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Monsieur teste

Autore: Paul Valéry

Numero di pagine: 96

Opera del 1926, ha raggiunto la sua variegata forma attuale – in cui coesistono epistole, frammenti, pagine di diario, racconti in terza persona e conversazioni – solo dopo la morte del suo autore, con l’edizione completa di Gallimard uscita nel 1946. Un compendio raffinato, nel quale Paul Valéry si sdoppia nel suo alter ego: “Monsieur Teste”. Egli, come il nome suggerisce, è l’occhio interno della mente, il pensiero che preserva l’Io e ne difende i confini rispetto alla sensibilità, in una quotidiana sorveglianza sull’integrità intellettuale. Quella che non può essere certo definita un’autobiografia diventa però una testimonianza del dialogo interiore del grande poeta. Una lunga riflessione sulla coscienza e sul ruolo dell’intelligenza nello sviluppo e nel mantenimento dell’identità

Il cinema italiano di regime

Autore: Gian Piero Brunetta

Numero di pagine: 454

All’inizio degli anni Trenta molti fattori consentono in Italia la rinascita di una cinematografia giunta a toccare quota zero: una legge che incoraggia la ripresa della produzione senza troppo ostacolare la marcia trionfale in atto delle Majors americane, l’avvento del sonoro e un vero e proprio ricambio generazionale, che vede entrare in scena un gruppo di giovani guidati da Alessandro Blasetti e ispirati dalle teorie e pratiche del cinema sovietico. Dai primi anni Trenta alla caduta del regime la parola d’ordine, comune a tutte le voci – fasciste e antifasciste – del cinema italiano è aprire gli occhi sul Paese, fino a quel momento assente dal grande schermo. La fame di realtà unisce e accomuna una serie di film che, da Gli uomini che mascalzoni! di Camerini, attraversano l’intero periodo fino ad approdare a Ossessione di Visconti, il momento più alto nella realizzazione di un nuovo modo di fare cinema. Con l’entrata in guerra le pellicole non celebrano tanto l’eroismo o lo spirito guerresco, quanto piuttosto tradiscono il senso dell’assedio, la caduta delle speranze, il desiderio di pace e l’attesa della fine del conflitto. I venti mesi di Salò...

El Paseo de Gracia

Autore: Mario Soldati

Numero di pagine: 266

un romanzo di invenzione rigogliosa in cui i classici temi soldatiani sono proiettati nel mondo che cambia dell'economia e della comunicazione; un libro doloroso e irriverente in cui Soldati ha il coraggio di farsi beffe di tutto, del cinema, della finanza, delle donne, persino di se stesso.

Promessi sposi d'autore

Autore: Aa. Vv.

Numero di pagine: 196

Questo libro ricostruisce la storia del cantiere di scrittura cinematografica dei Promessi Sposi: i progetti di scrittori e intellettuali quali Moravia, Bassani, Soldati, Bacchelli, Guglielmo Alberti, Emilio Cecchi, Marino Parenti, Antonio Baldini, recuperati negli archivi, ordinati e contestualizzati da Salvatore Silvano Nigro e da Silvia Moretti.

Riso amaro

Autore: Guido Michelone

Numero di pagine: 112

Riso amaro di Giuseppe De Santis è un cult movie, un film di culto per tutti, perché è film nel quale convivono un carattere di classicità e uno di attualità, un film-simbolo a sua volta pieno di simboli. Un film che - è noto - si colloca a un crocevia della storia politico-sociale e di quella artistico-culturale del Novecento italiano.

Visioni proibite

Autore: Roberto Curti , Alessio Di Rocco

Numero di pagine: 580

Il ’68 e tutto ciò che da esso è nato – la controcultura, il pacifismo, la rivoluzione dei costumi, la sessualità libera – hanno cambiato profondamente il cinema. Il mondo aveva fame di emozioni forti, di dissacrazione, di trasgressione e il cinema, in un certo senso, si incaricò di soddisfare questa esigenza. Ma il ’68 non riuscì a cambiare la censura, almeno in Italia. Nonostante non potesse prescindere dall’aria nuova che si respirava, essa si mostrò falsamente liberale nelle decisioni e di fatto prigioniera di una normativa che, nonostante lunghe trattative con produttori o distributori, portò spesso al sequestro delle pellicole da parte della magistratura. Tra la realtà, in rapidissima evoluzione, e la sua comprensione da parte delle aule di tribunale, legate a canoni obsoleti e inconsistenti, si era aperto uno iato impossibile da colmare. Fu proprio in questo clima di continui sequestri che nacquero i primi cinema a «luci rosse» e le conseguenti crociate contro il porno. Ma come si è evoluta la censura italiana dopo il boom dei film per adulti, dagli anni ’80 ai giorni nostri? In quali forme e secondo quali criteri agisce? E in che misura interviene...

Leggeri come in una gabbia

Autore: Alessandro Faccioli

Numero di pagine: 256

L’idea comica reclama sugli schermi italiani sempre più spazio nel corso degli anni Trenta e fino alla caduta del fascismo. Si tratta di un’idea multiforme, variopinta, irriducibile a formula, che sfuggendo di mano agli stessi protagonisti e ripresentandosi in continuazione sotto mutate spoglie nei diversi media, attraversa bruciante il cinema di regime e trova casa dalle fondamenta apparentemente solide solo quando i letterati-umoristi si rimboccano le maniche e – per utilizzare la stessa espressione con cui oggi il potere ama celebrare le proprie fatiche eroiche – “scendono in campo”.

Il “foglio in rossetto e bistro”

Autore: Katia Colombo

Questo volume, frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca di Katia Colombo, ricostruisce le vicende di “Corrente”, la rivista fondata nel 1938 a Milano dal giovane Ernesto Treccani. La rivista, a cui collaborarono intellettuali, letterati, poeti, architetti e artisti di varia estrazione culturale, divenne rapidamente il punto di raccolta e di espressione di giovani e meno giovani (Raffaele De Grada, Giansiro Ferrata, Luciano Anceschi, Enzo Paci, Renato Birolli, Carlo Bo, Mario Luzi, Piero Bigongiari, oltre allo stesso Treccani, e a molti altri) destinati, a guerra terminata e soprattutto nel corso dei primi due decenni del dopoguerra, ad animare la “battaglia delle idee”. Dalla puntuale ricostruzione di Katia Colombo emerge la ricchezza di posizioni dell’ambiente che si muoveva attorno a una rivista nei cui fascicoli si discuteva di letteratura e poesia, filosofia (con particolare riferimento ad Antonio Banfi e alla sua scuola), architettura, cinema, teatro, arti e che nella sua breve vita (verrà soppressa nel maggio del 1940) si era imposta come un punto di riferimento, a volte polemico, del dibattito culturale italiano, espressione di una crescente disaffezione...

La bella vita

Autore: Enzo Biagi

Numero di pagine: 196

Marcello è un grande. Un amico molto caro, leale, di quelli che puoi trovare solo nei romanzi o in certi film americani degli anni Trenta. E un’amicizia sincera, di una qualità piuttosto eccezionale, basata sulla completa, reciproca sfiducia.Federico Fellini

Le edizioni Laterza

Autore: Michele Sampaolo , Editori Laterza

Numero di pagine: 1524

Il 10 maggio 1901 Giovanni Laterza diffondeva una circolare nella quale annunciava l'esordio della casa editrice Laterza con i volumi della "Piccola biblioteca di cultura moderna" e il cantiere della "Biblioteca di Cultura Moderna". Ai primi, incerti, passi di un'iniziativa con forte matrice locale seguì l'incontro con Croce e il decollo di una sigla che da allora ha acquisito un solido posto nell'editoria italiana ed europea. Nel 2001 è stata realizzata la prima edizione di questo Catalogo storico, per celebrare il centenario della casa editrice ma anche per onorare la memoria di chi l'ha guidata, trasformata, rilanciata, dal secondo dopoguerra alle soglie del Duemila: Vito Laterza, scomparso nel maggio di quell'anno. Questa edizione del Catalogo, aggiornata al 31 dicembre 2020, viene pubblicata vent'anni dopo per testimoniare come l'impegno di Vito Laterza, al pari di quello del fondatore Giovanni Laterza, è stato portato avanti. Con problemi, soluzioni e iniziative nuovi, ma sempre con l'obiettivo di selezionare, dare forma, diffondere contenuti culturali di qualità. Nel Catalogo storico sono contenuti tutti i titoli pubblicati in centoventi anni dalle Edizioni Laterza....

Il rosso e il nero

Autore: Stendhal,

Numero di pagine: 781

Il punto di partenza è offerto da un fatto di cronaca: tra il 28 e il 31 dicembre 1827 La Gazette des Tribunaux pubblica, in quattro puntate, il resoconto del processo ad Antoine Berthet, un ex seminarista che nella chiesa di Brangues, piccola città dell'Isère, aveva sparato, durante una funzione religiosa, a M.me Michould de la Tour, madre dei ragazzi di cui era stato, per qualche tempo, istitutore. La condanna a morte fu eseguita a Grenoble il 23 febbraio 1828. Più tardi Stendhal dichiarerà con spavalda civetteria, di non aver inventato proprio nulla. In realtà - anche se la cronaca giudiziaria gli fornisce uno spunto più significativo di quanto non si riconosca abitualmente - Stendhal ha inventato tutto. (dall'introduzione di Mario Lavagetto)

Preludi. Le note editoriali alla «Biblioteca delle Silerchie»

Autore: Giacomo Debenedetti

Numero di pagine: 376

Le note editoriali scritte per la collana «Biblioteca delle Silerchie», sessantotto capolavori seducenti di inviti alla lettura, succinti e pieni di immaginazione, chiari e audacemente ironici, attendibili ma mai privi del fascino leggero dell’occasione.

Il cinema tra le colonne

Autore: Denis Lotti

Numero di pagine: 122

Da almeno un secolo, in Italia, coesistono esperienze eterogenee di critica cinematografica, che disegnano un percorso discontinuo tra passato e presente, tra stampa cartacea e Internet. Dopo un compendio di storia della critica, rivisitata dai pionieri sino ai giorni nostri, l’autore analizza metodi, forme e stili della recensione cinematografica prendendo in esame un ampio ventaglio di quotidiani, periodici, testate, blog e social network. In appendice è presente una antologia di testi scelti, esemplari della vivacità del dibattito italiano sul cinema dall’epoca del muto sino a oggi.

Immagini della Modernità

Autore: Claudio Siniscalchi

Numero di pagine: 320

Questo studio si apre con l'analisi di un film italiano, Ossessione (1943) di Luchino Visconti, e si conclude con l'analisi di una altro film italiano, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini. In mezzo c’è la storia del cinema europeo sviluppatasi nell’arco di tempo compreso tra la fine del secondo conflitto mondiale e i primi anni Sessanta del Novecento (nella vicinanza di un passaggio epocale per la cultura occidentale, il sessantotto). Il confronto con alcuni film «esemplari» - essendo le opere cinematografiche un prezioso «documento» per interpretare la storia – consente un avvicinamento alle questioni di maggior rilievo dell’epoca della secolarizzazione. Il neorealismo rappresenta la rivoluzione estetica dalla quale prende avvio il cinema moderno. La politica degli autori a livello teorico, la successiva nouvelle vague e soprattutto il nuovo cinema d’autore affermatosi negli anni Sessanta, non rappresentano solo una «forma» nuova. La «forma» naturalmente ha una rilevanza non trascurabile. Ma dietro le questioni meramente formali, se si amplia il campo di osservazione, si scorgono le profonde mutazioni antropologiche. Il neorealismo...

Il cinema è mito

Autore: Marcello Garofalo

Numero di pagine: 537

Primo regista postmoderno secondo Quentin Tarantino, innovativo nella tecnica di ripresa, nel montaggio, nell’uso della colonna sonora – leggendario il sodalizio con Ennio Morricone – nella scelta e nella direzione degli attori, gigantesco e contraddittorio come i suoi film, Sergio Leone è stato per molti versi un vero spartiacque nella storia del cinema, per la capacità di unire citazionismo e invenzione narrativa, ironia e melodramma, disillusione e mito. Per arrivare a tanto sono bastati sette film in venticinque anni di carriera: una scorribanda nei generi cinematografici sui quali Hollywood ha costruito la propria leggenda, dall’esordio con il peplum Il colosso di Rodi alla «trilogia del dollaro», alle grandi saghe di Giù la testa, C’era una volta il West e C’era una volta in America, il gangster movie definitivo. Una vita stroncata troppo presto, prima di poter realizzare l’ultima, fantasmagorica scommessa: un kolossal a produzione russo-americana sull’assedio di Leningrado.Basandosi su un intenso rapporto personale con Leone, maturato negli anni in cui il regista lavorava al suo ultimo sogno, su un ampio ventaglio di testimonianze e su un’analisi...

59. Mostra internazionale d'arte cinematografica

Autore: Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (59, 2002, Venezia)

Numero di pagine: 374

Sotto queste forme quasi infinite

Autore: Francesca Cecconi , Caterina Diotto , Paola Zeni

Sotto queste forme quasi infinite, espressione di Roland Barthes presa in prestito per titolare la presente raccolta di saggi dedicati al tema della narrazione, equivale a una dichiarazione d’intenti: gli studi qui riuniti – accomunati da un’aspirazione euristica, analitica e investigativa di ampio raggio nel campo della narrazione – sono stati selezionati puntando all’eterogeneità delle discipline, delle metodologie e delle forme narrative indagate. Si accostano così fra loro saggi di letteratura, filosofia, teatro, cinema: dal confronto fra le specifiche narratologie e dal dialogo fra i metodi di ricerca emerge un panorama composito, fervido, che proprio nella dimensione interdisciplinare trova occasione di essere restituito nella propria complessità.

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