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Gli si diceva...Varsavia, 1968

Autore: Zygmunt Bauman

Numero di pagine: 48

Marzo 1968: in appena tre settimane si svolge l’intera parabola delle agitazioni studentesche nella Polonia comunista. Varsavia, Cracovia, Danzica, Łódź e Breslavia: tutte le università del Paese sono in fermento. È un’intera generazione a risvegliarsi – quella dei primi allievi del socialismo polacco –, ormai definitivamente disillusa davanti allo scarto fra la propaganda del regime e una realtà sempre più lontana dagli ideali fondanti del socialismo. In un saggio di incredibile lucidità e spessore critico, Zygmunt Bauman descrive la crescente delusione degli studenti, le loro aspettative, le speranze di salvare il socialismo e la Polonia. Riflette anche sugli elementi che accomunano e differenziano i moti polacchi e quelli occidentali: le diverse condizioni e funzioni sociali dei movimenti sono legate dalla propensione degli studenti alla rivolta come forma di opposizione violenta alle pressioni esercitate dalla società.

Modernità e ambivalenza

Autore: Zygmunt Bauman

Numero di pagine: 368

Tra i principi portanti della modernità, che per secoli ha ispirato pensieri e azioni di interi popoli, è stata l’idea architrave di ricondurre alla ragione il caos del mondo, ordinare, classificare, calcolare, sottoporre a controllo, e identificare l’indistinto, bandire l’ambiguo. Tale idea conteneva un progetto di costruzione sociale e una promessa di felicità. Il primo ha lasciato dietro di sé delle macerie, la seconda non è mai stata adempiuta. Zygmunt Bauman dichiara qui il fallimento di un’epoca della storia umana, misurandolo sulla insostenibilità della pretesa iniziale. È l’ambivalenza, infatti, e non l’univocità, la condizione normale in cui ci tocca vivere. Noi esseri finiti ci condanniamo alla perenne inadeguatezza se ammettiamo soltanto l’alternativa rigida tra l’ordine e l’informe, tra le entità (cose, persone, collettività, situazioni, categorie della mente) che il linguaggio riesce a nominare in modo trasparente e l’imprevedibile, l’indeterminato, l’incontrollabile, di cui avvertiamo la presenza minacciosa. Modernità e ambivalenza rimane, come scrive Donatella Di Cesare nella sua Postfazione, un’opera decisiva che ha segnato la...

La modernità e il male

Autore: Mario Barzaghi

Numero di pagine: 100

Mario Barzaghi è autore di opere di filosofia e di critica della cultura riguardanti le ambivalenze e i conflitti della Modernità quali Dialettica e materialismo in Adorno (Bulzoni, 1982); Il razionalismo e l’incubo - Socrate e Rousseau (Rubbettino 1998); Il mito del vampiro - Da demone della morte nera a spettro della modernità (Rubbettino 2010); Orizzonti perduti - Heidegger, fato e illuminismo (Edizioni “youcanprint”, 2013). Nel suo ultimo libro, La Modernità e il Male - Per un Nichilismo critico, l'Autore discute l'idea secondo cui, oggi, vera causa del Male non sono il disordine, la violazione, il caos, ma l'Ordine con cui si è organizzata la Modernità quale Sistema autoreferenziale impenetrabile a qualsiasi misura posta al di fuori o al di sopra di esso. Si è, così, posto in essere un Contesto che si spaccia come Bene in quanto tale e stigmatizza come Male tutto ciò che ostacola la sua Marcia trionfale, anche se conduce a “nessun dove”. Prove di tale nuova dimensione del Male vengono considerati l'Olocausto, quale frutto della programmazione razionale dello sterminio di un intero popolo, e l'attuale stadio finanziario del Capitalismo che, attraverso lo...

Meglio essere felici

Autore: Zygmunt Bauman

Numero di pagine: 48

La felicità promessa dal progresso moderno è associata a un’esistenza priva di turbamenti, di inciampi, senza sforzo. Ma siamo proprio sicuri che questa sia felicità? Richiamando con emozione pensatori quali Johann Wolfgang von Goethe o Alexis de Tocqueville, Sigmund Freud o Max Scheler, Zygmunt Bauman riflette sulle cause sociali della felicità e dell’infelicità dei nostri giorni. Mentre il mercato consumistico produce clienti insoddisfatti, una strana malinconia pervade gli abitanti delle nostre democrazie. La solitudine, virus dell’era contemporanea, nutre il business dei social network, e intanto l’amicizia, l’amore e la necessità vitale di vivere assieme agli altri all’interno della polis comune tendono a sparire. Bauman disegna il tragitto dell’essere umano che, fra destino e carattere, si muove alla ricerca della felicità. Se la felicità non è uno stato permanente, se è difficile definirne il contenuto – come insegna il pensiero filosofico, da Aristotele a Kant – una cosa è comunque certa: meglio essere felici che infelici. La felicità promessa dal progresso moderno è associata a un’esistenza priva di turbamenti, di inciampi, senza sforzo....

Scrivere il futuro

Autore: Zygmunt Bauman

Numero di pagine: 39

Possiamo superare l’incertezza che grava su di noi e sul futuro? L’inquietudine che contraddistingue le nostre vite non è epistemologica, ma ontologica: a partire da questa constatazione Bauman traccia la grammatica del nostro tempo, caratterizzata da parole quali “probabilità”,“instabilità”, “turbolenza”. Eppure, l’imprevedibile che permea la realtà in cui viviamo non è solo negativo: ciascuno di noi può scrivere il futuro secondo i propri desideri. Bauman attraversa le questioni più urgenti della contemporaneità: migrazione, diaspora, assimilazione, multicentrismo, estraneità, mixofilia e mixofobia. In un confronto serrato con la comunicazione tecnologica e la globalizzazione, il sociologo polacco dialoga con grandi figure dei secoli scorsi quali Laplace, Havel e Prigogine, convocandoci a fare la storia come insegnava Antonio Gramsci.

Zygmunt Bauman sociologo della modernità

Autore: AA. VV.

Zygmunt Bauman, il pensatore della modernità liquida, si è spento il 9 gennaio 2017, lasciandoci una mole sterminata di libri, articoli, lezioni, appunti e interviste che continuano a essere pubblicati e ripubblicati con inesauribile interesse. Queste confermano la complessità del suo pensiero, non riducibile alla sola idea della liquidità, che pure è stata la sua intuizione più felice e di più vasta risonanza mediatica. Questo volume a cura di Carlo Bordoni raccoglie una serie di contributi critici di Massimo Arcangeli, Peter Beilharz, Andrea Borghini, Vanni Codeluppi, Luca Corchia, Gustavo Dessal, Maria Caterina Federici, Per Bjørn Foros, Chiara Giaccardi, Michael H. Jacobsen, Aleksandra Jasi n ́ska-Kania, Carmen Leccardi, David Lyon, Mauro Magatti, Gerardo Pastore, Rein Raud, Keith Tester, Arne Johan Vetlesen, Jerzy J. Wiatr e un inedito dello stesso Bauman.

Le sorgenti del male

Autore: Zygmunt Bauman

Numero di pagine: 97

Che cos’è il male oggi? In che modo si può dire che le sue manifestazioni, le sue spinte, le sue modalità di aggredire il tessuto del mondo e delle persone che lo abitano si siano modificate?Zygmunt Bauman, già nel 1989, con Modernità e Olocausto, aveva riletto le atrocità del Terzo Reich sovvertendo l’opinione comune che si fosse trattato di un «incidente» della Storia. In questo libro Bauman compie un ulteriore decisivo passo avanti nell’identificazione del «male» ai giorni nostri. E lo fa con una ricognizione delle tesi fallaci che si erano affermate nel Novecento (dalla «personalità autoritaria» di Adorno alla «banalità del male» di Hannah Arendt) per mostrare poi, in un corpo a corpo con le opere di Jonathan Littell e di Günther Anders, che la presa di distanza dagli esiti dei nostri atti distruttivi (resa non solo possibile, ma obbligata, dalle mirabilia tecnologiche e dalla costrizione «diversamente morale» a non sprecare armi la cui produzione ha richiesto quantità esorbitanti di denaro) contribuisce a erodere la nostra sensibilità già gravemente indebolita, malcerta, afona.

Egemonia e modernità

Autore: Fabio Frosini , Francesco Giasi

Numero di pagine: 701

Sono trascorsi ottant’anni dalla morte di Antonio Gramsci, politico, filosofo, giornalista, linguista e critico letterario italiano, tra i fondatori del Partito Comunista Italiano, fondatore dell’«Unità», autore dei Quaderni del carcere e uno dei più importanti pensatori del XX secolo. Autorevoli storici e studiosi italiani e internazionali riflettono sul ruolo del pensiero gramsciano in Italia e nella cultura internazionale, facendo il punto sulle acquisizioni e sulle prospettive degli scritti di Gramsci, sulla sua filosofia della praxis e la sua importanza nella cultura italiana, analizzando anche stato e nuove frontiere degli studi gramsciani nel mondo globale (Europa, Stati Uniti, Asia, America Latina). Atti del convegno internazionale di studi Egemonia e modernità. Il pensiero di Gramsci in Italia e nella cultura internazionale (Roma, 18-20 maggio 2017) organizzato dalla Fondazione Gramsci e dall’International Gramsci Society-Italia in collaborazione con l’Istituto della Enciclopedia Italiana.

Urkommunismus. La paura della parola

Autore: Armando Verdiglione

Numero di pagine: 811

L’Urkommunismus (il luogo ideale, il luogo comune, l’utopia, il luogo puro e di origine) presiede a ogni dottrina misterica, per ciò politica, penale, sociale, finanziaria, istituzionale, aziendale, e ne detta canoni, formule, algoritmi. È il riferimento di ogni burocrazia nel suo cerimoniale sacrificale, penale. Ogni regime imbastisce, sul principio del nulla, la paura della parola, per confiscare la vita. Idealmente e realmente. Tanto “a oriente” quanto “a occidente”. In questo libro si compiono l’analisi e la lettura degli scritti chiamati “fondatori”, che segnano la nostra epoca, gravando, nei suoi modelli e nei suoi uffici. Ne risulta il testo della parola, nonché la novità assoluta. E si discutono qui anche le lettere di Aldo Moro, le lettere delle Brigate rosse, gli scritti di Paolo VI, di Mani pulite, la legislazione europea e italiana, gli scritti del cardinale Carlo Borromeo, di Giordano Bruno, di Eckhart, di Dante Alighieri, i Rigveda, la Bhagavad Gita, le Upanishad, l’Avesta, l’Yijing, Laozi e il Daodejing, Liezi, Zhuangzi, la Bibbia, Buddha, il Corano, Antigone, Medea, i classici della tragedia, i classici dell’epica, della lirica, della...

Oltre la serratura. Lo sguardo sociologico e i dilemmi della società moderna e contemporanea

Autore: Italo Tanoni

Numero di pagine: 226

Gli ebrei hanno un futuro? L'ebraismo tra modernità e tradizione

Autore: Esther Benbassa , Jean-Christophe Attias

Numero di pagine: 256

Vite che non possiamo permetterci

Autore: Zygmunt Bauman

Numero di pagine: 240

Il diritto, l'economia, la cultura, la politica, la religione, i sentimenti al tempo nostro e secondo Bauman.L'arte della nostra vita si può ridurre a una sola tecnica: lo shopping sapiente e coscienzioso. Al quale nemmeno il corpo sfugge. Anche a costo di trasformarci tutti, vecchi e giovani, in una razza di debitori. «Se si potessero paragonare le teorie sociali o i teorici della sociologia a utensili da cucina, Zygmunt Bauman sarebbe sicuramente uno dei coltelli più taglienti»: così dice di lui Citlali Rovirosa-Madrazo alla fine delle loro conversazioni sui grandi temi del nostro presente.Un esempio tra i tanti delle nostre esistenze: nel 2006 solo negli Stati Uniti sono stati eseguiti undici milioni di interventi cosmetici. La pubblicità tipica di una clinica di chirurgia cosmetica (attività che ha ormai dato vita a una enorme e lucrosa industria) è carica di tentazioni cui difficilmente una donna preoccupata per il proprio aspetto riesce a resistere. «E così la storia si ripete per l'ennesima volta: un corpo femminile 'non migliorato' è stato scoperto come 'terra vergine' non ancora messa a coltura. Neanche un centimetro quadrato del corpo di una donna è...

Book-In-Brief: Mapping the Secular Mind (Italian Language)

Autore: Haggag Ali

Numero di pagine: 26

The secular mind had a grand plan, to establish an earthly paradise, a utopia of the here and now, a modern civilization governed by human reason, rationality, and the triumph of progress. Whilst ideals are one thing, the means to realize them is something else. Away from the hype, emancipating humanity from the ‘shackles’ of God and religion has proved no easy matter. Mapping the Secular Mind critically examines issues of reason, rationality, and secular materialism, to explore how these mental perceptions, or ways of mapping the world, have affected human interaction and sociological development.

Una nuova condizione umana

Autore: Zygmunt Bauman

Numero di pagine: 160

Bauman è uno dei massimi interpreti del nostro tempo. Autore tra i più letti e citati, ha colto con singolare lucidità la transizione epocale in corso, elaborando persuasive categorie di pensiero per comprenderne il senso. Le sue analisi sulla frammentazione delle identità, sull'incertezza esistenziale, sulla precarietà e la solitudine delle nostre vite hanno oltrepassato i confini disciplinari della sociologia, diventando parte del patrimonio culturale diffuso. In questo volume Bauman introduce a una nuova fase del suo impegno intellettuale, mettendo a tema interrogativi fondamentali che riguardano la condizione umana stessa. Che cos'è dell'essere umano nel nostro contesto storico e quale sarà il suo destino? Domande urgenti dopo lo sfaldamento di quel mondo solido, forte, istituito, ordinato, che abbiamo conosciuto sotto il nome di modernità, e al quale, negli ultimi decenni, soprattutto in forza della globalizzazione, è subentrato un universo 'liquido', destrutturato, precario, privo di riferimenti stabili. La mutazione di scenario ha inciso profondamente sulle esistenze individuali: angoscia, fragilità, perdita di senso sono le cifre dei vissuti più comuni, non solo ...

Shoah e nazismo

Autore: Ernesto Perillo

Numero di pagine: 116

L'insegnamento della Shoah implica una riflessione sociale ed etica che deve coinvolgere prima di tutto ciascuno di noi, in quanto adulti e docenti e. partendo da qui, essere anche per le nuove generazioni un'occasione di conoscenza, storicizzazione, critica. coraggio e assunzione di responsabilità.

A tutto campo

Autore: Zygmunt Bauman

Numero di pagine: 168

L'ultima intervista a uno dei più grandi intellettuali del Novecento. Rendere non familiare ciò che ci è familiare e il suo contrario sembra essere uno dei fili rossi che attraversano l'intera opera di Zygmunt Bauman. Un compito difficile che può porsi solo colui che ha davanti agli occhi tutto l'uomo, che è capace di guardare al di là della propria specializzazione e leggere di filosofia e psicologia, di antropologia e storia, di arte e letteratura. Come scrive Peter Haffner nella sua prefazione, Bauman non è uomo dei dettagli, delle analisi e inchieste statistiche, delle cifre, dei nudi dati e dei sondaggi. Egli dipinge con pennellate larghe su una grande tela, offre una visione delle cose, lancia delle tesi che vogliono provocare discussione. Se aveva ragione Isaiah Berlin a distinguere due categorie di pensatori e scrittori rifacendosi a un antico detto del poeta greco Archiloco – «La volpe sa molte cose, ma il riccio sa una grande cosa» –, Zygmunt Bauman è insieme riccio e volpe.

Cani, topi e scarafaggi

Autore: Luca De Angelis

Numero di pagine: 215

Nelle Melodie ebraiche di Heine, il principe Israele, a causa di «un sortilegio», viene trasformato in cane. Nella Metamorfosi di Kafka il protagonista si ritrova mutato in uno scarafaggio e il vocabolo Ungeziefer (parassita) di cui si serve lo scrittore praghese è lo stesso usato dai nazisti per definire l’ebreo-parassita. Non a caso, nei campi di sterminio venne utilizzato lo Zyklon B, acido prussico concentrato, un pesticida letale. Primo Levi ha fatto notare che «si doveva usare, e fu usato, quello stesso gas velenoso che si impiegava per disinfestare le stive delle navi, ed i locali invasi da cimici o pidocchi. Sono state escogitate nei secoli morti più tormentose, ma nessuna era così gravida di dileggio e di disprezzo». Attraverso le pagine della letteratura, questo libro ripercorre i modi in cui gli ebrei sono stati spogliati di umanità, considerati scarti umani e ridotti all'animalità.

La mente ostile

Autore: Milena Santerini

Numero di pagine: 256

L’odio sembra una realtà dominante nella storia dell’umanità e nel mondo globale, diviso e polarizzato. Noi si contrappone a loro, percepiti non come singoli individui, ma come un gruppo nemico verso cui si nutrono pregiudizio e intolleranza: stranieri, ebrei, rom, musulmani, donne, omosessuali, persone fragili... Ma la nostra mente è per natura ostile? Il cervello è irrimediabilmente programmato per l’odio? Anche se meccanismi inconsci spingono gli esseri umani a percepire con paura le diversità, le neuroscienze descrivono menti empatiche, che si rispecchiano e si identificano con l’altro in modo innato. In realtà, sono le politiche dell’odio che costruiscono il nemico e ci manipolano. Le folle emotive rincorrono fake news e complottismi, le posizioni si polarizzano, la violenza può diventare estrema. Mutano continuamente le forme di odio collettivo: il razzismo da biologico diventa culturale, l’antisemitismo subisce pericolose metamorfosi, cambia l’aggressività contro le donne. Tuttavia, in un mondo in cui sembra ancora prevalere il pregiudizio emotivo, odio, aggressività e reazioni ostili non sono inevitabili: anzi, è possibile contrastare il disimpegno...

Metamorfosi del potere

Autore: Laura Sanò

Numero di pagine: 212

Come è stato possibile l’Olocausto? Come “spiegare” razionalmente ciò che sembra eccedere ogni misura razionale? Si situa in questo contesto problematico l’incontro di Hannah Arendt con Franz Kafka. Storicamente documentato da una conferenza tenuta nel 1944 a Mount Holykoke, a pochi mesi dalla fine della seconda guerra mondiale, e dalla scoperta della tragedia del genocidio, il rapporto con lo scrittore praghese si rivela essere cruciale nel progetto teorico perseguito da Arendt. Secondo la filosofa, Kafka ha compreso fino in fondo – ed espresso mediante parabole – un assunto che ella aveva condiviso, attraverso un’adesione non solo intellettuale, ma anche psicologica ed emotiva. Aveva individuato nell’uomo, nell’enigma dell’uomo, nell’imperscrutabilità della sua essenza più profonda, negli abissi di quello che è destinato comunque a restare un mistero, l’origine del male, in tutte le sue manifestazioni individuali e sociali. Kafka è “pensatore politico” - come Arendt lo definisce - proprio perché è la guida più affidabile per esplorare gli intrecci che connettono etica e politica, e che ritrovano nell’individuo la radice delle forme...

Zygmunt Bauman

Autore: Riccardo Mazzeo

Numero di pagine: 128

“Allo stesso modo in cui Max Weber, agli inizi del Novecento, aveva rifondato la sociologia, si può dire che fra il 1990 e il 2017 Zygmunt Bauman ne abbia identificato e sviscerato un nuovo paradigma a cui difficilmente essa potrà sottrarsi dopo di lui. Per certo Bauman, oltre a trasformare la sua disciplina rivitalizzandola e riconferendole lo statuto di scienza sociale veramente feconda, ha trasformato me, che ebbi la fortuna di conoscere la sua opera negli anni novanta. Proprio quando lui, andato in pensione a sessantacinque anni, si era comprato una pipa.” Per Riccardo Mazzeo, Zygmunt Bauman è stato un maestro e un amico. Questo libro getta luce sui movimenti intimi e reconditi del pensiero e, attraverso lo sguardo di un testimone d’eccezione, del più grande sociologo del nostro tempo restituisce un ritratto da vicino, costruito giorno per giorno. Il cuore della rivoluzione di Bauman rispetto a Max Weber sta nell’idea che la conoscenza di ciò che ci circonda vada declinata in termini di prassi, come era stato per Gramsci. Se la conoscenza si traduce in azione per trasformare il mondo, deve necessariamente farsi partigiana: deve cioè esprimere e difendere...

Vita tra reale e virtuale (La)

Autore: Zygmunt Bauman

Numero di pagine: 85

Noto come uno dei più influenti pensatori al mondo, Bauman da tempo ricerca lungo le direttrici più cruciali per capire i cambiamenti della nostra epoca, dalla sociologia alla teoria politica, dalla filosofia alla comunicazione, dall’etica all’economia. A lui si deve la folgorante definizione di «modernità liquida » (definizione che insieme all’affermazione «il medium è il messaggio» di Marshal McLuhan è tra le più fortunate del Novecento), di cui è uno dei più acuti osservatori e la cui concettualizzazione ha influenzato gli studi in tutti i campi delle scienze umane. Per capire le mutazioni in atto, l’accelerazione del cambiamento determinato in questi ultimi anni dall’espansione dei social media e delle reti in particolare, occorre partire proprio da questo suo assunto, vale a dire dal fatto che nella società contemporanea i legami tra gli individui si sono «liquefatti», tendono cioè a dissiparsi, a disgregarsi e a diventare sempre più effimeri. L’attuale «liquefazione» delle relazioni produce un individuo afflitto dalla solitudine, egoista ed egocentrico, che vive in un tempo anch’esso liquido, non solido come quello che contraddistingueva le...

Fine del mondo liquido

Autore: Carlo Bordoni

Numero di pagine: 140

Lo stato di crisi delle società occidentali sembra ormai irreversibile: nello spaesamento e nell’insicurezza del caos globale, Zygmunt Bauman è stato un faro insostituibile. Questo libro è il frutto di un decennale, intenso dialogo tra Bauman e Carlo Bordoni: un comune percorso intellettuale da cui è emersa l’esigenza di superare il concetto più noto del grande sociologo polacco, quello di «modernità liquida».La categoria della modernità liquida è ormai troppo vaga ed elusiva. Non basta più a interpretare la nostra epoca, in cui vengono meno le sicurezze economiche del sistema produzione-lavoro-consumo-consumismo, ma anche le tradizionali idee di massa, comunità, uguaglianza, classe e, soprattutto, progresso. Spazio e tempo si contraggono grazie alla rapidità delle comunicazioni, all’immediatezza delle informazioni, all’omologazione dei comportamenti umani, non più racchiusi entro i confini invalicabili degli Stati-nazione. Il disordine è avvertito in ogni parte del mondo, contemporaneamente. Per la prima volta non c’è un posto migliore in cui rifugiarsi: non c’è alternativa a un sistema globale che sta crollando.L’incertezza del futuro è dunque il...

La filosofia e le sue storie

Autore: Umberto Eco , Riccardo Fedriga

Numero di pagine: 656

Fichte, Schelling e soprattutto Hegel disegnano, agli inizi dell'Ottocento, i grandi sistemi del pensiero idealista che culminerà con la rivoluzione materialista di Marx, con il positivismo e le filosofie che, come quella di Schopenhauer e Nietzsche, metteranno in crisi le grandi visioni unitarie del pensiero. L'Ottocento è anche l'età della scienza, con Darwin, la logica formale, la rivoluzione della termodinamica e le geometrie non euclidee e il secolo in cui si sviluppano le scienze umane: linguistica, antropologia, psicologia, sociologia. La filosofia novecentesca, segnata dalle riflessioni sul linguaggio, si articola nella pluralità delle grandi tradizioni, dal neokantismo alla fenomenologia, dallo storicismo alla filosofia analitica, dal neoidealismo all'esistenzialismo, dalla psicoanalisi ai marxismi, dalla semiotica allo strutturalismo, dalle teorie sull'intelligenza artificiale alle riflessioni contemporanee su etica e giustizia, sino alle neuroscienze cognitive e alla bioetica.

Auschwitz. Storia e memorie

Autore: Frediano Sessi

Numero di pagine: 608

Chi visita oggi Auschwitz vede solo una parte di ciò che è stato e lo coglie nella sua fase finale, senza potersi fare un’idea degli scopi e delle trasformazioni che hanno portato a quel risultato. Frediano Sessi ci consegna una ricostruzione storica globale di quell’universo fisico e simbolico, in una poderosa opera, frutto di cinquant’anni di ricerche e collaborazioni con storici di tutto il mondo, ripartita in tre grandi sezioni. La prima ripercorre in modo essenziale i tratti ideologici, legislativi e amministrativi che, a partire dall’ascesa di Hitler al potere, caratterizzano il regime nazista, inquadrando il «progetto Auschwitz» nel più ampio contesto del «nuovo ordine europeo» ideato dal Reich. La seconda entra nello specifico della struttura e della vita del campo, dalle origini ai successivi ampliamenti: la scelta del sito e le caratteristiche geomorfologiche, la ricostruzione minuziosa della quotidianità nel Lager, gli alloggi e i luoghi di lavoro, i metodi di sterminio, le forme di oppressione e quelle di resistenza, i processi e le sentenze seguiti alla liberazione. La terza parte approfondisce i percorsi della memoria emersi e consolidatisi nel tempo, ...

Comunque umani

Autore: Guido Ferraro , Isabella Brugo

Quali sono i modi di rappresentare il “male” e il “mostruoso” nell’immaginario collettivo? Avvalendosi di esempi folclorici, cinematografici e letterari, i due autori raccontano in queste pagine come la nostra cultura abbia raffigurato tali categorie in personaggi estremi che assumono le forme dell’orco, del vampiro, dell’alieno, del defunto che viola i confini tra lo spazio dei morti e quello dei vivi. Queste creature permangono nell’universo contemporaneo, pronte a nuove evoluzioni e nuove trasfigurazioni. Nello svelarlo, il libro condurrà il lettore lungo un percorso che, muovendo da radici folcloriche, esplora la più forte concettualizzazione del male: quella che tende a una negatività assoluta, quasi metafisica. Eppure, ci si deve chiedere, queste storie ci parlano davvero di figure radicalmente non umane, indecifrabili e aliene, o non sono piuttosto strumenti per definire ciò che siamo e come sono disegnati i nostri sistemi di valori? Il percorso che gli autori tracciano in questo immaginario “negativo” parte da fiabe classiche, passa attraverso racconti e romanzi fondamentali come Carmilla e Dracula, per arrivare a opere cinematografiche chiave come...

Dopo i testimoni

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 393

La riflessione sul tramonto di un’era, l’era del testimone della Shoah, ha conosciuto un notevole e per certi versi inatteso sviluppo, che ha posto fine a una stagione durata circa mezzo secolo. Il volume nasce dall’esigenza di ridefinire i limiti delle narrazioni della deportazione e persecuzione razziale in un quadro comparativo europeo, con uno sguardo sui modi della rappresentazione oltreoceano e in Israele. Abbiamo tentato di aprire qualche finestra sui modi attraverso i quali la narrazione della Shoah è cambiata o sta cambiando, mossi dal desiderio di procedere per comparazioni fra diverse metodologie, ma anche fra diversi contesti nazionali. Nel Dizionario dei luoghi comuni di Flaubert alla voce Ebraico corrisponde un lemma nel quale si riflette un pregiudizio ancora diffuso ai nostri giorni: «È ebraico tutto quello che non si capisce». Auspichiamo che i contributi raccolti in questo volume aiutino a sconfiggere questo radicato luogo comune.

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