The Journal of Educational, Cultural and Psychological Studies aims to be an inclusive central repository for high quality research reports, reviews, theoretical and empirical articles. The Journal serves as an interdisciplinary forum for theoretical and empirical studies of pedagogical, psychological, historical and sociological issues. As well as research reports, the Journal publishes theoretical and review articles. Research reports are quantitative or qualitative depending upon the methods employed by the researcher. All articles are addressed to a research audience, to teachers and trainers working in schools and in vocational training, and to scholars in allied disciplines in all the human sciences.
Quante volte i bambini, a scuola e in altri contesti, vorrebbero rivolgere agli adulti delle domande e rinunciano a farlo perché temono di essere giudicati e derisi? Eppure gli studi condotti in diversi ambiti disciplinari confermano che proprio le domande, non solo dei docenti ma anche e soprattutto degli allievi, sono alla base del processo didattico: fare scuola significa innanzitutto porre e suscitare quesiti in grado di far crescere. Attraverso l'adozione della metodologia costruttivista – secondo cui i saperi non si trasmettono meccanicamente, ma si elaborano insieme mediante il dialogo e il confronto – e grazie a numerosi esempi tratti dalle esperienze vissute dagli insegnanti di diverse scuole primarie e dell'infanzia, il volume suggerisce linee di intervento che possano aiutare gli educatori a utilizzare le domande in modo efficace, e incoraggiare gli alunni a formularle senza timori.
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This volume of essays, the product of a 2-day conference held at The American University of Rome in October 2012, brings together innovative and creative approaches to teaching Italian language, literature, culture and the arts. Featuring the perspectives of Italian professors teaching within a range of geographical contexts, from Europe (with a focus on Italy) to the UK and the USA, the essays also address a range of academic and social contexts, from university, study abroad and ERASMUS set ...
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«Studiare i presupposti e i sottintesi, essere in grado di riconoscerli, stanarli, formularli esplicitamente è aumentare la nostra capacità di comprendere tesi. È inoltre aumentare la nostra capacità di usarli per apprendere le informazioni che ci danno ma anche per metterli in discussione. Infine è aumentare il nostro controllo sulla nostra stessa comprensione, ricondurla a delle regole, perché il riconoscimento di impliciti può e deve essere motivato.»
Dopo un’ampia introduzione storica, che inquadra la didattica all’interno dello sviluppo del pensiero pedagogico, il manuale disegna lo sfondo teorico della questione dell’apprendimento, mettendo a confronto le teorie più recenti; indica successivamente i percorsi tramite i quali l’apprendimento può concretizzarsi e le relative metodologie di insegnamento; infine affronta il tema indispensabile della valutazione, che non può essere considerata un’asettica «certificazione» degli studenti ma va pensata come un processo di intervalutazione dialogica.
Una Direttrice didattica, due scuole dell’infanzia e un formatore si incontrano, si capiscono e aprono una storia di innovazione pedagogica e didattica durata dalla metà degli anni ’90 fino al 2010. Sullo sfondo delle vicende di una maggiore emersione della scuola materna poi dell’infanzia come scuola rilevante per i bambini che la frequentano, si dipana oltre un decennio di aggiornamento e formazione, di cambiamenti delle pratiche educative, di produzione di documenti, di convegni, cercando di mettere a fuoco un metodo di lavoro con i bambini a partire dalle suggestioni della “scuola attiva”. Il volume rende conto di questo lungo percorso dando voce a chi lo ha vissuto con diversi ruoli e punti di vista volendo contribuire a mantenere viva l’attenzione su questa scuola ma anche consegnando contributi si spera utili a chi ci lavora.
Quali nuovi scenari si presentano oggi nel mondo del lavoro? Quali forme organizzative sono in grado di sostenere l’accelerazione tecnologica? Quali nuovi valori attraversano il lavoro e i luoghi del lavoro? Il volume intende presentare gli esiti di una ricerca condotta nel progetto 311 Capability Ecosystem della Fondazione Edulife. Fondamentale, per i suoi membri, è la centralità della persona e dei valori come fiducia, partecipazione, cooperazione, generosità, solidarietà, libertà, rispetto, sincerità, equità, coraggio, onestà e comunità. Un luogo, quello di 311 Capability Ecosystem, nel quale, attraverso la contaminazione delle competenze, si forma una diffusa rete di opportunità alla quale tutti possono accedere e beneficiare per potenziare i propri talenti.
Lev S. Vygotskij predispone ad una lettura dell'evoluzione psicologica che permette di mettere in connessione due dimensioni dell'indagine psichica: quella cognitiva e quella emotiva. Mentre la prima è segnata dai riferimenti classici datici dagli studi su Vygotskij, che mettono in rilievo il linguaggio, la socializzazione, l'utilizzo delle funzioni volontarie ecc., la seconda appare sottintesa, meno esplicitata, ma tuttavia profonda e persistente. Essa coinvolge l'intero assetto della ricerca Vygotskijana sull'esperienza infantile e sul ruolo dell'apprendimento in relazione allo sviluppo: infatti apprendimento e sviluppo evidenziano sia un legame interno che si estrinseca nel corso della crescita dei concetti, sia un'opposizione apparente data dal fatto che un conto è l'esperienza "quotidiana" ed un conto e la sua rielaborazione "scientifica", cioè una riflessione ed un riutilizzo di essa attraverso nuove connessioni concettuali e logiche di interpretazione. La "struttura" del pensiero è per Vygotskij fortemente influenzata dall'"interno" attraverso le "relazioni" e dai "rapporti di generalità" che sono presenti ad un dato livello di sviluppo del ragionamento; tuttavia in...
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L’idea che ha accompagnato il percorso del presente volume nasce dalla precisa volontà di strutturare una collaborazione virtuosa. Dare una risposta alle istanze degli insegnanti mirata alla costruzione di conoscenze nelle pratiche di insegnamento è stato, nell’ottica dell’orientamento della Ricerca-Formazione, l’obiettivo perseguito nell’intero disegno. La scelta dell’oggetto di ricerca ha investito la lettura e i problemi legati alla comprensione del testo. L’approccio didattico di riferimento è stato quello metacognitivo.
La metafora dei sentieri serve all'Autore per indicare non il disperdersi nel bosco, ma all'opposto un possibile ritrovarsi e avvicinarsi fra persone che hanno vissuto e possono in qualche modo rivivere relazioni educative intense. L'Autore utilizza a questo scopo lettere, documenti, profili di suoi discepoli e maestri: un patrimonio di messaggi e di dialoghi che ritiene utile condividere anche con chi è oggi di scena nella Scuola, nell'Università e in genere nel mondo dell'educazione.
Sul piano pedagogico, nei più di 50 anni di storia che ci separano dal ’68 – caratterizzati in gran parte da miopia progettuale, aggiustamenti-tampone dell’esistente, tatticismi dalla vista corta – l’unica eredità condivisa in contro tendenza, che rinasce continuamente dalle ceneri della dimenticanza e dalle spinte conservatrici della rimozione, è l’esperienza pedagogica ed umana di don Milani. Il famoso pamphlet Lettera ad una professoressa è del 1967 e quel testo intercetta temi, problemi, prospettive storico-politico-socio-pedagogiche che, affrontati subito e nella giusta maniera, forse avrebbero spuntato le armi della successiva protesta sessantottina, con tutti gli eccessi che si conoscono. Di fatto, le denunce del Sessantotto furono elaborate in proposte di cambiamento in parte, e solo più tardi, tra circospezioni e reticenze. Il volume esplora questa dialettica di continuità/discontinuità dal punto di vista della pedagogia generale e della storia della pedagogia, mostrando, nelle quattro sezioni in cui è articolato, quanto, in fondo, essa resti tuttora irrisolta. Emblematico in questo senso il “caso” della scuola pedagogica patavina, con il suo...
Questo libro è un invito al pensiero e al lavoro scientifico di Tullio De Mauro, fra i maggiori linguisti italiani, che ha spaziato nella sua lunga carriera da Saussure alla storia della filosofia del linguaggio, dalla semantica alla lessicografia, dalla sociolinguistica all'educazione linguistica, influenzando profondamente gli studi e formando decine di ricercatori, in Italia e in altri paesi. Il libro ripercorre le fasi principali dell'esperienza intellettuale di De Mauro e propone riletture di alcune sue opere fondamentali: la Storia linguistica dell'Italia unita, l'Introduzione alla semantica, gli studi di semantica teorica e storica, le ricerche sulla comprensione.Si impegnano in questo rinnovato confronto sia studiosi affermati, a vario titolo legati scientificamente a De Mauro, sia giovani allievi, che provano a utilizzarne la lezione in rapporto a temi di ricerca oggi in via di sviluppo (l'espressione delle emozioni nel linguaggio, le lingue segnate dei sordi, i lavori indologici di Saussure).Il lettore ha così gli strumenti non solo per conoscere una delle personalità scientifiche ed educative più ricche della nostra storia recente, ma per introdursi ai temi di...
Oltre il Design Thinking offre strategie, modelli e tecniche per risolvere problemi complessi e creare nuove idee per differenziarsi dalla concorrenza, unendo pensiero analitico e creativo. Nella prima parte il libro illustra, con un linguaggio accessibile a tutti, le più recenti teorie dell’innovazione e i metodi del Design Thinking. Nella seconda parte l’autrice approfondisce il tema descrivendo il processo di utilizzo e di integrazione dei dati all’interno di strategie creative elaborate da team ad alto rendimento, dove il gioco è l’elemento propulsore. La carica innovatrice del manuale è racchiusa nell’unione di elementi distanti tra loro come l’analisi dei dati, le emozioni, la creatività e il gioco per riportare il pensiero verso l’intuizione. Completano il libro numerosi casi studio e i canvas a colori disegnati a mano dall’autrice per aiutare la comprensione e la simulazione. Il testo risulta così particolarmente adatto per chi desidera approcciare il Design Thinking, per gli analisti e i marketer alla ricerca di tecniche di consulenza basate sulla cooperazione e per i creativi chiamati a strutturare strategie di prodotto, business, comunicazione e...