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Song and sonnets. Canzoni e sonetti

Autore: John Donne

Numero di pagine: 235

John Donne, uno dei massimi poeti inglesi, visse tra la seconda metà del XVI secolo e la prima metà del XVII secolo: epoca di grandi fermenti e di intensi scambi. È un poeta che esprime, meglio di tanti altri, le tensioni della sua età e l’esigenza di allungare lo sguardo sulla vita, la cultura e la letteratura del Continente europeo, in particolare, dell’Italia, della Francia e della Spagna, paesi visitati dal poeta. John Donne, che non aveva reciso del tutto le radici medioevali, avvertì, inevitabilmente, gli effetti dell’impatto col pensiero scientifico e critico della nuova cultura rinascimentale, profondamente segnata dal naturalismo telesiano, dal De Revolutionibus Orbium coelestium (1543), in cui Niccolò Copernico propone il sistema eliocentrico, in opposizione a quello geocentrico di Tolomeo e, nel campo della ricerca filosofica, dall’empirismo, teorizzato da Francis Bacon nel suo Novum Organum del 1621, che afferma l’importanza, ai fini della conoscenza, della percezione sensoriale, vagliate dalla critica dell’intelletto. Punto terminale di tale processo è il razionalismo di Descartes (XVII secolo), che afferma la funzione del pensiero come attività....

Poesie amorose. Poesie teologiche

Autore: John Donne

Numero di pagine: 128

Per nessun altro, amore, avrei spezzato | questo beato sogno. | Buon tema alla ragione, | troppo forte per la fantasia. | Fosti saggia a destarmi. E tuttavia | tu non spezzi il mio sogno, lo prolunghi. | Tu cosí vera che pensarti basta | per fare veri i sogni e le favole storia. | Entra fra queste braccia. Se ti parve | meglio per me non sognar tutto il sogno, | ora viviamo il resto.

Le poesie dell'ispettore capo Chen

Autore: Qiu Xiaolong

Numero di pagine: 128

ESCLUSIVA EBOOK le poesie dell'ispettore capo Chen Cao, protagonista dei romanzi di Qiu Xiaolong. Agli inizi della sua carriera, il futuro ispettore capo Chen Cao è considerato dai suoi colleghi uno strano poliziotto. Ama infatti tradurre e comporre versi, ed è finito al dipartimento di polizia di Shanghai per una stravagante decisione del governo che lo ha strappato ai suoi studi di letteratura. Col tempo, alla guida della squadra speciale che si occupa di casi politicamente sensibili, Chen sempre più capisce che la poesia rappresenta per lui la via per contrastare la crudeltà e la follia che incontra nel corso delle sue inchieste, il mezzo per vedere le cose con il necessario distacco e per meglio comprendere le circostanze nelle quali i crimini hanno avuto luogo. I versi qui raccolti sono stati scritti o scoperti da Chen nel corso degli anni, hanno accompagnato le sue cacce al colpevole e i suoi scontri con le autorità. Sono un omaggio a una delle figure di poliziotto più riuscite della narrativa di genere degli ultimi anni, un detective, raffinato poeta e gourmet, le cui indagini ci raccontano la Cina contemporanea.

La lingua del padrone

Autore: Teresa Franco

Numero di pagine: 266

Il saggio analizza le traduzioni dall’inglese di Giovanni Giudici mettendo in risalto l’importanza che questa attività assume nella costruzione di una poetica e nell’invenzione di un immaginario collettivo, condizionato dal boom economico e dal modello americano. Materiali editi e inediti (traduzioni in rivista e in volume, carteggi, primi abbozzi, note diaristiche) vengono usati per raccontare il fermento culturale postbellico, l’attenzione di Giudici verso poeti come Eliot, Pound, Dickinson, e altri.

Poesie

Autore: Iosif Brodskij

Numero di pagine: 223

Il giorno 4 di giugno del 1972 abbandonava la Russia, con una piccola edizione delle poesie di John Donne in tasca e quasi nient’altro, il poeta Iosif Brodskij. La prima persona che Brodskij cercò in Occidente fu W.H. Auden. Su un prato del villaggio austriaco di Kirchstetten, il delfino dell’Achmatova e l’anziano poeta inglese, troppo chiaro per essere capito dai suoi contemporanei, si intesero in una communicatio idiomatum che non si sarebbe più interrotta, come testimonia la mirabile orazione funebre pronunciata da Brodskij nel decennale della morte del poeta: scritta in inglese, «per compiacere un’ombra». Da quel giorno Iosif Brodskij è diventato anche Joseph Brodsky, residente a New York ma di ascendenza tutta pietroburghese, se non vi è luogo come Pietroburgo «dove i pensieri si distacchino altrettanto volentieri dalla realtà». Così, «è con l’emersione di San Pietroburgo che la letteratura russa è entrata nell’esistenza». Molti dei tratti stilistici peculiari di Brodskij sembrano derivati, per osmosi, dalla città: la disciplina dei colonnati illusionistici, la luce pallida e diffusa, «dove occhio e memoria operano con inusuale acuità»,...

Le più belle lettere d'amore

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 256

Cosa c'è di più intimo e segreto di una lettera d'amore? Eppure, nel tempo, molte di queste lettere sono state raccolte, conservate e pubblicate per la delizia dei nostri occhi indiscreti. Felicità, passione, desiderio, delusione, insistenza, gioia e dolore sono alcuni dei mille e più sentimenti che rendono la lettura avvincente. Anna Bolena scrive dalla Torre di Londra al suo persecutore Enrico VIII, l'imperatrice Giuseppina invoca l'affetto del suo Napoleone impegnato in qualche lontana battaglia, Virginia Woolf intrattiene con tutto il suo spirito l'adorata Vita Sackville-West, Colette si lascia andare alle più romantiche divagazioni, Simone de Beauvoir si rivela senza pudori letterari. Donne di ogni ambiente ed epoca ci fanno penetrare con un'immediatezza inaspettata negli angoli più nascosti dei sentimenti umani, mettendoci a confronto con gli ardori o i dolori di una passione, con le palpitazioni di un'attesa, gli entusiasmi di un'illusione, l'amarezza di un rifiuto.

Alberto Moravia. Poesie

Autore: Alberto Moravia

Numero di pagine: 207

Alberto Moravia si è dedicato alla poesia da ragazzo. Erano poco noti i testi poetici più tardi, scritti tra gli anni settanta e i primi anni ottanta. Le ottantatré poesie di questa raccolta, in gran parte inedite, allargano gli orizzonti dello sguardo artistico di un autore di cui tanto è stato detto e scritto, e che pure non smette mai di affascinare la critica e i lettori. Sono testi intimi che dialogano con il resto della sua opera perché attraversati da una riflessione sulla letteratura avviata in una fase matura della vita. Vi tornano costanti alcuni temi tipicamente moraviani – l’eros, il viaggio, il rapporto tra natura e storia, il passato e la memoria – affrontati nella forma di un diario personale in cui riprendere contatto con la parte più giovane di sé. Moravia si abbandona alle emozioni, le libera in versi narrativi che rinviano ai grandi argomenti metafisici, a cominciare dal tempo, per parlare poi del mondo, della passione, degli amori: a esplicita dimostrazione del suo profondo interesse per la poesia, manifestato anche come autore di racconti e romanzi in cui versi isolati o interi componimenti contribuiscono alla costruzione della trama.

Lezioni di poesia

Autore: Stefania Pavan

Numero di pagine: 326

Lezioni di poesia mette in luce un aspetto finora poco indagato nella poetica di Iosif Brodskij, la ricca rete intertestuale che lega i suoi versi alle letterature classiche. L'intertesto brodskiano mai appare come "imitazione", piuttosto come "mimesis", come una mediazione, talvolta celata dalla presenza di culture diacronicamente più vicine, in primis quella russa ineludibile, fortemente impregnata di senso e insegnamento: "(Creando, ben poco la penna ha creato). / Ma quanta luce dà nella notte, / con il buio fondendosi, l'inchiostro!". Lezioni di poesia propone momenti di riflessioni sull'intenso e sfumato rapporto che lega poetica brodskiana e poetica aristotelica, e sui sottili ma altrettanto forti nessi dell'idea di democrazia in Brodskij con quella dell'organizzazione di governo nella Repubblica di Platone. Tramite un percorso storico il volume delinea i tratti di Brodskij, lettore dei classici e, contemporaneamente, persona intimamente coinvolta, sul piano individuale e collettivo, nelle vicende della cultura russa. Nel "porsi dialogico" di Brodskij, in particolare nei confronti dell'antica cultura classica, si fanno emergere chiari i lineamenti del poeta, che nel loro...

Un angelo alla mia tavola

Autore: Janet Frame

Numero di pagine: 704

«Una delle più grandi biografie del Novecento»: così il Times Literary Supplement ha definito questo libro. Un’opera che ha attratto nel tempo milioni di lettori e lettrici, tra le quali la regista Jane Campion che le ha dedicato uno dei suoi film più riusciti. Si potrebbero spiegare le ragioni di questa attrazione con la fascinazione che il tema Genio e follia – così nel 1922 Jaspers intitolò un suo celebre saggio – esercita da tempo immemorabile. La stessa Jane Campion, del resto, ha dichiarato di essersi accostata a Janet Frame e di aver concepito l’idea di un film sulla scrittrice famosa per aver trascorso otto anni in un ospedale psichiatrico e per aver subito più di duecento elettroshock, perché leggeva da bambina le sue opere ed era rimasta colpita dai passaggi poetici «che erano molto tristi ed evocavano il mondo della follia». Quando, tuttavia, ha realizzato il suo film, la Campion si è limitata a raccontare la storia quotidiana di una donna dalla prima infanzia alla piena maturità, tenendosi ben lontana dal binomio genio-follia, arte-sregolatezza. Di che cosa parla, infatti, Un angelo alla mia tavola? Si potrebbe dire che parla di schizo-frenia, ma...

La Tigre Assenza

Autore: Cristina Campo

Numero di pagine: 316

«Poesia è l’arte di caricare ogni parola del suo massimo significato» scrisse Pound una volta – e Simone Weil: «che ogni parola abbia un sapore massimo». Sono regole convergenti a cui Cristina Campo sempre si attenne, con lo scrupolo fin troppo crudele che le faceva dire di sé: «Ha scritto poco e le piacerebbe aver scritto meno». Così tutta la sua opera in versi è racchiusa in questo libro, che in gran parte si compone di traduzioni, come l’opera in prosa sta tutta negli «Imperdonabili». Dopo una esile raccolta del 1956, «Passo d’addio», che ci offre insieme la fragranza di una voce che si scopre e un presagio del duro rigore della Campo, da sempre dedito «a insolubilmente saldare / a inguaribilmente separare», le sue poesie sono tutte sparse, fino al poemetto «Diario bizantino», che apparve pochi giorni dopo la sua morte. E forse da questi ultimi versi, come da una specola vertiginosa, da un «mondo celato al mondo, compenetrato nel mondo, / inenarrabilmente ignoto al mondo», occorrerebbe partire per capire tutta Cristina Campo. Da questo osservatorio ormai inaccessibile capire come per lei il senso acuminato dello stile si proiettasse sul fondale di un ...

Lettere di Margherita Guidacci a Mladen Machiedo

Autore: Lombardi, Sara

Numero di pagine: 440

La raccolta delle Lettere di Margherita Guidacci a Mladen Machiedo rilegge il percorso culturale e poetico dell’autrice alla luce delle affinità con gli scrittori cattolici fiorentini, del legame con la terra dell’originario Mugello, della formazione di anglista, del lavoro critico, della costante fedeltà alla poesia (dagli esordi poetici con La sabbia e l’angelo nel 1946, fino all’ultima prova, Anelli del tempo del 1993). Il volume raccoglie le lettere che tra il 1968 e il 1989 la Guidacci scrisse a Machiedo, poeta, traduttore e insigne italianista croato, a cui la legavano comuni interessi culturali e una profonda amicizia. Il carteggio, riccamente annotato, consente di chiarire la genesi delle opere e permette il recupero di testi poetici difficilmente reperibili in Italia.

Il Rinascimento europeo

Autore: Peter Burke

Numero di pagine: 414

La storia, ampia e variegata, del Rinascimento in Europa, nella prosa brillante di uno degli storici più autorevoli sul tema. Peter Burke analizza in dettaglio i fenomeni di ricezione culturale e imitazione creativa che, interagendo con le diverse forme politiche e sociali dei singoli paesi, indussero la circolazione delle idee rinascimentali non solo nelle arti ma anche nella vita quotidiana del continente, contribuendo così a 'europeizzare' l'Europa. Un libro, ormai un classico, giudicato prezioso da Jacques Le Goff, per rispondere alle grandi domande sulle radici e sul futuro dell'Europa.

La terra desolata. Poesie di T.S. Eliot

Autore: Thomas Stearns Eliot

Numero di pagine: 100

THE WASTE LAND. Traduzione italiana della raccolta di poesie The Waste Land, di T. S. Eliot. Include l'intervista con T.S. Eliot, dal titolo "The Art of Poetry", di Donald Hall. Sommario LA TERRA DESOLATA......................................................................... 13 LA SEPOLTURA DEI MORTI........................................................... 15 UNA PARTITA A SCACCHI.............................................................. 18 IL SERMONE DEL FUOCO............................................................. 22 LA MORTE PER ACQUA.................................................................. 27 QUELLO CHE DISSE IL TUONO.................................................... 28 THE WASTE LAND........................................................................... 33 THE BURIAL OF THE DEAD.......................................................... 35 A GAME OF CHESS......................................................................... 38 THE FIRE SERMON......................................................................... 42 DEATH BY WATER........................................................................... 47 WHAT THE THUNDER...

Le cento più belle poesie d'amore da Dante a De André

Autore: Guido Davico Bonino

Numero di pagine: 196

«E tu che con gli occhi di un altro colore / mi dici le stesse parole d’amore» canta De André in Amore che vieni amore che vai, inserita da Guido Davico Bonino in questa raccolta d’autore sul sentimento più intenso dell’uomo. Dalla donna stilnovista di Dante che «tanto gentile e tanto onesta pare» al «pianger d’amore» di foscoliana memoria, le cento più belle poesie d’amore qui raccolte dalla tradizione italiana cullano «le dolcezze amorose» e danno voce anche al momento dell’addio, come confessa Alda Merini dopo che «tu mi hai tutta predata vorticoso / come un vento selvaggio». Ma resta sempre l’illusione che «amore che fuggi da me tornerai». Con illustrazioni d’arte a colori.

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