Kermes 97 - Gennaio-Marzo 2015
Kermes 97 - La rivista del restauro - Trimestrale Anno XXVIII – Gennaio-Marzo 2015
Kermes 97 - La rivista del restauro - Trimestrale Anno XXVIII – Gennaio-Marzo 2015
Indice Editoriale Marco Dezzi Bardeschi, Sette Maestri (più uno) per un nuovo Abbeceddario minimo per il futuro del Restauro Cattivi esempi Pompei, Casa del Quadriportico: Que reste-t-il des mes amours?; Bamyan: quei piedi rifatti del piccolo Buddha; Milano: ruderizzate le scuderie De Montel a San Siro Storia e cultura della città Javier Gallego, Roca Granada 1896: la Città Bella Patrimonio Moderno e Contemporaneo: la tutela mancata Chiara Occelli, Lo specchio infranto: la Centrale termoelettrica SIP (oggi Edipower) di Chivasso (1951-1954) Maria Vitiello, Distrutto il «Modulo di distruzione nella posizione Alfa»: la difficile tutela del contemporaneo Brera: i progetti per l'ampliamento della Pinacoteca e per la nuova sede dell'Accademia Luca Monica, Brera, dove? Il concorso per Palazzo Citterio e le ipotesi per la nuova sede dell'Accademia di Belle Arti; Sandro Scarrocchia, Per l'ampliamento della sede dell’Accademia di Brera; Marco Barbagallo, Davide Gallo, Jacopo Spinelli, Andrea Tregnago, Milano, nuovi grandi vuoti urbani: il patrimonio militare dismesso. Intervista Giuseppe Cristinelli, Venezia, il Fontego dei Tedeschi: un'aggressione legittimata? Interni del Moderno...
Dall’antica Grecia al nazismo, da Bruto a Mata Hari: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio Ingrati, ambiziosi, voltagabbana, opportunisti, ma anche scaltri, intelligenti e in alcuni casi addirittura eroici. L’infamante etichetta di traditore è stata affibbiata nei secoli a una miriade di personaggi, spesso diversissimi l’uno dall’altro, accusati di aver rinnegato la propria comunità, cospirato contro la patria, voltato le spalle alla famiglia o “pugnalato” un proprio benefattore. Che siano viscidi calcolatori o idealisti dall’animo puro, i grandi traditori sono protagonisti assoluti della storia e le loro biografie rappresentano un mix micidiale di passioni, complotti, illusioni e tragedie degne dei migliori romanzi. Non a caso, figure simili popolano la letteratura e l’arte, dalle immortali opere di Shakespeare ai moderni kolossal hollywoodiani. Questo libro prende in esame le figure “traditrici” che, per importanza storica o perché parte di narrazioni mitiche fondative, hanno più di tutte segnato il nostro immaginario. In famiglia, in guerra, in amore: chiunque può essere tradito Tra i traditori presenti nel libro: • Giuda Iscariota • Elena di Troia ...
Dall’ultimo decennio del Novecento il riconoscimento della valenza estetico-artistica, oltre che documentaria, delle fotografie ha portato ad una rapida evoluzione della disciplina della loro conservazione, coinvolgendo metodologie, tecniche e problematiche maturate in diversi campi del generale sviluppo contemporaneo della conservazione dei beni culturali. Il libro, realizzato con il contribuito di qualificati autori specialisti impegnati da tempo nelle attività correlate alla conservazione delle fotografie, offre un articolato quadro teorico e operativo utile a conservatori, studiosi, appassionati, collezionisti e quanti interessati a conoscere o approfondire i variegati aspetti della fotografia e della sua conservazione. L’attività di conservazione delle fotografie si rivela un processo che parte dalla conoscenza approfondita del manufatto fino ad arrivare alla gestione delle trasformazioni future: struttura composita delle fotografie, conservazione preventiva, ambiente, microclima, aria indoor, arredi, contenitori, involucri, conservazione a basse temperature, biodeteriogeni. INDICE Aspetti generali di conservazione preventiva Donatella Matè, Luciana Rossi L’ambiente...
Lo studio, l’intervento conservativo e la ricomposizione di quattro lacerti di mosaici a partire dalla messa in sicurezza dei brani fino alla collocazione di questi su di un supporto rigido autoportante. Il nodo centrale che ha influenzato l’intero iter progettuale è stato la volontà di mantenere alcune deformazioni dovute alla funzione pavimentale e al lungo periodo di interramento, a testimonianza della storia di un reperto archeologico, e parallelamente di condurre la rimozione di ulteriori deformazioni dovute all’intervento di estrazione. I lacerti musivi, di epoca romana provenienti dall’area del Gruppo Episcopale di Asti, sono stati strappati durante le fasi dello scavo archeologico (2001-2009) e appartenevano a tre ambienti di prestigio di una domus romana. Attraverso lo studio della documentazione di scavo e il confronto con pavimentazioni musive, pertinenti per lo più alla medesima area geografica, è stato possibile avanzare ipotesi di ricostruzione per i tre brani musivi e confermare la datazione (I-II secolo d.C.) già proposta negli studi già pubblicati. Ulteriori approfondimenti di carattere scientifico hanno permesso di sciogliere le vicende conservative ...
La tutela e conservazione dei beni culturali rimanda, inevitabilmente, alla cura del territorio e dell’ambiente nel suo complesso. Ma se le procedure strettamente di restauro e conservazione godono di un’attenzione teorica e metodologica attentamente dibattuta, spesso l’ambiente è, invece, ancora sottoposto a pratiche di “scempio”. Il libro di Ugo Scelfo presenta un’attenta panoramica giuridica del problema. L’approccio giuridico, cioè l’esame delle violazioni censite in rapporto alle norme vigenti che tutelano le varie accezioni di ambiente con le previste sanzioni, si rivela di grande interesse, soprattutto se sviluppato in senso storicistico. In particolare, se affrontato da chi, come Ugo Scelfo ha avuto una lunga pratica giudiziaria militante, permette la ricostruzione dei criteri con i quali l’ambiente è stato percepito nel tempo dalle comunità sino alle concezioni attuali, fornendo indicazioni essenziali per attualizzare la determinazione dei valori e elaborare strategie aggiornate di tutela e sviluppo. Ugo Scelfo, recentemente scomparso, come magistrato è stato particolarmente impegnato sul fronte dei reati ambientali – tra i quali in Sicilia i...
Cittadino inglese, nato in Italia e cresciuto tra Firenze, Cambridge e Londra, Frederick Stibbert accarezzava un sogno: viaggiare e collezionare oggetti che potessero raccontare la storia delle culture del mondo. La vita di Stibbert, così come ci viene restituita in questo racconto pieno di sorprese, appare oggi alquanto romanzesca: finanziere oculato, munifico collezionista, rappresenta appieno la cultura enciclopedica del suo tempo.
Dopo la realizzazione nel 2005 del catalogo sulla plurisecolare storia per immagini del parco Mediceo di Pratolino (Firenze), questo nuovo libro ne completa limmagine tramite una ricognizione sulloggi, eseguita tramite gli occhi diversi di più fotografi che, con campagne di ripresa appositamente realizzate, hanno misurato la loro sensibilità con le tante facce che Pratolino può ancora oggi offrire. Attraverso tre diverse sezioni ( La natura, la fantasia, la meraviglia ; Le piante del Parco di Pratolino ; Note sulla fauna del parco Mediceo di Pratolino ) viene offerto un ritratto fotografico attuale del Parco in tutta la sua eterogenea bellezza, fatta di fascinose vestigia del suo illustre passato, di fantasmi architettonici e scultorei immersi nella vegetazione, di specie animali e vegetali di grande interesse, dei tanti caratteri che ancora racchiude in sé, da quello meditativo ed esoterico voluto dal Principe Francesco, a quello più romantico imposto dal giardiniere boemo Fritsch dopo il 1818. Completa e integra la pubblicazione un DVD che mostra, stavolta per immagini in movimento, tutta la forza iconologica di un luogo nato per dare spettacolo, anzitutto di sé...
Una raccolta di testi appositamente scritti da storici dell’arte, scienziati e restauratori: esperienze e linee di ricerca di straordinario interesse sul tema della pittura murale ‘nascosta’ e del suo ritrovamento. Ci sono momenti nella storia dell’umanità, e quindi della cultura, in cui quell’importante fattore costitutivo dell’opera d’arte che il colore stato camuffato, manipolato, nascosto, obliterato: in una parola ‘negato’. E questo succede in tutte le arti: si parla infatti di colore anche in letteratura e in musica. Ma ci vogliamo qui attenere alle arti figurative, come tema di questo lavoro, e pi in particolare alla pittura su muro, in quanto il genere di arte figurativa sicuramente pi difficile da nascondere alla vista, in momento di disgrazia, se non appunto ricorrendo a soluzioni estreme come la distruzione, la manipolazione aberrante, la copertura con l’intonaco o l’imbiancatura … Il colore dunque fa paura, e ‘ritrovarlo’ quindi un grande atto di coraggio, sia a livello estetico che a livello tecnico. Ed anche un’operazione per forza lunga e difficile, che implica inoltre la ricerca di un adeguato contesto e di una...