiara Nessi

Numero di pagine: 180

“Il Nazismo elaborò una pedagogia? È davvero possibile parlare di una pedagogia del Nazionalsocialismo?... E che dire dei campi di concentramento?”. Dopo aver dapprima delineato brevemente che cosa siano la pedagogia e il suo oggetto di studio, l’autrice cerca di dimostrare che è esistita ed è possibile una pedagogia dell’espropriazione e dell’annientamento che abbiamo visto concretizzarsi nelle scuole naziste, negli apparati educativi di partito e nei campi di concentramento … Una tesi esauriente, che analizza con rigore gli anni più bui della storia dell’umanità. Chiara Nessi è nata nel 1989 a Lecco. Laureata in Scienze della Formazione Primaria e in Scienze Pedagogiche, insegna in una scuola Primaria della Brianza. Coltiva le passioni della lettura e della scrittura, in particolare rivolta all’infanzia, e ha pubblicato per la casa editrice no profit “Aletheia” l’opera per bambini Un fantasma d’amica. Interessata fin dalla scuola superiore ad approfondire l’educazione sotto i regimi fascista e nazista, in questo scritto ha affrontato il tema dell’intreccio, spesso misconosciuto, esistente tra la pedagogia e il potere, focalizzando...

Un andare pensando

Autore: Giuseppe Varchetta

Numero di pagine: 153

La ricerca presentata si fonda sull’ipotesi che Primo Levi fin dalle prime pagine di Se questo è un uomo abbia sempre avvertito la dicotomia “vittime-carnefici” come una semplificazione eccessiva per una comprensione autentica dell’infamia del Lager. Il costrutto della “zona grigia” è presente, secondo l’autore, in tutto il processo testimoniale e creativo di Levi. Attraverso una riflessione connessa consapevolmente alla epistemologia della complessità ed emotivamente a una elaborazione del suo Io, la “zona grigia” si è definita sempre più, fino alla categorizzazione ne I sommersi e i salvati e al pervenire a una visione a “tre” della fenomenologia concentrazionaria: i carnefici, le vittime e coloro che tra le vittime (i “salvati”) sono stati toccati da questa esperienza. L’autore, in relazione a una lunga carriera professionale, propone “ascoltando” Levi che le esperienze del Lager possano avere, anche se ovviamente con esiti meno terribili, una mimesi in uno “stabilimento industriale”, indicando una estensione del costrutto della “zona grigia” nell’esperienza organizzativa contemporanea.

La mia casa è dove sono

Autore: Igiaba Scego

Numero di pagine: 160

Quando è scoppiata la guerra in Somalia Igiaba non se n'è accorta. Aveva sedici anni, stava a Roma, e quella sera sperava solo di baciare il ragazzo che le piaceva. Non sapeva che per due anni non avrebbe più avuto notizie di sua madre. Non sapeva che la guerra si porta via tutto, anche l'anima. Igiaba è nata a Roma perché suo padre, ex ministro degli Esteri somalo, ci veniva a "studiare la democrazia" negli anni Cinquanta. E al Sistina era rimasto stregato dalla voce di Nat King Cole e dalla sensazione che in quella città si potesse ricominciare a sognare. Se ne ricordò tanti anni dopo, quando il colpo di stato di Siad Barre costrinse lui e la famiglia all'esilio in un altro paese. Per questo Igiaba per lungo tempo ha sentito parlare della sua terra solo attraverso le fiabe della madre e i racconti nostalgici dei fratelli, che ricordavano i fasti passati — i viaggi in limousine, gli incontri con politici di primo piano, la stima della gente. Lei della sua infanzia romana ricorda bene invece gli insulti dei compagni di classe per il colore della sua pelle e le incursioni a Trastevere con la madre, nel cuore della notte, per avere un po' di pasta e qualche vestito dalle...

Storia mondiale degli Ebrei

Autore: Pierre Savy

Numero di pagine: 464

Ebreo è 'colui che attraversa', che 'va oltre'. E in effetti la storia ebraica non è soltanto una storia lunghissima e complessa ma anche, forse, quella dell'unico popolo ad avere una dimensione davvero mondiale. Questo libro è dunque prima di tutto una grande sfida: vuole raccontare una vicenda epica e straordinariamente articolata. Dare conto di guerre, migrazioni di massa e violenze indicibili, certo, ma anche di successi clamorosi e inaspettati. Costruire non una storia lacrimevole fatta di sofferenze, pogrom e Shoah, ma il grande racconto di un popolo che ha dato prova di una capacità di resistenza spirituale e intellettuale unica al mondo. Dal regno del faraone Merenptah (1207 a.C.) ai giorni nostri, attraverso la distruzione del Tempio di Gerusalemme, l'espulsione dalla Spagna nel 1492, la creazione del primo ghetto a Venezia, l'insurrezione del ghetto di Varsavia e la nascita dello Stato di Israele: la storia degli Ebrei è una storia lunga 3000 anni, straordinariamente interessante e complessa. Una storia veramente mondiale perché, come non è mai accaduto a nessun altro popolo, la diaspora ha moltiplicato insediamenti, tradizioni e interazioni con le culture locali. ...

Primo Levi e i tedeschi

Autore: Martina Mengoni

Numero di pagine: 232

L'edizione tedesca di Se questo è un uomo avviò una serie di contatti epistolari tra Primo Levi e i suoi lettori in Germania. Lo studio di Martina Mengoni li ricostruisce e ne fa emergere l'importanza.

Aut aut 338 - L’acinema di Lyotard

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 202

In questo numero:LYOTARD: L’acinemaLYOTARD: Due metamorfosi del seduttivo al cinemaInterventi di BERTETTO, CANTONE, CHATEAU, COSTA, EIZYKMAN, FIHMAN, KIRCHMAYR, MAGLI, MIGLIOREGINZBURG, DAVIDSON: Il mestiere dello storico e la filosofiaFRANCK: Oltre la fenomenologia

Il flauto d'osso

Autore: Stefano Zampieri

Numero di pagine: 145

A commentary on the works of writers who survived the Holocaust and wrote about their experiences - e.g. Primo Levy, Jean Amery, Bruno Bettelheim, Nelly Sachs, Paul Celan, interspersed with many quotations from their works. Discusses subjects such as hunger, alienation, the survivor and his literary work, experience and testimony.

Il concetto della testimonianza nelle opere di Primo Levi Se questo è un uomo e I sommersi e i salvati

Autore: Ana Piciga , Irena Prosenc Šegula

Numero di pagine: 92

Ho scelto la vita

Autore: Liliana Segre

A novant’anni Liliana Segre, superstite della Shoah e senatrice a vita, decide di interrompere il trentennale impegno di testimonianza davanti a migliaia di ragazzi, in centinaia di scuole. Lo fa con un ultimo, indimenticabile discorso pubblico il 9 ottobre 2020 a Rondine (Arezzo). Un ideale passaggio di testimone alle nuove generazioni, un documento per preservare la memoria di ciò che è stato, raccontato dalla voce di chi l’ha vissuto. E, insieme, un messaggio di incoraggiamento e speranza, di altissimo valore civile, per i giovani e per tutti. Il testo, in cui Liliana Segre ripercorre la sua tragica esperienza, dalle leggi razziali del 1938 alla deportazione ad Auschwitz-Birkenau, è raccolto integralmente in questo libro. Nel volume anche altre parole, immagini, ricordi della senatrice, dal lager fino a oggi, con proposte di approfondimento e un percorso cronologico. Per non dimenticare. E perché la storia non si ripeta né oggi né mai.

Non ci sono demoni

Autore: Mattia Cravero

Auschwitz, 21 o 22 luglio 1944. Un laboratorio. Due uomini parlano di chimica in tedesco, si chiedono entrambi se quello che hanno davanti è un uomo. Così Primo Levi racconta, nel suo libro più famoso, il suo esame con il Doktor Pannwitz. E per dire l’orrore, affinché gli altri possano comprendere, nell’intreccio di testimonianza e racconto evoca due figure mitiche, due antichi demoni: la Sfinge di Edipo e il Minosse di Dante. Ma non ci sono demoni: “gli assassini di milioni di innocenti sono gente come noi, hanno il nostro viso, ci rassomigliano. Non hanno sangue diverso dal nostro, ma hanno infilato, consapevolmente o no, una strada rischiosa, la strada dell’ossequio e del consenso, che è senza ritorno”. Questo lavoro sonda il rapporto di Levi con i classici e ne scopre il talento di scrittore e ri-scrittore, maestro nell’appropriarsi di archetipi e modelli altrui, adoperandoli come dispositivo narrativo e intertestuale non soltanto nella testimonianza ma anche nella sua intera opera.

La chiave a stella

Autore: Primo Levi

Numero di pagine: 208

Il libro piú ottimista e allegro di Primo Levi, scritto trent'anni dopo Auschwitz e la sconvolgente testimonianza sui Lager nazisti rivelata in Se questo è un uomo.

Racconti dal ghetto di Lodz

Autore: Abram Cytryn

Numero di pagine: 216

Ritrovati a Lodz dopo la guerra, conservati dalla sorella per cinquant'anni, i taccuini di Abram Cytryn, scomparso a 17 anni ad Auschwitz, costituiscono un documento eccezionale e sconvolgente sul ghetto di Lodz, dove Abram ha vissuto dal 1940 al 1944. Vi si descrive la vita quotidiana all'interno dell'universo concentrazionario con una lucidità sorprendente, un forte talento poetico e una frenesia che enfatizza la prossimità della morte. Racconti dal ghetto di Lodz si inserisce a pieno titolo nel solco tracciato da Se questo è un uomo di Primo Levi, dal Diario di Anne Frank e dall'opera di Elie Wiesel, con i quali condivide un'urgenza drammatica: scrivere per non affondare. E perché il mondo sappia.

ANNO 2020 LA CULTURA ED I MEDIA SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

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