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ANNO 2021 LA GIUSTIZIA DECIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Brigate Rosse

Autore: Francesco Cesare Strangio

Numero di pagine: 164

Alcune vicende d'inaudita ferocia, si sono confuse con le ombre di una notte fredda, silenziosa ed angosciante a conseguenza di fatti che tutt'oggi si nascondano dietro una cortina di bugie che va sotto il nome dell'interesse di Stato. Forse un giorno, quando le persone coinvolte non ci saranno piu e la coscienza del popolo si sara liberata dal giogo della tirannia, un raggio di luce squarcera le tenebre che celano la verita, permettendo cosi di sapere realmente come sono andati i fatti imputabili al terrorismo di matrice comunista..."

Cuori rossi contro cuori neri

Autore: Paolo Sidoni , Paolo Zanetov

Numero di pagine: 576

Storia segreta della criminalità di destra e di sinistra Il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro. Le stragi di piazza Fontana e della stazione di Bologna. Sono forse questi i momenti più drammatici della storia della democrazia italiana. Azioni cruente di destra e di sinistra, pagine scritte con il sangue da uomini e donne che la passione politica ha trasformato in fuorilegge, aguzzini, assassini. La contrapposizione tra destra e sinistra, neofascisti e comunisti, rivoluzionari dell’una e dell’altra posizione, è stata a lungo condizionata dal ricorso a una violenza spietata, sorretta da teorie folli e deliranti comunicati. Una scia di sangue che arriva fino ai giorni nostri tra minacce, faide, lotte intestine, attentati e stragi. Gli anni di piombo segnano l’apice di questo processo: organizzazioni terroristiche frontalmente opposte hanno compiuto destabilizzanti azioni eversive, spesso in accordo con la criminalità organizzata e i servizi segreti deviati. Dal bandito Giuliano alle Brigate rosse, passando per le vicende di Giangiacomo Feltrinelli e dei Nuclei armati rivoluzionari, gli autori ripercorrono gli ultimi settant’anni di storia italiana, alla ricerca delle...

Io e Oriana

Autore: Magdi Cristiano Allam

Numero di pagine: 224

A dieci anni dalla morte di Oriana sento il dovere di raccontare un'esperienza estremamente significativa della mia vita che, da un lato, mi ha donato una straordinaria soddisfazione intellettuale e interiore, dall'altro è stata un fattore vitale per la rivisitazione delle mie scelte di fondo, culminando nell'adesione alle idee di Oriana. Ancor prima della sua morte il 15 marzo del 2006 presi atto che Oriana aveva ragione nel considerare i terroristi islamici la vera rappresentazione dell'islam e nel condannare anche i sedicenti 'musulmani moderati' che ci impongono la legittimazione dell'islam come religione e la costruzione delle moschee. Noi tutti abbiamo il dovere di dire: 'Grazie Oriana'.

Ritorni di fiamma

Autore: Mario Isnenghi

Numero di pagine: 528

“L’attivo e il passivo di una storia collettiva – tanto più se drammatica e divisiva – si misurano anche così, da come si vivono le sconfitte da parte dei vinti, e le vittorie da parte dei vincitori.” Da Mazzini a Mussolini, da Garibaldi a D’Annunzio, dai partigiani della Resistenza rossa e dell’“occasione perduta” ai neofascisti e ai brigatisti, i ritorni di fiamma sono una cifra di lungo periodo della storia d’Italia. Nel fare l’Italia e nella dialettica tra Stato e Nazione, a ogni svolta epocale – dall’Italia liberale a quella fascista, a quella repubblicana – si sono riproposti fronti alternativi inconciliabili, con i corrispondenti miti e politiche della memoria. Dall’eterna contrapposizione tra guelfi e ghibellini a quella tra repubblicani e monarchici, neutralisti e interventisti, fascisti e antifascisti, terroristi e vittime del terrorismo. Si fa l’Unità, ma Garibaldi è un vincitore-vinto; si vince la Grande guerra, ma è una “vittoria mutilata”; il fascismo prende il potere, ma tradisce la rivoluzione; la repubblica nasce dalla Resistenza, ma al governo va la Democrazia cristiana. La nostra storia è piena di svolte deludenti per...

Quando si puntarono i riflettori su Aldo Moro. Aldo Moro e il cinema.

Autore: Rosaria Di Girolamo

La nuova edizione di 'Quando si puntarono i riflettori su Aldo Moro. Aldo Moro e il cinema’ già edito da il mio libro nel duemilaventi in versione cartacea nasce per il contributo apportato dall’on. Gero Grassi che si ringrazia e al quale è stato sottoposto il contenuto del formato cartaceo per una revisione. Gero Grassi ha segnalato gli errori dietrologici con i quali s’intendono le interpretazioni o le ipotesi avanzate da giornalisti o scrittori che hanno nel passato analizzato il caso non documentando scientificamente quanto da loro pubblicato o chi ha semplicemente espresso un’opinione su alcuni momenti della strage compiuta in via Mario Fani e del sequestro, accaduti il sedici marzo del settantotto, e dell’assassinio del presidente democristiano Aldo Moro avvenuto il nove maggio dello stesso anno. Infine va sottolineato come giustamente spesso Gero Grassi ha dichiarato nelle sue interviste è che ciò che ritroviamo nella descrizione dell’intera filmografia che copre un arco di tempo che va dal 1986-2008 è la 'verità dicibile' presentata dal memoriale Morucci – Faranda reso pubblico nel corso dei processi. Rientra in essa il considerare il covo principale...

LA VICENDA ALDO MORO

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai.

La notte che Pinelli

Autore: Adriano Sofri

Numero di pagine: 304

«È la vecchia storia del ferroviere anarchico che venne giù dalla finestra del quarto piano della Questura di Milano. Quarant’anni fa, più o meno. Quelli che allora c’erano, ciascuno a suo modo, credono di saperla. Be’, non la sanno. In nessuno di quei modi. Figurarsi quelli che non c’erano. Figurarsi una ragazza di vent’anni, di quelle che fanno le domande. Anch’io credevo di saperla. Poi ho ricominciato daccapo». A. S.

Patria 1967-1977

Autore: Enrico Deaglio

Numero di pagine: 640

La Prima repubblica, quando la classe dirigente non si chiamava ancora “casta” e nel segreto, intanto, si preparavano bombe e colpi di stato. Anni in cui tutto un paese perse dolorosamente la propria innocenza, scoprendo quanto era feroce, dissimulatorio, reazionario il suo cuore di tenebra. Dell’Italia di questo decennio Enrico Deaglio è un testimone d’eccezione. Con una cronaca in diretta ripercorre le storie notissime e quelle dimenticate, in un collage di musica, idee, passioni politiche, libri, film, radio libere che hanno segnato un prima e un dopo nella storia del nostro paese. L’Italia di oggi cominciò allora. Sarebbe stato meglio se tutto ciò non fosse mai successo?

Cronache di piombo e di passione

Autore: Vittorio Emiliani

Numero di pagine: 368

C’è una stagione del nostro giornalismo e della nostra vita civile che è stata segnata da un’esperienza originale: tra gli inizi degli anni settanta e la fine degli anni ottanta, «Il Messaggero» – giornale di tradizione filo-governativa, legato agli interessi del partito democristiano – conobbe una vicenda diversa, esito di specifiche scelte proprietarie, e ancor più della personalità di alcuni tra i protagonisti che animarono il quotidiano. Vittorio Emiliani fu uno dei più diretti e appassionati tra questi. Giunto a Roma dopo la grande e innovativa esperienza milanese del «Giorno», portò dapprima come inviato, e poi per una lunga fase come direttore, il vento nuovo dell’indipendenza dalla politica, con un’impronta laica e un’attenzione sempre concentrata sui temi della capitale,ma non solo: in quegli anni «Il Messaggero» volse il suo sguardo critico all’Italia intera, divenne un grande giornale di Roma capace di parlare a tutto il paese. Sul filo dell’autobiografia, Emiliani ripercorre in questo libro un viaggio ventennale all’interno di quelli che sono in genere liquidati come «anni di piombo» e che invece, da questa tumultuosa, vibrante...

Brigate rosse. L'invisibile

Autore: Simona Folegnani , Berardo Lupacchini

Numero di pagine: 330

Cosa accadde veramente il 5 giugno 1975 alla Cascina Spiotta di Arzello? È un interrogativo che attende ancora una risposta definitiva, a oltre quarant’anni dal conflitto a fuoco fra i brigatisti rossi, che custodivano Vittorio Vallarino Gancia, e una pattuglia di carabinieri appena giunta sul posto. Durante la sparatoria vennero colpiti i militari dell’Arma Umberto Rocca, Rosario Cattafi e Giovanni D'Alfonso. Quest’ultimo morì pochi giorni dopo per le gravi ferite riportate. La stessa sorte toccò a Mara Cagol, brigatista rossa e moglie di Renato Curcio. Un altro terrorista, dall’identità tuttora sconosciuta, riuscì a far perdere le proprie tracce e a dileguarsi fra la vegetazione. In questo libro, risultato di un lavoro di ricerca durato anni, gli autori ripercorrono e approfondiscono uno degli episodi meno esplorati della storia del terrorismo rosso, avanzando motivate ipotesi e puntuali ricostruzioni. Un contributo importante per chiarire definitivamente lo svolgimento dei fatti e dissipare i tanti dubbi che ancora avvolgono il tragico epilogo del rapimento Gancia. Simona Folegnani è nata a La Spezia. Giornalista, è laureata in Scienze giuridiche e...

I nemici della Repubblica

Autore: Vladimiro Satta

Numero di pagine: 904

Dai primi episodi violenti nel ’68 alle bombe e alla lotta armata, la storia di come l’Italia democratica è riuscita a sconfiggere il terrorismo rosso e nero.

ANNO 2021 GLI STATISTI PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

I terroristi della porta accanto

Autore: Piero A. Corsini

Numero di pagine: 416

Una storia del terrorismo nero: Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, dai NAR all’ergastolo per la strage di Bologna Una gioventù bruciata negli scontri di piazza, nelle rapine, negli omicidi. La storia di Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, dalla militanza nei NAR – la più agguerrita formazione del terrorismo nero – agli ergastoli, fino alle polemiche per la condanna quali responsabili della strage di Bologna del 2 agosto 1980, è un paradigma di una generazione che ha segnato la storia del nostro Paese e uno spaccato sulla realtà della destra eversiva italiana. Tra inchiesta e indagine psicologica, giornalismo investigativo e ricostruzione di un’epoca, I terroristi della porta accanto scandisce la cronaca nei ritmi serrati della contemporaneità, in un racconto sospeso tra la drammaticità del passato e il dolore del presente. Ma soprattutto, l’indagine rigorosa e la verifica dei documenti processuali ripropongono tutti i dubbi suscitati dalla sentenza per l’eccidio di Bologna e gli interrogativi ancora irrisolti sul crimine dell’Italia repubblicana. Il libro è aggiornato e rivisto fino al giugno del 2020. Chi c’era davvero dietro la strage di Bologna del ...

Il Guerriero 1979: Fatti non foste a viver come bruti

Autore: F. Elios Genoa

Numero di pagine: 594

In questo racconto, come nei precedenti dello stesso autore, storia personale e storia del Paese si intrecciano fortemente facendoci scoprire una vicenda privata su cui, come in uno specchio, si riflette la vita di ognuno di noi. Il protagonista prosegue nel suo cammino professionale in un ambiente, quello delle multinazionali, stimolante e caratterizzato da una forte competitività: un errore forse si accetta, due sono troppi. Gli obiettivi non si discutono, si fanno! Le sfide sono quotidiane e talvolta sono necessarie idee fuori dal comune per arrivare allo scopo (favorite dal “Vento del Sahara” o dal “Mare Nostrum”), in una contesa sempre giocata con ritmi frenetici e nel rispetto delle regole. Una lotta particolarmente ardua, tra le molte, riguarda il continuo impegno a non sottrarre troppo tempo alla famiglia alla quale il protagonista cerca di riservare sempre la precedenza anche se in molte occasioni gli eventi e le scadenze di business prendono il sopravvento. I gravosi cicli lavorativi dell’azienda sono senza soste e i molteplici obiettivi temporali non consentono deroghe. La famiglia raggiunge nuovi traguardi con la nascita della seconda figlia e l’acquisto...

L'Eskimo in redazione

Autore: Michele Brambilla

Numero di pagine: 264

Se si leggono le ricostruzioni che storici e giornalisti fanno degli Anni di piombo, sembra che i brigatisti rossi e i loro stretti parenti siano sempre stati considerati dei folli, isolati da tutto il resto del Paese. Sembra che il progetto di una società comunista, da realizzare attraverso una rivoluzione, sia stata una pazza idea nelle menti di pochi. Ma non andò così. Per una decina d’anni, diciamo dal 1968 in poi, l’estremismo di sinistra poté godere della benevolenza, del consenso, e a volte della complicità della maggior parte dei giornali e del mondo della cultura ufficiale. Ci volle il cadavere di Moro fatto trovare a metà strada fra le sedi della Dc e del Pci per interrompere una mistificazione che i mass media conducevano dal tempo della scoperta dei primi covi delle Brigate Rosse. Per dieci anni gli italiani furono ingannati dai nove decimi della stampa nazionale, che chiamò «sedicenti» le Brigate Rosse e nascose e negò qualsiasi episodio di violenza e di estrema sinistra. Perché accadde tutto questo? Molti giornalisti agirono per fede politica. Ma molti altri, più semplicemente, si accodarono seguendo il vento, che in quel momento sembrava portare a un ...

Figli della notte

Autore: Giovanni Bianconi

Numero di pagine: 256

Come spiegare gli anni di piombo ai ragazzi di oggi? Come spiegare che in quegli anni si poteva morire ammazzati per strada perché appartenenti allo schieramento politico avverso, o perché considerati simboli di uno Stato che si voleva abbattere, o peggio perché nel posto sbagliato al momento sbagliato? Questo libro sceglie la prospettiva di quelli che allora erano bambini e ragazzi. Racconta di figlie che hanno asciugato per strada il sangue del padre poliziotto, o che hanno potuto conoscerlo solo attraverso il video registrato dai suoi aguzzini; racconta la quotidianità di un magistrato che condivideva col figlio l'amore per i fumetti e il calcio, e quella di un ragazzino che aiutava il padre a tenere la contabilità in un quaderno, distrutto come la sua esistenza nell'esplosione di piazza Fontana. In questo racconto corale e intimo, al di qua di ogni verità giudiziaria o lacerazione ideologica, ritroviamo tutti il senso vissuto e unitario di quella guerra civile che ha cambiato il Paese per sempre.

Piombo rosso

Autore: Giorgio Galli

Numero di pagine: 256

La lotta armata ha avuto vita così lunga in Italia per due precise ragioni, spesso considerate separatamente da osservatori e studiosi. Capire la sua storia è impossibile senza capire a fondo chi l'ha combattuta, come e con quali fini. Se da un lato il progetto rivoluzionario brigatista ha goduto nei primi anni Settanta di un certo consenso, poi estintosi col mutare delle condizioni del paese, dall'altro lato è sopravvissuto per tanti anni grazie alla lentezza dell'azione repressiva dei servizi di sicurezza che, come il libro documenta ampiamente, sin dal 1972 potevano debellare ogni nucleo armato. Finite le Br storiche, oggi ci si chiede: com'è possibile che poche decine di irriducibili mal organizzati, peraltro già noti da tempo ai servizi, abbiano potuto assassinare D'Antona e Biagi, lasciato senza scorta malgrado le minacce risapute? E poi, è solo un caso che gli omicidi più eclatanti siano coincisi con momenti delicati della vita economico-politica del paese (per ultimo quello Biagi, piovuto come una bomba sullo scontro governo-sindacato per l'articolo 18)? Se poi si considera che dai tempi di De Lorenzo a oggi i servizi sono stati coinvolti nelle vicende più oscure...

ANNO 2021 IL GOVERNO PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2020 LA GIUSTIZIA QUARTA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati. Se si è omologati (uguali) o conformati (simili) e si sta sempre dietro alla massa, non si sarà mai primi nella vita, perché ci sarà sempre il più furbo o il più fortunato a precederti. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2019 LA GIUSTIZIA SECONDA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.Se si è omologati (uguali) o conformati (simili) e si sta sempre dietro alla massa, non si sarà mai primi nella vita, perché ci sarà sempre il più furbo o il più fortunato a precederti.

Storica (2012) Vol. 52

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 193

Indice Primo piano Sandro Carocci e Simone M. Collavini, Il costo degli stati. Politica e prelievo nell’Occidente medievale (VI-XIV secolo) (p. 7-48) 1. Tre domande. 2. La «narrazione fiscale» tradizionale. 3. La fine della fiscalità antica. 4. Nuovi modelli, nuovi problemi. 5. Stati alto e pieno medievali. 6. Saccheggio, tributi e protezione: una costante di lungo periodo. 7. Il Tax State bassomedievale. 8. Conclusioni. Filo rosso Javier Rodrigo, Violenza, fascismo e fascistizzazione: alcune riflessioni comparative dall’esperienza spagnola (p. 49-85) 1. Che fine ha fatto il fascismo? 2. Violenza fascista? 3. Contesti necessari. 4. Fascistizzare con le armi. Questioni Luigi Piccioni, Un punto d’arrivo, un punto di partenza. Discutendo di Paesaggio Costituzione cemento (p. 87-114) 1. Le ragioni di un successo. 2. Un’opera bicefala e le sue radici più lontane. 3. Le radici più prossime: la svolta paesaggista. 4. Un ampio «cuore» storico e la sua funzione. 5. Un’operazione concettuale forte, con qualche assolutizzazione e torsione interpretativa. 6. La nozione di paesaggio e la sua lunga crisi. 7. Quale conflitto tra paesaggio e ambiente? 8. Un caso esemplare:...

Il mio Novecento

Autore: Camilla Cederna

Numero di pagine: 448

La moda delle donne, un articolo in cui si raccontano le loro goffe divise di lana nera, ed è la galera fascista. Così, nel 1943, esordisce Camilla Cederna, con il suo primo articolo di "costume" che le varrà una condanna a sette anni per aver offeso la Patria. Dopo la guerra saranno le grandi rivoluzioni del boom economico, i nuovi ricchi e gli aspiranti "inseriti", i grandi maestri dell'arte e le dive del cinema che la Cederna saprà ritrarre con intelligenza smagliante, tutta ironia e garbato sospetto, rovesciando il dramma con l'arguta leggerezza di un aggettivo.Alla fine del 1969 esplode una bomba in piazza Fontana e Giuseppe Pinelli cade da una finestra della questura di Milano. E allora la soavemente perfida Camilla, la giornalista dallo sguardo fulmineo, sarà di nuovo lì, come nel 1943, a tendere il suo filo sottile, nel quale inciampano non solo i presuntuosi, gli arrampicatori sociali e gli sciocchi, ma anche i potenti, e forse la Storia.

La democrazia della stampa

Autore: Oliviero Bergamini

Numero di pagine: 520

La tecnologia, il mercato editoriale, la dialettica tra libertà di stampa e poteri economici e politici, il lavoro del giornalista nelle sue eccellenze e meschinità. La storia del giornalismo è tutto questo, ma è anche e soprattutto storia di uomini e donne che nell'arco del tempo, attraverso i loro articoli, fotografie, riprese televisive e più recentemente materiali digitali, hanno raccontato eventi epocali e fatti minimi, contribuendo a modellare abiti mentali e fantasia dei lettori, talvolta manipolandoli, talvolta portando alla luce notizie scomode e verità nascoste.Con ritmo appassionante, Oliviero Bergamini racconta l'evoluzione del giornalismo dagli albori dell'era dell'informazione nel Cinquecento sino alle ultimissime innovazioni digitali. Con particolare attenzione alla contemporaneità, la trattazione spazia tra Francia, Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti, le nazioni dove il giornalismo ha avuto i suoi maggiori sviluppi, tocca la Russia e i paesi del socialismo reale, dove la libera informazione è stata più a lungo negata, ma si concentra soprattutto sull'Italia, dove il giornalismo è storicamente segnato da limiti e carenze strutturali, ma anche da...

Il Conformista

Autore: Massimo Fini

Numero di pagine: 400

«Massimo Fini ha raccolto molti dei suoi saggi polemici sui problemi più scottanti del momento, e li ha titolati Il Conformista... Fini viene di lontano. Non soltanto come maestria di scrittura, ma anche per ricchezza di esperienze... Ha le mani pulite, ed è questo che dà tanta forza alla sua frusta e insieme lo rende così inviso alla intellighenzia. Non ne rispetta le regole. Non sta al gioco. Perfino nella scelta del titolo di questo libro non ha voluto adeguarsi al conformismo dell’anticonformismo, e ha preferito chiamarlo e chiamarsi Il Conformista. Gliela faranno pagare calando su di lui una coltre di silenzio: da quando i roghi non usano più, è la sorte che attende i conformisti che non si conformano».

Storia d'Italia

Autore: Mario Isnenghi

Numero di pagine: 688

Isnenghi non fa sconti a nessuno, rompendo miti e leggende, ma non si compiace di questa biblioteca mentale, scientifica, umana che avrebbe potuto dar vita a tre o quattro libri. Un racconto di grande fascino intellettuale e politico che esce dagli schemi scolastici e accademici. Un amaro bilancio della nostra vita, uno zibaldone ben documentato, una storia vista dal sottosuolo. Corrado Stajano, "Corriere della Sera" Una ricognizione avanzata dentro la memoria nazionale, che trae implicazioni profonde sul chi siamo qui e ora, con una grazia espositiva frutto di mezzo secolo di appassionata didattica. Giorgio Boatti, "Tuttolibri" Di pochi storici si può dire che abbiano completamente rivoluzionato il proprio campo di studi. Mario Isnenghi è sicuramente tra questi. Gianpasquale Santomassimo, "il manifesto"

Democrazia e Sicurezza – 2018, n. 4

Autore: Salvatore Bonfiglio

Numero di pagine: 142

«Democrazia e Sicurezza – Democracy and Security Review», ideata dal prof. Salvatore Bonfiglio, è nata come periodico scientifico dell’Università degli Studi Roma Tre all’interno del PRIN 2008 «Costituzioni e Sicurezza dello Stato: scenari attuali e linee di tendenza» e proseguito con il PRIN 2010-2011 «Istituzioni democratiche e amministrazioni d’Europa: coesione e innovazione al tempo della crisi economica». La rivista intende approfondire il rapporto tra democrazia e sicurezza: esso, se pur a volte conflittuale, non deve mai negare, a maggior ragione in un ordinamento democratico, i diritti fondamentali della persona.

Gli anni spezzati – Il commissario

Autore: Luciano Garibaldi

Numero di pagine: 216

«Garibaldi seguì negli anni la vicenda Calabresi con passione civile e rigore di cronista, ne fece una battaglia di principio e di verità storica. Anche grazie a testimonianze come la sua, a Calabresi fu data dal presidente Ciampi, con trentadue anni di ritardo, la medaglia d’oro al valor civile. Un riconoscimento postumo, assai postumo, che si insinuava come una piccola parentesi nel fiume di parole, interventi, pressioni per la grazia a Sofri e Bompressi. Nell’immaginario collettivo del Paese, i martiri erano diventati loro, non Calabresi.La vicenda Calabresi resta una ferita profonda nella storia civile ma anche culturale del nostro Paese. Non possiamo dimenticare che si mobilitarono contro di lui, in un famigerato manifesto, i quattro quinti della cultura e dell’intellighentia italiana. Ottocento firmatari, l’intero establishment culturale, accademico, editoriale e giornalistico italiano, tuttora in auge, si schierarono contro di lui, lo squalificarono, lo delegittimarono. Non dirò che gettarono le basi per il suo assassinio, ma crearono comunque un clima di ostilità che fu alle origini di quel delitto. Garibaldi ripercorre in modo appassionato e incalzante,...

Vietato obbedire

Autore: Concetto Vecchio

Numero di pagine: 256

Correva l'anno 1962. A Trento nasceva la storica facoltà di Sociologia, la prima università del dissenso. Dietro ai banchi, quei giovani che hanno urlato la loro rabbia contro il sistema, contro la guerra, per i diritti civili delle minoranze, per una istruzione meno baronale. In prima fila Mauro Rostagno, Marco Boato, Renato Curcio, Mar­gherita Cagol, Marianella Pirzio Biroli: gli 'eroi della rivoluzione imminente'. In cattedra Francesco Alberoni, Beniamino Andreatta, Gian Enrico Rusconi, Chiara Saraceno, Giorgio Galli. Attraverso più di quaranta testimonianze, Vecchio restituisce in maniera precisa e scoppiettante il ritratto della stagione che an­ticipa e per molti aspetti prefigura la ferocia della lotta armata.

Settimo rapporto sulle migrazioni 2001

Autore: Ismu-Fondazione Cariplo per le iniziative e lo studio sulla multietnicità

Numero di pagine: 336

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