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Il rumore del tempo

Autore: Osip Mandel’štam

Numero di pagine: 209

La prosa di Mandel'štam – rapsodica, discontinua, metaforica sino all’estremo – è uno fra gli esempi più alti di quella prosa assoluta che ha contrassegnato la letteratura novecentesca (un caso parallelo e diversissimo fu quello di Gottfried Benn). Mandel'štam procede per associazioni e divaricazioni fulminee, non meno audaci di quelle che si incontrano nella sua poesia. Così affiorano schegge di memoria e di visioni: una infanzia e giovinezza pietroburghesi di fine secolo, il clima (anche sonoro) di quegli ultimi anni prima della rivoluzione, paesaggi abbaglianti, ritratti incisi su pietre dure. Di pochi altri libri come di questo si può dire, a buon diritto, che vivono e sprigionano luce per la pura forza della parola.

Viaggio in Armenia

Autore: Osip Mandel’štam

Numero di pagine: 192

Per Mandel’štam, il viaggio in Armenia, che durò per qualche mese del 1930, fu una discesa «negli stadi abissali del linguaggio»; là dove «vedere, udire, capire – tutti questi significati, un tempo, confluivano in un unico fascio semantico». Così, in queste pagine, che si presentano con la sprezzatura di una stenografia diaristica, assistiamo al prodigio della continua geminazione delle immagini, a un ultimo convito dell’analogia, prima che il «nero velluto della notte sovietica» inghiotta il poeta. L’Armenia, «regno di pietre urlanti», divenne per lui il luogo di una primordiale fusione geologica fra il mondo cristiano-giudaico e quello ellenico, come dire fra le due lingue della sua poesia.

Osip Mandelʹštam

Autore: Pina Napolitano

Numero di pagine: 337

Il volume presenta una lettura critica dei Quaderni di Moscadi Osip Mandel'štam. Le poesie vengono analizzate una per una in ordine cronologico, verso per verso, accompagnate da una traduzione interlineare. Particolare attenzione si riserva alla loro disposizione inporyvy, "slanci" che abbracciano e collegano più componimenti, e alla loro connessione con le prose mandel'štamiane coeve. Lo scopo che ci si propone è di offrire da un lato un supporto alla lettura dei versi, dall'altro uno scorcio interpretativo sull'opera del tardo Mandel'štam nel suo complesso. Napolitano è laureata in lettere classiche e in lingue e culture dell'Europa Orientale, ed è dottore di ricerca in lingue e letterature straniere. Lavora come pianista. Con la traduzione dei taccuini 1919-1921 di M. Cvetaeva per Voland ha vinto il premio "Russia-Italia. Attraverso i secoli" nel 2014 per il miglior debutto nella traduzione. [Testo dell'editore].

Ottanta poesie

Autore: Osip Mandel'stam

Numero di pagine: 312

A tu per tu, il gelo in volto io fisso: lui fissa il nulla, e io fisso dal nulla. Stirato, pieghettato senza grinze, respirante miracolo, pianura.

Conversazione su Dante

Autore: Osip Mandel’štam

Numero di pagine: 116

Nel 1933 Osip Mandel’štam, poeta in disgrazia, «e­ migrato interno» in procinto di diventare carne da lager, «arde di Dante», e studia l’italiano servendo­si della «Divina Commedia». In Crimea durante la pri­mavera scrive «Conversazione su Dante», ma quando tenta di pubblicarlo incontra una serie di rifiuti. Di certo il saggio non ha nulla a che vedere con il rea­lismo socialista, né corrisponde al canone degli stu­di danteschi. Affrancando il «sommo poeta» ita­liano da secoli di retorica scolastica, Mandel’štam ragiona su ciò che presiede alla nascita della sua poesia: in primo luogo, la metamorfosi. Tutto, nella «Commedia», è in movimento, e per il vero lettore, «esecutore creativo», leggere Dante significa rifiu­tarsi di restare incatenati a un presente che a sua volta è saldamente ancorato al passato: «Pronun­ciando la parola “sole” compiamo un lunghissi­mo viaggio al quale siamo talmente abituati che ormai viaggiamo dormendo. La poesia ... ci sveglia di soprassalto a metà parola – parola che ci sembra molto più lunga di quanto credessimo –, e in quel momento ricordiamo che parlare è sempre essere in cammino». Unico poiché...

Gli ultimi giorni di Mandel'stam

Autore: Vénus Khoury-Ghata

Numero di pagine: 140

«Avrai solo il mio cadavere, la mia poesia su di te mi sopravvivrà. Mi hai vietato di lavorare, di pubblicare, mi hai dato la caccia di città in città […] ma la mia poesia è più forte di te. Vuoi che te la reciti? Si sente solo il montanaro del Cremlino / l’assassino e il mangiatore di uomini.» Così si rivolge a Stalin il grande poeta russo Osip Mandel’štam quando, nel 1938, ormai minato nel corpo e nella mente, perduto in un labirinto di ossessioni, dialoghi immaginari, fantasmi, si avvicina alla morte in un campo di transito per la Siberia. Con questo romanzo dal vero, Vénus Khoury-Ghata scende nell’inferno dello scrittore attingendo da una parte all’inventiva propria della fiction e dall’altra ai ritmi e alla lingua densa della poesia. E intorno a Mandel’štam, accompagnato e sostenuto dalla moglie Nadežda, che ne salverà l’opera dall’oblio postumo, l’autrice suggerisce con sobrie pennellate la scena letteraria del tempo, popolata di intellettuali che al nemico del regime voltano le spalle e altri, pochissimi, che all’amico perseguitato e in miseria hanno il coraggio di offrire aiuto.

Il programma del pane

Autore: Osip Mandel’štam

La parola poetica come lievito per produrre una società armonica e materna, in un universo che emetta calore come un focolare domestico. Tramite la metafora del pane che si sviluppa nei testi presenti in questo volume, Mandel’štam viene a definirsi poeta-lievito che ammansisce la storia provando a curarne i lineamenti più brutali, figliastro che tenta di addolcire anche la fisionomia del terribile padre (Ode a Stalin), ma con la simultanea consapevolezza di essere condannato a finire tra gli altri nel macinato, nel pastone-materia muta. All’altro polo del pastone la materia parlante, la “materia poetica”, tutt’uno con l’entità organica del poeta, attività fisiologica o spazio psicologico in cui lievitano i sensi, ombre delle parole, parole ancora incorporee prima della loro incarnazione. L’attenzione rivolta da Mandel’štam al lievitare del linguaggio poetico al proprio interno è tanto singolare e acuta da indurre l’amico e psicologo Lev Vygotskij a fare di un verso mandel’štamiano la sua stella polare per le ricerche sull’origine e sullo sviluppo del linguaggio.

Le coordinate di spazio, tempo e angoscia nell'opera di Osip Mandel'stam

Autore: Graziella Mattioli , Jarka Maruskova

Numero di pagine: 210

ANNO 2020 LE RELIGIONI PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Critica del testo (2000) Vol. 3/2

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 289

Ecdotica Fabrizio Beggiato, Sequenza di Sant’Eulalia v.15: «adunet» non “aduret” (p. 563-586) Saggi Dominique Billy, Le flottement de la césure dans le décasyllabe des troubadours (p. 587-622) Giovannella Desideri, «Et orietur vobis timentibus nomen meum sol iustitiae». Ripensare l’invenzione del sonetto (p. 623-663) Rodney J. Lokaj, Camilla, l’Italia e il Veltro (p. 665-667) Lorenzo Bartoli, Storia e poesia nella Comedieta de Ponça di Santillana (p. 679-701) Annalisa Comes, Joseph Bédier, Osip Mandel’stam e «la nostalgia per la cultura mondiale» (p. 703-714) Radiografie Carla Rossi, Indagini sulla scomparsa del manoscritto contenente il Voyage de Charlemagne (p. 715-724) Esther Corral Díaz, Francisco Fernández Campo, O ms. Vat. Lat. 4796 de Angelo Colocci: a súa historia e as súas apostilas (p. 725-752) Esercizi Anatole Pierre Fuksas, Il baptesme de Jordana nel discorso marcabruniano sulla fals’amor (p. 753-780) Sabina Marinetti, Note di lettura su Inferno IV, v. 36 (p. 781-802) Simonetta Bianchini, Lacrime e diamanti. Per Giacomo da Lentini, (S)ì alta amanza à pres’a lo me’ core (p. 803-806) Ermeneutica minima Luca Zuliani, Una possibile...

Accanto a un bicchiere di vino

Autore: Piero Buscemi

Numero di pagine: 375

Accanto a un bicchiere di vino, di Piero Buscemi - antologia della poesia da Li Po a Rino Gaetano -, raccoglie 174 autori. Nata come rubrica settimanale all'interno di www.girodivite.it tra il 2011 e il 2015, una poesia e un autore alla settimana, accoglie non solo poeti occidentali o provenienti dal mondo tradizionale della "poesia di carta". Il gusto e la scelta sono ben più vasti, fanno rientrare nella poesia e all'attenzione dei lettori contemporanei, poeti africani e latino-americani, poeti dialettali, e cantautori: un abbraccio universale e "laico" (dal punto di vista dei media), controcorrente e coraggioso che è stato molto apprezzato dai lettori online della rubrica, e che ora qui si ripropone in forma di libro. Il titolo dell'antologia fa riferimento al titolo di una poesia della poetessa polacca Wislawa Szymborska."Piero Buscemi è il direttore della misteriosa orchestra che ha creato la sorprendente sinfonia contenuta in queste pagine". Dalla nota introduttiva di Marisa Attanasio.

Di bellezza si vive

Autore: Emanuela Fellin , Ugo Morelli

Numero di pagine: 194

La bellezza non si risolve solo nello sguardo, sebbene appaia immediato il primato dell’occhio. E se questo vuole la sua parte, resta comunque una parte. Di bellezza si vive perché a essere coinvolto è tutto il corpo, con il cervello che contiene e la mente che ne emerge: tutti i nostri sensi, nella loro collaborazione sinestetica, danzano col mondo mentre esso risuona in noi. In quell’accoppiamento che richiama la comunanza originaria col vivente possono esserci – e ci sono – esperienze che ampliano il senso del possibile, che estendono ciò che sentiamo, che aumentano quel che siamo e pensiamo di essere. Se l’estetica non riguarda solo l’aspetto esteriore delle cose, ma attiene al nostro legame col mondo, l’esperienza di bellezza ne è la fonte e il codice: un codice affettivo, emozionale, che collega mondo interno e mondo esterno con la mediazione del principio di immaginazione. L’estensione di sé negli spazi aperti della nostra imperfezione e incompletezza concede la possibilità di accedere al senso della verità di ognuno e sostiene la via della propria individuazione e il coraggio di essere. La bellezza rivela ciò che senza la sua esperienza non avremmo...

Quaderni di Mosca

Autore: Osip Mandel'stam

Numero di pagine: 352

Quando pensi a cosa ti lega al mondo, non credi a te stesso: sciocchezze! La chiave di mezzanotte di una casa altrui, un quattrino d'argento in tasca, e la celluloide ladra di un film.

Confesso

Autore: Enrico Montesano

Numero di pagine: 266

"Ebbene sì, confesso. Mi metto a nudo! Nudo integrale? Pardon, confessione integrale? Beh, diciamo una confessione... in mutande." Enrico Montesano

Suo Padre uscì a supplicarlo

Autore: Sergio Messina , Pierfortunato Raimondo

Numero di pagine: 432

«Suo Padre uscì a supplicarlo» (Lc 15,38), citazione tratta dalla parabola evangelica del figlio prodigo, dà il titolo a questo libro perché esplicita l’intento degli Autori: dire ai “fratelli maggiori”, che si considerano buoni e giudiziosi, di...

Il progetto Blumkin

Autore: Christian Salmon

Numero di pagine: 272

«Una storia di lealtà e tradimento. Di delitto e castigo. L'epopea di un terrorista che era anche un poeta. Tutto questo è Jakov Blumkin. L'eroe che, sopravvissuto alle situazioni più estreme, fu tradito dal suo amore per una rivoluzionaria intrepida come lui, in nome degli interessi superiori di una Rivoluzione, essa stessa tradita. Solo adesso ho capito che ero ossessionato da lui perché volevo raccontare un fallimento: quello di una generazione, la mia, che voleva cambiare il mondo. Volevo tornare al tempo in cui le masse irrompevano sul palcoscenico della Storia, ed era la Storia in persona che dettava le sue parole.» Un passato bolscevico riemerge da un baule in una casa lungo la Marna. Un trasloco, una storia privata e una storia pubblica, due vite che si intrecciano, quella personale di Christian Salmon e quella di un personaggio leggendario della Rivoluzione d'Ottobre, Jakov Blumkin. Inizia così il viaggio di Salmon che insegue in tutta Europa la vita epica di Blumkin e al tempo stesso la sua stessa vita, il tempo in cui era stato anche lui un bolscevico. Un bolscevico per modo di dire, certo, ma pur sempre un bolscevico. Blumkin era un čekista e un poeta, un...

Oltre la democrazia

Autore: Massimiliano Di Paolo

Una critica implacabile della democrazia liberale e dei movimenti politici, il comunismo ed il fascismo, che hanno cercato di superarla. Tuttavia occorre andare oltre, verso una società senza Stato che sia veramente libera. Massimiliano Di Paolo è nato a Teramo nel 1967. Laureato in giurisprudenza con lode ha svolto attività didattica e di ricerca nelle università di Teramo e di Padova dal 1991 al 2000. Ha pubblicato 2 romanzi (Samizdat, Nel segno della P38), 2 raccolte di racconti (Il Tempio di Hendrix, Sofòs) e un libro sulle sue esperienze di lavoro (Strisce blu).

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