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Novelle

Autore: Federico De Roberto

Numero di pagine: 672

La poetica di De Roberto, espressasi al suo massimo nel romanzo I Vicerè, che assieme a L'Illusione e a L'Imperio costituisce la "trilogia degli Uzeda", ma anche nella sperimentazione di generi di più ampio consumo (Spasimo è in Italia uno dei primi polizieschi), raggiunge nella novellistica, in testi come La disdetta, Il rosario, La paura, ecc., un punto altrettanto alto. I racconti qui presentati in una selezione ricca e originale ripropongono i temi a lui più cari, dove sull'influenza dei maestri del verismo siciliano, Verga e Capuana, s'innestano più moderne sollecitazioni culturali; si spazia dalla vivida pittura politica, d'ambiente, di costume, a una corrosiva analisi psicologica e dei turbamenti dell'eros fino al plurilinguismo grottesco delle cosiddette "novelle di guerra". Una generazione intellettuale disillusa, quella di fine Ottocento, già sfiorata dalle inquietudini dell'incipiente "secolo breve", trova in questo scrittore instancabile e ossessionato dal fallimento una delle sue voci più memorabili.

L'imperio

Autore: Federico De Roberto

Numero di pagine: 336

Due uomini a confronto nella Roma post-risorgimentale: il principe Consalvo Uzeda di Francalanza, già protagonista dei Vicerè, e Federico Ranaldi. Consalvo è un uomo di grandi ambizioni politiche, che crede di possedere per nascita il diritto di divenire qualcuno. E pur di raggiungere lo scopo non esita a cambiare casacca: conservatore coi conservatori, moderato coi moderati. Per assecondare i socialisti, che teme, arriva persino ad accarezzare l'idea del socialismo per poi finire col combatterlo pubblicamente. Federico al contrario è un puro di cuore, che solo sentendosi tradito da una società opportunista e vuota, diviene cinico e si disinnamora della vita. Ideale seguito dei Vicerè, L'Imperio è molto di più. E' una puntuale e spietata analisi dei sentimenti umani e delle azioni politiche, che lascia però intravedere uno spiraglio di speranza. La vita, il matrimonio e l'amore sembrano avere la meglio.

I Viceré

Autore: Federico De Roberto

Numero di pagine: 567

A cura di Sergio Campailla Edizione integrale Con I Viceré De Roberto raggiunge la pienezza e la forza espressiva del capolavoro. In questo romanzo storico, paragonabile per impianto e grandezza a I Buddenbrook di Thomas Mann, l’autore crea un equilibrio perfetto fra la rappresentazione del «decadimento fisico e morale d’una stirpe esausta» e le vicende dell’unificazione italiana. Il libro racconta la saga di una grande famiglia aristocratica siciliana di ascendenza spagnola, gli Uzeda. A partire dalla fatidica morte della capostipite, le vicende familiari si dipanano sullo sfondo di una Sicilia feudale e borbonica; e d’altra parte, la storia della Sicilia e dell’Italia entra, a poco a poco ma inarrestabile, nel recinto familiare. I Viceré si conferma come il massimo romanzo di De Roberto e uno dei vertici dell’intera narrativa italiana. «Giuseppe, dinanzi al portone, trastullava il suo bambino, cullandolo sulle braccia, mostrandogli lo scudo marmoreo infisso al sommo dell’arco, la rastrelliera inchiodata sul muro del vestibolo dove, ai tempi antichi, i lanzi del principe appendevano le alabarde, quando s’udì e crebbe rapidamente il rumore d’una carrozza...

Storia di una capinera

Autore: Giovanni Verga

Numero di pagine: 107

A cura di Sergio Campailla Edizione integrale Scritto nel 1869 e pubblicato in volume nel 1871, questo breve romanzo di Verga ha goduto e continua a godere di una straordinaria fortuna. Sebbene appartenga cronologicamente al primo periodo della produzione verghiana, esso se ne distacca sensibilmente sia nella struttura sia nei contenuti. Scritto in forma epistolare, è tratto da un’esperienza autobiografica. La giovane Maria – costretta dal padre alla vita del convento pur senza vocazione – scrive all’amica Marianna lettere che testimoniano del suo turbamento di giovane novizia che riscopre nuovi orizzonti in contrasto con la vita monacale e soprattutto l’amore che, osteggiato da tutti, crescerà in lei assumendo una tensione parossistica. Considerato a suo tempo una polemica denuncia della condizione femminile, questo romanzo, adattato per il cinema da Zeffirelli, è piuttosto un grande dramma intimo, sentimentale, umano, spinto fino all’eccesso. «Ora ti lascio. Ho il cuore troppo pieno per pensare ad altro. Scrivendoti ho provato ancora le stesse emozioni... Ora ho bisogno di rimaner sola, di sognare, di pensare, di esser felice...» Giovanni Verga nacque nel 1840 a ...

Mastro-don Gesualdo

Autore: Giovanni Verga

Numero di pagine: 341

A cura di Sergio Campailla Edizione integrale Mastro-don Gesualdo, attraverso le vicende di un muratore arricchito, narra la storia del rivolgimento sociale di una classe che decade e di una classe emergente, del travaglio e della rincorsa affannosa tra patrimonio e matrimonio. Tutta la grande letteratura siciliana ha raccontato il processo di questa crisi e di questo ribaltamento, da Verga a De Roberto sino al canto del cigno di Tomasi di Lampedusa. L’amore supremo per la roba, il sospetto e la difesa contro il prossimo sono le leggi inviolabili che guidano il comportamento di Gesualdo nel suo sforzo di conquistare una più degna posizione sociale. Ma quando si accorge che dovrà inesorabilmente lasciare tutto ciò che ha ammassato per una vita, Gesualdo si ammala senza rimedio. L’abbandono della vita equivale all’abbandono della roba e viceversa. Mentre si avvicina alla fine, il protagonista, sempre più solo, sempre più alienato, assume un’aura eroica e tragica. Giovanni Verga nacque nel 1840 a Catania, dove trascorse la giovinezza. Nel 1865 fu a Firenze e successivamente a Milano, dove venne a contatto con gli ambienti letterari del tardo Romanticismo. Il ritorno in...

Autotraduzione

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 337

Prefazione (Marcial Rubio Árquez - Nicola D’Antuono) __ PRIMA PARTE Linguistica e autotraduzione L’operazione autotraduttiva, ovvero la seduzione delle lingue allo specchio (Paola Desideri) L’autotraduzione «verticale» ieri e oggi (con esempi dalla Spagna cinquecentesca e novecentesca) (Rainier Grutman) Casi di autotraduzione endolinguistica: dal dialetto all’italiano (Sergio Lubello) __ SECONDA PARTE L’autotraduzione: Italia e Spagna La autotraducción en la Edad Media (Julio César Santoyo) Leon Battista Alberti traduttore di se stesso: Uxoria e Naufragus (Martin McLaughlin) Giannozzo Manetti e la traduzione umanistica (Alfonso De Petris) «Romançar lo que yo mesmo compuse». Umanesimo e autotraduzione tra Alonso de Palencia e Antonio de Nebrija (Antonio Gargano) Latino e volgare alla corte degli Este: le autotraduzioni (Cristina Montagnani) Villena y Tostado: autotraducción y hermenéutica (Juan Miguel Valero Moreno) Trivia Diosa y Trino Dios: paganismo y cristianismo en una autotraducción de Sor Juana Inés de la Cruz (Francesca Leonetti) Fray Luis de León y su interpretación de El Cantar de los Cantares: el doloroso camino de la Exposición a la Expositio...

Scritti su Pirandello

Autore: Corrado Alvaro , Alessio Giannanti

Numero di pagine: 248

Per la prima volta vengono raccolti in antologia, e con testo critico, tutti gli scritti di Corrado Alvaro dedicati a Luigi Pirandello. Si tratta di un corpus che abbraccia un arco temporale più che trentennale: dal loro primo incontro, nel 1923, fino alla morte dell’autore, nel 1956, con il testo più celebre della serie: la cosiddetta Prefazione alle Novelle per un anno. Questa “lunga fedeltà” al magistero pirandelliano si articola in più di una trentina di interventi, che costituiscono un insieme molto eterogeneo: contributi saggistici, ma anche scritti d’occasione come cronache teatrali, elzeviri o celebrazioni (e una intervista), e, inoltre, momenti autobiografici, confluiti nelle pagine dei diari. Alvaro è interessato a tutti gli aspetti della produzione artistica di Pirandello: ad esempio, ci descrive minuziosamente l’officina dello scrittore e documenta il suo rapporto con il cinema. In questa raccolta c’è anche spazio per la polemica: quando, con l’affaire Pirandello, scoppiato in seguito alla sua adesione al fascismo, Alvaro attacca il maestro, senza fare sconti, dalle colonne dei giornali d’opposizione. Il fascino di queste pagine alvariane risiede...

Uno, nessuno e centomila (Mondadori)

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 210

Con "Uno, nessuno e centomila" giunge al suo limite estremo la scomposizione del personaggio pirandelliano, già comicamente 'nato fuori di chiave', violino e contrabbasso al tempo stesso, perciò incline a sezionare e disgregare tutto, perfino se stesso, in opposte, contraddittorie riflessioni.

Testi con-testi. Saggi su Chiari, De Roberto, Alvaro e altro

Autore: Alessio Giannanti

Numero di pagine: 184

Testi con-testi raccoglie in undici capitoli altrettanti interventi critici, editi o inediti. È un titolo programmaticamente duplice, perché evoca sia la relazione tra le parti (appunto testi con testi), sia il contesto, che sembra ormai diventato démodé, ma al quale si dovrà sempre guardare per continuare il viaggio ermeneutico nella letteratura. Gli argomenti sono l’America nel romanzo settecentesco di Pietro Chiari; una trilogia derobertiana su risorgimentalismo critico, novelle di guerra e teatro; un dittico alvariano, dedicato ad un avantesto dell’Età breve ed all’immagine della città nella trilogia delle Memorie del mondo sommerso. Completano il quadro altri soggetti, solo apparentemente distanti: le riscritture del libro Cuore fino ai giorni nostri e la letteratura dalle periferie, che comprende sia la poesia in dialetto di Ignazio Buttitta e di Paolo Bertolani, sia la narrativa di Maurizio Maggiani. Il finale è lasciato a una riflessione sugli archivi letterari e la filologia ai tempi della metamorfosi digitale, a partire da un caso concreto e attualissimo: il “Fondo Autografi Scrittori Sardi”.

I romanzi, le novelle e il teatro

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 5562

Edizione integraleA cura di Sergio CampaillaIl volume raccoglie l’opera narrativa completa di Pirandello, cioè i romanzi e le novelle, e tutta la produzione teatrale.Fin dal primo romanzo, L’esclusa (1901), i personaggi della narrativa pirandelliana tracciano il grafico della solitudine e dell’alienazione dell’individuo di fronte a una realtà contraddittoria, inafferrabile, inconoscibile, priva di punti di riferimento. Ognuno a suo modo esemplifica o denuncia la sconcertante inquietudine, lo scacco, la sconfitta che nascono dall’impossibilità di sapere, di prevedere, di conoscere la verità dell’esistenza propria e altrui. E l’autore delinea questa accidentata geografia di naufragi esistenziali con quella «pietà spietata» che rappresenta l’ingrata ricchezza della sua visione umoristica, in cui convivono dolore e riso, partecipazione e distacco. Nelle Novelle per un anno, che Pirandello iniziò a raccogliere in volume nel 1922, lo sguardo penetrante dello scrittore agrigentino affronta il grigiore della normalità, dell’esistenza quotidiana, squarcia le cortine del perbenismo, frantuma le rigide maschere che nascondono i veri, incerti lineamenti, si muove in ...

Maschere nude

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 1280

A cura di Sergio Campailla Edizioni integrali Maschere nude raccoglie il grande percorso teatrale di Pirandello: dall’esordio del 1910, con i due atti unici La morsa e Lumie di Sicilia fino al teatro «dei miti», attraverso quel momento culminante rappresentato, nel 1921, da Sei personaggi in cerca d’autore, in cui il teatro borghese cede il posto a un dramma che si costruisce paradossalmente nella sua stessa impossibilità di costruzione. Il volume contiene: Sei personaggi in cerca d’autore; Ciascuno a suo modo; Questa sera si recita a soggetto; Enrico IV; Diana e la Tuda; La vita che ti diedi; L’uomo dal fiore in bocca; Il giuoco delle parti; Il piacere dell’onestà; L’imbecille; L’uomo, la bestia e la virtù; Come prima, meglio di prima; Vestire gli ignudi; Come tu mi vuoi; Così è (se vi pare); Tutto per bene; La ragione degli altri; L’innesto; Sogno (ma forse no); L’amica delle mogli; La morsa; La signora Morli, una e due; Pensaci, Giacomino!; Lumie di Sicilia; Il berretto a sonagli; La giara; Cecè; Il dovere del medico; Sagra del Signore della Nave; Ma non è una cosa seria; Bellavita; La patente; L’altro figlio; Liolà; O di uno o di nessuno; Non si...

Così è (se vi pare)

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 160

Uno dei due mente e l'altro (forse) dice la verità? Ma chi è pazzo? La signora Frola, che non accetta la morte della figlia e crede di riconoscerla nella seconda moglie del genero, il signor Ponza? Oppure lui, che impedisce alla suocera di vedere la figlia e si è inventato un altro matrimonio? Così è (se vi pare), dramma del 1917, è fra i lavori più spregiudicati di Pirandello: «di un'originalità che grida, per l'audacia straordinaria della situazione» lo definì lo stesso autore, che lo riteneva «la miglior cosa che io abbia fatto finora». La «parabola», anzi «la diavoleria» - che ritrova in questa edizione il testo originale, ripulito dalle interpolazioni successive - è, qui accostata alla novella da cui è tratta e arricchita da materiali inediti utili a ricostruirne la vicenda teatrale.

El viaje intercultural entre Italia y España a través del teatro del siglo XX

Autore: Cezary Bronowski

W książce pod tytułem El viaje intercultural entre Italia y España a través del teatro del siglo XX autor podejmuje próbę szerokiego spojrzenia na związki kulturowe pomiędzy Włochami i Hiszpanią, wyrażające się w konkretnym obszarze działalności teatralnej, teorii, dramaturgii tekstu i realizacji scenicznych w obu krajach. Biorąc pod uwagę zakres i kompleksowość tematyki autor dokonał koniecznego wyboru autorów i tekstów, sygnalizując najważniejsze zjawiska w dramaturgii; ogranicza się zatem do okresu XX wieku, epoki złożonej wobec szczególnej obfitości estetyk teatralnych oraz propozycji i eksperymentów wcielanych w życie przez różnego rodzaju awangardy i (neo)awangardy. Jednym z kamieni węgielnych na drodze budowania nowej estetyki teatralnej stał się wielki włoski twórca europejskiego teatru - Luigi Pirandello. Dlatego wątek ‘pirandellowski’ będzie przewijał się w dalszych częściach książki, gdyż wpływ tego dramaturga na sztukę ‘rzemiosła scenicznego’ był istotny nie tylko w Hiszpanii. Książka jest cenną pozycją, która ukazuje w sposób kompleksowy istotne linie ewolucyjne w dramacie i teatrze XX wieku dwóch...

Sei personaggi in cerca d'autore - Questa sera si recita a soggetto - Ciascuno a suo modo

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 256

Introduzione di Sergio Campailla Edizioni integrali Le tre opere qui raccolte sono tra i più famosi dei capolavori di Pirandello e compongono la cosiddetta “Trilogia del teatro nel teatro”. In Sei personaggi in cerca d’autore (messo in scena per la prima volta a Roma nel maggio 1921) trovano magistrale composizione alcuni temi cari all’autore siciliano: il tragico contrasto tra l’identità e l’apparenza imposta dal ruolo sociale e il fragile confine fra realtà e rappresentazione. In Questa sera si recita a soggetto, che ebbe una prima a Könisberg nel gennaio del 1930 e una prima italiana a Torino nell’aprile dello stesso anno, un regista dispotico e autoritario vuole imporre precisi vincoli formali ai suoi attori. Quando questi si ribellano, rivendicando la loro libertà di espressione, la rappresentazione di una storia di gelosia insopprimibile diventa il pretesto per indagare i rapporti che intercorrono tra il regista-creatore e gli attori e, di conseguenza, il rapporto degli attori con il pubblico. In Ciascuno a suo modo, rappresentata per la prima volta a Milano nel 1924, lo spazio scenico si sdoppia: sul palcoscenico è riprodotta una vicenda di cronaca i cui ...

Uno, nessuno e centomila e Quaderni di Serafino Gubbio operatore

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 315

A cura di Sergio Campailla Edizioni integrali Uno, nessuno e centomila segna l’altissimo epilogo della tensione narrativa di Pirandello e costituisce uno degli esiti più nuovi della letteratura del Novecento. All’interno dell’accidentata geografia di naufragi esistenziali di cui è percorsa l’opera pirandelliana, il lucidissimo Vitangelo Moscarda approda alla conquista di quella sofferta accettazione dell’incompletezza di se stessi che passa attraverso la via della rinuncia e della solitudine. La stessa che vuole seguire Serafino Gubbio, eliminando tutte le maschere, aspirando a quell’impassibilità che è disponibilità assoluta, regredendo fino a diventare uno spazio bianco. La crisi dell’io che si frantuma nel moltiplicarsi di prospettive e punti di riferimento conduce i protagonisti di questi due romanzi all’abbandono definitivo di ogni legame con la realtà. «Studio la gente nelle sue più ordinarie occupazioni, se mi riesca di scoprire negli altri quello che manca a me per ogni cosa ch’io faccia: la certezza che capiscano ciò che fanno.» Luigi Pirandello nato ad Agrigento nel 1867, si laureò a Bonn in filologia nel 1891, rientrò in Italia e nel 1892...

Biografia del figlio cambiato

Autore: Andrea Camilleri

Numero di pagine: 215

La vita che qui si racconta non è tanto quella dello scrittore, ma quella del "figlio cambiato" che Pirandello pensò sempre di essere. Una vita segnata dal rapporto difficile, conflittuale, con il padre Stefano, una marchiatura indelebile che segnerà la sua esistenza di uomo, di marito, di padre, e ne guiderà il cammino di scrittore. La scoperta del primo amore, il racconto amaro del matrimonio con Antonietta e la tragedia della sua follia, il difficile legame con i figli: Biografia del figlio cambiato è un'appassionata narrazione che si dipana intorno al tema dell'identità, fulcro autentico e ineludibile della vita e dell'opera di Pirandello. E che Camilleri interroga con curiosità e sguardo umanamente partecipe e severo.

Suo marito - Giustino Roncella nato a Boggiòlo

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 352

È soprattutto quel che accade nel cuore dell’uomo a render l’opera di Pirandello patrimonio essenziale. Leonardo Sciascia

Novelle per un anno III

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 644

Il rapporto tra generazioni e l'implacabile ripetitività del destino segnano una narrazione dominata da un'istanza caricaturale, da quella poetica dell'umorismo capace di saldare tragico e grottesco.

Tutte le novelle (1919-1936) Vol. 6

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 528

"Bisogna attraversare il fitto delle novelle e lasciarsene impigliare e graffiare per rendersi conto fino in fondo che Uno, nessuno e centomila e i sulfurei incompiuti Giganti della montagna, e i Sei personaggi stessi, senza il travaglio elaborante della novellistica non avrebbero potuto esistere." È con queste parole che il curatore Lucio Lugnani, dopo una vita accademica dedicata allo studio di Pirandello, presenta quest'edizione completa e commentata delle novelle pirandelliane: una raccolta unica in Italia, che ripercorre e rilegge in chiave moderna la genesi, le fonti di ispirazione, il contesto culturale ed esperienziale di un corpus di una ricchezza stilistica e tematica senza pari, corredandolo di un apparato di note critiche e bibliografiche aggiornate agli studi più recenti. Il volume conclusivo della raccolta - contenente celebri novelle come Il figlio cambiato, Pubertà e Soffio -, una perfetta testimonianza della maestria raggiunta da Pirandello nella fase finale della sua produzione.

I romanzi

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 1410

L’esclusa - Il fu Mattia Pascal - I vecchi e i giovani - Quaderni di Serafino Gubbio - Uno, nessuno e centomila Nel solco dei grandi maestri del Novecento – Proust, Joyce, Kafka, Musil, Svevo – Pirandello ha liberato il romanzo dalle secche del verismo, smontando il canone realista con tutti i suoi presupposti: il rapporto di causa ed effetto come motivazione e senso degli eventi, la linearità temporale dell’intreccio, l’identità irriducibile del protagonista. Il personaggio pirandelliano nasce sulle ceneri della persona, l’io empirico inserito in una trama di relazioni sociali e familiari. Non è più “uno”, ma “molti”; non è più “carattere” o “tipo” riconoscibile in base a criteri morali e comportamentali come nella tradizione romanzesca, bensì “maschera nuda”, volto deformato nello specchio degli altri, lacerato da una conflittualità irrisolta, sempre in bilico tra l’apparire e l’essere: è “maschera” in quanto creatura artificiosa, straniata, antinaturalistica, ma “nuda”, cioè sincera, capace di esibire la sua verità profonda e di elaborare una propria visione del mondo. L’edizione dei romanzi di Pirandello nella collana...

Tutti i romanzi

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 1374

L’esclusa • Il turno • Il fu Mattia Pascal • Suo marito • I vecchi e i giovani • Quaderni di Serafino Gubbio operatore • Uno, nessuno e centomila A cura di Sergio Campailla Edizioni integrali Fin dal primo romanzo, L’esclusa (1901), i personaggi della narrativa pirandelliana tracciano il grafico della solitudine e dell’alienazione dell’individuo di fronte a una realtà contraddittoria, inafferrabile, inconoscibile, priva di punti di riferimento. Ognuno a suo modo esemplifica o denuncia la sconcertante inquietudine, lo scacco, la sconfitta che nascono dall’impossibilità di sapere, di prevedere, di dominare. E l’autore delinea questa accidentata geografia di naufragi esistenziali con quella «pietà spietata» che rappresenta l’ingrata ricchezza della sua visione umoristica, in cui convivono dolore e riso, partecipazione e distacco. Luigi Pirandello nato ad Agrigento nel 1867, si laureò in filologia a Bonn nel 1891. Iniziò la sua attività letteraria e teatrale quando Capuana lo introdusse nel mondo culturale romano. Dal 1897 al 1922 si dedicò all’insegnamento. Nel 1934 gli fu assegnato il premio Nobel per la letteratura. Morì a Roma nel 1936. Di...

Così è (se vi pare) - Come prima, meglio di prima - La vita che ti diedi

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 202

A cura di Sergio CampaillaEdizioni integraliCosì è (se vi pare), commedia dal tono leggero ambientata nella pettegola società piccolo-borghese, è un’opera incentrata sulla verità, incarnata metaforicamente nella donna velata che appare nell’ultima scena: la realtà è contraddittoria e inconoscibile e non c’è altro da fare che abbandonarsi al relativismo di qualsiasi convenzione. Come prima, meglio di prima è un dramma incentrato sul torbido rapporto tra Fulvia Gelli, donna tormentata, e il marito Silvio, per amore del quale è costretta a sdoppiarsi e calarsi nei panni della sua seconda moglie. Tema centrale della terza opera raccolta in questo volume, La vita che ti diedi, è l’amore materno, che a volte preferisce l’inganno del ricordo all’accettazione della realtà. Donn’Anna Luna, infatti, non vede il figlio da sette anni e quando questi ritorna, completamente cambiato, ne rimane sconvolta. Il giovane pochi giorni dopo muore, ma la tragica notizia non aggiunge nulla alla sofferenza provata dalla madre alla vista di un estraneo in cui non riusciva a riconoscere suo figlio. La memoria è insomma più reale della verità stessa.«Novanta, cento scalini non...

Novelle per un anno IV

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 770

Queste cinque raccolte pubblicate tra il 1928 e il 1937 comprendono novelle risalenti agli anni tra il 1896 e il 1937: quadri siciliani, volti femminili, figure di emarginati popolano questi racconti, nei quali Pirandello porta a compimento la sua indagine introspettiva

e150 | Zum Bild, das Wort II

Autore: Engramma

Numero di pagine: 512

Un motto di Aby Warburg registrato da Gertrud Bing è Zum Bild, das Wort: “All'immagine, la parola!”. L’immagine è l'entitàfisica e luminosa su cui direttamente precipitano e si condensano impressioni e memoria degli eventi culturali, storici e sociali.Dotata di un originario potere di evocazione, di una dose inesauribile di significati, in forza della sua vitalità espressiva l'immagine contendealla parola il ruolo di principale veicolo e supporto della tradizione classica.

L'esclusa (Nuova Edizione)

Autore: Luigi Pirandello

Numero di pagine: 238

"Era paga: aveva vinto; sentiva di far bene, e le piaceva di vivere."

I Malavoglia

Autore: Giovanni Verga

Numero di pagine: 244

A cura di Sergio Campailla Edizione integrale Un romanzo come I Malavoglia – notò Capuana – non si può riassumere: la storia di questa famiglia di pescatori di Acitrezza, paesino in provincia di Catania, è ormai considerata una sorta di manifesto del verismo italiano e un classico della nostra letteratura. L’umanità dei vinti di Verga, immancabilmente falciati da un destino crudele e implacabile, si muove corale con quieto e desolato lirismo, sostenuta da quella fede nella provvidenza che rimane l’unica consolazione di fronte all’accettazione dell’immutabilità del ciclo della vita e all’idea che solo il lavoro possa dare un senso all’esistenza. A contrastare questo attaccamento alla tradizione c’è lo sgomento o il facile e fugace entusiasmo con cui si assiste all’avvento di un progresso che pare voler stravolgere i vecchi ordini e le consuetudini di una civiltà arcaica. «Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza; ce n’erano persino ad Ognina, e ad Aci Castello, tutti buona e brava gente di mare, proprio all’opposto di quel che sembrava dal nomignolo, come dev’essere.» Giovanni Verga nacque nel 1840 a...

Viaggi, itinerari, flussi umani

Autore: Alessandro Ricci

Numero di pagine: 814

Quello che avete tra le mani è il risultato di riflessioni condivise e pressoché totalmente autogestite, frutto di un lavoro di sempre maggiore autonomia di dialogo sviluppato nel corso degli anni da parte dei nostri dottorandi. I giovani ricercatori hanno saputo mettere insieme le diverse anime che compongono i dottorati dei due dipartimenti, di «Studi Umanistici» e di «Scienze storiche, filosofico-sociali, dei beni culturali e del territorio» dell’Università di Roma «Tor Vergata», ampliando la partecipazione ad altri atenei italiani ed europei. Questo lavoro è dedicato a un tema che non può evitare di considerare la Terra nella sua totalità, per quanto concerne sia i viaggi immaginari sia quelli più concreti, e rappresenta un tassello importante per i giovani che si affacciano con entusiasmo alla vita accademica. Un entusiasmo che hanno mostrato Andrea Gimbo, Tecla Paolicelli e Alessandro Ricci e che hanno condiviso con molti loro colleghi ben sapendo che, soprattutto nei nostri ambiti di ricerca, il «viaggio di conoscenza» dev’essere percorso insieme, nel dialogo e nel confronto incessante. (Dall’Introduzione di Daniela Guardamagna e Franco Salvatori)

Il cinema muto italiano

Autore: Gian Piero Brunetta

Numero di pagine: 486

Tra dive e colossal, intellettuali e masse popolari, ambizioni universali e superomismo dannunziano, Quo Vadis e La signora delle camelie, Gian Piero Brunetta traccia la sfolgorante parabola di ascesa e tramonto del cinema made in Italy degli albori. Il cinematografo arriva da noi nel 1896, a pochi mesi dall'invenzione dei fratelli Lumière, ma bisogna attendere il 1905 – con la proiezione romana del film che, in dieci minuti e sette quadri, ricostruisce la Presa di Porta Pia – per festeggiare la nascita ufficiale del cinema italiano. Le nostrane ‘fabbriche delle films’, come vengono chiamate, sono piccole imprese a conduzione familiare che cullano tuttavia ambizioni industriali. Nella scelta dei soggetti si attinge al meglio della letteratura, dell'arte e del teatro, e grandi nomi della cultura del tempo – uno su tutti, Gabriele D'Annunzio – vengono coinvolti nell'ideazione di trame e musiche, o nella riduzione delle proprie opere. Le produzioni sono grandiose: Quo Vadis?, Marcantonio e Cleopatra, Giulio Cesare, Gli ultimi giorni di Pompei e Cabiria. Il cinema fa sognare, infiamma il patriottismo popolare alla vigilia della Grande Guerra, conquista il pubblico...

Classici in cammino

Autore: Giorgio Ficara

Numero di pagine: 192

I classici realizzano il nostro mondo o, su un altro piano, ne sollecitano l’esistenza spirituale: «ci innamorano alla vita», diceva Francesco De Sanctis. È così oggi, ed era così anche nel passato, quando Boccaccio chiamava «celestis homo» Petrarca, ragionando con lui di poesia e filosofia. In questo volume l’autore, malgrado il salto e l’apparente frattura, segue il paradigma della continuità tra antichi e moderni. Dove sono i classici, oggi? Chi sono? Se non è possibile, ai giorni nostri, essere un classico, allo stesso modo, si direbbe, non è possibile considerare conclusa e infruttuosa la loro immensa eredità.

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