Ceramica romana e archeometria: lo stato degli studi. Atti delle Giornate di Internazionali di Studio (Castello di Montegufoni, FI 1993)
Autore: Gloria Olcese
Numero di pagine: 319Akten/Kongressbericht - Geologie - Keramik/Ton.
Akten/Kongressbericht - Geologie - Keramik/Ton.
Italian description: A circa vent'anni dalla pubblicazione, il manuale ormai classico di Ninina Cuomo di Caprio viene riproposto per rispondere a precise esigenze di studio nel campo della ricerca archeologica e di formazione nell'ambito universitario. Il testo e stato completamente ripensato e riscritto, valorizzando le qualita che lo hanno imposto nel settore: la chiarezza, la completezza, l'attenzione culturale e storica alla tecnologia della ceramica. Nel ripercorrere il cammino seguito da un manufatto fittile dalla modellazione in argilla alla cottura nella fornace a combustibile solido naturale, l'attenzione e rivolta non soltanto agli aspetti tecnici ma anche alla piena consapevolezza circa le molte facce della produzione ceramica. La trattazione e incentrata sul mondo antico ma non solo classico: si aprono sviluppi riguardanti sia la preistoria sia il mondo medievale. Tutto questo rende il volume uno strumento di lavoro ancora piu prezioso. La seconda parte del manuale e dedicata alle analisi di laboratorio che possono essere utili per una migliore comprensione della ricerca archeologica ed e completata da un'appendice sulle fonti letterarie antiche.
I mosaici paleocristiani che si possono ammirare nel nord Italia nascondono trame complesse, celate sotto il loro diaframma luminoso e seducente. Lo studio delle botteghe, dei motivi iconografici e ornamentali, l’approvvigionamento, la circolazione e la lavorazione dei materiali, le vie percorse per portare a compimento i cantieri possono apparire come una matassa aggrovigliata, fatta di questioni che richiedono di essere analizzate in ottica specialistica, ma che necessitano anche di una integrazione dialogica fra i saperi. Questo volume raccoglie i risultati di un laboratorio in cui docenti e studenti hanno interrogato una serie di casi di studio, indagati attraverso le metodologie della storia dell’arte, dell’archeologia e dell’archeometria, cercando di offrire diverse soluzioni e nuove prospettive di ricerca.
Il volume accoglie una serie di saggi aventi come comune denominatore la ceramica medievale. Si tratta di contributi dedicati a Graziella Berti, studiosa scomparsa nel 2013, che ha avuto un ruolo centrale negli studi sulla ceramica medievale mediterranea. I contributi affrontano tematiche legate non solo alla Toscana, ma anche ad altre aree del bacino del Mediterraneo, quali la Sardegna, la Sicilia e la Spagna, e relative sia alle caratteristiche tipologiche delle produzioni ceramiche, sia alla circolazione dei manufatti e delle conoscenze tecnologiche.
Oggetto dell’opera è lo studio e la classificazione della ceramica ‘comune’, databile ai secoli II a.C.-VIII d.C., proveniente dagli scavi della città romana di Albintimilium (Ventimiglia) al confine con le Gallie, e pertanto percorsa da grande traffico, oltre che scalo marittimo di notevole movimento, come dimostrano la quantità e la varietà dei reperti ceramici rinvenuti. I risultati della ricerca sono stati strutturati in capitoli riguardanti lo studio delle analisi archeometriche e la classificazione della ceramica per gruppi chimici e mineralogici. La caratterizzazione della produzione locale in relazione alla ceramica di importazione e il catalogo degli impasti e dei tipi morfologici chiudono questo lavoro di notevole impegno.
L’allume è una materia prima estremamente versatile e preziosa, utilizzata sin da epoca classica in alchimia, farmacia, nella concia del pellame ed in vari campi della metallurgia. Dal Medioevo l’utilizzo certamente più conosciuto dell’allume ottenuto dalla lavorazione dell’alunite è legato alla tintoria; esso è infatti un ottimo mordente, ed ancor oggi le tinture artigianali ne fanno largo uso. Malgrado il rilievo che lo studio di questa materia prima riveste dal punto di vista della storia della tecnologia e più in generale della cultura materiale, l’archeologia ad oggi si è occupata poco di produzione d’allume, in particolare per l’epoca medievale e moderna. Negli ultimi anni tuttavia la realizzazione di nuove ricerche archeologiche condotte dalle università di Roma-La Sapienza e Siena su due importanti aree di produzione dell’Italia centrale, la Toscana centro meridionale (il territorio delle Colline Metallifere) e l’alto Lazio (i monti della Tolfa), ha permesso di acquisire dati importanti, che sollecitano un rinnovato dialogo fra discipline storiche. L’argomento si inserisce inoltre pienamente nelle linee di ricerca promosse dal progetto ERC...
«Archeologia Medievale» pubblica contributi originali riguardanti l’archeologia postclassica, la storia della cultura materiale in età pre-industriale e le scienze applicate nella forma di saggi e studi originali; relazioni preliminari di scavo; contributi critici su libri, articoli, ritrovamenti, ecc. Vengono pubblicati sia testi in italiano che in altre lingue.
Il volume riporta gli interventi del VIII Ciclo di Lezioni organizzato dall’Università di Siena sulla Ricerca applicata in Archeologia. I testi riescono a riassumere la complessità dell’archeologia subacquea, l’ampiezza e l’articolazione di temi e di problemi affrontati, la variabilità degli ambienti e dei contesti in cui la ricerca si svolge, di fatto unificati solo dall’unico comune denominatore costituito dall’acqua. Quindi non solo archeologia sottomarina, ma archeologia subacquea tout-court, dei fiumi, dei laghi, degli insediamenti sommersi, dei porti, archeologia e architettura navale, ecc.; il tutto con un ampio spettro cronologico, dalla preistoria all’età moderna. Le sezioni in cui è articolato il volume consentono di approfondire da un lato la situazione sui fondamenti e sullo stato della disciplina, l’approfondimento del suo statuto teorico e l’analisi delle procedure, delle metodologie e delle tecniche impiegate, dall’altro l’analisi dell’uso storico dei dati acquisiti nel corso delle ricerche archeologiche, e infine gli aspetti legislativi e tecnico-burocratici.
Sommario Lucy Vallauri, Jean Louis Vayssettes, Les faïences montpelliéraines du XVIIe siècle: l’archéologie, l’érudition, les collections, les archives Loredana Pessa, Le collezioni di ceramiche del Comune di Genova: profilo storico e prospettive museografiche Ilaria Micheletti, La raccolta di laggioni del Museo di Sant’Agostino: analisi, riordinamento e nuova catalogazione Andrea de Pascale, Le ceramiche extraeuropee del Castello D’Albertis di Genova: tecniche, clture, incontri Rita Lavagna, Donatella Ventura, La collezione del Centro Ligure per la Storia della Ceramica Cecilia Chilosi, Un particolare tipo di raccolte: ipotesi di itinerario tra le ceramiche nelle architetture del territorio savonese Tullio Mazzotti, La collezione della Fabbrica casa museo ‘Giuseppe Mazzotti 1903’ di Albisola Marina Anna Moore Valeri, Ceramiche italiane nelle collezioni del George R. Gardiner Museum of Ceramic Art Jaume Coll Conesa, El Museo Nacional de Cerámica ‘González Martí’: cinco décadas de trayectoria Gabriella Manna, La Collezione Martin conservata nel Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza Marco Iacopini, La collezione del ‘Museo del Campionario’...
Editoriale, a cura di Monica Centanni e Maurizio Harari. Oliver Taplin, A Clue to the Riddle of the Dareios krater /vaso di Dario?. Concetta Cataldo, Rocco Davide Vacca, Metamorfosi e peregrinazioni di Io. Dalla pittura vascolare alla tragedia, e ritorno. Monica Centanni, Alessandro Grilli, ἅπαξ δρώμενα. Un criterio per la relazione tra testi teatrali e iconografia vascolare (V-IV sec. a.C.). Alessandro Grilli, Dal mito tragico all’immagine su vaso. Nuclei d’azione e dinamiche trasmediali. Ludovico Rebaudo, Il sileno e Dioniso. Un cratere campano con attore comico in costume. Claudio Franzoni, La donna e il cavallo: persistenza di un paragone. Maurizio Harari, Giorgio de Chirico, Le printemps de l’ingénieur. Giuseppe Pucci. Scritti corsari di un archeologo classico. Antologia da “Alias”, supplemento culturale de “il manifesto” 2012-2021), a cura di Roberto Andreotti. Bibliografia di Giuseppe Pucci, a cura di Mara Sternini. Salvatore Settis, ‘Tradizione’, fra memoria e oblio. A dialogo con la Lettura corale di Incursioni. Arte contemporanea e tradizione (“Engramma” n. 180). Regesto degli spettacoli INDA al Teatro greco di Siracusa (1914-2021),...
Il volume raccoglie gli Atti del Secondo Convegno Tematico organizzato dall’AIECM3 (Association pour l’étude des céramiques Médiévales et Moderne en Mediterranée), tenutosi dal 17 al 19 aprile del 2015, in collaborazione con il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. L’incontro si proponeva di indagare il ruolo dei manufatti ceramici all’interno delle comunità e delle sue dinamiche. I contributi qui proposti non si concentrano dunque sugli oggetti in sé, ma li seguono come un filo conduttore, per interpretare le società che li hanno prodotti ed utilizzati. I contenuti riflettono l’ampia e poliedrica partecipazione al Convegno in termini di specializzazione disciplinare, cronologica e geografica. Nel complesso gli Atti raccolgono trentasei contributi originali che coprono il periodo compreso tra la tarda antichità e il XX secolo. La prima parte è dedicata al tema della ceramica, intesa come agente nelle dinamiche sociali e diretto portatore di significato. La seconda sezione è interamente dedicata al passato recente, un argomento poco praticato in campo archeologico, ...
AVANT-PROPOS Au moment de conclure, pour moi-même, l’aventure de ces colloques, ce n’est pas sans quelque émotion que je regarde la série des actes qu’ils ont suscitée elle concrétise, de façon durable, le travail accompli et son apport, aussi bien méthodologique que scientifique. Dans ce domaine souvent quelque peu aride ou ingrat de la céramologie, liée à l’archéologie de terrain et en formant comme le langage explicite pour qui sait le déchiffrer, chacune de ces rencontres internationales-depuis la réunion initiale et fondatrice de Valbonne en 1978 – a été importante et révélatrice d’une évolution rapide et féconde de ces enquêtes. Elles ouvrent la voie, bien souvent, à de nouvellesrecherches toujours mieux contrôlées et faisant appel de plus en plus à l’archéométrie. L’imposant volume des Actes de Venise – ville symbole s’il en est par sa place au coeur de cette région méditerranéenne d’abord privilégiée – constitue désormais dans cette série une pièce maîtresse à bien des titres. Par son ampleur et la multiplicité de ses acteurs (qui surent tous se plier à des règles strictes) comme par la richesse des...
Il volume accoglie gli Atti del Convegno organizzato dall’Università degli Studi di Siena (Siena, Santa Maria della Scala, 15-17 novembre 2007) per ricordare, a pochi mesi della sua prematura scomparsa, la poliedrica figura dello studioso e rimettere insieme le principali tematiche da lui perseguite. Il volume rispecchia la struttura del convegno, divisa in tre sezioni: la prima, dopo una introduzione sulla figura di Riccardo Francovich, è dedicata ai temi propri dell’archeologia medievale italiana da lui più fortemente perseguiti, la seconda è incentrata sul rapporto fra le sue attività di ricerca ed il più ampio dibattito europeo e la terza sulla tutela, la valorizzazione e l’innovazione tecnologica.
La pubblicazione rappresenta il secondo volume della serie dedicata agli scavi in corso a Scoppieto, in Umbria, nel distretto di Baschi (Terni) sulla sponda sinistra del fiume di Tevere che stanno portando alla luce importanti strutture relative ad un insediamento che appartiene al periodo pre-romano (dalla fine del secolo di IV a.C) ed età romana (fino all'inizio del secolo di V d.C.). Sono stati studiati soprattutto gli strati della prima Età Imperiale che dimostrano come nella prima Età Imperiale, dalla media età augustea, l'insediamento fosse occupato da una fabbrica di ceramica rivolta principalmente alla produzione di vasi di terra sigillata e di lucerne; è stata infatti rinvenuta un grande quantità di materiali che denota un'attività produttiva assai intensa. Molto importante è la produzione di lucerne di 'terracotta' e di vasi di sigillata. La scoperta della manifattura romana di Scoppieto ha evidenziato l'importanza della Media Valle del Tevere in età romana nella produzione e nel commercio della ceramica destinata ai mercati di Roma e del bacino del Mediterraneo. Oltre alla ceramica è pubblicato il catalogo completo di tutti gli altri materiali menzionati nel...
Le ricerche sulle fortificazioni tardoantiche si sono prevalentemente concentrate sul singolo castello, inquadrato tutt'al più, attraverso le fonti scritte e archeologiche, in contesti regionali quali la Slovenia, il Friuli, il Trentino, la regione attorno a Milano, la Liguria di Ponente, la Provenza e i Pirenei. Hanno da tempo chiarito l'urbanistica e la tipologia delle architetture dei castelli di prima generazione, costruiti, sulla base di progetti organici, nelle fasi tarde dell'impero e in epoca protobizantina. In tutte queste regioni, i castelli sorsero lungo le strade e in rapporto ad alcune città che assunsero un ruolo di coordinamento dei singoli settori difensivi. Oltre a Verona e Trento, per le Alpi centrali ebbero questa funzione Cividale nelle Alpi Giulie, Pavia e Como nell'ambito del sistema difensivo di Milano, Torino e Susa nella regione alpina occidentale. Queste ricerche hanno peraltro trascurato l'incidenza dei castelli sulle dinamiche del popolamento delle aree circostanti. Con il progetto Garda, condotto dal 1998 al 2003 nell'ambito di una convenzione tra la Soprintendenza archeologica del Veneto, l'Università di Padova e il Comune di Garda, si è invece...
Adelia Noferi (1922-2014) è stata tra i più grandi studiosi di Petrarca, Bruno, D’Annunzio, poesia del Novecento, e tra i più raffinati teorici del XX secolo e delle sue poetiche. Questo libro riunisce testi mai prima raccolti, alcuni dei quali risultato di corsi universitari, che riflettono con ricchezza di dottrina e di suggestioni sulla poesia e sulla critica attraverso letture petrarchesche e un avventuroso percorso tra i topoi del bosco in letteratura. Dal locus amoenus al labirinto l’indagine si svolge a livello strutturale, formale, simbolico, culturale e ripercorre forme e snodi dell’immaginario attraverso testi esemplari (da Dante a Bigongiari, a Zanzotto). La seconda sezione, arricchita da un apparato iconografico, contiene profili e testimonianze a molteplici voci, una biografia tra generazioni, la bibliografia completa.
La réflexion au sujet des vases grecs antiques s'est organisée autour de trois thèmes : la production, la diffusion et l'utilisation. La notion d'atelier, à laquelle il faut relier celle des personnalités artistiques, est essentielle à la compréhension des modes de production, de la transmission des savoir-faire, de l'évolution des styles et de la distribution.