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La Summa Trium Librorum di Rolando da Lucca (1195-1234)

Autore: Emanuele Conte , Sara Menzinger

Numero di pagine: 845

Il più antico trattato di diritto pubblico che la dottrina giuridica medievale abbia prodotto è la Summa Trium Librorum di Rolando da Lucca, che vede la luce qui per la prima volta in edizione critica. Integrato perfettamente nel gusto e nello stile della scuola dei glossatori del XII secolo, Rolando non è però un professore: è un giudice, impegnato nella pratica dei tribunali cittadini e nella politica comunale. La sua opera induce a riconsiderare complessivamente il rapporto fra dottrina giuridica e prassi istituzionale a ridosso del tornante del 1200, quando il rilancio dell’Impero d’età sveva coincide con l’affermazione progressiva delle autonomie comunali. Un’ampia introduzione al testo si propone di aprire una discussione rinnovata sul diritto pubblico medievale, che trova la sua formulazione teorica proprio nell’ambiente urbano, dove si avvia una riflessione profonda sul rapporto fra Comuni e Impero. Si tratta di un’elaborazione fortemente laica, che costituisce un elemento indispensabile per comprendere le successive teorie pubblicistiche del Duecento, fiorite negli ambienti nazionali europei e da decenni al centro della ricerca medievistica.

Santi Romano ontologo del diritto

Autore: Alessandro Olivari

Numero di pagine: 214

Nell’opera postuma Frammenti di un dizionario giuridico (1947) il celebre giurista Santi Romano [1875-1947] esplora originalmente l’ontologia spontanea del diritto indagando la natura delle entità che ricadono nell’ambito di quella “strana realtà, che sembra spettrale, che è il diritto”. Nella voce Realtà giuridica, alla domanda kantiana “Che cos’è il diritto?” (Quid jus?), Romano accosta un’ulteriore e fondamentale domanda “Che cosa v’è nel diritto?” (Quid in jure?), oltrepassando l’ontologia del giuridico e indagando l’ontologia nel giuridico. La risposta, che trascende sia la teoria delle norme sia la stessa teoria delle istituzioni, offre un suggestivo catalogo delle entità giuridiche che compongono la peculiare realtà del diritto. L’analisi di Alessandro Olivari, che prende le mosse dalle ricerche di Romano, è condotta alla luce degli studi di ontologia sociale e consta di tre parti. La prima parte presenta cinque ricerche compiute da: A. Reinach, Cz. Znamierowski, K. Olivecrona, A.F. Ferrari, M.S. Moore. La seconda parte analizza la struttura della realtà giuridica mediante tre paradigmi concettuali: realtà giuridica vs. realtà...

La querela civile di falso - II. Profili teorici e attuativi

Autore: Pasqualina Farina

Numero di pagine: 316

Nel precedente volume si sono ripercorse le vicende storiche del falso documentale. Affrontate ora brevemente le questioni della natura, dell’oggetto e del regime della sentenza di falso, si esamina qui il regime specifico della scrittura privata, dall’efficacia probatoria sino al giudizio di verificazione. L’indagine si rende opportuna non solo e non tanto per chiarire il diverso ambito di operatività della querela di falso e del giudizio di verificazione, quanto piuttosto per definire meglio le specifiche funzioni ed i rapporti che intercorrono tra i due istituti. Dopo tale approfondimento, la ricerca mira a individuare la corretta definizione di atto pubblico e, di conseguenza, dei limiti oggettivi dell’impugnazione di falso. Obiettivo primario è quello di stabilire se anche le mere scritture private (quelle cioè che non state riconosciute, autenticate, né verificate) siano legittimamente impugnabili con l’azione civile di falso di cui agli artt. 221 ss. c.p.c. Una volta compiuta la disamina di tali questioni preliminari, l’indagine si incentra sull’azione civile di falso, sulle particolarità del procedimento (dalle formalità della fase introduttiva fino...

La querela civile di falso - I. Origini e vicende storiche

Autore: Pasqualina Farina

Numero di pagine: 234

La valenza probatoria del documento si contrappone a quella della prova testimoniale rispetto alla quale offre alcuni innegabili vantaggi: la durata nel tempo del mezzo di prova (normalmente il documento scritto sopravvive più a lungo della persona del testimone); una più facile disponibilità ed economicità dello stesso (quando, in particolare, sarebbe necessario far giungere il teste da luoghi lontani); una maggiore oggettività e stabilità del suo oggetto una volta fissato su un supporto (rispetto alla mutevole soggettività che sempre contraddistingue le deposizioni testimoniali). Di contro, il documento scritto non è esente da profili che ne hanno a lungo ostacolato la piena affermazione nell’uso dei privati. In particolare – oltre a presupporre società con elevata alfabetizzazione – il documento si presta ad essere facilmente falsificato. Garantire a un tempo l’affidabilità del documento e la possibilità di opporsi efficacemente all’uso giudiziale di documenti di cui si sospetta la falsità è dunque un tema centrale, oggi come nel passato, quando si vuole che il processo raggiunga l’obiettivo primario di accertamento dei fatti giuridici. A tale tema...

Sens e razos d'una escriptura

Autore: Alessio Collura

Numero di pagine: 436

Il poema Sens e razos d’una escriptura, noto anche come Vangelo occitano di Nicodemo, è uno dei più interessanti della letteratura religiosa in lingua d’oc, eppure è stato fino a oggi sorprendentemente trascurato. Attingendo a diverse fonti, anche di natura apocrifa, il testo prende avvio dalla passione di Gesù e dai fatti che la seguirono – tra cui lo spettacolare spaccato della Discesa agli inferi del Signore – e prosegue tracciando una storia completa della salvezza, fino al Giudizio Finale. Malgrado la pluralità di materiali eterogenei usati dall’autore, il poema presenta una chiara unità stilistica. Ma si possono soprattutto riconoscervi precise finalità politico-religiose, che ci riportano all’ambiente dei francescani spirituali della Francia meridionale fra XIII e XIV secolo. Il poema sembra essere stato composto proprio nell’area geografica, tra Narbona e Montpellier, in cui operò in quel periodo il più grande esponente del francescanesimo occitano più radicale, Pietro di Giovanni Olivi. Alla sua teologia storica, di ispirazione gioachimita, fa pensare l’idea stessa, assolutamente originale rispetto alle altre rielaborazioni vernacolari del...

Cittadinanze medievali

Autore: Autori Vari , Sara Menzinger

Numero di pagine: 273

Appurata l’inesistenza di un concetto univoco di cittadinanza nell’Occidente medievale, resta l’interesse per l’eccezionale sperimentazione di forme di aggregazione, funzionamento ed esclusione dei corpi comunitari in quel periodo. I saggi di questo volume, opera dei maggiori medievisti italiani e internazionali, ne approfondiscono tre aspetti: il nesso tra appartenenza alla collettività e contribuzione economica dei singoli; la coesistenza di livelli diversi di partecipazione alla vita pubblica di un corpo comunitario; e infine le forme di esclusione sociali, religiose e politiche, e le pratiche di reintegrazione parziali nel tessuto comunitario. Emergono categorie ibride di cittadinanza, caratterizzate da una distribuzione graduata dei diritti e più vicine paradossalmente alle realtà attuali dei grandi modelli teorici del secolo scorso.

La donna delinquente e la prostituta

Autore: Autori Vari , Liliosa Azara , Luca Tedesco

Numero di pagine: 229

A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, le discussioni intorno alla natura femminile, alla collocazione della donna in società e al rapporto fra i sessi si fecero sempre più frequenti. All’interno della cultura scientifica positivista la caratterizzazione psichica e morale dell’individuo veniva fatta derivare dalla sua struttura anatomo-biologica: le nascenti scienze umane veicolarono dunque l’immagine di una femminilità legittima solo se commisurata alle funzioni naturali inscritte nel corpo della donna. In questo contesto, una formidabile eco ebbe l’opera di Cesare Lombroso. Obiettivo del volume è allora quello di ripercorrere l’eredità lombrosiana circa la normalità e la devianza femminili tanto nella riflessione teorica, quanto nei dispositivi normativi dall’ultimo decennio dell’Ottocento fino all’Italia repubblicana.

Dall’esegesi giuridica alla teoria dell’interpretazione: Emilio Betti (1890-1968)

Autore: Antonio Banfi , Emanuele Stolfi , Massimo Brutti

Numero di pagine: 329

Nella ricorrenza dei cinquant’anni dalla scomparsa di Emilio Betti, l’Istituto che porta il suo nome ha voluto ricordare il giurista promovendo un incontro di studi incentrato sul tema dell’interpretazione che, fra i tanti sui quali Betti ha lavorato, è certo quello sul quale più intensamente si fermò a riflettere durante gli ultimi anni della sua vicenda intellettuale. Questo volume raccoglie molti dei contributi che arricchirono quell’incontro assieme ad altri che si sono aggiunti successivamente. Betti, com’è noto, costruì una peculiare teoria dell’interpretazione capace di uscire dallo stretto ambito giuridico per assumere valenza generale. Il taglio fortemente interdisciplinare che si è voluto dare all’incontro ha consentito di ricostruire il lungo percorso intellettuale che ha preparato l’elaborazione della sua costruzione (e quindi i vivaci dialoghi con personaggi come Croce, Capograssi e Gadamer); di estendere l’indagine sui molteplici piani toccati dall’ermeneutica bettiana; di indagare le ragioni della fortuna tutto sommato limitata che la sua teoria ha incontrato a livello internazionale.

Honos alit artes. Studi per il settantesimo compleanno di Mario Ascheri. III. Il cammino delle idee dal medioevo all’antico regime

Autore: Maffei, Paola , Varanini, Gian Maria

Numero di pagine: 476

I saggi riuniti nel volume seguono, attraverso una lunga serie di approfondimenti monografici, molte svolte cruciali della storia del pensiero giuridico e politico europeo, sia nella prospettiva del diritto comune (civile e canonico) sia in quella dei diritti particolari dei singoli ordinamenti. All’analisi di aspetti più strettamente teorici si affiancano disamine di concrete e specifiche esperienze; si studiano inoltre vicende di libri e testi, come elementi di sollecitazione del dibattito culturale. The essays gathered in the volume, thanks to a long series of in-depth studies, have resulted in a closer look at many crucial milestones in the history of European legal and political philosophy, both from the perspective of the common ”ius commune” (civil and canon) and in particular rights of the individual jurisdictions. Analysis of strictly theoretical aspects are analyzed along with reviews on the subject of specific and concrete experiences; also stories from books and texts have been analyzed as elements of solicitation of cultural debate.

Honos alit artes. Studi per il settantesimo compleanno di Mario Ascheri. IV. L’età moderna e contemporanea

Autore: Maffei, Paola , Varanini, Gian Maria

Numero di pagine: 464

Gli studi compresi nel volume analizzano la storia giuridica e sociale dell’Europa e dell’America settentrionale dalla fine del Settecento all’età contemporanea. I filoni della riflessione riguardano il rapporto tra cultura giuridica e stato (scienza, legislazione e governo), l’amministrazione della giustizia e la trasformazione delle professioni forensi. È ovviamente presente la faglia di separazione che individua, nel complesso della tradizione giuridica occidentale, i paesi di Common law. The studies included in this volume analyze the legal and social history of Europe and North America by the end of the eighteenth century to the contemporary age. The study investigates the relationship between culture and legal status (science, law and government), the administration of justice and the transformation of the legal professions. That lights up the separation, in the whole complex of Western legal tradition, that identifies the countries of the common law.

Lo Stato totalitario nel caso italiano

Autore: Simone Ricciardelli

La degenerazione dello Stato liberale ha prodotto come risultato una tra le immani tragedie dell’umanità, un sonno della ragione che ha condotto al baratro della Seconda guerra mondiale. Reo il fascismo, complice la monarchia. Eppure il fascismo inizialmente ha incontrato il favore di molti che speravano in una rinascita dopo la “vittoria mutilata” della Prima Guerra Mondiale. Ma quali furono le ragioni che condussero il fascismo al potere? Perché il re, che avrebbe potuto proclamare lo stato d’assedio nel giorno della marcia su Roma, rifiutò di sottoscrivere il decreto? Perché si può parlare di “Stato totalitario” solamente dal 1938 in poi? Perché lo Stato totalitario e non la dittatura? Una serie di domande a cui quest’opera tenta di rispondere attraverso un’analisi dello Stato totalitario nel caso italiano, con un occhio al presente, poiché soltanto nell’indagine di ciò che è successo sta l’antidoto per il futuro.

ANNO 2021 I PARTITI SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Honos alit artes. Studi per il settantesimo compleanno di Mario Ascheri. I. La formazione del diritto comune

Autore: Maffei, Paola , Varanini, Gian Maria

Numero di pagine: 486

Gli articoli raccolti nel volume offrono approfondimenti sugli aspetti salienti che determinarono l’affermazione e lo sviluppo del diritto comune, progressivamente irradiatosi in tutta Europa, e dall’Europa in quelle parti del mondo che ne subirono l’influsso. Tre sono le prospettive di ricerca qui approfondite, su un arco temporale di sette secoli (XII-XVIII): i consilia dei giuristi, i percorsi di formazione nelle università (testi, generi letterari, dottrine, cattedre e maestri) e la scienza canonistica. The articles collected in the book offer insights on major aspects that determined the success and development of the ”ius commune”, progressively spread out across Europe, and from Europe to those parts of the world that felt the influence. Three prospects are hereby taken onto account, in a time span of seven centuries (XII-XVIII): the consilia of Jurists, the training paths in universities (texts, literary genres, doctrines, teaching and teachers) and the canonical science.

La funzione sociale nel diritto privato tra XX e XXI secolo

Autore: Francesco Macario , Marco Nicola Miletti

Numero di pagine: 218

La formula funzione sociale nel diritto privato, di chiara ascendenza bettiana, esprime un’ipotesi di lavoro e sollecita gli studiosi a interrogarsi sull’attitudine della civilistica contemporanea – nelle sue diverse articolazioni – ad interpretare valori, esigenze, istanze provenienti dalla società e a tradurle ora in sistema scientifico, ora in soluzioni normative, ora in risposte giurisprudenziali. La Costituzione italiana del 1948 (art. 42, II comma) richiama il legislatore a disciplinare la proprietà privata «allo scopo di assicurarne la funzione sociale»: ma la finalità è stata progressivamente elevata dalla dottrina a cardine d’un diritto privato non più trincerato dietro un’asserita neutralità tecnica, bensì chiamato a decifrare e a ricomporre il (e talora a incidere sul) prisma degli interessi economico-sociali. I contributi raccolti in questo volume intendono verificare la premessa mediante un’indagine ad ampio spettro che, oltre i tradizionali nuclei bettiani dell’obbligazione e dei contratti e l’area dominicale perimetrata dalla Carta costituzionale, si estenda anche al diritto commerciale e di famiglia, ai rapporti di lavoro, alla dimensione ...

La costruzione della “legalità” fascista negli anni Trenta

Autore: Italo Birocchi , Giovanni Chiodi , Mauro Grondona

Numero di pagine: 473

In ideale collegamento con il volume pubblicato dall’Istituto Betti nel 2015 (I giuristi e il fascino del regime [1918-1925]), questo libro focalizza l’attenzione sul regime negli anni Trenta. È l’età del consolidamento del fascismo. Il disegno generale fu quello di riorganizzare la società di massa sull’impronta della cultura fascista e dell’idea corporativa, di modernizzare gli apparati e di proporre una nuova legalità sotto l’egida dello Stato forte. Così, sistemati con il Concordato i rapporti con la Chiesa, quella decade vide il fiorire di proposte alla ricerca della ‘terza via’, ma naturalmente incanalate nell’alveo della politica del regime e dunque tutt’altro che espressione di pluralismo. I contributi si addentrano in diverse aree tematiche anche nell’intento di aprire sentieri di ricerca nuovi attraverso indagini esplorative. Il discorso è spesso trasversale, non solo per la pretesa integralità della cultura giuridica fascista volta a costruire ‘l’uomo nuovo’, ma anche per lo scivolamento verso la caratterizzazione pubblicistica di tutti i paradigmi del diritto che investì la condizione giuridica dei singoli e degli organismi della...

Il doppio medioevo

Autore: Manlio Bellomo

Numero di pagine: 189

Al modo di una premessa (p. 7) I. Variazioni su tema dominante 1. Alla ricerca dei padri dell’unità giuridica dell’Europa moderna (p. 11-20) 2. Potere dei gruppi e gruppi al potere dal medioevo agli inizi dell’età moderna (p. 21-29) 3. Istituzioni medievali fra campagna e città (p. 31-43) 4. Dalla campagna alla città: i nuovi luoghi della scienza e del potere (p. 45-56) 5. Considerazioni sulla pervasività della religione nella società e negli ambienti di studio universitari nei tempi del rinnovamento (p. 57-66) II. I pilastri della creatività 1. Ius commune (Storia del) (p. 69-82) 2. Ius commune e ius proprium. Riflessioni su tendenze e aspetti della storiografia giuridica europea sul medioevo (p. 83-93) 3. Condividendo, rispondendo, aggiungendo. Riflessioni intorno al ius commune (p. 95-102) 4. Elogio dei dogmata . Memorie per una storia della storiografia giuridica (p. 103-140) 5. Il lavoro nel pensiero dei giuristi medievali (p. 141-156) 6. Al di là dell’obbligazione contrattuale in Juan de Solórzano y Pereira (p. 157-165) 7. Perché lo storico del diritto europeo deve occuparsi dei giuristi indiani? (p. 167-177) Indici (p. 179-186) Manoscritti Storiografia...

Honos alit artes. Studi per il settantesimo compleanno di Mario Ascheri. II. Gli universi particolari

Autore: Maffei, Paola , Varanini, Gian Maria

Numero di pagine: 548

Le ricerche confluite nel volume, dovute a storici di diversa vocazione, illustrano svariati aspetti della storia dell’Italia medievale e moderna (ordinamenti, economia, società, istituzioni ecclesiastiche e civili, architettura, arte, urbanistica); sono incentrate sulle singole realtà cittadine e su circoscritte aree geografiche e politiche. Fra queste, particolare attenzione è riservata alla città di Siena e al suo territorio, che costituiscono uno dei centri di interesse dell’illustre studioso al quale è dedicata la serie di quattro volumi di cui fa parte il presente. The researches accounted in the volume, being reported by historians who had different vocations, illustrate various aspects of medieval and modern history (laws, economy, society, church and civil institutions, architecture, art, urban planning); they are focused on single town realities and limited geographical-political areas. Among these, particular attention ought to be given to the city of Siena and its territory, which constitute one of the centres of interest for the illustrious scholar to whom is dedicated the series of four volumes, which the present also belongs to.

Controllare il potere

Autore: Marco Fioravanti

Numero di pagine: 245

Al centro delle rivendicazioni costituzionali democratiche, dal periodo giacobino fino alla Comune di Parigi, passando attraverso la temperie rivoluzionaria del 1848, vi furono il mandato imperativo e la revoca degli eletti, istituti giuridici che permettono di ripercorrere la vicenda della rappresentanza politica e di tracciarne una sorta di controstoria. Vengono così ricostruite le origini del sistema rappresentativo, partendo dalla crisi dell’Ancien régime e dalla critica illuministica attraverso la cesura delle Rivoluzioni americana e francese, per inoltrarsi nel lungo Ottocento e giungere, dopo una riflessione su esperienze e teorie novecentesche di autogoverno e sui lavori dell’Assemblea costituente italiana, a mo’ di epilogo, ai giorni nostri. L’affermazione del sistema rappresentativo avvenne proprio sulle ceneri delle dottrine e delle prassi del mandato imperativo e della revoca degli eletti, che indicavano un’alternativa alla democrazia liberale. Questa alternativa sarebbe riemersa, in un mutato contesto istituzionale, nel corso del XX secolo, quando in Europa si fece sempre più stringente la necessità di “democratizzare la democrazia”. Un’esigenza...

La filosofia dei giuristi italiani

Autore: Luigi Caiani

Numero di pagine: 206

Apparso nel 1955, La filosofia dei giuristi italiani consolidò definitivamente il posto di Luigi Caiani nella cultura giuridica italiana di metà Novecento. Pur ancora relativamente giovane, con questo libro Caiani si poneva infatti come un interlocutore critico, e scevro da ogni timore reverenziale, dei più autorevoli esponenti della cultura giuridica italiana del tempo, da Tullio Ascarelli a Francesco Carnelutti, da Emilio Betti a Piero Calamandrei, da Salvatore Satta a Giuseppe Capograssi. Di questi giuristi, che avevano profondamente innovato gli studi giuridici italiani anche grazie alla loro apertura a saperi metagiuridici (come l’economia, la sociologia, e, soprattutto, la filosofia), Caiani indagava e discuteva per l’appunto i presupposti filosofici, la “loro” filosofia: una filosofia che emergeva non tanto dalla partecipazione di quei giuristi a riflessioni e dibattiti di taglio astrattamente speculativo – ché questo era, allora, il modo precipuo di intendere la filosofia – ma dal modo in cui trattavano problemi specificamente giuridici. Una filosofia dei giuristi, dunque, che Caiani ricostruisce in maniera magistrale, e senza risparmiare di segnalarne gli...

Sovranità e diritti al tempo della globalizzazione

Autore: Gianluca Contaldi

Numero di pagine: 126

Cosa si intenda per globalizzazione è tuttora oggetto di disputa tra giuristi, economisti e sociologici. In quest’epoca di profonda crisi della globalizzazione, almeno nella sua accezione economica, il volume si propone di cercare di ridefinirne la nozione alla luce dei concetti giuridici fondamentali. Gli scritti raccolti nel volume si propongono di descrivere la nascita delle costituzioni democratiche, di ridefinire i rapporti tra ordinamento internazionale e interno, di sondare l’effettività dei meccanismi di giustizia previsti dagli strumenti internazionali nel diritto amministrativo globale, di valutare la rispondenza del costituzionalismo globale ad una costruzione giuridica positivistica. Gli scritti prescindono dal peculiare momento storico, in quanto mirano a ricostruire la nascita e la crisi del processo di globalizzazione sotto varie prospettive storico-giuridiche.

Tesserae iuris, I (2020) 2

Numero di pagine: 286

Periodico di carattere scientifico (ISSN 2724-2013) dedicato al settore del Diritto Romano e delle discipline affini (s.s.d. IUS/18), con riferimento in particolare al s.s.d. IUS/18 “Diritto romano e diritti dell’antichità”. Il periodico viene pubblicato due volte l’anno, in forma cartacea, e contemporaneamente viene reso consultabile online attraverso la propria copia elettronica integrale, in modalità Open Access e senza restrizioni né periodo di “embargo”, mediante una licenza Creative Commons (CC-by 4.0) e secondo le migliori pratiche scientifiche correnti. Il periodico intende seguire, sino dalla sua creazione, tutte le pratiche di eccellenza e di rigore scientifico, etico ed editoriale che ne permettano successivamente la possibile valutazione positiva per l’inserimento in fascia “A” ai fini dei criteri per la Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) e l’indicizzazione integrale nei più diffusi e autorevoli database scientifici online.

Roma Tre Law Review

Autore: Giulio Napolitano , Giorgio Resta

Numero di pagine: 323

Il progetto della “Roma Tre Law Review” è diverso dalle esperienze americane. È abbastanza raro che una revisione di diritto italiana si identifichi con un’istituzione specifica. In generale, le riviste hanno un’impostazione tematica, essendo originariamente associate a uno o più argomenti specifici, una disciplina o una metodologia. Nei casi più eclatanti, rappresentano il veicolo di un particolare progetto culturale. Invariabilmente, tuttavia, essi derivano dagli sforzi di una rete di studiosi o professionisti, che tendono ad essere legati solo da interessi intellettuali comuni. Inoltre, nella maggior parte dei casi le riviste di diritto sono pubblicate da editori commerciali, che di solito sono istituiti sotto forma di società a scopo di lucro. La Roma Tre Law Review mira a rompere con questa tradizione, per due motivi principali: 1)è concepita come lo spin-off di un’istituzione e non di un gruppo di studiosi o professionisti. 2)è pubblicata in house da un’organizzazione senza scopo di lucro.

Bibliografia dei fondi manoscritti della Biblioteca vaticana (1991-2000)

Autore: Massimo Ceresa , Biblioteca apostolica vaticana

Numero di pagine: 737

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