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Embodied Cognitive Science

Autore: Filippo Gomez Paloma

Numero di pagine: 132

L’Embodied Cognitive Science è un paradigma scientifico e culturale che da alcuni anni ha permeato le menti di molti scienziati. Dalla Filosofia all’Antropologia, dalla Psicologia alle Neuroscienze Cognitive, dalle Scienze dell’Educazione alle Scienze Motorie e Sportive, l’ECS è il frutto di contributi euristici interdisciplinari che, secondo una visione multiprospettica, rappresenta ormai un solido costrutto scientifico. Se la Psicologia Cognitiva classica, infatti, ha lanciato una base forte per dare alla mente il primato della funzione computazionale elaborativa, l’ECS rivisita drasticamente questa lettura scientifica e fonda la sua ragione di esistere su due elementi peculiari del processo di rappresentazione: percezione ed azione. Il presente testo, pertanto, oltre a consentire al lettore di effettuare una corposa degustazione scientifica sull’ECS, si pone come obiettivo l’analisi della situ-azione nell’ambito della didattica, riconoscendo la significatività della fisicità d’aula, nel rispetto della trilogia scientifico-culturale Enattivismo-Neurodidattica-Semplessità. Questi modelli a carattere interdisciplinare, ben illustrati nel terzo capitolo,...

Lo schizofrenico della famiglia

Autore: Pietro Barbetta

Numero di pagine: 186

Pensare la schizofrenia da un punto di vista antropologico, storico e filosofico anziché medico-clinico: nomi illustri come Gregory Bateson, Michel Foucault e Gilles Deleuze si sono già cimentati in questa impresa, ed è a partire dal loro approccio che l'autore - che si confronta da vent'anni con famiglie con componenti che soffrono di psicosi maniaco-depressiva, di depressione maggiore o di schizofrenia - ha concepito questo libro, che non vuole dunque essere solo, né principalmente, un libro sulla schizofrenia, bensì un'analisi del discorso intorno alla schizofrenia. Barbetta non intende affatto negare la validità di alcune assunzioni psichiatriche - come l'ipotesi di una componente chimica, legata ai neurotrasmettitori, o addirittura di una componente genetica - ma recuperare le radici di un pensiero di diversa matrice. Il volume si compone di due parti: una clinica, l'altra antropo-filosofica. Nella prima parte si analizzano le metamorfosi dello schizofrenico della famiglia - perché è nella famiglia che oggi si sviluppano il suo delirio paranoide e la sua possibilità di libertà - e si ricostruisce il discorso psichiatrico sulla sindrome. La seconda parte del volume...

Educazione alla teatralità

Autore: Gaetano Oliva

Numero di pagine: 590

L’Educazione alla Teatralità rivela una molteplicità di finalità e scopi per contribuire al benessere psico-fisico e sociale della persona; in particolare vuole aiutare ciascuno a realizzarsi come individuo e come soggetto sociale; vuole dare la possibilità ad ognuno di esprimere la propria specificità e diversità, in quanto portatore di un messaggio da comunicare mediante il corpo e la voce; vuole stimolare le capacità; vuole accompagnare verso una maggiore consapevolezza delle proprie relazioni interpersonali; vuole concedere spazio al processo di attribuzione dei significati, poiché accanto al fare non trascura la riflessione, che permette di acquisire coscienza di ciò che è stato compiuto.

La cura delle radici

Autore: Ferruccio Cartacci

Le parole umanità, essere umani, restare umani sono sempre più frequentemente pronunciate in tutti i canali di comunicazione. Forse tutti cerchiamo proprio quelle radici comuni che ci stanno sfuggendo, ciò che ci tiene insieme, al di là delle nostre idee, fedi e convinzioni politiche? In questo libro si propone una via, una prospettiva di ricerca, un’ipotesi di lavoro: occuparsi dei bambini con sguardo aperto porta a occuparsi dell’umano in generale. In loro possiamo riconoscere un senso per il nostro esistere, la dimensione originaria e autentica di quel che siamo; attraverso di loro possiamo misurare, valutare quanto la nostra storia personale e quella dell’umanità abbiano rispettato o snaturato quella originaria identità e accingerci a fornire la cura necessaria per rigenerare le nostre radici. Il quadro in cui la riflessione si dipana è quello presente, nasce da ciò che sta avvenendo attorno a noi oggi, si rivolge a ciò che ci caratterizza senza distinzioni. Per interrogare le nostre comuni radici umane.

UMANIZZARE IL MOVIMENTO

Autore: STEFANO SPACCAPANICO PROIETTI

Numero di pagine: 336

Tornare al corpo per tornare alla Vita. Tornare al corpo perché in Lui c’è la Vita. Tornare al corpo in Movimento perché è Lui che genera la Vita. Un viaggio alle radici del Movimento come processo ancestrale alla base della nostra esistenza Umana. Non un manuale o una raccolta di esercizi, piuttosto una guida, o meglio una luce per riappropriarsi dei saperi dell’Umano, natura prima del corpo che siamo. Saperi che dialogano, senza separazione, alla ricerca di un’operatività metodologica rigorosa ma aperta che delinei le strade per divenire la miglior versione di se stessi, attraverso il Movimento: perché ciò che siamo dipende, anche, da come ci muoviamo! Le neuroscienze incontrano la fenomenologia, la biomeccanica dialoga con la psicologia, la filosofia si applica alla sensorialità, l’espressività plasma la tecnica, la psicomotricità invade la performance, il respiro abilita il gesto, la voce suggella l’azione: corpo e mondo si tessono in un inevitabile intero. Il risultato è un compendio ontologico circolare, immaginifico e generativo. Unico nel suo genere.

Pratiche Filosofiche a Scuola

Autore: Simona Alberti

Numero di pagine: 288

Un'insegnante della scuola superiore racconta la sua esperienza di praticante filosofa con gli studenti; la pratica filosofica e caratterizzata dalla dimensione comunitaria, e una classe di studenti con il loro insegnante e proprio una comunita contraddistinta dalla comunicazione, dal dialogo e dal confronto che si svolgono in uno spazio e in un tempo comuni. Dal disagio e dal malessere sempre piu diffusi fra insegnanti e studenti nasce il tentativo di sperimentazione: la filosofia non e solo discorso da tramandare, si puo praticare filosoficamente con gli studenti di qualsiasi corso di studi, nel quotidiano delle ore scolastiche, secondo una "dieta" che, prendendo spunto da esercizi delle tradizioni filosofiche, puo trovare nella biografia di ogni classe una sua fisionomia. L'ascolto, come capacita comunicativa, rivolto a testi, oggetti, gesti, storia dell'altro, elementi naturali; la pratica autobiografica in classe, allo scopo di potenziare e intenzionare l'intrinseca natura auto-trasformativa della narrazione autobiografica; l'analisi dei testi letterari, la comprensione di concetti e teorie, le attivita di orientamento e ri-orientamento scolastico, gli interventi inerenti il...

Nati per scrivere

Autore: Ludovica Danieli , Giorgio Macario

Nati per scrivere rappresenta la prima sperimentazione di scrittura autobiografica diffusa sul territorio nazionale, promossa dalla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e rivolta ad alunni di IV e V elementare. A partire dal 2016 oltre novecento bambini e bambine della scuola primaria di ventidue comuni italiani in otto regioni sono stati accompagnati in un percorso sul tema Il paesaggio fuori e dentro di me. Venticinque formatori della LUA, a titolo di volontariato sociale, con sessanta insegnanti hanno organizzato in ventisette diverse biblioteche i laboratori autobiografici in tema. Il volume, curato da due membri della Direzione Scientifica della Libera, riporta le riflessioni di diversi formatori su aspetti specifici dell’esperienza e restituisce un panorama metodologico ed esperienziale articolato e vivo. La collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche getta poi le basi di ulteriori e più ampie iniziative comuni.

Il modello pedagogico-didattico “ecosistema espansivo” delle scuole.Una ricerca culturale sulle pratiche quotidiane dei docenti

Autore: Piergiuseppe Ellerani , Salvatore Patera

Numero di pagine: 258

Elevare la qualità dell’istruzione in grado di formare a ridurre i divari esistenti nel pianeta è una delle direttrici fondamentali dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, alle quali ha aderito anche l’Italia attraverso l’ASViS. Occorre saper rispondere al bisogno di equità e di giustizia attraverso sia le differenti latitudini, che le nostre Scuole. La trasformazione del mondo verso uno sviluppo sostenibile assume il paradigma delle 5P: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partnerhip. Tale prospettiva può orientare metodologie didattiche e forme della valutazione affinché esprimano un profilo guidato da un curricolo coerente. Il volume presenta e documenta – attraverso il metodo dello studio di caso – il percorso realizzato per esplicitare alcune pratiche didattiche utilizzate implicitamente dagli insegnanti, a partire dalle esperienze nel loro ambiente di vita, e trasformate in un modello che raccoglie le evidenze più attuali della ricerca pedagogicodidattica. Il particolare contesto internazionale che ha ospitato l’azione di ricerca offre un punto di vista comparativo per analoghe esperienze in Italia.

Cercasi scuola disperatamente

Autore: Francesco Dell'Oro

Numero di pagine: 224

“C’è una sola cura per l’adolescenza, il tempo e il processo di maturazione” D.W. Winnicott “Aiuto, mio figlio vuole abbandonare la scuola!”, “Per mio figlio voglio il meglio: a che scuola iscriverlo?”, “Di nuovo un’insufficienza, è un incapace senza speranza?”, “Le verifiche sono un disastro, meglio una scuola professionale e via, al lavoro!” Preoccupazioni comuni, alle quali spesso si attribuiscono ragioni erronee e si danno risposte inadeguate. A volte è come se noi adulti avessimo smarrito i codici per interpretare l’adolescenza: il linguaggio delle emozioni dei ragazzi e quello delle parole degli adulti hanno frequenze troppo diverse. Francesco Dell’Oro, personaggio di spicco nell’orientamento e nella consulenza scolastica, fornisce qui le “chiavi di lettura” perché l’intesa torni possibile e la comprensione alimenti le soluzioni. Occupandosi prevalentemente dell’età di passaggio dalla scuola media alla superiore, guarda con occhio critico alla complessità dei fattori (relazionali, istituzionali, ambientali) che intervengono nel determinare il recupero, la riuscita o, a monte, la scelta di un percorso scolastico, offrendo agli...

Il romanzo autobiografico

Autore: Anna Lisa Del Carlo

Questo saggio mostra come sia possibile l'identificazione del romanzo autobiografico come Bene Culturale, muovendo da un'analisi che non va a discordare con il concetto di bene così come è definito dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, ma che affianca ad esso un'altra considerazione, quella che estende il valore di Bene Culturale anche a quei beni che non sono giuridicamente e universalmente riconosciuti tali, che ne sono però intimamente legati e fondamentali per la loro conservazione. Alla descrizione dell'autobiografia come genere letterario prima e bene culturale dopo, segue una esemplificazione di ciò che si studia attraverso l'analisi approfondita del romanzo di Francesca Duranti, "La Bambina", secondo una chiave di lettura volta a rintracciare i molti elementi culturali che possono essere considerati parte del patrimonio della nostra collettività. Lo studio, preceduto da una intervista rilasciata da Francesca Duranti, è il risultato di un lavoro di ricerca mirato a ricavare dalla narrazione i numerosi segni culturali racchiusi nel romanzo: dalla Storia della seconda guerra mondiale, all'arte di cui la villa di Gattaiola.

Il ritmo del desiderio

Autore: Roberto Cecchetti

Numero di pagine: 208

L’uomo, in quanto essere parlante e capace di immaginare altrimenti, si costituisce nel movimento dialettico del proprio desiderare creativo e spontaneamente inconscio. A partire da Jung e dalle pratiche filosofiche, questo libro scava intorno alle cose ultime, quelle che sembrano essere il luogo d’origine delle leggi della psiche, che regolano il rapporto fra soggetto e oggetto. La pietra filosofale – obiettivo di ricerca nell’alchimia – rappresenta qui in tal senso la ricomposizione di quegli indizi che, come membra sparse di un’unità originaria, rivelano i punti di congiunzione fra l’uomo e la realtà, fra mondo interno e mondo esterno. E dalla meraviglia che suscita l’incontro di questi due poli scaturisce il momento d’inizio del filosofare. Come raggiungere e gestire questa energia originaria che sotto la forma del desiderio risiede nell’ombra dell’inconscio? In queste pagine si cerca una risposta, seguendo la viva esperienza biografica, tra l’orizzonte filosofico e quello psicoanalitico.

Il Pieno E Il Vuoto?

Autore: Pasquale D'Ascola

Numero di pagine: 228

Il teatro è finito, viva il teatro! La fine del teatro non è né prossima né ventura: è in atto. È una morte infinita. Se per teatro si intende il deadly theatre stigmatizzato da Peter Brook, il teatro d'oro, porpora e velluto in cui far morire le signore e tutte le loro camelie. Ma il teatro è un'altra cosa. Non si deve confondere con l'edificio che ospita una spettacolo, né con una prassi esecutiva fondata sulla ripetizione, la riproduzione, il sogno, il tic. Questo piccolo libro non è fatto per teatranti o per aspiranti tali; si tratta di un'indicazione alla pratica di una pedagogia fondata sul teatro come incontro di persone (Ingmar Bergman). Ciò che scaturisce da questo incontro, come lo si può preparare, e soprattutto apprendere in corpore vili, mettendosi in discussione, invece di celebrarsi come docenti, educatori, terapeuti e alla fine della licenza, teatranti, è la pretesa di questo volume: per essere attori di se stessi. Ciascuno giudichi se è pieno o se è vuoto, e come e perché.

Il lavoro pedagogico come ricerca dei significati e ascolto delle emozioni

Autore: Maria Grazia Riva

Il lavoro pedagogico si costruisce attraverso la ricerca dei significati e l’ascolto delle emozioni presenti, anche se spesso nascoste, nelle diverse esperienze educative e formative. Dopo aver posto le basi teoriche e concettuali del lavoro pedagogico, si mostra come la stessa storia di formazione personale si costruisca attraverso i mattoni delle emozioni e delle reti di significati. Lo sguardo si sposta poi ad esaminare la formazione intenzionale e organizzata, vista come un «luogo pedagogico» denso di significato, carico di dimensioni trasversali quali il potere, l’affettività, la dimensione erotica e corporea. Infine ci si interroga su quali siano le concezioni di ricerca educativa e del lavoro pedagogico stesso, nell’ambito del quale la responsabilità emotiva dell’educatore e del formatore costituisce la condizione di base per una elevata professionalizzazione pedagogica. Il testo è rivolto a educatori, formatori, insegnanti, operatori sociali e sanitari, genitori e a tutti coloro che sono interessati a cercare un modo critico e riflessivo di fare teoria pedagogica e di confrontarsi con la natura pratica dei problemi dell’educazione e della formazione.

Nel segno di una canzone

Autore: AA. VV.

L’uso della cultura musicale nel mondo del lavoro educativo e nella letteratura pedagogica, quasi sempre legata al vasto repertorio cantautorale, è un riferimento importante, ma spesso viene solo evocata come suggestione e non esplorata nei suoi intrecci significativi. Stanchi del dibattito sull’educazione e sul lavoro dell’educatore, dell’insegnante, del formatore tutto concentrato sulla questione delle competenze e delle reciproche e aggressive legittimazioni, questo libro vuole riportare, in modo serio e scanzonato, il discorso educativo sul nesso fra senso dell’agire, immaginario e rielaborazione dei vissuti personali.

Sul teatro

Autore: Roland Barthes

La ricca e intensa attività critica che Roland Barthes ha dedicato al teatro è rimasta pressoché sconosciuta, soprattutto al di fuori della Francia. Gli scritti proposti in queste pagine risalgono agli anni Cinquanta, durante i quali quello che era stato un amore giovanile diviene l’oggetto di un’analisi intransigente. In ragione della sua compattezza cronologica e dell’estrema coerenza stilistica, il corpus Sul teatro possiede veramente le caratteristiche di un’opera: ci rivela un Barthes “inedito”, più aggressivo e manicheo del solito, e ne conferma al tempo stesso le note peculiarità di intellettuale incapace di allinearsi a un credo ideologico; costituisce un preciso quadro di un’epoca, pur dispensando riflessioni di grande utilità per la lettura dell’intero fenomeno teatrale novecentesco. Il teatro non fu solo l’ambito in cui Barthes esercitò la sua prima, massiccia attività critica, e che gli fornì la prima notorietà, ma anche lo spazio della sua unica, vera militanza. Dal 1953, anno in cui si unì al gruppo della nascente rivista Théâtre Populaire, al 1961, quando abbandonò il teatro in modo definitivo, il tono dei suoi articoli rimane fermo e ...

Lo sport di domani

Autore: Flavio Tranquillo

Numero di pagine: 144

A cosa ci riferiamo quando parliamo di sport? E come ne parliamo? Quando diciamo “educazione fisica”, per esempio, intendiamo le due ore settimanali con cui la scuola si lava la coscienza oppure la formazione di un cittadino che impara il rispetto dell’avversario? Lo sport è cultura, ma per affermare questo principio, nella realtà servono un patto morale collettivo e un piano strategico di business. Sì, business, perché di questa parola non si può avere la paura ipocrita dietro la quale lo sport nasconde le proprie opacità. È il momento di sciogliere le situazioni ambigue, dando spazio a competenze e passione, rigorosamente in quest’ordine. Flavio Tranquillo analizza gli ostacoli che impediscono allo sport di diventare un vero bene pubblico e suggerisce una proposta per un futuro in cui fare sport diventi un diritto per tutti e una componente dello sviluppo economico del Paese."Lo sport di domani "delinea uno scenario in cui sono finalmente chiari i ruoli di Stato, privati, atleti, federazioni e leghe. Perché ripensare il mondo dello sport non è solo possibile, ma necessario. Lo sport italiano è fortissimo sulla programmazione, ma frana sulla pianificazione...

Per una filosofia del tragico

Autore: Alessandra Filannino Indelicato

Ancora sentiamo levarsi dall’Antica Grecia il terribile pianto di un capro sacrificale. Alle urla strazianti di dolore si uniscono i canti commossi e le danze sfrenate in onore di Dioniso: la tragedia nasce come un sacro rituale di compartecipazione al ciclo di vita, morte e rinascita. Nell’epoca del consumismo e del “tutto subito”, abbiamo urgente bisogno di una filosofia del tragico, aperta alla complessità simbolica della vita. In questa direzione, l’Euripide di Baccanti ci consegna un Dioniso δαίμων (daimon), mediano, misterioso e contraddittorio; incarnazione dell’eccesso panico così come maestro di una puntuale presenza all’istante – l’autentico compito di ogni filosofia. Dioniso lo Straniero, ma secondo soltanto ad Atena nei festeggiamenti; Dioniso l’Androgino, l’irrazionale, l’addolorato: molteplici nomi tentano di definirlo, nessuno riesce mai a comprenderlo. Perché la filosofia dovrebbe dunque, e provocatoriamente, occuparsi del tragico? Cosa significa rispondere a una vocazione al dionisiaco? E perché questo ci riguarda?

Counseling bioetico: istruzioni per l’uso

Autore: Luca Nave

Nel corso della mia esperienza professionale ho incontrato centinaia di pazienti, familiari e operatori della cura coinvolti in questioni e dilemmi di natura etica, alle prese con decisioni difficili e in preda a conflitti interiori tra diverse idee, credenze personali, valori, emozioni e corsi di azione possibili. Ho sentito quindi l’impellente necessità di elaborare una costruzione teorica che fosse funzionale a districarsi tra le questioni bioetiche. Il Metodo di Etica Strategica (MES), presentato nella seconda parte del libro, è una risposta alla necessità di offrire un orientamento nel mondo e una chiarificazione dell’esistenza alle persone coinvolte in veri e propri dilemmi morali.

Fare i preti

Autore: Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata CEI - Conferenza Episcopale Italiana

Numero di pagine: 112

Gli Orientamenti pastorali dell'episcopato italiano per il decennio 2010-2020 «Educare alla vita buona del Vangelo» interpellano anche i sacerdoti come persone da educare e in continua formazione. Pur evidenziando generosa dedizione, la vita del prete appare oggi contrassegnata da un attivismo pastorale che lascia poco spazio alla dimensione spirituale e ascetica e da un individualismo clericale nemico della comunione presbiterale e di relazioni umanamente e affettivamente mature. Il volume si propone di condividere prospettive ed esperienze di formazione permanente del clero, rilanciando una riflessione in atto da lungo tempo nella comunità ecclesiale. La prima parte suggerisce riflessioni dal punto di vista teologico e pedagogico, mentre la seconda si apre con la lettura dei dati emersi da una consultazione sulla formazione del clero che ha coinvolto circa 120 diocesi italiane.

Poetica dell’incarnazione

Autore: Giovanna Morelli

Nell’ambito sperimentale dell’analisi filosofica, la poetica dell’incarnazione cura una pratica non riduttiva del quadro radicale dell’esistenza e delle sue figure, differenziate quanto simbiotiche: i sensi e la mente, la consapevolezza e il profondo, lo spirito e la carne, la ragione e il sentimento, l’io e il tu, l’uomo e il mondo, il finito e l’infinito... I sei capitoli del testo, suddivisi in tre Canti, si offrono come stazioni di meditazione e incursione lirica in tale articolata drammaturgia. Immaginario artistico, storie archetipiche, maestri di pensiero concorrono alla poetica dell’incarnazione quale eros integrale per la vita, fede nell’anima e nell’uomo, interprete del mistero cosmologico del senso. Sullo sfondo di questo mito ogni percorso biografico può esaltare la propria autorialità, in un’originale composizione delle tante dimensioni che tracciano il nostro destino.

Raccontarsi per fotografie, fotografie per raccontarsi

Autore: Angela Mazzetti Fanti

Numero di pagine: 130

Questo libro contiene l'invito a sfogliare gli album fotografici di famiglia, i ritratti degli amici, ad aprire le scatole e i cassetti dei ricordi, o a riguardare i file conservati sul computer e nello smartphone per esplorare le tante istantanee che vi sono depositate. E poi narrarsi, a cominciare dal patrimonio che ciascuno possiede! E riscoprire le tante immagini, forse cadute nell'oblio; nella sorpresa di rivedersi e di ritrovarsi, nel passato o in tempi più vicini, si dipanano tante storie. Il libro sostiene il bisogno di raccontarsi per riunire quei fili invisibili che forse si sono spezzati e necessitano di essere riannodati, per fare di ogni vita una tessitura solida e consistente. Per sentire vicinanza a se stessi, agli altri e al mondo, per farne parte in modo consapevole e grato, per rafforzarsi nei momenti più oscuri, per dire del proprio esserci o dell'esserci stati. Gli scatti fotografici possono fare luce su tanta parte dei giorni trascorsi e di quelli nuovi. Essi possono rappresentare trame di passaggi, di scelte, di crescite, di momenti gioiosi o malinconici. Tracce che ciascuno porta nella propria unica, eccezionale vita!

Il Teatromusicale

Autore: Paolo Bove

Numero di pagine: 148

Questo testo risponde, al contempo, a una mancanza e a un desiderio. La mancanza e ben nota poiche sofferta da coloro che operano in campo educativo, specialmente nella scuola: quella di una diffusione del fare musica che non si limiti a quel troppo poco che per molto tempo e stato l'insegnamento di questa disciplina nel nostro Paese. Il desiderio va ol-tre, ed e che la musica assuma finalmente, non solo quantitativamente e ben oltre la propria specifica area, il ruolo che le compete, ovvero quella di contesto privilegiato per l'espressione creativa e lo sviluppo cognitivo delle nuove generazioni. Il Teatromusicale di Paolo Bove si candida a raccogliere appieno tale articolata sfida. Basandosi su un'analisi rigoro-sa degli indirizzi di ricerca e di sperimentazione educativa in ambito mu-sicale piu qualificati e innovativi degli ultimi decenni, quali quelli di To-matis, Jacques-Dalcroze, Delalande, Willems, Paynter e Aston, sulle mol-teplici connessioni interdisciplinari rintracciabili fra gesto-voce-movimento, la "fisicita musicale" della proposta riscatta la possibilita di coniugare finalita tipicamente scolastiche con attivita performative e arti-stiche a lungo delegate a...

La didattica al lavoro. Analisi delle pratiche educative nell'Istruzione e formazione professionale

Autore: Giuseppe Tacconi

Numero di pagine: 339

316.6

Pedagogia e orizzonte post-umanista

Autore: Alessandro Ferrante

Numero di pagine: 218

Ogni volta che pensiamo l’educazione, ogni volta che parliamo di educazione, siamo come catturati inconsapevolmente da un certo ordine del discorso che ci induce a dare per scontato il fatto che i nostri pensieri e le nostre parole possano, anzi debbano riferirsi all’uomo. L’azione didattico-educativa, tuttavia, non si risolve in un rapporto interumano, ma si esplica anche attraverso un’organizzazione materiale e simbolica degli spazi, dei tempi, dei corpi, degli oggetti. Per educare, specialmente se lo si fa professionalmente, occorre dunque imparare a gestire in modo intelligente e creativo una materialità costituita da un reticolo di umano e non umano (spazi, arredi, oggetti, tecnologie, testi, forze naturali). Dato poi che qualsiasi processo educativo non è avulso dallo scenario storico, è necessario domandarsi perché, a cosa e come educare per far fronte alle sfide poste dal mondo contemporaneo, il quale è contrassegnato dall’egemonia della tecnica e da incessanti mutamenti che provocano una molteplicità di crisi: ecologiche, economiche, politiche, culturali. Riporre l’attenzione soltanto sugli esseri umani è una strategia etica e pedagogica poco adatta a...

Nicodemo a San Pietroburgo

Autore: Lorenzo Gobbi

Osservando e ascoltando i personaggi di Delitto e castigo – Sonja e Lizaveta, soprattutto, ma anche Raskol’nikov, Marmeladov e Katerina Ivanovna – l’autore ne coglie i legami con alcune tematiche attuali, in una riflessione tanto intima e personale quanto radicata nei temi portanti della “mitobiografia”. Sonja sembra delineata da Dostoevskij a partire dal Cristo giovanneo e dal “Cantico del servo sofferente” di Isaia; il dialogo tra lei e Raskol’nikov riecheggia quello tra Gesù e Nicodemo; Lizaveta e il Vangelo che proprio lei ha donato a Sonja (Lizaveta è la seconda vittima di Raskol’nikov, che nemmeno ricorda di averla uccisa) sono il cuore della narrazione di Dostoevskij. Ne emergono la possibilità di una piena libertà dalla colpa e dal male come destino, il superamento dell’immaginario paterno legato al divino, la concretezza quotidiana del bene e del perdono. Una grazia “laica” appare come sostanza del mondo, o meglio: come sua e nostra modalità di esistenza possibile.

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