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Il testo e l'opera. Studi in onore di Franco Brioschi.

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 610

Il volume che presentiamo raccoglie i lavori scritti da amici e allievi di Franco Brioschi che hanno voluto ricordarlo a dieci anni dalla sua prematura scomparsa. La ricca varietà di problemi, autori e testi dispiegata nei saggi qui proposti trova nella persona di Brioschi un centro unificante: questi studi testimoniano di molteplici percorsi teorici e pratiche critiche che rendono onore all’ampio orizzonte attraversato dalla sua riflessione sulla letteratura, dal suo insegnamento universitario, dalla sua personalità intellettuale, e ne riconoscono l’imprescindibile lascito. La prima parte del libro, intitolata Teoria, filologia, filosofia, presenta lavori più inclini alla riflessione di taglio sincronico; la seconda, intitolata Autori, generi, contesti, è a sua volta organizzata da un criterio diacronico. Naturalmente è difficile stabilire confini netti tra i diversi ambiti, proprio perché il campo è quello eterogeneo, multiplo e dialogicamente polifonico della letteratura, della critica e della teoria. (Dall’introduzione)

e181 | Vedere, Pasolini

Autore: Andrea Cortellessa , Silvia De Laude , Alessandro Zaccuri , Luca Scarlini , Lorenzo Morviducci , Arianna Agudo , Ludovica del Castillo , Georges Didi-Huberman , Flaminia Albertini , Roberto Chiesi , Gianfranco Marrone , Davide Luglio , Corinne Pontillo , Gian Maria Annovi , Daniele Comberiati

Numero di pagine: 394

7 Vedere, Pasolini. Editoriale di Engramma n. 181, a cura di Andrea Cortellessa e Silvia De Laude 13 Alessandro Zaccuri, Il demone del non finito. Pasolini e la pratica della pittura. 19 Luca Scarlini, Pittografie del Verbo. Torsioni figurative della parola, torsioni verbali dell’immagine in Italia negli anni ‘60. 33 Lorenzo Morviducci, Una Roma sentimentale. 45 Arianna Agudo e Ludovica del Castillo, Doppio movimento. La lunga strada di sabbia di Pier Paolo Pasolini e Paolo Di Paolo. 67 Silvia De Laude, “Un romanzo aperto verso l’avvenire”? Sopralluoghi nei dintorni di Una vita violenta. 123 Georges Didi-Huberman, con una nota introduttiva di Andrea Cortellessa, Sintagmi di vita e paradigma di morte. Presentazione di: Georges Didi-Huberman, Sentire il grisou, Orthotes, 2021. 139 Flaminia Albertini, La rabbia di Pasolini. Un film scritto, una poesia cinematografata. 161 Roberto Chiesi, Le ombre immobili. La fotografia nel cinema di Pasolini. 175 Gianfranco Marrone, Traduzione e soggettività. Ancora su Pasolini e il cinema. 199 Davide Luglio, Le cose e le immagini. Dalla transustanziazione del segno alla polisemia della realtà. 223 Corinne Pontillo, Pier Paolo Pasolini e ...

L'avventura della permanenza

Autore: AA. VV.

L’opera di Milo De Angelis è una delle più significative della poesia europea contemporanea. Fin dall’inizio, essa è stata animata da un ritorno deciso alle ragioni più profonde del poetico, al di là degli sperimentalismi avanguardistici. La sua forza risiede innanzitutto nell’esplorazione agonistica delle relazioni che si stabiliscono tra le dimensioni più intime del vissuto soggettivo. Questa raccolta di saggi offre un’analisi degli aspetti centrali di tale esplorazione: l’immersione nei desideri e nel ricordo, il confronto con la tradizione letteraria, l’apertura alle corrispondenze tra gli elementi del reale; dalle contingenze dello spazio urbano alle forze cosmiche, attraverso le vertigini del senso e della traduzione, nell’inesauribilità della somiglianza. Il volume delinea così un profi lo critico generale della poesia di De Angelis, soffermandosi su ciò che, in essa, vi è di più peculiare e decisivo: l’esposizione alle relazioni fondanti, chiamata dal poeta “l’avventura della permanenza”.

Poesia allo stato critico

Autore: Paolo Febbraro

Numero di pagine: 410

«Chi crea una poesia è come un Dio che possa guardarla e trovare che vada bene. Ma cosa accade se la poesia guarda il suo creatore? Cosa accade se è la poesia a giudicare chi l’ha messa al mondo? Se essa scova in noi, col suo occhio penetrante e stabile, con la sua mobile fermezza, i nostri difetti, la nostra tirchieria, l’impronta sbilenca del nostro intelletto, i nostri intervalli visivi? Ecco la critica, lo sguardo che ti candisce e ti relativizza. Bisogna sostenere quello sguardo di rimando, accettare l’interrogazione reciproca; la poesia allo stato critico». La prospettiva di Paolo Febbraro, quella di una nuova e antica unione di poesia e critica nella stessa persona, si realizza in questo volume di saggi grazie a un corpo a corpo con i poeti e con il testo poetico. Da Charles Simic a Wisława Szymborska, da Giorgio Caproni a Patrizia Cavalli, dai temi della traduzione a quelli dei luoghi, Febbraro dà sostanza alla “divina interferenza” tra critica e poesia, per giungere alla fine di questo cammino all’incontro del poeta con la propria poesia, e infine con sé stesso.

Leyendas Negras e leggende auree. Ediz. italiana e spagnola

Autore: Maria Grazia Profeti , Donatella Pini

Numero di pagine: 496

l Seminario del dottorato in Lingue e culture del Mediterraneo -- Firenze 21-23 giugno 2010 -- si proponeva di riflettere, nella scia di precedenti filoni di indagine (si veda Giudizi e pregiudizi, Alinea 2010), sulle 'leyendas negras' che si aggirano per l'Europa: le storie che sono inventate per squalificare l'altro, per bandirlo dal nostro orizzonte, per proiettare le nostre paure fuori di noi, attribuendole a un nemico che diventa così una vittima sacrificale. Il percorso si è mosso tra Spagna, Francia, Prussia, Germania, Italia, con ovvi sondaggi americani; si è cercato di seguire un filo cronologico, dopo tre interventi iniziali che problematizzano le linee di analisi.

La grande bellezza dell'italiano

Autore: Giuseppe Patota

Numero di pagine: 384

Bellezza e utilità. Cosa si può chiedere di più a una lingua? Le opere d'arte, che siano fatte di linee e di colori o che siano fatte d'inchiostro e di parole, devono produrre bellezza. Di qui il titolo La grande bellezza dell'italiano, di qui l'organizzazione del libro in sale, come accade nelle mostre e nei musei. In ciascuna è esposto il magnifico italiano di Pietro Bembo, Ludovico Ariosto e Niccolò Machiavelli. Ascoltando il suono delle loro parole, che echeggia da una parete all'altra, rincorrendo il ritmo dei loro versi, che scivola sul marmo dei pavimenti, ammirando la forma delle loro frasi, che adorna volte, colonne e soffitti, compiamo un atto d'amore per la nostra lingua. E lanciamo al tempo stesso un atto di accusa nei confronti di chi la sta progressivamente trasformando in una lingua violenta, rozza, insultante. In una parola: brutta.

Mnemosyne o la costruzione del senso n°3 - 2010

Autore: Beatrice Barbalato

Numero di pagine: 176

L'idea guida è di osservare, di analizzare trasversalmente le forme di comunicazione autobiografica, piuttosto che i contenuti; la retorica del testo, piuttosto che il valore testimoniale, che certamente ha un suo...

Galateo

Autore: Giovanni Della Casa

Numero di pagine: 217

"La verità vuole la maschera", diceva Nietzsche. E una maschera appunto indossò monsignor Giovanni Della Casa, quando decise di porre alcune sue riflessioni circa la convivenza civile sulle labbra di un vecchio che si proclama ripetutamente alquanto ignorante. È la sua voce che ci accompagna durante tutta la lettura del "Galateo": ed è una voce che mette alla berlina maleducazione e bizzarria inanellando esempi spassosi, che propone norme di comportamento e di conversazione ma confessa anche di non averle sempre rispettate, che si spinge con dissimulata malizia fino a criticare il linguaggio dantesco con il tono di chi si affida, nel giudicare, quasi soltanto all'esperienza vissuta. Una prosa classicamente misurata, una voce confidente: un "trattatello" intessuto di raffinata sapienza umanistica e insieme un'opera che è stata subito accolta con straordinario favore, fin dal suo primo apparire, da un ampio pubblico nell'Europa intera.

Vittorio Sereni, un altro compleanno

Autore: Edoardo Esposito

Numero di pagine: 368

Preziosa testimonianza di quanto il lavoro poetico e l’impegno intellettuale di Vittorio Sereni abbiano segnato profondamente il percorso letterario del nostro Novecento, e di quanto siano tuttora capaci di promuovere adesioni non effimere e riflessioni non scontate, i saggi che costituiscono questo volume ne approfondiscono la conoscenza e ne rinnovano, nel centenario della nascita, la memoria.

I piccoli maestri

Autore: Luigi Meneghello

Numero di pagine: 208

"Scommetto che avete fatto gli atti di valore." "Macché atti di valore. Non eravamo mica buoni, a fare la guerra." Una battuta fulminante, a inizio romanzo, restituisce in una pennellata sapore e colore di una tragedia collettiva che per il narratore e il suo gruppo di compagni si trasforma in apprendistato alla vita. Subito dopo l'8 settembre 1943 uno sparuto gruppo di studenti vicentini, guidato da un giovane professore antifascista, si dà alla macchia sull'altopiano di Asiago per tentare di organizzare la Resistenza. La voce narrante - autoironica, commossa e marcatamente autobiografica - dipana un lungo filo di agguati, rastrellamenti, uccisioni, "fughe" e "atti di valore" di cui i ragazzi si rendono protagonisti e vittime. Opera di grande equilibrio, frutto anche della distanza tra il tempo della scrittura e quello dell'esperienza (il libro uscì nel 1964), I piccoli maestri dona corpo e parola a personaggi indimenticabili ed è unanimemente riconosciuto come un gioiello stilistico nel panorama della letteratura contemporanea.

Poesia comica del medioevo italiano

Autore: AA.VV.,

Numero di pagine: 384

Come era avvenuto in Provenza, così pure nell'antica poesiaitaliana si legge, accanto alle rarefatte prove stilnovistiche, unalirica dal diverso accento: fiorita nella seconda metà del Duecento, originariamente toscana, nel corso del XIV secolo giungerà a Perugia, a Roma, a Treviso. Etichettata in molti modi, questapoesia di volta in volta comica, burlesca o giocosa è assolutamenteomogenea nelle sue caratteristiche: i temi realistici, i colori e lesonorità della lingua dialettale, la scelta del sonetto come genereesclusivo. Prediletti non solo da "specialisti" come Cecco Angiolieri, Folgore da San Gimignano o Cenneda la Chitarra, ma anche daimaestri della poesia alta come Rustico, Guinizelli, gli stessi Dantee Cavalcanti, questi versi irriverenti e spregiudicati si rivelanocome una delle migliori e più sorprendenti sperimentazioni dellinguaggio espressionista medievale.

Aminta

Autore: Torquato Tasso

Numero di pagine: 240

Messa in scena per la prima volta nel 1573 per la corte ferrarese degli Estensi, la “favola boscareccia” di Torquato Tasso racconta la storia d’amore tra il pastore Aminta e la ninfa Silvia, tra fughe ed equivoci che prendono forma in un mondo pastorale mitico ma cosparso di riferimenti a signori e letterati del Cinquecento italiano. Protagonista di un immediato successo in Italia e in Europa, l’opera viene qui presentata in una nuova edizione commentata a cura di Marco Corradini, che nell’analisi introduttiva svela le tensioni nascoste sotto la superficie armoniosa del verso ed esamina la profonda influenza dell’Aminta sulla poesia e il teatro rinascimentali. Al punto che la favola fu “elevata subito a modello” e impresse così “un corso inedito allo svolgimento del genere drammatico pastorale”.

Milo De Angelis

Autore: Alessandro Baldacci

Il libro propone un percorso nell’opera di Milo De Angelis, dall’esordio di Somiglianze (1976) sino alle sue ultime raccolte, al fine di mettere in evidenza le caratteristiche di un autore che intende la scrittura in versi come radicale e tragica esperienza del reale, potenza originaria e dionisiaca. Segnata da una frontale contestazione del disincanto del moderno, così come da una declinazione “apocalittica” del sublime, la poesia deangelisiana cerca l’assoluto nell’istante lirico, approfondendo la postura verticale di un soggetto per il quale la coscienza del negativo e della finitudine umana rigettano non tanto la visione ottimistica dell’esistenza, quanto il depotenziamento passivo, o pessimistico, del pathos. A partire da questi concetti, il libro punta a cogliere e interrogare i nodi di una delle più compiute e perentorie riproposizioni del lirico nella letteratura europea dagli anni Settanta a oggi, mostrandoci il profilo di un autore che fa della scrittura una questione di vita o di morte, una “chiamata in giudizio” a cui non è dato sottrarsi.

Manuale di linguistica italiana

Autore: Sergio Lubello

Numero di pagine: 746

This manual aims to provide a systematic and up-to-date overview of Italian linguistics taking into account new research topics such as Italian outside of Italy, historical varieties, or the syntactic properties of early Italian. Particular focus will be placed on linguistic subfields that have grown more important and relevant in the past years and decades, such as pragmatics, textual linguistics, corpus linguistics, or language acquisition.

Jura

Autore: Luigi Meneghello

Numero di pagine: 238

In nuova veste si ripubblica l'estrosa prima raccolta dei "saggi autobiografici" di Meneghello - supplemento e guida ai testi narrativi.

"Pianto per Ignazio". Versioni da García Lorca e altri poeti ispanici

Autore: Giorgio Caproni

Numero di pagine: 560

Questo libro, ricco di materiali inediti, ci rivela un imprevisto Caproni traduttore: protagonisti accanto a lui non sono più i grandi poeti francesi dell’Otto e Novecento ma gli spagnoli e gli ispanoamericani. Finora si conoscevano poche sue versioni dal castigliano, limitate peraltro ai nomi di García Lorca e Manuel Machado. Qui invece sono ventidue gli autori presenti, dal romantico Bécquer al surrealista Aleixandre, dal basco Unamuno all’andaluso Alberti, dal cubano José Martí al cileno Pablo Neruda. Centrale l’attenzione per García Lorca rappresentato, oltre che da alcune liriche, dalla commedia in versi "Il maleficio della farfalla", restituita ora nella sua integralità. Nel complesso siamo di fronte a una vera e propria antologia che offre un percorso nuovo e personale della poesia ispanica del Novecento. La passione di Caproni per questo universo letterario e linguistico viene finalmente messa in luce nell’ampia e documentata postfazione di Laura Dolfi che ne ricostruisce le diverse sfaccettature tenendo conto non solo delle numerose versioni recuperate, ma anche dei libri presenti nella biblioteca del poeta e delle recensioni pubblicate o trasmesse alla...

Trapianti

Autore: Luigi Meneghello

Numero di pagine: 192

Le parole, pare, sono creature erranti, devono continuamente attraversare frontiere." È questo, secondo Luigi Meneghello, il vero cuore di Trapianti: fare una scelta di poesie inglesi tra le tante "biave" di cui si è nutrito nei suoi anni in Inghilterra, per trapiantarle poi nel terreno della "volgare eloquenza vicentina". Un'opera sperimentale e originalissima, fatta di libere versioni nelle quali il dialetto riscrive con brio e spontaneità la cultura inglese, da Shakespeare a Yeats, passando per Coleridge, Hopkins e Roy Campbell. Lo scrittore vuole "gareggiare con gli originali", rifarli "in devota emulazione", legittimandosi così poeta. Non solo esempi estrosi e divertenti di traduzione culturale, i Trapianti sono infatti anche personalissimi componimenti poetici. Permeata di vissuto e di genio letterario, questa raccolta di fantasie linguistiche porta alle estreme conseguenze la sua idea di traduzione come invenzione dei propri antenati.

Edo500

Autore: AA. VV.

Edoardo Sanguineti è stato un intellettuale a tutto tondo che, a novant’anni dalla nascita e a dieci dalla morte, non smette di sorprendere. Edo500 ne indaga il duraturo e proficuo rapporto col Cinquecento italiano, in particolare con Ariosto, Tasso, Folengo, Bruno, Aretino e Bandello. La prima parte del volume affronta la narrativa, la poesia, la lingua, la lessicomania, l’ideologia e le referenze iconografiche di Sanguineti e accoglie sei contributi critici di studiosi sanguinetiani di lunga fedeltà o di nuova generazione: Erminio Risso, Clara Allasia, Chiara Tavella, Giordano Rodda, Gian Luca Picconi e Aurora Conde Muñoz. Grazie al lavoro e col commento di Stefano Verdino, Eleonora Sartirana e Lorenzo Resio, la seconda parte colleziona materiali inediti, rari o per la prima volta trascritti, commentati e pubblicati in volume: un’orazione-omaggio per Tasso, un’intervista radiofonica, delle video-lezioni su Ariosto, su Tasso e sul Cinquecento, una lettura a teatro dell’Orlando furioso e alcune schede lessicografiche per il Grande Dizionario della Lingua Italiana.

Sui poeti

Autore: Alida Airaghi

Numero di pagine: 188

L’autrice ha raccolto in questo e-book 150 recensioni dedicate a poeti italiani e stranieri, pubblicate online e su varie riviste dal 2010 al 2016. «Il poeta cammina avvolto da una nebbia di inesattezza, di parole mal comunicate, di atti che non ha commesso, di leggende... Quel che accade nell'anima di un poeta è lontano e incredibile» (Jean Cocteau).

I Versi livornesi di Giorgio Caproni (sottotitolo Filologia d'autore e critica della varianti)

Autore: Elisa Vaccaro

«…udendo le sirene sie più forte, pon giù il seme del piangere ed ascolta…». Si apre così quello che è stato definito il più bel libro di poesia del novecento italiano, Il seme del piangere di Giorgio Caproni. Questo saggio ne ricostruisce filologicamente la prima sezione, quella dei celebri Versi livornesi, delineando la figura leggendaria della protagonista Annina. Tra quadri poetici e percezioni sensoriali, l'autrice approfondisce la figura di Giorgio Caproni come moderno storyteller, capace infatti di suggestionare il lettore grazie al profilo di una donna che prima di essere moglie e madre fu ragazza d'ingegno e fantasia.

Bau-sète!

Autore: Luigi Meneghello

Numero di pagine: 304

"Ventinove mesi, una decina di stagioni. Un tratto di tempo cominciato e finito con la nettezza di una rappresentazione in teatro: al principio il drammatico avvento della pace, alla fine la mia uscita di scena." Così Luigi Meneghello ci racconta Bau-sète!, romanzo uscito nel 1988 che esplora i suoi vent'anni e l'arco temporale che va dalla fine del 1945 alla metà del settembre 1947: un dialogo con il se stesso ragazzo con cui l'autore fotografa l'Italia nell'immediato dopoguerra, le sue speranze, il clima politico e culturale, attraverso il filtro della memoria. Con lo stesso stile rapsodico e a tratti lieve di Libera nos a malo, Meneghello ci restituisce i caratteri di una stagione per lui fondamentale, i cui eventi, che dopo l'esperienza partigiana potevano apparire gravi, assumono invece nella maturità e nel ricordo caratteri di tenera comicità: le ragazze, gli amici, le motociclette, la spinta ad allargare gli orizzonti e a scoprire la cultura europea sono espressioni della vitalità e del desiderio di vita e risarcimento di un'Italia che voleva mettersi alle spalle la guerra e le sue privazioni. Un'epoca intensa e irripetibile alla quale Meneghello torna dopo la...

Nuovi Argomenti (73)

Autore: AA.VV.,

Numero di pagine: 224

Hanno collaborato: Tullio De Mauro, Giorgio van Straten, Giorgio Vasta, Nicola Lagioia, Emanuele Trevi, Carlo Carabba, Vincenzo Ostuni, Ilide Carmignani, Giulia Ichino, Paola Italia, Andrea Camilleri, Franco Loi, Flavio Santi, Giuseppe Antonelli, Igiaba Scego, Tahar Lamri, Elisa Casseri, Marco Cubeddu, Raffaele Manica, Violetta Bellocchio, Elisa Ruotolo, Tommaso Giartosio, Mark Axelrod, Mario Benedetti, Carlo Bordini, Franco Buffoni, Stefano Dal Bianco, Milo De Angelis, Umberto Fiori, Gabriele Frasca, Valerio Magrelli, Fabio Pusterla, Patrizia Valduga, Gian Mario Villalta.

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