Dopo Falcone e Borsellino, perché lo Stato trattò con la mafia? Sul documento inabissato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sulle mafie
Autore: Salvatore Sechi
Numero di pagine: 217Inabissato, questo il destino di Stragi e trattativa, importante documento della Commissione parlamentare antimafia.Redatto per lo più da magistrati coraggiosi, è qui pubblicato per la prima volta. Non viene esclusa un’ipotesi impressionante, cioè che l’assassinio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino abbia avuto un interesse convergente o sia servito a ripristinare un secolare compromesso tra Stato e mafia. Stragi e trattativa non è né ambiguo né reticente. Fa i nomi di chi si è prestato al cedimento a Totò Riina alla sommità dei palazzi del potere politico, della giustizia e della Polizia. Viene anche assecondato un sospetto del premier Giuliano Amato: nelle stragi del 1992-1993 ci fu la “manina” di poteri criminali estranei a Cosa nostra? La verità in un documento che fa tremare le vene e i polsi.